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ITALIA

INFORTUNI: ROMA, OPERAIO MUORE IN CAVA CEMENTO

Un operaio di 54 anni e' morto questa mattina mentre lavorava con un macchinario in una cava di cemento a Monte Compatri, in provincia di Roma. L'infortunio e' avvenuto alle 8.15 nella fabbrica che si trova in via Acqua Felice. Il corpo dell'operaio presentava ematomi alla testa e alle gambe.

INFORTUNI: OPERAIO EGIZIANO CADE DA TETTO IN COSTRUZIONE A MILANO, E' GRAVE

Bolivia:ELEZIONI GENERALI : NETTA VITTORIA DEL PRESIDENTE USCENTE MORALES È indiscutibile la vittoria di Evo Morales, confermato dalle urne presidente della Bolivia per un secondo mandato consecutivo. I risultati riferiti dalla stampa attribuiscono tra il 62 e il 63% dei suffragi al presidente indigeno ed ex-capo delle Federazioni dei sindacati dei ‘cocaleros’ (coltivatori di coca) del Tropico del Chapare. Netta anche la vittoria in parlamento, dove il Movimento al socialismo (Mas) di Morales si è aggiudicato la maggioranza dei due terzi in Senato, mentre deteneva già la maggioranza alla Camera dei deputati. “Il popolo boliviano ha di nuovo fatto la storia” ha detto ieri sera Morales, rivolgendosi dal balcone del ‘Palacio Quemado’ (il ‘palazzo bruciato’), il palazzo presidenziale nella capitale La Paz, a una folla di migliaia di sostenitori e promettendo di “accelerare il cambiamento” della Bolivia “al servizio del popolo”. Senza sorprese, restano invece fedeli all’opposizione conservatrice i dipartimenti di Santa Cruz, Beni e Pando, che hanno votato in maggioranza per Manfred Reyes Villa dal ‘Plan progresio nacional-Convergencia nacional’ (Ppb-Cn). Nel prossimo Aprile, i boliviani saranno di nuovo convocati alle urne per eleggere i dirigenti di municipi e dipartimenti. Nel 2005, Morales aveva vinto le presidenziali con il 53,7% dei voti.

Honduras

Il Parlamento latinoamericano (Parlatino) ha espulso l'Honduras dall'organismo che rappresenta i Paesi dell'America Latina, rifiutando il colpo di Stato. Oltre cento i voti favorevoli alla mozione presentata da Venezuela, Ecuador, Bolivia, Paraguay e Argentina. L'assemblea dei Paesi sudamericani ha deciso di non riconoscere le "elezioni che hanno legittimato i fascisti" del 29 novembre scorso. L'obiettivo del Parlamento era quello di "lottare per la difesa della democrazia". Il Parlamento 'lavorera' per il ripristino della democrazia' nel Paese centroamericano, per i diritti degli honduregni violati dal governo di fatto e dai militari. Il Parlatino fu creato il 10 dicembre 1964 con la Dichiarazione di Lima. E' un organismo regionale, permanente e unicamerale. E' composto da membri delle assemblee legislative nazionali dei Paesi dell'America Latina elette democraticamente. Tra i suoi principi permanenti contempla quello della difesa della democrazia.

Baby-gang: coprifuoco a Nizza per i minori di 13 anni

A partire da stasera, Nizza sperimenta il coprifuoco per i minori di 13 anni: nella località della Costa Azzurra i ragazzini non potranno andare in giro da soli tra le 23 di sera e le 5 del mattino, ogni martedì, venerdì e sabato (alla vigilia dei giorni di riposo), e durante le vacanze scolastiche ed il carnevale cittadino (dal 12 al 28 febbraio 2010). In caso di violazione, saranno ricondotti a casa propria. Se l'episodio si ripete, il minorenne viene iscritto in un apposito schedario, previa autorizzazione della Commissione nazionale dell'informatica e delle libertà (Cnil), viene poi iscritto d'ufficio ad attività attinenti all'ambito della scuola, ed infine si può vedere soppressi dei sussidi comunali concessi alle famiglie. Il sindaco Christian Estrosi (di centrodestra) dichiara che, per intervenire, non bisogna aspettare che i giovani vengano spinti alla delinquenza o ne diventino delle vittime. Il ministro degli Interni, Brice Hortefeux aveva inizialmente lanciato l'idea di un coprifuoco "mirato" solo a chi avesse già avuto a che fare con la polizia. Le misure si applicheranno invece a tutti, come prevenzione della criminalita' legata a minorenni, nello specifico per affrontare del problema della baby-gang : il dossier dei delinquenti minorenni verrà peraltro trasmesso alla giustizia.

Ad Atene gli anarchici denunciano una montatura

La magistratura greca ha aperto un'inchiesta sull'aggressione, ieri, contro il rettore dell'Universita' di Atene, ma gli anarchici, accusati del fatto, denunciano una "montatura". Il rettore, Christos Kittas, 64 anni, docente di istologia ed embriologia, era stato ricoverato ieri nel reparto intensivo dell'Ospedale Ippocrate di Atene, secondo le informazioni fficiali e dei media, dopo aver subito una commozione cerebrale non grave, in seguito a colpi infertigli sulla testa da alcuni facinorosi che volevano occupare il rettorato. In seguito all'aggressione Kittas avrebbe peraltro subito un attacco cardiaco. Dopo alcune ore durante le quali era stata espressa "preoccupazione" per le sue condizioni, le notizie avevano indicato invece che queste erano ormai buone. Il suo e' stato segnalato dai media come il piu' emblematico e grave dei ferimenti durante gli incidenti di ieri per l'anniversario dell'uccisione del giovane Alexandros Grigoropoulos il 6 dicembre 2008. "Il rettore non si e' fatto niente" scrivono sul sito Indymedia gli anarchici mostrando una foto in cui si vede il docente che abbandona l'ateneo con le proprie gambe, telefonino in mano, sostenuto da due persone ma senza abrasioni visibili sulla testa e con solo un'espressione di pena sul volto. "E questo sarebbe quello che i media chiamano un tentativo di assassinio del rettore!" scrivono gli anarchici denunciando le "manipolazioni" le "montature" contro il movimento. A Exarchia manifestazioni e repressione per l'anniversario dell'omicidio del giovane Alexis. Un anno fa prese il via la rivolta greca seguita all'omicidio ad Atenedi Alexandros Grigoropoulos, 15enne colpito a morte dalla pallottola diun poliziotto. In occasione del primo anniversario dalla sua uccisioneil movimento greco ha annunciato manifestazioni in tutto il paese econstestualmente è partita la macchina repressiva del governo greco. Daieri oltre diecimila agenti di polizia sono schierati ad Atene, e ierisera 163 persone sono state fermate in una serie di retate al centro ealla periferia di Atene alla vigilia delle grandi manifestazionipreviste per oggi. 75 persone, tra le quali cinque italiani, sono stateposte in stato di arresto. La retate sono avvenute dopo scontri con lapolizia avvenuti nel quartiere di Exarchia, al centro di Atene, altermine di un presidio e dopo una irruzione in uno spazio occupato. Treauto della polizia sono state date alle fiamme. Il movimentostudentesco si è mobilitato da alcuni giorni all'insegna dello slogan"Un anno dopo non dimentichiamo". Da venerdì sono occupate centinaia discuole e facoltà universitarie nella capitale, a Salonicco e in tuttoil paese.

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


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Ad Atene gli anarchici denunciano una montatura

La magistratura greca ha aperto un'inchiesta sull'aggressione, ieri, contro il rettore dell'Universita' di Atene, ma gli anarchici, accusati del fatto, denunciano una "montatura".

Il rettore, Christos Kittas, 64 anni, docente di istologia ed embriologia, era stato ricoverato ieri nel reparto intensivo dell'Ospedale Ippocrate di Atene, secondo le informazioni fficiali e dei media, dopo aver subito una commozione cerebrale non grave, in seguito a colpi infertigli sulla testa da alcuni facinorosi che volevano occupare il rettorato. In seguito all'aggressione Kittas avrebbe peraltro subito un attacco cardiaco.

Dopo alcune ore durante le quali era stata espressa "preoccupazione" per le sue condizioni, le notizie avevano indicato invece che queste erano ormai buone. Il suo e' stato segnalato dai media come il piu' emblematico e grave dei ferimenti durante gli incidenti di ieri per l'anniversario dell'uccisione del giovane Alexandros Grigoropoulos il 6 dicembre 2008.

"Il rettore non si e' fatto niente" scrivono sul sito Indymedia gli anarchici mostrando una foto in cui si vede il docente che abbandona l'ateneo con le proprie gambe, telefonino in mano, sostenuto da due persone ma senza abrasioni visibili sulla testa e con solo un'espressione di pena sul volto. "E questo sarebbe quello che i media chiamano un tentativo di assassinio del rettore!" scrivono gli anarchici denunciando le "manipolazioni" le "montature" contro il movimento.

A Exarchia manifestazioni e repressione per l'anniversario dell'omicidio del giovane Alexis.

Un anno fa prese il via la rivolta greca seguita all'omicidio ad Atenedi Alexandros Grigoropoulos, 15enne colpito a morte dalla pallottola diun poliziotto. In occasione del primo anniversario dalla sua uccisioneil movimento greco ha annunciato manifestazioni in tutto il paese econstestualmente è partita la macchina repressiva del governo greco.

Daieri oltre diecimila agenti di polizia sono schierati ad Atene, e ierisera 163 persone sono state fermate in una serie di retate al centro ealla periferia di Atene alla vigilia delle grandi manifestazionipreviste per oggi. 75 persone, tra le quali cinque italiani, sono stateposte in stato di arresto. La retate sono avvenute dopo scontri con lapolizia avvenuti nel quartiere di Exarchia, al centro di Atene, altermine di un presidio e dopo una irruzione in uno spazio occupato. Treauto della polizia sono state date alle fiamme. Il movimentostudentesco si è mobilitato da alcuni giorni all'insegna dello slogan"Un anno dopo non dimentichiamo". Da venerdì sono occupate centinaia discuole e facoltà universitarie nella capitale, a Salonicco e in tuttoil paese.

ELEZIONI GENERALI: NETTA VITTORIA DEL PRESIDENTE USCENTE MORALES

È indiscutibile la vittoria di Evo Morales, confermato dalle urne presidente della Bolivia per un secondo mandato consecutivo. I risultati riferiti dalla stampa attribuiscono tra il 62 e il 63% dei suffragi al presidente indigeno ed ex-capo delle Federazioni dei sindacati dei ‘cocaleros’ (coltivatori di coca) del Tropico del Chapare. Netta anche la vittoria in parlamento, dove il Movimento al socialismo (Mas) di Morales si è aggiudicato la maggioranza dei due terzi in Senato, mentre deteneva già la maggioranza alla Camera dei deputati. “Il popolo boliviano ha di nuovo fatto la storia” ha detto ieri sera Morales, rivolgendosi dal balcone del ‘Palacio Quemado’ (il ‘palazzo bruciato’), il palazzo presidenziale nella capitale La Paz, a una folla di migliaia di sostenitori e promettendo di “accelerare il cambiamento” della Bolivia “al servizio del popolo”. Senza sorprese, restano invece fedeli all’opposizione conservatrice i dipartimenti di Santa Cruz, Beni e Pando, che hanno votato in maggioranza per Manfred Reyes Villa dal ‘Plan progresio nacional-Convergencia nacional’ (Ppb-Cn). Nel prossimo Aprile, i boliviani saranno di nuovo convocati alle urne per eleggere i dirigenti di municipi e dipartimenti. Nel 2005, Morales aveva vinto le presidenziali con il 53,7% dei voti.

Iran, violenti scontri a Teheran tra polizia e manifestanti nella 'Giornata dello studente'

Violenti scontri si registrano nel centro di Teheran, in Iran, tra agenti di polizia e studenti scesi in piazza in occasione della Giornata dello studente. E' quanto riferisce la Tv satellitare 'al-Arabiya'.

Nel timore di manifestazioni anti-governative, le autorità iraniane hanno dispiegato molti agenti nelle strade della capitale. Secondo l'emittente di Dubai, gli scontri si registrano in particolare nella zona dell'Università Shahid Beheshti, che si trova a poca distanza dagli uffici della Guida Suprema, l'ayatollah Ali Khamenei.

Le autorità iraniane hanno proibito ai media stranieri la copertura dell'evento e rafforzato le misure di sicurezza per impedire qualsiasi forma di nuove proteste. All'università di Teheran testimoni riferiscono della presenza di centinaia di agenti intorno all'ateneo che rappresenta il punto di maggiore concentrazione degli studenti che contestano il presidente Mahmoud Ahmadinejad.

Il 7 dicembre di ogni anno viene ricordata la morte di tre studenti durante le proteste anti-Usa del 1953, ma l'Onda Verde, il movimento riformista che si è costituito all'indomani delle contestate elezioni presidenziali del 12 giugno in Iran, ha già rilanciato la sfida al governo e annunciato manifestazioni di massa in tutto il Paese.

Secondo mandato per Basescu

Colpo di scena nelle elezioni in Romania, dato per perdente dalla maggioranza degli exit poll all'uscita dalle urne, il presidente uscente di centro destra Traian Basescu ha ottenuto il secondo mandato.

Basescu ha ottenuto il 50,37% dei voti, stando ai dati ufficiali forniti al 99% dello spoglio delle schede.

Crollano bar e ristoranti, chiusure record 2009 Fipe, prima volta piu' saracinesche abbassate che aperte

ROMA - Il 2009 sarà ricordato come un anno storico per i pubblici esercizi, ma non in positivo: per la prima volta, infatti, il numero di imprese iscritte nei 12 mesi supererà quelle cessate. Da gennaio a settembre, in particolare, hanno chiuso i battenti 634 tra bar e ristoranti italiani, principalmente al Nord, "e questo trend non solo verrà confermato, ma probabilmente con numeri ancora più negativi". La previsione è stata fatta da Edi Sommariva, direttore generale di Fipe-Confcommercio, la Federazione dei pubblici esercizi, che ha tracciato con l'Ansa il bilancio dei primi nove mesi dell'anno tra natalità e mortalità delle imprese, segno di una crisi che non accenna certo ad allentare.

"E' un dato 'storico' per i pubblici esercizi - spiega Sommariva - perché mai si era registrato un bilancio con il segno meno su un arco temporale di quasi un anno, il che dimostra come i deboli segnali di ripresa non trovino riscontro nella realtà delle imprese che vivono di consumi interni". Da gennaio a settembre, in particolare, sono state iscritte 15.738 imprese, mentre ne sono cessate 16.372. A chiudere sono soprattutto i 'piccoli' con meno di 5 addetti e le realtà a conduzione familiare situati nei piccoli centri italiani, mentre il 40% delle nuove aperture è dovuto agli immigrati nelle grandi città. I dati peggiori si registrano al Nord, ed in particolare in Emilia Romagna (-189). Al Centro è andato male soprattutto il Lazio (-158), mentre al Sud la Sicilia (-216). Soltanto in 6 delle 20 Regioni, in prevalenza meridionali, il dato è positivo, in particolare in Molise (+10), Campania (+266), Puglia (+3), Basilicata (+4), Calabria (+88) e Sardegna (+14). Un turn over imprenditoriale che, secondo la Fipe, si dimostra particolarmente elevato in Lombardia, dove hanno chiuso 2.449 imprese su 2.589 iscritte. Mortalità rilevante anche in Piemonte (-73) e Veneto (-64) sebbene un'altrettanta elevata natalità abbia consentito di contenere le 'perdite'. Stesso trend anche per Valle d'Aosta (-9) e Molise (-10), che non avevano mai registrato saldi negativi così consistenti in relazione alla loro struttura produttiva. La maggior parte dei locali che hanno chiuso i battenti sono quelli di fascia media che rappresentano il 70% delle imprese del settore, 175 mila circa su un totale di 250 mila. "E' un comparto che si sta polarizzando, diventando sempre più dualistico - conclude Sommariva - caratterizzato da una fascia di offerta alta e una bassa; chi soffre alla fine è quella intermedia che rispecchia l'effetto della crisi che non offre spazio ai consumi interni".

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