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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Presidio Corelli

Continuano le udienze del processo contro i 14 rivoltosi di via Corelli, e continua ad ampliarsi il raggio d’azione dei divieti nei confronti dei solidali. Dopo aver vietato l’ingresso in aula, dopo aver vietato l’ingresso in tutto il tribunale, è stato anche impedito a qualche decina di solidali di volantinare sul marciapiede, sorvegliati, respinti e braccati da centinaia di poliziotti in assetto antisommossa. Successivamente anche due brevi cariche. Sull'esito dell'udienza sentiamo una corrispondenza.

Sfratto evitato in Transiti 26 novembre (dal minuto 47)

Rimandato al mese di Novembre lo sfratto dell'Ambulatorio Medico Popolare di Milano.

Trento. Muore operaio marocchino al primo giorno di lavoro

Un operaio marocchino di 37 anni è morto questa mattina mentre stava lavorando in un cantiere di Arco [Trento]. L’operaio è rimasto schiacciato dalla ruspa che stava manovrando e che è caduta in una scarpata. Era al suo primo giorno di lavoro.

IMMIGRAZIONE: INCOSTITUZIONALE E IRRAGIONEVOLE IL "REATO DI CLANDESTINITÀ”

“Da Agrigento a Torino, emergono le contraddizioni di un ‘reato’ allo stesso tempo incostituzionale e irragionevole”: l’avvocato Nazarena Zorzella, membro del direttivo dell’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione (Asgi), non è sorpresa dai rilievi di legittimità mossi alla Consulta dalle Procure di mezza Italia. “Il nuovo reato di immigrazione illegale – dice Zorzella – non ha giustificazioni: l’ingresso illegale in un paese non è in alcun modo indice di pericolosità sociale, la condizione necessaria per ogni fattispecie penale”. Introdotto dall’articolo 10 comma bis della legge sulla “sicurezza” in vigore da Agosto, il reato di “immigrazione clandestina” ha spinto molte Procure a sollevare rilievi di legittimità presso la Corte costituzionale. Tra i casi si segnala quello di Agrigento, dove la procura intervenuta sul procedimento a carico di 21 migranti africani sbarcati nell’isola di Lampedusa. I magistrati siciliani segnalano il mancato rispetto degli obblighi internazionali assunti dall’Italia con il Protocollo Onu di Palermo del 2000 e denunciano l’incriminazione di persone che ci si è impegnati “ad assistere e proteggere”. In un documento depositato dal procuratore capo di Agrigento si sottolinea che il mancato rispetto delle norme sull’ingresso o la permanenza nel territorio dello stato non può essere di per sé indice di pericolosità sociale” e che la norma impugnata “viola i principi costituzionali di ragionevolezza e proporzionalità”. Secondo Zorzella, il reato di immigrazione illegale “non ha significato in sé, perché non ha effetti né dissuasivi né punitivi”. Il governo, questa la tesi della giurista, si è dotato di “uno strumento” che agevola i provvedimenti di espulsione e il conseguente divieto per i migranti di ritornare nei paesi europei dell’area Schenghen per 10 anni.

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Egitto, un altro migrante ucciso al confine con Israele

La polizia Egiziana ha ucciso un migrante eritreo che cercava di raggiungere lo stato di Israele. Le forze che pattugliano il confine hanno anche ferito gravemente un altro migrante e ne ha arrestati altri quattro. L'escalation di violenza ha causato sette morti nel solo mese di settembre. La polizia egiziana è responsabile di dure repressioni e di una lunga serie di omicidi ai danni dei migranti, soprattutto eritrei, che cercano di attraversare il suo territorio per raggiungere Israele. I migranti sono nella maggior parte dei casi disarmati e la polizia giustifica l'uso di armi da fuoco sostenendo che i trafficanti spesso sparano loro contro e che non possono sapere se chi hanno davanti è armato o meno. Quella attraverso l'Egitto costituisce la "terza" via di fuga dal Corno d'Africa dopo la rotta verso lo Yemen, attraverso lo stretto di Aden e la via libica verso il Mediterraneo. La progressiva chiusura delle altre due “vie” nell'ultimo anno ha fatto si che l'opzione-Egitto, un tempo la più difficile, fosse rivalutata. Per questo motivo Israele ha aumentato sempre di più le pressioni sull'Egitto perché fermi i migranti con ogni mezzo.

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

AFGHANISTAN

ttacco ad una pattuglia di militari italiani nella provincia di Herat: un parà è rimasto ferito, in modo non grave. Dopo una settimana dalla strage di Kabul e a pochi giorni dall'avvicendamento tra la Folgore e la Brigata Sassari sale la tensione anche nell'ovest dell'Afghanistan, dove la minaccia di talebani, trafficanti di droga e criminali comuni, avvertono gli 007, è sempre altissima. L'ATTACCO - È avvenuto stamani, mentre le forze di sicurezza afghane e i militari italiani erano impegnati in un'operazione congiunta di controllo del territorio nella località di Shindad, nella parte meridionale della provincia di Herat, a ridosso di quella ad altissimo rischio di Farah. UN FERITO - C'è stato un violento scontro a fuoco con gli 'insortì ed un paracadutista è rimasto «lievemente ferito ad un braccio», dicono al comando del contingente italiano ad Herat. Subito soccorso, è attualmente ricoverato presso l'ospedale militare di Herat: a quanto pare avrebbe riportato la frattura del gomito destro. Quanto prima dovrebbe essere rimpatriato. SHINDAND - L'area di Shindand è una di quelle segnate in rosso sulle mappe del contingente italiano: i warning, cioè gli allarmi, che riguardano questa zona sono quotidiani.

Honduras - voci dalla città

Ormai la situazione in Honduras è sull'orlo del baratro. Migliaia di persone stanno manifestando per le strade della capitale Tegucigalpa. Diversi settori sociali sono in "resistencia". "Sono ore drammatiche per il Paese. Noi restiamo sulle nostre posizioni. Ci sono uomini della polizia e dell'esercito sono posizionati ovunque. Dobbiamo organizzarci in ogni quartiere, in ogni isolato. Il popolo unito vincerà. Oggi abbiamo già occupato le strade e siamo certi che da qui non passerà nessun uomo di Micheletti. In ogni caso le ore che stiamo vivendo sono drammatiche" dice Antonio da San Pedro de Sula in collegamento telefonico con Radio Liberada. Nel frattempo le notizie dicono che il presidente legittimo Zelaya sarebbe ancora all'interno dell'edificio che ospita l'ambasciata brasiliana a Tegucigalapa. Dalle sale della sede diplomatica avrebbe chiesto al popolo di continuare con la mobilitazione e non fermarsi davanti alle minacce degli agenti. Il presidente golpista Micheletti ha detto di essere disposto a aprire il dialogo solo nel caso in cui Zelaya accetti le elezioni presidenziali del prossimo 29 novembre.

GRECIA

Un attentato di stampo anarco-insurrezionalista è stato compiuto stamane nel centro di Atene contro l'ufficio dell'ex ministro dell'economia socialista Gerasimos Arsenis, candidato a ricoprire la stessa carica in un futuro governo del Pasok. L'ufficio è utilizzato anche della moglie di Arsenis, Luca Katseli, responsabile dell'economia del Pasok. Secondo fonti socialiste, Arsenis è candidato ad essere il prossimo ministro dell'economia in caso di una vittoria di Giorgio Papandreou alle prossime elezioni del 4 ottobre. L'attentato, preannunciato con una telefonata anonima ad un giornale, non ha provocato vittime e i danni non sono gravi, ma la zona è stata completamente circondata da polizia, unità antiterrorismo e vigili del fuoco. L'esplosione, al quarto piano di un edificio di appartamenti nel quartiere di Kolonaki, al centro della capitale, non è stata rivendicata. Ma gli inquirenti appaiono propensi ad attribuirla ad una delle organizzazioni anarco-insurrezionaliste che hanno intensificato attacchi contro lo stato dopo l'uccisione il dicembre scorso di un quindicenne da parte della polizia, Alexis Grigoropoulos. L'attentato, con un ordigno di costruzione artigianale, posto nel corridoio davanti all'ufficio di Arsenis e della moglie, assomiglia a quello compiuto nei mesi scorsi davanti all'appartamento dell'ex viceministro dell'interno, Panayotis Chinofotis, responsabile della polizia al momento dell'uccisione di Grigoropoulos e rivendicato dal gruppo Cospirazione dei Nuclei di Fuoco, autore anche di un recente attentato a Salonicco

Mozambico - raccolto insufficente pone a rischio migliaia di abitanti

Una cattiva stagione agricola, a dispetto delle previsioni positive, sta mettendo in grave difficoltà le popolazioni di alcuni distretti nel nord e nel centro del paese. Sarebbero 250.000, secondo l’Istituto nazionale per la gestione delle emergenze (Ingc), le persone nelle province di Maputo, Gaza e Inhambane che hanno bisogno di assistenza alimentare dopo che la prolungata siccità ha ridotto il raccolto; tra loro soprattutto i soggetti più vulnerabili, cioè anziani, donne e bambini. Il Mozambico ha previsto per quest’anno un incremento della produzione cerealicola del 14%, salendo a 2,6 milioni di tonnellate, ma a causa della siccità, malattie delle culture e l’aumento dei prezzi del cibo in alcune regioni la gente non ha da magiare a sufficienza. Il direttore dell’ente pubblico ha detto che è stata avviata un’indagine per accertare le esigenze anche nelle zone più remote per approntare un piano dì intervento. L’autosufficienza nella produzione di cereali è uno degli obiettivi che l’attuale governo si è prefissato di raggiungere nei prossimi tre anni.

CINA

Nella parata militare del primo ottobre, punto focale delle celebrazioni del 60esimo anniversario della fondazione della Repubblica popolare, la Cina farà sfilare 52 tipi di armamento, in grande maggioranza nuovi e di fabbricazione interamente cinese. Lo ha detto oggi in una conferenza stampa a Pechino il generale dell'Esercito di liberazione popolare (Pla) Gao Jianguo uno degli organizzatori della manifestazione. Gao non ha chiarito i costi dell'iniziativa, limitandosi ad affermare che «su indicazione del comitato centrale del Partito Comunista Cinese e della commissione militare centrale (l'organo politico responsabile delle questioni militari)» i militari si sono mossi «in base ai principi di frugalità e risparmio». Il generale ha sottolineato che tutto l'equipaggiamento che sfilerà il primo ottobre e tutto il materiale usato per la sfilata, comprese le nuove divise disegnate per l'occasione, sono già in uso. Gao ha anche respinto le critiche che sono state mosse dalla stampa straniera alle stringenti misure di sicurezza, come il divieto di affacciarsi alla finestra durante le prove imposto ai cittadini che vivono lungo il percorso della sfilata. «Abbiamo cercato di ridurre al minimo i disagi» ha detto il generale, ricordando che un'ultima prova generale, prevista per sabato prossimo, è stata annullata proprio per evitare di creare inconvenienti alla popolazione. Nonostante i carri armati, i missili balistici e i jet da combattimento che si esibiranno nella sfilata, Gao ha sottolineato l'aspetto «pacifico» delle celebrazioni. Quello che l' esercito e le altre armi vogliono mettere in mostra, ha precisato, è la «modernizzazione» ed il contributo dei militari alla creazione di una società «avanzata». «La Cina - ha aggiunto - non sarà mai una minaccia per i Paesi vicini»

ITALIA

Immigrazione - incostituzionale e irragionevole il reato di clandestinità

“Da Agrigento a Torino, emergono le contraddizioni di un ‘reato’ allo stesso tempo incostituzionale e irragionevole”: l’avvocato Nazarena Zorzella, membro del direttivo dell’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione (Asgi), non è sorpresa dai rilievi di legittimità mossi alla Consulta dalle Procure di mezza Italia. “Il nuovo reato di immigrazione illegale – dice Zorzella – non ha giustificazioni: l’ingresso illegale in un paese non è in alcun modo indice di pericolosità sociale, la condizione necessaria per ogni fattispecie penale”. Introdotto dall’articolo 10 comma bis della legge sulla “sicurezza” in vigore da Agosto, il reato di “immigrazione clandestina” ha spinto molte Procure a sollevare rilievi di legittimità presso la Corte costituzionale. Secondo Zorzella, il reato di immigrazione illegale “non ha significato in sé, perché non ha effetti né dissuasivi né punitivi”. Il governo, questa la tesi della giurista, si è dotato di “uno strumento” che agevola i provvedimenti di espulsione e il conseguente divieto per i migranti di ritornare nei paesi europei dell’area Schenghen per 10 anni. Al di là degli aspetti prettamente giuridici, l’Asgi sottolinea le incongruenze di una legislazione italiana che da una parte impedisce l’immigrazione regolare e da un’altra criminalizza il "clandestino". “Le quote flussi non rispondono alle esigenze del mercato del lavoro – sottolinea Zorzella – mentre l’obbligo della chiamata nominale presuppone un incontro tra domanda e offerta a distanza, un assurdo di per sé”.[VG]

immigrazione - meno assunzioni, più sfratti, meno tolleranza

Le aziende italiane hanno ridimensionato le previsioni di assunzione di personale immigrato: 92.500 assunzioni per il 2009 a fronte delle 171.900 per il 2008; il dato - accanto ad altri relativi al fenomeno immigrazione in Italia, quale la minore tolleranza nei loro confronti - emerge dall’ultimo rapporto “International Migration Outlook”, che ogni anno il Centro Studi Investimenti Sociali (Censis) realizza per l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse) in qualità di corrispondente locale. LA crisi incide, per gli immigrati, anche sulla casa che diventa un problema sempre più pressante, con un aumento degli sfratti per morosità dovuto all’aumento del canone o alla perdita del lavoro, soprattutto al nord, dove le famiglie immigrate rappresentano il 22% del totale degli sfrattati. Gli effetti della crisi percepiti dagli italiani, rileva il rapporto, avrebbero inoltre abbassato il livello di tolleranza nei confronti degli immigrati “come dimostra l’aumento degli episodi di discriminazione, il 22,1% dei quali subiti in ambito lavorativo: il 32,1% delle denunce riguarda la fase di accesso al mercato del lavoro, il 23,2% le condizioni lavorative, il 19,6% azioni di mobbing”.

STRAGE SUL LAVORO

Il titolare di una ditta è morto e un operaio è rimasto gravemente ferito, stamattina, a Brescia, presso la ditta Ori Martin. Lo ha comunicato il 118. Secondo le prime informazioni i due operai sono precipitati dal cestello di una gru che era stato alzato all'altezza di 15 metri. Il cestello si è improvvisamente sganciato ed è precipitato al suolo uccidendo sul colpo il titolare e ferendo in modo molto grave l'altro operaio. Per il primo i medici non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Il secondo è stato trasportato in codice rosso all'Ospedale Civile della città. Del caso si occupa la Polizia

‘’’MILANO’’’

Doppio presidio in mattinata nella città di Milano. Lo Sfratto all’ambulatorio medico popolare è stato rimandato a fine ottobre grazie alla massiccia presenza dei compagni già da prima dell’alba.

Siparietto


Gr 9:30

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