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Secondo il cardinale Bertone la pedofilia è legata all'omosessualità Ieri il segretario di Stato vaticano Bertone (praticamente il numero 2 della santa sede) ha fatto delle gravi affermazioni, dicendo: «Molti sociologi, molti psichiatri hanno dimostrato che non c’è relazione tra celibato e pedofilia e invece molti altri hanno dimostrato, me lo hanno detto recentemente, che c’è una relazione tra omosessualità e pedofilia. Si tratta di una patologia che interessa tutte le categorie sociali, e preti in minor grado in termini percentuali». Sappiamo invece che l’equazione omosessualità-pedofilia è falsa e anti-scientifica. SCIOPERO DELLA FAME DA 21 GIORNI al CIE di TORINO Al CIE di Torino, Mohammed, recluso in sezione bianca, è da 21 giorni in sciopero della fame e da 3 in sciopero della sete. I medici e la crocerossa del centro minimizzano la questione e si rifiutano di visitarlo adeguatamente, ennesimo tentativo di scoraggiare qualsiasi forma di protesta contro il meccanismo delle espulsioni. Mohammed era da tempo in Italia, da 8 anni stava pagando un mutuo per una casa. Ricordiamo che lo sciopero della fame, per un detenuto CIE, è anche l'unico modo di restare più lucido possibile, evitando in questo modo i tranquillanti (a Torino danno il Valium) che, con sempre più frequenza, viene diluito nel vitto, all'insaputa di tutti. |
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'''Migranti Napoli''' Solo questa mattina si è saputo che una nave atttraccata il 7 aprile nel porto di Napoli (molo Bausan, nella periferia orientale, verso San Giovanni a Teduccio) era stata in realtà fernata e sequestrata perchè aveva a bordo 9 migranti "irregolari". Di queste nove persone, che la polizia di frontiera dichiara di nazionalità ganese, cinque sono minorenni! La notizia è trapelata solo stamani per la protesta dei lavoratori del terminal container, dovuta al fatto che il blocco del molo Bausan aveva di fatto interrotto molte delle attività lavorative legate allo scarico merci... E questa è sembrata essere anche l'unica preoccupazione dei media, che hanno trattato molto superficialmente la questione umanitaria delle persone sequestrate sulla nave e almeno sui siti di oggi riportavano semplicemente che le attività erano riprese perchè la nave era ripartita dopo aver fatto scendere "i clandestini"... In realtà le cose non stanno così! da Quando è scoppiata la protesta dei portuali, il comandante russo di questa grossa nave-merci (battente bandiera liberiana, ma di proprietà di una importante compagnia di armatori tedesca, la Peter Dohle di Amburgo) è stato sollecitato a spostarla, ma ha sostenuto che non poteva muoversi, in quanto, dopo aver "scoperto" la presenza dei nove clandestini, superava il numero max di passeggeri... Perciò sono stati fatti scendere solo tre dei cinque minori a bordo, esclusivamente per rientrare nel numero massimo di persone che consentisse al comandante di fare manovra. La nave, sempre sotto sequestro, è attraccata così al molo libero 21 dove si trova tuttora. A bordo ci sono ancora sei persone, di cui due minorenni. Mentre i tre che sono sbarcati dovrebbero essere stati trasportati al centro di prima accoglienza in via Salvator Rosa a Napoli prima di essere condotti in una casa famiglia. |
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FEMMINICIDI
Yemen, bimba sposa muore tre giorni dopo le nozze
SANA'A - Una bimba yemenita, data in sposa all'età di tredici anni, è morta dopo soli tre giorni di matrimonio. Secondo quanto denuncia un'organizzazione yemenita per i diritti umani, citata dal giornale arabo 'al-Quds al-Arabi', dal referto medico si evince che la giovanissima sposa sia deceduta «per lesioni gravissime all'apparato genitale, che hanno portato ad emorragie fatali». Per i medici, la violenza sessuale perpetrata dal marito l'ha portata alla morte.
Ilham, la bambina, ha subito quello che nei villaggi dello Yemen viene chiamato 'matrimonio di scambio'. La tredicenne è stata data in sposa a un uomo che a sua volta ha dato in sposa la sorella a un uomo della famiglia di Ilham. Per questo l'ente umanitario definisce la piccola «martire dei matrimoni combinati con minorenni, ancora in uso nel paese». Questo episodio potrebbe riaprire di nuovo il dibattito sulla necessità di emanare una legge in Yemen che ponga un limite di età per il matrimonio. La proposta di legge presentata nelle scorse settimane si è arenata nel dibattito in parlamento dopo la serie di manifestazioni organizzate dai gruppi islamici che la considerano contraria alla sharia.
08 aprile 2010
ITALIA
Secondo il cardinale Bertone la pedofilia è legata all'omosessualità
Ieri il segretario di Stato vaticano Bertone (praticamente il numero 2 della santa sede) ha fatto delle gravi affermazioni, dicendo: «Molti sociologi, molti psichiatri hanno dimostrato che non c’è relazione tra celibato e pedofilia e invece molti altri hanno dimostrato, me lo hanno detto recentemente, che c’è una relazione tra omosessualità e pedofilia. Si tratta di una patologia che interessa tutte le categorie sociali, e preti in minor grado in termini percentuali». Sappiamo invece che l’equazione omosessualità-pedofilia è falsa e anti-scientifica.
SCIOPERO DELLA FAME DA 21 GIORNI al CIE di TORINO
Al CIE di Torino, Mohammed, recluso in sezione bianca, è da 21 giorni in sciopero della fame e da 3 in sciopero della sete. I medici e la crocerossa del centro minimizzano la questione e si rifiutano di visitarlo adeguatamente, ennesimo tentativo di scoraggiare qualsiasi forma di protesta contro il meccanismo delle espulsioni. Mohammed era da tempo in Italia, da 8 anni stava pagando un mutuo per una casa.
Ricordiamo che lo sciopero della fame, per un detenuto CIE, è anche l'unico modo di restare più lucido possibile, evitando in questo modo i tranquillanti (a Torino danno il Valium) che, con sempre più frequenza, viene diluito nel vitto, all'insaputa di tutti.
ESTERI
Un altro stupro anti-lesbico in Sud Africa
Ennesimo episodio di odio contro le lesbiche in Sud Africa: una donna lesbica, la trentenne Millicent Gaika di Gugulethu, a venti chilometri da Capetown, è stata picchiata e stuprata da un uomo che le ha detto di volerla "trasformare in una donna".
- Millicent aveva passato la serata con
alcune amiche. Tornando a casa, era stata avvicinata da un uomo di 40 anni che conosceva da tempo e del quale si fidava. L'uomo, approfittando della sua fiducia, era riuscito a farla entrare con un pretesto nella sua abitazione per poi chiuderla dentro a chiave e stuprarla. I vicini hanno messo fine al sequestro sentendo le urla di Millicent, rompendo una finestra per entrare nella casa e poi chiamando la polizia, che ha trovato la donna denudata e sanguinante, con profonde ferite al volto e al collo. Il suo aggressore è stato arrestato ed è in attesa di processo.
Secondo l'associazione internazionale ActionAid, ogni settimana nella sola Capetown si verificano 10 nuovi casi di stupro ai danni di donne lesbiche. La stessa Millicet ne era già stata vittima; nel 2002 era stata violentata da 4 uomini che erano stati condannati a pene da 10 a 15 anni, ma che poi erano stati fatti uscire di prigione dopo poco tempo. Ora è assistita dall'associazione "Lulekisiswe Lesbian, Bisexual and Transgender Women's Project" di Nyanga. Ndumi Funda, che ne è fondatrice e presidente, dice: "Bisogna fermare gli stupratori. Non si fa niente per quello che succede a tante. Quante ragazze lesbiche dovranno ancora morire?". L'associazione è stata fondata due anni fa per prestare in storie come questa. La compagna di Funda e altre lesbiche che conosceva sono morte per complicazioni legate all'Aids che avevano contratto proprio a causa di stupri "correttivi".
Siparietto
Gr 13:00
ITALIA
Morto sul lavoro
Un operaio 40enne dello stabilimento chimico del gruppo Zambon e' morto dopo essere caduto in una vasca di liquido a 20 gradi sotto zero. E' successo a Lonigo (Vicenza). Ancora da ricostruire le cause della tragedia che non ha avuto testimoni. L'uomo, riferiscono i quotidiani locali, e' stato trovato morto da alcuni colleghi, che non riuscivano a rintracciarlo in azienda. L'ingresso della vasca refrigerante, posta a tre metri da terra, e' una stretta botola cui si accede con una scaletta.
Treno pendolari
- Bolzano, 13 apr. - La Procura della Repubblica di Bolzano, a seguito del disastro ferroviario di ieri mattina che e' costato la vita a 9 persone e ha provocato 28 feriti, ha iscritto nel registro degli indagati otto persone. Saranno sentite a testimoniare sei persone del consorzio di bonifica della val Venosta e il proprietario del meleto che sovrasta la ferrovia nel tratto tra le stazioni di Laces e Castelbello dove si e' verificata la tragedia. La frana che ha travolto il treno regionale in servizio da Malles Venosta a Merano e' stata provocata dalla rottura di un tubo dell'impianto di irrigazione del frutteto. L'acqua e' penetrata nel terreno causando lo smottamento. Per far luce sulla vicenda saranno nominati anche due esperti, un geologo ed un idrologo.
Quello che in pochi sottolineano e' che tra le persone che hanno perso la vita c'era anche chi e' morto per recarsi al lavoro: il treno era, infatti, frequentato da numerosi pendolari.
Migranti Napoli
Solo questa mattina si è saputo che una nave atttraccata il 7 aprile nel porto di Napoli (molo Bausan, nella periferia orientale, verso San Giovanni a Teduccio) era stata in realtà fernata e sequestrata perchè aveva a bordo 9 migranti "irregolari". Di queste nove persone, che la polizia di frontiera dichiara di nazionalità ganese, cinque sono minorenni! La notizia è trapelata solo stamani per la protesta dei lavoratori del terminal container, dovuta al fatto che il blocco del molo Bausan aveva di fatto interrotto molte delle attività lavorative legate allo scarico merci... E questa è sembrata essere anche l'unica preoccupazione dei media, che hanno trattato molto superficialmente la questione umanitaria delle persone sequestrate sulla nave e almeno sui siti di oggi riportavano semplicemente che le attività erano riprese perchè la nave era ripartita dopo aver fatto scendere "i clandestini"... In realtà le cose non stanno così! da Quando è scoppiata la protesta dei portuali, il comandante russo di questa grossa nave-merci (battente bandiera liberiana, ma di proprietà di una importante compagnia di armatori tedesca, la Peter Dohle di Amburgo) è stato sollecitato a spostarla, ma ha sostenuto che non poteva muoversi, in quanto, dopo aver "scoperto" la presenza dei nove clandestini, superava il numero max di passeggeri... Perciò sono stati fatti scendere solo tre dei cinque minori a bordo, esclusivamente per rientrare nel numero massimo di persone che consentisse al comandante di fare manovra. La nave, sempre sotto sequestro, è attraccata così al molo libero 21 dove si trova tuttora. A bordo ci sono ancora sei persone, di cui due minorenni. Mentre i tre che sono sbarcati dovrebbero essere stati trasportati al centro di prima accoglienza in via Salvator Rosa a Napoli prima di essere condotti in una casa famiglia.
Ru486: Roccella, Con Sua Diffusione Prevenzione Aborto Impossibile
Continuano gli attacchi alla RU486 La prevenzione dell'aborto diventera' impossibile se si diffonde a macchia d'olio l'uso della pillola RU486 La ha detto il sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella.
- Roccella e' tornata a porre l'accento sull'importanza del ricovero di tre giorni durante la somministrazione della terapia.
Questo non e' l'aborto facile,- ha detto Roccella - lo voglio ripetere, e' un aborto piu' diffiile." CREMONA: violenza su minorenne Un commercialista di 51 anni e' indagato a Cremona per violenze sessuali ai danni di una studentessa di 17 anni. La scuola aveva mandata la ragazza nello studio del professionista perche' facesse tirocinio, Ma la studentessa da quello studio e' uscita in lacrime e ha denunciato per violenza sessuale il commercialista. L'uomo, secondo la denuncia, ha tentato piu' volte e con insistenza di infilarle la mano nei pantaloni. Teramo: sacerdote arrestato per abusi su minore Teramo E' rinchiuso nel carcere di Teramo, in attesa dell'interrogatorio di garanzia, il sacerdote del teramano arrestato ieri dai carabinieri del nucleo di polizia giudiziaria presso la Procura di Teramo, in collaborazione con i militari della compagnia locale. Come riferiscono gli stessi carabinieri, l'arresto e' avvenuto in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per abusi sessuali su una ragazzina di 10 anni. ESTERI Afghanistan/Emergency Sono in viaggio per Kabul, capitale dell'Afghanistan, i cooperanti di Emergency che non sono stati prelevati dalla sicurezza afgana ma che erano comunque rimasti bloccati a Lashkar Gah. Tra i sei, il logista di Kabul che era andato a Lashkar Gah subito dopo l'irruzione in ospedale, quattro donne e un uomo che lavoravano in ospedale. In seguito alle operazioni che hanno portato al prelevamento di Marco Garatti, Matteo Dell’Aira e Matteo Pagani, i cinque erano rimasti asserragliati nella casa dell'organizzazione di Gino Strada. A sbloccare la situazione è stata la mediazione dell'ambasciatore italiano a Kabul Caludio Glaentzer. Ancora non si hanno notizie sulla sorte e sulla posizione giuridica di Marco Garatti, Matteo Dell'Aira e Matteo Pagani, mentre l'ospedale di Emergency di Lashkar-gah è passato sotto il controllo afgano. Intanto Abdul Khaliq Akhund, comandante talebano del distretto di Nawaz e Musa Qala nell'Helmand, afferma di non avere Nessun legame con Emergency' e ha fatto arrivare la seguente dichiarazione : "Perchè mai dovremmo pagare 500mila dollari a uno straniero quando abbiamo centinaia di persone pronte per un attacco suicida?". Scontri tra esercito e militanti islamici a Gaza: un morto e un ferito grave Nel centro della Striscia di Gaza si è svolta un'intensa sparatoria tra i combattenti della Jihad islamica palestinese e i militari israeliani. La notizia è stata data da testimoni locali. Secondo fonti mediche palestinesi il bilancio dsella sparatoria, che si è verificata lungo la frontiera fra Israele e la Striscia di Gaza, sarebbe di un morto e di un ferito grave tra le fila dei jihadisti. Esponenti delle Brigate al-Qassam hanno parlato di scontri intensi e hanno affermato di aver ferito diversi soldati dell'esercito israeliano. I militari di Israele sarebbero intervenuti con un elicottero che sorvolava la regione e con carri armati. Cisgiordania: minaccia di deportazione di decine di migliaia di palestinesi Un nuovo ordine militare israeliano potrebbe portare a conseguenze disastrose per gli abitanti considerati da Tel Aviv 'infiltrati' L'esercito israeliano potrebbe eseguire oggi un nuovo ordine militare che permetterà, stando a quanto denunciato dalle organizzazioni israeliane per i diritti umani, la deportazione di decine di migliaia di palestinesi dalla Cisgiordania. L'ordine si rivolge in particolare a quei palestinesi provenienti dalla Striscia di Gaza o dai campi profughi nei vicini paesi arabi che attualmente vivono in Cisgiordania senza permessi riconosciuti da Israele.
ESTERI ITALIA Appunti e note redazionali apertura, intro e audio joy / appuntamenti / evtl meri / cochabamba (telefonare prima) / 10:15 irlanda Servizi audio della giornata Gr 9:30