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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

ITALIA

COMUNICATO di RADIOBLACKOUT

23/02/10 Comunicato sulla perquisizione a Radio Blackout 105.2 FM Nel pieno della campagna "spegni la censura, accendi blackout!", ad un mese dalla scadenza prevista del contratto d'affitto con cui Chiamparino cerca di mettere a tacere una storica voce libera e indipendente della città, Radio Blackout subisce questa mattina un nuovo attacco censorio e intimidatorio. Con la scusa di un'operazione di polizia inconsistente, volta a criminalizzare l'Assemblea Antirazzista Torinese, che da mesi organizza appuntamenti pubblici di protesta contro l'orrore dei centri di identificazione ed espulsione, la radio viene di fatto sequestrata per più di 6 ore, impedendoci di andare in onda con il nostro consueto palinsesto di quotidiana contro-informazione. Per più di un'ora è stato anche staccato il segnale radio. Messi sotto sequestro apparecchiature informatiche fondamentali per la quotidiana attività della radio. La nuova "grande operazione", fatta di 23 perquisizioni, 3 arresti "cautelari" in carcere e altre 3 custodie ai domiciliari è costruita, ancora una volta, su reati di scarsissima rilevanza penale: insulti, reati contro il patrimonio, resistenza e violenza a pubblico ufficiale e una generica associazione a delinquere. Tre dei colpiti da questi provvedimenti sono nostri redattori. A ordire la trama contro i "nemici pubblici", il sostituto Pm Andrea Padalino, già salito agli onori delle cronache per la proposta razzista di rendere obbligatorie le impronte digitali per gli/le immigrati/e. Radio Blackout non si è mai sottratta dal denunciare pubblicamente con la propria attività informativa le ossessioni xenofobe di questo pubblico ministero. Non ci stupisce che con la dilatata perquisizione mattutina della nostra sede (e con l'operazione tutta) il Pm in odore di carriera cerchi anche una personale vendetta. L'indagine si sgonfierà presto, il tutto si risolverà ancora una volta in un nulla di fatto. Ma intanto, attraverso la scusa di misure "cautelari", s'imprigionano e zittiscono le voci scomode. Ore 19: redazione 'allargata' di Radio BlackOut, via Cecchi, 21/A Ore 22: presidio di solidarietà ai reclusi del CIE ed agli arrestati di stamattina, sotto il CIE di corso Brunelleschi angolo via Monginevro

FEMMINICIDI

23 Feb - Vittoria, provincia di Ragusa - Uomo italiano arrestato per stalking nei confronti della ex moglie In più circostanze tra il 2005 ed il 2009, l'uomo ha maltrattato la convivente con ingiurie, minacce, percosse e violenze a sfondo sessuale, tanto da indurre la donna a sporgere denuncia ai Carabinieri del luogo. 23 feb - Torino - Uomo italiano denunciato per stalking nei confronti di una donna romena Lui la perseguitava dopo la fine della loro relazione, per mesi l'ha minacciata, pedinata, le ha fatto telefonate e inviato sms insistenti. 23 feb - Prato Sesia, provincia di Novara - Uomo italiano sequestra e tenta di violentare una giovane donna rumena 23 feb - Venaria, provincia di Torino - Uomo italiano ha sequestrato e violentato la ex convivente e la figlia 15enne di lei

BRESCIA - MORTO IN CARCERE

E' un ragazzo di nazionalità tunisina l'ottavo detenuto suicida, avvenuto nel carcere di Brescia il 23 febbraio. La situazione della Casa Circondariale di Brescia è rappresentativa dell'assurdo sovraffollamento. Brescia ha una “capienza regolamentare” di 206 posti, ma i detenuti sono 510, di cui 305 non-italiani (dati Dap riferiti al 19 febbraio scorso). Questo significa che ogni detenuto ha a disposizione uno spazio in cella inferiore ai 2 mq, spazio nel quale trascorre 20-22 ore al giorno.

TENTATIVO DI SUICIDIO A PONTE GALERIA

E' al terzo tentativo di suicidio Boukili Whid, l'uomo marocchino recluso a ponte galeria. Due settimane fa aveva tentato il suicidio e si era fermato solo quando i crocerossini gli avevano promesso di farlo parlare con il magistrato. Quando ha scoperto che la promessa non sarebbe stata mantenuta, per la disperazione si era buttato giù da una delle cancellate della gabbia. Dopo qualche giorno di ospedale, l'uomo è tornato in cella, dove ha tentato di impiccarsi ed è stato salvato dall'intervento di altri reclusi. Corrispondenza di stamattina con un compagno di cella

JOY AL CIE DI MODENA

Oggi le compagne bolognesi della rete Noinonsiamocomplici sono riuscite ad ottenere il permesso per andare a trovare joy al CIE di Modena. Ascoltiamo la corrispondenza

ITALTEL: SCIOPERO E CORTEO CONTRO LA CASSA INTEGRAZIONE

Ancora lotte per il diritto di lavoro, in Italia e non solo. Adesione totale, secondo i sindacati, allo sciopero di un'ora indetto stamani dai lavoratori della Italtel di Settimo Milanese, per protestare contro la cassa integrazione per 400 lavoratori in tutta Italia. Tutti i dipendenti, circa 1.200, sono usciti dagli uffici e hanno organizzato un corteo all'interno dell'azienda. I lavoratori di Settimo Milanese a rischio cassa integrazione sono 237, mentre, secondo il piano industriale dovrebbe chiudere del tutto lo stabilimento di Roma. I sindacati hanno chiesto un incontro urgente alla Regione Lombardia e alla Provincia di Milano, per discutere sulle prospettive occupazionali nell'area e intanto, nel pomeriggio, si è tenuta un'assemblea, durante la quale si è deciso di organizzare una manifestazione che coinvolga i dipendenti di tutte le aziende in crisi nell'Alto Milanese, dall'Eutelia alla Nokia Siemens.

TORINO: PROPOSTA PROVOCATORIA AGLI OPERAI DELLA THYSSEN KRUPP

E' una proposta scandalosa quella che la multinazionale dell'acciaio ThyssenKrupp ha fatto ai sindacati: cassa integrazione in deroga in cambio della rinuncia ad azioni legali nei confronti della ThyssenKrupp e dell'azzeramento dei precedenti accordi. I sindacati chiedevano una tranche di cassa straordinaria in deroga per 8 mesi per circa 30 lavoratori, ex operai delle acciaierie di Corso Regina Margherita, che dal 2 marzo saranno senza copertura. A partire dal giorno successivo, infatti, l'azienda potrà procedere in modo unilaterale, licenziando i lavoratori e aprendo una procedura di mobilità obbligatoria. In cambio della concessione di questa cig, l'azienda ha dunque chiesto l'annullamento degli accordi precedenti e ha preteso che ulteriori incentivi all'esodo siano elargiti solo in base al ripristino del verbale di transazione tombale, già oggetto di aspre polemiche. Il servizio con Ciro Argentino, ex operaio della ThyssenKrupp di Torino sopravvissuto all'incendio del 6 dicembre 2007.

Alessandria - In movimento per il diritto alla casa

Oggi giornata di mobilitazione della Rete Sociale per la Casa nella città di Alessandria. Appuntamento alle ore otto del mattino per dirigersi in Via Ugo Foscolo al quartiere Pista con l'intento di impedire lo sfratto per morosità incolpevole di una famiglia di migranti. Alle 9 e 30 si è presentato l'Ufficiale Giudiziario, accompagnato dalla proprietà e dall'avvocato. Ad una prima affermazione azzardata dove comunicava che dovevano assolutamente abbandonare l'alloggio, tutti sono stati ricondotti a più miti consigli. La presenza di una cinquantina di persone al picchetto antisfratto ha conquistato una proroga al 31 di Marzo, giornata entro la quale le Istituzioni sono chiamate a trovare una soluzione alternativa. Finito il blocco dello sfratto i manifestanti si sono diretti davanti al Comune di Alessandria dove ad attenderli c'erano altre famiglie e attivisti. In tutto circa una settantina le persone presenti al presidio davanti a Palazzo Rosso, per chiedere una soluzione alternativa per gli abitanti di Via Carlo Alberto 14, il blocco degli sfratti e la regolarizzazione delle occupazioni abitative di via Viora. I manifestanti hanno chiesto a gran voce un incontro con il Sindaco, non che assessore alla casa della città e visto che tardava ad arrivare, hanno invaso la carreggiata inscenando un blocco stradale nella centralissima Piazza Libertà, mandando in tilt il traffico cittadino. Solo a quel punto dal palazzo comunale comunicavano la disponibilità del Sindaco all'incontro nel corso del quale il primo cittadino ha preso l'impegno che per tutte le famiglie di via Carlo Alberto verrà trovata una soluzione alternativa nel tempo massimo di quindici giorni. Rassicurazioni sono arrivate anche sul versante del blocco degli sfratti, con l'amministrazione che si è impegnata ad assegnare case popolari prima del prossimo passaggio dell'Ufficiale giudiziario e per quanto riguarda la regolarizzazione delle occupazioni di via Viora che comunque non verranno sgomberate. La Rete Sociale per la Casa, che in questo momento organizza una trentina di famiglie, vigilerà che le buone intenzioni si trasformino in atti concreti e questa sera è in programma una nuova assemblea per decidere i prossimi passi da fare per tutelare il diritto alla casa. Solo la mobilitazione e l'autorganizzazione hanno prodotto questi primi risultati parziali. Si replica il giorno 26 Febbraio con il blocco dello sfratto di un'altra famiglia migrante e il 1 Marzo con la grande giornata di mobilitazione dei migranti e degli antirazzisti alessandrini.

RU486: le Regioni divise tra day hospital e ricovero ordinario

Un’inchiesta de Il Bisturi rivela che, alla vigilia dell’arrivo della pillola abortiva, solo 6 Regioni hanno deciso (3 per il ricovero ordinario e 3 per il day hospital) quale via di somministrazione adottare. Le altre aspettano indicazioni da Roma e c’è qualcuno che ha rimandato la scelta al dopo elezioni di marzo. Lombardia, Toscana e Veneto hanno deliberato per il ricovero ordinario per tutta la durata dell’interruzione di gravidanza (normalmente tre giorni), mentre Emilia Romagna, Piemonte e P.A. di Trento, hanno seguito la via della possibilità del day hospital, prevedendo appositi protocolli che consentono comunque il monitoraggio costante della donna, anche al di fuori dell’ospedale, per l’arco di tempo necessario all’aborto. Le altre Regioni aspettano indicazioni. Sulle decisioni che prenderanno le altre regioni peserà senz’altro il parere del Consiglio superiore di sanità che si esprimerà nuovamente sull'utilizzo della Ru486 entro i prossimi mesi.

GOITO, ALL' ASILO SI ACCETTANO SOLO BIMBI DI FAMIGLIE CRISTIANE

L'asilo comunale? Solo per i bambini che provengono da famiglie che accettano «l'ispirazione cristiana della vita». Il regolamento è stato approvato a maggioranza dal consiglio comunale di Goito fra le proteste di tutta l'opposizione. Un esposto è già stato presentato all'Associazione nazionale dei Comuni italiani. Il regolamento, all'articolo 1, pone come condizione per iscrivere il figlio all'asilo l'accettazione di una sorta di preambolo religioso: la provenienza da una famiglia cattolica o cristiana, escludendo di fatto molte famiglie di immigrati di diverso orientamento religioso. Resta da stabilire se nell'ispirazione cristiana siano comprese le coppie divorziate o i non credenti. La giunta di centrodestra motiva tale decisione con il fatto che «pur essendo l'asilo pubblico, da sempre viene gestito secondo criteri che si ispirano al cristianesimo». Il centrosinistra ha sollevato in aula il tema dell'incostituzionalità. Ma la maggioranza si è detta certa che la preclusione dell'iscrizione a un asilo da sempre gestito con criteri cristiani non va contro i dettati della Costituzione. In pratica si vuole rispettare la tradizione di una gestione. La vicenda è già stata segnalata all'Anci da una consigliere dell'opposizione. Ha chiesto di fare pressioni sulla giunta di Goito per impedire che tale regolamento discriminatorio venga attuato. (23 febbraio 2010)

ESTERI

La pace secondo Israele: approvato piano per 549 abitazioni su terreni sottratti ai palestinesi

Le autorità sioniste hanno approvato un piano che prevede la costruzione di 549 nuove abitazioni per i coloni, a sud di Gerusalemme. Ne ha dato notizia un dirigente di "Ir Amim", un gruppo israeliano, che ha spiegato che la municipalità di Gerusalemme ha autorizzato un progetto per un nuovo insediamento, che sarà edificato sui terreni della cittdina di Beit Safafa, sulla strada Gerusalemme-Hebron. Il "piano 5834B" prevede la costruzione di cinque edifici di sei piani su terreni sottratti ai palestinesi. Il nuovo insediamento sarà interconnesso a quelli già esistenti nel sud di Gerusalemme, compresi Har Homa e Gilo. Tutto questo, nonostante le richieste internazionali, rivolte a Israele, di "congelare" le attività coloniale in vista della ripresa degli "accordi di pace". Una pace che lo stato ebraico non vuole.

GRECIA: OCCUPATA E BLOCCATA LA BORSA AD ATENE ALLA VIGILIA DELLO SCIOPERO GENERALE

Sindacati e lavoratori sul piede di guerra anche in Grecia. Un gruppo di militanti del Pame, la principale sigla sindacale greca, hanno occupato e bloccato stamani la Borsa di Atene, per protestare contro le misure di austerità varate dal governo socialista per appianare il debito pubblico. L'intenzione degli occupanti è di restare per tutta la giornata e fino ad ora la polizia non è intervenuta per mettere fine alla protesta, che avviene alla vigilia dello sciopero generale di 24 ore proclamato per domani. Un blocco che fermerà aerei, treni, trasporti urbani, scuole, uffici, supermarket, banche, ospedali, tribunali e determinerà un black out informativo in virtù dell'adesione dei giornalisti. La protesta, convocata dal sindacato del settore privato, Gsee, ha trovato anche l'adesione della confederazione dei dipendenti pubblici, Adedy, e del sindacato comunista Pame, che hanno già scioperato lo scorso 10 febbraio.

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gror100223 (last edited 2010-02-23 20:33:29 by anonymous)