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Sommario
In primo Piano
Editoriale
NOTIZIE BREVI
ESTERI
ITALIA
Morto sul lavoro Due morti sul lavoro in Sicilia. A Giampanella (Caltanissetta) un operaio di 30 anni, Maurizio Castrianni, è morto precipitando dal tetto di un capannone mentre stava effettuando dei lavori da un'altezza di 15 metri. Un altro operaio è morto e un suo collega è rimasto gravemente ferito in contrada «Paganazzo» a Calatafimi, nel trapanese. La vittima si chiama Rosario Di Gaetano di 44 anni, mentre un altro uomo, di 47 anni, è rimasto ferito. Entrambi dipendenti della Sielte azienda di installazioni telefoniche, i due lavoratori sono stati investiti da una scarica elettrica.
Giro di vite contro i writer
Chi imbratta muri, mezzi pubblici, edifici di particolare rilievo artistico o storico rischia il carcere da tre mesi a un anno. Il giro di vite contro i writers e' previsto dall'articolo 7 del ddl sulla sicurezza, approvato questa mattina in Senato. Punizione severa anche per i 'graffittari' recidivi. Chi viene trovato a imbrattare muri una seconda volta e' passibile della reclusione da sei mesi a due anni e della multa da 1.500 a 10.000 euro. La rete romana contro il pacchetto sicurezza indice, intanto due appuntamenti, un presidio per il 19 gennaio in Piazza Navona, mentre nelle aule verrà votato il disegno di legge. e una manifestazione per il 31. Per maggiori informazioni: nopacchettosicurezza.noblogs.org.
COLTIVARE CANNABIS LECITO SE ACERBA
Per la Cassazione che chi coltiva marijuana non commette reato se le piantine sono acerbe e non contengono il principio “drogante”. Il coltivatore, dunque, non puo' essere condannato. Solo qualche mese fa le sezioni unite di Piazza Cavour avevano stabilito che la coltivazione di cannabis costituisce sempre reato anche se si tratta di piccole produzioni domestiche.
Siparietto
Gr 13:00
ESTERI
‘’’PALESTINA Intensi combattimenti tra palestinesi e soldati israeliani a Gaza City hanno contraddistinto anche la notte tra martedì e mercoledì, mentre l'aviazione bombardava il sud della striscia di Gaza, territorio nel quale quasi mille palestinesi hanno perso la vita dall'inizio dell'offensiva israeliana il 27 dicembre. Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ha ribadito oggi al Cairo il suo appello per un cessate il fuoco immediato a Gaza. «Ripeto il mio appello per un cessate il fuoco immediato e duratoro», ha detto Ban in conferenza stampa al Cairo, dopo aver incontrato il presidende egiziano Hosni Mubarak. Ban ha inoltre sottolineato che spera un'iniziativa egiziana per la tregua porti i suoi frutti al più presto possibile. Una salva di razzi Qassam e di colpi di mortaio è stata sparata oggi da miliziani di Hamas da Gaza verso le vicine comunità agricole israeliane nel Neghev. Lo riferiscono fonti locali. Le esplosioni si sono verificate in zone aperte. «Sulla base di informazioni preliminari», la forza dell'Onu nel Sud del Libano (Unifil), ha confermato poco fa che «almeno tre razzi sono stati sparati dal territorio libanese verso Israele e sono caduti sulla zona di Khiriat Shmona senza causare vittime o danni». Lo ha riferito parlando con l'Ansa il portavoce militare di Unifil, il colonnello Enrico Mattina, aggiungendo che le forze israeliane «hanno risposto al fuoco con due salve di artiglieria e anche in questo caso non risultano al momento nè vittime nè danni». L'Unifil, ha aggiunto, sta investigando sul terreno vicino al confine Nord del settore Est« della sua area di responsabilità »per localizzare il luogo da dove sono stati lanciati i razzi, che al momento non possiamo confermare Manifestazione “con Israele, per la libertà, contro il Terrorismo” in Piazza Montecitorio alle 18.30 a Roma. All’iniziativa, indetta dall’associazione parlamentare di amicizia Italia-Israele, anno aderito oltre cento fra parlamentari dei diversi schieramenti e personalità del mondo politico, della giustizia e della cultura. ‘’’GRECIA’’’ In seguito alle manifestazioni di piazza della sinistra greca e alle proteste del Partito Socialista all'opposizione, i 325 container di munizioni statunitensi destinate a Israele sono stati bloccato dalle autorità di Atene nel porto di Astakos. La notizia è stata confermata oggi dal portavoce del Penagono, Geoff Morrell, spiegando che gli Stati Uniti stanno ora cercando delle vie alternative alla Grecia per rifornire di armi l'alleato israeliano. ‘’’LETTONIA’’’ Violenti scontri a Riga tra centinaia di manifestanti e forze di polizia durante un corteo contro l'attuale governo lettone, che si è tenuto ieri. La polizia ha caricato più volte i manifestanti, che hanno distrutto le vetrine di alcuni negozi e hanno ribaltato una camionetta della polizia che gli aveva impedito di entrare nel Parlamento. Gli scontri si sono verificati al termine di una manifestazione pacifica che ha visto sfilare circa 10 mila persone, la partecipazione più imponente dall'anno in cui la Lettonia è divenuta indipendente, il 1991. I manifestanti chiedevano nuove elezioni, accusando il governo di aver gestito le risorse finanziarie nazionali in maniera pessima. Quest'anno, infatti, è prevista una contrazione del 5 percento nell'economia lettone, mentre fino all'anno scorso la Lettonia era il paese con una delle economie in più rapida crescita in Europa. ‘’’BRASILE’’’ E’ stato concesso lo status di rifugiato politico a Cesare Battisti. «È tradizione del Brasile considerare di concedere lo status di rifugiato politico ogni volta che riteniamo che esiste un fondato timore di persecuzione politica contro un cittadino», ha detto Pedro Abromovaj, segretario agli affari legislativi del ministero della giustizia a Brasilia, citato da O globo. Battisti, ex membro dei Proletari armati per il comunismo, è stato condannato all'ergastolo in Italia per quattro omicidi commessi tra il 1977 e il 1979 in contumacia. Espatriato in Francia e poi in Brasile, dove è stato arrestato nel marzo del 2007, si trova attualmente rinchiuso nel carcere di Papuda, a Brasilia. Una dozzina di detenuti sono evasi ieri da una prigione nel sud delle Filippine attraverso un tunnel lungo 10 metri e largo un metro, che era sfuggito ai controlli dei responsabili del carcere. Lo riferisccono oggi fonti di polizia. Gli evasi erano quasi tutti coindannati a scontare pene per omicidio e possesso illecito di armi da fuoco, mentre alcuni risultano essere militanti islamici per il gruppo integralista Abu Sayyaf. «Era ormai troppo tardi quando le guardie carcerarie si sono accorte del varco usato per fuggire», ha detto Bensali Jabarani, capo della polizia nella regione di Mindanao, il quale ha riferito inoltre che un agente, accortosi della fuga di massa, è riuscito ad aprire il fuoco contro uno dei detenuti mentre questo si dava alla fuga. «Avranno pianificato la fuga per mesi», ha aggiunto Jabarani affermando che probabilmente gli evasi hanno ricevuto aiuto dall'esterno. È la quinta evasione registrata nelle Filippine dall'inizio dell'anno, in tutto 19 detenuti erano riusciti a fuggire nei precedenti episodi del 2009. ‘’’LAVORO’’’
Siparietto Gr 9:30
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