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'''L'Italia riapre al nucleare e se ne frega dell'espressione popolare''' Oggi è presente a Roma il presidfente francese Nicolas Srakozy. tra gli argometni di discusione del vertice, sarà centrale lùquello dell'energia nuecleare. Berlusconi e Sarkozy infatti firmeranno una serie di accordi che spaziano dal settore dei trasporti, in particolare la conferma della Torino-Lione, a quello dell'istruzione e militare. Ma il nodo centrale sarà l'alleanza, guidata dalle due controllate di Stato Enel e Edf, per costruire quatto centrali nucleari in Italia, la prima sarà operativa nel 2020. "L'accordo riguarda tutti gli aspetti del nucleare, dalla collaborazione in sede europea ai temi della sicurezza, dalla cooperazione tecnologica alla formazione dei tecnici, dallo smantellamento degli impianti alla collaborazione industriale in paesi terzi" ha spiegato ieri il ministro per lo Sviluppo Claudio Scajola che ha ricordato anche l'imminente approvazione alla Camera del suo ddl in cui viene istituita l'Agenzia per la sicurezza nucleare. L'ente che opererà sotto la presidenza del Consiglio, si occuperà di regolare il settore e di riportare l'Italia a produrre in proprio energia elettrica grazie all'atomo dopo avervi rinunciato con il referendum del 1987. L'accordo aprirà alle aziende francesi il mercato italiano dell'energia atomica e già gli imprenditori si sfregano le mani: il foro di dialogo italo-francese, un'associazione di imprenditori di entrambi i paesi si è dichiarato contento della decisione. le centrali, in numerio di quattro e operative a partire dal 2020, il documento, infatti, prevede la creazione di una joint-venture tra Enel e Edf per la progettazione e la realizzazione di quattro unità EPR (le centrali nucleari di terza generazione) sul territorio italiano. Enel avrà la maggioranza sia del controllo che dell'esercizio delle centrali, e toccherà sempre al gruppo italiano la fetta più consistente dell'energia ritirata. Paritetica, invece, la parte relativa allo sviluppo della progettazione degli impianti, il primo dei quali dovrebbe accendere le turbine entro il 2020. Enel, peraltro, potrebbe non essere l'unica protagonista italiana dell'operazione: il memorandum prevede che il capitale della joint-venture sia aperto all'ingresso di altri soci (gli operatori del settore - come Edison, Sorgenia, le municipalizzate, E. On Italia - e le cosiddette società energivore, ovvero i siderurgici, il comparto della ceramica o dell'alluminio), con la diluizione proporzionale delle quote in capo al gruppo guidato da Fulvio Conti e all'Edf. Proprio Edf, peraltro, controlla insieme ad A2A (municipalizzate di Milano e Brescia) la Edison. Inoltre è previsto lo "sviluppo della cooperazione industriale tra le imprese della filiera nucleare dei due Paesi, in particolare tramite la realizzazione di partenariati strategici industriali (...) tra imprese italiane e francesi competenti per l'ingegneria e la realizzazione di ogni tipo di apparecchiature per le centrali elettronucleari". Il che significa, ad esempio, che una joint-venture come quella tra Enel e Edf potrebbe nascere tra l'Ansaldo e un'analoga impresa francese (Areva): un'apertura, dunque, del mercato francese per la società del gruppo Finmeccanica che oggi produce prevalentemente centrali su licenza Westinghouse-Toshiba. |
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'''Fondi per la ricostruzione a Gaza stanziati dagli Stati Uniti. Non andranno ad Hamas, e allora a chi?''' Gli Stati Uniti si sono dichiarati pronti a impegnare oltre 900 milioni di dollari per la ricostruzione di Gaza e il rafforzamento dell'Autorità palestinese. Secondo fonti del Dipartimento di Stato, Hillary Clinton annuncerà gli aiuti la prossima settimana alla conferenza dei donatori di Gaza che si terrà a Sharm el Sheikh. Gli aiuti serviranno a ricostruire le infrastrutture distrutte durante l'offensiva israeliana, e a rafforzare la leadership dell'Anp. I fondi saranno distribuiti attraverso i canali delle Nazioni Unite e di altre organizzazioni ma "non andranno ad Hamas", ha precisato la fonte del Dipartimento di Stato. '''Israele, capo dell'intelligence nominato nuovo mediatore con l'Egitto''' Sarà Yuval Diskin, capo dello Shin Bet (sicurezza interna) il nuovo mediatore tra Israele e l'Egitto nella trattativa con Hamas per la liberazione del caporale israeliano Gilad Shalit, rapito nel 2006. Diskin, nominato ieri sera, prende il posto di Amos Gilad, sollevato ieri dal suo incarico dal premier Euhd Olmert. In un'intervista al quotidiano israeliano Ma'ariv, Gilad aveva duramente criticato il comportamento del governo. Diskin sarà affiancato da due vice: il consigliere politico di Olmert Shalom Turgeman e Ofer Dekel, un ex dirigente dei servizi segreti. Secondo la stampa israeliana queste nomine garantiscono una certa continuità quando Olmert passerà le redini al premier designato Benyamin Netanyahu. Questi, nelle previsioni, dovrebbe confermare nei loro incarichi almeno Diskin e Dekel. '''Thailandia, 15mila in marcia contro il governo giudicato illegittimo''' Riesplodono le proteste antigovernative in Thailandia, con un corteo organizzato Fronte unito per la democrazia e contro la dittatura (Udd) che porta nelle strade di Bangkok 15mila manifestanti con le camicie rosse simbolo del movimento. A due mesi dall'insediamento del primo ministro Abhisit Vejjajiva, si riaccendono le proteste dell'Udd, formazione che riunisce i partiti che 14 mesi fa vinsero le elezioni e sostiene che il governo attuale non sia legittimo in quanto non avrebbe ottenuto la maggioranza delle preferenze. Il portavoce dell'Udd, Jakrapob Penkair, accusa che ''non si può permettere che il mondo creda che il governo sia legittimo e rappresenti il popolo''. Il movimento appoggia l'ex premier Thaksin Shinawatra ed è contrapposto alle 'camicie gialle', la formazione che l'anno scorso occupò per tre mesi la sede del governo e per due settimane anche i due aereoporti della capitale, paralizzandone l'intenso traffico aereo. Le proteste giungono a ridosso dell'apertura del summit Asean (27 febbraio - 1 marzo) che riunisce i Paesi del sud-est asiatico (Indonesia, Malaysia, Filippine, Singapore, Vietnam, Laos, Myanmar, Cambogia, Thailandia e Brunei) e si svolgerà a Hua Hin provincia di Prachubkirikan (circa 130 chilometri a sud-ovest della capitale), presso la reggia estiva del re Bhumibol Adulyadej. '''E' iniziato ieri il processo contro i dirigenti della Azf in Francia''' E' iniziato ieri a Tolosa, nel sud della Francia, il processo all'ex responsabile della fabbrica di fertilizzanti Azf dove un'esplosione nel 2001 ha causato 30 morti e circa 2.500 feriti. A giudizio per omicidio colposo, nel processo sul piu' grave incidente industriale del dopoguerra, e' anche una sussidiaria della Total, proprietaria dell'impianto. L'esplosione di 296 tonnellate di nitrato di ammonio il 21 settembre 2001 fu cosi' potente che e' stata valutata al 3,4 della scala Richter e lascio' oltre 70 mila persone senza tetto. Avvenuta a dieci giorni dagli attentati contro le Torri gemelle di New York e il Pentagono, in un primo momento suscito' il timore che fosse un attacco terroristico. Dalle indagini e' emerso che l'esplosione avvenne per una miscela sbagliata, probabilmente dovuta a una negligenza nello stivaggio dei prodotti chimici. Come proprietaria dell'impianto tramite una sussidiaria, la Total finora ha pagato circa 2 miliardi di euro di danni, ma ha sempre negato di avere responsabilita' legali, cercando di confutare le conclusioni degli esperti. Il processo, con 3mila persone che si sono costituite parte civile e 1.100 testimoni, dovrebbe durare 4 mesi. |
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''' In oltre 500 manifestano in difesa delle case popolari''' Oltre 500 persone stanno partecipando a Roma alla manifestazione davanti all'Assessorato al Patrimonio e alle Politiche Abitative del Comune di Roma, per la difesa del ruolo delle case popolari e contro le misure che stanno colpendo le fasce sociali più deboli. Agli inquilini romani si sono unite delegazioni provenienti dai centri limitrofi, in cui il comune di Roma dispone di alloggi Erp. a scendere in piazza con gli inquilini Asia-RdB, che da tempo chiede un incontro con l'Assessorato sui problemi legati all'edilizia popolare. Fra le priorità poste dall'Asia, ricordiamo il ritiro completo del provvedimento con cui l'assessore Antoniozzi ha dato mandato alla Romeo Gestioni per mettere a conguaglio gli importi degli oneri accessori per gli anni 2000-2007; la richiesta di blocco degli aumenti degli affitti, rincarati del 20% a partire dal gennaio 2007 con la conseguente richiesta di altri arretrati, e l'applicazione delle leggi vigenti in favore degli inquilini più poveri. '''Presidio dei lavoratori e della lavoratrici Indesti contro la chiusura dello stabilimento di None''' Circa 250 lavoratori della Indesit di None stanno manifestando davanti all'Unione industriale di Torino dove è in corso un incontro tra azienda e sindacati sul futuro dello stabilimento pinerolese, per il quale l'azienda ha annunciato nelle scorse settimane l'intenzione di procedere alla chiusura. «Al momento non abbiamo ricevuto dall'azienda la risposta che ci aspettiamo, e cioè che riveda la decisione di chiudere -spiega per la Fiom il segretario provinciale Giorgio Airaudo- per quanto ci riguarda si tratta di una decisione inaccettabile che chiediamo venga modificata poichè non è solo una richiesta dei lavoratori, ma è una richiesta che viene anche dall'intero territorio». Alla Indesit di None sono occupati circa 600 lavoratori. '''Presidio dei lavoratori e delle lavoratrici alitalia''' Questa mattina si è svolto un presidio dei lavoratori e delle lavoratrici alitalia in cassa integrazione, contro l'utilizzo del fondo per la casa integrazione straordinaria come misura per sollevare un'azineda appena nata e già in crisi. corr ROR '''Questa sera a Firenze street parade contro il pacchetto sicurezza''' Mentre si rincorrono le voci favorevoli o contrasrie all'utilizzo delle ronde di cittadini e cittadine come forma di controllo del territorio e mentre si sta per passare all'approvazione del pacchetto sicurezza alla Camera, proseguono le mobilitazioni contro il pacchetto sicurezza, la militarizzazione delle città e dei centri storici. a Firenze questa sera una street parade per rirpendere la vivibilità del centro storico. corr ROR '''Incidenti sul lavoro, la giornata di ieri ha visto la morte di due percone''' Un operaio è morto folgorato ad Alassio, aveva 36 anni, Dario Antonio Pittau e stava lavorando per la sistemazione dell'impianto elettrico in un'abitazione privata di Alassio, in provincia di Savona. A Teramo, è morto un lavoratore ferito ieri cantieri Anas investito, si chiamava Gabriele Di Sabatino, 33 anni di Bellante (Teramo), l'incidente ha coinvolto tre cantonieri feriti ieri sulla Teramo-Mare. Il decesso è avvenuto in ospedale dove era stato ricoverato. '''Possibile risarcimento per per la morte di un lavoratore delle ferrovie''' È stato aggiornato al prossimo 29 aprile il processo in corso a Milano a carico di 10 persone, tra cui 3 dirigenti e un architetto delle Ferrovie Nord e altre sei persone responsabili di due imprese di manutenzione, imputate di cooperazione in omicidio colposo per la morte di un operaio travolto dal Malpensa Express nel maggio 2005, mentre stava effettuando alcune riparazioni su un binario. Il processo è stato rinviato perché le parti si sono dette disponibili a trattare un risarcimento per la famiglia del lavoratore. Il pm di Milano Edi Pinatto ha contestato nei confronti degli imputati l'omicidio colposo in quanto nella stazione di Bollate (dove l'operaio è stato travolto) non erano state adottate le necessarie disposizioni di sicurezza, con l'aggravante per gli imputati di aver agito «per mere esigenze di contenimento dei costi». Qualora le parti trovassero un accordo per il risarcimento, gli imputati potrebbero patteggiare la pena. |
Gr 19:30
Sommario
In primo Piano
Editoriale
NOTIZIE BREVI
ESTERI
ITALIA
Siparietto
Gr 13:00
In primo Piano
L'Italia riapre al nucleare e se ne frega dell'espressione popolare
Oggi è presente a Roma il presidfente francese Nicolas Srakozy. tra gli argometni di discusione del vertice, sarà centrale lùquello dell'energia nuecleare. Berlusconi e Sarkozy infatti firmeranno una serie di accordi che spaziano dal settore dei trasporti, in particolare la conferma della Torino-Lione, a quello dell'istruzione e militare.
Ma il nodo centrale sarà l'alleanza, guidata dalle due controllate di Stato Enel e Edf, per costruire quatto centrali nucleari in Italia, la prima sarà operativa nel 2020. "L'accordo riguarda tutti gli aspetti del nucleare, dalla collaborazione in sede europea ai temi della sicurezza, dalla cooperazione tecnologica alla formazione dei tecnici, dallo smantellamento degli impianti alla collaborazione industriale in paesi terzi" ha spiegato ieri il ministro per lo Sviluppo Claudio Scajola che ha ricordato anche l'imminente approvazione alla Camera del suo ddl in cui viene istituita l'Agenzia per la sicurezza nucleare. L'ente che opererà sotto la presidenza del Consiglio, si occuperà di regolare il settore e di riportare l'Italia a produrre in proprio energia elettrica grazie all'atomo dopo avervi rinunciato con il referendum del 1987.
L'accordo aprirà alle aziende francesi il mercato italiano dell'energia atomica e già gli imprenditori si sfregano le mani: il foro di dialogo italo-francese, un'associazione di imprenditori di entrambi i paesi si è dichiarato contento della decisione.
le centrali, in numerio di quattro e operative a partire dal 2020, il documento, infatti, prevede la creazione di una joint-venture tra Enel e Edf per la progettazione e la realizzazione di quattro unità EPR (le centrali nucleari di terza generazione) sul territorio italiano. Enel avrà la maggioranza sia del controllo che dell'esercizio delle centrali, e toccherà sempre al gruppo italiano la fetta più consistente dell'energia ritirata. Paritetica, invece, la parte relativa allo sviluppo della progettazione degli impianti, il primo dei quali dovrebbe accendere le turbine entro il 2020. Enel, peraltro, potrebbe non essere l'unica protagonista italiana dell'operazione: il memorandum prevede che il capitale della joint-venture sia aperto all'ingresso di altri soci (gli operatori del settore - come Edison, Sorgenia, le municipalizzate, E. On Italia - e le cosiddette società energivore, ovvero i siderurgici, il comparto della ceramica o dell'alluminio), con la diluizione proporzionale delle quote in capo al gruppo guidato da Fulvio Conti e all'Edf. Proprio Edf, peraltro, controlla insieme ad A2A (municipalizzate di Milano e Brescia) la Edison.
Inoltre è previsto lo "sviluppo della cooperazione industriale tra le imprese della filiera nucleare dei due Paesi, in particolare tramite la realizzazione di partenariati strategici industriali (...) tra imprese italiane e francesi competenti per l'ingegneria e la realizzazione di ogni tipo di apparecchiature per le centrali elettronucleari". Il che significa, ad esempio, che una joint-venture come quella tra Enel e Edf potrebbe nascere tra l'Ansaldo e un'analoga impresa francese (Areva): un'apertura, dunque, del mercato francese per la società del gruppo Finmeccanica che oggi produce prevalentemente centrali su licenza Westinghouse-Toshiba.
NOTIZIE BREVI
ESTERI
Fondi per la ricostruzione a Gaza stanziati dagli Stati Uniti. Non andranno ad Hamas, e allora a chi?
Gli Stati Uniti si sono dichiarati pronti a impegnare oltre 900 milioni di dollari per la ricostruzione di Gaza e il rafforzamento dell'Autorità palestinese. Secondo fonti del Dipartimento di Stato, Hillary Clinton annuncerà gli aiuti la prossima settimana alla conferenza dei donatori di Gaza che si terrà a Sharm el Sheikh. Gli aiuti serviranno a ricostruire le infrastrutture distrutte durante l'offensiva israeliana, e a rafforzare la leadership dell'Anp. I fondi saranno distribuiti attraverso i canali delle Nazioni Unite e di altre organizzazioni ma "non andranno ad Hamas", ha precisato la fonte del Dipartimento di Stato.
Israele, capo dell'intelligence nominato nuovo mediatore con l'Egitto
Sarà Yuval Diskin, capo dello Shin Bet (sicurezza interna) il nuovo mediatore tra Israele e l'Egitto nella trattativa con Hamas per la liberazione del caporale israeliano Gilad Shalit, rapito nel 2006.
Diskin, nominato ieri sera, prende il posto di Amos Gilad, sollevato ieri dal suo incarico dal premier Euhd Olmert. In un'intervista al quotidiano israeliano Ma'ariv, Gilad aveva duramente criticato il comportamento del governo. Diskin sarà affiancato da due vice: il consigliere politico di Olmert Shalom Turgeman e Ofer Dekel, un ex dirigente dei servizi segreti. Secondo la stampa israeliana queste nomine garantiscono una certa continuità quando Olmert passerà le redini al premier designato Benyamin Netanyahu. Questi, nelle previsioni, dovrebbe confermare nei loro incarichi almeno Diskin e Dekel.
Thailandia, 15mila in marcia contro il governo giudicato illegittimo
Riesplodono le proteste antigovernative in Thailandia, con un corteo organizzato Fronte unito per la democrazia e contro la dittatura (Udd) che porta nelle strade di Bangkok 15mila manifestanti con le camicie rosse simbolo del movimento.
A due mesi dall'insediamento del primo ministro Abhisit Vejjajiva, si riaccendono le proteste dell'Udd, formazione che riunisce i partiti che 14 mesi fa vinsero le elezioni e sostiene che il governo attuale non sia legittimo in quanto non avrebbe ottenuto la maggioranza delle preferenze. Il portavoce dell'Udd, Jakrapob Penkair, accusa che non si può permettere che il mondo creda che il governo sia legittimo e rappresenti il popolo. Il movimento appoggia l'ex premier Thaksin Shinawatra ed è contrapposto alle 'camicie gialle', la formazione che l'anno scorso occupò per tre mesi la sede del governo e per due settimane anche i due aereoporti della capitale, paralizzandone l'intenso traffico aereo. Le proteste giungono a ridosso dell'apertura del summit Asean (27 febbraio - 1 marzo) che riunisce i Paesi del sud-est asiatico (Indonesia, Malaysia, Filippine, Singapore, Vietnam, Laos, Myanmar, Cambogia, Thailandia e Brunei) e si svolgerà a Hua Hin provincia di Prachubkirikan (circa 130 chilometri a sud-ovest della capitale), presso la reggia estiva del re Bhumibol Adulyadej.
E' iniziato ieri il processo contro i dirigenti della Azf in Francia
E' iniziato ieri a Tolosa, nel sud della Francia, il processo all'ex responsabile della fabbrica di fertilizzanti Azf dove un'esplosione nel 2001 ha causato 30 morti e circa 2.500 feriti. A giudizio per omicidio colposo, nel processo sul piu' grave incidente industriale del dopoguerra, e' anche una sussidiaria della Total, proprietaria dell'impianto. L'esplosione di 296 tonnellate di nitrato di ammonio il 21 settembre 2001 fu cosi' potente che e' stata valutata al 3,4 della scala Richter e lascio' oltre 70 mila persone senza tetto. Avvenuta a dieci giorni dagli attentati contro le Torri gemelle di New York e il Pentagono, in un primo momento suscito' il timore che fosse un attacco terroristico. Dalle indagini e' emerso che l'esplosione avvenne per una miscela sbagliata, probabilmente dovuta a una negligenza nello stivaggio dei prodotti chimici. Come proprietaria dell'impianto tramite una sussidiaria, la Total finora ha pagato circa 2 miliardi di euro di danni, ma ha sempre negato di avere responsabilita' legali, cercando di confutare le conclusioni degli esperti. Il processo, con 3mila persone che si sono costituite parte civile e 1.100 testimoni, dovrebbe durare 4 mesi.
ITALIA
In oltre 500 manifestano in difesa delle case popolari
Oltre 500 persone stanno partecipando a Roma alla manifestazione davanti all'Assessorato al Patrimonio e alle Politiche Abitative del Comune di Roma, per la difesa del ruolo delle case popolari e contro le misure che stanno colpendo le fasce sociali più deboli. Agli inquilini romani si sono unite delegazioni provenienti dai centri limitrofi, in cui il comune di Roma dispone di alloggi Erp. a scendere in piazza con gli inquilini Asia-RdB, che da tempo chiede un incontro con l'Assessorato sui problemi legati all'edilizia popolare. Fra le priorità poste dall'Asia, ricordiamo il ritiro completo del provvedimento con cui l'assessore Antoniozzi ha dato mandato alla Romeo Gestioni per mettere a conguaglio gli importi degli oneri accessori per gli anni 2000-2007; la richiesta di blocco degli aumenti degli affitti, rincarati del 20% a partire dal gennaio 2007 con la conseguente richiesta di altri arretrati, e l'applicazione delle leggi vigenti in favore degli inquilini più poveri.
Presidio dei lavoratori e della lavoratrici Indesti contro la chiusura dello stabilimento di None
Circa 250 lavoratori della Indesit di None stanno manifestando davanti all'Unione industriale di Torino dove è in corso un incontro tra azienda e sindacati sul futuro dello stabilimento pinerolese, per il quale l'azienda ha annunciato nelle scorse settimane l'intenzione di procedere alla chiusura. «Al momento non abbiamo ricevuto dall'azienda la risposta che ci aspettiamo, e cioè che riveda la decisione di chiudere -spiega per la Fiom il segretario provinciale Giorgio Airaudo- per quanto ci riguarda si tratta di una decisione inaccettabile che chiediamo venga modificata poichè non è solo una richiesta dei lavoratori, ma è una richiesta che viene anche dall'intero territorio». Alla Indesit di None sono occupati circa 600 lavoratori.
Presidio dei lavoratori e delle lavoratrici alitalia
Questa mattina si è svolto un presidio dei lavoratori e delle lavoratrici alitalia in cassa integrazione, contro l'utilizzo del fondo per la casa integrazione straordinaria come misura per sollevare un'azineda appena nata e già in crisi.
corr ROR
Questa sera a Firenze street parade contro il pacchetto sicurezza
Mentre si rincorrono le voci favorevoli o contrasrie all'utilizzo delle ronde di cittadini e cittadine come forma di controllo del territorio e mentre si sta per passare all'approvazione del pacchetto sicurezza alla Camera, proseguono le mobilitazioni contro il pacchetto sicurezza, la militarizzazione delle città e dei centri storici. a Firenze questa sera una street parade per rirpendere la vivibilità del centro storico.
corr ROR
Incidenti sul lavoro, la giornata di ieri ha visto la morte di due percone
Un operaio è morto folgorato ad Alassio, aveva 36 anni, Dario Antonio Pittau e stava lavorando per la sistemazione dell'impianto elettrico in un'abitazione privata di Alassio, in provincia di Savona.
A Teramo, è morto un lavoratore ferito ieri cantieri Anas investito, si chiamava Gabriele Di Sabatino, 33 anni di Bellante (Teramo), l'incidente ha coinvolto tre cantonieri feriti ieri sulla Teramo-Mare. Il decesso è avvenuto in ospedale dove era stato ricoverato.
Possibile risarcimento per per la morte di un lavoratore delle ferrovie
È stato aggiornato al prossimo 29 aprile il processo in corso a Milano a carico di 10 persone, tra cui 3 dirigenti e un architetto delle Ferrovie Nord e altre sei persone responsabili di due imprese di manutenzione, imputate di cooperazione in omicidio colposo per la morte di un operaio travolto dal Malpensa Express nel maggio 2005, mentre stava effettuando alcune riparazioni su un binario. Il processo è stato rinviato perché le parti si sono dette disponibili a trattare un risarcimento per la famiglia del lavoratore.
Il pm di Milano Edi Pinatto ha contestato nei confronti degli imputati l'omicidio colposo in quanto nella stazione di Bollate (dove l'operaio è stato travolto) non erano state adottate le necessarie disposizioni di sicurezza, con l'aggravante per gli imputati di aver agito «per mere esigenze di contenimento dei costi». Qualora le parti trovassero un accordo per il risarcimento, gli imputati potrebbero patteggiare la pena.
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