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ESTERI

PAKISTAN: NELLO SWAT, POPOLAZIONE TERRORIZZATA PER GLI SCONTRI ARMATI

Secondo la stampa pachistana l'esercito governativo di Islamabad ha completato stamane l'accerchiamento di Mingora, il capoluogo dello Swat, e ora si prepara ad avanzare verso il centro della città occupata da migliaia di talebani, nella quale sono ancora intrappolati tra i diecimila e i ventimila civili. Si teme un bagno di sangue. Ieri sera il portavoce dei talebani, Haji Muslim Khan, aveva dichiarato che i guerriglieri non attaccheranno le forze governative in città per evitare di scatenare rappresaglie dell'esercito che "come si è visto colpiscono sempre i civili". "Ora fingono di preoccuparsi dei civili, solo perché temono la sconfitta e vogliono tentare la fuga. Ma l'operazione in città proseguirà come previsto", ha risposto questa mattina il generale Athar Abbas. Dalla zona del conflitto, vietata ai giornalisti, trapelano storie raccapriccianti. Ecco cosa scrive il giornalista pachistano Tahir Ali sul settimanale Weekly Pulse, su cui è pubblicata la versione integrrale (in inglese) di questo reportage, di cui PeaceReporter ha e pubblicato questo estratto su gentile concessione dell'autore. La spietata uccisione di uomini dell'una e dell'altra parte sta terrorizzando la già preoccupata popolazione locale. Se i talebani stanno macellando le spie e i dipendenti governativi, le forze di sicurezza non sono da meno. La scorsa settimana i militari hanno arrestato nove talebani nella zona di Maidan, nel Basso Dir, e poi li hanno lanciati da un aereo sull'area di Shamozai, nello Swat. Shah Hussain, un testimone oculare, racconta: "Improvvisamente è apparso un aereo e ha sganciato qualcosa. Pensavamo fossero bombe, invece erano corpi di talebani". Secondo altri residenti del posto, uno dei cadaveri era mutilato. In risposta, Maulana Shah Dawran, il vice di Maulana Fazullah, ha dichiarato alla radio talebana: "Vendicheremo l'uccisione dei nostri amati compagni gettati dall'aereo. Il governo si proclama campione di diritti umani, ma come giustifica questa azione in base alle leggi che esso segue? Noi uccidiamo le spie in ossequio agli insegnamenti dell'Islam". Muhammad Iqbal, portavoce talebano nell'area di Shamozai, mi ha detto per telefono: "Vendicheremo i nostri amici in una maniera tale da far dimenticare alla gente il lancio dei nostri uomini dall'areo".

KURDISTAN: LEADER PKK DENUNCIA ATTACCHI ESERCITO TURCO

Secondo quanto denuncia il leader del partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), Murad Qarayland, l'esercito turco "continua le sue operazione militari" nonostante la tregua dichiarata unilateralmente dal Pkk. Qarayland ha chiesto al governo turco di "fermare queste operazioni e fare ricorso all'opzione politica per risolvere la questione curda in Turchia". Il leader dei ribelli curdi lancia "un ultimo appello al governo di Ankara, perché sfrutti il tempo rimasto prima della fine della tregua, che scadrà all'inizio di giugno" e assicura che "il partito declina ogni responsabilità per qualunque tragedia dovesse verificarsi in futuro in Turchia". Il leader curdo ha esortato le forze politiche e l'opinione pubblica turche "a fare pressioni sul governo per spingerlo a porre fine alle operazioni militari e ad adottare la via della pace e delle soluzioni pacifiche". Il leader del Pkk ha valutato positivamente le dichiarazioni del presidente turco, Abdullah Gul, che, in occasione della sua recente visita in Siria, ha espresso la necessità di risolvere il problema curdo e la sua speranza in una vicina e pacifica soluzione. Qarayland ha detto che le dichiarazione di Gul "devono essere accompagnate da passi concreti".

NIGERIA: NEL DELTA DEL NIGER PROSEGUONO SCONTRI

È continuata durante tutto il fine-settimana l’offensiva dell’esercito nella regione meridionale del Delta del Niger, volta a distruggere i campi gestiti dai ribelli del Movimento per l'emancipazione del Delta del Niger (Mend). Cominciata due settimane fa, l’operazione militare ha causato un numero imprecisato di vittime, soprattutto tra i membri della comunità Ijaw. Le forze armate della Nigeria hanno reso noto nel fine-settimana di aver liberato sei cittadini filippini in ostaggio dei gruppi ribelli, ma in un comunicato diffuso oggi il Mend ha smentito questa informazione e riferito, invece, di aver distrutto numerosi oleodotti “per bloccare il rifornimento di greggio agli impianti della società petrolifera Chevron”. È impossibile verificare la situazione nei villaggi della regione, poiché l’accesso ai luoghi teatro dell’operazione militare è fortemente limitato. Secondo i quotidiani locali, sarebbero almeno 2000 le persone appartenenti a diverse comunità della regione, in gran parte civili, uccise nei primi dieci giorni dell’offensiva dell’esercito nigeriano.

Somalia: governo, almeno 208 morti

Sono almeno 208 i morti e 700 i feriti, negli ultimi 18 giorni di scontri tra insorti islamici ed esercito a Mogadiscio. Lo ha reso noto il ministro somalo per gli affari umanitari Mohamud Ibrahim. Le milizie islamiche hanno ripreso le armi nel 2007, per cacciare le truppe etiopiche, che combattevano a fianco del governo, appoggiato dall'occidente. Dall'inizio del 2007 i combattimenti hanno provocato la morte di oltre 17.000 persone, mentre gli sfollati sono oltre un milione.

Arrestati estremisti di destra in Israele, ma il governo annuncia nuove colonie in Cisgiordania

Sei attivisti di estrema destra sono stati arrestati oggi in Israele. La polizia li ritiene responsabili dell'attacco, avvenuto la scorsa notte, contro una pattuglia dell'esercito israeliano e di aver bloccato alcune strade e di aver lanciato sassi contro le auto di alcuni palestinesi nei pressi della colonia di Itzhar, a breve distanza da Nablus, in Cisgiordania. Lo rende noto l'edizione online del quotidiano israeliano Jerusalem Post. Il gruppo di militanti dell'estrema destra manifestava contro il divieto di accedere alla colonia, imposto dalle autorità israeliane. L'insediamento di Itzhar è considerato una roccaforte della destra eversiva israeliana. La politica del governo di Tel Aviv, però, rispetto agli insediamenti illegali resta la stessa di sempre. Oggi il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha annunciato che Israele continuerà a costruire case negli insediamenti esistenti in Cisgiordania, nonostante la richiesta del presidente Usa Barack Obama affinché si interrompa l'espansione delle colonie.

ITALIA

TORINO: INIZIATIVE ANTIRAZZISTE E PROCESSO AI COMPAGNI ARRESTATI (corrisp. ROR)

MORTI SUL LAVORO: OGGI 3 VITTIME E UNO GRAVE

Altre tre tragedie sul lavoro. Nel primo pomeriggio di oggi, a Genova, un ponteggiatore sudamericano di 53 anni, è caduto mentre stava lavorando sopra un ponteggio, in un cantiere di salita alla Costa Fredda, nel quartiere di Molassana. Per lui non c’è stato nulla da fare. Un uomo di 67 anni è stato travolto e ucciso dal suo trattore che si è ribaltato durante una manovra. Il fatto è accaduto questo pomeriggio ad Albanella, un comune dell'entroterra salernitano dove l’agricoltore abitava. A Spoleto, in provincia di Perugia, un uomo di 86 anni è morto sempre a causa del ribaltamento del trattore che stava guidando. L’incidente è avvenuto questa mattina: il mezzo viaggiava su una strada di montagna piuttosto scoscesa, quando è finito in una scarpata. Il titolare di una piccola impresa edile di Soleto (Lecce), Mario Resta, 61 anni, è ricoverato in coma nell'ospedale Ferrari di Casarano (Lecce), a causa delle ferite riportate in un cantiere a Galatina. Questa mattina era intento a fare una gettata di cemento in un campetto di calcio del comune, quando inavvertitamente l'operaio che stava manovrando il tubo del cemento ha toccato un filo dell'alta tensione. La scarica si è abbattuta sull'imprenditore, i cui vestiti hanno preso fuoco.

ROMA: GREENPEACE CONTRO I GOVERNI CHE BOICOTTANO L'ENERGIA SOLARE

Questa mattina Greenpeace ha manifestato davanti l’Hotel Excelsior in via Veneto, in cui si sta tenendo il G8 Energia. Un gruppo di attivisti si è presentato con quindici specchi che proiettano la luce riflessa del sole. In uno specchio più grande è stato scritto “Solar Revolution Now”. Greenpeace diffonde oggi il rapporto economico e scientifico “Global CSP Outlook 2009”, redatto assieme a Estella (European Solar Thermal Electricity Association) e SolarPACES. Da questo emerge che gli investimenti nel “solare a concentrazione” (CSP) supereranno i 20 miliardi di euro al 2015 e che il settore potrà dare lavoro nel mondo a circa 90mila persone nei prossimi cinque anni. I maggiori progetti in via di realizzazione sono in California e Spagna, che prevede di raggiungere 10 GW di potenza entro il 2017, una cifra molto elevata. Secondo le stime di “Global CSP Outlook 2009”, il solare a concentrazione potrà soddisfare, nello scenario più favorevole, il sette per cento dei consumi mondiali di elettricità al 2030 e un quarto al 2050. Puntare su carbone e nucleare come sta facendo il governo Berlusconi è una strategia ‘killer del clima’ che rischia, oltretutto, di far perdere all’Italia un’importante occasione di sviluppo economico. Secondo lo scenario di sviluppo moderato, il solare a concentrazione potrà creare oltre 200 mila posti di lavoro entro il 2020 nelle regioni esposte a maggiore radiazione solare. Il dato aumenta a oltre 1,1 milioni al 2050. Entro la stessa data questa tecnologia permetterà di risparmiare circa 2,1 miliardi di tonnellate di CO2 annue, pari a circa quattro volte le emissioni attuali dell’Italia.

ROMA: NUOVO CASO DI INFLUENZA SUINA

E' stato confermato oggi un altro caso, il ventesimo, di positività all'influenza A/H1N1 in Italia: un ragazzo di 17 anni rientrato a Roma il 19 maggio da un viaggio di studio a New York, negli Stati Uniti, insieme a studenti di due istituti scolastici romani. Ne dà notizia il ministero del Welfare. Gli stessi licei che sono stati chiusi per sette giorni dal viceministro Ferruccio Fazio. "Il 22 maggio - spiega il ministero - il giovane ha accusato sintomi influenzali e si è recato in ospedale dove è stato visitato e trattato. Attualmente si trova in isolamento nella propria abitazione e sta bene".

OSTIA: OCCUPATI I CANTIERI DEL POLO NATATORIO (corrisp. ROR)

L'irruzione in uno dei cantieri di «Roma 2009» è scattata ieri a mezzogiorno, mentre gli operai erano al lavoro, intenti a sistemare le maioliche azzurre della vasca. Autori del blitz di protesta sono stati un centinaio di esponenti della sinistra antagonista, animatori della «Rete romana dello sport popolare». E' successo a Ostia, lungomare Caio Duilio, al polo natatorio, l'imponente struttura proprio davanti alla spiaggia progettata in vista degli imminenti mondiali di nuoto. Foresteria e piscine per gli allenamenti dovrebbero ospitare gli gli atleti delle nazionali impegnate nelle gare di fondo che si terranno a Castelfusano. Ma i lavori sono stati contestati sin dall'inzio, quando la scorsa estate, dopo molte difficoltà riguardanti ostacoli di natura ambientale, la commissione capitolina allo Sport e il XIII municipio riuscirono a localizzare l'area su cui aprire il cantiere. Contrari i comitati di quartiere di Ostia levante, affatto entusiasti dell'arrivo della grossa costruzione spuntata davanti casa. E furibonde molte associazioni cittadine, diverse delle quali hanno partecipato alla protesta. «Ostia è lo scandalo fra gli scandali - ha gridato al megafono Luca Fagiano, tra i coordinatori della Rete -. Per mesi i residenti di questo territorio si sono opposti alla realizzazione di un'opera dannosa ed inutile, visto che ad Ostia si svolgeranno solo 5 giorni di gare a mare. Siamo davanti a una enorme colata di cemento che ha distrutto una delle ultime aree libere del litorale regalata a interessi privati. Che poi i lavori vengano finiti o meno i tempo per il via dei Mondiali, non interessa a nessuno. Tanto il vero business sarà quello di affidare la gestione della foresteria, con ristorante e palestra, costruita con soldi pubblici».

ROMA: SOLIDARIETA' AGLI ARRESTATI DEL PRIMO MAGGIO BERLINESE

Al termine della giornata di manifestazioni e azioni dirette svoltasi il primo maggio scorso a Berlino 250 compagni sono stati arrestati. 17 di loro restano ancora in carcere.Dopo 3 settimane sono usciti dall'isolamento ma rischiano di restare in gabbia per i prossimi 6 mesi, quando cioè scadranno i termini di per visionare i filmati e portare a conclusione le indagini. Le pene possono variare tra un minimo di 2 e un massimo di 8 anni. Tra i 17 prigionieri, ci sono un italiano, un turco, un greco ed un polacco. Due minorenni sono accusati di tentato omicidio. Questa repressione è la risposta dello Stato e del capitale all'elevato grado di conflitto sociale che si sta sviluppando in Germania e che, come abbiamo visto in questi mesi, si sta estendendo in altri Paesi europei quali Grecia, Spagna, Francia, Inghilterra e Italia... La giornata internazionale dei lavoratori e delle lavoratrici è stata ovunque caratterizzata non solo dalla richiesta di “tutele” contro l'avanzata della crisi del capitale, ma anche da precisi messaggi contro chi vorrebbe dividerci su base etnica o a seconda del tipo di documento che abbiamo in tasca. Chi non ne possiede uno è automaticamente considerato un pericolo da rinchiudere, isolare e mettere sotto controllo militare nelle varie fortezze costruite in Europa e nelle colonie del nord-Africa. Durante il corteo berlinese del primo maggio la provocatoria presenza di una manifestazione nazista è servita da alibi per l'intervento delle forze dell'ordine nei confronti dei compagni che si trovavano in piazza. A questi si aggiungono Marco, Fabio, Ale e Domenico detenuti presso il carcere di Torino in seguito alle iniziative contro il G8 sull'università e alle azioni antifasciste contro la provocatoria presenza di gruppi di neofascisti in campagna elettorale. Appuntamento domani per un'assemblea di solidarietà con tutt* gli/le arrestat*, all'aula autogestita di lettere e filosofia, univ. Tor Vergata, ore 18.000


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NOTIZIE BREVI

ESTERI

DELTA DEL NIGER: PROSEGUONO SCONTRI, MA PER GOVERNO “CONFLITTO FINIRÀ PRESTO”

È continuata durante tutto il fine-settimana l’offensiva dell’esercito nella regione meridionale del Delta del Niger, volta a distruggere i campi gestiti dai ribelli del Movimento per l'emancipazione del Delta del Niger (Mend). Cominciata due settimane fa, l’operazione militare ha causato un numero imprecisato di vittime, soprattutto tra i membri della comunità Ijaw. Le forze armate della Nigeria hanno reso noto nel fine-settimana di aver liberato sei cittadini filippini in ostaggio dei gruppi ribelli, ma in un comunicato diffuso oggi il Mend ha smentito questa informazione e riferito, invece, di aver distrutto numerosi oleodotti “per bloccare il rifornimento di greggio agli impianti della società petrolifera Chevron”. È impossibile verificare la situazione nei villaggi della regione, poiché l’accesso ai luoghi teatro dell’operazione militare è fortemente limitato. Secondo i quotidiani locali, sarebbero almeno 2000 le persone appartenenti a diverse comunità della regione, in gran parte civili, uccise nei primi dieci giorni dell’offensiva dell’esercito nigeriano.

Somalia: governo, almeno 208 morti

Negli scontri tra insorti islamici ed esercito a Mogadiscio (ANSA) - MOGADISCIO, 25 MAG - Sono almeno 208 i morti e 700 i feriti, negli ultimi 18 giorni di scontri tra insorti islamici ed esercito a Mogadiscio. Lo ha reso noto il ministro somalo per gli affari umanitari Mohamud Ibrahim. Le milizie islamiche hanno ripreso le armi nel 2007, per cacciare le truppe etiopiche, che combattevano a fianco del governo, appoggiato dall'occidente. Dall'inizio del 2007 i combattimenti hanno provocato la morte di oltre 17.000 persone, mentre gli sfollati sono oltre un milione.

Arrestati estremisti di destra in Israele, ma il governo annuncia nuove colonie in Cisgiordania

Il gruppo ha attaccato i palestinesi e i militari israeliani nell'insediamento di Itzhar

Sei attivisti di estrema destra sono stati arrestati oggi in Israele. La polizia li ritiene responsabili dell'attacco, avvenuto la scorsa notte, contro una pattuglia dell'esercito israeliano e di aver bloccato alcune strade e di aver lanciato sassi contro le auto di alcuni palestinesi nei pressi della colonia di Itzhar, a breve distanza da Nablus, in Cisgiordania.

Lo rende noto l'edizione online del quotidiano israeliano Jerusalem Post. Il gruppo di militanti dell'estrema destra manifestava contro il divieto di accedere alla colonia, imposto dalle autorità israeliane. L'insediamento di Itzhar è considerato una roccaforte della destra eversiva israeliana. La politica del governo di Tel Aviv, però, rispetto agli insediamenti illegali resta la stessa di sempre. Oggi il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha annunciato che Israele continuerà a costruire case negli insediamenti esistenti in Cisgiordania, nonostante la richiesta del presidente Usa Barack Obama affinché si interrompa l'espansione delle colonie.

GB: Chiesa di Scozia approva la nomina di un parroco gay

LONDRA - L'assemblea generale della Chiesa di Scozia si è espressa in favore dell'assegnazione di una parrocchia al reverendo Scott Rennie, gay dichiarato. Secondo quanto riportato dai media britannici, la nomina del trentasettenne sacerdote a responsabile della Queen's Cross Church di Aberdeen, città sulla costa nordorientale della Scozia, aveva provocato l'opposizione dei membri più tradizionalisti della chiesa che avevano firmato un appello contrario alla promozione di Rennie.

La vicenda è finita all'esame dell'Assemblea Generale della Chiesa di Scozia, che ha sede a Edimburgo. Gli oppositori si rifacevano ai passi del Vecchio e Nuovo testamento in cui l'omosessualità viene descritta come "cattiva scelta". I difensori di Rennie invece sostenevano che la Bibbia non fa riferimento alle relazioni omosessuali "che appartengono essenzialmente alla società moderna".

L'Assemblea generale si è espressa con 326 voti a favore della nomina di Rennie e 267 contrari.

"Questa è una buona decisione - ha detto un pastore della parrocchia di Aberdeen, Ewen Gilchrist - Dà il messaggio che siamo aperti ed inclusivi".

ITALIA

TORINO

Iniziative antirazziste dei compagni e delle compagne torinesi, ascolta la corrispondenza.

FUORI TUTTI/E!

ASSEMBLEA IN SOLIDARIETA' AGLI ARRESTATI DEL PRIMO MAGGIO BERLINESE

MARTEDI' 26 MAGGIO – ORE 18.00 – TOR VERGATA AULA AUTOGESTITA DI LETTERE E FILOSFIA

Al termine della giornata di manifestazioni e azioni dirette svoltasi il primo maggio scorso a Berlino 250 compagni sono stati arrestati. 17 di loro restano ancora in carcere. Dopo 3 settimane sono usciti dall'isolamento ma rischiano di restare in gabbia per i prossimi 6 mesi, quando cioè scadranno i termini di per visionare i filmati e portare a conclusione le indagini. Le pene possono variare tra un minimo di 2 e un massimo di 8 anni. Tra i 17 prigionieri, ci sono un italiano, un turco, un greco ed un polacco. Due minorenni sono accusati di tentato omicidio. Questa repressione è la risposta dello Stato e del capitale all'elevato grado di conflitto sociale che si sta sviluppando in Germania e che, come abbiamo visto in questi mesi, si sta estendendo in altri Paesi europei quali Grecia, Spagna, Francia, Inghilterra e Italia... Le politiche economiche e sociali portate avanti da governanti, industriali e banchieri a livello globale sono simili e continuano a imporre un sistema di sfruttamento utile solo ai loro profitti e al mantenimento del potere così come è. La giornata internazionale dei lavoratori e delle lavoratrici è stata ovunque caratterizzata non solo dalla richiesta di “tutele” contro l'avanzata della crisi del capitale, ma anche da precisi messaggi contro chi vorrebbe dividerci su base etnica o a seconda del tipo di documento che abbiamo in tasca. Chi non ne possiede uno è automaticamente considerato un pericolo da rinchiudere, isolare e mettere sotto controllo militare nelle varie fortezze costruite in Europa e nelle colonie del nord-Africa. Al contrasto al razzismo istituzionale e al governo della paura, associamo quello alle bande organizzate di neonazisti e neofascisti che vengono armate per mantenere una forma di controllo sociale sul territorio che si attui in parallelo con l'azione delle forze di polizia. Anche durante il corteo berlinese del primo maggio la provocatoria presenza di una manifestazione nazista è servita da alibi per l'intervento delle forze dell'ordine nei confronti dei compagni che si trovavano in piazza. Adesso 17 si trovano ancora privi della propria libertà e stanno pagando il proprio impegno con l'allontanamento dagli affetti più cari e dai propri personali interessi. Per iniziare una campagna di mobilitazione che li tiri fuori quanto prima e organizzi interventi contro le cause e gli effetti della repressione in ogni contesto sociale proponiamo un incontro aperto che concretizzi iniziative di sostegno ai 17. Come loro si trovano molti altri compagni arrestati durante le giornate di mobilitazione contro i signori della guerra a Strasburgo e i “Nove di Tarnac”. A questi si aggiungono Marco, Fabio, Ale e Domenico detenuti presso il carcere di Torino in seguito alle iniziative contro il G8 sull'università e alle azioni antifasciste contro la provocatoria presenza di gruppi di neofascisti in campagna elettorale. Si dice e si scrive spesso che la solidarietà è un'arma, ed è così. Tra loro che sono dentro e noi che siamo all'esterno del carcere c'è solo l'arbitrio di chi ha deciso che deve essere così, per dividerci e impaurirci mostrandoci di quanta infamità il potere costituito è capace di perpetrare. Ma si sbagliano di grosso perché le loro carceri non ci spaventano, perché le nostre lotte non si ingabbiano! NESSUN CARCERE PUO' SPEZZARE I LEGAMI COSTRUITI CON LA LOTTA! TUTTI/E LIBERI/E! SUBITO!

ASSEMBLEA IN SOLIDARIETA' AGLI ARRESTATI DEL PRIMO MAGGIO BERLINESE

MARTEDI' 26 MAGGIO – ORE 18.00 – TOR VERGATA AULA AUTOGESTITA DI LETTERE E FILOSFIA

Comitato di Sostegno agli Arrestati del Primo Maggio berlinese

Blog di riferimento

http://sostegnoprimomaggio.noblogs.org

Villaggio: Fantozzi oggi voterebbe il Carroccio

Secondo l'attore, l'italiano medio "ha paura. E' un piccolo impiegato intimorito da un terremoto sociale. Per lui la Lega è l'unico partito che risponde alla sua paura".

Fantozzi prima votava "sicuramente per la Dc. Ma non era un voto ideologico. Votava le promesse. Conosceva qualcuno, che gli passava un santino e si illudeva di portare a casa qualcosa". Il ragioniere "ha un livello di istruzione medio basso - ha spiegato l'attore - I discorsi sulla società multietnica non li capisce", negli anni "si è imborghesito, difende con più forza i suoi piccoli privilegi".

Mentre, secondo Villaggio, invece "ogni barriera è antistorica. La grandezza dell'impero romano era nella sua capacità inclusiva: civis romanum sum". Quelli della Lega "usano benissimo le paure degli italiani, si preoccupano di dar loro risposte", ha spiegato l'attore chiedendosi anche perche' mai gli italiani "hanno tanta paura degli stranieri, e non della camorra. Basta leggere Saviano, per capire chi è più pericoloso".

Il punto è che "ormai siamo un paese di sudditi. E in mezzo prospera un branco di politici decadenti che oscilla come bandiere al vento".

Il Partito democratico non risponde perché "il Pd non è un partito di sinistra...si sono trovati di fronte il Cavaliere, il Grande Comunicatore, e sono rimasti irretiti dal suo sogno".

Siparietto


Gr 9:30

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gror090525 (last edited 2009-05-25 17:39:42 by anonymous)