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'''PAKISTAN: ATTENTATO SUICIDA IN MOSCHEA, OLTRE 40 MORTI''' NEW DELHI, 27 MARZO - Sono più di 40 le vittime dell'attentato suicida della moschea nel nord ovest del Pakistan. Lo riferiscono fonti ufficiali alla televisione, anche se il numero esatto delle vittime non è stato ancora precisato. Secondo le prime informazioni, un attentatore suicida si è fatto esplodere in una moschea di Jamrud, nel distretto di Khyber, nel nord ovest del Pakistan ai confini con l'Afghanistan. "Sembra essere un attentato suicida - ha detto alla televisione Geo News Tariq Hayat Khan, funzionario governativo del distretto di Khyber - nel quale oltre 70 persone potrebbero essere state uccise e molti altri feriti". Il numero delle vittime non è ancora chiaro. Funzionari governativi hanno riferito alla televisione Dawn che ci sono almeno 48 morti, mentre alcuni organi di informazione pachistani parlano di tre morti e oltre 40 feriti. Testimoni hanno riferito di aver visto portare diverse persone all'esterno della moschea dai soccorritori, anche se non hanno saputo specificare la loro condizione. |
Gr 19:30
Sommario
In primo Piano
Editoriale
NOTIZIE BREVI
ESTERI
ITALIA
Siparietto
Gr 13:00
In primo Piano
LAMPEDUSA: PER MIGRANTI E POPOLAZIONE, CARCERE A CIELO APERTO
Il Centro di identificazione ed espulsione (Cie) di contrada Imbriacola è un budello di terra tra due pareti di sparuta macchia mediterranea e muretti 'a secco'; ospita, caserme escluse, una delle più alte concentrazioni di uniformi. La capienza massima, spiegano i funzionari del ministero dell'Interno che qui dentro sono la legge, è di 804 persone, cui bisogna aggiungerne altri 46 dell'infermeria. Ma in situazioni di emergenza si può arrivare a 1200, e ci sono stati casi in cui si è giunti fino a 2000. Ieri, in una delle rare visite consentite anche alla stampa (in particolare a un gruppo di giornalisti al seguito della Caritas Italiana) c'erano 620 tunisini, 100 marocchini e un algerino. Nella vecchia base Loran – a Capo Ponente, dalla parte opposta del centro abitato – gli ospiti erano invece 12, tutti richiedenti asilo. A breve, la Loran, dove sono in corso lavori, diventerà il centro dedicato all'espulsione, mentre la struttura di contrada Imbriacola tornerà ad essere un punto di soccorso e accoglienza. Qui, qualche settimana fa, è stato incendiato un padiglione durante una rivolta di immigrati stanchi di essere trattenuti in quello che è a tutti gli effetti un carcere, senza però i confort di un carcere. Camerate di circa 20 metri quadrati con 16 persone ammassate su improbabili letti a castello, carabinieri e poliziotti in tenuta antisommossa – un centinaio a turno se si include l'aeronautica militare che ha compiti di sorveglianza esterna – un'infermeria ben attrezzata, un centinaio di operatori dell'ente gestore, la “Cooperativa Lampedusa accoglienza”, e zero momenti di svago a parte un pallone per qualche calcio. Attorno al Cie ruota tutto un mondo di istituzioni, forze dell'ordine, cooperative sociali, organizzazioni non governative, con gli abitanti che sembrano contare sempre meno rispetto alle scelte fatte da Roma. Il mondo visto dall'isola - che alcuni hanno ribattezzato frontiera d'Europa - si moltiplica in più dimensioni vicine eppure lontane migliaia di chilometri. “Gli immigrati a Lampedusa non si vedono” dice don Stefano Nastasi, parroco in questo spicchio di Sicilia a 220 chilometri dalle coste dell'isola madre. “Ma – aggiunge il parroco - vediamo i poliziotti, a centinaia, e abbiamo visto le rivolte”. Cinzia Sferlazza, lampedusana impegnata in un comitato di cittadini che si oppone alla costruzione del Cie della base Loran, in Contrada Imbriacola ci viveva fino a poco tempo fa: “A parte la rivolta, in realtà era angosciante sentire in continuazione urla di gente disperata e stanca di essere tenuta lì dentro; sono andata via”. Perché il punto è proprio questo: il Cie non lo vogliono gli immigrati, che spesso non sanno delle nuove norme che prevedono la loro permanenza per almeno sei mesi; e non lo vogliono i residenti che, come spiega Giacomo Sferlazzo, presidente di un comitato di genitori dell'isola, vedono nel centro solo un atto politico e demagogico per bloccare inutilmente qualche migliaio di immigrati quando sulla penisola ne arrivano poi decine di migliaia. “E' tutta una presa in giro” gli fa eco Paola La Rosa, animatrice dell'associazione 'Ascavusa', trapiantata sull'isola da cinque anni dopo aver lasciato Palermo: “Nel 2008 sono arrivate 32.600 persone, ma la maggior parte era diretta in Sicilia; la verità è che hanno deciso di fare di Lampedusa una prigione a cielo aperto, in cui le vittime sono sia i migranti sia la popolazione”.
NOTIZIE BREVI
ESTERI
Francia - Prigionieri volontari per aver aiutato i "sans papiers"
Cittadini, insegnanti, medici, militanti e attivisti nelle associazioni di solidarietà ai sans-papiers si presenteranno il prossimo 8 aprile davanti ai Tribunali nelle diverse città francesi dichiarandosi ’prigionieri volontari" per aver aiutato uomini e donne sans-papiers.
Oggi, chi accoglie, aiuta o semplicemente ’accompagna’ amministrativamente una persona sans-papiers commette un crimine, la solidarietà è un delitto, allora una moltitudine di collettivi e di strutture cittadine oltre alla Cimade, al Gisti, a RESF, Réseau éducation sans frontières, Emmaüs,... lancia un appello comune con la richiesta pubblica di essere penalmente perseguiti.
Secondo l’articolo 622-1 del codice legislativo sull’entrata e il soggiorno degli stranieri, "la persona che aiuta direttamente o indirettamente, che facilita o tenta di facilitare l’entrata, la circolazione o il soggiorno di uno straniero in Francia" è passibile di una pena di 5 anni di carcere e di una multa di 30.000 euro. Tuttavia, "il coniuge, o la persona convivente" non è perseguibile per lo stesso delitto, specifica l’articolo 4 dello stesso codice.
Il 18 marzo, i deputati socialisti all’Assemblea nazionale hanno presentato una proposta di legge per "depenalizzare l’aiuto (entrata, soggiorno e transito) nel caso in cui esista pericolo per la vita o per l’integrità fisica dello straniero, tranne nel caso in cui esista una contropartita diretta o indiretta" in riferimento alla criminalità organizzata per la tratta dei migranti o alle reti di "sfruttamento sulla pelle dei disperati" spiegano i relatori che citano le somme importanti di guadagno e le minacce subite dai sans-papiers da parte di chi organizza il passaggio delle frontiere. L’intenzione dichiarata è quella di fare la distinzione tra strutture finalizzate al crimine e l’aiuto umanitario a sostegno dei sans-papiers da parte di associazioni o di singoli cittadini. La proposta sarà discussa dal governo il prossimo 30 aprile.
La perquisizione nei locali di Emmaüs a Marsiglia e l’arresto di uno dei responsabili lo scorso 16 febbraio avvenuto in seguito all’interrogatorio di un sans-papiers non è un caso isolato. La lista di episodi simili e di denunce di militanti e cittadini che hanno manifestato la loro solidarietà ai migranti privi di permesso di soggiorno si è allungata dal 2006, oggi sono circa 5000. I "prigionieri volontari" si chiedono: un medico che cura un sans-papiers malato oppure un maestro che insegna ai figli di migranti senza documenti validi sarà denunciato grazie a una legge iniqua, umiliante e degradante per tutti?
PAKISTAN: ATTENTATO SUICIDA IN MOSCHEA, OLTRE 40 MORTI
NEW DELHI, 27 MARZO - Sono più di 40 le vittime dell'attentato suicida della moschea nel nord ovest del Pakistan. Lo riferiscono fonti ufficiali alla televisione, anche se il numero esatto delle vittime non è stato ancora precisato. Secondo le prime informazioni, un attentatore suicida si è fatto esplodere in una moschea di Jamrud, nel distretto di Khyber, nel nord ovest del Pakistan ai confini con l'Afghanistan.
"Sembra essere un attentato suicida - ha detto alla televisione Geo News Tariq Hayat Khan, funzionario governativo del distretto di Khyber - nel quale oltre 70 persone potrebbero essere state uccise e molti altri feriti".
Il numero delle vittime non è ancora chiaro. Funzionari governativi hanno riferito alla televisione Dawn che ci sono almeno 48 morti, mentre alcuni organi di informazione pachistani parlano di tre morti e oltre 40 feriti.
Testimoni hanno riferito di aver visto portare diverse persone all'esterno della moschea dai soccorritori, anche se non hanno saputo specificare la loro condizione.
Perù, scossa sismica nel nord del paese / Una scossa sismica di magnitudo 5,8 gradi della scala Richter ha colpito oggi la parte settentrionale del Peru'. Stando al U.S. Geological Survey (USGS), l'epicentro della scossa e' stato localizzato 855 chilometri a nord di Lima. Nell'agosto del 2007 il Peru' fu colpito da un terremoto di 7,9 gradi della scala Richter che fece 596 vittime. [ http://snipurl.com/enpv5 ]
Crisi finanziaria: il PIL italiano migliore di quello inglese? / Il pil pro capite italiano ha superato quello inglese. E' quanto scrive l'Economist, evidenziando che si tratta di un effetto della 'retrocessione' inglese dovuta al crollo della sterlina nei confronti dell'euro. Nel 2009 il Regno unito cade al dodicesimo posto, dal settimo del 2007, con l'Italia all'undicesimo posto. [ http://snipurl.com/enpwb ]
Crisi finanziaria: U.S.A. a quota 650mila disoccupati / Le richieste di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti sono aumentate di 8.000 unita' la settimana scorsa a 652.000. Al di sopra delle stime degli analisti che prevedevano un incremento a 650.000 unita'. Inoltre, e' stato rivisto al ribasso il dato della settimana precedente da 646.000 a 644.000. [ http://snipurl.com/enq5n ]
ITALIA
Incidente sul lavoro a Cagliari, sciopero di 24 ore / Un dipendente della Cict Sardinia, che gestisce il movimento di container nel Porto Canale di Cagliari, e' rimasto gravemente ferito stamane in un incidente sul lavoro durante le operazioni di scarico. I sindacati territoriali di categoria hanno proclamato uno sciopero di 24 ore dall'una di stanotte per tutta la giornata di venerdi' per rivendicare condizioni di sicurezza adeguate dopo il grave infortunio. Mauro Angioni, 51 anni, di Monserrato, era nella cabina di un camion che e' stata parzialmente schiacciata - secondo una prima ricostruzione - da un container da nove tonnellate staccatosi, per cause in via di accertamento, da una delle gru del porto industriale cagliaritano. [ http://snipurl.com/enpy3 ]
Foggia, condannati schiavisti della terra / Sono state confermate dalla terza sezione della Corte di Appello di Bari, 16 persone accusate di associazione a delinquere finalizzata alla tratta di esseri umani e alla riduzione in schiavitu' di centinai di braccianti stranieri, soprattutto polacchi, impiegati in provincia di Foggia, nel Tavoliere delle Puglie. Il 22 febbraio del 2008 il gup del Tribunale di Bari Antonio Lovecchio, al termine del processo di primo grado celebrato con rito abbreviato, condanno' 5 persone, 3 polacchi, 1 ucraino e 1 algerino, a 10 anni di reclusione ciascuno. Si tratta dei principali esponenti dell'organizzazione, alcuni dei quali sono rinchiusi in carcere. Gli altri 12 imputati furono condannati a pene piu' lievi, a partire da 4 anni in su. Alcuni di questi si trovano agli arresti domiciliari, qualcuno e' libero. Uno in particolare si trova in Polonia. [ http://snipurl.com/enq45 ]
INDUSTRIA: ORDINI E FATTURATO, MAI COSI' MALE DAL 1991
ROMA - Crollo degli ordinativi dell'industria italiana a gennaio. In base ai dati resi noti dall'Istat il calo è stato del 31,3% su base annua, il dato più basso dal gennaio 1991. Rispetto a dicembre il calo è stato del 2,1%.
A gennaio il fatturato dell'industria italiana è sceso del del 19,9% su base annua: si tratta di un record negativo dal 1991. Rispetto a dicembre il calo è stato del 2,1%.
AUTO: GENNAIO TONFO FATTURATI (-47,4%) E ORDINI (-35,8%) - Forte contrazione a gennaio dei fatturati e degli ordinativi di autoveicoli. Il calo è stato del 47,4% su base annua per i fatturati, dovuto a un -42,8% sulla componente nazionale e a -52,3% su quella estera. Per gli ordinativi la contrazione è stata del 35,8% su base annua (-29,3% nazionale e -43% estera).
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