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Israele : Barak approva la costruzione di 455 unità abitative nelle colonie ebraiche in Cisgiordania

Il ministro della Difesa israeliano, Ehud Barak, ieri ha approvato il piano di costruzione di 455 nuove unità abitative negli insediamenti situati in Cisgiordania: 149 in Gush Ezion, 84 in Modi’in Illit, 89 in Ma’ale Adumim e 76 in Givat Ze’ev. Decine in diverse altre colonie. Questa aperta sfida alle richieste statunitense dovrebbero anticipare, secondo il ministro, la decisione di sospendere, temporaneamente, la costruzione di altri insediamenti in modo da riprendere "i negoziati con i palestinesi".

Cina, sono 35 i morti in miniera per un'esplosione

Sono almeno 35 le vittime dell'esplosione avvenuta questa notte in una miniera di carbone in Cina, nella città di Pingdingshan, nella regione centrale dell'Henan. A renderlo noto l'Agenzia per la sicurezza sul lavoro. L'incidente è stato provocato da una esplosione di grisù. Altri 44 minatori sono ancora bloccati nella miniera. La zona delle miniere della regione dell'Henan è una delle più pericolose: sono migliaia, ogni anno, le vittime del lavoro in miniera. In tutta la Cina, lo scorso anno, sono stati 3200 i minatori che hanno perso la vita in incidenti sul lavoro, causati dalle scarse condizioni di sicurezza degli impianti.

Colombia, arriva un altro video delle Farc

Mostrati dieci ostaggi proposti per uno scambio con prigionieri guerriglieri. Diffuso oggi un video che mostra sei poliziotti e quattro soldati colombiani che, da più di dieci anni, sono in ostaggio delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (Farc). E' questa la seconda prova dell'esistenza in vita di ostaggi della guerriglia in una settimana, dopo il video mostrato nei giorni scorsi con altri otto uomini. Tutti i prigionieri mostrati nei due video fanno parte di un gruppo di 23 uomini delle forze della sicurezza che i guerriglieri sperano di poter scambiare con circa 500 compagni in carcere. Uno scambio tra prigionieri che finora non è andato in porto per le numerose condizioni poste dalle due parti in causa, le Farc e il governo di Bogotà.

Kabul, è esplosa un' autobomba all'aeroporto militare dove sono rimasti uccisi due civili

La rivendicazione dell'attentato, secondo fonti della polizia locale, è arrivata da un gruppo talebano. I Feriti sono quattro militari stranieri. Un'autobomba è esplosa questa mattina all'ingresso dell'aeroporto militare di Kabul, in Afghanistan. Sarebbero almeno due le vittime, entrambe civili. Zabiullah Mujahid, che si è accreditato come portavoce di un gruppo talebano, ha rivendicato poco dopo l'attentato, spiegando che l'obiettivo era un convoglio internazionale. Secondo fonti del ministero dell'Interno di Kabul ci sono anche sei persone ferite, tra cui quattro soldati stranieri, tre statunitensi e un belga. Tutti i voli sono stati sospesi.

ITALIA

LAVORO: INNSE: multati i sostenitori della portesta

SCUOLA: prosegue la protesta dei precari della scuola con la tendopoli di fronte al Ministero dell'Istruzione

Va avanti la protesta dei precari della scuola a Roma. Accampati davanti al Ministero della Pubblica Istruzione, gli insegnanti del 'Coordinamento precari scuola di Romà hanno trascorso la notte in due camper e tre tende posizionati davanti al Palazzo di viale Trastevere. «Andremo avanti a oltranza - assicura uno dei precari del Coordinamento - Oggi faremo un'assemblea alle 19.30 alla quale parteciperanno le associazioni, i movimenti e i sindacati che ci sostengono». «Abbiamo predisposto un calendario dei turni per assicurare la presenza ogni notte di una decina di esponenti del Coordinamento - prosegue - e prepareremo un programma delle iniziative». Tra queste «una manifestazione che faremo a fine settembre che raccolga tutte le realtà italiane in mobilitazione». Tra gli striscioni esposti davanti al Ministero guidato da Maria Stella Gelmini, alcuni recitano 'Tagli alla scuola, una truffa per tuttì, 'No ai contratti di disponibilità». Per il pomeriggio di oggi è prevista una assemblea pubblica alle 19 e 30.

SCRITTE CONTRO ALEMANNO A FORTE BRAVETTA

Scritte contro il sindaco di Roma Gianni Alemanno sul muro di cinta del Forte Bravetta sono comparse durante la notte alla vigilia della cerimonia di inaugurazione del parco dei martiri di Forte Bravetta, che si terrà domani. La prima scritta, lunga 2,5 metri circa: «10, 100, 1000 piazzale Loreto», un'altra di circa 6 metri, «Viva i partigiani, Alemanno pezzo di merda». Le scritte sono firmate con la stella a cinque punte delle Brigate Rosse e una falce e martello. Vicino all'entrata del Forte: «Alemanno sporco fascista, viva l'antifascismo militante», firmata con due stelle a cinque punte. Un'altra, 15 metri lineari: «Alemanno pezzo di merda», con stella a cinque punte e sigla Antifascismo militante. Infine, l'ultima scritta: «Viva il comunismo. Con il lavoro contro il capitale», firmata da stella a cinque punte e falce e martello. Tutte le scritte sono state realizzate con bomboletta spray di colore rosso. Sul posto sono intervenuti i vigili dei Pics ed è stata avvisata la Digos.

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