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'''All'alfa romeo di arese picchetto contro i licenziamenti''' Circa 60 operai dell'ex Alfa Romeo di Arese (Milano) hanno bloccato l'ingresso est dello stabilimento, per protestare contro il licenziamento di due delegati sindacali da parte di Innova Service, l'azienda che gestisce le portinerie. «Il prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi ci ha garantito che i delegati sarebbero stati reintegrati, ma finora non c'è stato nessun gesto concreto», ha spiegato Corrado Delle Donne, coordinatore dello Slai-Cobas. «Ci sentiamo presi in giro - ha continuato - e nei prossimi giorni organizzeremo presidi a sorpresa davanti ai cancelli della fabbrica, finchè non si sbloccherà la situazione». Il provvedimento disciplinare nei confronti dei due delegati sindacali, infatti, sembra un ricatto alle rappresentanze dei lavoratori. '''Immigrati, pronto il piano Sacconi: devono parlare italiano e rispettarci''' da ilgiornale online Garantire agli stranieri l’integrazione, a patto che questa sia legata al lavoro. Riconoscere ai cittadini di altri Paesi tutti i diritti: quelli fondamentali, come la salute, la sicurezza nel posto di lavoro e la giusta retribuzione, ma anche alcuni specifici, ritagliati sulla loro condizione. La permanenza degli stranieri in Italia deve comunque essere legata a un patto del quale deve fare parte il riconoscimento e il rispetto della nostra identità nazionale. E poi la conoscenza della nostra lingua. Queste le linee guida di quello che il ministro del Lavoro ha già chiamato «Piano nazionale per l’integrazione, identità e incontro». Ieri Sacconi ha detto che il piano sarà approvato presto. La «via italiana», che è visibile in provvedimenti già adottati, ma che sarà codificata con il Piano «identità e incontro», si muoverà lungo due dimensioni. Fermezza e rigore contro gli immigrati così detti irregolari e "integrazione", parola quanto mai controversa, fondata sulla conoscenza e il rispetto della identità italiana (?????). I flussi, insomma, andranno governati e programmati. Fa parte del piano il permesso di soggiorno a punti già previsto dal decreto sicurezza. Un «accordo» tra istituzioni e immigrato che non potrà essere solo simbolico. Lo scambio consiste nel fatto che le istituzioni dovranno garantire una «effettiva opportunità all'integrazione», assicurando la parità di accesso al lavoro ai cittadini stranieri (ahaha). Parità anche nell’accesso alla conoscenza e alle prestazioni sociali. Gli immigrati dovranno in cambio impegnarsi su tre punti: l’osservanza delle regole, il rispetto dell'identità nazionale e la conoscenza della lingua. Nel piano dovrebbe trovare anche la questione abitativa. Sacconi ha ritirato fuori un piano che aveva in progetto già da quest'estate ma, a quanto pare, i fatti di Milano hanno creato l'occasione per accelerare i tempi. |
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Gr 19:30
Sommario
In primo Piano
Editoriale
NOTIZIE BREVI
ESTERI
ITALIA
Siparietto
Gr 13:00
In primo Piano
Ieri i no tav hanno occupato la sala vi della Freccia Rossa
Ieri pomeriggio per oltre due ore e mezza hanno simbolicamente occupato, incatenandosi, la sala vip della Freccia Rossa, alla stazione di Torino Porta Nuova
Altri No Tav, inizialmente pochi poi sempre più man mano che il tam tam No Tav diffondeva la notizia, distribuivano volantini, e facevano comizi volanti con un piccolo megafono. Forte la solidarietà di viaggiatori e lavoratori delle ferrovie che si sono uniti ai cori, hanno chiesto informazioni, e, in qualche caso si sono uniti alla protesta.
La propaganda per il Tav sostiene che chi si oppone bada solo al giardino di casa propria senza fare gli interessi generali, rappresentati dalle grandi opere. Opere inutili, dannose, pagate con i soldi sottratti ai servizi per le persone.
Da un mese i No Tav - migliaia di persone da Torino alla Val Susa – hanno dato vita a presidi, bloccato treni e autostrade, fatto informazione e contrastato i sondaggi per la nuova linea ad alta velocità tra Torino/Lyon. Al corteo del 23 gennaio a Susa hanno partecipato 40.000 persone.
e in treno, per chi lavora e per chi studia, è diventato sempre più pericoloso, disagevole, costoso. La drastica riduzione del personale si è tradotta in diminuzione della sicurezza, della pulizia, della puntualità. Ma il biglietto è aumentato anno dopo anno. Tragedie come quella di Viareggio si sarebbero potute evitare, ma i soldi pubblici sono stati spesi per la Freccia Rossa, per il trasporto di elite. A Torino Porta Nuova e in tutte le stazioni di Trenitalia quelli del supertreno hanno una biglietteria e una sala d’aspetto riservate. Per gli altri carrozze sporche, in ritardo, poco sicure.
No Tav Autogestione – Torino notav_autogestione@yahoo.it – 338 6594361
NOTIZIE BREVI
ESTERI
Scontri nei campi profughi vicino Beirut
Continuano gli scontri tra fazioni palestinesi, anche nei campi profughi. Due morti, tra cui una donna, è il bilancio degli scontri armati scoppiati nelle ultime 24 ore in un campo profughi palestinese a sud di Beirut. Nella sparatoria, afferma il giornale francofono L'Orient-Le Jour, una rifugiata palestinese del campo, Nejme Yussuf, è rimasta uccisa da una pallottola vagante. Secondo gli accordi del Cairo del 1969, ancora oggi in vigore, tra governo di Beirut e rappresentanti palestinesi, l'esercito libanese non potrebbe entrare nei campi profughi palestinesi, ma si dovrebbe limitare a pattugliarne il perimetro e a controllarne gli accessi ufficiali. Nell'estate 2007,però, circa 400 persone erano rimaste uccise nelle battaglie combattute dall'esercito libanese contro esponenti di Fatah al Islam nel campo profughi di Nahr al Bared, nei pressi del porto settentrionale di Tripoli.
ITALIA
All'alfa romeo di arese picchetto contro i licenziamenti
Circa 60 operai dell'ex Alfa Romeo di Arese (Milano) hanno bloccato l'ingresso est dello stabilimento, per protestare contro il licenziamento di due delegati sindacali da parte di Innova Service, l'azienda che gestisce le portinerie. «Il prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi ci ha garantito che i delegati sarebbero stati reintegrati, ma finora non c'è stato nessun gesto concreto», ha spiegato Corrado Delle Donne, coordinatore dello Slai-Cobas. «Ci sentiamo presi in giro - ha continuato - e nei prossimi giorni organizzeremo presidi a sorpresa davanti ai cancelli della fabbrica, finchè non si sbloccherà la situazione». Il provvedimento disciplinare nei confronti dei due delegati sindacali, infatti, sembra un ricatto alle rappresentanze dei lavoratori.
Immigrati, pronto il piano Sacconi: devono parlare italiano e rispettarci
da ilgiornale online
Garantire agli stranieri l’integrazione, a patto che questa sia legata al lavoro. Riconoscere ai cittadini di altri Paesi tutti i diritti: quelli fondamentali, come la salute, la sicurezza nel posto di lavoro e la giusta retribuzione, ma anche alcuni specifici, ritagliati sulla loro condizione. La permanenza degli stranieri in Italia deve comunque essere legata a un patto del quale deve fare parte il riconoscimento e il rispetto della nostra identità nazionale. E poi la conoscenza della nostra lingua.
Queste le linee guida di quello che il ministro del Lavoro ha già chiamato «Piano nazionale per l’integrazione, identità e incontro». Ieri Sacconi ha detto che il piano sarà approvato presto.
La «via italiana», che è visibile in provvedimenti già adottati, ma che sarà codificata con il Piano «identità e incontro», si muoverà lungo due dimensioni. Fermezza e rigore contro gli immigrati così detti irregolari e "integrazione", parola quanto mai controversa, fondata sulla conoscenza e il rispetto della identità italiana (?????).
I flussi, insomma, andranno governati e programmati. Fa parte del piano il permesso di soggiorno a punti già previsto dal decreto sicurezza. Un «accordo» tra istituzioni e immigrato che non potrà essere solo simbolico. Lo scambio consiste nel fatto che le istituzioni dovranno garantire una «effettiva opportunità all'integrazione», assicurando la parità di accesso al lavoro ai cittadini stranieri (ahaha). Parità anche nell’accesso alla conoscenza e alle prestazioni sociali. Gli immigrati dovranno in cambio impegnarsi su tre punti: l’osservanza delle regole, il rispetto dell'identità nazionale e la conoscenza della lingua. Nel piano dovrebbe trovare anche la questione abitativa.
Sacconi ha ritirato fuori un piano che aveva in progetto già da quest'estate ma, a quanto pare, i fatti di Milano hanno creato l'occasione per accelerare i tempi.
Siparietto
Gr 9:30
ESTERI
ITALIA
Appunti e note redazionali
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