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Melfi
Fiat, caso Melfi: anche oggi operai davanti a cancelli
da Ansa
- La novità del giorno è la risposta del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, alla loro lettera aperta, per la quale si sono detti molto soddisfatti
Anche oggi, per il turno delle 14, sono tornati davanti ai cancelli della Fiat nell'area industriale di San Nicola di Melfi (Potenza) i tre operai non ammessi alle linee di produzione della fabbrica. Intendono farlo tutti i giorni ma, cosi' come ieri e a differenza di lunedi', non hanno varcato i tornelli. La novita' del giorno e' la risposta del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, alla loro lettera aperta, per la quale si sono detti molto soddisfatti. Nel frattempo la Fiom sta procedendo con le iniziative legali.
Al giudice del lavoro di Melfi e' stata depositata un'istanza per chiarire le modalita' attuative della decisione del 9 agosto che sanciva la immediata reintegra dei tre lavoratori. Si attende una risposta in tempi rapidi, forse gia' domani. In sede penale, inoltre, e' stata integrata con delle memorie la denuncia presentata lunedi' ai carabinieri di Melfi con la contestazione nei confronti della Sata di inosservanza dei provvedimenti della Autorita. Anche la Sata, peraltro, ha adito le vie legali sia davanti al giudice del lavoro che in sede penale. Marcegaglia: deroghje al contratto nazionale da Adnkronos La verà novità di questa giornata, invece, sono le parole di Emma Marcegaglia, Presidenta della Confindustria. Si è affrettata a dare tutto il sostegno possibile all'iniziativa della Fiat ma non solo, dall meeting di Comunione e Liberazione a Rimini ha anche indicato quale sarà la strada da seguire: deroghe al contratto nazionale, esattamente come ha fatto la Fiat con Pomigliano. "Oggi con le nuove leggi, è possibile fare deroghe al contratto nazionale". E' questo l'obbiettivo del confronto aperto con Fiat. "Ci siamo dati un obiettivo preciso: definirela cornice perché si possa applicare l'accordo di Pomigliano con deroghe nel quadro del contratto dei metalmeccanici e credo che sia assolutamente possibile farlo". L'alternativa, ricorda la leader degli industriali, sarebbe quella "di un contratto ad hoc per l'auto. La trattativa è aperta", ma Confindustria punta sulla prima soluzione ed ha fiducia sulla possibilità che si possa raggiungere. Ha concluso poi che l'esigenza è quella di cambiare radicalmente le relazioni industriali. da ilmessaggero Vogliamo concludere le notizie sulla Fiat con una nota piacevole, oggi si festeggia un anno dall'intesa Chrysler: il festeggiamento è avenuto con un pic nic ad Auburn, dove Marchionne ha servito hamburger ai dipendenti. Come a carnevale, dove per un giorno solo si possono invertire le parti. Almeno sette minatori sono morti ieri sera in seguito a uno smottamento di terra avvenuto in una miniera di oro, situata nei pressi di El Callao. Lo ha reso noto il quotidiano 'El Nacional'. Secondo il giornale sul posto operano gia' squadre di soccorso di vigili del fuoco e della protezione civile che stanno cercando di trarre in salvo altri minatori, dei quali non si conosce il numero, rimasti intrappolati sotto terra. La miniera fa parte di un complesso che sta per essere trasferito all'azienda pubblica Minerven, come riporta sempre lo stesso quotidiano. Il Ministro delle Industrie e delle MIniere, José Khan, ha dichirato che i sette morti si dedicavano all'attività mineraria illegale e che come lroro nella zona sarebbero circa 1000.... da adnkronos, ansa Da 20 giorni sono intrappolati nella miniera in cui stavano lavorando, i 33 minatori quasi sepolti dal crollo di un tunnel a 700 metri di profondità. Si rinconrrono le cifre riguardanti i mesi necessari per liberarli, alcuni dicono anche 4. Intanto Il gruppo cileno San Esteban, proprietario della miniera d'oro dove da 18 giorni sono intrappolati 33 minatori, nega qualsivoglia responsabilita' per l'incidente del 5 agosto scorso e annuncia di poter essere costretta a dichiarare bancarotta. La miniera di San Jose, ha spiegato Herman Tuan del Cda della compagnia, e' infatti la loro unica risorsa economia e essendo bloccata ogbni attivita' estrattiva rischiano di esaurire a breve la liquidita'. L'impianto, aperto nel 1989, era stato bloccato nel 2007 dopo un incidente mortale ed e' stato riaperto l'anno successivo . da adnkronos Un intenso bombardamento, con colpi di mortaio, è in corso sul mercato di Bakara, il più importante di Mogadiscio. Secondo quanto riferisce l'inviato della tv araba 'al-Jazeerà, i razzi sarebbero lanciati dalle forze governative per colpire presunte basi del gruppo degli Shabab presenti nella zona. Al momento si contano cinque morti e 25 feriti tra i civili che vivono nell'area. Da tre giorni è in corso una violento attacco dell'esercito somalo contro il gruppo islamico. Notizie dai luoghi di reclusione Ancora una morte nel carcere famosoe per episodi del genere, quello di Sulmona, questa volta, dichiarano i sindacati degli agenti penitenziari, si tratterebbe di un suicidio. L'uomo aveva 30 anni e si è ucciso presumibilmente respirando il gas. Srabbe il 44 esimo suicidio di questa estate. da Ansa La notizia è di ieri ma non vogliamo fermarci dal contare e ripetere le notizie delle morti nelle carceri, che, al pari di quelle sul lavoro, solo in casi eclatanti raggiungono le pagine dei quotidiani. Questa volta si tratta di un tentato suicidio, una donna ha tentato il suicidio nel carcere di Buoncammino a Cagliari. La giovane ha tentato di togliersi la vita dopo la condanna a 6 anni di reclusione, nonostante il connazionale con cui si trovava, arrestato per traffico di droga, ne avesse dichiarato la totale estraneità. La giovane donna è stata colta da una crisi di sconforto avendo appreso il difficile stato di salute della figlioletta che vive con una zia in Nigeria. da agi
Ancora una volta, il cie emerge per la sua totale brutalità. A indicare la disparità di trattamento rispetto al carcere è il garante dei detenuti, che ha annunciato oggi «In carcere hanno lavorato regolarmente e devono essere retribuiti. Scontata la pena, sono stati considerati stranieri clandestini e quindi trasferiti al C.I.E. di Ponte Galeria in attesa di espulsione. Ma lo status di clandestino non consente loro di incassare i compensi per il lavoro svolto in carcer". Ancora una volta le vite delle persone intrappolate dalle maglie burocratiche.
- «Quando, dal C.I.E., lo straniero chiede il pagamento delle ultime spettanze per il lavoro svolto in carcere, la Direzione dell'Istituto di provenienza spedisce rapidamente all'ex lavorante un assegno non trasferibile da ritirare all'Ufficio postale di Ponte Galeria - si legge in una nota del Garante - Il problema è che l'assegno può essere riscosso solo dal detenuto in questione, impossibilitato ad uscire liberamente dal C.I.E.; per farlo avrebbe bisogno di una scorta e, soprattutto, di un documento di identità che non possiede perché non regolare e che invece aveva quand'era in carcere. L'alternativa è quella di delegare alla riscossione il Direttore del C.I.E., ma senza documento anche questa è impercorribile. La sostanza è che molti assegni non vengono incassati dai legittimi titolari e rientrano nelle casse del Ministero di Giustizia». Ma no è tutto, Morroni ha concluso "...e il mancato rispetto del diritto alla paga potrebbe creare ulteriori tensioni. Della questione ho investito anche il Provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria: occorre disinnescare alla svelta questo ulteriore elemento destabilizzante all'interno del Centro di Ponte Galeria».
da omniroma
Siparietto
Gr 13:00
In primo Piano
NOTIZIE BREVI
BRASILE Non potranno superare i 5000 ettari le proprietà terriere intestate a cittadini stranieri: lo stabilisce una norma entrata in vigore in questi giorni, che non ha valore retroattivo e “reinterpreta” una legge deel 1994.
CILE Due dei 33 minatori intrappolati nella miniera d’oro e rame di San José, nel deserto di Atacama, hanno competenze mediche decisive per la sopravvivenza dei loro compagni: lo ha detto il ministro della Sanità, Jaime Manalish, che coordina le operazioni di soccorso.
BOLIVIA Allarme epidemia a nord di La Paz, in una regione nord-orientale al confine con il Perù, dopo il decesso di un ragazzo che aveva contratto la peste bubbonica. Tra le disposizioni di emergenza, una campagna di disinfestazione e la distribuzione di insetticidi.
ESTERI
pakistan 800.000 gli alluvionati
Circa 800 mila alluvionati in Pakistan sono isolati dal resto del paese e possono essere raggiunti solo via aerea. E' quanto riferisce l'Onu in un comunicato dove rivolge un appello alla comunita' internazionale per avere almeno 40 elicotteri in piu' di quelli gia impiegati per la distribuzione dei soccorsi. La maggior parte si trovano nelle aree montagnose del nord ovest, flagellate dalla prima ondata di inondazioni di un mese fa, e dove le strade sono bloccate per frane e per crollo di ponti. Rimangono inaccessibili anche parti della valle di Swat, del distretto settentrionale di Gilgit Baltistan e del Kashmir pachistano.
Somalia, scontri a Mogadiscio
Sono almeno cinque, tutti civili, le vittime del bombardamento di questa mattina su uno dei più importanti mercati pubblici della capitale somala Mogadiscio. I razzi, secondo al-Jazeera, sarebbero stati lanciati dalle forze governative per colpire le basi dei Giovani Mujahidin (Shabab) nella zona. Si contano anche 25 feriti tra i civili che vivono nell'area. Da tre giorni è in corso una violenta battaglia nella capitale somala in seguito all'offensiva lanciata lunedì sera dai ribelli islamici contro le postazioni del governo di transizione somalo.
venezuale morti 7 minatori
Almeno sette minatori sono morti ieri sera in seguito a uno smottamento di terra avvenuto in una miniera di oro, situata nei pressi di El Callao. Lo ha reso noto il quotidiano 'El Nacional'. Secondo il giornale sul posto operano gia' squadre di soccorso di vigili del fuoco e della protezione civile che stanno cercando di trarre in salvo altri minatori, dei quali non si conosce il numero, rimasti intrappolati sotto terra.
ITALIA
Ansa operai fiat
Non entreremo neanche oggi in fabbrica ma saremo qui ogni giorno, al turno delle ore 14: ci aspettiamo novita' positive per domani: cosi' Giovanni Barozzino e Antonio Lamorte hanno risposto all'ANSA sulle loro intenzioni in vista del cambio turno allo stabilimento di Melfi (Potenza) della Fiat. I due operai stanno parlando con diversi loro colleghi: non e' ancora arrivato davanti alla fabbrica Marco Pignatelli, il terzo operaio licenziato dalla Fiat e reintegrato dal giudice del lavoro (e' l'unico dei tre ad essere solo tesserato Fiom, senza incarichi sindacali). Lamorte, parlando con i giornalisti, ha sottolineato l'importanza delle dichiarazioni del Ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, sulla necessita' che le sentenze dei giudici siano rispettate, anche se non piacciono.
Siparietto
Gr 9:30
ESTERI
ITALIA
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