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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

ITALIA

SCUOLA E UNIVERSITA

No al ddl gelmini Anche oggi, come tutta la settimana, è stata una giornata caratterizzata dalle proteste e dai cortei che hanno invaso le più grandi città italiane contro lo smantellemanto della scuola pubblica.

-ROMA- Ancora proteste per le strade di Roma. A invadere il centro sono di nuovo gli studenti e i precari della scuola che, come già annunciato, dopo "un lungo braccio di ferro con il Comune" - fanno sapere i collettivi studenteschi di Senza Tregua - si sono ritrovati questa mattina a Piramide per protestare contro i tagli voluti dal governo. Un migliaio di persone ha raggiunto il ministero dell'Istruzione, portando il proprio sostegno alla protesta organizzata dai Cobas in viale Trastevere contro la riforma Gelmini. In testa alla manifestazione bandiere rosse e studenti "fantasmi" con le maschere bianche. I manifestanti hanno chiesto di spostarsi verso Montecitorio, già 'accerchiato' ieri da un presidio, ma le forze dell'ordine schierate hanno fatto desistere gli studenti che hanno atteso per più di un'ora l'ok della questura. Infine, sono stati autorizzati a tornare verso Piramide, da dove erano partiti in mattinata. Lì lo scioglimento del presidio. aPPUNTAMENTO DI DOMANI 16SETTEMBRE: IL SAPERE E' UN BENE COMUNE manifestazione nazionale contro la crisi, con la Fiom e i movimenti sociali

-PISA- E dopo Milano, Torino,Palermo,Roma oggi ancora una volta a Pisa sono stati tre i concentramenti che hanno visto la costruzione del corteo di oggi.Tremila persone tra studenti medi, universitari, genitori, insegnanti e precari della scuola hanno invaso la città.Nella piazza cuore del mondo universitario, ha preso forma il concentramento degli studenti e delle studentesse universitari reduci da due grandi giornate di mobilitazione durante le quali ha preso corpo un'importante occupazione del Rettorato. La piazza pisana mette in tasca oggi un'altra vittoria, nel giorno in cui il ddl sarebbe dovuto arrivare alla Camera, discussione che invece è stata rinviata: il governo ha paura e le piazze sono sempre più forti.

-Napoli- Napoli il corteo di studenti medi e universitari è stato caricato: due fermi! La carica ha disperso il corteo, procurandone una spaccatura. Alcuni compagni si sono diretti verso piazza del Plebiscito, il resto del corteo è rimasto a piazza Matteotti. Dopo la feroce carica al corteo di studenti e precari ci sono due compagni fermati e diversi feriti. E' in atto un presidio sotto la questura. I compagni che possono devono accorrere... DA REPUBBLICA NAPOLI Scene di guerriglia urbana oggi a Napoli tra un gruppo di manifestanti dei Cobas Scuola e forze dell'ordine: in via Cervantes, nei pressi della questura centrale. Gli poliziotti sono venuti a contatto con alcuni manifestanti allontanatisi dal concentramento di piazza Matteotti, per dirigersi verso la sede della Prefettura. Secondo fonti della questura, due o tre poliziotti sarebbero rimasti feriti dagli scontri con i dimostranti. Un manifestanti è stato fermato e portato in questura per essere identificato."Abbiamo cercato di avere l'autorizzazione per arrivare anche davanti alla prefettura ma ci è stata negata - ha detto Francesco Amodio dei Comitati di Base - il nostro corteo, quindi, ha terminato il percorso laddove era previsto, in piazza Matteotti". Scambio di accuse, tra polizia e manifestanti su chi avrebbe innescato agli scontri che, al momento, vedono, secondo la questura, 2-3 poliziotti contusi finiti all'ospedale e, secondo i Cobas, un dimostrante costretto alle cure dei sanitari per la frattura del setto nasale. Attualmente un gruppo di manifestanti che oggi hanno preso parte al corteo Cobas contro i tagli alla scuola sta presidiando la sede della Questura.

CORRISPNDENZA

ancora un provvedimento contro dante de angelis

non se l'aspettava il ferroviere dante de angelis ma oggi ha ricevuto l'ennesimo provvedimento di 10 giorni di sospensione. Provvedimenti che avvengono a diversi rappresentati della sicurezza sul lavoro in Italia. Intanto domani la FIOM scenderà in piazza per i ferroviere l'appuntamento è alle 13.30 alla stazione termini. CORRISPONDENZA

MILANO: ancora sul tetto alla bottiglieria

Sono ancora sul tetto i compagni della Bottiglieria. E' da oggi pomeriggio alle 18 che i compagni hanno invaso le strade di Milano,per supportare la lotta di chi cerca di difendere spazi autogestiti che rischiano lo sgombero. Sgombero, questo mirato a smorzare le lotte di studenti che hanno invaso le piazze in questi gg contro il ddl gelmini.

Generazione P: Occupazione sulla Prenstina

Nuova occupazione per studenti e giovani precari sulla Prenestina stamattina,in uno stabile della stessa proprietà del Teatro Brancaccio. I cittadini di via scolari, nel quartiere Prenestino hanno accolto ben volentieri la presenza di giovani dopo l'inutilizzo dello stabile da ben 27 anni. Oggi pomeriggio alle 17 ha avuto luogo un'assemblea cittadina che ha visto la presenza dei blocchi precari metropolitani e dei movimenti di lotta per l'abitare. Ascoltiamo una corrispondenza raccolta da ROR.

Elmas Dopo la rivolta di lunedì nel Lager/Cie di Elmas fino ad oggi tutti i detenuti sono stati trrasferiti a Milano...30 persone denunciate per la rivolta per danneggiamento e resistenza. Il processo è stato anticipato ad oggi ma nn si è svolto in quanto gli accusati non si sono potuti presentare.Il dubbio è che siano già stati deportati in Algeria.11 gli arresti. Ascoltiamo una corrisondenza raccolta da ROR.

CARECERI/MIGRANTI

PADOVA Diagnosi e cure tardive: Graziano non ce l’ha fatta A un mese dal ricovero e a un anno di distanza dall’inizio del suo calvario, è morto nella mattinata Graziano Scialpi (48 anni), detenuto del carcere Due Palazzi di Padova che negli ultimi tempi, dal letto d’ospedale, aveva contribuito con la sua storia a puntare un riflettore sulla problematica della tutela della salute in carcere. Soltanto una settimana fa aveva raccontato a Redattore Sociale la sua vicenda: una prognosi tardiva, fortissimi dolori, esami ospedalieri saltati e l'epilogo, con una diagnosi di tumore incurabile.

"Ho cominciato a star male nel novembre del 2009 - aveva raccontato Graziano -. Quando finalmente mi fu prescritta una risonanza magnetica, mi accompagnarono in ospedale il giorno sbagliato e l’appuntamento saltò. Non venni più riportato a fare l’esame". Poi arrivò il 24 agosto di quest'anno, quando fu ricoverato: “Il tumore era partito dai polmoni e si era espanso. Una parte della massa mi è stata tolta durante l’operazione, ma il resto non è operabile perché troppo esteso".Amaro il commento di Ristretti Orizzonti, che ha dato la notizia del decesso: "Non sappiamo se sia giusto dire 'è morto di malattia' - è scritto in una breve nota -: certo, era malato, un tumore devastante che dai polmoni era arrivato dappertutto, ma qualche domanda ci resta nel cuore e nella testa: perché ha sofferto così tanto, un anno di dolori atroci in attesa di una risonanza magnetica che non arrivava? Era davvero una sofferenza "inevitabile"? Perché un ricovero solo quando le gambe ormai erano paralizzate e il male lo costringeva a notti insonni con la paura di diventare matto dal dolore?".Graziano era l'autore di quelle vignette che hanno accompagnato tanti numeri di Ristretti Orizzonti, vignette che "per anni hanno fatto ridere amaramente tante persone che hanno a cuore le condizioni di vita dei detenuti nelle carceri italiane". Questo l'affettuoso saluto di tutto il team: "Noi di Ristretti Orizzonti, assieme alla cooperativa Altracittà e all'associazione Granello di Senape, vogliamo ricordarlo così com'era davvero: ci ha fatto ridere, piangere, arrabbiare, pensare, ora speriamo solo che la sua storia serva a puntare un'attenzione nuova su chi sta male in carcere. Non si può essere detenuti e pensare che, oltre che la libertà, sia così facile anche perdere la salute".

Elmas: Centro chiuso, ribelli scomparsi

Da ieri mattina, quando l’ultimo gruppo di reclusi è stato prelevato e trasportato in altri Cie in giro per la penisola anche il Centro di Elmas è stato chiuso per danni. Un bel risultato, dopo la rivolta di lunedì, considerato anche che Maroni ha fatto slittare con nonchalance l’apertura dei fantomatici quattro nuovi Cie dalla fine di quest’anno alla fine… dell’anno prossimo. Sommossa dopo sommossa, il sistema italiano dei centri per senza-documenti continua a perdere paurosamente pezzi. In mezzo a tutto questo bailamme però si sono persi pure gli 11 imputati per i fatti dell’altro giorno. I loro avvocati li aspettavano in aula all’udienza di questa mattina in Tribunale (il processo, infatti, era stato fissato ad oggi per due degli imputati e domani per gli altri nove) ma nessuno di loro è comparso in aula. Nessuno sa dove siano. Non in carcere, visto che il giudice martedì li aveva rimessi “in libertà”; non al Centro, che è chiuso. Potrebbero essere stati trasferiti anche loro in giro per l’Italia o, peggio ancora, rimpatriati: alla faccia del “diritto alla difesa” ed altre amenità di questo stampo. Tanto che l’udienza di oggi è stata rinviata al tre novembre, proprio per l’assenza degli imputati, e probabilmente verrà rinviata pure quella di domani. Intanto, per questo pomeriggio i compagni di Cagliari hanno indetto un presidio itinerante per le vie della città. L’appumento è alle 17 alle Scalette di Sant’Anna in via Azuni.

Roma Migranti:“Paghiamo i contributi ma la sanatoria è bloccata”

Vite bloccate, come la sanatoria. “Ho 35 anni e non posso sposarmi, da 8 anni non torno al mio paese, scrivi, scrivi il mio nome: Nazrul, io non ho paura”. Il ragazzo originario del Bangladesh si avvicina durante il sit in di ieri sera organizzato dagli immigrati in piazza della Repubblica. “Giocano con noi come a football, avanti e indietro dalla questura”, dice. Ha un lavoro come badante in una famiglia italiana nella capitale, ha fatto domanda per la sanatoria ormai un anno fa, ma ad aprile la sua regolarizzazione è stata bloccata dalla questura perché aveva già avuto un foglio di via. “Questa cosa non era scritta nella legge che ha stabilito la sanatoria per colf e badanti, non si possono cambiare le leggi così, io sto pagando i contributi. A chi vanno le mie tasse?”, spiega Nazrul. Oltre centomila casi in tutta Italia tra lavoratori stranieri che come Nazrul hanno un contratto regolare ma sono stati bloccati da un precedente decreto di espulsione e altri che sono stati truffati pagando fino a 3 mila euro per un contratto come colf o badante. Gli italiani hanno intascato i soldi e si sono dileguati. Per chiedere di sbloccare questi permessi e di regolarizzare anche chi lavora nell’edilizia e in agricoltura, ieri circa duemila immigrati da tutta Italia hanno sfilato in corteo da Piazza della Repubblica fino all’Esquilino. Tra striscioni e volantini c’erano frasi come queste: “Bambino immigrato nato in Italia è italiano, chi dice il contrario è padano” oppure “governi terroristi, lavoratori terrorizzati”. Molti i cartelli contro la “sanatoria – truffa”. I manifestanti hanno bloccato via Cavour, sedendosi lungo tutta la strada dalla stazione Termini fino all’incrocio con piazza Esquilino. Il corteo era scortato dalle forze dell’ordine. All’arrivo nella piazza, un gruppo di alcune decine di immigrati musulmani, guidati da un imam con il megafono, ha pregato con un rito islamico in mezzo alla piazza, davanti alla chiesa di Santa Maria Maggiore, nel quartiere Esquilino. Tante le testimonianze di violenze subite in Italia. Bilal è un bengalese che fino al 28 novembre dell’anno scorso lavorava come benzinaio sulla via Prenestina. Una giornata che è rimasta scolpita nella sua memoria e sul suo corpo, con due fori di proiettile sopra il ginocchio sinistro e un altro alla mano destra. La stazione di servizio in cui lavorava è stata rapinata da un uomo armato al momento di contegggiare l’incasso a fine giornata. Bilal ha affrontato il rapinatore a mani nude e il risultato sono le ferite e un foglio di via. E’ finito in ospedale, è stato identificato dalla polizia ed espulso.

MOVIMENTO

Milano. Dopo lo sgombero della bottiglieria sono sui tetti sette compagni e compagne E' in corso lo sgombero della Bottiglieria, spazio occupato da 4 mesi a Milano. Da ieri pomeriggio un enorme schieramento di forze dell'ordine (provenienti anche da Genova e Bologna) è stato mandato ad effettuare quello che doveva essere uno sgombero rapido ed efficiente e che invece si è trasformato in una situazione ingestibile per le divise blu. Sette sono i compagni ancora sul tetto dell'edificio, mentre un centinaio tra compagni e studenti presidiano la via ed il quartiere, organizzando blocchi stradali e proteste. Questo sgombero è una vera e propria rappresaglia contro questi compagni e compagne che hanno partecipato da protagonisti alle lotte che attraversano la città di Milano, che hanno sostenuto i prigionieri del Cie di via Corelli e i detenuti di San Vittore nella lotta contro l'annientamento, che hanno manifestato e paralizzato la città insieme a 10.000 studenti e precari lo scorso 8 ottobre. E' una rappresaglia contro un luogo che in questi mesi ha ricevuto calore e solidarietà dagli abitanti del quartiere, dagli studenti, da chiunque lo abbia attraversato. Oggi pomeriggio dalle ore 16.00 è indetto un PRESIDIO in piazza XXIV Maggio, e dalle ore 18.00 un CORTEO nel ticinese in difesa degli spazi sociali, contro De Corato, Maroni e le rappresaglie poliziesche. A seguire si terrà un'assemblea pubblica.

NAPOLI: DISOCCUPATI OCCUPANO MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE

Roma case popolari ancora da terminare: 40 famiglie contro l'Impreme

Alloggi popolari non consegnati, cantieri deserti, materiali scadenti: è polemica contro l'Impreme, prossima all'acquisto del Siena Calcio. La rabbia degli inquilini di via Masurio Sabino e di 30 nuclei contro la ditta di Mezzaroma“E' facile fa’ il presidente del Siena Calcio coi sordi nostri. Quindi sor Mezzaroma steccamo l'ingressi o ce finisci la casa. Firmato gli inquilini di via Masurio Sabino, 31”: questo lo striscione affisso da circa un centinaio di persone in un palazzo comunale romano del quartiere di Cinecittà, in via Masurio Sabino, dove ieri pomeriggio è esplosa la protesta degli inquilini e di 30 famiglie in assistenza alloggiativa dello stabile di Campo Farmia, contro i responsabili della società Impreme. “La ragione è l'ennesimo ritardo della consegna degli alloggi popolari di cui siamo assegnatari – spiegano - promessi entro lo scorso settembre, ma ancora in fase di ristrutturazione”. Inizialmente la ditta della famiglia Mezzaroma, incaricata dal comune capitolino di svolgere i lavori per estinguere un debito di vari milioni di euro contratto con l'amministrazione comunale negli anni '90 – diede in vendita a privati uno stock di case destinate all'edilizia popolare pubblica - aveva promesso la consegna dei 40 appartamenti nel 2008. Ma al momento, all'edificio deve essere ancora terminata la terza scala, mancano porte, infissi e diversi impianti. I 30 nuclei, attendono la casa dal 2001, anno in cui è stata firmata la delibera per l'assegnazione e, dal 2005, vivono a spese del comune a Campo Farmia e a Tor Tre Teste, in appartamenti dai 12 ai 20 metri quadrati. Ultimare le case in assegnazione significherebbe lasciare questi spazi ad altri sfrattati che non hanno un posto dove andare. Fra loro famiglie numerose, precari, ragazze madri, anziani, diversamente abili, che hanno manifestato la loro rabbia nei confronti dell'impresa “che – dicono - mentre per anni ha giustificato i ritardi con motivazioni di carattere economico, si appresta ad acquistare il Siena Calcio e ha realizzato, in tempi record, il rione Rinascimento al Tufello, un intero complesso residenziale costruito in due anni destinato alla vendita”. All'incontro con il rappresentante dell'Impreme intervenuto, hanno partecipato il consigliere comunale Andrea Alzetta, il consigliere della provincia di Roma Gianluca Peciola e l'assessore del X Municipio Cristiana Cortesi. Fra le giustificazioni riportate, il tradimento edilizio di una ditta d'intonaci, che ha disatteso una fornitura, nonostante il pagamento. “La colpa è dell'Impreme - ha incalzato l'architetto Antonello Sotgia responsabile del cantiere -. In 40 anni che faccio questo mestiere la scomparsa di un'impresa non mi è mai capitata, neanche in territori in difficoltà. La committenza si prenda le proprie responsabilità, come i ritardi dei pagamenti del personale”. “Per mesi, hanno lavorato solo 2 operai su un totale di 40 appartamenti”- lamentano gli inquilini di Masurio Sabino residenti nelle due scale già consegnate. “Neanche due anni che siamo qui e le case sono divorate dalla muffa, con soffitti dagli intonaci cadenti, porte ed infissi difettosi”. Dall'incontro è emerso l'impegno dell'Impreme di terminare i lavori entro fine dicembre e la verifica dei saldi di pagamenti, affidati alla società Emec e dei libri presenza. “Ma è emerso pure che, per procedere contestualmente alla fine dei lavori e all'assegnazione degli appartamenti - spiega il consigliere comunale Alzetta - il comune di Roma deve rinominare un responsabile dei lavori nel XII dipartimento e un responsabile dell'assegnazione del III dipartimento, non ancora designati dopo le elezioni.

LAVORO DA MORIRE

Catania: Donna licenziata tenta il Suicidio

A Catania, un poliziotto ha salvato una donna che ha tentato di suicidarsi,dandosi fuoco come un bonzo, sulla circonvallazione. La donna dopo aver perso il posto di lavoro si e' cosparsa di liquido infiammabile e ha acceso un accendino che teneva in mano. Prontamente un agente della sezione volanti si e' gettato addosso alla donna fermandola. La donna, 40enne, avrebbe poi spiegato di essere disperata perche'licenziata.

NCIDENTI LAVORO: MUORE COLTIVATORE NEL BARESE Un agricoltore di 60 anni di Noicattaro (Bari) è morto mentre eseguiva lavori di avvolgimento di teloni in plastica adibiti alla copertura di un vigneto di sua proprietà, in un terreno in località Pozzillo. L'uomo è rimasto impigliato tra le parti meccaniche dell'argano. Sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri e di personale dello Spesal per cercare di ricostruire le modalità dell'incidente.

INCIDENTI LAVORO: un lavoratore senegalese annega per salvare una delle pecore Un giovane di 23 anni, Matar Thiam, bracciante agricolo senegalese, è morto annegato in un vascone irriguo ad Arpinova, un borgo a una decina di chilometri da Foggia, probabilmente nel tentativo di salvare una pecora caduta in acqua. Ad accorgersi della tragedia è stato il suo datore di lavoro avendo trovato le sue scarpe nei pressi del vascone irriguo. Per il recupero del cadavere sono intervenuti i vigili del fuoco di foggia che hanno tentato di aspirare l'acqua del vascone con le idrovore, lavoro questo che non è servito per recuperare il cadavere, tanto da richiedere l'intervento dei sommozzatori dei vigili del fuoco di Brindisi che hanno recuperato il corpo del giovane senegalese a tre metri di profondità. La vittima, che lavorava in una azienda agricola di Aripinova, dove si è verificata la tragedia, pare che sia annegato nel tentativo di salvare una pecora caduta all'interno del vascone. Sul luogo dell'incidente oltre ai vigili del fuoco sono intervenuti gli agenti della polizia di stato.

ESTERI

Gerusalemme:ennesima aggressione della polizia israeliana

InfoPal. Ieri sera, 14 ottobre, sono esplosi scontri tra la popolazione palestinese e polizia e militari israeliani. Una donna è stata aggredita dalla polizia mentre impediva che arrestassero il figlio ed è stata ricoverata d'urgenza per gravi ferite su tutto il corpo.Si tratta di Nahlah Ghaith, del quartiere di Bab el-'Amoud, nei pressi di Silwan.Due ragazzi, di 17 e 19 anni sono stati arrestati dopo essere pestati.

SVEZIA Nel paese scandinavo per la prima volta è entrata in Parlamento una formazione xenofoba: cosa è cambiato nell'ex paradiso dei socialdemocratici.

AFRICA-CONTADINI MOBILITATI CONTRO VENDITA TERRE

A margine della sessione del Comitato per la sicurezza alimentare mondiale (Csa), apertasi Lunedì a Roma, contadini africani ed esperti del settore fanno sentire la loro voce contro il crescente fenomeno della vendita o l'affitto di terreni coltivabili in Africa a sogget...ti esteri. Tra le testimonianze emerse in un incontro a margine dei lavori di esperti mondiali e rappresentanti dei principali organismi dell’Onu, quelle giunte da cittadini mozambicani: "Le comunità contadine vengono espulse dalle proprie terre finora utilizzate per il fabbisogno delle famiglie, costrette a stabilirsi in zone meno fertili mentre le multinazionali si insediamo in quelle più ricche" ha detto Renaldo Chingore, facendo riferimento ai disordini scoppiati a Settembre in Mozambico per il carovita. In base a un recente studio diffuso dalla Banca mondiale, il fenomeno noto come 'land grabbing' sta registrando una forte crescita, con 45 milioni di ettari passati al controllo di grandi società per il solo 2009. "Contrariamente a quello che alcuni fanno credere, non si tratta di una buona opportunità per i piccoli contadini, per i nomadi e i braccianti" sottolinea Ian Scoones dell'Istituto di studi dello sviluppo dello Sussex, in Gran-Bretagna, in realtà "sono speculazioni che costringono i locali ad abbandonare le proprie terre, infrangono i loro diritti ma soprattutto distruggono i loro mezzi di sopravvivenza economica e alimentare".

Parigi, gli aeroporti senza carburante per le proteste sulla riforma delle pensioni Caos negli scali: i manifestanti bloccano l'oleodotto, neanche il sindacato sembra in grado di controllare la situazione. Ferme tutte le raffinerie della capitale. Code ai distributori

Parigi, gli aeroporti senza carburante per le proteste sulla riforma delle pensioni

I manifestanti che protestano contro la riforma delle pensioni bloccano l'oleodotto che rifornisce gli aeroporti parigini di Roissy e Orly, oltre ai terminali di Coignieres (alla periferia della capitale) e di Orleans e Tours, nel centro della Francia. E' quanto riferisce la società Trapil, gestore dell'impianto, aggungendo che l'aeroporto Charles de Gaulle potrebbe esaurire le sue scorte di carburante all'inizio della settimana prossima, mentre quello di Orly può resistere fino a 17 giorni. E sono in sciopero, che in certi casi è solo temporaneo, tutte le 12 raffinerie francesi. Ultime due ad aderire all'agitazione quelle di Gravenchon, nella regione della Seine-Maritime e di Reichstett, nella regione del Basso Reno. Lo riferiscono fonti sindacali e della direzione.

Mentre continua l'agitazione degli studenti (sono 306 i licei chiusi oggi), e prosegue lo sciopero dei treni e di alcune metropolitane, l'avanguardia della protesta contro l'innalzamento dell'età minima per la pensione volontaria da 60 a 62 anni prende sempre più di mira il settore energetico. Ai timori nelle autorità ora si aggiungono quelli della gente, che già in alcuni casi si è messa in fila alle pompe di benzina per non rimanere senza riserve nei prossimi giorni. Il governo ha dato il permesso alle aziende di attingere alle loro scorte d'emergenza, ma si è rifiutato di mettere a disposizione le scorte strategiche statali. La nuova azione riporta nel caos gli scali francesi e segue l'intervento con cui la polizia, su ordine del presidente Nicolas Sarkozy, all'alba ha "liberato" senza incidenti i depositi petroliferi picchettati dai manifestanti a Fos-sur-Mer, vicino a Marsiglia, a Bassens, alla periferia di Bordeaux, e a Total di Cournon d'Auvergne, nel centro. Successivamente sono stati sbloccati altri depositi a Vern-sur-Seiche e a Tolosa, appena occupati dai manifestanti. Altri, al contrario, sono stati investiti dalla protesta proprio alle prime luce del giorno, a La Rochelle, a Le Man, nel Calvados, e nel centro del paese, vicino a Tours. La situazione è confusa, con il sindacato che non sembra in grado di tenerla sotto controllo. Intanto il prefetto di Parigi, Michel Gaudin, ha ordinato alle forze dell'ordine di non usare proiettili di gomma durante le manifestazioni dopo che un sedicenne è rimasto ferito al viso ieri.

ESTERI

Gerusalemme:ennesima aggressione della polizia israeliana

InfoPal. Ieri sera, 14 ottobre, sono esplosi scontri tra la popolazione palestinese e polizia e militari israeliani. Una donna è stata aggredita dalla polizia mentre impediva che arrestassero il figlio ed è stata ricoverata d'urgenza per gravi ferite su tutto il corpo.Si tratta di Nahlah Ghaith, del quartiere di Bab el-'Amoud, nei pressi di Silwan.Due ragazzi, di 17 e 19 anni sono stati arrestati dopo essere pestati.

AFRICA-CONTADINI MOBILITATI CONTRO VENDITA TERRE

A margine della sessione del Comitato per la sicurezza alimentare mondiale (Csa), apertasi Lunedì a Roma, contadini africani ed esperti del settore fanno sentire la loro voce contro il crescente fenomeno della vendita o l'affitto di terreni coltivabili in Africa a sogget...ti esteri. Tra le testimonianze emerse in un incontro a margine dei lavori di esperti mondiali e rappresentanti dei principali organismi dell’Onu, quelle giunte da cittadini mozambicani: "Le comunità contadine vengono espulse dalle proprie terre finora utilizzate per il fabbisogno delle famiglie, costrette a stabilirsi in zone meno fertili mentre le multinazionali si insediamo in quelle più ricche" ha detto Renaldo Chingore, facendo riferimento ai disordini scoppiati a Settembre in Mozambico per il carovita. In base a un recente studio diffuso dalla Banca mondiale, il fenomeno noto come 'land grabbing' sta registrando una forte crescita, con 45 milioni di ettari passati al controllo di grandi società per il solo 2009. "Contrariamente a quello che alcuni fanno credere, non si tratta di una buona opportunità per i piccoli contadini, per i nomadi e i braccianti" sottolinea Ian Scoones dell'Istituto di studi dello sviluppo dello Sussex, in Gran-Bretagna, in realtà "sono speculazioni che costringono i locali ad abbandonare le proprie terre, infrangono i loro diritti ma soprattutto distruggono i loro mezzi di sopravvivenza economica e alimentare".

Giappone :ENPA ANIMALI IN VIA DI ESTINZIONE

Nella giornata mondiale contro le mattanze dei delfini in Giappone, l'ente nazionale protezione animali, Enpa, si mobilita contro il massacro dei cetacei: dalle 11 di stamattina gli attivisti dell'Enpa, con i vestiti insanguinati, sono scesi in piazza davanti all'ambasciata del Giappone, a Roma, mentre al"...Lettere caffè" dalle 18 è prevista la proiezione gratuita del documentario premio Oscar "The Cove", che ha svelato al mondo intero quale atroce segreto si celi nella baia dove i delfini muoiono tra terribili sofferenze. Gli esemplari più piccoli, sono scelti dai mercanti di delfini per essere venduti a circa 150-170 mila dollari ai delfinari di tutto il mondo. Dopo la cattura i cuccioli saranno sottoposti all'addestramento basato sulla deprivazione alimentare che li obbligherà a eseguire ridicoli esercizi e a compiacere spettatori, troppo spesso ignari di contribuire a condannare all'ergastolo creature innocenti che appartengono al mare.

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Francia: pensioni; nuovi depositi bloccati da manifestanti

PARIGI - Sono almeno cinque i nuovi depositi di carburante bloccati dai manifestanti questa mattina, proprio mentre le forze dell'ordine operavano per sbloccarne tre, uno nel sud, uno nel centro e uno nel sud-ovest della Francia.

I depositi bloccati sono quello di Vern-sur-Seiche vicino a Rennes, in Bretagna, quello della Total vicino a Tolosa, quello di Le Mans, nel nord, e due nella Bassa Normandia.

Inoltre, secondo quanto si apprende, sono scesi questa mattina in sciopero i 200 lavoratori del centro delle imposte di Marsiglia, il più importante della regione. I lavoratori sono scesi in strada e bloccano gli ingressi all'edificio.

Crisi: Grecia, Acropoli chiusa per terzo giorno consecutivo

ATENE - L'Acropoli di Atene è chiusa oggi al turismo per il terzo giorno consecutivo a causa della protesta dei precari del ministero della cultura, cui si è aggiunta la solidarietà degli altri dipendenti addetti al sito.

"Siamo chiusi, è in corso uno sciopero", ha detto stamane all'ANSA alle 8.30 un funzionario del principale sito archeologico nazionale, pur invitando a controllare più tardi "in caso di novita"'. L'Acropolis apre normalmente al pubblico alle 08.00.

Un gruppo di manifestanti è riunito di nuovo davanti al cancello presidiato dalla polizia, per chiedere il pagamento degli arretrati e garanzie per il futuro in vista dei 350 licenziamenti previsti a fine mese nel quadro del piano di austerità. La manifestazione dei precari, cui si è aggiunto lo sciopero di solidarietà dei loro colleghi con contratto a tempo indeterminato, ha provocato l'impossibilità per i turisti di accedere al principale sito archeologico nazionale.

Ieri la polizia aveva preso d'assalto l'Acropoli e sgomberato alcune decine di precari che l'occupavano da oltre 24 ore fermandone alcuni, ma la Collina Sacra e il Partenone erano comunque rimasti chiusi ai turisti a causa delle precauzioni di sicurezza. Nel pomeriggio la polizia aveva respinto un gruppo di dimostranti che protestavano contro le "violenze" della mattina. Il portavoce del governo ha difeso, di fronte alla critiche dell'opposizione, l'intervento degli agenti sottolineando che il governo e l'intera società greca debbono "difendere l'Acropoli", patrimonio dell'umanità, da azioni sconsiderate che danneggiano l'immagine del paese.

Israele approva la costruzione di 238 case a Gerusalemme est

Il governo di Israele ha approvato la costruzione di 238 nuove case nel quartiere ebraico di Gerusalemme est, ponendo fine di fatto a una tacita moratoria che aveva bloccato le costruzioni a Gerusalemme dal novembre scorso (l'accordo ufficiale riguardava, infatti, solo la Cisgiordania e non anche Gerusalemme). Secondo quanto riferiscono uomini governativi agli organi di stampa, le nuove costruzioni nei quartieri di Ramot e Pisgat Zeev sarebbero state oggetto di discussione con l'amministrazione Usa. Propio per temperare la disapprovazione degli statunitensi, il governo israeliano avrebbe deciso di ridurre il numero di nuove case che quindi, presumibilmente, era previsto in un numero maggiore. La questione edilizia è al centro dei colloqui di pace in Medioriente ed è un problema molto sentito dalla parte palestinese che potrebbe mettere a rischio il dialogo con Israele.

Auto: Europa, -9,2% mercato settembre, Italia -18,9%

ROMA - Per il sesto mese consecutivo in settembre il mercato europeo dell'auto chiude in 'rosso'. Il mese scorso - secondo i dati diffusi dall'Acea - le immatricolazioni di auto nuove in Europa (27 paesi Ue più quelli AELS) sono state di 1.261.643 unità, in calo del 9,2% rispetto allo stesso mese del 2009. Ad agosto il mercato europeo aveva registrato una flessione del 12,1%.

In Italia a settembre le nuove immatricolazioni sono state 154.429, in calo del 18,9% rispetto ad un anno prima. In calo anche il consuntivo europeo dei primi nove mesi. Da gennaio a settembre si sono immatricolate in Europa 10.564.453 nuove vetture, segnando una flessione del 3,7% sullo stesso periodo del 2009. In forte calo a settembre tutti i cinque principali mercati europei.

ITALIA

Scuola in piazza per protestare contro tagli: Cobas e studenti sotto ministero Istruzione'

Manifestazione a Roma per protestare contro i tagli alla scuola pubblica. L'agitazione, organizzata dai Cobas-Comitati di base della scuola si sta svolgendo di fronte al ministero dell'Istruzione. Su viale Trastevere si sono riuniti anche centinaia di studenti provenienti da varie scuole di Roma.

Un corteo di ragazzi degli istituti Virgilio, Mamiani e Tacito è arrivato dalla zona Prati e si è aggiunto anche il gruppo del collettivo studentesco 'Senza tregua' arrivato in corteo dalla zona Ostiense. Sono presenti poi studenti delle scuole di Monteverde, Marmora, Kennedy e Morgagni.

I manifestanti denunciano una diminuzione del 72,4% dei fondi per il pagamento dei supplenti, una riduzione dei soldi per il funzionamento amministrativo e didattico di 473 milioni in tre anni e il taglio del 25% per i finanziamenti alla sicurezza e alla manutenzione.

Secondo i Cobas, le scuole debbono avere dal ministero ancora un miliardo e mezzo di euro, stanziati per legge nei bilanci nazionali. In alcune scuole il credito nei confronti del ministero supererebbe i 250mila euro.

Fra i motivi della protesta anche la progressione dei finanziamenti statali alla scuola privata, che saranno aumentati di altri 120 milioni di euro, superando gli 800 milioni all'anno. I rappresentanti dei Cobas definiscono questa situazione paradossale, dal momento che per il funzionamento delle scuole pubbliche, che ospitano 8 milioni di studenti, sono stanziati 473 milioni di euro, mentre per le scuole private, che ospitano 900 mila studenti, lo Stato spende 681 milioni di euro.

La folla di studenti e lavoratori riunita di fronte al ministero ha costituito un corteo spontaneo, con l'obiettivo di arrivare a piazza Montecitorio e unirsi così al sit-in di protesta dei ricercatori universitari. Ma non è arrivata l'autorizzazione da parte della Dia, così la folla di manifestanti è stata dirottata dalle forze dell'ordine verso il quartiere di Testaccio.

Siamo migliaia oggi in piazza in 14 città italiane. L'adesione allo sciopero è stata più che soddisfacente, arrivando al 25-30% nelle maggiori città italiane, molto meglio di quanto ha fatto la Cgil, che una settimana fa ha convocato uno sciopero di un'ora senza riuscire da dare visibilità alla protesta". Lo ha detto all'ADNKRONOS Piero Bernocchi, portavoce dei Cobas.

Bernocchi ha poi ribadito le ragioni della protesta di oggi: "Noi manifestiamo contro il taglio di 140 mila posti di lavoro, la riduzione del tempo pieno, i tagli ai supplenti e ai docenti di sostegno, l'eccessivo aumento del numero di studenti per classe. Gli stipendi dei docenti italiani sono inferiori del 30-40% alla media europea. Noi oggi chiediamo la restituzione degli scatti di anzianità e del contratto bloccato, ma soprattutto che lo Stato investa nella scuola quanto gli altri Paesi dell'Europa, almeno 13,3 euro per ogni 100 euro di investimenti pubblici". "Vogliamo sottolineare - ha concluso Bernocchi - che oggi in piazza ci sono anche lavoratori che non fanno parte della scuola, ma che hanno deciso comunque di aderire alla nostra protesta".

Nel resto d'Italia tensioni si sono verificate nel centro di Napoli, in via Guatai Nuovi, proprio davanti la questura tra studenti e docenti che stavano manifestando e la polizia. Un ragazzo sarebbe stato condotto negli uffici della Digos. Dai comitati studenteschi si accusa la polizia di avere picchiato un manifestante.

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gror101015 (last edited 2010-10-15 17:36:37 by anonymous)