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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

ROMA: PROTESTA DELLE DONNE alla Regione Lazio

Questa mattina, un gruppo di donne dei consultori donne di Roma e provincia ha manifestato fuori della Rewgione Lazio per chiedere l'applicazione della legge che ha introdotto in Italia la pillola abortiva, RU486.

PISTOIA: 43 LICENZIAMENTI ALLA SERIN, TUTTE DONNE

Proprio l'8 marzo hanno saputo ufficialmente che la loro azienda chiuderà a fine mese e che nei 12 mesi successivi avranno la cassa integrazione a zero ore, poi saranno tutte quante messe in mobilità. Sono le 43 dipendenti della SerIn, azienda pistoiese specializzata nella fornitura di servizi alle imprese per al quale da dicembre scorso è stata aperta la procedura di mobilità. Nell'incontro di oggi in Provincia fra la direzione della SerIn e i sindacati, la prevista procedura di mobilità (licenziamento) è stata trasformata in cassa integrazione straordinaria a zero ore per 12 mesi. L'azienda ha ribadito l'impossibilità di proseguire l'attività, essendo già state disdette le commesse superstiti. E' tramontata anche l'ipotesi di costituzione di una cooperativa di dipendenti che rilevasse le attività.

GRADISCA (GO): PROTESTANO I MIGRANTI PRIGIONIERI DEL CIE

Ieri sera le celle dei detenuti del CIE di Gradisca sono state chiuse alle 7.30, solitamente li chiudono intorno alle 23,00. Nel frattempo i militari in servizio sono saliti sul tetto, rimanendoci per gran parte della notte, dando colpi e facendo rumore, battendo con sbarre di ferro sulla lamiera. Ai reclusi, che nella notte hanno reagito con una protesta rumorosa, è stato permesso di uscire solo alle 10.30 di questa mattina. Usciti dalle celle si sono ritrovati chiusa la porta della sala telefono. Si tratta - ci hanno detto dall'interno del CIE - dell'ennesima provocazione delle guardie che da tempo cercano pretesti per giustificare i pestaggi. Non vedono l'ora di alzare le mani. Due giorni fa un ragazzo è stato messo in isolamento perché aveva avuto da ridire sull'operato dei militari.

L'AQUILA: IERI NUOVA PROTESTA DEI CITTADINI NEL CENTRO STORICO

Giornata di sole ieri ma freddissima, vento gelido. Ma gli Aquilani venuti in aiuto alla città sono stati tantissimi. E anche persone di fuori, con pale e carriole, per continuare a spalare le macerie di Piazza Palazzo. E il lavoro è andato avanti organizzato e veloce. E si è minuziosamente differenziato il materiale di quel mucchio di macerie divenute per loro il simbolo della rinascita. I cittadini non vogliono che le macerie vengano portate via indiscriminatamente, come il ministro Prestigiacomo ha annunciato ieri di voler fare, per reagire alla mobilitazione popolare. Le macerie contengono materiale immediatamente riutilizzabile per la ricostruzione. E sono mattoni, coppi, pietre. E contengono elementi preziosissimi da catalogare e custodire gelosamente. E ancora tanto materiale riciclabile come ferro, legno, rame, plastica, vetro. Dopo due domeniche di lavoro, si è constatato che ciò che è da smaltire non supera il 30% degli sbandierati cinque milioni di tonnellate.

PRATO: Pacchetto sicurezza PER I VIGILI URBANI

Spray urticante e distanziatore estraibile, in pratica uno sfollagente che può allungarsi, faranno parte tra pochi giorni del nuovo equipaggiamento di una parte dei vigili urbani di Prato. Gli strumenti vengono definiti difensivi e andranno in dotazione alle sezioni di polizia municipale più esposte a tentativi di fuga, di resistenza o, comunque, reazioni violente. Nella comunicazione si legge poi "Un impegno più massiccio di agenti della polizia municipale in operazioni interforze contro l'illegalità economica, in particolare quella cinese, e per il presidio del territorio è del resto previsto dal Patto per Prato sicurà firmato nelle settimane scorse alla presenza del ministro dell'Interno Roberto Maroni"

VENTIMIGLIA: VIOLENTO PESTAGGIO RAZZISTA DI CURDI E TURCHI

Cinque immigrati di etnia turca e curda, tutti muniti di regolare permesso di soggiorno, sono stati assaliti nel tardo pomeriggio di ieri da un spedizione punitiva di italiani, quattro dei quali arrestati dai carabinieri. I cinque immigrati sono stati aggrediti e massacrati a colpi di spranga e mazza da baseball, soltanto perchè avevano osato disputare una partita a pallone, presso il campo di calcetto del Funtanin, a Ventimiglia alta. Sono finiti in carcere: Luciano Arsì, 36 anni; Daniele Gentile, 24 anni; Calogero Sallia, 23 anni e Alexandro Pizzi, di 25 anni, tutti del centro storico e con numerosi precedenti. Insieme ad altre persone in via di identificazione, in tutto una decina, devono rispondere di lesioni personali dolose pluriaggravate. I cinque immigrati hanno riportato lesioni piuttosto gravi, con prognosi tra i 20 e i 30 giorni, per trauma cranico, frattura del setto nasale e lesioni articolari e dorsali.

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ROMANIA: saranno licenziati oltre 10.000 ferrovieri

Entro maggio le ferrovie romene licenzieranno 10.300 dei 76.000 dipendenti, per diminuire le spese e far fronte alle grosse perdite provocate dal calo del traffico, dovute alla crisi economica. Stando alla radio pubblica Romania Actualitati, i primi 4.000 ferrovieri sono stati licenziati oggi e altri 6.000 perderanno il posto di lavoro nei prossimi due mesi. Tutti i licenziati riceveranno tra le 12 e le 15 indennità compensative, a seconda dell'anzianità nel lavoro. Successivamente, oltre al sussidio di disoccupazione, i ferrovieri licenziati riceveranno un'integrazione, per raggiungere un salario medio di 1.300 lei (325 euro). A febbraio la disoccupazione in Romania ha raggiunto l'8,3%.

FRANCIA: TOTAL CHIUDE RAFFINERIA, MA SONO SALVI I POSTI LAVORO

Il gruppo petrolifero francese Total ha annunciato lo stop alle attività di raffinazione nell'impianto di Dunkerque, oggetto da quasi due mesi di una importante mobilitazione. Tutti i 370 posti di lavoro saranno però salvi, grazie alla creazione di un terminal metaniero, in partnership con Edf, di un centro di formazione e di un centro tecnico di riassetto. Queste nuove strutture riassorbiranno, secondo i calcoli dell'azienda, circa 225 dipendenti della raffineria, mentre agli altri saranno offerti impieghi in altre raffinerie o altri impianti Total in Francia o forme di incentivazione al prepensionamento.

Grecia: molte proteste, giovedì sciopero nazionale

Contro il pacchetto di austerità del governo Papandreou, oggi scioperano anche i doganieri (48 ore) e i dipendenti dei tribunali (2 ore). Bloccate anche le discariche che rimarranno chiuse fino al giorno dello sciopero generale, indetto dai sindacati Gsee e Adedy, riguardante tanto il settore pubblico che quello privato. In attesa della mobilitazione di giovedì, il partito comunista ha indetto delle mobilitazioni anche per oggi sia nella capitale che in altre città. Da venerdì scorso, inoltre, continua l'occupazione del Poligrafico dello Stato da parte dei dipendenti del ministero dell'Interno, contrari alla pubblicazione delle nuove misure nella Gazzetta ufficiale.

Nigeria, almeno 500 morti negli scontri etnici e religiosi nella città di Jos

Almeno 500 persone sono rimaste uccise nelle violenze etniche scoppiate nella città di Jos, nella zona centrale della Nigeria. Sono state arrestate 95 persone. Nella notte tra sabato e domenica tre villaggi di etnia Berom, di religione cristiana, sono stati attaccati da gruppi musulmani di etnia Fulani. Ieri sera il presidente ad interim aveva dichiarato lo stato di massima emergenza per lo Stato di Plateau per evitare il dilagare delle violenze negli stati confinanti. La regione di Jos è regolarmente teatro di scontri religiosi o etnici. A gennaio più di trecento persone erano morte durante le violenze scoppiate tra cristiani e musulmani.

Afghanistan: raffica di attentati, 12 vittime

Fonti della polizia e del ministero degli Interni hanno riferito che tra il pomeriggio e la nottata di ieri una raffica di attentati ha scosso l'Afghanistan occidentale. Dodici le vittime. Il primo attacco si è verificato nel distretto di Muqur, nella provincia di Baghdis, dove una mina è stata fatta esplodere al passaggio di un'auto. Tutti i dieci passeggeri, compreso l'autista, sono rimasti uccisi. Un altro civile ha perso la vita in un'esplosione, verificatasi poco dopo nella stessa area. Qualche ora dopo, una mina è esplosa al passaggio di un'auto della polizia, causando la morte di un agente e ferendone due. Fino a questo momento non c'è stata alcuna rivendicazione.

Pakistan, attentato a Lahore: almeno 11 morti, oltre 60 feriti

Almeno undici persone sono rimaste uccise nel corso di un attentato suicida contro gli uffici della polizia investigativa nella città di Lahore, oltre sessanta i feriti. Una carica di esplosivo è stata messa in un'auto lanciata contro la sede dell'Agenzia federale di investigazioni (Fia), nel quartiere residenziale di Model Town, dove vivono numerosi esponenti politici, fra cui l'ex premier, Nawaz Sharif. La sede era già stato obiettivo di un attentato l'anno scorso, che provocò la morte di 26 persone.


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Turchia: ministra, omosessuali sono malati da curare

ANKARA - Aliye Kavaf, ministra di Stato turca responsabile degli affari femminili e della famiglia, già al centro di recenti polemiche per sue controverse affermazioni sulla morale ed i valori della Turchia, ha scatenato un nuovo vespaio dichiarando di ritenere che gli omosessuali sono dei malati che debbono essere curati.

"Ritengo che l'omosessualità sia un disturbo biologico, una malattia" ha detto Kavaf in un'intervista apparsa sul supplemento domenicale del diffuso quotidiano laico Hurriyet. "Penso che l'omosessualità sia un qualcosa che debba essere curato e per questo motivo non ho una buona opinione dei matrimoni fra persone dello stesso sesso", ha aggiunto.

Il ministero da lei diretto, ha detto ancora Kavaf, non ha in programma di affrontare il problema dei matrimoni tra omosessuali perché, secondo lei, in Turchia non c'é una richiesta in tal senso. "Non dico che non ci siano omosessuali in Turchia, dico soltanto che questi casi (di richiesta di matrimonio) non esistono", ha concluso la ministra.

Kavaf è tornata a suscitare polemiche ad appena una settimana da quando aveva duramente criticato scene di baci trasmesse nel corso del seguitissimo sceneggiato Tv "Ashki Memnu" (Amore proibito) affermando che tali immagini dovrebbero essere criptate per non influenzare negativamente gli spettatori "fra i quattro e i 10 anni".

Altre critiche contro la ministra si sono levate quando lei stessa, nell'intervista ad Hurriyet, ha ammesso di guardare in Tv "soltanto la serie Kurtlar Vadisi (La valle dei lupi). Non so se è giusto o sbagliato, ma i messaggi inviati da quello spettacolo attraggono la mia attenzione", ha detto Kavaf. "La valle dei lupi" è una soap-opera molto seguita che parla di mafiosi e di complotti antigovernativi in cui abbondano scene di violenza efferata e di torture.

Grecia, discariche chiuse fino al prossimo giovedì, giornata dello sciopero nazionale

In protesta al pacchetto di austerità del governo Papandreou, oggi incrociano le braccia anche i doganieri e i dipendenti dei tribunali

Prosegue l'ondata di scioperi e manifestazioni in Grecia. Oggi i doganieri incrociano le braccia per 48 ore contro il pacchetto di austerità del governo, mentre i dipendenti dei tribunali sciopereranno per due ore. Bloccate anche le discariche che rimarranno chiuse fino a giovedì, giornata dello sciopero generale, indetto dai sindacati Gsee e Adedy, riguardante tanto il settore pubblico che quello privato. In attesa della mobilitazione di giovedì, il partito comunista ha indetto delle mobilitazioni anche per oggi sia nella capitale che in altre città.

Da venerdì scorso, inoltre, continua l'occupazione del Poligrafico dello Stato da parte dei dipendenti del ministero dell'Interno, contrari alla pubblicazione delle nuove misure nella Gazzetta ufficiale.

Nigeria, almeno 500 morti negli scontri etnici e religiosi nella città di Jos

Tre villaggi di etnia Berom sono stati attaccati da gruppi di etnia Fulani

Almeno 500 persone sono rimaste uccise nelle violenze etniche scoppiate nella città di Jos, nella zona centrale della Nigeria. La notizia è stata data da Dan Majang, responsabbile della comunicazione dello Stato di Plateau, di cui Jos è la capitale, che ha anche dichiarato che fino a questo momento sono state arrestate 95 persone.

Nella notte tra sabato e domenica tre villaggi di etnia Berom, di religione cristiana, sono stati attaccati da gruppi musulmani di etnia Fulani, dediti generalmente alla pastorizia nomade. Ieri sera Goodluck Jonathan, presidente ad interim, aveva dichiarato lo stato di massima emergenza per lo Stato di Plateau per evitare il dilagare delle violenze negli stati confinanti.

La regione di Jos è regolarmente teatro di scontri religiosi o etnici. A gennaio più di trecento persone erano morte durante le violenze scoppiate tra cristiani e musulmani.

Afghanistan, raffica di attentati nella regione occidentale: 12 le vittime

Le esplosioni si sono verificate nella provincia di Baghdis ma fino a questo momento nessuno ha rivendicato gli attacchi

Fonti della polizia e del ministero degli Interni hanno riferito che tra il pomeriggio e la nottata di ieri una raffica di attentati ha scosso l'Afghanistan occidentale. Dodici le vittime.

Il primo attacco si è verificato nel distretto di Muqur, nella provincia di Baghdis, dove una mina è stata fatta esplodere al passaggio di un'auto. Il portavoce della polizia locale ha dichiarato che tutti i dieci passeggeri, compreso l'autista, sono rimasti uccisi. Un altro civile ha perso la vita in un'esplosione, verificatasi poco dopo nella stessa area. Una nota del ministero degli Interni afghano ha poi reso noto che, qualche ora dopo, un terzo attentato ha colpito la zona. Una mina è esplosa al passaggio di un'auto della polizia, causando la morte di un agente e ferendone due.

Fino a questo momento non c'è stata alcuna rivendicazione. Il ministero degli Interni ha attribuito gli attacchi ai "nemici della pace e della stabilità".

Pakistan, attentato a Lahore: almeno 11 i morti, oltre 60 i feriti

Obiettivo dell'attacco la sede dell'Agenzia federale di investigazioni nel quartiere residenziale di Model Town

Almeno undici persone sono rimaste uccise nel corso di un attentato suicida contro gli uffici della polizia investigativa nella città di Lahore, in Pakistan. Oltre sessanta i feriti.

L'esplosione è stata causata da una carica di esplosivo posizionata a bordo di un'auto e diretta contro la sede dell'Agenzia federale di investigazioni (Fia), nel quartiere residenziale di Model Town, dove vivono numerosi esponenti politici, fra cui l'ex premier, Nawaz Sharif.

La sede della Fia era già stato obiettivo di un attentato l'anno scorso. Due kamikaze si erano fatti saltare in aria davanti agli uffici dell'Agenzia federale di investigazioni, provocando la morte di ventisei persone.

Turchia: terremoto nell'est, sale a 57 bilancio morti

Ankara, 8 mar. - (Adnkronos/Aki) - Sale a 57 morti il bilancio del terremoto che ha colpito nelle prime ore di oggi l'est della Turchia. Lo riferisce il sindaco del comune di Karakocan, citato dal sito del quotidiano Hurriyet. Si aggrava anche il bilancio dei feriti, che supererebbe il centinaio. La scossa di magnitudo 6.0 della scala Richter ha fatto molte vittime soprattutto in sei villaggi intorno a Karakocan, epicentro del terremoto, nei pressi della citta' di Elazig.

ITALIA

Siparietto


Gr 9:30

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gror100308 (last edited 2010-03-08 19:56:30 by anonymous)