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'''Bertolaso scrive a Protezione civile: io come alluvionato'''
Il capo della Protezione civile Guido Bertolaso, nuovamente sotto i riflettori dei media dopo un avviso di garanzia nell'ambito dell'inchiesta per corruzione negli appalti per i "grandi eventi", si è paragonato oggi ad un alluvionato, ribadendo di sentirsi una parte lesa nell'intera vicenda.
"Ho provato, in questi giorni, l'angoscia, il senso di ingiustizia, di devastazione, di perdita totale e senza eccezione delle tante persone che abbiamo soccorso dopo che le loro case erano state invase da fiumi di fango", racconta Bertolaso in una lettera aperta alla Protezione civile.
Bertolaso si definisce "un alluvionato", che si trova "a patire sofferenza, rimpianti, strazianti ricordi e a misurare con la mente l'abisso che un semplice fatto ha scavato tra la mia vita normale e questi giorni di pubblico ludibrio, di autorizzazione data a chiunque di sentenziare su di me e sul mio operato".

ITALIA

  • NO TAV: LA "TRASPARENZA" DELLE TRIVELLE NOTTURNE E LA RISPOSTA DEI NO TAV

Tensione la notte scorsa a Susa dove è stata installata l'ennesima trivella per i carotaggi relativi alla linea ad alta velocità Torino-Lione. Attorno a mezzanotte, in frazione Coldimosso, decine di poliziotti hanno blindato la zona di proprietà della Provincia di Torino dove è stata posta la trivella. In poco tempo sul posto sono arrivati centinaia di No Tav, che hanno bloccato la ex statale 24 e sono stati poi spintonate e spintonati lontano dagli agenti mentre cercavano di recarsi verso la trivella. Un'impresa legata alla Sitaf, società che gestisce l'autostrada A32 Torino-Bardonecchia, ha, tuttavia, tagliato il guard rail costruendo una rampa d'accesso provvisoria alla trivella in mezzo all'autostrada.

CHIAMARE MAURIZIO

ALDROVANDI: A PROCESSO I BLOGGER QUERELATI PER AVER DENUNCIATO L'INERZIA DEL QUESTORE DI FERRARA

E' iniziato questa mattina, nel tribunale di Modena, un processo a carico di 6 persone che si sono occupate del caso di Federico Aldrovandi, il 18enne ucciso dalla polizia a Ferrara all'alba del 25 settembre 2005. I 6, insieme ad almeno altri 16 soggetti, sono stati querelati per i commenti scritti su internet relativamente all'operato dell'ex questore di Ferrara, Elio Graziano. Alcuni dei blogger incriminati hanno solo scritto che l'ex questore non aveva svolto indagini. AUDIO (corrispondenza di uno dei blogger, da rodu)

Bertolaso scrive a Protezione civile: io come alluvionato Il capo della Protezione civile Guido Bertolaso, nuovamente sotto i riflettori dei media dopo un avviso di garanzia nell'ambito dell'inchiesta per corruzione negli appalti per i "grandi eventi", si è paragonato oggi ad un alluvionato, ribadendo di sentirsi una parte lesa nell'intera vicenda. "Ho provato, in questi giorni, l'angoscia, il senso di ingiustizia, di devastazione, di perdita totale e senza eccezione delle tante persone che abbiamo soccorso dopo che le loro case erano state invase da fiumi di fango", racconta Bertolaso in una lettera aperta alla Protezione civile. Bertolaso si definisce "un alluvionato", che si trova "a patire sofferenza, rimpianti, strazianti ricordi e a misurare con la mente l'abisso che un semplice fatto ha scavato tra la mia vita normale e questi giorni di pubblico ludibrio, di autorizzazione data a chiunque di sentenziare su di me e sul mio operato".

ESTERI

Honduras. La Commissione della verità «è una farsa»

Rischia di rivelarsi «una farsa» la cosiddetta ‘Commissione della verità’ promossa, almeno sulla carta, dal neo-presidente Porfirio Lobo per individuare le responsabilità dell’operazione militare che il 28 giugno dello scorso anno portò alla deposizione e all’espulsione dal paese dell’ormai ex-presidente Manuel Zelaya. A sostenerlo, in un documento inviato al segretario di stato americano Hillary Clinton, è il Centro per la giustizia e il diritto internazionale [Cejil], organizzazione non governativa fondata nel 1991 da un gruppo di giuristi latinoamericani e caraibici con sede centrale a Washington. «Ci sono forze potenti che si oppongono a qualsiasi resa dei conti per il golpe e le sue conseguenze» afferma nella missiva il Cejil; «Il presidente Lobo – aggiunge – ha promesso la creazione di una ‘Commissione della verità’, ma il fatto stesso che non abbia riconosciuto che gli avvenimenti del Giugno scorso costituirono un colpo di stato offre ragioni sufficienti a dubitare che la Commissione farà uno sforzo per accertare la verità». A ciò si aggiunge la proposta di una legge di amnistia per tutte le persone coinvolte nella deposizione di Zelaya, mentre anche la designazione dell’ex-presidente «de facto» Roberto Micheletti come legislatore a vita «sembra volta a proteggerlo da un’incriminazione».

Argentina, tensione con la Gran Bretagna per il petrolio delle Falkland

Il governo argentino ha ordinato che le navi dirette alla isole Falkland, attraverso le acque territoriali di Buenos Aires, siano sottoposte a nuovi e stringenti controlli. La scoperta di importanti giacimenti di petrolio, nelle vicinanze delle isole britanniche, ha risvegliato una mai sopita disputa tra i due stati che 28 anni fa era sfociata in guerra. All'inizio di questo mese il governo Argentino ha ufficialmente protestato con la Gran Bretagna per l'inizio delle operazioni di trivellazione, previste nella prima metà del 2010. La presidente Cristina Fernandez questo martedì ha firmato un decreto che impone a tutte le navi che viaggiano tra l'Argentina e le isole di chiedere l'autorizzazione preventiva, incluse quelle che vogliono attraversare le acque territoriali in rotta verso le Falkland. "I regolamenti che disciplinano le acque territoriali argentine sono di competenza delle autorità argentine. Questo non pregiudica la navigazione nelle acque territoriali delle Isole Falkland, che sono controllate dalle autorità dell'isola" si legge in comunicato del ministero degli esteri britannico in risposta al decreto.

CHILE: CRIMINI DITTATURA: DA OGGI TORNA AL LAVORO LA ‘COMMISSIONE VALECH’

La ‘Commissione Valech’, organismo che nel 2005 documentò oltre 28.000 casi di tortura commessi durante la dittatura di Augusto Pinochet (1973-1990), riprenderà da oggi le sue attività d’indagine, avviate nel 1990, allargando le sue competenze alle denunce di ‘sparizioni forzate’ ed esecuzioni arbitrarie a sfondo politico. In base a un decreto presidenziale, la Commissione sarà abilitata a ricevere per sei mesi nuove denunce su abusi perpetrati dal regime militare nell’arco tra l’11 Settembre 1973 e il 10 Marzo 1990. Potranno ripresentare i loro dossier anche coloro che già lo fecero di fronte allo stesso organismo e alla ‘Commissione Rettig’ (Commissione nazionale cilena per la verità e la riconciliazione, precedente alla Valech, denominata per esteso Commissione nazionale sulla detenzione politica e la tortura), ma che non furono accolte, sempre che contengano elementi di novità.

PROCESSI AI PARAMILITARI, CONFESSATI OLTRE 30.000 OMICIDI Sono esattamente 30.470 gli assassinii confessati dai paramilitari smobilitati dopo il cosiddetto processo di pace col governo. A confessare sugli episodi di violenza perpetrati nell’arco di un ventennio - dalla metà degli anni '80 al 2003 – sono stati finora appena 4112 ex-membri delle ‘Autodifese unite della Colombia’ (Auc), su un totale di oltre 32.000 paramilitari smobilitati. La ‘legge di Giustizia e Pace’, voluta dal governo del presidente Alvaro Uribe, stabilisce una pena massima di otto anni di carcere per i paramilitari disposti a confessare i loro crimini. La procura speciale ha documentato, tra gli altri, finora oltre un migliaio di stragi, 2500 ‘sparizioni forzate’, oltre 2000 casi di spostamenti di massa di civili, 1000 sequestri.

Uganda reato di omosessualità

Omosessualità aggravata. Un reato considerato alla stregua dell'omicido e del furto che, con questi ultimi, potrebbe avere in comune non solo la previsione delle aggravanti, appunto, ma anche la determinazione della pena: la morte o, nel migliore dei casi, al carcere a vita. È quanto previsto dall'Anti-homosexuality bill, meglio noto come Kill Gay Bill, che il parlamento ugandese sta discutendo in questi giorni per apprestersi a votare entro la fine del prossimo mese. Il disegno di legge, presentato dal deputato David Bahati, si allinea totalmente alle politiche in materia di omosessualità adottate dalla maggior parte degli Stati dell'Africa subsahariana e che prevedono severe punizioni per coloro che frequentano un partner dello stesso ses so .Il decreto, che colpirebbe circa una persona su 62 in uganda, sarebbe supportato da un'ampia fetta di popolazione. Un pregiudizio diffuso in Uganda e' quello di identificare gli omosessuali con i pedofili.

Nigeria scontri di civiltà nel cimitero FORSE

Tutto avrebbe avuto inizio quando i cristiani hanno tentato di interrompere una cerimonia in atto per seppellire un bambino musulmano. Da questo episodio sono nati gli scontri tra i due gruppi religiosi nel cimitero vicino alla città di Jos, che hanno indotto l'esercito nigeriano ad intervenire per separare i contendenti. Le due fazioni religiose da tempo stanno rivendicando il diritto esclusivo di utilizzare l'area cimiteriale, arrivando a sottoporre il caso ad un tribunale. Il mese scorso più di 300 persone sono morte negli scontri tra i due gruppi in conflitto. Migliaia di soldati sono intervenuti per sedare i combattimenti, centinaia gli arresti compiuti. Il gruppo musulmano sostiene di aver acquistato l'area del cimitero dai cristiani, mentre questi ultimi negano la vendita e rivendicano la proprietà del terreno. Secondo alcune testimonianze la reale causa degli scontri deve ravvisarsi nella lotta politica per l'acquisizione del potere nella città.

Trattato sulla messa al bando delle bombe a grappolo

Con i documenti presentati all’Onu da Burkina Faso e Moldovia sono state raggiunte le 30 ratifiche necessarie per l’entrata in vigore del Trattato per la messa al bando delle bombe a grappolo, un’arma responsabile della morte di decine di migliaia di civili nota anche con il termine inglese “cluster bomb”.

  • Nella maggior parte dei casi le bombe a grappolo sono lanciate da aerei, si aprono in volo e disperdono a largo raggio sul territorio centinaia di munizioni pronte a esplodere anche dopo anni. Sottoscritto da 104 paesi a partire dal Dicembre 2008, il Trattato vieta la produzione, l’uso e la vendita all’estero delle bombe a grappolo e impegna gli stati a fissare scadenze per la distruzione delle loro riserve nazionali. Con l’ufficializzazione delle ultime ratifiche, il documento potrà entrare in vigore il 1° Agosto. Tra i paesi firmatari figurano Francia, Germania e Spagna che, a differenza di Inghilterra e Italia, hanno anche ratificato. Restano fuori dall’accordo potenze come Russia, Cina, Stati Uniti e Israele, paese quest’ultimo accusato dall’Onu di aver disseminato durante la guerra in Libano del 2006 più di quattro milioni di munizioni.

Internazionale

Gerusalemme

E' in corso una nuova fase nelle violazioni israeliane della Città Santa occupata. E' quanto ha denunciato ieri il, presidente della sezione gazawi della "Al-Quds international institution", spiegando che Israele ha diramato decine di ordini di demolizione di case, appartamenti, negozi, e altre strutture, e di arresti di massa contro palestinesi. Lanciando l'allarme sul progetto israeliano che ritiene Gerusalemme Est "un'area edificabile per gli ebrei" con la conseguente espulsione -pulizia etnica - dei legittimi abitanti palestinesi.

Afghanistan

12 talebani uccisi in un raid

Altri 5 sono morti dopo essere stati colpiti da un drone nel Waziristan. Almeno 12 talebani sono stati uccisi in un raid aereo dalla Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf) nell'est dell'Afghanistan. Lo ha riferito un portavoce dell'Isaf a Kabul. Il gruppo di talebani e' stato localizzato da una pattuglia militare vicino alla frontiera con il Pakistan. E' intervenuto un aereo della coalizione che ha lanciato missili teleguidate contro i guerriglieri, uccidendone una dozzina. L'obiettivo dell'attacco era un covo della guerriglia nel villaggio di Tapi, 15 chilometri a est di Miranshah, principale citta' della regione e roccaforte dei talebani e di Al Qaeda.

LIBIA, RESPINTI NOVE CITTADINI ITALIANI

In seguito alla decisione di sospendere i visti d'ingresso ai cittadini dell'area Schengen, le autorità libiche hanno respinto 9 italiani atterrati a Tripoli. Altri 3 hanno denunciato di aver pagato 60 euro per sedere su un sedile dell'aeroporto prima di essere espulsi.

ITALIA

Altri tre fermati dopo gli scontri di via padova

  • (ANSA) - MILANO, 17 FEB - Tre giovani egiziani, di cui due senza permesso di soggiorno, sono stati fermati dai carabinieri a Milano, con l'accusa di devastazione aggravata.I tre, di eta' compresa tra 21 e 23 anni, avrebbero partecipato ai disordini avvenuti il 13 in via Padova dopo l'omicidio di un giovane egiziano. Con questi ultimi tre fermi, sale a 9 il numero dei migranti fermati

Morti di lavoro

Eternit, la multinazionale della morte d'amianto. Nuova udienza a marzo

e con questo suggestivo racconto di uno dei lavoratori entriamo nella notizia: "Ti entra nel corpo, nelle viscere, nei bronchi, nei polmoni e quando te né accorgi sei fottuto. Non ti dà neanche la possibilità di urlare, perché ti lascia senza fiato, ma prima ti leva la parola che si fa rantolo. Ci lavori insieme per anni, e te lo porti a casa e pure in vacanza e lui lì zitto. E dopo averti abitato per una trentina d’anni ti ripaga, a seconda della vita che gli hai fatto fare, con mesotelioma pleurico, carcinoma polmonare, asbestosi. Tumori che ti consumano in poco meno di sei mesi. L’ospite letale è la fibra d’amianto, più sottile di un capello, e in Italia la lista delle sue vittime, tra morti e malati, già conta tremila persone. Un numero destinato a crescere. Epicentro della strage Casale Monferrato (Al), a seguire Cavagnolo (To), Rubiera (Re) e Bagnoli (Na). Mandante Eternit Spa. E non è una novità, della nocività dell’amianto si ha certezza dal 1906 e per i morti di Casale c’è già stato un processo.

  • Di nuovo c’è che il processo in corso a Torino che per la prima volta non vede come imputati i dirigenti delle fabbriche italiane, ma gli ultimi proprietari della multinazionale svizzera: Colpevoli di avere adottato un' incosciente politica aziendale, in Italia, come nel resto del mondo, senza nessuna cautela per la salute dei lavoratori e dell’ambiente.

Merloni di nocera umbra Presidio alla Merloni di Nocera Umbra a difesa del posto di lavoro

I lavoratori della Merloni SpA di Colle di Nocera Umbra sono stanchi di aspettare: da circa sedici mesi, caratterizzati solo da ricorsi alla cassa integrazione La Merloni, che occupa circa settemila operai compreso l'indotto, per molti anni ha rappresentato un punto di riferimento lavorativo, economico e sociale per migliaia di famiglie dell'Umbria e delle Marche con gli stabilimenti di Nocera (Pg) e di Fabriano (An) da sedici mesi, passati in regime di commissariamento,

BOLOGNA: LA LOTTA PER LA CASA CONTINUA

Da Modena a Bologna, dalla violenza di Stato alla lotta per la casa: Asia Rdb e Bologna prende casa, stanno organizzando un presidio permanente in via del Vivaio, dove diversi occupanti di alloggi popolari si sono rifiutati di abbandonare le loro abitazioni barricandosi sul tetto dello stabile.

AMBIENTE: MENTRE IL GOVERNO INVESTE NELL'INUTILE PONTE SULLO STRETTO, LA CALABRIA FRANA

cominciata a Maierato, paese di 2.300 persone in provincia di Vibo Valentia, l'evacuazione in massa dei residenti. Ieri � franato un intero costone della montagna a ridosso del centro, mettendo in pericolo numerose abitazioni. Lo sgombero � stato deciso a scopo precauzionale dal sindaco, Sergio Rizzo, che ha definito lo scenario apocalittico. Le prime 300 persone sono state allontanate dalle loro abitazioni � ieri sera, ma da stamani � cominciata l'evacuazione di tutto il paese.

ALDROVANDI: A PROCESSO I BLOGGER QUERELATI PER AVER DENUNCIATO L'INERZIA DEL QUESTORE DI FERRARA

iniziato questa mattina, nel tribunale di Modena, un processo a carico di 6 persone che si sono occupate del caso di Federico Aldrovandi, il 18enne ucciso durante un controllo di polizia a Ferrara all'alba del 25 settembre 2005. I 6, insieme ad almeno altri 16 soggetti, sono stati querelati per i commenti scritti su internet relativamente all'operato dell'ex questore di Ferrara, Elio Graziano. Alcuni dei blogger incriminati hanno solo scritto che l'ex questore non aveva svolto indagini. AUDIO

gror100217 (last edited 2010-02-17 18:26:20 by anonymous)