ITALIA ROMA - Una manifestazione che mette insieme i giornalisti e una grande parte dell'opinione pubblica, al di la' dei colori politici che non vuole farsi scippare la liberta' d'informazione. Cosi' Roberto Natale, presidente della Federazione Nazionale Stampa italiana, ha spiegato il senso della grande mobilitazione nazionale per la liberta' d'informazione, e contro i tagli e i bavagli alla conoscenza e alla cultura, che si svolgera' il 1 luglio a Roma dalle 17 in Piazza Navona, con una Notte Bianca a Conselice dove c'e' il monumento alla liberta' di stampa, e in molte altre citta' come Milano, Padova, Torino, a Trieste, Padova. A Roma la manifestazione sara' condotta da Tiziana Ferrario con Ottavia Piccolo. Interverranno molti testimoni che non avrebbero avuto giustizia se non ci fosse stata la liberta' di stampa, tante vittime di mala giustizia, hanno aggiunto Natale e il segretario Fnsi Franco Siddi. Ci saranno inoltre le testimonianze di tanti colleghi epurati perche' non si sono fermati davanti alle censure, dei cassaintegrati dei call center. Tra i testimoni ci saranno anche la sorella di Stefano Cucchi, la famiglia Aldrovandi, del ragazzo di Ferrara morto dopo le botte della polizia, Andrea Purgatori che ci ricordera' il caso Ustica, e gli avvocati che stanno preparando il ricorso alla Corte Europea di Strasburgo. Non accetteremo mai che la stampa da cane da guardia del potere debba diventare cagnolino da salotto - ha detto il segretario della Fnsi Siddi -. Ci auguriamo la manifestazione sia il punto che convinca il Parlamento a un passo indietro, se cosi non fosse noi andremo avanti. Il 9 luglio con lo sciopero dell'informazione, dopo andremo alla Corte Europea di Strasburgo e decideremo altre iniziative. Per Enzo Iacopino presidente dell'Ordine dei Giornalisti questa battaglia la dobbiamo vincere coinvolgendo tutti. Sento di esprimere la mia gratitudine personale a Silvio Berlusconi perche' e' riuscito a renderci compatti.

GHANA Non è ancora chiaro quante siano le vittime causate dal crollo di una miniera illegale di oro situata a Dunkwa-on-Offin, nel centro del paese. In base a notizie diffuse dalla radio ghanese ‘Joy fm’ i morti potrebbero essere almeno 100, ma il bilancio finale rischia di essere molto più grave perché al momento del crollo, avvenuto ieri probabilmente a causa delle intense piogge, all’interno delle gallerie si trovavano molte più persone, inclusi donne e bambini. In seguito all’apertura di un’inchiesta, la polizia ha intanto arrestato il proprietario della miniera. Sul posto stanno continuando le operazioni di soccorso, nonostante un grosso spiegamento di uomini e mezzi, finora nessun corpo è stato però recuperato, secondo ‘Joy fm’. Il Ghana è uno dei primi esportatori mondiali di oro: le operazioni di scavo sono spesso gestite da multinazionali, ma nei villaggi la popolazione opera propri scavi o tenta la fortuna scavando in miniere abbandonate come nel caso di Dunkwa-on-Offin.[GB]