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'''PALESTINA: SCAMBIO PRIGIONIERI'''

Il dirigente di al-Fatah Marwan Barghuti - che sconta l'ergastolo in un carcere israeliano - rifiuta di essere espulso all'estero, se liberato nel contesto di uno scambio di prigionieri fra Hamas ed Israele. Pur di recuperare il caporale Ghilad Shalit, catturato da Hamas nel 2006, Israele è in apparenza disposto a liberare mille palestinesi coinvolti in attività violente dell' intifada. Ieri fonti di Hamas avevano rivelato all'ANSA che la eventuale espulsione all'estero per alcuni anni di Barghuti e di Ahmed Saadat (il dirigente del Fronte popolare per la liberazione della Palestina) è stata discussa nella mediazione condotta fra Israele e Hamas da un emissario tedesco. Oggi il ministro palestinese per i prigionieri Issa Karake (Anp) ha confermato queste informazioni, ma ha aggiunto che Barghuti e Saadat si rifiutano in maniera tassativa di trasferirsi fuori dai territori palestinesi. Secondo Karake, 12 detenuti palestinesi sarebbero complessivamente espulsi all'estero nel contesto dello scambio di prigionieri. La durata della loro eventuale espulsione è adesso oggetto di trattative, ha precisato il ministro.

Vedere se ci sono aggiornamenti

'''PALESTINA: INSEDIAMENTI'''

Resta alta la tensione in Cisgiordania dove, per il secondo giorno consecutivo, ispettori governativi cercano di entrare in decine di insediamenti per distribuire ingiunzioni relative al congelamento di nuovi progetti edilizi ebraici. La moratoria di dieci mesi è stata decisa la settimana scorsa dal governo israeliano per rilanciare negoziati con i palestinesi. Ieri il premier, Benyamin Netanyahu, ha però precisato: «Questa decisione è 'una tantum', e di carattere temporaneo. Al termine della moratoria riprenderemo le costruzioni». Ma fra i coloni gli animi restano esasperati. Secondo la radio dei coloni Canale 7, incidenti si sono verificati oggi, con l'arrivo degli ispettori, nell'insediamento di Beit Aryeh e il suo sindaco è stato fermato dalla polizia dopo che, alla testa di decine di abitanti, aveva ostruito il cancello di ingresso. Altri incidenti sono segnalati, nella Cisgiordania settentrionale, ad Elon Moreh e a Har Bracha. Gli ordini di sospensione dei lavori sono distribuiti da funzionari dell'Amministrazione civile, che fa parte del ministero della Difesa. Secondo la radio dei coloni, questi ispettori sono protetti da soldati e da membri di una unità scelta della polizia i quali - accusa l'emittente - «ha crudelmente infierito» contro giovani coloni che dimostravano contro di loro


'''PALESTINA -GERUSALEMME -'''

L'anno 2008 ha stabilito un record nel numero di attestati di residenza 'strappati' dal ministero degli Interni israeliano a cittadini arabi di Gerusalemme-Est. Lo scrive oggi il quotidiano israeliano 'Haaretz', precisando che l'anno scorso 4577 palestinesi hanno perso il diritto di vivere nella parte orientale della Città Santa, ovvero oltre la metà di quelli che avevano subito la stessa sorte nei precedenti 40 anni, tra la creazione dello Stato d'Israele e il 2007. “Il fenomeno ha raggiunto dimensioni spaventose” ha commentato Dalia Kerstein, responsabile dell'organizzazione israeliana Hamoked, impegnata nell'assistenza dei palestinesi nei territori occupati, la stessa organizzazione che ha diffuso il dato sul numero di espulsioni. “Sono trattati come se fossero immigrati in Israele mentre è stato Israele a insediarsi sulle loro terre nel '67” ha sottolineato un altro esponente di Hamoked, secondo cui i provvedimenti del ministero dell'Interno mirano a fare diminuire la popolazione palestinese e a mantenere una maggioranza di israeliani a Gerusalemme. Fonti del ministero dicono di aver proceduto a una sorta di 'sanatoria' dopo controlli sulle persone che effettivamente vivono sul posto. Il dato sorge all'indomani di una polemica tra Tel Aviv e l'Unione Europea, la cui presidenza svedese intenderebbe proporre Gerusalemme Est come capitale di un futuro Stato palestinese durante una prossima riunione dei ministri degli Esteri dei 27.[


'''KURDISTAN- TURCHIA'''

Il governo turco ha approvato il progetto di aprire il primo dipartimento di lingua curda del Paese in un'Università nell'ambito dell'iniziativa democratica di riconciliazione con la popolazione curda avviata lo scorso luglio. La decisione del Consiglio dei ministri circa il nuovo dipartimento universitario, come riferisce l'agenzia Anadolu, è stata pubblicata ieri sulla Gazzetta Ufficiale in quello che è un altro passo verso il riconoscimento della lingua curda il cui uso sino a pochi mesi fa era vietato. L'Università Artuklu di Mardin, nella Turchia sud-orientale, sarà la prima a integrare corsi di lingua curda nel suo piano di studi.


'''RUSSIA'''

Un gruppo islamico ribelle del Caucaso ha rivendicato l'attentato al treno Nievski Express, compiuto il 27 novembre in Russia, che ha provocato 26 morti e una novantina di feriti. La rivendicazione è arrivata attraverso un messaggio pubblicato sul sito 'Kavkazcenter.com' e tradotto in diverse lingue, tra cui l'inglese e l'arabo, a firma del sedicente 'Quartier generale delle forze armate dell'Emirato del Caucasò. «Con un'operazione speciale il nostro gruppo ha provocato il deragliamento del treno che viaggiava da San Pietroburgo a Mosca - si legge nella nota - usato solitamente da molti funzionari russi. All'inizio i russi hanno parlato di incidente, ma poi non hanno potuto nascondere che c'era stata una deflagrazione». I ribelli dichiarano, inoltre, che «su ordine dell'emiro del Caucaso, Dokka Umarov», eseguiranno «ulteriori attentati» in quanto «il consiglio dell'emirato del Caucaso ha deciso di portare la guerra in Russia», dove veranno sferrati «altri atti di sabotaggio fin quando continuerà l'occupazione del Caucaso»


'''FRANCIA- nucleare'''

Piccolo allarme ieri sera alla centrale nucleare di Cruas (in Ardeche, sud della Francia, a circa 200 chilometri dalla frontiera italiana) dopo che uno dei quattro reattori è stato bloccato per un 'incidentè legato al circuito di raffreddamento. In un comunicato, l'Autorità francese per la sicurezza nucleare (ASN), riferisce che non vi sarebbero conseguenze per l'ambiente e che il gruppo francese EDF avrebbe ormai fatto rientrare il suo «piano d'urgenza interno». Dopo essere stata avvisata da EDF (che gestisce l'impianto) alle 23.50 di ieri sera, l'ASN ha inviato due ispettori sul posto, dove nel frattempo era scattato il «piano d'emergenza interno sul reattore numero 4 del sito». Il problema al circuito di raffreddamento potrebbe derivare, secondo EDF, dall'acqua proveniente dal Rodano, particolarmente ricca di alghe e rifiuti organici. L'incidente, che «adesso è rientrato», è stato classificato di livello 2 (su 7) nella scala INES. La centrale di Cruas, costruita all'inizio degli anni Ottanta, si trova sulle sponde del Rodano nei pressi di Montelimar.

'''Spagna, altri duecento soldati in Afghanistan'''


La Spagna potrebbe inviare in Afghanistan altri duecento soldati.
Il ministero della Difesa spagnolo attende dal premier José Zapatero il via libero per portare a 1.200 il numero dei militari in Afghanistan.
I duecento soldati andrebbero ad aggiungersi agli altri 220 inviati lo scorso settembre. I rinforzi andrebbero a operare nella provincia di Baghdis e si occuperebbero anche dell'addestramento e della formazione delle truppe afghane. La decisione del capo dell'esecutivo spagnolo è giunta dopo i colloqui di ieri con il viepresidente statunitense Joseph Biden.

'''RD CONGO'''
Resterà in carcere all’Aja in attesa del processo in cui è imputato per crimini di guerra e contro l’umanità commessi nella Repubblica Centrafricana tra il 2002 e il 2003, l’ex-vice presidente della Repubblica democratica del Congo, Jean Pierre Bemba. Lo hanno deciso i giudici del tribunale d’appello della Corte penale internazionale (Cpi), capovolgendo la sentenza dei magistrati di prima istanza e sottolineando che la libertà provvisoria accrescerebbe il rischio di fuga dell’accusato. Il suo processo è previsto in Aprile.

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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

ITALIA

Oggi sciopero generale di 24 ore dei lavoratori della Thyssen Krupp acciai speciali Terni e di quelli delle società controllate (Tubificio, Titania, Aspasiel e Società delle fucine). Un'agitazione indetta dopo la morte, avvenuta ieri, di un operaio di 31 anni. Nel pomeriggio, ancora, una mobilitazione di piazza organizzata dall'assemblea spontanea degli operai di Terni, sulla quale vi proponiamo una corrispondenza.

Operai Adelchi

Dopo il blocco della la statale 275 di ieri, continuano ad essere in mobilitazione le lavoratrici e dei lavoratori dell'Adelchi di tricase, in provincia di Lecce, che hanno già visto disilluse le promesse scaturite dall’ultimo incontro nel quale Sergio Adelchi si impegnava a far rientrare 40 lavoratori (prima 10, poi 30), senza però completare poi effettivamente il rientro e, non ottemperando ai turni di lavoro promessi. Una corrispondenza realizzata in mattina ci riporta le ultime evoluzioni e ci riassume la vicenda.

DOPO AUDIO

Questa sera alla snia assemblea organizzata da studenti fuori sede in sostegno a lavoratori e lavoratrici. QUI INFO:

Invitiamo tutti a partecipare all'Assemblea Pubblica indetta per MERCOLEDI' 2 DICEMBRE 2009 alle ORE 20.30 a ROMA, presso CSOA EX SNIA, via Prenestina n. 173 per esprimere solidarietà ai lavoratori in lotta e trovare iniziative concrete di sostegno alle loro rivendicazioni.

Sgomberi in Italia

Sgomberato mattina, verso le ore 7.30 il nuovo Fenix Occupato a Torino. Alcuni occupanti ed alcune occupanti sono stat* denunciat* ed identificat*. Lo sgombero segue quello di ieri della schipa occupata a Napoli, occupazione nata dal movimento antifascista napoletano. Il tentativo di equiparazione da parte di diverse forze politiche tra questa occupazione e quella di HMO, nata da casa Pound e sgomberato nella stessa giornata, e' nettamente rifiutato dai compagni e dalle compagne. Sentiamo un estratto dalla corrispondenza realizzata stamattina dalla radio.

-- pillola abortiva RU (FATTA DA MATTEO RICONTROLLARE)

Aifa: "Decida il governo sulla 194" Ru486, "delibera coerente con Sacconi" La delibera del 30 luglio scorso che autorizza la pillola Ru486 in Italia "è pienamente coerente con l'esigenza di garantire che il percorso abortivo avvenga in ambito ospedaliero" come raccomandato dal ministro Sacconi. Lo scrive il CdA dell'Agenzia Italiana del Farmaco. L'Aifa però rimette "al Ministro ed alle autorità l'emanazione dei provvedimenti applicativi della delibera "per garantire il pieno rispetto della legge 194/78".

La delibera, quindi, non sarà modificata. Il Cda riunitosi in seduta straordinaria ha confermato infatti in una nota la piena validita' della decisione precedente e quindi del provvedimento di autorizzazione del farmaco.

  • L'Aifa, che in questo modo ha fugato ogni dubbio sulla possibilità di un eventuale intervento correttivo, ha espresso anche condivisione e apprezzamento per la lettera inviata dal Ministro Sacconi al Presidente del CDA Sergio Pecorelli la scorsa settimana.

Inoltre il Cda respinge l'ipotesi che spetti all'agenzia prevedere il tipo di ricovero necessario per la somministrazione del farmaco che è invce compito di governo e Regioni.

"Il provvedimento - spiega l'Aifa - infatti, oltre a definire il regime di dispensazione in esclusivo ambito ospedaliero specifica che in particolare deve essere garantito il ricovero in una delle strutture sanitarie individuate dall'art 8 della Legge 194/78.

Questo dal momento dell'assunzione del farmaco fino alla verifica dell'espulsione del prodotto del concepimento e questo in sintonia con quanto richiamato dal Ministro sulla necessita' che l'aborto avvenga in ambito ospedaliero, in strutture sanitarie abilitate, con medici del servizio ostetrico ginecologico e sotto la sorveglianza del personale sanitario cui e' demandata la corretta informazione sul trattamento, sui farmaci da associare, sulle metodiche alternative disponibili e sui possibili rischi del metodo".

Sacconi: "Verificare ricovero ospedaliero" Se non si riscontrera' la effettiva, diffusa, pratica del ricovero ospedaliero ordinario per le persone sottoposte ad aborto farmacologico, si evidenziera' una manifesta incompatibilita' con la legge 194, di cui dovrebbero prendere atto Parlamento e Commissione europea per le decisioni conseguenti: e' il ministro del Welfare Maurizio Sacconi a spiegarlo commentando la notizia della decisione dell'Agenzia del farmaco di non modificare la delibera di autorizzazione della pillola abortiva Ru486 in Italia.

PALESTINA: SCAMBIO PRIGIONIERI

Il dirigente di al-Fatah Marwan Barghuti - che sconta l'ergastolo in un carcere israeliano - rifiuta di essere espulso all'estero, se liberato nel contesto di uno scambio di prigionieri fra Hamas ed Israele. Pur di recuperare il caporale Ghilad Shalit, catturato da Hamas nel 2006, Israele è in apparenza disposto a liberare mille palestinesi coinvolti in attività violente dell' intifada. Ieri fonti di Hamas avevano rivelato all'ANSA che la eventuale espulsione all'estero per alcuni anni di Barghuti e di Ahmed Saadat (il dirigente del Fronte popolare per la liberazione della Palestina) è stata discussa nella mediazione condotta fra Israele e Hamas da un emissario tedesco. Oggi il ministro palestinese per i prigionieri Issa Karake (Anp) ha confermato queste informazioni, ma ha aggiunto che Barghuti e Saadat si rifiutano in maniera tassativa di trasferirsi fuori dai territori palestinesi. Secondo Karake, 12 detenuti palestinesi sarebbero complessivamente espulsi all'estero nel contesto dello scambio di prigionieri. La durata della loro eventuale espulsione è adesso oggetto di trattative, ha precisato il ministro.

Vedere se ci sono aggiornamenti

PALESTINA: INSEDIAMENTI

Resta alta la tensione in Cisgiordania dove, per il secondo giorno consecutivo, ispettori governativi cercano di entrare in decine di insediamenti per distribuire ingiunzioni relative al congelamento di nuovi progetti edilizi ebraici. La moratoria di dieci mesi è stata decisa la settimana scorsa dal governo israeliano per rilanciare negoziati con i palestinesi. Ieri il premier, Benyamin Netanyahu, ha però precisato: «Questa decisione è 'una tantum', e di carattere temporaneo. Al termine della moratoria riprenderemo le costruzioni». Ma fra i coloni gli animi restano esasperati. Secondo la radio dei coloni Canale 7, incidenti si sono verificati oggi, con l'arrivo degli ispettori, nell'insediamento di Beit Aryeh e il suo sindaco è stato fermato dalla polizia dopo che, alla testa di decine di abitanti, aveva ostruito il cancello di ingresso. Altri incidenti sono segnalati, nella Cisgiordania settentrionale, ad Elon Moreh e a Har Bracha. Gli ordini di sospensione dei lavori sono distribuiti da funzionari dell'Amministrazione civile, che fa parte del ministero della Difesa. Secondo la radio dei coloni, questi ispettori sono protetti da soldati e da membri di una unità scelta della polizia i quali - accusa l'emittente - «ha crudelmente infierito» contro giovani coloni che dimostravano contro di loro

PALESTINA -GERUSALEMME -

L'anno 2008 ha stabilito un record nel numero di attestati di residenza 'strappati' dal ministero degli Interni israeliano a cittadini arabi di Gerusalemme-Est. Lo scrive oggi il quotidiano israeliano 'Haaretz', precisando che l'anno scorso 4577 palestinesi hanno perso il diritto di vivere nella parte orientale della Città Santa, ovvero oltre la metà di quelli che avevano subito la stessa sorte nei precedenti 40 anni, tra la creazione dello Stato d'Israele e il 2007. “Il fenomeno ha raggiunto dimensioni spaventose” ha commentato Dalia Kerstein, responsabile dell'organizzazione israeliana Hamoked, impegnata nell'assistenza dei palestinesi nei territori occupati, la stessa organizzazione che ha diffuso il dato sul numero di espulsioni. “Sono trattati come se fossero immigrati in Israele mentre è stato Israele a insediarsi sulle loro terre nel '67” ha sottolineato un altro esponente di Hamoked, secondo cui i provvedimenti del ministero dell'Interno mirano a fare diminuire la popolazione palestinese e a mantenere una maggioranza di israeliani a Gerusalemme. Fonti del ministero dicono di aver proceduto a una sorta di 'sanatoria' dopo controlli sulle persone che effettivamente vivono sul posto. Il dato sorge all'indomani di una polemica tra Tel Aviv e l'Unione Europea, la cui presidenza svedese intenderebbe proporre Gerusalemme Est come capitale di un futuro Stato palestinese durante una prossima riunione dei ministri degli Esteri dei 27.[

KURDISTAN- TURCHIA

Il governo turco ha approvato il progetto di aprire il primo dipartimento di lingua curda del Paese in un'Università nell'ambito dell'iniziativa democratica di riconciliazione con la popolazione curda avviata lo scorso luglio. La decisione del Consiglio dei ministri circa il nuovo dipartimento universitario, come riferisce l'agenzia Anadolu, è stata pubblicata ieri sulla Gazzetta Ufficiale in quello che è un altro passo verso il riconoscimento della lingua curda il cui uso sino a pochi mesi fa era vietato. L'Università Artuklu di Mardin, nella Turchia sud-orientale, sarà la prima a integrare corsi di lingua curda nel suo piano di studi.

RUSSIA

Un gruppo islamico ribelle del Caucaso ha rivendicato l'attentato al treno Nievski Express, compiuto il 27 novembre in Russia, che ha provocato 26 morti e una novantina di feriti. La rivendicazione è arrivata attraverso un messaggio pubblicato sul sito 'Kavkazcenter.com' e tradotto in diverse lingue, tra cui l'inglese e l'arabo, a firma del sedicente 'Quartier generale delle forze armate dell'Emirato del Caucasò. «Con un'operazione speciale il nostro gruppo ha provocato il deragliamento del treno che viaggiava da San Pietroburgo a Mosca - si legge nella nota - usato solitamente da molti funzionari russi. All'inizio i russi hanno parlato di incidente, ma poi non hanno potuto nascondere che c'era stata una deflagrazione». I ribelli dichiarano, inoltre, che «su ordine dell'emiro del Caucaso, Dokka Umarov», eseguiranno «ulteriori attentati» in quanto «il consiglio dell'emirato del Caucaso ha deciso di portare la guerra in Russia», dove veranno sferrati «altri atti di sabotaggio fin quando continuerà l'occupazione del Caucaso»

FRANCIA- nucleare

Piccolo allarme ieri sera alla centrale nucleare di Cruas (in Ardeche, sud della Francia, a circa 200 chilometri dalla frontiera italiana) dopo che uno dei quattro reattori è stato bloccato per un 'incidentè legato al circuito di raffreddamento. In un comunicato, l'Autorità francese per la sicurezza nucleare (ASN), riferisce che non vi sarebbero conseguenze per l'ambiente e che il gruppo francese EDF avrebbe ormai fatto rientrare il suo «piano d'urgenza interno». Dopo essere stata avvisata da EDF (che gestisce l'impianto) alle 23.50 di ieri sera, l'ASN ha inviato due ispettori sul posto, dove nel frattempo era scattato il «piano d'emergenza interno sul reattore numero 4 del sito». Il problema al circuito di raffreddamento potrebbe derivare, secondo EDF, dall'acqua proveniente dal Rodano, particolarmente ricca di alghe e rifiuti organici. L'incidente, che «adesso è rientrato», è stato classificato di livello 2 (su 7) nella scala INES. La centrale di Cruas, costruita all'inizio degli anni Ottanta, si trova sulle sponde del Rodano nei pressi di Montelimar.

Spagna, altri duecento soldati in Afghanistan

La Spagna potrebbe inviare in Afghanistan altri duecento soldati. Il ministero della Difesa spagnolo attende dal premier José Zapatero il via libero per portare a 1.200 il numero dei militari in Afghanistan. I duecento soldati andrebbero ad aggiungersi agli altri 220 inviati lo scorso settembre. I rinforzi andrebbero a operare nella provincia di Baghdis e si occuperebbero anche dell'addestramento e della formazione delle truppe afghane. La decisione del capo dell'esecutivo spagnolo è giunta dopo i colloqui di ieri con il viepresidente statunitense Joseph Biden.

RD CONGO Resterà in carcere all’Aja in attesa del processo in cui è imputato per crimini di guerra e contro l’umanità commessi nella Repubblica Centrafricana tra il 2002 e il 2003, l’ex-vice presidente della Repubblica democratica del Congo, Jean Pierre Bemba. Lo hanno deciso i giudici del tribunale d’appello della Corte penale internazionale (Cpi), capovolgendo la sentenza dei magistrati di prima istanza e sottolineando che la libertà provvisoria accrescerebbe il rischio di fuga dell’accusato. Il suo processo è previsto in Aprile.

SPAZIO COMUNICAZIONI PER ZANZA

Ciao Zanza allora questo è lo spazio comunicazioni:

a supporto dell'autonomia delle comunità indigene nello stato di Oaxaca, L38 Squat presenta mercoledì 2/12/2009 "MITZ'RAL", semilla que nace serata benefit per il progetto agro-ecologico avviato con l'OIDHO e le comunità indigene che lottano per l'indipendenza nello stato di OaXaca, dalle 21 cucina,bar, proiezioni infoshop L38 squat via giuliotti 8 VI ponte bus 776 da metro laurentina.


organizziamoci contro il vertice ONU sul cambiamento climatico

Verso Cop-15 Giovedì 3 dicembre dalle ore 19 L.o.a. Acrobax Project

Come tutti ormai sanno dal 7 al 18 dicembre i padroni del mondo si riuniranno ancora una volta per (non) decidere delle sorti del pianeta nella Conferenza Onu sul Cambio Climatico. Dieci anni dopo Seattle, ancora una volta gli attivisti e le attiviste di tutto il mondo si ritroveranno per contestare questo vertice e proporre le alternative al neoliberismo inquinante e affamatore che i movimenti dal basso stanno sperimentando in tutte le parti del pianeta. I movimenti e i network globali hanno organizzato numerose mobilitazioni nelle giornate che vanno dall’11 al 18 dicembre: ci sarà Via Campesina che chiamerà ad una grande manifestazione contro le fabbriche della industria alimentare, ci saranno i no-borders che contesteranno le politiche antimigratorie che vorrebbero impedire la fuga da fame e guerre, in generale ci saranno le tantissime espressioni di un movimento che riconosce come causa del cambiamento climatico e dello sfruttamento delle risorse naturali al sistema capitalistico imperante. Invitiamo quindi tutt@ coloro che sono interessati a comprendere la realtà della contestazione al vertice Cop-15 e tutt@ coloro che hanno deciso di partire per Copenhagen all’incontro informativo cui parteciperà un’attivista danese impegnata nell’organizzazione delle giornate di contestazione. Saranno messi a disposizione materiali sul forum e info su logistica, alloggi e mobilitazioni. Tutto quello che occorre sapere prima della partenza insomma…

A seguire Trattoria sociale e wine bar

L.o.a. Acrobax Project -

Ex-Cinodromo della Capitale Via della vasca navale, 6 Roma


VENERDI' 4 DICEMBRE

Ore 19:30 aperitivo + Slide show "C.a.s.e." di Arianna Catania e Piero Guglielmino

Ore 20:30 Presentazione del “Potere assoluto. La protezione civile al tempo di Bertolaso" Ed. Allegre, 2009

Con gli autori

Manuele Bonaccorsi (Left)

Daniele Nalbone (Liberazione)

Simona Giannangelli (Legal Team - Comitato dei familiari delle vittime della Casa dello studente - Aquila)

Mariano Massaro (OrSA-Marittimi – Messina)

Vittorio Forte (Rete Campana Salute Ambiente – Presidio di Chiaiano – Napoli)

i Vigili del Fuoco dell'Aquila

Come opera davvero la Protezione civile, qual è la sua macchina amministrativa, chi sono i suoi uomini? E chi è Guido Bertolaso, come è diventato una sorta di "Re Sole" dell'intervento pubblico?

Il Dipartimento diretto da Guido Bertolaso non si occupa soltanto di soccorsi in caso di calamità naturali ma decide la ricostruzione delle città disastrate, coordina gli appalti pubblici, amministra risorse finanziarie di proporzioni rilevanti. Gestisce grandi eventi, manifestazioni sportive, meeting religiosi. Utilizza l'emergenza per governare il territorio. Ma non fa prevenzione, come dimostra il caso de L'Aquila e quello di Messina.

Il libro, tramite l'inchiesta giornalistica, descrive minuziosamente dei poteri, assoluti, che il governo Berlusconi ha garantito alla Protezione civile. Dalla gestione dei terremoti ai Mondiali di nuoto, dalla Vuitton's Cup ai rifiuti di Napoli. Fino a L'Aquila. Dove si sperimenta il sogno berlusconiano di 20 nuove new town, e si rimanda all'infinito la ricostruzione vera. Per questo la città colpita dal sisma del 6 aprile rischia di morire.

  • A seguire proiezione del documentario "Voci dal cemento" di Daniele Martinis, Lemon Productions, 2009

CSOA Ex Snia, Via Prenestina 173 (Pigneto) www.exsnia.it


Sostegno attivo a chi lotta!

  • Durante le iniziative antiG8 avvenute nel mese di giugno scorso, venivano tratti in arresto dei compagni e delle compagne del movimento antiG8.

Come nella solita logica della repressione chi si permette di opporre resistenza allo stato costituito, più che mai quando di stati ne sono rappresentati i più forti e influenti del mondo, viene privato dei propri elementari diritti, della liberta di movimento, dichiarando di fatto che l’opinione è un reato.

Questa logica come sempre non ha funzionato come non lo ha mai fatto, non ha scalfito la volontà della resistenza, che anche se privata di quegli elementari diritti per i quali si batte, continua con altre iniziative, con altri momenti.

In sostegno agli attivisti e alle attiviste, il Collettivo Antagonista Primavalle propone una cena sociale a sostegno delle spese legali per i relativi processi, con menù vegetariano e non, ricordando tutti i compagni e le compagne vittime della repressione di stato, giovedì 3 dicembre alle ore 20.00 presso lo Spazio Antagonista Primavalle – Via Girolamo Casanate 2/a.


IL RESTO DELLE COSE DOVRESTI GIA' AVERLE IN RADIO.Tipo la manifestazione del 4.Poi altri eventi sono futuri e li pubblicizzeremo in seguito,l'unica cosa controlla la posta della radio che io non la posso vedere da qua.

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

ESTERI

‘’’PALESTINA: SCAMBIO PRIGIONIERI’’’

Il dirigente di al-Fatah Marwan Barghuti - che sconta l'ergastolo in un carcere israeliano - rifiuta di essere espulso all'estero, se liberato nel contesto di uno scambio di prigionieri fra Hamas ed Israele. Pur di recuperare il caporale Ghilad Shalit, catturato da Hamas nel 2006, Israele è in apparenza disposto a liberare mille palestinesi coinvolti in attività violente dell' intifada. Ieri fonti di Hamas avevano rivelato all'ANSA che la eventuale espulsione all'estero per alcuni anni di Barghuti e di Ahmed Saadat (il dirigente del Fronte popolare per la liberazione della Palestina) è stata discussa nella mediazione condotta fra Israele e Hamas da un emissario tedesco. Oggi il ministro palestinese per i prigionieri Issa Karake (Anp) ha confermato queste informazioni, ma ha aggiunto che Barghuti e Saadat si rifiutano in maniera tassativa di trasferirsi fuori dai territori palestinesi. Secondo Karake, 12 detenuti palestinesi sarebbero complessivamente espulsi all'estero nel contesto dello scambio di prigionieri. La durata della loro eventuale espulsione è adesso oggetto di trattative, ha precisato il ministro

‘’’PALESTINA: INSEDIAMENTI’’’

Resta alta la tensione in Cisgiordania dove, per il secondo giorno consecutivo, ispettori governativi cercano di entrare in decine di insediamenti per distribuire ingiunzioni relative al congelamento di nuovi progetti edilizi ebraici. La moratoria di dieci mesi è stata decisa la settimana scorsa dal governo israeliano per rilanciare negoziati con i palestinesi. Ieri il premier, Benyamin Netanyahu, ha però precisato: «Questa decisione è 'una tantum', e di carattere temporaneo. Al termine della moratoria riprenderemo le costruzioni». Ma fra i coloni gli animi restano esasperati. Secondo la radio dei coloni Canale 7, incidenti si sono verificati oggi, con l'arrivo degli ispettori, nell'insediamento di Beit Aryeh e il suo sindaco è stato fermato dalla polizia dopo che, alla testa di decine di abitanti, aveva ostruito il cancello di ingresso. Altri incidenti sono segnalati, nella Cisgiordania settentrionale, ad Elon Moreh e a Har Bracha. Gli ordini di sospensione dei lavori sono distribuiti da funzionari dell'Amministrazione civile, che fa parte del ministero della Difesa. Secondo la radio dei coloni, questi ispettori sono protetti da soldati e da membri di una unità scelta della polizia i quali - accusa l'emittente - «ha crudelmente infierito» contro giovani coloni che dimostravano contro di loro

PALESTINA -GERUSALEMME -

L’anno 2008 ha stabilito un record nel numero di attestati di residenza 'strappati' dal ministero degli Interni israeliano a cittadini arabi di Gerusalemme-Est. Lo scrive oggi il quotidiano israeliano ‘Haaretz’, precisando che l’anno scorso 4577 palestinesi hanno perso il diritto di vivere nella parte orientale della Città Santa, ovvero oltre la metà di quelli che avevano subito la stessa sorte nei precedenti 40 anni, tra la creazione dello Stato d’Israele e il 2007. “Il fenomeno ha raggiunto dimensioni spaventose” ha commentato Dalia Kerstein, responsabile dell’organizzazione israeliana Hamoked, impegnata nell’assistenza dei palestinesi nei territori occupati, la stessa organizzazione che ha diffuso il dato sul numero di espulsioni. “Sono trattati come se fossero immigrati in Israele mentre è stato Israele a insediarsi sulle loro terre nel ‘67” ha sottolineato un altro esponente di Hamoked, secondo cui i provvedimenti del ministero dell’Interno mirano a fare diminuire la popolazione palestinese e a mantenere una maggioranza di israeliani a Gerusalemme. Fonti del ministero dicono di aver proceduto a una sorta di ‘sanatoria’ dopo controlli sulle persone che effettivamente vivono sul posto. Il dato sorge all’indomani di una polemica tra Tel Aviv e l’Unione Europea, la cui presidenza svedese intenderebbe proporre Gerusalemme Est come capitale di un futuro Stato palestinese durante una prossima riunione dei ministri degli Esteri dei 27.[

‘’’KURDISTAN- TURCHIA’’’

Il governo turco ha approvato il progetto di aprire il primo dipartimento di lingua curda del Paese in un'Università nell'ambito dell'iniziativa democratica di riconciliazione con la popolazione curda avviata lo scorso luglio. La decisione del Consiglio dei ministri circa il nuovo dipartimento universitario, come riferisce l'agenzia Anadolu, è stata pubblicata ieri sulla Gazzetta Ufficiale in quello che è un altro passo verso il riconoscimento della lingua curda il cui uso sino a pochi mesi fa era vietato. L'Università Artuklu di Mardin, nella Turchia sud-orientale, sarà la prima a integrare corsi di lingua curda nel suo piano di studi. I curdi in genere hanno dimostrato di apprezzare le aperture del governo per porre fine al conflitto armato con il separatista Partito dei Lavoratori del Kurdistan (Pkk) che in 25 anni ha provocato la morte di circa 40.000 persone. Violenze su piccola scala sono continuate però anche ieri. Per il terzo giorno consecutivo, dimostranti curdi si sono scontrati con la polizia in varie località del Paese nella scia dell'anniversario, caduto la scorsa settimana, della fondazione del Pkk nel 1978.

‘’’RUSSIA’’’

Un gruppo islamico ribelle del Caucaso ha rivendicato l'attentato al treno Nievski Express, compiuto il 27 novembre in Russia, che ha provocato 26 morti e una novantina di feriti. La rivendicazione è arrivata attraverso un messaggio pubblicato sul sito 'Kavkazcenter.com' e tradotto in diverse lingue, tra cui l'inglese e l'arabo, a firma del sedicente 'Quartier generale delle forze armate dell'Emirato del Caucasò. «Con un'operazione speciale il nostro gruppo ha provocato il deragliamento del treno che viaggiava da San Pietroburgo a Mosca - si legge nella nota - usato solitamente da molti funzionari russi. All'inizio i russi hanno parlato di incidente, ma poi non hanno potuto nascondere che c'era stata una deflagrazione». I ribelli dichiarano, inoltre, che «su ordine dell'emiro del Caucaso, Dokka Umarov», eseguiranno «ulteriori attentati» in quanto «il consiglio dell'emirato del Caucaso ha deciso di portare la guerra in Russia», dove veranno sferrati «altri atti di sabotaggio fin quando continuerà l'occupazione del Caucaso»

‘’’GRECIA’’’

Un gruppo di una ventina di persone mascherate hanno lanciato bombe incendiarie contro banche ed esercizi commerciali nel quartiere ateniese di Kessariani, provocando danni ma nessuna vittima. L'attacco, che gli inquirenti tendono ad attribuire al movimento anarchico, è avvenuto, riferiscono i media, nelle prime ore di stamane contro due banche e un supermercato. Quando la polizia è intervenuta gli attaccanti erano già scomparsi.

‘’’FRANCIA- nucleare’’’

Piccolo allarme ieri sera alla centrale nucleare di Cruas (in Ardeche, sud della Francia, a circa 200 chilometri dalla frontiera italiana) dopo che uno dei quattro reattori è stato bloccato per un 'incidentè legato al circuito di raffreddamento. In un comunicato, l'Autorità francese per la sicurezza nucleare (ASN), riferisce che non vi sono conseguenze per l'ambiente e che il gruppo francese EDF ha ormai fatto rientrare il suo «piano d'urgenza interno». Dopo essere stata avvisata da EDF (che gestisce l'impianto) alle 23.50 di ieri sera, l'ASN ha inviato due ispettori sul posto, dove nel frattempo era scattato il «piano d'emergenza interno sul reattore numero 4 del sito». Il problema al circuito di raffreddamento potrebbe derivare, secondo EDF, dall'acqua proveniente dal Rodano, particolarmente ricca di alghe e rifiuti organici. L'incidente, che «adesso è rientrato», è stato classificato di livello 2 (su 7) nella scala INES. La centrale di Cruas, costruita all'inizio degli anni Ottanta, si trova sulle sponde del Rodano nei pressi di Montelimar

ITALIA

È in corso lo sciopero generale di 24 ore dei lavoratori della Thyssen Krupp acciai speciali Terni e di quelli delle società controllate (Tubificio, Titania, Aspasiel e Società delle fucine). Un'agitazione indetta dopo la morte di un operaio di 31 anni. Questo pomeriggio è prevista una mobilitazione di piazza organizzata dall'assemblea spontanea degli operai di Terni.

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


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gror091202 (last edited 2009-12-02 18:21:06 by anonymous)