Home page Ror interattiva

Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Rifiuti Solidi Urbani: aumentano i costi, non cambiano le strategie / L’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ha presentato stamani il rapporto annuale sulla gestione dei Rifiuti e, in attesa di studiare e approfondire i dati contenuti nel documento, secondo quanto riportato da una nota stampa dell’agenzia, nel 2007 (anno preso a riferimento) è calata la produzione procapite dei rifiuti urbani e si è fermata anche la crescita in valore assoluto. Migliora anche la percentuale degli rifiuti solidi urbani (RSU) raccolti in maniera differenziata, che arriva al 27,5% della produzione totale, quindi l’1,7% in più rispetto all’anno precedente, ma ancora assai lontana dal target del 40% fissato per il 2007 dalla legislazione vigente. Aumentano anche i costi del servizio di igiene urbana: ogni italiano nel 2006 ha speso in media 127,93 euro, il 3,9% in più rispetto all’anno precedente, destinati per il 48,2% alla gestione dei rifiuti indifferenziati, per il 17,9% alla raccolta differenziata e per il 14,7% alla pulizia delle strade. Riguardo allo smaltimento, la discarica resta il sistema ancora più diffuso (anche se con un calo del 2,4% rispetto al 2006) accogliendo il 47% del totale dei rifiuti domestici, mentre va ad incenerimento il 10,3%. [ http://snipurl.com/e7xpp ]

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

SICUREZZA: MANGANELLI, TROPPA DRAMMATIZZAZIONE AUMENTA PAURA

CASERTA - Per il capo della polizia, Antonio Manganelli, c'é troppa drammatizzazione sul tema della sicurezza e questo comporta un aumento della percezione di paura e di insicurezza tra i cittadini. Manganelli ne ha parlato a Caserta, ad un convegno della Cgil sulla camorra. "Dobbiamo contrastare la criminalità con una misura adeguata all'aggressione criminale - ha spiegato Manganelli - la sicurezza non va drammatizzata. La criminalità del nostro Paese si è ridotta nell'ultimo anno dell'11,4%, siamo di fronte ad una robusta riduzione della criminalità". Eppure, sottolinea Manganelli, "l'allarme criminale sembra sempre in aumento, come la paura della gente, il sentimento di insicurezza". "Questo mi fa pensare che molto spesso certi temi vengono drammatizzati con la inondazione di notizie cattive - ha concluso - con la scarsa valorizzazione di notizie buone, una di queste è che la criminalità è diminuita. Immaginiamo cosa sarebbe successo ora se si fossero verificati tutti gli eventi criminali che colpirono Palermo tra gli anni '70 e gli anni '80".

La sicurezza, ha aggiunto Manganelli, "é un tema che si affronta nei salotti buoni, nei salotti della tv, dove criminologi spesso dibattono su quello che neanche conoscono. E' una tema che fa tendenza, anche nelle competizioni elettorali". Manganelli ha ribadito che "la paura della gente spesso proviene dalla diffusa irregolarità, dalle troppe incertezze, dal disagio sociale, ognuno sente che non ha punti di riferimento certi". "Della paura dobbiamo tener conto - ha osservato ancora Manganelli - dobbiamo liberare la gente dalla paura, dobbiamo garantire l'esercizio dei diritti e il primo dei diritti è quello della libertà. Le persone che hanno paura non sono libere. Serve l'azione di contrasto, ma dobbiamo anche essere vicini al cittadino per rassicurarlo".

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Francia, 3 milioni di persone in strada contro la crisi

Cortei in tutto il paese, registrati scontri con la polizia. Trecento le persone fermate

Ieri in 3 milioni persone sono scese nelle piazze di tutta la Francia per protestare contro la crisi e le misure adottate dal governo Sarkozy, in particolare contro il contratto per i giovani, Cpe.

213 cortei, 3 milioni di manifestnati per i sindacati, 1,2 per la polizia sono i numeri dello sciopero nazionale di ieri in tutta la Francia. Scuole, poste, ferrovie e trasporti pubblici hanno funzionato a singhiozzo per tutta la giornata. La radio pubblica ha sospeso le trasmissioni e oggi in edicola non sono stati consegnati molti quotidiani. Alta la partecipazione degli studenti che sono in agitazione da più di sette settimane, contro le riforme del ministro Valérie Précesse. Le manifestazioni sono state per la maggioranza pacifiche, ci sono però stati scontri tra gruppi di giovani e la polizia. Più di 300 i fermi tra i manifestanti, di cui 49 saranno gli incriminati per l'incendio di diversi cassonetti della spazzatura e per il lancio di sassi e bottiglie contro la polizia. Dodici gli agenti feriti. La manifestazione di ieri segue quella avvenuta il 29 di gennaio quando 2,5 milioni di persone scesero in piazza. Il consenso, tra la popolazione francese, nei confronti delle mobilitazioni sta crescendo, i sondaggi indicano che circa il 75 percento dei francesi è favorevole alle rivendicazioni dei manifestanti.

La polizia ha fermato circa 300 persone al termine di una serie di incidenti dopo la manifestazione a Parigi. In serata, dopo che la manifestazione in concomitanza con lo sciopero generale si era sciolta a Place de la Nation, qualche centinaio di persone armate di bastoni e spranghe si e' scontrato con le forze dell'ordine che hanno caricato. 49 persone sono state denunciate e andranno sotto processo. Negli scontri sono rimasti feriti nove poliziotti.

PRESIDENTE STATI UNITI APRE ALL’IRAN, TEHERAN ACCOGLIE E CHIEDE ATTI CONCRETI

“Accogliamo favorevolmente la volontà del presidente americano di mettere da parte le differenze passate, ma il modo per arrivarci non è quello di chiedere all’Iran di dimenticare in modo unilaterale il comportamento aggressivo che gli Stati Uniti hanno avuto in passato”: così il portavoce del presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad, parlando a fonti di stampa internazionale, ha commentato l’apertura compiuta nella notte dal presidente statunitense Barack Obama nei confronti di Teheran. In un discorso, trasmesso alla televisione, di auguri per la feste del Nourouz (capodanno persiano, una festa zoroastriana molto sentita dal popolo iraniano), il presidente Obama si è rivolto al popolo e ai dirigenti iraniani. Proprio il fatto che il messaggio non fosse indirizzato solo al popolo (come avvenuto in precedenza) ma anche “direttamente ai dirigenti della Repubblica islamica d’Iran” è stato interpretato dagli osservatori come “un’apertura di portata storica” nonché “un implicito riconoscimento del governo iraniano” per la prima volta dalla rottura delle relazioni nel 1980. Nel suo discorso, sottotilato in farsi, Obama ha sottolineato che la sua amministrazione è “determinata a cercare un dialogo onesto e basato sul mutuo rispetto”, ribadendo che anche il governo iraniano ha “una scelta da fare”. Senza fare riferimenti diretti al presunto sostegno al ‘terrorismo’ e all’arma nucleare Obama ha però detto che l’Iran non potrà prendere il posto che gli spetta nella comunità internazionale con “le armi o il terrorismo”. Esprimendo la speranza che il governo americano passi “dalle parole ai fatti”, il portavoce del presidente iraniano ha comunque detto che l’Iran “è pronto a mettere da parte l’animosità e a regolare le differenze tra i nostri paesi, accogliendo qualsiasi atto di buona volontà venga dal governo americano”.

IL CORANO ANCHE IN LINGUA CURDA

Il governo sta mettendo a punto un’edizione del Corano, il libro sacro dell’Islam, in lingua curda; l’iniziativa è stata interpretata come un passo di avvicinamento verso questa minoranza. “Non vogliamo escludere la lingua curda dal progetto che prevede la traduzione del Corano in altri idiomi” ha detto Mehmet Gormez, dirigente del Diyanet, la Direzione per gli Affari religiosi. Tra il 1983 e il 1991 in Turchia parlare curdo era illegale: il governo riteneva le rivendicazioni autonomiste di questa minoranza concentrata nell’est dell’Anatolia (14 milioni su un totale di 70 milioni di cittadini) una minaccia all’unità nazionale. Oggi tenere un discorso in curdo è ancora proibito in Parlamento e negli uffici pubblici. Di recente un programma della televisione di stato turca è stato interrotto perché un deputato curdo ha parlato nella sua lingua. Secondo alcuni osservatori, con la nuova traduzione del Corano il governo spera di guadagnarsi il consenso degli elettori curdi in vista delle elezioni amministrative del 29 marzo.

Afghanistan, uccisi 30 combattenti

Trenta "combattenti armati" sono stati uccisi nella provincia di Helmand, nel sud dell'Afghanistan. Lo ha annunciato l'esercito americano in un comunicato. Una pattuglia di forze di sicurezza afghane e internazionali e' stata attaccata e "ha risposto.. con l'appoggio di forza aerea, uccidendo 30 combattenti" ha indicato il comunicato. Gli scontri sono avvenuti ieri nel distretto di Gereshk, dove nello stesso giorno un deputato afghano conosciuto per le sue prese di posizione contro i taleban è stato ucciso in un attentato.

L'Unione africana sospende il Madagascar

Il presidente del consiglio sicurezza e pace accusa Rajoelina di golpe

In una dichiarazione odierna l'Unione Afriacana ha sospeso il Madagascar, riconoscendo nel recente cambio di governo un colpo di Stato di matrice militare.

L'ambasciatore del Burkina Faso, Bruno Nongoma Zidouemba, e presidente del consiglio di pace e sicurezza dell'Unione Africana ha detto: "Il consiglio ritiene che quanto accaduto in Madagascar reintri nella definizione di cambio incostituzionale di governo. Il consiglio ha quindi deciso di sopendere la partecipazione del Madagascar dagli organi dell'Unione Africana". Zibouemba ha inoltre detto che la presa di potere del leader dell'opposizione è da considerarsi un colpo di Stato militare. Il 34enne Andry Rajoelina è salito al potere, la settimana scorsa, con l'aiuto dell'esercito, dopo giorni di altissima tensione e scontri in cui sono morte 135 persone. La condanna dell'Unione Africa fa eco alle preoccupazioni di Unione Europea e Usa.

ITALIA

In Italia cresce la disoccupazione, è al 7,1%

Il tasso di disoccupazione continua a crescere e nel quarto trimestre del 2008 passa dal 6,6% del periodo ottobre-dicembre 2007 al 7,1%.

Lo comunica l'Istat. Per il quarto trimestre consecutivo, sottolinea l'Istituto di statistica, l'area della disoccupazione si allarga "in misura sensibile" con un incremento di 120 mila unita' in confronto al quarto trimestre 2007. Rispetto al terzo trimestre 2008, al netto dei fattori stagionali, il tasso aumenta di due decimi di punto.

Dopo dieci anni di crescita ininterrotta, l'occupazione maschile nella media del 2008 e' rimasta invariata e addirittura nel quarto trimestre dello scorso anno ha registrato un calo dello 0,6%. A scendere, fa sapere l'Istat, e' il dato che nell'ultimo trimestre riguarda gli uomini italiani (-1,7%), mentre l'occupazione maschile straniera e' cresciuta del 14,4%. Al contrario, l'occupazione femminile nel quarto trimestre manifesta un aumento significativo dell'1,2%, anche in questo caso con una sensibile crescita della componente straniera (+22,9%) che bilancia la modesta flessione di quella delle donne italiane (-0,3%).

Indesit: bara apre corteo Torino

Con sopra la scritta 'Non e' il futuro di 650 lavoratori' (ANSA) - TORINO 20 MAR - Migliaia di lavoratori del gruppo Indesit arrivati dal Sud e dalle Marche sfilano a Torino per dire no alla chiusura della fabbrica di None. Dal pinerolese, dove ha sede lo stabilimento, hanno raggiunto Torino anche gli operai delle aziende dell'indotto. Il corteo e' aperto da una bara di cartone con la scritta 'Indesit. Non e' il futuro di 650 lavoratori'. Ci sono i gonfaloni della Provincia, dei Comuni di Alpignano, di Rivoli. Vengono urlati slogan contro la proprieta' e contro il governo.

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


Appunti e note redazionali

Servizi audio della giornata


Torna a inizio pagina