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'''Crisi:Grecia; sciopero generale paralizza paese'''
 

ATENE - La Grecia è oggi semi paralizzata da uno sciopero generale contro la politica economica del governo, che fermerà per diverse ore il traffico aereo, ferroviario, marittimo e urbano, chiudendo scuole e lasciando gli ospedali in situazione di emergenza.

Le due principali centrali sindacali Adedy (settore pubblico) e Gsee (privato) hanno convocato la protesta con uno slogan simile a quelle dei manifestanti contro il G20: "non fate pagare la crisi ai lavoratori". Invito che è stato fatto suo anche dal presidente della repubblica Karolos Papoulias in un incontro con i sindacalisti.

I controllori di volo si fermano per quattro ore e, parzialmente, anche i trasporti urbani mentre per tutto il giorno saranno paralizzati tram, treni e porti lasciando il paese senza traghetti per le isole.

Secondo il partito comunista (Kke) è "un test" per dimostrare la capacità della classe lavoratrice di portare avanti la battaglia per i propri diritti.


'''IN FRANCIA LE AZIONI DIRETTE E LE MOBILITAZIONI CONTINUANO'''

In Francia gli operai della Caterpillar di Grenoble hanno accettato di liberare stamattina i quattro manager dell'azienda sequestrati da piu' 24 ore. La protesta puntava ad impedire il licenziamento di 733 lavoratori, considerato necessario dalla Caterpillar per ridurre i costi. L'azione degli operai ha sortito almeno due effetti positivi. In primo luogo il pagamento dei tre giorni di sciopero effettuati questa settimana, gia' di per sé un fatto storico in Francia. In seconda battuta, la riapertura nei prossimi giorni delle trattative tra sindacati e proprieta', convinta a tornare al tavolo dall'intervento del presidente Sarkozy. In Francia si discute anche di G20 e si preparano le manifestazioni di Strasburgo.
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'''MIGRANTI: NAUFRAGIO AL LARGO DELLA LIBIA, SOSPESE LE RICERCHE DEI DISPERSI'''

Sono state sospese le operazioni di soccorso della Marina militare e della Guardia costiera della Libia dopo il naufragio di un barcone che trasportava più di 200 migranti: lo ha confermato Laurence Hart, responsabile a Tripoli dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim). “Ieri sera – ha detto Hart - abbiamo visitato l’ospedale dove sono ricoverate le circa 20 persone tratte in salvo: prima di essere soccorse hanno trascorso otto ore nell’acqua gelata, ora hanno tutte difficoltà renali”. Secondo il responsabile di Oim, all’appello mancano 237 persone. “I migranti – ha detto Hart - erano salpati dalla costa libica venerdì o sabato alle cinque di mattina; dopo circa tre ore, probabilmente a causa del mare agitato, nello scafo si è aperta una falla”. Nei giorni scorsi un’altra imbarcazione alla deriva che trasportava 356 migranti è stata tratta in salvo anche grazie all’intervento di una nave della Marina militare italiana.

'''OSPEDALE SU VICENDA PUERPERA STRANIERA A NAPOLI'''

A proposito della vicenda di cui sarebbe stata protagonista una puerpera a Napoli, riceviamo il seguente comunicato che riteniamo doveroso pubblicare:


"In merito al ricovero della signora Kante Kadiatou presso l’Ospedale Buon Consiglio Fatebenefratelli di Napoli in data 05/03/2009 ed al successivo parto, si precisa quanto segue: la signora Kante Kadiatou, giunta in Pronto Soccorso Ostetrico alle ore 02.00 della notte del 05/03/09, è stata ricoverata, poi assistita nel pieno rispetto dei diritti del malato e dei cittadini. Alle ore 07.47 la signora Kante ha partorito con parto spontaneo un maschietto perfettamente sano, di peso pari a 3 Kg. Successivamente la puerpera ha potuto, da subito, allattare al seno il proprio bambino. In nessun modo è stato impedito di vedere od allattare il neonato. In ogni momento del soggiorno all’interno della nostra struttura, la neo-mamma è stata assistita e accudita costantemente. Il nascituro è stato curato e seguito dall’équipe neonatologica sino al momento della dimissione avvenuta contemporaneamente a quella della mamma, la mattina del giorno 11/03/09. La signora Kante era priva di qualsiasi documento di identità valido, presupposto essenziale ai fini della dichiarazione di nascita del bambino. In mancanza di un valido documento di identità, o di testimoni, secondo quanto prescritto dall’art. 250 del Codice Civile e successiva Circolare Del dipartimento Sociosanitario dell’Asl Na1 del, 26/07/2005, è necessario procedere, per la tutela del minore, all’identificazione della puerpera attraverso gli organi di Polizia. Non è stata, quindi, emessa nessuna denuncia, si è trattato semplicemente dell’attivazione di una procedura prevista dalla legge. L’evento e le dichiarazioni dei Responsabili dell’Ospedale, sono al vaglio dei Servizi Ispettivi della Regione Campania e della competente ASL Napoli Centro, intervenuti in struttura, in data odierna. L’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio, Fatebenefratelli, esercita attività sanitaria sin dal 1500 in tutto il mondo, in Italia ed in particolar modo nella Regione Campania facendo del carisma dell’ospitalità la propria missione, ed è sconcertato per un tale strumentale attacco mediatico, basato su informazioni false, assolutamente non riscontrabili nei fatti. L’ospedale di Napoli è sede della sezione locale dell’Associazione AfMal (Associazione Fatebenefratelli per i Malati Lontani), che da anni si occupa di offrire assistenza ai soggetti svantaggiati, extra-comunitari senza permesso di soggiorno e homeless, in zone disagiate della provincia di Napoli, con un camper attrezzato con due ambulatori".

'''Rutelli: l'impianto della legge 40 sulla fecondazione resta valido'''

"L'impianto della legge sulla fecondazione assistita è confermato". Ospite di 'Panorama del giorno' su Canale 5, il senatore del Pd Francesco Rutelli invita a leggere con attenzione il dispositivo della sentenza della Consulta sulla legge 40 e a trovare
con la maggioranza "una soluzione che tenga conto delle esigenze segnalate".

In particolare, il presidente del Copasir spiega: "La norma nel suo insieme è positiva perché si punta, nel nostro Paese, ad evitare la selezione genetica. Se poi la legge può essere migliorata, miglioriamola. L'impianto -insiste- è confermato, anche se alcune
parti importanti vengono modificate. Ma questo si può sistemare".

"Non è mia abitudine commentare le sentenze, figurarsi quelle della Consulta - dice al 'Riformista' Giuseppe Fioroni (Pd) - Rilevo soltanto che già all'epoca avevamo evidenziato che sul limite dei tre embrioni e sulla salute della donna avrebbero potuto subentrare dei problemi. Poi, però, i tempi del dibattito parlamentare non consentirono di intervenire per le modifiche".

Il centrodestra cerca di arginare gli effetti della sentenza
La sentenza della Consulta che ha bocciato parte della legge 40 sulla fecondazione assistita "non muta l'impianto della legge e i suoi principi improntati alla tutela
fondamentale della salute della donna e dell'embrione", afferma la sottosegretaria alla Salute Eugenia Roccella spiegando, in una intervista alla Stampa, che "gli effetti della
sentenza sono poco chiari".

"Sul piano pratico - dice la Roccella - non mi sembra che possa avere grosse ricadute. Certo, si dovrà meglio definire le linee guida perché non sia oscura l'interpretazione di questa sentenza". Viene tolto il limite di tre embrioni? "Può significare soltanto - risponde il sottosegretario - la possibilità che lo stesso limite lo metta il medico curante cosa che non si può prescrivere a livello legislativo".

La posizione della Chiesa
Molto più critica sulla pronuncia della Corte costituzionale la Chiesa cattolica. La Consulta bocciando parzialmente la legge 40 sulla procreazione assistita "apre alla
selezione eugenetica, che però la stessa legge in un articolo rimasto integro continua a proibire", e mette in pericolo la salute della donna. In un'intervista al Corriere della Sera monsignor Elio Sgreccia, già presidente della pontifica Accademia per la vita e tra
i massimi esperti di bioetica, ribadisce il fermo 'no' della chiesa alla fecondazione assistita.

Che senso ha che "la Corte osserva che manca il riferimento alla tutela della salute della donna proprio mentre, con questa sentenza, viene messa in pericolo!", esclama Sgreccia. Togliendo il limite dei tre embrioni, spiega il monsignore, "ci saranno rischi di gravidanze plurime difficili. E in più aumenteranno le gravidanze ectopiche",
cioe' fuori dell'utero "con la necessità di intervenire chirurgicamente". Dunque, conclude Sgreccia, si metterà a rischio la salute della donna. Inoltre senza un limite all'impianto si apriranno le porte all'eugenetica.

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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


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In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Crisi:Grecia; sciopero generale paralizza paese

ATENE - La Grecia è oggi semi paralizzata da uno sciopero generale contro la politica economica del governo, che fermerà per diverse ore il traffico aereo, ferroviario, marittimo e urbano, chiudendo scuole e lasciando gli ospedali in situazione di emergenza.

Le due principali centrali sindacali Adedy (settore pubblico) e Gsee (privato) hanno convocato la protesta con uno slogan simile a quelle dei manifestanti contro il G20: "non fate pagare la crisi ai lavoratori". Invito che è stato fatto suo anche dal presidente della repubblica Karolos Papoulias in un incontro con i sindacalisti.

I controllori di volo si fermano per quattro ore e, parzialmente, anche i trasporti urbani mentre per tutto il giorno saranno paralizzati tram, treni e porti lasciando il paese senza traghetti per le isole.

Secondo il partito comunista (Kke) è "un test" per dimostrare la capacità della classe lavoratrice di portare avanti la battaglia per i propri diritti.

IN FRANCIA LE AZIONI DIRETTE E LE MOBILITAZIONI CONTINUANO

In Francia gli operai della Caterpillar di Grenoble hanno accettato di liberare stamattina i quattro manager dell'azienda sequestrati da piu' 24 ore. La protesta puntava ad impedire il licenziamento di 733 lavoratori, considerato necessario dalla Caterpillar per ridurre i costi. L'azione degli operai ha sortito almeno due effetti positivi. In primo luogo il pagamento dei tre giorni di sciopero effettuati questa settimana, gia' di per sé un fatto storico in Francia. In seconda battuta, la riapertura nei prossimi giorni delle trattative tra sindacati e proprieta', convinta a tornare al tavolo dall'intervento del presidente Sarkozy. In Francia si discute anche di G20 e si preparano le manifestazioni di Strasburgo.

ITALIA

MIGRANTI: NAUFRAGIO AL LARGO DELLA LIBIA, SOSPESE LE RICERCHE DEI DISPERSI

Sono state sospese le operazioni di soccorso della Marina militare e della Guardia costiera della Libia dopo il naufragio di un barcone che trasportava più di 200 migranti: lo ha confermato Laurence Hart, responsabile a Tripoli dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim). “Ieri sera – ha detto Hart - abbiamo visitato l’ospedale dove sono ricoverate le circa 20 persone tratte in salvo: prima di essere soccorse hanno trascorso otto ore nell’acqua gelata, ora hanno tutte difficoltà renali”. Secondo il responsabile di Oim, all’appello mancano 237 persone. “I migranti – ha detto Hart - erano salpati dalla costa libica venerdì o sabato alle cinque di mattina; dopo circa tre ore, probabilmente a causa del mare agitato, nello scafo si è aperta una falla”. Nei giorni scorsi un’altra imbarcazione alla deriva che trasportava 356 migranti è stata tratta in salvo anche grazie all’intervento di una nave della Marina militare italiana.

OSPEDALE SU VICENDA PUERPERA STRANIERA A NAPOLI

A proposito della vicenda di cui sarebbe stata protagonista una puerpera a Napoli, riceviamo il seguente comunicato che riteniamo doveroso pubblicare:

"In merito al ricovero della signora Kante Kadiatou presso l’Ospedale Buon Consiglio Fatebenefratelli di Napoli in data 05/03/2009 ed al successivo parto, si precisa quanto segue: la signora Kante Kadiatou, giunta in Pronto Soccorso Ostetrico alle ore 02.00 della notte del 05/03/09, è stata ricoverata, poi assistita nel pieno rispetto dei diritti del malato e dei cittadini. Alle ore 07.47 la signora Kante ha partorito con parto spontaneo un maschietto perfettamente sano, di peso pari a 3 Kg. Successivamente la puerpera ha potuto, da subito, allattare al seno il proprio bambino. In nessun modo è stato impedito di vedere od allattare il neonato. In ogni momento del soggiorno all’interno della nostra struttura, la neo-mamma è stata assistita e accudita costantemente. Il nascituro è stato curato e seguito dall’équipe neonatologica sino al momento della dimissione avvenuta contemporaneamente a quella della mamma, la mattina del giorno 11/03/09. La signora Kante era priva di qualsiasi documento di identità valido, presupposto essenziale ai fini della dichiarazione di nascita del bambino. In mancanza di un valido documento di identità, o di testimoni, secondo quanto prescritto dall’art. 250 del Codice Civile e successiva Circolare Del dipartimento Sociosanitario dell’Asl Na1 del, 26/07/2005, è necessario procedere, per la tutela del minore, all’identificazione della puerpera attraverso gli organi di Polizia. Non è stata, quindi, emessa nessuna denuncia, si è trattato semplicemente dell’attivazione di una procedura prevista dalla legge. L’evento e le dichiarazioni dei Responsabili dell’Ospedale, sono al vaglio dei Servizi Ispettivi della Regione Campania e della competente ASL Napoli Centro, intervenuti in struttura, in data odierna. L’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio, Fatebenefratelli, esercita attività sanitaria sin dal 1500 in tutto il mondo, in Italia ed in particolar modo nella Regione Campania facendo del carisma dell’ospitalità la propria missione, ed è sconcertato per un tale strumentale attacco mediatico, basato su informazioni false, assolutamente non riscontrabili nei fatti. L’ospedale di Napoli è sede della sezione locale dell’Associazione AfMal (Associazione Fatebenefratelli per i Malati Lontani), che da anni si occupa di offrire assistenza ai soggetti svantaggiati, extra-comunitari senza permesso di soggiorno e homeless, in zone disagiate della provincia di Napoli, con un camper attrezzato con due ambulatori".

Rutelli: l'impianto della legge 40 sulla fecondazione resta valido

"L'impianto della legge sulla fecondazione assistita è confermato". Ospite di 'Panorama del giorno' su Canale 5, il senatore del Pd Francesco Rutelli invita a leggere con attenzione il dispositivo della sentenza della Consulta sulla legge 40 e a trovare con la maggioranza "una soluzione che tenga conto delle esigenze segnalate".

In particolare, il presidente del Copasir spiega: "La norma nel suo insieme è positiva perché si punta, nel nostro Paese, ad evitare la selezione genetica. Se poi la legge può essere migliorata, miglioriamola. L'impianto -insiste- è confermato, anche se alcune parti importanti vengono modificate. Ma questo si può sistemare".

"Non è mia abitudine commentare le sentenze, figurarsi quelle della Consulta - dice al 'Riformista' Giuseppe Fioroni (Pd) - Rilevo soltanto che già all'epoca avevamo evidenziato che sul limite dei tre embrioni e sulla salute della donna avrebbero potuto subentrare dei problemi. Poi, però, i tempi del dibattito parlamentare non consentirono di intervenire per le modifiche".

Il centrodestra cerca di arginare gli effetti della sentenza La sentenza della Consulta che ha bocciato parte della legge 40 sulla fecondazione assistita "non muta l'impianto della legge e i suoi principi improntati alla tutela fondamentale della salute della donna e dell'embrione", afferma la sottosegretaria alla Salute Eugenia Roccella spiegando, in una intervista alla Stampa, che "gli effetti della sentenza sono poco chiari".

"Sul piano pratico - dice la Roccella - non mi sembra che possa avere grosse ricadute. Certo, si dovrà meglio definire le linee guida perché non sia oscura l'interpretazione di questa sentenza". Viene tolto il limite di tre embrioni? "Può significare soltanto - risponde il sottosegretario - la possibilità che lo stesso limite lo metta il medico curante cosa che non si può prescrivere a livello legislativo".

La posizione della Chiesa Molto più critica sulla pronuncia della Corte costituzionale la Chiesa cattolica. La Consulta bocciando parzialmente la legge 40 sulla procreazione assistita "apre alla selezione eugenetica, che però la stessa legge in un articolo rimasto integro continua a proibire", e mette in pericolo la salute della donna. In un'intervista al Corriere della Sera monsignor Elio Sgreccia, già presidente della pontifica Accademia per la vita e tra i massimi esperti di bioetica, ribadisce il fermo 'no' della chiesa alla fecondazione assistita.

Che senso ha che "la Corte osserva che manca il riferimento alla tutela della salute della donna proprio mentre, con questa sentenza, viene messa in pericolo!", esclama Sgreccia. Togliendo il limite dei tre embrioni, spiega il monsignore, "ci saranno rischi di gravidanze plurime difficili. E in più aumenteranno le gravidanze ectopiche", cioe' fuori dell'utero "con la necessità di intervenire chirurgicamente". Dunque, conclude Sgreccia, si metterà a rischio la salute della donna. Inoltre senza un limite all'impianto si apriranno le porte all'eugenetica.

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