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Guinea - Conakri, vietate le manifestazioni "sovversive" -
La giunta militare al potere a Conakry ha indetto due giorni di lutto nazionale dopo la strage di Lunedì nello stadio “Ventotto Settembre” e vietato “fino a nuovo ordine” ogni manifestazione “sovversiva”: lo confermano oggi alla MISNA diverse fonti, secondo le quali nella capitale dominano tensione e incertezza. “La scelta di proclamare per oggi e domani due giorni di lutto è stato annunciata ieri sera in diretta televisiva dal capitano Moussa Dadis Camara, alla guida della giunta che ha assunto il potere nel Dicembre scorso dopo la scomparsa del presidente Lansana Conté. Secondo l’Organizzazione della Guinea per i diritti umani, la repressione militare della manifestazione contro la giunta nello stadio “Ventotto Settembre” ha provocato almeno 160 vittime e oltre 1250 feriti. Le ultime violenze risalirebbero a ieri sera, quando è stata diffusa la notizia della morte di tre giovani nella periferia di Conakry. Da segnalare, però, anche i tentativi della giunta di ristabilire un qualche tipo di dialogo con la società civile. In una nota diffusa ieri Camara ha sostenuto di “inchinarsi di fronte alle vittime innocenti”. Il capitano ha inoltre addossato la responsabilità della strage non solo agli organizzatori della manifestazione ma anche a “fazioni incontrollabili” all’interno delle Forze armate, già in passato protagoniste di atti di indisciplina e violenze. A confermare un timido tentativo di apertura, dovuto forse anche alla condanna e alle prime sanzioni della comunità internazionale, è anche il rilascio dei principali dirigenti di opposizione arrestati Lunedì. Difficile, comunque, prevedere gli scenari futuri. In un’intervista rilasciata all’emittente radio francese Rfi, Camara ha detto: “Vivo un dilemma, se me ne vado non so cosa succederebbe”.[VG]
IX anniversario della II intifada: 69.000 palestinesi arrestati da Israele
Gaza - Infopal. Secondo quanto riportato in un rapporto pubblicato in occasione del nono anniversario dell'Intifada di al-Aqsa dal ricercatore e direttore del Dipartimento di Statistica del ministero degli Affari dei detenuti, ‘Abd el-Naser Farawana, le conseguenze dell'Intifada sono state molto dure per i prigionieri palestinesi e le loro famiglie.
Nel documento viene riferito che le violazioni israeliane nei loro confronti non hanno limiti e crescono costantemente e in maniera grave. Nel corso dell’Intifada, sono stati arrestati 69.000 cittadini palestinesi, toccando tutte le fasce e le categorie della popolazione: anziani, bambini, madri e ragazze, malati e disabili, centinaia di pescatori, di studenti, di professionisti, accademici, e decine di parlamentari, leader politici e addirittura alcuni ministri dei precedenti governi palestinesi.una media di 639 al mese, con migliaia di palestinesi fermati per lunghe ore, o per giorni, in luoghi pubblici come scuole, università, piazze, oppure ai posti di blocco, nelle colonie, nei centri di detenzione, prima di essere rilasciati. Durante l'Intifada le autorità di occupazione hanno emesso circa 20.000 ordini di cattura e rinnovi di “detenzione amministrativa”, e decine di ordini di cattura contro “combattenti illegali” riguardanti detenuti della Striscia di Gaza, tra cui 74 sono deceduti in prigione.
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