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'''MILANO. Espulso Mohamed: che aveva protestato davanti al consolato'''
A riportarlo al Cairo è un volo della “Egyptair”, nonostante il tentativo di alcuni manifestanti. Massarotto (Naga): “Le autorità hanno applicato la procedura in modo che il diritto alla difesa non possa essere applicato”

Mohamed, il ragazzo egiziano che da lunedì si trovava nel Cie di via Corelli di Milano dopo la protesta sotto il consolato egiziano, è stato espulso oggi. A riportarlo al Cairo, un volo della “Egyptair” fissato per le ore 14.05 di oggi dall'aeroporto di Malpensa. “Stanno applicando una procedura speciale per colpire questo ragazzo - denuncia Umberto Gobbi dell'associazione Diritti per tutti di Brescia - è un'odiosa rappresaglia”. Gli avvocati di Mohamed infatti non hanno avuto il tempo di presentare il ricorso contro l'espulsione.
 
Da Brescia e da Milano sono partiti alcuni manifestanti che vogliono raggiungere l'aeroporto di Malpensa per cercare di fermare l'espulsione di “Mimmo”, così era conosciuto il giovane egiziano. Era stato fermato lunedì, mentre cercava di evitare l'espulsione, poi avvenuta, di altri nove cittadini egiziani fermati dopo i tafferugli avvenuti a Brescia, sotto la gru.
 
“Le autorità non hanno seguito le procedure. O meglio: hanno applicato la procedura in modo che il diritto alla difesa non possa essere applicato”, commenta l'avvocato Pietro Massarotto, presidente del Naga. Il provvedimento di espulsione era stato adottato il 15 novembre e solo ieri, in tarda serata, c'era stata la convalida. “Mi ero dato la giornata di domani come termine per presentare ricorso al Tar e alla corte europea per i diritti umani - aggiunge Massarotto - ma era impossibile farlo in 24 ore”.

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MILANO. Espulso Mohamed: che aveva protestato davanti al consolato A riportarlo al Cairo è un volo della “Egyptair”, nonostante il tentativo di alcuni manifestanti. Massarotto (Naga): “Le autorità hanno applicato la procedura in modo che il diritto alla difesa non possa essere applicato”

Mohamed, il ragazzo egiziano che da lunedì si trovava nel Cie di via Corelli di Milano dopo la protesta sotto il consolato egiziano, è stato espulso oggi. A riportarlo al Cairo, un volo della “Egyptair” fissato per le ore 14.05 di oggi dall'aeroporto di Malpensa. “Stanno applicando una procedura speciale per colpire questo ragazzo - denuncia Umberto Gobbi dell'associazione Diritti per tutti di Brescia - è un'odiosa rappresaglia”. Gli avvocati di Mohamed infatti non hanno avuto il tempo di presentare il ricorso contro l'espulsione.

Da Brescia e da Milano sono partiti alcuni manifestanti che vogliono raggiungere l'aeroporto di Malpensa per cercare di fermare l'espulsione di “Mimmo”, così era conosciuto il giovane egiziano. Era stato fermato lunedì, mentre cercava di evitare l'espulsione, poi avvenuta, di altri nove cittadini egiziani fermati dopo i tafferugli avvenuti a Brescia, sotto la gru.

“Le autorità non hanno seguito le procedure. O meglio: hanno applicato la procedura in modo che il diritto alla difesa non possa essere applicato”, commenta l'avvocato Pietro Massarotto, presidente del Naga. Il provvedimento di espulsione era stato adottato il 15 novembre e solo ieri, in tarda serata, c'era stata la convalida. “Mi ero dato la giornata di domani come termine per presentare ricorso al Tar e alla corte europea per i diritti umani - aggiunge Massarotto - ma era impossibile farlo in 24 ore”.

Siparietto


Gr 13:00

LAVORO: CISL, CIG SEMPRE ALTA, CRESCONO DISOCCUPAZIONE DONNE E GIOVANI = Roma, 18 nov. (Adnkronos) - «La cassa integrazione autorizzata in ottobre rimane alta, attestandosi oltre i 100 milioni di ore, dunque stabile rispetto ai 103 milioni di settembre, ma anche rispetto ai 97 milioni di ottobre 2009». Lo dichiara Giorgio Santini, segretario confederale della Cisl, presentando il consueto Osservatorio mensile sull'occupazione a cura del Dipartimento Mercato del Lavoro della Cisl.

audio occupazione 1 municipio

CINEMA: PROTESTA MONDO SPETTACOLO E CULTURA, STASERA SIT-IN CON DIRETTA 'ANNOZERÒ = MOVIMENTO 'TUTTI A CASÀ SI RITROVA ALLE 18 A PIAZZA MONTECITORIO Roma, 18 nov. - (Adnkronos/Cinematografo.it) - Prosegue la protesta del mondo dello spettacolo: il movimento 'Tutti a casà, dopo l'occupazione del red carpet inaugurale del recente Festival di Roma, si è dato appuntamento alle 18 a Piazza Montecitorio per poi spostarsi alle 21 a Fontana di Trevi, per un sit-in.per lunedì 22 novembre, invece, è prevista una manifestazione unitaria Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil Roma e Lazio, con sciopero nazionale generale della produzione culturale e spettacolo.(Spe/Pn/Adnkronos) 18-NOV-10 11:24 NNN

LIBANO: TENSIONI A BEIRUT, BBC CANCELLA FILM SU OMICIDIO HARIRI (2) = Londra, 18 nov. - (Aki) - Una prima versione del documentario sarebbe dovuta essere trasmessa dall'emittente satellitare la scorsa estate, ma non è mai andata in onda, probabilmente perché il regno ha avviato un processo di riconciliazione con la Siria, il cui governo sostiene Hezbollah. Bbc World ha quindi commissionato un re-editing del film, che include interviste a leader politici a Beirut, Damasco, Washington e Parigi. La tv britannica non ha dato giustificazioni per la sua decisione di rinviare a data da destinarsi la trasmissione del documentario, ma come scrive il Guardian, alcune fonti dell'emittente hanno ammesso che la produzione ha provocato un certo nervosismo e preoccupazione sul suo possibile impatto. (Rzz/AKI) 18-NOV-10 11:25 NNN

FINANZIARIA: CAMERA, AULA INIZIA ESAME DEL TESTO (ANSA) - ROMA, 18 NOV - L'Aula della Camera ha iniziato l'esame della legge di Stabilità, dopo aver votato tutti gli articoli ed i relativi emendamenti alla legge di Bilancio. L'esame degli ordini del giorno e le dichiarazioni di voto finali sul bilancio si terranno dopo il voto finale sulla legge di Stabilità. (ANSA). FLB 18-NOV-10 11:25 NNN

RIFIUTI: TERZIGNO; ORDINANZA STOP CAMION, SINDACO INDAGATO PM PROCURA NOLA IPOTIZZA INTERRUZIONE DI PUBBLICO SERVIZIO (ANSA) - NAPOLI, 18 NOV - Il sindaco di Terzigno (Napoli), Domenico Auricchio, è indagato per interruzione di pubblico servizio in seguito all'ordinanza, da lui emessa nei giorni scorsi, che vieta agli autocompattatori provenienti dagli altri comuni del Vesuviano, di sversare i rifiuti a Cava Sari. Il provvedimento è stato preso dal pm della Procura di Nola, Giusuppe Visone, titolare del fascicolo.(ANSA).

SU SITO INTERNET NOMI 'CRIMINALI DI GUERRÀ ISRAELIANI (ANSA) - GERUSALEMME, 18 NOV - Un sito pirata apparso per la prima volta su internet lo scorso martedì ha pubblicato foto e dati personali, inclusi i numeri delle carte di identità e gli indirizzi, di circa 200 ufficiali e soldati israeliani che parteciparono all' operazione Piombo Fuso, l' offensiva israeliana di 22 giorni lanciata contro Hamas nella striscia di Gaza alla fine del 2008. Secondo stime palestinesi durante il conflitto furono uccise a Gaza oltre 1200 persone, in gran parte civili. Le perdite israeliane furono di tredici soldati uccisi. «Le persone elencate - affermano gli anonimi responsabili del sito - hanno avuto posizioni di comando e perciò non solo hanno operato per conto del meccanismo di uno stato omicida ma hanno pure incoraggiato attivamente altre persone a fare come loro». Tra i nomi inclusi nella lista figurano, accanto all'attuale capo stato di maggiore Gaby Ashkenazi e al suo successore Yoav Galant, molti altri ufficiali e sottufficiali. I responsabili del sito affermano di aver avuto i dati pubblicati «anonimamente, presumibilmente da un membro delle forze armate israeliane». Una commissione di inchiesta dell' Onu ha accusato Israele e, in parte anche Hamas, di crimini di guerra nel corso del conflitto. Un accusa che Israele ha respinto con sdegno. (ANSA).

SOMALIA: COMBATTIMENTI A MOGADISCIO E NEL CENTRO, 50 MORTI (ANSA) - NAIROBI, 18 NOV - È di almeno una cinquantina di morti il bilancio dei combattimenti in due separate azioni di guerriglia avvenute negli ultimi giorni nelle regioni centrali della Somalia e nella capitale Mogadiscio. Secondo quanto riporta oggi Radio Garowe oltre venti miliziani sono rimasti uccisi in aspri scontri tra i ribelli filo-governativi Ahlu Sunna e gli integralisti al Shabaab nel centro del Paese. I due gruppi si sono affrontati nella regione di Galgadud presso la città di Dhusamareb ed entrambi hanno rivendicato il controllo della cittadina. Parallelamente altri focolai di violenza sono esplosi a Mogadiscio. Nei combattimenti tra i miliziani al Shabaab, legati ad al Qaida, e i peacekeeper dell'Unione africana (Ua) sono morte almeno 21 persone. A fornire il bilancio testimoni e i servizi di ambulanza citati da Al Jazera. I locali hanno precisato che i caschi verdi Amisom hanno risposto ai colpi di arma da fuoco degli al Shabaab nella zona del mercato di Bakara nella parte centrale di Mogadiscio dopo lo scoppio di un ordigno al passaggio di un convoglio militare. Un'altra emittente locale somala, Mareeg, ha aggiunto che i combattimenti sono continuati anche questa mattina in particolare nei quartieri settentrionali della capitale, causando altre 3 vittime e numerosi feriti. I civili rimasti feriti sono stati trasportati al Medina Hospital nel sud della città, secondo fonti sanitarie. (ANSA)

Al-Quds (Gerusalemme) Le accuse contro lo Shin Bet saranno di competenza del dipartimento di Giustizia, a renderlo noto e'l' agenzia di stampa infopal Di fronte ad accuse di abusi e tortura mosse contro i suoi ufficiali, lo Shin Bet, i servizi segreti israeliani, è sempre riuscito ad attenersi ad "indagini interne". Nel 100% dei casi, le "indagini interne" hanno prodotto un annullamento delle accuse, liquidate spesso con sentenze del tipo "la sua accusa non poggia su alcuna base probatoria". In tempi recenti, il Comitato pubblico contro la tortura in Israele aveva pubblicato un rapporto in cui dimostrava che tutte le 650 accuse presentate ai consiglieri legali del governo di Israele erano state affrontate con superficialità e respinte a priori. Subito dopo la diffusione di quel rapporto, per "salvare le apparenze", il Procuratore generale di Israele, Yehuda Weinstein, aveva fatto sapere di voler trasferire gli ufficiali dello Shin Bet coinvolti in accuse di questa natura (tortura) alla competenza del dipartimento di Giustizia. Il dipartimento si era detto certo che questa modifica non avrebbe comportato alcun cambiamento nelle modalità di indagine. Da ora in poi, un ufficiale dello Shin Bet accusato di aver praticato atti di tortura sarà sottoposto alla giurisdizione del dipartimento di Giustizia. Lo Shin Bet è celebre per essere l'organo maggiormente responsabile di pratica di tortura e abuso sui prigionieri; puntualmente, i cittadini palestinesi sequestrati dallo Shin Bet hanno testimoniato di aver subito metodi di tortura nel corso degli interrogatori e numerose sono state le ammissioni da parte di ufficiali dei servizi di sicurezza. Tra le misure più note vi è quella che comporta la costrizione del prigioniero a restare con i polsi legati al muro. Nonostante le violazioni della legge internazionale e le convenzioni sui diritti umani, lo Shin Bet continua a ricorrere regolarmente alla tortura contro i prigionieri palestinesi, senza risparmiare neanche i bambini.

Haiti, caschi blu dell'Onu uccidono un altro manifestante

E' la terza vittima della Minustah da quando sono scoppiate le proteste popolari Un altro manifestante è stato ucciso a colpi di arma da fuoco dai caschi blu dell'Onu ieri sera a Cap Haitien, nel nord del paese, nel corso delle violente proteste popolari che proseguono ormai da giorni nella repubblica caraibica. La vittima di ieri è la terza uccisa dai soldati della Missione delle Nazioni Unite per la Stabilizzazione a Haiti (Minustah), che non riescono più a contenere la rabbia di una popolazione stremata da condizioni di vita sempre più drammatiche. L'epidemia di colera, che finora ha ucciso già oltre mille persone, è solo l'ultima piaga che ha colpito un paese già poverissimo, messo in ginocchio dal devastante terremoto di gennaio e dalle recenti inondazioni. La comunità internazionale sembra incapace di intervenire in aiuto del popolo haitiano. Gli Stati Uniti sono solo preoccupati per il rischio che l'epidemia di colera arrivi negli Usa: pare vi siano già dei casi in Florida.

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