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ATTENTATO CONTRO MINISTRO, UCCISI DUE BAMBINI

Almeno tre civili, tra cui due bambini, sono rimasti uccisi oggi a Mogadiscio, per un ordigno fatto esplodere al passaggio di un convoglio all’interno del quale viaggiava il ministro alla Difesa Sheikh Yusuf Mohamed Si’ad (noto anche con il nome di Inda’adde). La notizia è stata riferita da Radio Shabelle secondo cui l’attentato – finora non rivendicato - è avvenuto alle 8 del mattino (ora locale) nell’area di Dabka. Tra i feriti c’è anche la madre dei due bambini, illesi tutti i componenti del seguito del ministro. In un altro episodio della quotidiana cronaca di violenza che da 20 anni fa la storia della Somalia, diverse fonti internazionali hanno riferito dell’attacco al villaggio keniano di Dadajabula da parte di un gruppo di somali armati. Secondo le autorità keniane dietro l’attacco - che ha causato sette feriti tra i residenti di questo villaggio a una ventina di chilometri dal confine somalo – ci sarebbero uomini vicini agli shebab, uno dei gruppi opposti al governo di transizione di Mogadiscio

LAHORE: ATTACCATE DUE MOSCHEE

Uomini armati hanno attaccato due moschee della confraternita islamica ahmadiyya a Lahore, una delle principali e più popolose città pachistane, nel nord-est del paese. Secondo prime notizie diffuse dal sito internet del quotidiano ‘Dawn’, gli aggressori si sono fatti largo lanciando granate contro i fedeli riuniti per la preghiera del Venerdì nelle moschee dei quartieri di Model Town e Garhi Shahu. La prima è tuttora occupata e al suo interno sarebbero trattenute in ostaggio centinaia di persone, 2000 secondo alcune fonti. La moschea è circondata dalla polizia e non ci sono finora notizie certe su vittime e feriti. Gli ahmadi costituiscono un gruppo minoritario islamico forte di circa quattro milioni di adepti concentrati prevalentemente in Pakistan.

India, esplosione sui binari: almeno 65 le vittime e oltre un centinaio i feriti

Sono almeno 65 le persone morte in India, nello Stato di West Bengala, nel corso di un attacco dinamitardo che ha provocato il deragliamento di un treno. "Al momento sono stati recuperati 65 corpi - ha detto Samar Ghosh, ministro dell'Interno dello Stato colpito dall'incidente - ma il bilancio potrebbe aggravarsi". Oltre un centinaio i feriti. Le squadre di soccorso sono ancora sul posto per cercare di salvare i superstiti e estrarre i corpi incastrati nelle lamiere.

Il treno che è stato fatto esplodere era un espresso che viaggiava tra Calcutta e Mumbay. In seguito alla detonazione, il convoglio ha subito un deragliamento e si è scontrato con un treno merci che viaggiava in direzione opposta.

Israele, la Corte Suprema ordina all'esercito di riaprire una strada ai veicoli palestinesi

La Statale 443, che collega la zona centrale di Israele a Gerusalemme, era stata interdetta ai veicoli palestinesi a causa degli attentati che evevano provocato la morte di decine di israeliani

La Corte Suprema israeliana ha ordinato la riapertura della Statale 443, un'importante arteria stradale che collega la zona centrale di Israele a Gerusalemme, al traffico automobilistico palestinese. Circa una decina di anni fa, i responsabili militari avevano scelto di vietare il transito dei veicoli palestinesi alla Statale 443 per il ripetersi di attentati che avevano causato la morte di decine di cittadini israeliani.

La decisione dell'esercito di Israele aveva suscitato le critiche delle organizzazioni umanitarie che si erano appellate alla Corte suprema, denunciando la creazione di una "strada dell'apartheid", in quanto destinata ai soli israeliani. I giudici hanno accolto le richieste degli attivisti e hanno imposto all'esercito israeliano di riaprire l'arteria. A partire da oggi posti di blocco israeliani sono stati istituiti presso i villaggi palestinesi di Beit Sira e Beit Ur a-Tahta, le due estremite del tratto di strada riaperto al traffico.

ITALIA

Occupazione grandi imprese -1,9% a marzo Istat, retribuzioni -3,7% mese, ma +3,3% in primo trimestre

Occupazione grandi imprese -1,9% a marzo (ANSA) - ROMA, 28 MAG - L'occupazione nelle grandi imprese a marzo e' calata dell'1,9% al lordo della cig e dell'1,2% al netto della cig, rispetto a marzo 2009. Rispetto a febbraio, comunica l'Istat, la flessione e' stata pari allo 0,2% al lordo della cassa e a -0,1% al netto. Lo comunica l'Istat. Sempre a marzo, le retribuzione lorde per ora lavorata nelle grandi imprese hanno registrato una diminuzione, al netto della stagionalita', del 3,7% rispetto al mese precedente e del 2% rispetto a marzo 2009.

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