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ITALIA

NO COKE: 21 MAGGIO, PROCESSO AD UNA DI NOI DOPO IL CARBONE AD “ANNOZERO”

La mattina del 21 maggio, presso il tribunale di Civitavecchia una cittadina che da anni si batte contro la riconversione a carbone della centrale di TVN, “una di noi”, sarà processata presso il Tribunale di Civitavecchia, perché querelata per diffamazione da Alessio De Sio, colui che, nell’allora ruolo di Sindaco, contraddicendo quanto approvato pochi giorni prima in Consiglio Comunale, dopo aver stilato una milionaria convenzione con Enel, diede parere favorevole alla riconversione a carbone della centrale di TVN.

Né l’allora Sindaco De Sio, né tanto meno l’attuale sindaco Moscherini, hanno mai pensato di adire le vie legali contro l’Enel per le gravi carenze autorizzative relative alla centrale di TVN né, tanto meno, per l’esercizio in assenza di autorizzazione in essere dal 24 dicembre scorso. Alla sbarra è stata condotta, invece, una cittadina dell’Alto Lazio, una di quelle cittadine che hanno deciso di non poter far passare sotto silenzio la terribile ipoteca posta sul futuro dei propri figli e della propria terra, una “no coke”, una di noi, colpevole di aver confuso, durante un’intervista rilasciata nel 2007, nella trasmissione “Anno Zero” di Michele Santoro, la nomina di De Sio nel consiglio di amministrazione di Acquirente Unico spa, con una nell’ ENEL.

Una confusione di cui, probabilmente, potrebbe essere colpevole mezzo Lazio visto che ben pochi, tra i cittadini, hanno ben chiari gli effetti della privatizzazione di ENEL e della sua divisionalizzazione in numerose società, da cui Acquirente Unico spa nasce.

Il processo a Marzia è un processo a tutti noi, a tutti coloro che accusano quanti hanno acconsentito, e continuano ad acconsentire a tale scempio, di devastazione ambientale, di distruzione di un intera economia, di ipoteca sul futuro di un intera popolazione.

E noi saremo lì a farci processare e nelle nostre deposizioni faremo il nostro “je t’accuse” contro tutti coloro che nella coscienza e nelle azioni hanno la responsabilità di quanto si sta per abbattere su questo territorio; ricorderemo loro le inquietanti stime di mortalità e morbilità contenute nei monitoraggi epidemiologici; narreremo di cieli gialli e di nuvole rosse piene “solo di ruggine” e quindi, a dire di ENEL, innocue; ripercorreremo la storia di compensi milionari utilizzati, nella migliore delle ipotesi, per coprire l’incapacità dei vari amministratori succedutesi; parleremo della corruzione delle coscienze per il tramite di giochi, concorsi e spettacoli; racconteremo del silenzio, quando non della collusione, della politica davanti alle innumerevoli bugie e/o mistificazioni raccontate dall’ENEL per far digerire alla popolazione un futuro nero come il carbone.

Non sappiamo come finirà la vicenda giudiziaria, riponiamo tutta la nostra fiducia nella Magistratura. Oggi noi saremo processati, ma siamo certi che al banco della Storia saremo assolti, mentre De Sio, e quanti come lui, rimarranno macchiati dall’infamante marchio di aver svenduto per un piatto di lenticchie la salute e il futuro di un intera popolazione.

Un marchio che non potranno nascondere quando guarderanno negli occhi i loro figli che dovranno sapere che i loro padri hanno condannato a morte questo territorio.

Movimento no coke Alto Lazio

www.nocoketarquinia.splinder.com

www.noalcarbone.blogspot.com

Siparietto


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NOTIZIE BREVI

ESTERI

INTENSI COMBATTIMENTI TRA ESERCITO E INSORTI, CIVILI IN FUGA DA MOGADISCIO

Intensi combattimenti sono in corso dalle prime ore di oggi in diversi quartieri di Mogadiscio tra forze governative e ‘shebab’ (letteralmente ‘giovani’), gli insorti che controllano il sud del paese e ampie zone del centro. Lo riferiscono fonti locali della MISNA precisando che soldati e milizie vicine al governo del primo ministro Omar Abdirashid Ali Sharmarke hanno avviato una controffensiva per recuperare posizioni perse nelle scorse settimane. Combattimenti si stanno svolgendo nei pressi di Villa Somalia, sede della presidenza, e del mercato di Bakara. Nel principale ospedale della città, il Medina, sono stati finora contati tre morti e 22 feriti; ma i responsabili della struttura hanno detto alla MISNA che le vittime sono molte di più e che a causa dei combattimenti le operazioni di soccorso sono difficoltose. Nonostante sia venerdì – giorno festivo per i musulmani – gli ospedali funzionano a pieno regime, gli addetti sono stati tutti richiamati in servizio ed è un continuo andirivieni di ambulanze. Gli scontri hanno anche causato un nuovo flusso di sfollati: in queste ore migliaia di civili stanno abbandonando Mogadiscio in direzione di Balad e Afgoye, approfittando anche della fine di piogge torrenziali che ieri hanno causato la morte di 11 bambini. Nei giorni scorsi, per far fronte agli ‘shebab’ (che hanno nel frattempo preso il controllo di alcune città sulla strada per Mogadiscio, tra cui Jowhar), il governo aveva ordinato la distribuzione di armi a milizie di autodifesa e cittadini della capitale con incarichi di responsabilità in luoghi pubblici; sommari corsi di addestramento erano inoltre stati tenuti all’interno di basi dell’esercito.

Soldati israeliani uccidono 2 presunti militanti al confine di Gaza

I soldati israeliani hanno ucciso due presunti militanti palestinesi che si stavano avvicinando al confine della Striscia di Gaza.

Lo ha annunciato oggi un portavoce militare di Tsahal, l'esercito israeliano, precisando che l'incidente è avvenuto nei pressi del valico di Karem Abu Salem. I soldati sono entrati nel territorio della Striscia per intercettare i presunti miliziani e li hanno uccisi. L'esercito sostiene che i due portassero con se fucili, granate ed esplosivo. Negli ultimi giorni l'esercito israeliano ha ripreso gli attacchi aerei contro obiettivi nella Striscia, e da Gaza hanno ricominciato ad essere sparati razzi artigianali contro il territorio israeliano.

VERSO NAZIONALIZZAZIONE GRUPPO IMPRESE SIDERURGICHE

Con un appello “alla responsabilità e alla lotta contro mafie, corruzione e cattiva gestione”, il presidente Hugo Chávez ha annunciato ieri la nazionalizzazione di un gruppo di società di differenti settori per la costituzione di un nuovo complesso industriale. Lo ha riferito la ‘Agencia bolivariana de noticias’ riportando i contenuti di un intervento di Chávez a Ciudad Guayana, nello stato di Bolívar. Ad essere interessate dal provvedimento, saranno in particolare alcune aziende del settore siderurgico ora di proprietà di gruppi stranieri (argentini e giapponesi) e venezuelani. “Le società che saranno nazionalizzate – informa l’agenzia di stato del Venezuela – sono Matesi, Comsigua, Venprecar, Orinoco Iron e Tapsa; sarà nazionalizzata anche la Cerámicas Carabobo dove da tempo è in atto una mobilitazione dei lavoratori”. Sottolineando che il provvedimento avrebbe essere dovuto essere preso molto tempo prima, il capo di stato venezuelano ha aggiunto che questo “nuovo corso deve essere intrapreso con responsabilità e con voglia di integrazione tra governo e lavoratori”. Con un provvedimento già entrato in vigore, Chávez ha intanto dato avvio all’espropriazione di tre stabilimenti per la produzione di gas di una società statunitense a Tulsa, nell’est del paese.

India: a 18 anni ragazze possono sposano chi vogliono

NEW DELHI - La Corte suprema indiana ha stabilito che qualsiasi ragazza è libera, una volta compiuti i 18 anni, di sposare la persona desiderata, e che i genitori che non sono d'accordo possono "troncare i rapporti con lei ma non minacciarla, costringerla o torturarla".

I giudici del massimo tribunale hanno precisato questa norma in una sentenza favorevole a un cittadino musulmano arrestato dalla polizia sulla base di una denuncia presentata dalla moglie, una ragazza hindu.

La giovane, che è incinta, per sposare il suo amato nel dicembre 2007 si è convertita all'islamismo. Da allora la famiglia, infuriata, non le ha dato tregua al punto da costringerla a ritornare a casa per darla in moglie ad un hindu. Ma la ragazza è fuggita ed è ritornata dal suo sposo nel Jammu e Kashmir.

Investita del caso, la Corte suprema ha sostenuto nella sentenza che "l'India è un paese libero per cui ogni ragazza che ha raggiunto i 18 anni di età è libera di vivere o sposarsi con chi desideri. Ed i genitori, se non sono d'accordo, possono troncare i rapporti con lei ma non minacciarla, costringerla o torturarla". Anche se il matrimonio fra giovani che si scelgono liberamente è sempre meno raro, in India la norma è che l'unione matrimoniale fra due persone venga scrupolosamente preparata dalle famiglie.

ITALIA

Crollano le vendite al dettaglio, mai così male dal 1997

Calo record per le vendite al dettaglio, ovvero quelle dirette al pubblico, nel mese di marzo 2009. Secondi i dati forniti dall'Istat, l'Istituto Nazionale di Statistica, nel confronto con le stesso periodo dello scorso anno il valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio ha presentato una diminuzione del 5,2%.

Si tratta del peggiore calo dal 1997, anno di inizio della nuova serie storica. Va però sottolineato che lo scorso anno la Pasqua cadde proprio nel mese di marzo.

A livello congiunturale, in riferimento al mese di febbraio 2009, l'indice destagionalizzato del valore del totale delle vendite al dettaglio ha invece segnato a marzo una variazione positiva dello 0,1%. Nella media degli ultimi tre mesi (gennaio-marzo 2009), le vendite al dettaglio hanno segnato una variazione negativa pari a allo 0,9% rispetto ai tre mesi precedenti il periodo preso in esame.

In calo piccoli esercizi e grande distribuzione Rispetto a marzo 2008, la variazione tendenziale negativa del totale delle vendite è il risultato di flessioni che hanno riguardato sia le vendite della grande distribuzione (-4,8%) sia le vendite delle imprese operanti su piccole superfici (-5,4%). Nella grande distribuzione le vendite sono diminuite sia per i prodotti alimentari (-5%), sia per i prodotti non alimentari (-4,6%); anche nelle imprese operanti su piccole superfici entrambe le componenti hanno registrato un calo (-6,6% per i prodotti alimentari e -5,2% per quelli non alimentari). La flessione più marcata ha riguardato gli esercizi specializzati (-6,2%), mentre tra quelli non specializzati il calo maggiore ha riguardato gli ipermercati (-5,5%).

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