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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

GAY: LUXURIA, ANNULLAMENTO CONCERTO OMOFOBO CAPLETON SEGNALE POSITIVO

Roma, 24 set. - (Adnkronos) - I gestori del locale della Capitale 'Big Bang' hanno fatto sapere che il concerto di Capleton, cantante giamaicano omofobo che nelle sue canzoni incita all'omicidio dei gay, previsto per domani e' stato annullato. Si tratta di un piccolo segnale positivo all'indomani della fiaccolata di ieri a Roma. Lo ha detto all'ADNKRONOS Vladimir Luxuria.

INFORTUNI: FIRENZE, UN MORTO E UN FERITO A SESTO FIORENTINO

E' di un morto e un ferito il bilancio di un incidente sul lavoro avvenuto oggi pomeriggio nel capannone di una ditta di Sesto Fiorentino (Firenze). Secondo quanto ricostruito finora, il cancello scorrevole e' uscito dalla guida, travolgendo e finendo addosso a due operai.

Cede parete, morto giovane operaio

A Teverola, nel Casertano, avviati gli accertamenti (ANSA)- CASERTA, 25 SET- Un operaio di 32 anni e' morto schiacciato da una parete prefabbricata che stava sistemando in uno stabilimento di Teverola, nel Casertano. Il giovane era dipendente di una ditta della provincia di Teramo. Inutili i soccorsi prestati all'operaio dai compagni di lavoro e dai medici del 118. L'uomo e' morto per le gravi lesioni interne riportate. Sulle cause dell'incidente sono in corso gli accertamenti dei Carabinieri.

Schifani, stiamo per debellare mafia

Si sta facendo molto per combatterla con leggi e arresti (ANSA) - PALERMO, 25 SET -Siamo a buon punto per debellare il cancro della mafia, ha detto oggi il presidente del Senato, Renato Schifani.A margine della cerimonia di commemorazione del giudice Cesare Terranova, assassinato 30 anni fa con il poliziotto Lenin Mancuso, ha aggiunto: rimane tanto nella nostra memoria, come per tutti i caduti di mafia. Si e' fatto molto per combatterla con leggi sempre piu' vigorose, cosi' come si e' fatto tanto per catturare latitanti sempre piu' pericolosi.

Non abbiamo vinto la mafia, nessuno lo ha mai detto, pero' vedo diffusamente dei profili di disfattismo, dice Antonio Manganelli. Il capo della polizia osserva che sottolineare che a cento arresti seguono altri cento successori, significa dire sciocchezze,e' qualunquismo.So che esistono colletti bianchi collusi, politica corrotta, economia legale contagiata da economia illegale ma, ha concluso,non sia un alibi per non riconoscere quello che lo Stato fa nella lotta alla mafia.

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

Grecia, scontri fra manifestanti e polizia a Atene

Cariche degli agenti e lancio di lacrimogeni per disperdere i manifestanti

Gruppi di anarchici e agenti di polizia in assetto antisommossa si sono scontrati questa mattina per le strade della capitale Atene. I giovani anarchici manifestavano contro l'arresto di quattro persone accusate di far parte dei gruppi protagonisti di attentati dinamitardi. Gli scontri sono avvenuti nei pressi del distretto di Exarchia dove i ragazzi hanno dato alle fiamme cassonetti dell'immondizia e lanciato sassi contro gli agenti. Dura la risposta degli agenti che hanno caricato e lanciato lacrimogeni. Dallo scorso dicembre la Grecia è attraversata da un clima di tensione dovuta all'uccisione da pare della polizia di un giovane studente. Inoltre, il paese ha visto il moltiplicarsi di attentati dinamitardi che hanno anche colpito anche esponenti del partito socialista. Lo scorso mercoledì la polizia ha compiuto una serie di arresti e ha portato dietro le sbarre quattro persone ritenute aderenti ai movimenti di estrema sinistra e responsabili di attacchi esplosivi avvenuti nella città di Salonicco.

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Altri 5 morti in Afghanistan, guerra sempre più impopolare negli Usa

"Due soldati sono stati uccisi e altri tre sono morti in seguito alle ferite riportate in tre eventi separati nel sud dell'Afghanistan il 24 settembre", si legge nella nota. Con le ultime vittime registrate ieri, è salito a 213 il numero dei soldati americani morti nel Paese asiatico dall'inizio dell'anno.

Nessun 'surge' Barack Obama e la sua amministrazione "non sarebbero propensi" a mandare truppe da combattimento supplementari in Afghanistan, e lo avrebbero ammesso gia' dallo scorso luglio per bocca del ministro della Difesa, Robert Gates. E' la tesi del deputato Buck McKeon, capogruppo repubblicano nella commissione Forze Armate della Camera dei Rappresentanti Usa, in un'intervista rilasciata a 'Roll Call', quotidiano on-line specializzato nelle vicende del Congresso di Washington.

Stando a McKeon, durante una missione nel Paese centro-asiatico risalente appunto a due mesi fa, il capo del Pentagono gli avrebbe confessato che il presidente americano "non è incline" a inviare più soldati per rilanciare la campagna bellica afghana, e quindi vincerla. Affermazioni smentite però a stretto giro dal portavoce di Gates, Geoff Morrell: "Non crediamo proprio", ha tagliato corto Morrell, "che il ministro abbia mai detto all'onorevole McKeon di un presidente Obama riluttante a inviare truppe in Afghanistan. O, se è per questo", ha aggiunto, "che lo abbia mai detto a qualcun altro. Non è semplicemente plausibile", ha sottolineato il portavoce ministeriale, "perché la questione dell'invio di ulteriori forze militari sara' discussa e dibattuta solo una volta che sarà stata completata la revisione della strategia presidenziale", ha ribadito ancora Morrell, rifacendosi alla versione ufficiale. "Il presidente stesso e il ministro Gates sono stati molto chiari sul fatto che per il momento non hanno ancora deciso le future mosse in Afghanistan".

Sul giornale pero' il parlamentare repubblicano insiste, aggiungendo che Gates gli avrebbe anche riferito come Obama avrebbe "impartito istruzioni" ai comandanti militari Usa per il teatro afghano e per la regione, rispettivamente i generali Stanley McChrystal e David Petraeus, affinché non chiedano troppi uomini aggiuntivi, oltre a quelli gia' disponibili. "Fate le pulci a tutto quanto", avrebbe ingiunto il capo della Casa Bianca ai due alti ufficiali per, sempre a detta di McKeon, "essere certo che non avanzino richieste superiori a quello che occorre".

Su questo punto il portavoce di Gates una mezza ammissione peraltro l'ha fatta: Morrell ha replicato infatti che sarebbe stato il capo del Pentagono, e non il presidente, a sollecitare McChrystal a "passare al setaccio" le truppe a sua disposizione, cosi' da garantire che siano impiegate sul campo con la massima efficienza possibile. McChrystal è autore di un rapporto, consegnato al ministero della Difesa alla fine di agosto, nel quale si sollecita un incremento del contingente, pena la perdita entro l'anno non solo del conflitto ma dello stesso Afghanistan; le raccomandazioni contenute nel documento, secretato ma del quale sono trapelati ampi estratti, sono state contestate tra l'altro dal segretario di Stato americano, Hillary Rodham Clinton.

MOGADISCIO, SCONTRI ARMATI E VITTIME

Hanno provocato diverse vittime gli scontri a fuoco che ieri sera e questa notte hanno contrapposto a Mogadiscio gruppi dell’opposizione armata da una parte e forze governative e “peacekeeper” dell’Unione Africana (UA) da un'altra. Secondo Radio Shabelle, una delle più importanti emittenti della capitale, colpi di artiglieria pesante sono risuonati nella notte nei quartieri di Hodan, Hawl-wadag, Waberi e Wardingley. I principali mezzi di informazione locali riferiscono dell’assalto di militanti armati ad alcune basi dei “paecekeeper” dell’UA lungo Makka al-Mukarama, la strada che collega il centro cittadino con l’aeroporto internazionale. Difficile, per il momento, stabilire con certezza il bilancio dei combattimenti. Radio Shabelle riferisce di 10 morti e 25 feriti, ma altre fonti di stampa sostengono che a perdere la vita sono state solo cinque persone; è probabile che tra le vittime ci siano civili. Secondo i mezzi di informazione locali, i combattimenti si sono interrotti prima dell’alba. Le violenze di questi giorni aggravano un'emergenza umanitaria che sembra cronica, in un paese privo di un governo stabile da 18 anni.

Yemen, combattimenti fra ribelli sciiti e esercito: 29 morti

Gli socntri a fuoco proseguiti fino all'alba di oggi

Gli scontri scoppiati nello Yemen fra militari dell'esercito e i ribelli sciiti legati all'imam Abdel Malik al-Houti, hanno causato la morte di almeno 29 miliziani e 5 soldati. I combattimenti sono proseguiti fino all'alba di oggi nella zona di Sada. Secondo al Jazeera che ha seguito la vicenda, fra i soldati uccisi ci sarebbe anche un ufficiale dell'esercito yemenita. E' scontro anche sulle conquiste fatte. Secondo un comunicato diffuso dall'esercito yemenita la roccaforte sciita di Harf Sufyian sarebbe stata conquistata. Diverso il comunicato dei ribelli che in un video di propaganda annunciano la vittoria contro l'esercito regolare entro un paio di giorni. Da tempo i leader dei gruppi ribelli della zona sono stati quasi tutti uccisi. Anche negli ultimi combattimenti alcuni capi, come Hassan Thawara e Farhan Muqita, hanno perso la vita in seguito ai bombardamenti aerei seguiti alla fine del Ramadan.

Pakistan, drone lancia missili su base talebana in Waziristan: 12 morti

Secondo alcuni testimoni ci sarebbero anche diversi feriti gravi. Obiettivo la sede di un gruppo talebano

Un raid aereo avvenuto questa notte nella regione del Waziristan del nord, area a cavallo fra Pakistan e Afghanistan, ha causato la morte di almeno 12 persone. L'attacco sarebbe stato portato avanti da un drone (aereo senza pilota), probabilmente statunitense. L'attacco è avvenuto nel villaggio di Dandy Darpa Khel, non distante dalla città di Mir Alì. Si presume che nell'area si nascondano gruppi di miliziani talebani e sostenitori di al-Qaeda. Secondo alcuni testimoni molte persone sarebbero rimaste seriamente ferite durante l'attacco. Secondo una gola profonda dei servizi segreti pakistani l'obiettivo dell'attacco aereo era la sede del gruppo talebano guidato da Jalaluddin Haqqani, considerato una delle menti degli attacchi terroristici che colpiscono fuori dai confini pakistani.

ITALIA

"Ma in Brianza non c'erano stallieri?"

Davanti alla seconda sezione della Corte d'Appello di Palermo, presieduta da Claudio Dall'Acqua, il procuratore generale Antonino Gatto stamattina ha iniziato la requisitoria del processo di secondo grado contro Marcello Dell'Utri.

L'assunzione del mafioso palermitano Vittorio Mangano ad Arcore, nella tenuta di Silvio Berlusconi, non fu legata a interessi agricoli, ma alla necessità, all'epoca condivisa da tanti imprenditori, tra i quali Berlusconi, di "proteggersi" dal pericolo di sequestri. E' la tesi sostenuta davanti alla seconda sezione della Corte d'Appello di Palermo, presieduta da Claudio Dall'Acqua, dal procuratore generale Antonino Gatto, che stamattina ha iniziato la requisitoria del processo di secondo grado contro Marcello Dell'Utri, imputato di concorso in associazione mafiosa.

Dell'Utri, che non è presente in aula, è stato condannato in Tribunale a 9 anni: Gatto, per escludere che Mangano fosse stato assunto per fare da stalliere o da fattore ad Arcore, ha usato le stesse parole dell'imputato. "Nelle dichiarazioni spontanee rese il 29 novembre del 2004 -ha detto il Pg- fu Dell'Utri a dire che in realtà Mangano si interessava di cani e non di cavalli. Non si vede quale sarebbe stato dunque il suo contributo alla cura di animali che Berlusconi voleva allevare nella sua tenuta appena acquistata". Gatto si è soffermato anche sulla "stranezza" di far venire in Brianza un dipendente palermitano, che di coltivazioni padane sapeva ben poco: "In realta' -ha chiosato il rappresentante dell'accusa- a giudicare dal suo notevole certificato penale, gli interessi che coltivava erano ben altri rispetto a quelli agricoli".

i teenager italiani sono i più disinformati d'Europa

Web, tv e pornografia: sono 'maestri di sesso' per troppi teenager italiani. Ragazzi confusi che si affidano a un filmato hard (21%) o a trasmissioni televisive (10%) per saperne di più sui rapporti con 'l'altra metà del cielo'. O anche per trovare il coraggio di superare paure e disagi. E, a sorpresa, sono soprattutto le ragazze a ricorrere a riviste e video pornografici (25% contro il 17% dei maschi). Giovani e disorientate che cercano la verità nel 'tubo catodico' o navigando a caso nel mare magnum di Internet.

E' il quadro che emerge da un'indagine internazionale condotta a luglio su 2.825 ragazzi fra i 15 e i 21 anni di 14 Paesi del mondo (Italia, Francia, Spagna, Gran Bretagna, Austria, Polonia, Russia, Turchia, Australia, Cina, Malesia, Singapore, Corea e Thailandia) e diffusa oggi a Milano durante la presentazione della terza Giornata mondiale della contraccezione, in programma sabato 26 settembre.

"Un quadro preoccupante che dipinge gli adolescenti italiani come i più disinformati d'Europa in materia di sesso responsabile e metodi contraccettivi", avvertono i ginecologi della Sigo (Società italiana di ginecologia e ostetricia).

"Secondo l'indagine il grado di conoscenza dei nostri ragazzi su questi temi è il più basso d'Europa e, nella graduatoria generale, ci colloca a pari merito con la Turchia - rileva Salvatore Caruso, presidente della Federazione italiana di sessuologia scientifica (Fiss) - In media i giovani italiani conoscono solo tre opzioni per proteggersi da gravidanze indesiderate come anche dalle malattie sessualmente trasmissibili che risultano in enorme aumento". Basti pensare al boom della clamidya, cresciuta negli ultimi dieci anni da 6 a 10 volte a seconda delle regioni.

In Italia, commentano gli specialisti, l'educazione sessuale continua ad essere insufficiente e ricavata spesso da fonti inaffidabili. Fatto salvo un 41% di ragazzi che si rivolge a un medico e un 33% alle mamme, c'è chi si tuffa nel web (15%), o fra le pagine di un magazine (15%), e si affianca a coloro che scelgono tv e pornografia come canale informativo.

"Solo il 22% degli adolescenti italiani si sente a proprio agio quando parla di argomenti delicati come la contraccezione - conclude Emilio Arisi, ginecologo del direttivo Sigo - e, secondo una nostra indagine, fra le ragazze solo lo 0,3% possiede una buona educazione sessuale, nel 72,9% è insufficiente".

Ed è proprio la contraccezione una delle note più dolenti: un adolescente italiano su 4 fa sesso non protetto. I ragazzi del Belpaese sono gli 'ultimi della classe' in Europa: non usano metodi contraccettivi (27%) e dichiarano di evitare condom e pillole anticoncezionali perché non sono 'cool' (14%), o perché non li hanno a portata di mano (44%). E c'è anche chi si fa intimidire dal proprio partner che "preferisce non proteggersi" (22%), chi dimentica di 'correre ai ripari' (3%), chi non si ritiene a rischio (8%) e chi proprio non vuole saperne (6%).

Dati preoccupanti anche per le interruzioni volontarie di gravidanza che in Italia risultano più che raddoppiate proprio nelletà delle bambole'. Gli specialisti avvertono: "Gli aborti fra le under 14 sono in costante aumento, si è passati dallo 0,5% del 1995 all'1,2% del 2005 e la crescita non sembra essersi arrestata".

Siparietto


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gror090925 (last edited 2009-09-25 17:41:41 by anonymous)