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'''Vi serviamo ovunque, anche nei lager'''

Con queste parole, oggi, un centinaio di persone tra studenti universitari, nativi e migranti,
attivisti/e dei centri sociali, occupanti dei movimenti per il diritto
all’abitare, antirazzisti e antirazziste si sono incontrati/e
all’Università La Sapienza di Roma per dare vita a un’iniziativa di
denuncia e boicottaggio contro i CIE (Centri di Identificazione ed
Espulsione per migranti).

L’obiettivo dell'azione il gruppo “La Cascina”, che gestisce il servizio mensa
della Facoltà di Economia e il bar universitario a piazzale Aldo Moro.
Questa società, tramite l’affiliata “Auxilum”, dal 1° marzo è entrata
nella
gestione dei servizi interni al lager di Ponte Galeria.


È stato aperto uno striscione che diceva «La cascina: complice dei lager!
No ai CIE» davanti all’ingresso della mensa di Economia, poi in corteo spontaneo i manifestanti si sono spostati verso il bar di piazzale Aldo Moro, anch'esso gestito dalla stessa cascina


ascolta la corrispondenza raccolta da ror questa mattina


'''Bologna: denunciate per interruzione di servizio i manifestanti contro i cie'''

Questa mattina, in occasione di un volantinaggio della campagna cittadina contro i cie, gli attivisti e le attiviste si sono recate davanti al palazzo dove sono situati gli uffici del giudice di pace, lo stesso competente per i procedimenti riguardanti le persone recluse nei centri di identificazione ed espulsione.

ascolta la corrispondenza ror


come è andata a finire? ce lo ha raccontato questo pomeriggio una compagna

ascolta la corrispondenza ror


'''PONTE GALERIA'''


ieri sera nel cie di ponte galeria è arrivato un nuovo "ospite" la polizia lo ha picchiato brutalmente e lui al momento è in sciopero della fame, anche se tra i reclusi circola la voce che probabilmente verrà trasferito poichè tutti hanno assistito al suo pestaggio. intanto un altro detenuto che è in sciopero della fame da più di un mese ieri ha deciso di ingerire la batteria di una radio in protesta contro il CIE e per la liberazione sua e di tutti gli altri.


Line 24: Line 66:
   '''GRECIA: sciopero di 48 ore. Bloccato il porto del Pireo'''

Scatta oggi lo sciopero di 48 ore, contro il piano di austerità, dei lavoratori greci affiliati al sindacato comunista Pame, cui si sono aggiunti i medici che si asterranno dal lavoro oggi e domani contestando una riduzione dei fondi agli ospedali pubblici. Hanno invece sospeso il loro sciopero di 48 ore gli assistenti di volo per non creare ulteriori disagi nei trasporti già compromessi dalle ceneri vulcaniche. Alle proteste di oggi si aggiungerà domani quella di 24 ore dei dipendenti pubblici affiliati al sindacato Adedy, che non si trasformerà però in sciopero generale in quanto l'altra grande confederazione del settore privato, Gsee, non vi ha aderito malgrado gli inviti. Gsee, che pure critica le misure di austerità, ha chiesto una riunione al governo, tra il 23 e il 26 aprile, facendo dipendere da questa un eventuale sciopero. Le proteste coincidono con i colloqui, rinviati a causa dell'emergenza islandese e che dovrebbero partire oggi, della missione Ue-Fmi con cui Atene vuol definire le condizioni finanziarie ed economiche per un eventuale aiuto.

Aderendo allo sciopero convocato dal Pame, operatori portuali e tecnici bloccano stamani gli accessi al porto del Pireo impedendo l'attività commerciale. I lavoratori sfidano così la decisione di un tribunale che ha dichiarato illegale la protesta



'''TURCHIA: stupro ai danni di due ragazze da parte di centinaia di uomini'''

Orrore e sgomento in una scuola media di Siirt, città turca nell'Anatolia sud-orientale, dove per due anni sette ragazzine fra i 14 e i 16 anni sono state violentate da decine di uomini - forse un centinaio - tra i 14 e i 70 anni, nell'omertà più completa. La denuncia viene oggi dal diffuso quotidiano laico Hurriyet, che in prima pagina titola appunto «Omertà sulle violenze», secondo cui circa 100 uomini sono stati sinora interrogati dalla polizia: per 17 di loro è scattato l'arresto mentre altri 25 sono ancora in stato di fermo. La vicenda, come riferisce il giornale, è venuta alla luce dal racconto fatto da una studentessa, H.T., di 14 anni, alla sua insegnante, che ha denunciato i fatti. Tutto è cominciato due anni fa quando il vice-direttore della scuola violentò nel suo ufficio la sorella di H.T., S.T. che ha oggi 16 anni. Poco tempo dopo il funzionario scolastico abusò anche della sorella minore e la voce che le due ragazzine erano ormai «disonorate» cominciò a spargersi a macchia d'olio prima dentro la scuola e poi fuori. Fu così che le due sorelle - alle quali intanto si erano aggiunte altre vittime, cinque ragazzine loro coetanee - cominciarono ad essere violentate prima da una decina di compagni di scuola e poi da numerosi altri uomini, tra i quali un agente di polizia, un militare e numerosi commercianti e artigiani locali. Tutti, secondo Hurriyet, appartenenti a «famiglie in vista» di Siirt che, dopo aver abusato delle ragazzine, regalavano loro dalle tre alle cinque lire turche (2-3 euro) oppure cioccolate e biscotti.



'''manifestazioni contro il caro vita in India'''

ansa

Parlando davanti a una distesa di bandiere arancioni, il leader del Bjp, Nitin Gadkari, ha attaccato il governo di Manmohan Singh e il partito del Congresso di Sonia Gandhi per l'impennata dei prezzi dei generi alimentari e per il caro benzina. «Avevano promesso di ridurre l'inflazione nei primi cento giorni di governo - ha detto - ma ora i poveri sono costretti a suicidarsi» per i debiti. Il politico ha anche accusato un malore per via della calura, come riporta l'agenzia Ians. Nel mese di marzo l'inflazione aveva toccato il record del 10% a causa soprattutto del rincaro dei generi alimentari «aumentati dal 100 al 200% da quando l'attuale coalizione di centro sinistra è salita al potere sei anni fa» ha aggiunto. Il Bjp accusa il governo di «mala amministrazione e di corruzione». L'enorme corteo di manifestanti, giunti da diversi stati del nord dell'India, ha attraversato la metropoli e si è concluso davanti al parlamento

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'''INCIDENTI SUL LAVORO: un morto e un ferito nelle prime dodici ore di giornata'''

È morto schiacciato da una ruspa in movimento, Ilario Moro Merella, di 45 anni, di Santa Maria Coghinas, finito, per cause in corso di accertamento, sotto le ruote del pesante mezzo che stava eseguendo opere di sbancamento in una lottizzazione in località Istrigoni, all'uscita di Porto Pozzo, nel comune di Santa Teresa di Gallura. Poco dopo le 9:30 nella località marittima, caratterizzata da numerose villette a schiera, in un terreno nel quale erano in corso opere di sbancamento e urbanizzazione per una nuova lottizzazione, una ruspa, durante una retromarcia, ha investito Ilario Moro Merella. Sul luogo è intervenuto il personale del 118 che non ha potuto far altro che constatare il decesso dell'uomo e assistere anche l'autista della ruspa, che è sotto shock.

Un operaio, un uomo di 47 anni, è stato coinvolto in un incidente mentre era al lavoro nel pastificio Divella a Rutigliano. L'uomo ha avuto il braccio destro schiacciato in una macchina e guarirà in una trentina di giorni. A quanto si è saputo l'operaio, era al lavoro nel turno di notte tra il 20 e il 21 aprile, addetto alla lavorazione della pasta secca quando, per cause non ancora accertate, ha avuto il braccio destro schiacciato dalla macchina. L'uomo è stato soccorso dai suoi compagni di lavoro e trasportato all' ospedale



'''Avviato il confronto tra lavoratori precari degli istituti di ricerca e i ministeri competenti'''

ansa

E' quanto si legge dalle notizie di questa sera, dopo l'incontro che si è svolto questa mattina a seguito del partecipato presidio davanti al ministero dell'Agricoltura indetto da USI/RdB Ricerca con i lavoratori del Consiglio per la Ricerca e Sperimentazione in Agricoltura (CRA), dell'Istituto Nazionale per l'Economia Agricola (INEA) e dell'Istituto Nazionale per la Ricerca nell'Alimentazione e Nutrizione (INRAN).
La manifestazione - informano i sindacati - si Š chiusa con un incontro tecnico fra i sindacati e la Dirigenza del ministero, vigilante su CRA, INEA e INRAN. " Il prosimo 'appuntamento è per l'inizio di maggio, quando la struttura di Gabinetto sar… insediata e potremo passare dalla fase tecnica a quella politica. Nel frattempo forniremo al Ministero dati dettagliati sui precari in CRA, INEA e INRAN per approfondire alcuni aspetti. In sostanza, sul precariato degli enti di ricerca il ministro Galan parte con il piede giusto», ha dichiarato un rappresentante sindacale.



''' Ipsema, mandato al presidente su esposizione ad amianto '''

ilsole24ore-

 L'Ipsema ha lanciato un nuovo allarme sull'esposizione all'amianto dei lavoratori marittimi, che resta ancora senza risposte. Il Consiglio di indirizzo e vigilanza dell'Istituto denuncia «difficoltà incomprensibili, ingiustamente sopportate dai marittimi, che rischiano di vanificare l'intero iter del riconoscimento o perlomeno di rallentarlo fortemente. Si produrrebbe un danno per una categoria di lavoratori a carico della quale ormai si è provata l'esposizione prolungata a fibre di amianto». Il Civ ha dato mandato al suo presidente Giovanni Guerisoli, attraverso un ordine del giorno, di sollecitare il Governo affinchè recepisca definitivamente le indicazioni del Parlamento in merito al necessario intervento a tutela dei marittimi e armonizzi le procedure ai fini dell'istruttoria per le domande di riconoscimento dei benefici previdenziali per l'esposizione alle fibre di amianto. L'Ipsema, inoltre, dopo la conclusione degli studi sull'esposizione all'amianto nel settore marittimo, ha redatto le linee guida per l'accertamento tecnico. «Il problema - spiega Guerisoli - non chiarito dal ministero del Lavoro è sempre quello di non riuscire a ricostruire la vita lavorativa dei marittimi a causa della difficoltà insita nell'attività: luogo e rapporto di lavoro diversi negli anni, residenza diversa dal compartimento marittimo in cui è iscritta la società armatoriale, demolizione della nave, cambio di bandiera».


'''Dati Istat, 3mln lavoratori in nero 2009, in aumento con la crisi'''

ilsole24ore

Agricoltori, muratori, baristi, ma anche colf e badanti: il panorama del lavoro nero in Italia include quasi tre milioni di persone. In minima parte riguarda i lavoratori clandestini e colpisce, in particolare, il settore dell'agricoltura e le regioni del Sud, a partire dalla Calabria. Lo fotografa l'Istat, in un'indagine presentata alla Camera dal presidente Enrico Giovannini. Con un tasso d'irregolarità del 12,2% (2 milioni e 966 mila persone) nel 2009, l'incidenza risulta in calo rispetto al 13,8% (3 milioni e 280 mila) del 2001, ma in leggero aumento rispetto all'11,9% del 2008; complice la crisi economica, che da un lato ha ridotto l'occupazione regolare e dall'altro ha aumentato quella irregolare. Sul totale di circa 2 milioni e 966 mila unità di lavoro irregolari, i residenti rappresentano la componente più rilevante, attestandosi intorno a un milione e 652 mila, il 55,7%. Al contrario, gli stranieri clandestini risultano più ridotti, 377 mila unità, pari al 12,7%. Il resto è costituito dalle posizioni plurime, ossia le seconde attività (937 mila, il 31,6%). Il settore più esposto al fenomeno del lavoro in nero è l'agricoltura: il tasso di irregolarità è cresciuto dal 20,9% del 2001 al 24,5% del 2009. Seguono i servizi (13,7%), in particolare commercio, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni (18,7% nel 2009). La quota di lavoro non regolare resta significativa anche nel settore delle costruzioni, nonostante si sia arrivati al 10,5% dal 15,7% del 2001. All'opposto, il minor tasso di irregolarità si trova nell'industria in senso stretto, dove è rimasto intorno al 4%.

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'''TERRITORI OCCUPATI: scontri tra coloni ed esercito israeliano'''

'''GAZA: scontri tra miliziani e Tsahal'''

'''SIRIA: colloqui notturni in Egitto. Si teme una guerra con Israele'''

'''LIBANO: Hezbollah risponde al rapporto ONU'''

'''Afghanistan, avvelenate dodici alunne a Kunduz'''

'''TURCHIA: stupro ai danni di due ragazze da parte di centinaia di uomini'''

'''Daghestan, in corso operazione dell'esercito russo: caccia al guerrigliero Vagabov'''

'''GRECIA: sciopero di 48 ore. Bloccato il porto del Pireo'''

'''INCIDENTI SUL LAVORO: un morto e un ferito nelle prime dodici ore di giornata'''

'''CIE: bloccato il presidio a Bologna. Due giorni di iniziative a Milano. Corrispondenza da Ponte Galeria
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'''TERRITORI OCCUPATI: scontri tra coloni ed esercito israeliano'''

Un gruppo di coloni israeliani si è ieri scontrato in Cisgiordania con una pattuaglia dell'esercito dello stato ebraico che ha sbarrato loro la strada mentre tentavano di entrare in un villaggio palestinese. Secondo quanto hanno reso noto ieri sera fonti militari a Gerusalemme, gli incidenti sono avvenuti nei pressi dell'insediamento di Yitzahr, non lontano da Nablus. Quando si sono visti impedire l'ingresso nel villaggio di Madameh, i coloni hanno risposto con una sassaiola contro i militari. Un soldato è rimasto ferito e a un mezzo militare sono state tagliate le gomme. Un minorenne coinvolto nei disordini è stato arrestato. Un portavoce militare ha detto che l'episodio avrà strascichi giudiziari dopo la conclusione dell'inchiesta che sarà avviata immediatamente. Non è chiaro perchè i coloni volessero raggiungere il villaggio palestinese. L'insediamento di Yitzahr ha comunque fama di essere uno dei più estremisti della Cisgiordania

'''GAZA: scontri tra miliziani e Tsahal'''

Uno scontro a fuoco è avvenuto questa mattina nella parte meridionale della Striscia di Gaza tra alcuni miliziani palestinesi ed elementi dell'esercito israeliano. Lo riferisce il sito del giornale giordano 'al-Doustour'. Secondo il sito informativo di Hamas, 'Palestine-infò, un pescatore palestinese sarebbe invece rimasto ferito dopo che una motovoedetta israeliana ha aperto il fuoco contro la sua imbarcazione al largo di Rafah, a sud di Gaza

'''SIRIA: colloqui notturni in Egitto. Si teme una guerra con Israele'''

Ci sarebbe il timore di una guerra tra Siria e Israele dietro la visita «di poche ore» e a sorpresa che il presidente siriano Bashar al-Assad ha condotto ieri notte in Egitto. Lo riportano i media arabi, secondo cui l'urgenza del viaggio sarebbe mirato proprio a stemperare la tensione regionale. In particolare, un commentatore siriano fa notare come Assad, che la scorsa settimana aveva negato il rifornimento di missili Scud da parte della Siria a Hezbollah, avrebbe voluto render chiaro all'Egitto che quelle informazioni erano false. Il presidente siriano, infatti, ritiene che quelle accuse «sono una scusa di Israele per scatenare una guerra», riportano i media locali. Nel loro meeting, Assad e il presidente egiziano Hosni Mubarak avrebbero anche discusso dei colloqui per la riconciliazione palestinese tra Fatah e Hamas. La visita di Assad in Egitto è stata la prima dalla Seconda guerra del Libano, quando definì «mezzi uomini» i leader arabi che non difendevano il movimento libanese di Hezbollah

'''LIBANO: Hezbollah risponde al rapporto ONU'''

Il movimento sciita libanese anti-israeliano Hezbollah ha condannato con forza il recente rapporto delle Nazioni Unite sull'applicazione della risoluzione 1559 del Consiglio di Sicurezza, che chiede lo «scioglimento e disarmo» di tutte le fazioni armate in Libano. Il rapporto, l'undicesimo firmato dall'inviato speciale del segretario generale dell'Onu per l'applicazione della risoluzione 1559 del 2004 Terji Roed Larsen, afferma che «la componente armata di Hezbollah rimane la più sigificativa milizia nel Paese». Le armi di Hezbollah, si afferma ancora nel documento, pongono «una sfida chiave alla sicurezza dei civili libanesi e all'autorità del governo». In un comunicato, Hezbollah ha replicato affermando che il rapporto «rappresenta una palese tutela sul Libano». L'organizzazione sciita, che ha il sostegno di Iran e Siria, afferma di non essere «una milizia, ma bensì un movimento di resistenza che difende la sua terra e fa da deterrente contro ogni aggressione». Nel rapporto non si fa alcun riferimento alle affermazioni di Israele secondo cui la Siria starebbe fornendo missili Scud al movimento Hezbollah. Ieri, gli Stati Uniti hanno affermato di non aver ancora determinato se il trasferimento di tali missili dalla Siria sia effettivamente avvenuto, cosa che Damasco e Beirut negano.
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 '''Daghestan, in corso operazione dell'esercito russo: caccia al guerrigliero Vagabov'''
Un incidente simile a Shina, sobborgo della capitale Kabul, ha costretto una decina di studentesse a essere ricoverate. Stando a quanto raccontato dalle ragazze coinvolte, alcune persone sono entrate nelle classi sparando materiale tossico. Nessun gruppo ha rivendicato finora la responsabilità dell'attacco

'''TURCHIA: stupro ai danni di due ragazze da parte di centinaia di uomini'''

Orrore e sgomento in una scuola media di Siirt, città turca nell'Anatolia sud-orientale, dove per due anni sette ragazzine fra i 14 e i 16 anni sono state violentate da decine di uomini - forse un centinaio - tra i 14 e i 70 anni, nell'omertà più completa. La denuncia viene oggi dal diffuso quotidiano laico Hurriyet, che in prima pagina titola appunto «Omertà sulle violenze», secondo cui circa 100 uomini sono stati sinora interrogati dalla polizia: per 17 di loro è scattato l'arresto mentre altri 25 sono ancora in stato di fermo. La vicenda, come riferisce il giornale, è venuta alla luce dal racconto fatto da una studentessa, H.T., di 14 anni, alla sua insegnante, che ha denunciato i fatti. Tutto è cominciato due anni fa quando il vice-direttore della scuola violentò nel suo ufficio la sorella di H.T., S.T. che ha oggi 16 anni. Poco tempo dopo il funzionario scolastico abusò anche della sorella minore e la voce che le due ragazzine erano ormai «disonorate» cominciò a spargersi a macchia d'olio prima dentro la scuola e poi fuori. Fu così che le due sorelle - alle quali intanto si erano aggiunte altre vittime, cinque ragazzine loro coetanee - cominciarono ad essere violentate prima da una decina di compagni di scuola e poi da numerosi altri uomini, tra i quali un agente di polizia, un militare e numerosi commercianti e artigiani locali. Tutti, secondo Hurriyet, appartenenti a «famiglie in vista» di Siirt che, dopo aver abusato delle ragazzine, regalavano loro dalle tre alle cinque lire turche (2-3 euro) oppure cioccolate e biscotti.

'''Daghestan, in corso operazione dell'esercito russo: caccia al guerrigliero Vagabov'''
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'''GRECIA: sciopero di 48 ore. Bloccato il porto del Pireo'''

Scatta oggi lo sciopero di 48 ore, contro il piano di austerità, dei lavoratori greci affiliati al sindacato comunista Pame, cui si sono aggiunti i medici che si asterranno dal lavoro oggi e domani contestando una riduzione dei fondi agli ospedali pubblici. Hanno invece sospeso il loro sciopero di 48 ore gli assistenti di volo per non creare ulteriori disagi nei trasporti già compromessi dalle ceneri vulcaniche. Alle proteste di oggi si aggiungerà domani quella di 24 ore dei dipendenti pubblici affiliati al sindacato Adedy, che non si trasformerà però in sciopero generale in quanto l'altra grande confederazione del settore privato, Gsee, non vi ha aderito malgrado gli inviti. Gsee, che pure critica le misure di austerità, ha chiesto una riunione al governo, tra il 23 e il 26 aprile, facendo dipendere da questa un eventuale sciopero. Le proteste coincidono con i colloqui, rinviati a causa dell'emergenza islandese e che dovrebbero partire oggi, della missione Ue-Fmi con cui Atene vuol definire le condizioni finanziarie ed economiche per un eventuale aiuto.

Aderendo allo sciopero convocato dal Pame, operatori portuali e tecnici bloccano stamani gli accessi al porto del Pireo impedendo l'attività commerciale. I lavoratori sfidano così la decisione di un tribunale che ha dichiarato illegale la protesta

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'''INCIDENTI SUL LAVORO: un morto e un ferito nelle prime dodici ore di giornata'''

È morto schiacciato da una ruspa in movimento, Ilario Moro Merella, di 45 anni, di Santa Maria Coghinas, finito, per cause in corso di accertamento, sotto le ruote del pesante mezzo che stava eseguendo opere di sbancamento in una lottizzazione in località Istrigoni, all'uscita di Porto Pozzo, nel comune di Santa Teresa di Gallura. Poco dopo le 9:30 nella località marittima, caratterizzata da numerose villette a schiera, in un terreno nel quale erano in corso opere di sbancamento e urbanizzazione per una nuova lottizzazione, una ruspa, durante una retromarcia, ha investito Ilario Moro Merella. Sul luogo è intervenuto il personale del 118 che non ha potuto far altro che constatare il decesso dell'uomo e assistere anche l'autista della ruspa, che è sotto shock.

Un operaio, un uomo di 47 anni, è stato coinvolto in un incidente mentre era al lavoro nel pastificio Divella a Rutigliano. L'uomo ha avuto il braccio destro schiacciato in una macchina e guarirà in una trentina di giorni. A quanto si è saputo l'operaio, era al lavoro nel turno di notte tra il 20 e il 21 aprile, addetto alla lavorazione della pasta secca quando, per cause non ancora accertate, ha avuto il braccio destro schiacciato dalla macchina. L'uomo è stato soccorso dai suoi compagni di lavoro e trasportato all' ospedale

'''BOLOGNA'''

Il volantinaggio di solidarietà con i reclusi nei CIE è stato bloccato da Digos e Carabinieri che hanno perquisito tutti i partecipanti, con il pretesto di un controllo per la ricerca di esplosivi.
I compagni e le compagne sono ancora fermi in attesa dell'arrivo dei legali.

'''MILANO'''
Due giorni contro i CIE alla Statale di Milano. Ascoltiamo una corrispondenza.

'''PONTE GALERIA'''


ieri sera nel cie di ponte galeria è arrivato un nuovo "ospite" la polizia lo ha picchiato brutalmente e lui al momento è in sciopero della fame, anche se tra i reclusi circola la voce che probabilmente verrà trasferito poichè tutti hanno assistito al suo pestaggio. intanto un altro detenuto che è in sciopero della fame da più di un mese ieri ha deciso di ingerire la batteria di una radio in protesta contro il CIE e per la liberazione sua e di tutti gli altri.

 

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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Vi serviamo ovunque, anche nei lager

Con queste parole, oggi, un centinaio di persone tra studenti universitari, nativi e migranti, attivisti/e dei centri sociali, occupanti dei movimenti per il diritto all’abitare, antirazzisti e antirazziste si sono incontrati/e all’Università La Sapienza di Roma per dare vita a un’iniziativa di denuncia e boicottaggio contro i CIE (Centri di Identificazione ed Espulsione per migranti).

L’obiettivo dell'azione il gruppo “La Cascina”, che gestisce il servizio mensa della Facoltà di Economia e il bar universitario a piazzale Aldo Moro. Questa società, tramite l’affiliata “Auxilum”, dal 1° marzo è entrata nella gestione dei servizi interni al lager di Ponte Galeria.

È stato aperto uno striscione che diceva «La cascina: complice dei lager! No ai CIE» davanti all’ingresso della mensa di Economia, poi in corteo spontaneo i manifestanti si sono spostati verso il bar di piazzale Aldo Moro, anch'esso gestito dalla stessa cascina

ascolta la corrispondenza raccolta da ror questa mattina

Bologna: denunciate per interruzione di servizio i manifestanti contro i cie

Questa mattina, in occasione di un volantinaggio della campagna cittadina contro i cie, gli attivisti e le attiviste si sono recate davanti al palazzo dove sono situati gli uffici del giudice di pace, lo stesso competente per i procedimenti riguardanti le persone recluse nei centri di identificazione ed espulsione.

ascolta la corrispondenza ror

come è andata a finire? ce lo ha raccontato questo pomeriggio una compagna

ascolta la corrispondenza ror

PONTE GALERIA

ieri sera nel cie di ponte galeria è arrivato un nuovo "ospite" la polizia lo ha picchiato brutalmente e lui al momento è in sciopero della fame, anche se tra i reclusi circola la voce che probabilmente verrà trasferito poichè tutti hanno assistito al suo pestaggio. intanto un altro detenuto che è in sciopero della fame da più di un mese ieri ha deciso di ingerire la batteria di una radio in protesta contro il CIE e per la liberazione sua e di tutti gli altri.

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

GRECIA: sciopero di 48 ore. Bloccato il porto del Pireo

Scatta oggi lo sciopero di 48 ore, contro il piano di austerità, dei lavoratori greci affiliati al sindacato comunista Pame, cui si sono aggiunti i medici che si asterranno dal lavoro oggi e domani contestando una riduzione dei fondi agli ospedali pubblici. Hanno invece sospeso il loro sciopero di 48 ore gli assistenti di volo per non creare ulteriori disagi nei trasporti già compromessi dalle ceneri vulcaniche. Alle proteste di oggi si aggiungerà domani quella di 24 ore dei dipendenti pubblici affiliati al sindacato Adedy, che non si trasformerà però in sciopero generale in quanto l'altra grande confederazione del settore privato, Gsee, non vi ha aderito malgrado gli inviti. Gsee, che pure critica le misure di austerità, ha chiesto una riunione al governo, tra il 23 e il 26 aprile, facendo dipendere da questa un eventuale sciopero. Le proteste coincidono con i colloqui, rinviati a causa dell'emergenza islandese e che dovrebbero partire oggi, della missione Ue-Fmi con cui Atene vuol definire le condizioni finanziarie ed economiche per un eventuale aiuto.

Aderendo allo sciopero convocato dal Pame, operatori portuali e tecnici bloccano stamani gli accessi al porto del Pireo impedendo l'attività commerciale. I lavoratori sfidano così la decisione di un tribunale che ha dichiarato illegale la protesta

TURCHIA: stupro ai danni di due ragazze da parte di centinaia di uomini

Orrore e sgomento in una scuola media di Siirt, città turca nell'Anatolia sud-orientale, dove per due anni sette ragazzine fra i 14 e i 16 anni sono state violentate da decine di uomini - forse un centinaio - tra i 14 e i 70 anni, nell'omertà più completa. La denuncia viene oggi dal diffuso quotidiano laico Hurriyet, che in prima pagina titola appunto «Omertà sulle violenze», secondo cui circa 100 uomini sono stati sinora interrogati dalla polizia: per 17 di loro è scattato l'arresto mentre altri 25 sono ancora in stato di fermo. La vicenda, come riferisce il giornale, è venuta alla luce dal racconto fatto da una studentessa, H.T., di 14 anni, alla sua insegnante, che ha denunciato i fatti. Tutto è cominciato due anni fa quando il vice-direttore della scuola violentò nel suo ufficio la sorella di H.T., S.T. che ha oggi 16 anni. Poco tempo dopo il funzionario scolastico abusò anche della sorella minore e la voce che le due ragazzine erano ormai «disonorate» cominciò a spargersi a macchia d'olio prima dentro la scuola e poi fuori. Fu così che le due sorelle - alle quali intanto si erano aggiunte altre vittime, cinque ragazzine loro coetanee - cominciarono ad essere violentate prima da una decina di compagni di scuola e poi da numerosi altri uomini, tra i quali un agente di polizia, un militare e numerosi commercianti e artigiani locali. Tutti, secondo Hurriyet, appartenenti a «famiglie in vista» di Siirt che, dopo aver abusato delle ragazzine, regalavano loro dalle tre alle cinque lire turche (2-3 euro) oppure cioccolate e biscotti.

manifestazioni contro il caro vita in India

ansa

Parlando davanti a una distesa di bandiere arancioni, il leader del Bjp, Nitin Gadkari, ha attaccato il governo di Manmohan Singh e il partito del Congresso di Sonia Gandhi per l'impennata dei prezzi dei generi alimentari e per il caro benzina. «Avevano promesso di ridurre l'inflazione nei primi cento giorni di governo - ha detto - ma ora i poveri sono costretti a suicidarsi» per i debiti. Il politico ha anche accusato un malore per via della calura, come riporta l'agenzia Ians. Nel mese di marzo l'inflazione aveva toccato il record del 10% a causa soprattutto del rincaro dei generi alimentari «aumentati dal 100 al 200% da quando l'attuale coalizione di centro sinistra è salita al potere sei anni fa» ha aggiunto. Il Bjp accusa il governo di «mala amministrazione e di corruzione». L'enorme corteo di manifestanti, giunti da diversi stati del nord dell'India, ha attraversato la metropoli e si è concluso davanti al parlamento

ITALIA

INCIDENTI SUL LAVORO: un morto e un ferito nelle prime dodici ore di giornata

È morto schiacciato da una ruspa in movimento, Ilario Moro Merella, di 45 anni, di Santa Maria Coghinas, finito, per cause in corso di accertamento, sotto le ruote del pesante mezzo che stava eseguendo opere di sbancamento in una lottizzazione in località Istrigoni, all'uscita di Porto Pozzo, nel comune di Santa Teresa di Gallura. Poco dopo le 9:30 nella località marittima, caratterizzata da numerose villette a schiera, in un terreno nel quale erano in corso opere di sbancamento e urbanizzazione per una nuova lottizzazione, una ruspa, durante una retromarcia, ha investito Ilario Moro Merella. Sul luogo è intervenuto il personale del 118 che non ha potuto far altro che constatare il decesso dell'uomo e assistere anche l'autista della ruspa, che è sotto shock.

Un operaio, un uomo di 47 anni, è stato coinvolto in un incidente mentre era al lavoro nel pastificio Divella a Rutigliano. L'uomo ha avuto il braccio destro schiacciato in una macchina e guarirà in una trentina di giorni. A quanto si è saputo l'operaio, era al lavoro nel turno di notte tra il 20 e il 21 aprile, addetto alla lavorazione della pasta secca quando, per cause non ancora accertate, ha avuto il braccio destro schiacciato dalla macchina. L'uomo è stato soccorso dai suoi compagni di lavoro e trasportato all' ospedale

Avviato il confronto tra lavoratori precari degli istituti di ricerca e i ministeri competenti

ansa

E' quanto si legge dalle notizie di questa sera, dopo l'incontro che si è svolto questa mattina a seguito del partecipato presidio davanti al ministero dell'Agricoltura indetto da USI/RdB Ricerca con i lavoratori del Consiglio per la Ricerca e Sperimentazione in Agricoltura (CRA), dell'Istituto Nazionale per l'Economia Agricola (INEA) e dell'Istituto Nazionale per la Ricerca nell'Alimentazione e Nutrizione (INRAN). La manifestazione - informano i sindacati - si Š chiusa con un incontro tecnico fra i sindacati e la Dirigenza del ministero, vigilante su CRA, INEA e INRAN. " Il prosimo 'appuntamento è per l'inizio di maggio, quando la struttura di Gabinetto sar… insediata e potremo passare dalla fase tecnica a quella politica. Nel frattempo forniremo al Ministero dati dettagliati sui precari in CRA, INEA e INRAN per approfondire alcuni aspetti. In sostanza, sul precariato degli enti di ricerca il ministro Galan parte con il piede giusto», ha dichiarato un rappresentante sindacale.

Ipsema, mandato al presidente su esposizione ad amianto

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  • L'Ipsema ha lanciato un nuovo allarme sull'esposizione all'amianto dei lavoratori marittimi, che resta ancora senza risposte. Il Consiglio di indirizzo e vigilanza dell'Istituto denuncia «difficoltà incomprensibili, ingiustamente sopportate dai marittimi, che rischiano di vanificare l'intero iter del riconoscimento o perlomeno di rallentarlo fortemente. Si produrrebbe un danno per una categoria di lavoratori a carico della quale ormai si è provata l'esposizione prolungata a fibre di amianto». Il Civ ha dato mandato al suo presidente Giovanni Guerisoli, attraverso un ordine del giorno, di sollecitare il Governo affinchè recepisca definitivamente le indicazioni del Parlamento in merito al necessario intervento a tutela dei marittimi e armonizzi le procedure ai fini dell'istruttoria per le domande di riconoscimento dei benefici previdenziali per l'esposizione alle fibre di amianto. L'Ipsema, inoltre, dopo la conclusione degli studi sull'esposizione all'amianto nel settore marittimo, ha redatto le linee guida per l'accertamento tecnico. «Il problema - spiega Guerisoli - non chiarito dal ministero del Lavoro è sempre quello di non riuscire a ricostruire la vita lavorativa dei marittimi a causa della difficoltà insita nell'attività: luogo e rapporto di lavoro diversi negli anni, residenza diversa dal compartimento marittimo in cui è iscritta la società armatoriale, demolizione della nave, cambio di bandiera».

Dati Istat, 3mln lavoratori in nero 2009, in aumento con la crisi

ilsole24ore

Agricoltori, muratori, baristi, ma anche colf e badanti: il panorama del lavoro nero in Italia include quasi tre milioni di persone. In minima parte riguarda i lavoratori clandestini e colpisce, in particolare, il settore dell'agricoltura e le regioni del Sud, a partire dalla Calabria. Lo fotografa l'Istat, in un'indagine presentata alla Camera dal presidente Enrico Giovannini. Con un tasso d'irregolarità del 12,2% (2 milioni e 966 mila persone) nel 2009, l'incidenza risulta in calo rispetto al 13,8% (3 milioni e 280 mila) del 2001, ma in leggero aumento rispetto all'11,9% del 2008; complice la crisi economica, che da un lato ha ridotto l'occupazione regolare e dall'altro ha aumentato quella irregolare. Sul totale di circa 2 milioni e 966 mila unità di lavoro irregolari, i residenti rappresentano la componente più rilevante, attestandosi intorno a un milione e 652 mila, il 55,7%. Al contrario, gli stranieri clandestini risultano più ridotti, 377 mila unità, pari al 12,7%. Il resto è costituito dalle posizioni plurime, ossia le seconde attività (937 mila, il 31,6%). Il settore più esposto al fenomeno del lavoro in nero è l'agricoltura: il tasso di irregolarità è cresciuto dal 20,9% del 2001 al 24,5% del 2009. Seguono i servizi (13,7%), in particolare commercio, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni (18,7% nel 2009). La quota di lavoro non regolare resta significativa anche nel settore delle costruzioni, nonostante si sia arrivati al 10,5% dal 15,7% del 2001. All'opposto, il minor tasso di irregolarità si trova nell'industria in senso stretto, dove è rimasto intorno al 4%.

Siparietto


Gr 13:00

TERRITORI OCCUPATI: scontri tra coloni ed esercito israeliano

GAZA: scontri tra miliziani e Tsahal

SIRIA: colloqui notturni in Egitto. Si teme una guerra con Israele

LIBANO: Hezbollah risponde al rapporto ONU

Afghanistan, avvelenate dodici alunne a Kunduz

TURCHIA: stupro ai danni di due ragazze da parte di centinaia di uomini

Daghestan, in corso operazione dell'esercito russo: caccia al guerrigliero Vagabov

GRECIA: sciopero di 48 ore. Bloccato il porto del Pireo

INCIDENTI SUL LAVORO: un morto e un ferito nelle prime dodici ore di giornata

CIE: bloccato il presidio a Bologna. Due giorni di iniziative a Milano. Corrispondenza da Ponte Galeria

ESTERI

TERRITORI OCCUPATI: scontri tra coloni ed esercito israeliano

Un gruppo di coloni israeliani si è ieri scontrato in Cisgiordania con una pattuaglia dell'esercito dello stato ebraico che ha sbarrato loro la strada mentre tentavano di entrare in un villaggio palestinese. Secondo quanto hanno reso noto ieri sera fonti militari a Gerusalemme, gli incidenti sono avvenuti nei pressi dell'insediamento di Yitzahr, non lontano da Nablus. Quando si sono visti impedire l'ingresso nel villaggio di Madameh, i coloni hanno risposto con una sassaiola contro i militari. Un soldato è rimasto ferito e a un mezzo militare sono state tagliate le gomme. Un minorenne coinvolto nei disordini è stato arrestato. Un portavoce militare ha detto che l'episodio avrà strascichi giudiziari dopo la conclusione dell'inchiesta che sarà avviata immediatamente. Non è chiaro perchè i coloni volessero raggiungere il villaggio palestinese. L'insediamento di Yitzahr ha comunque fama di essere uno dei più estremisti della Cisgiordania

GAZA: scontri tra miliziani e Tsahal

Uno scontro a fuoco è avvenuto questa mattina nella parte meridionale della Striscia di Gaza tra alcuni miliziani palestinesi ed elementi dell'esercito israeliano. Lo riferisce il sito del giornale giordano 'al-Doustour'. Secondo il sito informativo di Hamas, 'Palestine-infò, un pescatore palestinese sarebbe invece rimasto ferito dopo che una motovoedetta israeliana ha aperto il fuoco contro la sua imbarcazione al largo di Rafah, a sud di Gaza

SIRIA: colloqui notturni in Egitto. Si teme una guerra con Israele

Ci sarebbe il timore di una guerra tra Siria e Israele dietro la visita «di poche ore» e a sorpresa che il presidente siriano Bashar al-Assad ha condotto ieri notte in Egitto. Lo riportano i media arabi, secondo cui l'urgenza del viaggio sarebbe mirato proprio a stemperare la tensione regionale. In particolare, un commentatore siriano fa notare come Assad, che la scorsa settimana aveva negato il rifornimento di missili Scud da parte della Siria a Hezbollah, avrebbe voluto render chiaro all'Egitto che quelle informazioni erano false. Il presidente siriano, infatti, ritiene che quelle accuse «sono una scusa di Israele per scatenare una guerra», riportano i media locali. Nel loro meeting, Assad e il presidente egiziano Hosni Mubarak avrebbero anche discusso dei colloqui per la riconciliazione palestinese tra Fatah e Hamas. La visita di Assad in Egitto è stata la prima dalla Seconda guerra del Libano, quando definì «mezzi uomini» i leader arabi che non difendevano il movimento libanese di Hezbollah

LIBANO: Hezbollah risponde al rapporto ONU

Il movimento sciita libanese anti-israeliano Hezbollah ha condannato con forza il recente rapporto delle Nazioni Unite sull'applicazione della risoluzione 1559 del Consiglio di Sicurezza, che chiede lo «scioglimento e disarmo» di tutte le fazioni armate in Libano. Il rapporto, l'undicesimo firmato dall'inviato speciale del segretario generale dell'Onu per l'applicazione della risoluzione 1559 del 2004 Terji Roed Larsen, afferma che «la componente armata di Hezbollah rimane la più sigificativa milizia nel Paese». Le armi di Hezbollah, si afferma ancora nel documento, pongono «una sfida chiave alla sicurezza dei civili libanesi e all'autorità del governo». In un comunicato, Hezbollah ha replicato affermando che il rapporto «rappresenta una palese tutela sul Libano». L'organizzazione sciita, che ha il sostegno di Iran e Siria, afferma di non essere «una milizia, ma bensì un movimento di resistenza che difende la sua terra e fa da deterrente contro ogni aggressione». Nel rapporto non si fa alcun riferimento alle affermazioni di Israele secondo cui la Siria starebbe fornendo missili Scud al movimento Hezbollah. Ieri, gli Stati Uniti hanno affermato di non aver ancora determinato se il trasferimento di tali missili dalla Siria sia effettivamente avvenuto, cosa che Damasco e Beirut negano.

Afghanistan, avvelenate dodici alunne a Kunduz

Non si conosce ancora la dinamica dell'eccidio, nel quale hanno perso la vita anche un'insegnate e un impiegato Secondo fonti mediche locali della città di Kunduz, capoluogo dell'omonima provincia dell'Afghanistan settentrionale, almeno 14 persone sono rimaste vittime di un avvelenamento collettivo. In totale 14 persone, comprese 12 studentesse della Fatima Zahra Girl School, un insegnante e un impiegato sono state misteriosamente avvelenate e sono state trasportate in ospedale, ha detto oggi il medico Hamayon Khamush, dottore che opera nella struttura ospedaliera della città di Kunduz. Al momento non sono note le motivazioni che sarebbero dietro a questo avvelenamento collettivo. Ieri, sempre nella provincia di Kunduz, i talebani hanno rivendicato il rapimento di otto impiegati di una compagnia di costruzioni locale Un incidente simile a Shina, sobborgo della capitale Kabul, ha costretto una decina di studentesse a essere ricoverate. Stando a quanto raccontato dalle ragazze coinvolte, alcune persone sono entrate nelle classi sparando materiale tossico. Nessun gruppo ha rivendicato finora la responsabilità dell'attacco

TURCHIA: stupro ai danni di due ragazze da parte di centinaia di uomini

Orrore e sgomento in una scuola media di Siirt, città turca nell'Anatolia sud-orientale, dove per due anni sette ragazzine fra i 14 e i 16 anni sono state violentate da decine di uomini - forse un centinaio - tra i 14 e i 70 anni, nell'omertà più completa. La denuncia viene oggi dal diffuso quotidiano laico Hurriyet, che in prima pagina titola appunto «Omertà sulle violenze», secondo cui circa 100 uomini sono stati sinora interrogati dalla polizia: per 17 di loro è scattato l'arresto mentre altri 25 sono ancora in stato di fermo. La vicenda, come riferisce il giornale, è venuta alla luce dal racconto fatto da una studentessa, H.T., di 14 anni, alla sua insegnante, che ha denunciato i fatti. Tutto è cominciato due anni fa quando il vice-direttore della scuola violentò nel suo ufficio la sorella di H.T., S.T. che ha oggi 16 anni. Poco tempo dopo il funzionario scolastico abusò anche della sorella minore e la voce che le due ragazzine erano ormai «disonorate» cominciò a spargersi a macchia d'olio prima dentro la scuola e poi fuori. Fu così che le due sorelle - alle quali intanto si erano aggiunte altre vittime, cinque ragazzine loro coetanee - cominciarono ad essere violentate prima da una decina di compagni di scuola e poi da numerosi altri uomini, tra i quali un agente di polizia, un militare e numerosi commercianti e artigiani locali. Tutti, secondo Hurriyet, appartenenti a «famiglie in vista» di Siirt che, dopo aver abusato delle ragazzine, regalavano loro dalle tre alle cinque lire turche (2-3 euro) oppure cioccolate e biscotti.

Daghestan, in corso operazione dell'esercito russo: caccia al guerrigliero Vagabov

  • Truppe speciali dei servizi segreti di Mosca rastrellano la regione in cerca dei miliziani fondamentalisti del capo ribelle

Le truppe del ministero dell'Interno e i servizi segreti russi hanno lanciato questa mattina un'operazione di polizia contro miliziani armati in un'area del Daghestan, repubblica del Caucaso del nord, dove è attiva la guerriglia integralista. Questo il contenuto di un comunicato letto da un portavoce dei servizi segreti russi in Daghestan, citato dall'agenzia stampa Interfax. L'operazione, secondo il portavoce, si svolge nei pressi del villaggio di Gurguki, e gli agenti stanno rastrellando le zone dei boschi attorno, dove si nasconderebbero degli uomini del comandante Magomedali Vagabov, una quarantina circa di guerriglieri. Vagabov sarebbe stato legato sentimentalmente a una donna che si è uccisa come kamikaze nella metropolitana di Mosca, il 29 marzo, causando la morte di 40 persone in due attentati

GRECIA: sciopero di 48 ore. Bloccato il porto del Pireo

Scatta oggi lo sciopero di 48 ore, contro il piano di austerità, dei lavoratori greci affiliati al sindacato comunista Pame, cui si sono aggiunti i medici che si asterranno dal lavoro oggi e domani contestando una riduzione dei fondi agli ospedali pubblici. Hanno invece sospeso il loro sciopero di 48 ore gli assistenti di volo per non creare ulteriori disagi nei trasporti già compromessi dalle ceneri vulcaniche. Alle proteste di oggi si aggiungerà domani quella di 24 ore dei dipendenti pubblici affiliati al sindacato Adedy, che non si trasformerà però in sciopero generale in quanto l'altra grande confederazione del settore privato, Gsee, non vi ha aderito malgrado gli inviti. Gsee, che pure critica le misure di austerità, ha chiesto una riunione al governo, tra il 23 e il 26 aprile, facendo dipendere da questa un eventuale sciopero. Le proteste coincidono con i colloqui, rinviati a causa dell'emergenza islandese e che dovrebbero partire oggi, della missione Ue-Fmi con cui Atene vuol definire le condizioni finanziarie ed economiche per un eventuale aiuto.

Aderendo allo sciopero convocato dal Pame, operatori portuali e tecnici bloccano stamani gli accessi al porto del Pireo impedendo l'attività commerciale. I lavoratori sfidano così la decisione di un tribunale che ha dichiarato illegale la protesta

ITALIA

INCIDENTI SUL LAVORO: un morto e un ferito nelle prime dodici ore di giornata

È morto schiacciato da una ruspa in movimento, Ilario Moro Merella, di 45 anni, di Santa Maria Coghinas, finito, per cause in corso di accertamento, sotto le ruote del pesante mezzo che stava eseguendo opere di sbancamento in una lottizzazione in località Istrigoni, all'uscita di Porto Pozzo, nel comune di Santa Teresa di Gallura. Poco dopo le 9:30 nella località marittima, caratterizzata da numerose villette a schiera, in un terreno nel quale erano in corso opere di sbancamento e urbanizzazione per una nuova lottizzazione, una ruspa, durante una retromarcia, ha investito Ilario Moro Merella. Sul luogo è intervenuto il personale del 118 che non ha potuto far altro che constatare il decesso dell'uomo e assistere anche l'autista della ruspa, che è sotto shock.

Un operaio, un uomo di 47 anni, è stato coinvolto in un incidente mentre era al lavoro nel pastificio Divella a Rutigliano. L'uomo ha avuto il braccio destro schiacciato in una macchina e guarirà in una trentina di giorni. A quanto si è saputo l'operaio, era al lavoro nel turno di notte tra il 20 e il 21 aprile, addetto alla lavorazione della pasta secca quando, per cause non ancora accertate, ha avuto il braccio destro schiacciato dalla macchina. L'uomo è stato soccorso dai suoi compagni di lavoro e trasportato all' ospedale

BOLOGNA

Il volantinaggio di solidarietà con i reclusi nei CIE è stato bloccato da Digos e Carabinieri che hanno perquisito tutti i partecipanti, con il pretesto di un controllo per la ricerca di esplosivi. I compagni e le compagne sono ancora fermi in attesa dell'arrivo dei legali.

MILANO Due giorni contro i CIE alla Statale di Milano. Ascoltiamo una corrispondenza.

PONTE GALERIA

ieri sera nel cie di ponte galeria è arrivato un nuovo "ospite" la polizia lo ha picchiato brutalmente e lui al momento è in sciopero della fame, anche se tra i reclusi circola la voce che probabilmente verrà trasferito poichè tutti hanno assistito al suo pestaggio. intanto un altro detenuto che è in sciopero della fame da più di un mese ieri ha deciso di ingerire la batteria di una radio in protesta contro il CIE e per la liberazione sua e di tutti gli altri.

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


Appunti e note redazionali

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gror100421 (last edited 2010-04-21 17:29:38 by anonymous)