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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

FEMMINICIDI

FEMMINICIDI

Bollettino di Guerra – Femminicidi

Cremona – un uomo accusato di violenze sessuali ai danni di una studentessa di 17 anni.

Aversa, NA - Italiano perseguitava una donna da 8 anni

Bologna - minaccia e perseguita la ex moglie

Porto Tolle, trovato il cadavere di una donna nel fiume.

Roma - Uomo pretende con violenza prestazione gratuita da sex worker

Poliziotto denunciato per molestie sessuali ad una trans detenuta in un Cie

Padre italiano pedofilo arrestato: aveva abusato della sua bambina di tre anni

Crotone - Fermato uomo stava per scagliarsi contro la compagna

Cassano Magnago - Ex marito denunciato per stalking, violenza privata e danneggiamento

Chieti - Carabiniere accusato di violenza sessuale sull'ex amante

Como - La moglie voleva separarsi. Lui l'ha uccisa

Teramo - Donna strangolata e fatta a pezzi

Vivenza - uccide la fidanzata e poi tenta di suicidarsi (senza riuscirci)

Tenta di uccidere la ex moglie per portarle via il figlio di due anni

Morto sul lavoro

Un operaio 40enne dello stabilimento chimico del gruppo Zambon e' morto dopo essere caduto in una vasca di liquido a 20 gradi sotto zero. E' successo a Lonigo (Vicenza). Ancora da ricostruire le cause della tragedia che non ha avuto testimoni. L'uomo, riferiscono i quotidiani locali, e' stato trovato morto da alcuni colleghi, che non riuscivano a rintracciarlo in azienda. L'ingresso della vasca refrigerante, posta a tre metri da terra, e' una stretta botola cui si accede con una scaletta.

Treno pendolari

La Procura della Repubblica di Bolzano, a seguito del disastro ferroviario di ieri mattina che e' costato la vita a 9 persone e ha provocato 28 feriti, ha iscritto nel registro degli indagati otto persone. Saranno sentite a testimoniare sei persone del consorzio di bonifica della val Venosta e il proprietario del meleto che sovrasta la ferrovia nel tratto tra le stazioni di Laces e Castelbello dove si e' verificata la tragedia. La frana che ha travolto il treno regionale e' stata provocata dalla rottura di un tubo dell'impianto di irrigazione del frutteto. L'acqua e' penetrata nel terreno causando lo smottamento. Per far luce sulla vicenda saranno nominati anche due esperti, un geologo ed un idrologo. Quello che in pochi sottolineano e' che tra le persone che hanno perso la vita c'era anche chi e' morto per recarsi al lavoro: il treno era, infatti, frequentato da numerosi pendolari.

ITALIA

Ieri Florence, una delle 5 donne condannate per la rivolta di via Corelli e sballottata negli ultimi mesi tra carcere e vari Cie, è uscita dal Cie di Ponte Galeria con un permesso di soggiorno per l'articolo 18 grazie al lavoro delle operatrici di Be Free, di cui vi invitiamo a leggere un "istruttivo" dossier sulla tratta.

SCIOPERO DELLA FAME DA 21 GIORNI al CIE di TORINO

Al CIE di Torino, Mohammed, recluso in sezione bianca, è da 21 giorni in sciopero della fame e da 3 in sciopero della sete. I medici e la crocerossa del centro minimizzano la questione e si rifiutano di visitarlo adeguatamente, ennesimo tentativo di scoraggiare qualsiasi forma di protesta contro il meccanismo delle espulsioni. Mohammed era da tempo in Italia, da 8 anni stava pagando un mutuo per una casa.

Ricordiamo che lo sciopero della fame, per un detenuto CIE, è anche l'unico modo di restare più lucido possibile, evitando in questo modo i tranquillanti (a Torino danno il Valium) che, con sempre più frequenza, viene diluito nel vitto, all'insaputa di tutti. Milano, non si fermano gli sgomberi: 110 persone allontanate in un giorno Non si ferma la politica di sgomberi e allontanamenti del comune di Milano nei confronti di persone di etnia rom: ben 110 le persone allontanate in un solo giorno. Dopo gli interventi di questa mattina, quando gli agenti della Polizia Locale hanno abbattuto due baracche, occupate da una ventina di rom romeni, sotto il ponte ferroviario dell’Alzaia Naviglio Pavese e altre venti persone sono stati allontanate da tre roulotte nei pressi della stazione San Cristoforo, il Comune ha fatto sapere che gli agenti hanno allontanato un altro gruppo di circa 70 nomadi spagnoli appena allontanati da Segrate, e in seguito scortati dagli agenti milanesi fino alla tangenziale fuori città.

RIETI: OCCUPATA DAI LAVORATORI LA RITEL

La fabbrica elettronica Ritel di Rieti è stata occupata dai circa 250 lavoratori che rischiano di essere messi in cassa integrazione dal primo maggio, mentre gli operatori delle ditte esternalizzate che ruotano attorno all'azienda, come l'Arcobaleno che occupa 28 persone, rischiano direttamente il licenziamento per il mancato rinnovo del contratto di fornitura di servizio tra le due società. L'assemblea dei lavoratori denuncia in una nota "le gravi responsabilità di tutti i soci Ritel che, con le loro posizioni, stanno mettendo a grave rischio lo stabilimento, il territorio e centinaia di lavoratori e le loro famiglie" e chiede "al Governo di intervenire nei confronti di Finmeccanica affinchè sia costretta a rispettare gli impegni assunti affidando allo stabilimento le quantità di commesse necessarie alla totale salvaguardia dei livelli occupazionali". Luigi D'Antonio, segretario provinciale della Fiom di Rieti

Ru486, da oggi in Puglia attivo un numero di assistenza

Assistenza alle donne: un ginecologo o un'ostetrica rispondono allo 080/5593425 dal martedì al giovedì dalle ore 11 alle ore 13 per fornire maggiori informazioni o prenotare un'interruzione di gravidanza. Il dott. Nicola Blasi, il ginecologo non obiettore, fa sapere che in clinica sono sommersi dalle telefonate di pazienti che chiedono informazioni sull’uso della pillola abortiva. E la questione di tanto clamore pare sia dovuta all'enfasi mediatica data alla notizia, una notizia che, in verità in Puglia non è affatto una novità giacchè la pillola è in sperimentazione già da tre anni allo stesso reparto a Bari, che acquistava il farmaco importandolo dalla Francia nel pieno rispetto del protocollo e della legge 194, che, fa sempre bene ricordarlo, è una legge contro gli aborti illegali e clandestini, le mammane e i pericolosissimi “rimedi casalinghi”.

Più alunni e meno prof, arrivano i tagli

I posti da eliminare sono, in tutto, 25mila (-9mila alla primaria, -4mila alle medie, -13mila alle superiori, si salva solo l'infanzia che ne guadagna 560). L'operazione avverrà in due fasi: salteranno subito (nel calcolo dell'organico di fatto, quello storico) 22.000 posti, gli altri 3.540 saranno decurtati a settembre (in organico di fatto) e di questa operazione si occuperanno totalmente gli Uffici scolastici regionali che decideranno su quali ordini di scuola intervenire.

Oltre 400 immigrati vivono in condizioni drammatiche alla periferia est di Napoli Sono oltre 400 gli immigrati che vivono in condizioni drammatiche nei cosiddetti bipiani di Ponticelli, alla periferia est di Napoli. “Questa gente – denuncia Arben Hasani, che per dieci anni ha abitato nei bipiani ed è oggi responsabile di uno Sportello per stranieri – vive in uno stato di abbandono totale da parte delle istituzioni.

Oltre a condizioni igienico-sanitarie disastrose, uno dei problemi maggiori delle baraccopoli è quello della presenza dell’amianto. Ma sollevare problemi per le proprie condizioni può comportare il rischio di uno sgombero e per queste persone è difficile trovare un’alternativa. Infatti, per quanto in situazioni al limite della decenza e della vivibilità, quella dei bipiani resta pur sempre per la stragrande maggioranza degli immigrati di Ponticelli, tra cui ci sono soprattutto muratori, braccianti e badanti, l’unica possibilità di avere un tetto.

ESTERI

EMERGENCY COSTRETTA A LASCIARE L'OSPEDALE DI LASHKAR-GAH

Emergency ha dovuto abbandonare l'ospedale di Lashkar-gah, in Afghanistan, in seguito alle operazioni che hanno portato al prelevamento di 9 operatori, tra cui i cui tre italiani Marco Garatti, Matteo DellAira e Matteo Pagani. I sei operatori internazionali che erano rimasti rimasti nella zona negli ultimi giorni avevano vissuto asserragliati, non potevano lasciare la loro casa, erano circondati dalla polizia e oggi sono stati trasferiti nella capitale Kabul. Si tratta di cinque italiani, di cui quattro donne, e un indiano. La decisione di Emergency è stata presa d'intesa con le autorità anche per motivi di sicurezza. Il vicepresidente di Emergency, Alessandro Bertani, ha dichiarato che "Se non volevano più farci operare a Lashkar-Gah, l'obiettivo è stato raggiunto. Non abbiamo più notizie dell'ospedale. Siamo fermi alla presa in possesso delle autorità afgane di sabato scorso". "Non abbiamo la responsabilità della gestione dell'ospedale e non sappiamo cosa succede lì" ha poi sottolineato Bertani riferendo che al personale internazionale della struttura "e' stato impedito di entrare e di fare il proprio lavoro". "Solo ieri ci sono state altre vittime a Kandahar", ha ricordato Emergency, "In questo momento, che noi non ci siamo, in quell'area non c'e' più un presidio ospedaliero". L'organizzazione umanitaria aveva parlato di un "rapimento", rispetto ai suoi operatori arrestati, frutto di una montatura che li accusava di complottare insieme ai talebani. In realta', per chi conosce la situazione politica afghana, si tratta di un tentativo di azzittire chi da tempo denuncia le atrocità della guerra afghana e in particolare le vittime civili che ogni giorno, insieme ai feriti, venivano colpite dalla guerra cosiddetta umanitaria. Emergency sottolinea di non avere ancora notizie dei tre arrestati e di non sapere dove si trovano.

La realtà nascosta delle donne migranti fermate in Marocco sulla rotta per l’Europa

Questo rapporto porta alla luce il problema delle violenze sessuali perpetrate ai danni delle donne provenienti dall’Africa sub-sahariana in viaggio verso l’Europa. Durante il viaggio, in particolare in Marocco, subiscono altri attacchi e abusi sessuali e spesso cadono nelle mani di organizzazioni dedite allo sfruttamento della prostituzione. Poche di queste donne osano parlare per paura di ritorsioni. Medici Senza Frontiere ha raccolto dati e testimonianze, durante le sue attività di assistenza medica, che rivelano un fenomeno di dimensioni preoccupanti che richiede una risposta urgente da parte del Marocco e dai paesi dell’ Unione Europea. Scontri tra esercito e militanti islamici a Gaza: un morto e un ferito grave Nel centro della Striscia di Gaza si è svolta un'intensa sparatoria tra i combattenti delle Brigate al-Qassam e i militari israeliani. I militari di Israele sono intervenuti con un elicottero che sorvolava la regione e con carri armati. Secondo fonti mediche palestinesi il bilancio della sparatoria sarebbe di un palestinese morto e di uno ferito grave.

Cisgiordania: minaccia di deportazione di decine di migliaia di palestinesi

L'esercito israeliano potrebbe eseguire oggi un nuovo ordine militare che permetterà, stando a quanto denunciato dalle organizzazioni israeliane per i diritti umani, la deportazione di decine di migliaia di palestinesi dalla Cisgiordania. L'ordine si rivolge in particolare a quei palestinesi provenienti dalla Striscia di Gaza o dai campi profughi nei vicini paesi arabi che attualmente vivono in Cisgiordania senza permessi riconosciuti da Israele. Sono molti i palestinesi che, per lavoro o in seguito a matrimonio, hanno cambiato luogo di residenza senza però avere la possibilità di ottenere nuovi documenti da parte delle autorità israeliane. Secondo il quotidiano Haaretz, questa nuova azione compiuta da Israele mira a privare i palestinesi del "diritto di scegliere dove vivere" e dà, allo stesso tempo, un chiaro segnale della volontà dello stato ebraico di procedere con una deportazione di massa.

LIBANO: ISRAELE DENUNCIATA ALL’ONU PER VIOLAZIONE FRONTIERA

Il governo libanese ha presentato una formale denuncia al Consiglio di sicurezza dell’Onu accusando Israele di aver violato la ‘linea blu’ che dal 2000 segna il confine tra i due paesi supervisionato da una missione dell’Onu. Secondo l’accusa una decina di soldati israeliani si è introdotta sabato in territorio libanese superando le barriere al confine e pattugliando l’area del fiume Wazzani. La violazione per via terrestre si aggiunge alle denunce di quotidiane violazioni dello spazio aereo libanese operate dall’aviazione israeliana e spesso confermate da militari della missione Onu. Si tratta di una palese violazione della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza dell’Onu che nel 2006 segnò la fine del conflitto tra la milizia popolare libanese di Hezbollah e Israele.

I 170 immigrati clandestini, in attesa di espulsione dal centro di accoglienza dell'isola di Samos, hanno cominciato oggi uno sciopero della fame. I profughi che richiedono di rimanere nel paese, scioperano per protestare contro le condizioni in cui sono tenuti nel centro di accoglienza, dove centinaia di persone sono rinchiuse in spazi angusti e "squallidi". In Grecia un immigrato irregolare, viene tenuto in custodia per 3 mesi, e poi viene "condannato" a lasciare il paese entro quattro settimane. Nel 2008 ci sono stati 88 mila decreti di espulsione, di cui 18 mila effettivamente realizzati. Solo la settimana scorsa 60 immigrati sono stati condotti al confine con la Bulgaria.

Yemen, bimba sposa muore tre giorni dopo le nozze

Una bimba yemenita, data in sposa all'età di tredici anni, è morta dopo soli tre giorni di matrimonio. Secondo quanto denuncia un'organizzazione yemenita per i diritti umani dal referto medico si evince che la giovanissima sposa sia deceduta «per lesioni gravissime all'apparato genitale, che hanno portato ad emorragie fatali». Insomma, per i medici, la violenza sessuale perpetrata dal marito l'ha portata alla morte. Ilham, la bambina, ha subito quello che nei villaggi dello Yemen viene chiamato 'matrimonio di scambio'. La tredicenne è stata data in sposa a un uomo che a sua volta ha dato in sposa la sorella a un uomo della famiglia di Ilham.

Stupro lesbofobico in Sud Africa

Ennesimo episodio di odio contro le lesbiche in Sud Africa: una lesbica, Millicent Gaika è stata picchiata e stuprata da un conoscente, che le ha detto di volerla "trasformare in una donna". La donna è stata avvicinata da un uomo di 40 anni che conosceva da tempo e del quale si fidava, per cui è entrata nella sua abitazione dove è stata richiusa e stuprata.

Secondo l'associazione internazionale ActionAid, ogni settimana nella sola Capetown si verificano 10 nuovi casi di stupro ai danni di donne lesbiche. La stessa Millicet ne era già stata vittima; nel 2002 era stata violentata da 4 uomini che erano stati condannati a pene da 10 a 15 anni, ma che poi erano stati fatti uscire di prigione dopo poco tempo. Ora è assistita dall'associazione "Lulekisiswe Lesbian, Bisexual and Transgender Women's Project" di Nyanga. Ndumi Funda, che ne è fondatrice e presidente, dice: "Bisogna fermare gli stupratori. Non si fa niente per quello che succede a tante. Quante ragazze lesbiche dovranno ancora morire?". L'associazione è stata fondata due anni fa per prestare in storie come questa. La compagna di Funda e altre lesbiche che conosceva sono morte per complicazioni legate all'Aids che avevano contratto proprio a causa di stupri "correttivi".


Gr 13:00

ITALIA

Morto sul lavoro

Un operaio 40enne dello stabilimento chimico del gruppo Zambon e' morto dopo essere caduto in una vasca di liquido a 20 gradi sotto zero. E' successo a Lonigo (Vicenza). Ancora da ricostruire le cause della tragedia che non ha avuto testimoni. L'uomo, riferiscono i quotidiani locali, e' stato trovato morto da alcuni colleghi, che non riuscivano a rintracciarlo in azienda. L'ingresso della vasca refrigerante, posta a tre metri da terra, e' una stretta botola cui si accede con una scaletta.

Treno pendolari

Quello che in pochi sottolineano e' che tra le persone che hanno perso la vita c'era anche chi e' morto per recarsi al lavoro: il treno era, infatti, frequentato da numerosi pendolari.

Migranti Napoli

Solo questa mattina si è saputo che una nave atttraccata il 7 aprile nel porto di Napoli (molo Bausan, nella periferia orientale, verso San Giovanni a Teduccio) era stata in realtà fernata e sequestrata perchè aveva a bordo 9 migranti "irregolari". Di queste nove persone, che la polizia di frontiera dichiara di nazionalità ganese, cinque sono minorenni! La notizia è trapelata solo stamani per la protesta dei lavoratori del terminal container, dovuta al fatto che il blocco del molo Bausan aveva di fatto interrotto molte delle attività lavorative legate allo scarico merci... E questa è sembrata essere anche l'unica preoccupazione dei media, che hanno trattato molto superficialmente la questione umanitaria delle persone sequestrate sulla nave e almeno sui siti di oggi riportavano semplicemente che le attività erano riprese perchè la nave era ripartita dopo aver fatto scendere "i clandestini"... In realtà le cose non stanno così! da Quando è scoppiata la protesta dei portuali, il comandante russo di questa grossa nave-merci (battente bandiera liberiana, ma di proprietà di una importante compagnia di armatori tedesca, la Peter Dohle di Amburgo) è stato sollecitato a spostarla, ma ha sostenuto che non poteva muoversi, in quanto, dopo aver "scoperto" la presenza dei nove clandestini, superava il numero max di passeggeri... Perciò sono stati fatti scendere solo tre dei cinque minori a bordo, esclusivamente per rientrare nel numero massimo di persone che consentisse al comandante di fare manovra. La nave, sempre sotto sequestro, è attraccata così al molo libero 21 dove si trova tuttora. A bordo ci sono ancora sei persone, di cui due minorenni. Mentre i tre che sono sbarcati dovrebbero essere stati trasportati al centro di prima accoglienza in via Salvator Rosa a Napoli prima di essere condotti in una casa famiglia.

Ru486: Roccella, Con Sua Diffusione Prevenzione Aborto Impossibile

Continuano gli attacchi alla RU486 La prevenzione dell'aborto diventera' impossibile se si diffonde a macchia d'olio l'uso della pillola RU486 La ha detto il sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella.

Questo non e' l'aborto facile,- ha detto Roccella - lo voglio ripetere, e' un aborto piu' diffiile."

Un commercialista di 51 anni e' indagato a Cremona per violenze sessuali ai danni di una studentessa di 17 anni. La scuola aveva mandata la ragazza nello studio del professionista perche' facesse tirocinio, Ma la studentessa da quello studio e' uscita in lacrime e ha denunciato per violenza sessuale il commercialista. L'uomo, secondo la denuncia, ha tentato piu' volte e con insistenza di infilarle la mano nei pantaloni.

Teramo: sacerdote arrestato per abusi su minore

Teramo E' rinchiuso nel carcere di Teramo, in attesa dell'interrogatorio di garanzia, il sacerdote del teramano arrestato ieri dai carabinieri del nucleo di polizia giudiziaria presso la Procura di Teramo, in collaborazione con i militari della compagnia locale. Come riferiscono gli stessi carabinieri, l'arresto e' avvenuto in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per abusi sessuali su una ragazzina di 10 anni.

ESTERI

Afghanistan/Emergency

Sono in viaggio per Kabul, capitale dell'Afghanistan, i cooperanti di Emergency che non sono stati prelevati dalla sicurezza afgana ma che erano comunque rimasti bloccati a Lashkar Gah. Tra i sei, il logista di Kabul che era andato a Lashkar Gah subito dopo l'irruzione in ospedale, quattro donne e un uomo che lavoravano in ospedale. In seguito alle operazioni che hanno portato al prelevamento di Marco Garatti, Matteo Dell’Aira e Matteo Pagani, i cinque erano rimasti asserragliati nella casa dell'organizzazione di Gino Strada. A sbloccare la situazione è stata la mediazione dell'ambasciatore italiano a Kabul Caludio Glaentzer. Ancora non si hanno notizie sulla sorte e sulla posizione giuridica di Marco Garatti, Matteo Dell'Aira e Matteo Pagani, mentre l'ospedale di Emergency di Lashkar-gah è passato sotto il controllo afgano. Intanto Abdul Khaliq Akhund, comandante talebano del distretto di Nawaz e Musa Qala nell'Helmand, afferma di non avere Nessun legame con Emergency' e ha fatto arrivare la seguente dichiarazione : "Perchè mai dovremmo pagare 500mila dollari a uno straniero quando abbiamo centinaia di persone pronte per un attacco suicida?".

Scontri tra esercito e militanti islamici a Gaza: un morto e un ferito grave

Nel centro della Striscia di Gaza si è svolta un'intensa sparatoria tra i combattenti della Jihad islamica palestinese e i militari israeliani. La notizia è stata data da testimoni locali. Secondo fonti mediche palestinesi il bilancio dsella sparatoria, che si è verificata lungo la frontiera fra Israele e la Striscia di Gaza, sarebbe di un morto e di un ferito grave tra le fila dei jihadisti. Esponenti delle Brigate al-Qassam hanno parlato di scontri intensi e hanno affermato di aver ferito diversi soldati dell'esercito israeliano. I militari di Israele sarebbero intervenuti con un elicottero che sorvolava la regione e con carri armati.

Un nuovo ordine militare israeliano potrebbe portare a conseguenze disastrose per gli abitanti considerati da Tel Aviv 'infiltrati'

L'esercito israeliano potrebbe eseguire oggi un nuovo ordine militare che permetterà, stando a quanto denunciato dalle organizzazioni israeliane per i diritti umani, la deportazione di decine di migliaia di palestinesi dalla Cisgiordania. L'ordine si rivolge in particolare a quei palestinesi provenienti dalla Striscia di Gaza o dai campi profughi nei vicini paesi arabi che attualmente vivono in Cisgiordania senza permessi riconosciuti da Israele.

Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


Appunti e note redazionali

apertura, intro e audio joy / appuntamenti / evtl meri / cochabamba (telefonare prima) / 10:15 irlanda

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gror100413 (last edited 2010-04-13 19:28:40 by anonymous)