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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Occupazioni

Venerdì scorso occupazione in via prenestina 913 l'ex fabrica fiorucci, su cui già gli speculatori sbavano. Audio

Dal presidio a castro pretorio - london calling Audio

ORE 17.00- davanti al Ministero del Lavoro, Salute, Politiche Sociali (via Veneto 56, metro Barberini)

Presidio di solidarietà a Kante, la donna ivoriana denunciata come clandestina da un medico dell’ospedale Fatebenefratelli di Napoli dove è andata a partorire

Evidentemente uno o più operatori sanitari, resi troppo zelanti dal loro razzismo, si sono sentiti in dovere di applicare una legge ancora prima che fosse approvata.

Il 4 febbraio scorso, infatti, il Senato ha varato il cosiddetto Pacchetto Sicurezza (ddl 733), che contiene, tra l'altro, una modifica all'articolo 35 del Testo Unico sull'Immigrazione (Dlgs 286-1998) che elimina la garanzia, per gli irregolari che vanno a curarsi, di non essere segnalati da parte dei sanitari. Un vergognoso provvedimento che impedisce di fatto ai cittadini stranieri, non in regola con il permesso di soggiorno, di accedere alle prestazioni sanitarie.

Ancora una volta repressione e controllo giungono sin dentro le corsie degli ospedali dove dovrebbero essere garantiti diritti universali come quello alla salute e alle cure!!

Nell’ospedale Fate bene fratelli di Napoli, a Kante è stato sottratto il bambino impedendole persino di allattarlo per i 10 giorni che ci sono voluti per dimostrare che era in attesa del riconoscimento dell’asilo politico. Cosa succederà nei casi di espulsione di una donna immigrata? Che fine faranno i bambini “clandestini”? Quante saranno le donne che pur di evitare l’espulsione o di vedersi portare via il bambino ricorreranno ai circuiti illegali per partorire o abortire rischiando la morte? Kante purtroppo non è neanche la prima vittima, appena due settimane fa Joy Johnson, una nigeriana di appena 24 anni moriva di tubercolosi per la paura di essere denunciata qualora si fosse presentata in ospedale per farsi curare.

Se questa legge viene approvata definitivamente, nonostante le proteste della maggioranza dei medici italiani, non solo gli immigrati irregolari rischiano la segnalazione e l’espulsione per il solo fatto di ricorrere a cure mediche, ma in caso di parto sarà impossibile anche la registrazione anagrafica del bambino!

giustificare leggi repressive. Non è un caso che proprio il pacchetto sicurezza sia stato approvato strumentalizzando gli episodi di violenza contro le donne degli ultimi mesi. Sull’onda del clamore mediatico creato ad arte intorno a questi stupri si è voluto far credere che gli unici responsabili della violenza contro le donne sono gli immigrati. Una menzogna: 142 donne sono state uccise nel 2008 e centinaia di migliaia quelle picchiate e violentate dai loro mariti, fidanzati, amici. Che c’entrano gli immigrati? Aumentare la paura dello straniero, la diffidenza e l'odio serve solo a nascondere i veri responsabili della insicurezza dei cittadini: i poteri forti che creano la precarietà, che tagliano i servizi sociali, che licenziano, che fanno degradare i nostri quartieri.

Contro pacchetti sicurezza e norme xenofobe che ci vogliono distinguere in cittadine/i con e senza diritti, rispondiamo che *SIAMO TUTTE CITTADINE DEL MONDO E ANDIAMO DOVE CI PARE! QUESTE MISURE NON DEVONO PASSARE!

Presidio Venerdi 3 APRILE '09 ORE 17.00- davanti al Ministero del Lavoro, Salute, Politiche Sociali (via Veneto 56, metro Barberini)

*Assemblea romana di femministe e lesbiche

Morti due operai a Latina

Due operai sono morti nel crollo in un cantiere nel cimitero di Prossedi, in provincia di Latina. Stavano lavorando nel cantiere per la costruzione di una cappella quando il tetto e’ improvvisamente crollato e i due uomini sono stati travolti

ESTERI

Gaza OLTRE MILLE GLI ORFANI DELL’OPERAZIONE ‘PIOMBO FUSO

Sono almeno 1346 i bambini di Gaza rimasti senza uno o entrambi i genitori durante l’attacco israeliano denominato ‘Piombo fuso’ tra dicembre e gennaio scorsi. Il calcolo è stato fatto dall’organizzazione non governativa ‘Islamic Relief Palestine’ (Irpal) di cui dà notizia la rete d’informazione dell’Onu, IrinNews. Secondo Irpal, che include tra gli orfani quelli che hanno perso il capofamiglia ed ora vivono in povertà, sarebbero almeno 5.200 i minori in queste condizioni nella Striscia di Gaza. L’ong porta ad esempio il caso di due gemelli, Ahmed e Samia, il cui padre è morto durante l’attacco e che ora abitano nella casa dello zio, ex poliziotto rimasto disabile perché ferito da una bomba israeliana, che li mantiene insieme alla moglie ed altri sette figli, due dei quali rimasti anch’essi disabili, con la pensione d’invalidità di 1400 shekel (254 euro) al mese, mentre la mamma dei gemelli lavora come bidella per 400 shekel (75 euro). Benché il ricorso alla famiglia allargata sia una risorsa, sottolinea l’ong attiva dal 1998 nella Striscia di Gaza, i nuclei familiari palestinesi sono sottoposti a forte pressione e a gravi difficoltà. Il Fondo della Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef) sta conducendo una ricerca per determinare il numero esatto degli orfani nella Striscia di Gaza e le loro condizioni i vita. Secondo fonti mediche locali e internazionali, nei 23 giorni dell'offensiva israeliana sono morti 1350 palestinesi, cui si sono aggiunti un centinaio di feriti deceduti successivamente.

Libano

Il movimento sciita assicura che se vincerà il 7 giugno proporrà un governo di unità nazionale

Il leader del movimento sciita libanese Hezbollah, Sayyed Hassan Nasrallah, ha annunciato oggi la candidatura di 11 rappresentanti del suo partito alle elezioni parlamentari che si terranno il prossimo 7 giugno.

Nel Parlamento libanese ci sono 14 deputati del movimento sciita su 128 in totale, di cui metà sono musulmani e l'altra cristiani. Attualmente i maggiori alleati di Hezbollah sono il movimento sciita Amal del presidente del Parlamento Nabih Berri e il Free Patriotic Movement del leader cristiano Michel Aoun. Secondo quanto ha dichiarato Nasrallah, se Hezbollah vincerà le prossime elezioni a giugno "manterrà le porte aperte" per la formazione di un governo di unità nazionale.

Nato. Domani inizia il summit per il sessantesimo anniversario

Si apre domani il summit della Nato per il sessantesimo anniversario della creazione dell’Alleanza atlantica. Un vertice articolato su ben tre località, anzitutto Strasburgo e Kehl, sulle due rive opposte del Reno, e Baden-Baden, il tutto con misure di sicurezza eccezionali per le previste manifestazioni anti-Nato: 14.600 poliziotti e 600 soldati sul lato tedesco, 10 mila a Strasburgo, per controllare gli attesi 40 mila dimostranti. Il tutto con gli abitanti degli edifici che si affacciano sui vari luoghi dell’eventi obbligati a non uscire, non aprire le finestre e non affacciarsi. Bloccato anche il traffico navale sul Reno. Il vertice sarà riservato esclusivamente agli stati membri dell’Alleanza. Ci saranno però due volti nuovi, quelli dei leader di Croazia e Albania, da ieri a tutti gli effetti stati membri della Nato, passata da 26 a 28 paesi alleati. In più, l’evento segna il rientro ufficiale della Francia nelle strutture militari dell’Alleanza, da cui l’aveva fatta uscire il presidente Charles de Gaulle nel 1966. Nell’agenda del summit Afghanistan, Russia e un nuovo concetto strategico in primo piano. Probabile, ma dietro le quinte anche una discussione sul nuovo segretario generale della Nato. Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Crisi:Grecia; sciopero generale paralizza paese

ATENE - La Grecia è oggi semi paralizzata da uno sciopero generale contro la politica economica del governo, che fermerà per diverse ore il traffico aereo, ferroviario, marittimo e urbano, chiudendo scuole e lasciando gli ospedali in situazione di emergenza.

Le due principali centrali sindacali Adedy (settore pubblico) e Gsee (privato) hanno convocato la protesta con uno slogan simile a quelle dei manifestanti contro il G20: "non fate pagare la crisi ai lavoratori". Invito che è stato fatto suo anche dal presidente della repubblica Karolos Papoulias in un incontro con i sindacalisti.

I controllori di volo si fermano per quattro ore e, parzialmente, anche i trasporti urbani mentre per tutto il giorno saranno paralizzati tram, treni e porti lasciando il paese senza traghetti per le isole.

Secondo il partito comunista (Kke) è "un test" per dimostrare la capacità della classe lavoratrice di portare avanti la battaglia per i propri diritti.

IN FRANCIA LE AZIONI DIRETTE E LE MOBILITAZIONI CONTINUANO

In Francia gli operai della Caterpillar di Grenoble hanno accettato di liberare stamattina i quattro manager dell'azienda sequestrati da piu' 24 ore. La protesta puntava ad impedire il licenziamento di 733 lavoratori, considerato necessario dalla Caterpillar per ridurre i costi. L'azione degli operai ha sortito almeno due effetti positivi. In primo luogo il pagamento dei tre giorni di sciopero effettuati questa settimana, gia' di per sé un fatto storico in Francia. In seconda battuta, la riapertura nei prossimi giorni delle trattative tra sindacati e proprieta', convinta a tornare al tavolo dall'intervento del presidente Sarkozy. In Francia si discute anche di G20 e si preparano le manifestazioni di Strasburgo.

ITALIA

MIGRANTI: NAUFRAGIO AL LARGO DELLA LIBIA, SOSPESE LE RICERCHE DEI DISPERSI

Sono state sospese le operazioni di soccorso della Marina militare e della Guardia costiera della Libia dopo il naufragio di un barcone che trasportava più di 200 migranti: lo ha confermato Laurence Hart, responsabile a Tripoli dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim). “Ieri sera – ha detto Hart - abbiamo visitato l’ospedale dove sono ricoverate le circa 20 persone tratte in salvo: prima di essere soccorse hanno trascorso otto ore nell’acqua gelata, ora hanno tutte difficoltà renali”. Secondo il responsabile di Oim, all’appello mancano 237 persone. “I migranti – ha detto Hart - erano salpati dalla costa libica venerdì o sabato alle cinque di mattina; dopo circa tre ore, probabilmente a causa del mare agitato, nello scafo si è aperta una falla”. Nei giorni scorsi un’altra imbarcazione alla deriva che trasportava 356 migranti è stata tratta in salvo anche grazie all’intervento di una nave della Marina militare italiana.

OSPEDALE SU VICENDA PUERPERA STRANIERA A NAPOLI

A proposito della vicenda di cui sarebbe stata protagonista una puerpera a Napoli, riceviamo il seguente comunicato che riteniamo doveroso pubblicare:

"In merito al ricovero della signora Kante Kadiatou presso l’Ospedale Buon Consiglio Fatebenefratelli di Napoli in data 05/03/2009 ed al successivo parto, si precisa quanto segue: la signora Kante Kadiatou, giunta in Pronto Soccorso Ostetrico alle ore 02.00 della notte del 05/03/09, è stata ricoverata, poi assistita nel pieno rispetto dei diritti del malato e dei cittadini. Alle ore 07.47 la signora Kante ha partorito con parto spontaneo un maschietto perfettamente sano, di peso pari a 3 Kg. Successivamente la puerpera ha potuto, da subito, allattare al seno il proprio bambino. In nessun modo è stato impedito di vedere od allattare il neonato. In ogni momento del soggiorno all’interno della nostra struttura, la neo-mamma è stata assistita e accudita costantemente. Il nascituro è stato curato e seguito dall’équipe neonatologica sino al momento della dimissione avvenuta contemporaneamente a quella della mamma, la mattina del giorno 11/03/09. La signora Kante era priva di qualsiasi documento di identità valido, presupposto essenziale ai fini della dichiarazione di nascita del bambino. In mancanza di un valido documento di identità, o di testimoni, secondo quanto prescritto dall’art. 250 del Codice Civile e successiva Circolare Del dipartimento Sociosanitario dell’Asl Na1 del, 26/07/2005, è necessario procedere, per la tutela del minore, all’identificazione della puerpera attraverso gli organi di Polizia. Non è stata, quindi, emessa nessuna denuncia, si è trattato semplicemente dell’attivazione di una procedura prevista dalla legge. L’evento e le dichiarazioni dei Responsabili dell’Ospedale, sono al vaglio dei Servizi Ispettivi della Regione Campania e della competente ASL Napoli Centro, intervenuti in struttura, in data odierna. L’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio, Fatebenefratelli, esercita attività sanitaria sin dal 1500 in tutto il mondo, in Italia ed in particolar modo nella Regione Campania facendo del carisma dell’ospitalità la propria missione, ed è sconcertato per un tale strumentale attacco mediatico, basato su informazioni false, assolutamente non riscontrabili nei fatti. L’ospedale di Napoli è sede della sezione locale dell’Associazione AfMal (Associazione Fatebenefratelli per i Malati Lontani), che da anni si occupa di offrire assistenza ai soggetti svantaggiati, extra-comunitari senza permesso di soggiorno e homeless, in zone disagiate della provincia di Napoli, con un camper attrezzato con due ambulatori".

Rutelli: l'impianto della legge 40 sulla fecondazione resta valido

"L'impianto della legge sulla fecondazione assistita è confermato". Ospite di 'Panorama del giorno' su Canale 5, il senatore del Pd Francesco Rutelli invita a leggere con attenzione il dispositivo della sentenza della Consulta sulla legge 40 e a trovare con la maggioranza "una soluzione che tenga conto delle esigenze segnalate".

In particolare, il presidente del Copasir spiega: "La norma nel suo insieme è positiva perché si punta, nel nostro Paese, ad evitare la selezione genetica. Se poi la legge può essere migliorata, miglioriamola. L'impianto -insiste- è confermato, anche se alcune parti importanti vengono modificate. Ma questo si può sistemare".

"Non è mia abitudine commentare le sentenze, figurarsi quelle della Consulta - dice al 'Riformista' Giuseppe Fioroni (Pd) - Rilevo soltanto che già all'epoca avevamo evidenziato che sul limite dei tre embrioni e sulla salute della donna avrebbero potuto subentrare dei problemi. Poi, però, i tempi del dibattito parlamentare non consentirono di intervenire per le modifiche".

Il centrodestra cerca di arginare gli effetti della sentenza La sentenza della Consulta che ha bocciato parte della legge 40 sulla fecondazione assistita "non muta l'impianto della legge e i suoi principi improntati alla tutela fondamentale della salute della donna e dell'embrione", afferma la sottosegretaria alla Salute Eugenia Roccella spiegando, in una intervista alla Stampa, che "gli effetti della sentenza sono poco chiari".

"Sul piano pratico - dice la Roccella - non mi sembra che possa avere grosse ricadute. Certo, si dovrà meglio definire le linee guida perché non sia oscura l'interpretazione di questa sentenza". Viene tolto il limite di tre embrioni? "Può significare soltanto - risponde il sottosegretario - la possibilità che lo stesso limite lo metta il medico curante cosa che non si può prescrivere a livello legislativo".

La posizione della Chiesa Molto più critica sulla pronuncia della Corte costituzionale la Chiesa cattolica. La Consulta bocciando parzialmente la legge 40 sulla procreazione assistita "apre alla selezione eugenetica, che però la stessa legge in un articolo rimasto integro continua a proibire", e mette in pericolo la salute della donna. In un'intervista al Corriere della Sera monsignor Elio Sgreccia, già presidente della pontifica Accademia per la vita e tra i massimi esperti di bioetica, ribadisce il fermo 'no' della chiesa alla fecondazione assistita.

Che senso ha che "la Corte osserva che manca il riferimento alla tutela della salute della donna proprio mentre, con questa sentenza, viene messa in pericolo!", esclama Sgreccia. Togliendo il limite dei tre embrioni, spiega il monsignore, "ci saranno rischi di gravidanze plurime difficili. E in più aumenteranno le gravidanze ectopiche", cioe' fuori dell'utero "con la necessità di intervenire chirurgicamente". Dunque, conclude Sgreccia, si metterà a rischio la salute della donna. Inoltre senza un limite all'impianto si apriranno le porte all'eugenetica.

Siparietto


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gror090402 (last edited 2009-04-02 17:22:12 by anonymous)