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TERZIGNO; MANIFESTANTI IN CORTEO VERSO DISCARICA (ANSA) - TERZIGNO (NAPOLI) - Una parte dei manifestanti che oggi ha partecipato ai cortei organizzati in occasione del lutto cittadino proclamato contro l'eventuale apertura della seconda discarica di Terzigno ha raggiunto prima i cancelli della discarica Sari, già aperta, e successivamente Cava Vitiello, dove potrebbe essere aperto l'altro sito. Sul posto ci sono agenti di polizia mentre la zona è sorvolata da un elicottero. '''Corteo per ricordare Walter Rossi'''
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UE; PIANI RIFIUTI LAZIO, MESSA IN MORA ITALIA RISCHIO SANZIONI DOPO CONDANNA CORTE GIUSTIZIA NEL 2007 (ANSA) - BRUXELLES, 30 SET - La Commissione europea ha deciso di inviare all'Italia «una lettera di costituzione in mora in quanto, a tre anni dalla sentenza di condanna emessa dalla Corte di giustizia dell'Ue, il piano programmatico per la gestione dei rifiuti nel Lazio, non è ancora conforme alla legislazione europea». Si tratta della prima fase di una nuova procedura d'infrazione al Trattato Ue ma, precisa Bruxelles, «qualora le autorità italiane non intraprendessero le azioni necessarie, la Commissione potrà decidere di adire di nuovo la Corte e chiedere che l'Italia sia condannata a sanzioni pecuniarie». «I cittadini europei - ha commentato il commissario Ue all'ambiente Janez Potocnik - hanno diritto a vivere in un ambiente pulito e sano e pertanto sollecito l'Italia a garantire l'approvazione di una normativa efficace per quanto riguarda i rifiuti su tutto il territorio. Il 30 settembre 1977 Walter Rossi veniva ucciso dai fascisti. Walter aveva 20 anni ed era un militante di Lotta Continua. Il giorno che fu ucciso stava partecipando ad un volantinaggio antifascista in Viale medaglie d’oro. Il volantinaggio era un gesto di protesta per quanto accaduto il giorno precedente ad una giovane di 19 anni, Elena Pacinelli, colpita da tre proiettili mentre si trovava in piazza Igea di fronte ad una casa occupata nel quartiere Trionfale. E’ per rispondere a questa azione che Walter ed altri compagni scesero in piazza il giorno successivo. Ma mentre Walter volantinava, da una sezione del Movimento Sociale Italiano uscirono alcuni militanti di estrema destra e, seguendo un sopraggiunto blindato della polizia che si trovava nelle vicinanze, avanzarono verso i manifestanti. Dal gruppo dei neofascisti furono sparati alcuni colpi di pistola ed uno di questi colpì Walter Rossi alla nuca che morì prima dell'arrivo in ospedale.
Sono passati 33 anni da quel giorno ma per questo omicidio nessuno ad oggi ha ancora mai ha pagato. A sigillare la verità, le omissioni e le coperture tra i fascisti e l'apparato dello Stato.
A piazzale degli Eroi si è tenuto oggi pomeriggio un corteo per ricordarlo.
Corrispondenza Ror
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INFLAZIONE: ISTAT, A SETTEMBRE È CARO SCUOLA FORTE CALO CONGIUNTURALE BIGLIETTI AEREI (ANSA) - ROMA, 30 SET - A settembre con la riapertura delle scuole aumentano i prezzi dell'istruzione, per i libri scolastici l'Istat registra un rincaro dell'1,6% sia su base mensile che annua. In particolare a livello congiunturale si registrano aumenti per la scuola dell'infanzia (+2,9%), per l'istruzione primaria (+3,4%) e per quella secondaria (+7,7%). Guardando ad altri settori, a settembre sempre a confronto con agosto, l'istituto di statistica segna forti discese dei prezzi per il trasporto aereo (-29,4%), pacchetti vacanza tutto compreso (-19,4%), campeggi (-28,1%) '''Rifiuti- Comuni Vesuviano 'chiusi' per lutto contro discarica Rifiuti'''
Oltre 10mila persone hanno attraversato questa mattina in corteo il centro di Boscoreale fino a Terzigno per dire no alla possibilità di una seconda discarica all'interno del Parco nazionale del Vesuvio. Quattro i Comuni che oggi sono chiusi per lutto. Negozi con le saracinesche abbassate, uffici pubblici chiusi e scuole deserte per ribadire la contrarietà ad una seconda buca in difesa della salute e del territorio.
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CARCERI: SPOLETO; ODG UNANIME CONSIGLIO PROVINCIALE PERUGIA
POL S43 QBKU CARCERI: SPOLETO; ODG UNANIME CONSIGLIO PROVINCIALE PERUGIA (ANSA) - PERUGIA, 30 SET - Approvato all'unanimità dal consiglio provinciale di Perugia un ordine del giorno sulla situazione della casa circondariale di Maiano di Spoleto, proposto dal Pd dopo un sopralluogo dei consiglieri alla struttura, descritta in una situazione «drammatica». «Il carcere è stato concepito per 450 detenuti - ha spiegato in aula Laura Zampa (Pd) - ma nel corso del tempo si è arrivati a quota 600 e in futuro il numero potrebbe salire a 750. A questo incremento di carcerati non è mai corrisposto un aumento degli agenti di polizia penitenziaria, che sono costretti a fare doppi turni per mandare avanti la normale amministrazione carceraria. E in molti casi si sono visti negare o ridotte al massimo ferie e pagamenti degli straordinari. Mancando tra l'altro il personale non si possono accompagnare i detenuti nei laboratori o spazi lavoro, ben presenti nella struttura di Maiano, che sono strategici per la fase di recupero e formazione». L'ordine del giorno approvato impegna la Provincia ad interessare del problema il ministero dell'Interno
'''UE mette in mora l'italia per il PIANo RIFIUTI del LAZIO'''
La Commissione europea ha deciso di inviare all'Italia «una lettera di costituzione in mora in quanto, a tre anni dalla sentenza di condanna emessa dalla Corte di giustizia dell'Ue, il piano programmatico per la gestione dei rifiuti nel Lazio, non è ancora conforme alla legislazione europea». Si tratta della prima fase di una nuova procedura d'infrazione al Trattato Ue ma, precisa Bruxelles, «qualora le autorità italiane non intraprendessero le azioni necessarie, la Commissione potrà decidere di adire di nuovo la Corte e chiedere che l'Italia sia condannata a sanzioni pecuniarie». «I cittadini europei - ha commentato il commissario Ue all'ambiente Potocnik - hanno diritto a vivere in un ambiente pulito e sano e pertanto sollecito l'Italia a garantire l'approvazione di una normativa efficace per quanto riguarda i rifiuti su tutto il territorio.
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PALESTINA '''Il processo contro la fabbrica dei veleni torna in aula'''
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Una statistica del Centro di ricerca sulla terra ha dimostrato che, nel corso dei dieci mesi di congelamento sui lavori edilizi, sono state costruite o ampliate 120 colonie illegali israeliane. In quel periodo ci sarebbe dovuto essere un 'supposto' congelamento degli insediamenti.
Jamal Talab, direttore del Centro ha affermato che, nonostante l'opinione popolare, "le attività di insediamento non si sono mai fermate durante i dieci mesi".
Le 120 colonie ampliate in questo arco di tempo comprendono fino a 1,520 unità abitative.
Israele avrebbe concesso contratti per la costruzione di 2,066 unità abitative negli insediamenti e starebbe pianificando di costruirne altre 37,679 nel prossimo futuro.
Talab conferma che, proprio durante i dieci medi di "congelamento", Israele ha annesso gran parte dei Territori palestinesi occupati, ha distrutto terreni agricoli palestinesi, 280 abitazioni ed altre strutture.
13 abitazioni palestinesi sono state confiscate dai coloni di Israele.
Inoltre, nei dieci mesi, Israele ha negato i lavori di manutenzione su dieci strade all'interno delle aree palestinesi mentre 28 strade sono state costruite o pavimentate ad esclusivo utilizzo dei coloni israeliani.
Stando alle previsioni del Centro sulle prossime mosse israeliane, 830 edifici palestinesi saranno abbattuti.
È stata rimandata al 12 ottobre l’udienza preliminare del processo alla Marlene di Praia a Mare, la “fabbrica dei veleni” chiusa nel 2004, che sarebbe dovuta iniziate oggi al Tribunale di Paola (Cs). Le accuse per i 14 dirigenti della Marzotto, l’azienda tessile vicentina che nel 1989 rilevò l’attività della Marlene, sono di omicidio colposo e di strage ambientale. Due sono infatti i filoni seguiti nel processo: il primo è relativo alla mancanza di sicurezza nella fabbrica, nella quale gli operai hanno lavorato per anni senza adeguate precauzioni che li proteggessero dalle esalazioni tossiche la cui esposizione ha cusato la morte di oltre 80 lavoratori e provocato l’insorgere di tumori in molti altri. Il secondo filone riguarda invece lo smaltimento delle sostanze tossiche utilizzate nel processo di colorazione, seppellite nel territorio circostante allo stabilimento, una zona altamente urbanizzata e a vocazione turistica, che include anche la spiaggia tra il comune di Praia a Mare e quello di Tortora. A costituirsi parte civile nel processo centinaia di familiari delle vittime, alcune sigle sindacali tra cui Slai Cobas e le associazioni ambientaliste, Medicina Democratica e Wwf. A preoccupare il totale silenzio degli enti pubblici, che non si sono costituiti parte civile nonostante, in caso di disastro ambientale, sia obbligatori farlo.
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'''Manifestazione No ponte sabato a Messina'''
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Premio Nobel bandito da Israele

(Tel Aviv) – Ma'an. Il premio Nobel per la pace Mairéad Maguire si è vista negare due giorni fa il permesso di entrata in Israele, ed è stata trattenuta dalle autorità israeliane all'aeroporto internazionale di Ben Gurion.
Maguire, pacifista irlandese e co-fondatore della Nobel women's initiative, era in viaggio verso Israele e la Cisgiordania come membro di una delegazione, allo scopo di raccogliere informazioni sul lavoro delle donne ebree ed arabe per la pace e la convivenza.
Conto alla rovescia per la 'Manifestazione No-Ponte' contro la costruzione del Ponte sullo Stretto rilanciata da Berlusconi nel suo discorso alle Camere sull'attività del Governo, in programma sabato prossimo a Messina.
Ad un anno di distanza dall'alluvione che ha colpito la zona sud di Messina, lasciando sul terreno 37 morti, e a parecchi mesi dalle frane che hanno interessato i paesi dei Nebrodi, le aspettative di messa in sicurezza dei territori sono state largamente disattese. Le prime piogge autunnali hanno gettato nella paura i paesi già colpitimentre il progetto di costruzione del Ponte sullo Stretto ha proseguito il suo iter.
Il popolo del NoPonte tornerà quindi in piazza, per le strade di Messina, SABATO 2 OTTOBRE, a riconfermare l'assoluta contrarietà all'avvio dei cantieri e a chiedere con forza di intervenire per le vere priorità: "il 75% del patrimonio abitativo messinese - spiegano - non è a norma contro il rischio sismico; gran parte delle scuole non ha nemmeno l'agibilità e versano in drammatiche condizioni igieniche e ambientali, mentre oltre l'80% dei comuni della provincia è a rischio idrogeologico. Inoltre, sulla sponda calabrese dello Stretto, la Costa Viola e tutta l'area di Villa San Giovanni-Cannitello sono a forte rischio sismico ed idrogeologico".
"Il nostro non sarà un corteo di commemorazione - diconoi No ponte -, ma una giornata di lotta: facciamo appello ai comitati locali, ai lavoratori, ai precari, ai disoccupati e ai cittadini tutti perché portino in questa manifestazione tutta la loro rabbia contro l'assurdo spreco di risorse pubbliche, mentre l'area dello Stretto sprofonda in una devastante crisi economica e ambientale".
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Pakistan, aerei Nato uccidono tre soldati di Islamabad Esteri

'''PALESTINA - crescono le colonie uillegali israeliane'''
Una statistica del Centro di ricerca sulla terra ha dimostrato che, nel corso dei dieci mesi di congelamento sui lavori edilizi, sono state costruite o ampliate 120 colonie illegali israeliane. In quel periodo ci sarebbe dovuto essere un 'supposto' congelamento degli insediamenti. Jamal Talab, direttore del Centro ha affermato che, nonostante l'opinione popolare, "le attività di insediamento non si sono mai fermate durante i dieci mesi".
Le 120 colonie ampliate in questo arco di tempo comprendono fino a 1,520 unità abitative. Israele avrebbe concesso contratti per la costruzione di 2,066 unità abitative negli insediamenti e starebbe pianificando di costruirne altre 37,679 nel prossimo futuro. Talab conferma che, proprio durante i dieci medi di "congelamento", Israele ha annesso gran parte dei Territori palestinesi occupati, ha distrutto terreni agricoli palestinesi, 280 abitazioni ed altre strutture. 13 abitazioni palestinesi sono state confiscate dai coloni di Israele. Inoltre, nei dieci mesi, Israele ha negato i lavori di manutenzione su dieci strade all'interno delle aree palestinesi mentre 28 strade sono state costruite o pavimentate ad esclusivo utilizzo dei coloni israeliani.Stando alle previsioni del Centro sulle prossime mosse israeliane, 830 edifici palestinesi saranno abbattuti.



'''Pakistan, aerei Nato uccidono tre soldati di Islamabad'''
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Due elicotteri della Nato hanno lanciato missili contro una postazione pachistana di confine, uccidendo tre soldati e ferendone altri tre. Lo hanno denunciato fonti della sicurezza di Islamabad.
L'attacco ha colpito postazione di Mandato Khando, nel distretto tribale di Kurram e si inserirebbe in un'intensificazione dei bombardamenti per colpire i talebani che fanno base nelle zone di confine tra Pakistan e Afghanistan.
Il Pakistan aveva già denunciato altri due attacchi da parte di elicotteri della Nato contro obiettivi nel proprio territorio. Un alto ufficiale del Corpo di Frontiera ha dichiarato: "Le nostre forze hano adottato le necessarie misure di sicurezza per rispondere a questi atti di aggressione, che verranno resi noti molto presto".
Due elicotteri della Nato hanno lanciato missili contro una postazione pachistana di confine, uccidendo tre soldati e ferendone altri tre. Il Pakistan aveva già denunciato altri due attacchi da parte di elicotteri della Nato contro obiettivi nel proprio territorio.
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Corteo per ricordare Walter Rossi

Il 30 settembre 1977 Walter Rossi veniva ucciso dai fascisti. Walter aveva 20 anni ed era un militante di Lotta Continua. Il giorno che fu ucciso stava partecipando ad un volantinaggio antifascista in Viale medaglie d’oro. Il volantinaggio era un gesto di protesta per quanto accaduto il giorno precedente ad una giovane di 19 anni, Elena Pacinelli, colpita da tre proiettili mentre si trovava in piazza Igea di fronte ad una casa occupata nel quartiere Trionfale. E’ per rispondere a questa azione che Walter ed altri compagni scesero in piazza il giorno successivo. Ma mentre Walter volantinava, da una sezione del Movimento Sociale Italiano uscirono alcuni militanti di estrema destra e, seguendo un sopraggiunto blindato della polizia che si trovava nelle vicinanze, avanzarono verso i manifestanti. Dal gruppo dei neofascisti furono sparati alcuni colpi di pistola ed uno di questi colpì Walter Rossi alla nuca che morì prima dell'arrivo in ospedale. Sono passati 33 anni da quel giorno ma per questo omicidio nessuno ad oggi ha ancora mai ha pagato. A sigillare la verità, le omissioni e le coperture tra i fascisti e l'apparato dello Stato. A piazzale degli Eroi si è tenuto oggi pomeriggio un corteo per ricordarlo. Corrispondenza Ror

Rifiuti- Comuni Vesuviano 'chiusi' per lutto contro discarica Rifiuti Oltre 10mila persone hanno attraversato questa mattina in corteo il centro di Boscoreale fino a Terzigno per dire no alla possibilità di una seconda discarica all'interno del Parco nazionale del Vesuvio. Quattro i Comuni che oggi sono chiusi per lutto. Negozi con le saracinesche abbassate, uffici pubblici chiusi e scuole deserte per ribadire la contrarietà ad una seconda buca in difesa della salute e del territorio.

UE mette in mora l'italia per il PIANo RIFIUTI del LAZIO La Commissione europea ha deciso di inviare all'Italia «una lettera di costituzione in mora in quanto, a tre anni dalla sentenza di condanna emessa dalla Corte di giustizia dell'Ue, il piano programmatico per la gestione dei rifiuti nel Lazio, non è ancora conforme alla legislazione europea». Si tratta della prima fase di una nuova procedura d'infrazione al Trattato Ue ma, precisa Bruxelles, «qualora le autorità italiane non intraprendessero le azioni necessarie, la Commissione potrà decidere di adire di nuovo la Corte e chiedere che l'Italia sia condannata a sanzioni pecuniarie». «I cittadini europei - ha commentato il commissario Ue all'ambiente Potocnik - hanno diritto a vivere in un ambiente pulito e sano e pertanto sollecito l'Italia a garantire l'approvazione di una normativa efficace per quanto riguarda i rifiuti su tutto il territorio.

Il processo contro la fabbrica dei veleni torna in aula

È stata rimandata al 12 ottobre l’udienza preliminare del processo alla Marlene di Praia a Mare, la “fabbrica dei veleni” chiusa nel 2004, che sarebbe dovuta iniziate oggi al Tribunale di Paola (Cs). Le accuse per i 14 dirigenti della Marzotto, l’azienda tessile vicentina che nel 1989 rilevò l’attività della Marlene, sono di omicidio colposo e di strage ambientale. Due sono infatti i filoni seguiti nel processo: il primo è relativo alla mancanza di sicurezza nella fabbrica, nella quale gli operai hanno lavorato per anni senza adeguate precauzioni che li proteggessero dalle esalazioni tossiche la cui esposizione ha cusato la morte di oltre 80 lavoratori e provocato l’insorgere di tumori in molti altri. Il secondo filone riguarda invece lo smaltimento delle sostanze tossiche utilizzate nel processo di colorazione, seppellite nel territorio circostante allo stabilimento, una zona altamente urbanizzata e a vocazione turistica, che include anche la spiaggia tra il comune di Praia a Mare e quello di Tortora. A costituirsi parte civile nel processo centinaia di familiari delle vittime, alcune sigle sindacali tra cui Slai Cobas e le associazioni ambientaliste, Medicina Democratica e Wwf. A preoccupare il totale silenzio degli enti pubblici, che non si sono costituiti parte civile nonostante, in caso di disastro ambientale, sia obbligatori farlo.

Manifestazione No ponte sabato a Messina

Conto alla rovescia per la 'Manifestazione No-Ponte' contro la costruzione del Ponte sullo Stretto rilanciata da Berlusconi nel suo discorso alle Camere sull'attività del Governo, in programma sabato prossimo a Messina. Ad un anno di distanza dall'alluvione che ha colpito la zona sud di Messina, lasciando sul terreno 37 morti, e a parecchi mesi dalle frane che hanno interessato i paesi dei Nebrodi, le aspettative di messa in sicurezza dei territori sono state largamente disattese. Le prime piogge autunnali hanno gettato nella paura i paesi già colpitimentre il progetto di costruzione del Ponte sullo Stretto ha proseguito il suo iter. Il popolo del NoPonte tornerà quindi in piazza, per le strade di Messina, SABATO 2 OTTOBRE, a riconfermare l'assoluta contrarietà all'avvio dei cantieri e a chiedere con forza di intervenire per le vere priorità: "il 75% del patrimonio abitativo messinese - spiegano - non è a norma contro il rischio sismico; gran parte delle scuole non ha nemmeno l'agibilità e versano in drammatiche condizioni igieniche e ambientali, mentre oltre l'80% dei comuni della provincia è a rischio idrogeologico. Inoltre, sulla sponda calabrese dello Stretto, la Costa Viola e tutta l'area di Villa San Giovanni-Cannitello sono a forte rischio sismico ed idrogeologico". "Il nostro non sarà un corteo di commemorazione - diconoi No ponte -, ma una giornata di lotta: facciamo appello ai comitati locali, ai lavoratori, ai precari, ai disoccupati e ai cittadini tutti perché portino in questa manifestazione tutta la loro rabbia contro l'assurdo spreco di risorse pubbliche, mentre l'area dello Stretto sprofonda in una devastante crisi economica e ambientale".

Esteri

PALESTINA - crescono le colonie uillegali israeliane Una statistica del Centro di ricerca sulla terra ha dimostrato che, nel corso dei dieci mesi di congelamento sui lavori edilizi, sono state costruite o ampliate 120 colonie illegali israeliane. In quel periodo ci sarebbe dovuto essere un 'supposto' congelamento degli insediamenti. Jamal Talab, direttore del Centro ha affermato che, nonostante l'opinione popolare, "le attività di insediamento non si sono mai fermate durante i dieci mesi". Le 120 colonie ampliate in questo arco di tempo comprendono fino a 1,520 unità abitative. Israele avrebbe concesso contratti per la costruzione di 2,066 unità abitative negli insediamenti e starebbe pianificando di costruirne altre 37,679 nel prossimo futuro. Talab conferma che, proprio durante i dieci medi di "congelamento", Israele ha annesso gran parte dei Territori palestinesi occupati, ha distrutto terreni agricoli palestinesi, 280 abitazioni ed altre strutture. 13 abitazioni palestinesi sono state confiscate dai coloni di Israele. Inoltre, nei dieci mesi, Israele ha negato i lavori di manutenzione su dieci strade all'interno delle aree palestinesi mentre 28 strade sono state costruite o pavimentate ad esclusivo utilizzo dei coloni israeliani.Stando alle previsioni del Centro sulle prossime mosse israeliane, 830 edifici palestinesi saranno abbattuti.

Pakistan, aerei Nato uccidono tre soldati di Islamabad

Le autorità pachistane bloccano tutti i rifornimenti diretti in Afghanistan

Due elicotteri della Nato hanno lanciato missili contro una postazione pachistana di confine, uccidendo tre soldati e ferendone altri tre. Il Pakistan aveva già denunciato altri due attacchi da parte di elicotteri della Nato contro obiettivi nel proprio territorio. Nel frattempo le autorità pachistane hanno fermato i rifornimenti militari inviati alle truppe Nato presenti in Afghanistan che transitano attraverso il proprio territorio. Secondo l'inviato di al-Jazeera, Islamabad ha ordinato lo stop di tutti i camion che trasportano benzina e pezzi di ricambio in cammino verso il posto di confine di Torkham, da cui poi entrano in Afghanistan. Un primo convoglio è stato bloccato al valico di frontiera dalla polizia doganale. Secondo quanto è stato riferito da fonti giornalistiche, i funzionari non erano a conoscenza dei motivi dell'ordine giunto da Islamabad. Quello di oggi è il secondo sconfinamento di elicotteri Nato dopo quello avvenuto la scorsa settimana, che aveva sollevato dure reazioni da parte del governo. In quell'occasione, il ministero degli Esteri aveva comunicato che l'Isaf e la Nato "non sono state autorizzate a partecipare a nessuna operazione militare che violi il mandato dell'Onu" e che "in assenza di misure correttive immediate, il Pakistan sarà costretto a considerare alcune opzioni in risposta".

gror100930 (last edited 2010-09-30 17:29:28 by anonymous)