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ESTERI

ITALIA

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ESTERI

ISRAELE

Israele ha riaperto la gara d'appalto per la costruzione di 486 nuove case di coloni a Gerusalemme est. "Le offerte per il progetto dell'insediamento di Pisgat Zeev sono state richieste dopo l'approvazione del ministero dell'Edilizia", ha detto un portavoce. Lunedi' il governo israeliano aveva autorizzato la costruzione di 455 nuove case in Cisgiordania. La comunita' internazionale considera illegale le costruzione di nuovi insediamenti in Cisgiordania e a Gerusalemme est, principale causa dello stallo del processo di pace tra israelianie palestinesi.

Sono errate le statistiche pubblicate dalla Ong israeliana Betzelem sulle vittime della operazione 'Piombo fusò lanciata all'inizio dell'anno contro Hamas a Gaza. Lo ha detto all'ANSA un portavoce di Tsahal (l'esercito israeliano) a Gerusalemme. Il portavoce ha confermato che complessivamente le vittime palestinesi sono state 1.166 «la maggioranza delle quali, 709, erano affiliati alla organizzazione terroristica Hamas o membri di altri gruppi terroristici». Il portavoce ha lamentato che Betzelem si sia basato su informazioni ricevute da organizzazioni che hanno interessi politici. Ha anche affermato che Betzelem non ha gli strumenti nè le capacità di intelligence per stabilire le circostanze di una morte, o la affiliazione delle vittime. Quanto agli «ufficiali di polizia» palestinesi uccisi nella fase iniziale dei combattimenti, il portavoce ha ribadito che si tratta di «terroristi» a tutti gli effetti.

AFGHANISTAN

Un kamikaze si è fatto esplodere oggi davanti a una base della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf) in Afghanistan nella provincia meridionale di Helmand, causando la morte di due civili e il ferimento di cinque militari stranieri. Lo scrive l'agenzia afghana Pajwok. L«attentato, che non è stato ancora confermato ufficialmente dall'Isaf a Kabul, è avvenuto nel distretto di Greshk

GRECIA

Il gruppo armato greco Lotta Rivoluzionaria ha oggi rivendicato l'attentato della scorsa settimana contro la Borsa di Atene. L'attacco aveva causato gravi danni all'edificio e ferito leggermente una passante. La rivendicazione è stata ricevuta dal settimanale To Pontiki, secondo quanto apprende l'Ansa da fonti della pubblicazione. Lotta Rivoluzionaria minaccia nuove azioni. Il gruppo Cospirazione delle cellule di Fuoco aveva già rivendicato nei giorni scorsi l'attentato dinamitardo avvenuto contemporaneamente contro un edificio governativo di Salonicco.

BRASILE

A poche ore dall'udienza del Supremo Tribunal Federal che si pronuncerà sul caso di Cesare Battisti, il ministro della giustizia brasiliano, Tarso Genro, ha ribadito la propria opinione sul fatto che l'Alta Corte dovrebbe confermare l'asilo politico per l'ex terrorista rosso, respingendo così la richiesta d'estradizione avanzata dall' Italia. Genro, che lo scorso 13 gennaio ha firmato la concessione dell'asilo politico a Battisti, ha ricordato alla stampa locale «di essersi già pronunciato ripetutamente» sul caso dell'ex terrorista dei Proletari armati per il comunismo (Pac). «Siamo nel momento della decisione della Corte e quindi non mi pronuncio» sulla decisione che prenderà lo stesso tribunale di Brasilia, ha precisato Genro, manifestando però la propria speranza sul fatto che alla fine prevalga «la giurisprudenza sulla base della quale» lo stesso ministro ha preso la sua decisione a gennaio

NIGERIA

Il gruppo petrolifero anglo-olandese Shell ha annunciato oggi di aver interrotto la produzione nel suo campo petrolifero di EA, nel sud della Nigeria, per «ragioni operative». Il giacimento fornisce circa 115 mila barili al giorno

morti lavoro

Due operai sono morti stamani nel crollo di un tetto sul quale stavano lavorando ad Artegna (Udine). Lo si apprende da fonti dei Carabinieri che sono sul posto per indagini e accertamenti. L'incidente è avvenuto intorno alle 11 nello stabilimento della ditta Italsole Mangimi, sulla statale Pontebbana. I due operai - secondo le prime informazioni - erano dipendenti di una ditta esterna; uno è morto all'istante, l'altro - hanno riferito i Carabinieri di Udine - durante il trasporto in ospedale

LIVORNO

I lavoratori della raffineria e dell'indotto Eni di Livorno stanno bloccando da questa mattina le cisterne di benzina destinate alla raffineria. La protesta si sta svolgendo senza disordini, anche se provoca disagi alle viabilità lungo la statale Aurelia. L'iniziativa è stata decisa ieri dall'assemblea di tutti i lavoratori dell'Eni e dell'indotto contro la decisione del gruppo italiano di avviare le trattative per la cessione dello stabilimento livornese al fondo di investimento americano Gary Klesch. I timori dei lavoratori riguardano il futuro dell'azienda, che rischia di ridursi a semplice deposito di prodotti petroliferi, e conseguentemente il mantenimento dei livelli occupazionali che attualmente garantisce il posto di lavoro, tra diretti e indiretti, a circa 1.000 persone.

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