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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Italia:

Pomigliano - Gli operai di Pomigliano avevano dato inizio a una manifestazione di protesta stamattina intorno alle 11. I manifestanti chiedono garanzie per il futuro occupazionale degli oltre 5.000 lavoratori messi in cassa integrazione dello stabilimento. dopo alcuni momenti di tensione hanno deciso di occupare l'autostrada A1 passando dalle campagne. la polizia è intervenuta caricando gli operai Corrispondenza con Nino da Pomigliano

Roma- a fisica gli studenti dell' Interoceanica Pirata hanno organizzato un incontro dibattito contro il pacchetto sicurezza approvato oggi. Questo decreto è l'ennesimo attacco dello Stato nei confronti di tutti gli individui siano essi migranti, occupanti, writers o chiunque non voglia sottomettersi alle sue logiche di morte e di sfruttamento. sono intervenuti Luca Santini - Avvocato, Collettivo Giovanile Black Out, e gli Occupanti di via Induno. Corrispondenza di Gino di Fisica

Roma - nel pacchetto sicurezza è stato inserito un emendamento che prevede l'obbligo per i medici di denunciare i migranti sprovvisti di permesso di soggio, come piace tanto alla stampa ufficiale i cd. clandestini. una delle dottoresse dell'associazione cittadini del mondo ha spiegato come questo provvedimiento discriminatorio contribuirà a marginalizzare ulteriormente i cittadini migranti. Corrispondenza dott D'angelo

Nettuno - dopo l'aggressione al cittadino indiano la cittadinanza di nettuno ha organizzato una manifestazione per domenica 8 febbraio. nei giorni scorsi c'erano state diverse mobilitazioni come la conversione di un consiglio comunale straordinario in una assemblea pubblica. Corrispondenza compagno Nettuno

Torino, 5 feb. - (Adnkronos) - Nuovo sciopero oggi alla Indesit di None contro l'annunciata intenzione dell'azienda di chiudere lo stabilimento che occupa circa 600 addetti. I lavoratori si sono fermati per un'ora con assemblea interna nel corso della quale hanno ribadito la preoccupazione per il posto di lavoro e sollecitato l'azienda a rivedere i piani, anche alla luce dei possibili incentivi al settore. I lavoratori intanto hanno annunciato una mobilitazione per martedi' prossimo quando si riunira' in Regione il tavolo di crisi per discutere della vicenda. Per il 24 febbraio, infine, e' fissato l'incontro con l'azienda

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


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In primo Piano

NOTIZIE BREVI

Ok degli operai inglesi, finisce lo sciopero anti italiani a Lindsey

Gli operai inglesi della raffineria Total di Lindsey hanno votato questa mattina la fine dello sciopero di protesta contro l'assunzione di colleghi italiani, accettando l'accordo negoziato dai vertici sindacali che prevede l'impiego di 102 lavoratori locali.

Nessun operaio italiano o portoghese già sul suolo inglese perderà il suo impiego; i nuovi assunti inglesi verranno assegnati immediatamente ad un progetto destinato a concludersi a fine maggio.

Non è chiaro quale azienda assumerà i nuovi cento operai. La Irem Spa di Siracusa, che aveva vinto un subappalto (dalla americana Jacobs) sul sito della raffineria Lindsey, nel Lincolnshire, oppure la Jacobs, o la Total, proprietaria del sito?

Le proteste dei giorni scorsi a Lindsey rispecchiano i timori diffusi tra gli inglesi per la grave crisi economica, che ha visto una crescita della disoccupazione, attualmente al 6,1%.

ESTERI

PRESIDENTE CUBANO IN ANGOLA PER RINNOVARE ACCORDI COOPERAZIONE

C'è il rinnovo e la revisione degli storici accordi di cooperazione tra Cuba e l’Angola al centro della visita ufficiale di tre giorni di una folta delegazione cubana arrivata mercoledì sera a Luanda e guidata dal presidente Raul Castro. Iniziata con gli accordi firmati nel 1976, la cooperazione tra i due paesi tocca oggi vari settori: dal contributo fondamentale dato dai cubani al settore sanitario, passando per i lavori pubblici, l’agricoltura, la difesa, l’istruzione superiore, l’energia e le risorse idriche. Castro, accompagnato dal suo ministro degli Esteri Felipe Perez Roque, è stato ricevuto ieri sera dal primo ministro Antonio Paulo Kassoma e nelle prossime ore dovrà incontrare anche il presidente Dos Santos. La delegazione cubana – giunta nel paese africano dopo una visita in Russia - sarà anche ospite di una sessione speciale del Parlamento.

LAVORATORI PORTO RESPINGONO NAVE ISRAELIANA

In segno di solidarietà con la popolazione palestinese, i lavoratori del porto di Durban affiliati alla ‘Congress of South African trade unions’ (Cosatu) si sono rifiutati di scaricare le merci che si trovavano a bordo di un’imbarcazione israeliana. In una nota, la Cosatu - che è una delle principali organizzazioni sindacali del paese con oltre due milioni di affiliati - ha spiegato il gesto ricordando come durante il regime di segregazione razziale (‘apartheid’, in vigore fino al 1994) analoghe iniziative contro l’allora governo sudafricano della minoranza bianca furono prese da lavoratori di porti svedesi, americani e inglesi: “Questa azione rappresenta la tradizione ereditata dai lavoratori sudafricani ed è un’eredità che intendiamo onorare assicurando che i porti sudafricani non siano usati come luogo di transito di beni provenienti da determinati stati dittatoriali e oppressivi”.

Gaffe razzista, la Bbc licenzia la figlia della lady di ferro

Roma, 5 feb. (Ign) - La Bbc caccia Carol Thatcher dagli schermi. La figlia della lady di ferro è stata allontanata da 'The One Show' dopo la battuta razzista che le è scappata a microfoni spenti, durante un dibattito sugli Australian Open di Tennis.

Carol Thatcher ha detto che Jo-Wilfred Tsonga è "golliwog", paragonando il tennista francese di padre congolese, a una bambola di pezza simbolo razzista.

Il portavoce della figlia dell'ex Lady di ferro aveva spiegato che la donna non intendeva fare commenti razzisti". Ma la giustificazione non è servita: il network britannico ha deciso per il licenziamento.

Carol era già salita agli onori della cronaca per aver vinto l'edizione britannica dellisola dei famosi' nel 2005 e per alcune dichiarazioni sulla mamma, tra le quali quella in cui rivelava che l'ex premier britannico soffriva di demenza senile tanto da non ricordare se avesse scatenato la guerra delle Falklands o quella di Bosnia.

ITALIA

SANITA': NUOVA BUFERA NEL LAZIO. ALEMANNO: ASPETTIAMO LAVORO PM

Un sistema di false fatturazioni per prestazioni mai eseguite o eseguite solo in parte. Una truffa che, secondo l'accusa, avrebbe sfiorato i 170 milioni di euro e che ha portato agli arresti domiciliari Gian Paolo Angelucci, re delle cliniche a Roma, e altre dodici persone oltre che all'emissione di provvedimenti per altri sette indagati. E' questa la nuova bufera che si abbatte sulla sanità del Lazio, già gravata dall'inchiesta su Lady Asl e da un buco di oltre 10 miliardi di euro.

L'accusa su cui si basa l'inchiesta della Procura di Velletri e carabinieri del Nas ha portato non solo agli arresti domiciliari di Gian Paolo Angelucci, ma anche alla richiesta di autorizzazione a procedere per il padre Antonio, senatore del Pdl e fondatore della Tosinvest, holding della sanità privata specializzata nella riabilitazione che nel solo Lazio gestisce oltre 1.500 posti letto accreditati. Venti in totale gli indagati per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e al falso. Tra questi nomi eccellenti della sanità laziale: il direttore generale dell'Asl Roma H, Luciano Mingiacchi, il presidente della Aiop Lazio, Paolo Casamatta, il vicedirettore dell'Agenzia di sanità pubblica regionale (ASP), Rodolfo Cotenna e due dirigenti della Regione Lazio. L'indagine nasce circa due anni fa e si intreccia con quella che fu definita 'l'inchiesta su Lady Asl' e che portò ad una bufera giudiziaria sul sistema sanitario della Capitale. Origine dell'inchiesta è Villa dei Pini, una struttura sanitaria che la San Raffaele Spa ha spiegato non essere di sua proprietà. Indagando sul complesso che sorge ad Anzio, sul litorale romano, i carabinieri del Nas hanno messo in luce l'intreccio d'affari illeciti tra i funzionari della Regione, quelli delle Asl e i massimi dirigenti di Tosinvest. Un legame che, secondo i capi di imputazione, avrebbe portato alle emissioni delle false fatturazioni con la compiacenza dei vari referenti di competenza. "Contestazioni opinabili e particolarmente deboli a fronte delle quali potremo tranquillamente dare tutti i chiarimenti necessari", ha affermato l'avvocato Guido Calvi, a capo del pool di difensori della famiglia Angelucci.

Nel provvedimento emesso dalla Procura di circa 800 pagine viene, inoltre, delineato un sistema di lobbying esercitato con pressioni sulla Regione Lazio attraverso i due quotidiani (Libero e Riformista) di cui gli Angelucci sono proprietari. Dura la reazione del presidente della Regione Marrazzo che ha subito commissariato la Asl sotto inchiesta, accettando le dimissione del dg indagato, ha attivato un'inchiesta interna e disposto più controlli. "Nessuna tolleranza: chi ha sbagliato pagherà", ha affermato il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo dopo un pomeriggio passato blindato nel suo ufficio in via Cristoforo Colombo. Il nuovo scandalo che colpisce la sanità regionale ha riacceso le polemiche politiche.

Ex sindaco antiprostitute condannato per stupro

BRESCIA — A finire sulle pagine dei giornali, Roberto Manenti era abituato: in qualità di sindaco leghista era stato protagonista di battaglie infuocate e non prive di inventiva contro clandestinità e prostituzione. Ma è stata proprio una sua foto comparsa su un quotidiano locale a costargli una condanna a sei anni per stupro. Il gup di Verona ha condannato ieri l'ormai ex primo cittadino di Rovato, grosso centro del Bresciano, per una serie di brutali violenze di gruppo ai danni di una giovane lucciola romena, strappata ai suoi aguzzini durante una operazione contro il racket del sesso sul lago di Garda quasi dieci anni fa.

Il fascicolo rimane fermo per anni, finché nel 2006 la procura ne chiede l'archiviazione; il gip di Verona sollecita però ulteriori indagini e si arriva così al processo di ieri, per il quale Manenti aveva scelto il rito abbreviato, procedura che dà diritto allo sconto di un terzo sulla eventuale pena. Qui la giudice Monica Sarti ha ritenuto la testimonianza della vittima sufficiente a sostenere la condanna dell'ex sindaco a 6 anni. Manenti, uscito dalla Lega da anni e oggi consigliere di minoranza a Rovato con una lista civica, non sa spiegarsi la sentenza: «Non conosco quella ragazza; la mia faccia, ai tempi, era non solo sui giornali ma anche su tutti i muri perché ero candidato alle europee per la Lega. Chiunque avrebbe potuto prendermi di mira e forse qualcuno me l'ha voluta far pagare per le mie battaglie politiche».

L'ex sindaco aveva anticipato a modo suo la stagione delle ordinanze «creative», proibendo ad esempio ai musulmani di avvicinarsi alle chiese, stabilendo multe per chi esercitava la prostituzione sul territorio comunale di Rovato o intitolando una piazza ai caduti della Rsi.

PESTAGGIO A VERONA: 8 ARRESTI, ULTRA' ED ESTREMISTI DESTRA

VERONA - Otto giovani, vicini alle frange ultrà dell'Hellas Verona e all'estrema destra, sono stati tratti in arresto . I provvedimenti sono legati alle indagini condotte sul pestaggio del 4 gennaio scorso di alcuni giovani all'esterno di un bar nel centro storico, nel corso del quale una ragazza era stata colpita al volto con un posacenere causandole alcune fratture.

Alcuni dei giovani arrestati erano già stati indagati dalla stessa procura veronese nell'estate del 2007 per associazione a delinquere finalizzata a lesioni aggravate dalla discriminazione politica e razziale.

L'operazione è scattata all'alba e oltre agli arrestati altri sono stati indagati in stato di libertà. Tutti militano nelle frange più violente della tifoseria ultrà dell'Hellas Verona vicine a formazioni locali di estrema destra. Secondo l'accusa, la notte della prima domenica di gennaio il gruppo è arrivato nel bar del centro dove un'altra compagnia di amici stava festeggiando il compleanno di una ragazza e con atteggiamenti provocatori i giovani hanno cominciato a lanciare slogan neo-nazisti, inneggiando alla discriminazione razziale, accompagnati da espressioni scurrili contro le donne. Poi, di fronte alla reazione dei ragazzi dell'altra comitiva, appena fuori dal locale si sono scagliati furiosamente contro di loro picchiandoli con pugni, calci e oggetti contundenti. Nel pestaggio Francesca Ambrosi, 30 anni, colpita con un portacenere, rimase gravemente ferita al volto riportando fratture multiple e una lesione all'occhio.

INDESIT: NUOVO SCIOPERO CONTRO RISCHIO CHIUSURA SITO NONE

Torino, 5 feb. - (Adnkronos) - Nuovo sciopero oggi alla Indesit di None contro l'annunciata intenzione dell'azienda di chiudere lo stabilimento che occupa circa 600 addetti. I lavoratori si sono fermati per un'ora con assemblea interna nel corso della quale hanno ribadito la preoccupazione per il posto di lavoro e sollecitato l'azienda a rivedere i piani, anche alla luce dei possibili incentivi al settore. I lavoratori intanto hanno annunciato una mobilitazione per martedi' prossimo quando si riunira' in Regione il tavolo di crisi per discutere della vicenda. Per il 24 febbraio, infine, e' fissato l'incontro con l'azienda.

SICUREZZA: SI' SENATO A NORMA SU FACOLTA' MEDICI DI DENUNCIA CLANDESTINI

Roma, 5 feb. (Adnkronos) - L'aula del Senato ha approvato l'emendamento della Lega al ddl sicurezza che elimina il divieto di denuncia da parte dei medici degli immigrati che vengono assistiti dal servizio sanitario nazionale e da' loro la facolta' di effettuare la denuncia stessa. La maggioranza ha votato a favore, con 156 voti, l'opposizione ha votato contro con 132 voti, un astenuto.

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