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'''Sommario'''

'''In primo Piano'''
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'''Palermo'''

violenza privata: donna segregata in cortile dal marito
Teneva la moglie segregata in cortile, in una sorta di “carcere casalingo”. E’ questo il motivo dell’arresto di un uomo di 49 anni, a Palermo, avvenuto nel primo pomeriggio. Un altro episodio di violenza privata e maltrattamenti in famiglia, fortunatamente scoperto dagli inquirenti del capoluogo siculo, grazie a diverse segnalazioni anonime.
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'''Grosseto: Codice rosa e percorso rosa: un esperimento per le donne che subiscono violenza'''

Per le vittime di violenza, un "percorso rosa", che garantisce la massima tutela, e un "codice rosa", che si aggiunge ai normali codici del pronto soccorso, e consente l'immediata attivazione di un'apposita gruppo composto da magistrati e personale sanitario.

L'esperienza avviata a Grosseto, tra le prime sul territorio nazionale, nasce principalmente come risposta alla violenza sulle donne, ma anche su minori, anziani, persone che subiscono discriminazioni razziali, religiose, omofobiche. Il "percorso rosa" assicura assistenza protetta, privacy e incolumità fisica e psichica di chi ha subito violenza, mentre il "codice rosa" agisce contro gli autori delle violenze sostenendo le persone che si rivolgono al prontosoccorso.

Nei dieci mesi di lavoro, la Task force si è attivata su un totale di 246 codici rosa: 191 maltrattamenti, 7 abusi, 24 casi di stalking, 24 casi pediatrici; con una media di oltre 20 casi al mese.
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da Il Paese delle donne (22 novembre 2010)
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Consultori: Negli ultimi due anni 186 chiusi o riaccorpati Consultori: Negli ultimi due anni 186 chiusi o riaccorpati.
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A 35 anni dall’istituzione dei consultori il ministero della Salute pubblica il 1° Rapporto nazionale che mette in evidenza carenze e problematicità dei consultori familiari pubblici presenti in Italia che diminuiscono su tutto il territorio e lottano con una cronica carenza di organico che ne limita gli interventi e ne vanifica spesso lo spirito.
I consultori familiari vennero istituiti nel 1975, con la legge 405, con lo scopo di assicurare informazione e assistenza psicologica, sanitaria e sociale per la maternità, la paternità e la procreazione responsabile.
A 35 anni dall’istituzione dei consultori il ministero della Salute pubblica il 1° Rapporto nazionale che mette in evidenza carenze e problematicità dei consultori familiari pubblici presenti in It
alia che diminuiscono su tutto il territorio e lottano con una cronica carenza di organico e di fondi. 
I consultori familiari vennero istituiti nel 1975, con la legge 405, con lo scopo di assicurare informazione e assistenza psicologica, sanitaria e sociale per la maternità, la paternità e la procreazione responsabile. 
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Tre i dati più vistosi che emergono da questa prima indagine sui consultori pubblici esistenti in Italia, il primo è che soltanto in sei Regioni (Piemonte, P.A. Bolzano, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche e Sicilia) le Asl hanno un capitolo di bilancio vincolato per l’attività dei consultori familiari, condizione indispensabile per la programmazione economica e progettuale delle attività all’interno dei consultori. Tre i dati più vistosi che emergono da questa indagine sui consultori pubblici:
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Dato questo che conferma, se ce ne fosse bisogno, che in linea generale le Regioni, hanno mostrato uno scarso interesse nel potenziamento e nella valorizzazione dei consultori, evidente nel protrarsi del disagio degli operatori e degli utenti dovuto al mancato adeguamento delle risorse, della rete dei servizi, degli organici, ecc. -soltanto in sei Regioni (Piemonte, P.A. Bolzano, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche e Sicilia) le Asl hanno un capitolo di bilancio vincolato per l’attività dei consultori familiari: le Regioni mostrano uno scarso interesse nel potenziamento e nella valorizzazione dei consultori.
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Preoccupante la tendenza, lenta ma inesorabile, alla riduzione su tutto il territorio nazionale delle strutture: da 2.097 strutture attive nel 2007 si è scesi a 1.911 nel 2009 che innalza il rapporto tra abitanti e consultori a 1 ogni 31.197 nel 2009, ben lontani dall’ipotesi prevista nella legge 34 del 1996, secondo la quale avrebbe dovuto esserci un consultorio ogni 20mila abitanti nelle aree urbane (ogni 10mila nelle aree rurali) per un totale, quindi, di più di 3mila consultori.
Uniche regioni in contro tendenza sono Lombardia, Emilia Romagna, Toscana e Sardegna che fanno registrare un incremento del numero dei consultori nel 2009.
- Preoccupante la tendenza alla riduzione su tutto il territorio nazionale delle strutture: da 2.097 strutture attive nel 2007 si è scesi a 1.911 nel 2009.
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Oltre alla riduzione delle strutture emerge costante il dato della carenza di personale.
Per lo svolgimento delle sue attività il consultorio dovrebbe avvalersi, di norma, di un organico multidisciplinare tra le seguenti figure professionali: ginecologo, pediatra, psicologo, ostetrica, assistente sociale, assistente sanitaria, infermiere pediatrico, infermiere professionale.
Nell’indagine, relativamente al personale si è riscontrata, nella maggior parte dei casi, l’assenza delle equipe consultoriali complete (così come previste dal Progetto Obiettivo Materno
Infantile).
N
el 4% dei casi sono presenti le 8 figure professionali su elencate, nel 21% ve ne sono 6- 7; nel 45% sono 4-5 e nel 23% da 1 a 3.
Oltre alla riduzione delle strutture emerge costante il dato della carenza di personale. Per lo svolgimento delle sue attività il consultorio dovrebbe avvalersi, di norma, di un organico multidisciplinare tra le seguenti figure professionali: ginecologo, pediatra, psicologo, ostetrica, assistente sociale, assistente sanitaria, infermiere pediatrico, infermiere professionale. Invece solo nel 4% dei casi sono presenti le 8 figure professionali, nel 21% ve ne sono 6- 7; nel 45% sono 4-5 e nel 23% da 1 a 3. 
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Le figure più presenti sembrano essere, rispettivamente, quella dell’ostetrica, dello psicologo, dell’assistente sociale e del ginecologo ma, come riportato, in molti casi non sono presenti contemporaneamente nella stessa struttura consultoriale, così da rendere spesso difficile l’attività di equipe.
Relativamente all’andrologo, questo risulta essere presente con una media superiore al 90% in Valle d’Aosta e nel Lazio, mentre quasi o del tutto assente nelle altre Regioni.
Tra le varie figure dei consulenti il legale è presente Valle d’Aosta, P.A. di Trento e Lazio con una presenza dell’84%, mediamente presente (38%) in Piemonte, P.A. di Bolzano, Friuli Venezia Giulia, Molise, Puglia, Abruzzo e scarsamente presente nelle restanti Regioni (7%).
Ad eccezione della Valle d’Aosta dove non si svolgono i colloqui sull’IVG, nella quasi totalità dei consultori delle Regioni questi vengono effettuati con una alta percentuale. Percentuale che però cala notevolmente se si considerano i consultori che forniscono documenti/certificazioni per l'IVG.
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La carenza di alcuni ruoli così come la presenza “ad ore” di diverse figure professionali, continua la ricerca, comporta una notevole frammentazione dell’assistenza consultoriale, anche perchè le varie figure professionali sono spesso costrette a svolgere la loro attività in maniera discontinua ed in più sedi. I problemi legati alle carenze di risorse economiche e di personale si ripercuotono, insomma, direttamente sull’attività ed in molte realtà il servizio all’utenza e, quindi, l’orario di apertura del consultorio, viene garantito a scapito del lavoro d’equipe.

Il servizio consultoriale ha da sempre un ruolo importante nella prevenzione e nella diagnosi dei tumori genitali femminili. Dalla ricerca si evince che ad eccezione della Regione Veneto dove nella totalità dei consultori non vengono effettuati pap test, in tutte le altre Regioni c’è una partecipazione molto alta a questo tipo di screening.

L’assistenza alla gravidanza comprende problematiche sia di natura medica che sociale che nello spirito della legge andrebbero discusse nell’ambito più vasto della salvaguardia della salute, della tutela della maternità e della autodeterminazione della donna.
La legge n. 194/78 ha ampliato la gamma di competenze del consultorio familiare assegnandogli un ruolo importante in materia di interruzione volontaria di gravidanza.

Ad eccezione della Valle d’Aosta dove non si svolgono i colloqui sull’IVG, nella quasi totalità dei consultori delle Regioni questi vengono effettuati con una alta percentuale.
Percentuale che però cala notevolmente se si considerano i consultori che forniscono documenti/certificazioni IVG.
È interessante notare una notevole riduzione della media percentuale relativamente agli incontri post- IVG (carenti o addirittura assenti in molte Regioni), per valutare quante donne che hanno richiesto il documento/certificato presso il consultorio familiare, ritornano per la visita post-IVG, momento che potrebbe essere importante per l’elaborazione del vissuto e l’offerta di un metodo anticoncezionale.

Significativi i dati sulla fruizione da parte delle donne migranti dei servizi consultoriali relativi alle nascite, all’interruzione di gravidanza e in generale alla saluta riproduttiva, soprattutto nelle Regioni del Centro-Nord dove si registrano valori percentuali di gran lunga superiori alla media nazionale.
Per quanto rigurda le interruzioni di gravidanza, nel 1996 sono state registrate 10.131 IVG fra le donne straniere (7,4% del totale), nel 2000 21.201 (15,9%) e nel 2003 31.836 (26%). Nel 2005 le IVG di donne straniere erano il 29,6% del totale e nel 2006 sono ulteriormente aumentate, superando quota 40 mila, pari al 31,6% del totale.

Preoccupanti i dati sui counselling andrologici che rilevano una ulteriore diminuzione dell’offerta, essendo quasi del tutto assenti, ad eccezione della Valle D’Aosta, della Liguria, dell’Umbria e della Sicilia.

Una parola merita la scarsa attenzione mostrata dalla ricerca, pure ricchissima di dati, alla partecipazione dell’utenza alla gestione del consultorio, così importante nei primi anni di attuazione della legge che istituiva i consultori.
Significativi i dati sulla fruizione da parte delle donne migranti dei servizi consultoriali relativi alle nascite, all’interruzione di gravidanza e in generale alla saluta riproduttiva, soprattutto nelle Regioni del Centro-Nord dove si registrano valori percentuali di gran lunga superiori alla media nazionale. Per quanto rigurda le interruzioni di gravidanza, nel 1996 sono state registrate 10mila IVG fra le donne straniere (7%), nel 2006 40mila, pari al 31%.
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'''NOTIZIE BREVI''' '''Università. Studenti e ricercatori sui tetti contro il ddl Gelmini'''

Il ministro Gelmini accelera sulla riforma universitaria, forzando tempi e regolamenti parlamentari. E in tutta Italia, negli atenei ma anche nelle scuole medie superiori, cresce la protesta.

Mentre prosegue nell’aula della Camera l’esame del ddl Gelmini, studenti e ricercatori occupano atenei e protestano in tutta Italia contro il provvedimento. Questa mattina, a Salerno, sotto una pioggia battente, ricercatori e studenti hanno occupato il tetto del Rettorato del Campus di Fisciano. In questo momento, i ricercatori della Sapienza e di Tor Vergata, insieme ad alcune studentesse e studenti, hanno occupato il tetto dell’edificio di Fontanella Borghese della Facoltà di Architettura, a Roma. Facoltà sono occupate a Torino, Palermo, Pisa, Firenze. Molte anche le assemblee per organizzare la mobilitazione di domani. A Torino, a Palazzo Campana, occupato domenica, si è svolta la prima tappa della Carovana dell’Altrariforma. Sempre a Torino a partire dalle 14 si terrà, a Palazzo Nuovo, un’assemblea di ateneo. L’appuntamento principale di domani è però il presidio permanente a Montecitorio: «Alle 9.30 – annunciano studenti e ricercatori – riempiremo la piazza per assediare il parlamento». A torino è stata bloccata la stazione ferroviaria.

'''Brescia. Istituita una cassa per le spese legali degli immigrati della gru'''

È l’ultima iniziativa messa in atto dal comitato immigrati di Brescia per sostenere i manifestanti arrestati nel corso delle scorse settimane nell’ambito della protesta presso la gru del quartiere San Faustino. Promotrice della raccolta fondi è Radio Onda d’Urto, che comunica: «Servono molti soldi per i ricorsi e per l’assistenza legale dei protagonisti della straordinaria lotta per i diritti e per i permessi di soggiorno che hanno subito la vendetta del razzismo istituzionale». Subito dopo le trattative che hanno portato giù dalla gru gli ultimi manifestanti, due di questi sono già stati rimpatriati in Egitto.


'''Letteratura esce in libreria "Spettri dell'altro" di Riccardo Bonavita'''

A cinque anni dalla morte dell'autore è stato pubblicato il volume Spettri dell'altro. Letteratura e razzismo nell'Italia contemporanea che raccoglie saggi di Riccardo Bonavita, studioso di storia del razzismo politico italiano: la sua tesi è quella che la cultura razzista in Italia non sia una breve parentesi circoscritta alle leggi razziali fasciste del 1938, ma un accumulo di lunga durata che si struttura già nel primo Ottocento controrivoluzionario proprio attraverso la letteratura e la manipolazione dell’immaginario collettivo.
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'''Iran: prigioniera politica kurda ingravi condizioni'''

la situazione di Zeyneb Celaliyan, prigioniera politica kurda condannata a morte, è molto preoccupante. È quanto apprendiamo dal sito Women under muslim law (donne che vivono sotto le leggi mussulmane).

Zeyneb sta in una condizione di detenzione drammatica e non le viene data la possibilità di vedere un dottore: a causa delle torture intense e insopportabili che ha subito, psicologicamente e fisicamente, è in un stato critico. Arrestata per il suo convolgimento nel partito della libertà kurdo, è stata condannata in un processo durato solo pochi minuti e senza aver un’avocato difensore. Nel dicembre 2009 aveva scritto una lettera per sensibilizzare l’opinione pubblica internazionale:
“Sono stata condannata a morte dalla alta corte rivoluzioniara irianana. Il giudice mi ha accusata di essere “una nemica di dio” e ha detto che dovrei essere giustiziata molto presto. Ho chiesto al giudice di consentirrmi di parlare con la mia famiglia un’ultima volta. Ma la sua risposta è stata “stai zitta”.”

'''Francia: rivolta e fuga dal Cie Parigi'''

Appena ricostruito, tutto nuovo, pieno di telecamera, operativo da tre giorni, il centro di detenzione per persone migranti senza permesso di soggiorno, è stato teatro di incidenti nella notte di venerdi scorso e sei personne sono riuscite ad evadere. Dopo che ad alcuni prigionieriè stato rifiutato di vedere un medico, i reclusi hanno dato vita ad una rivolta, durante la quale un prigioniero è riuscito a fuggire. La situazione è stata tesa anche nella notte di sabato, quando altri 5 detenuti sono scappati da una finestra rotta. L’alarme non ha funzionata. Durante questi incidenti i bagni sono stati distrutti e due poliziotti sono stati feriti. Nella notte di domenica, i detenuti sono stati svegliati nel cuore della notte e riuniti per controllo. Da lunedì le visite ai familiari vengono negate.

Ricordiamo che nel giugno 2008, dopo la morte di un detenuto tunisino, il centro era stato bruciato dai detenuti in rivolta. Dieci di loro sono stati condannati a pene che vanno dagli 8 mesi ai 3 anni di reclusione.

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'''ITALIA''' '''COREA - è battaglia tra le due coree'''
Line 103: Line 118:
'''Litteratura'''

"Spettri dell'altro" di Riccardo Bonavita
A cinque anni dalla morte, è stato pubblicato il volume Spettri dell'altro. Letteratura e razzismo nell'Italia contemporanea, che raccoglie alcuni saggi di Riccardo Bonavita.
Riccardo Bonavita (1968-2005) è stato anzitutto uno studioso di letteratura italiana, ma ha inteso coniugare la sua formazione con un’indagine acuta e originale della storia del razzismo politico italiano, partendo dalla tesi che la cultura razzista in Italia non sia una breve parentesi circoscritta alle leggi razziali fasciste del 1938, ma un accumulo di lunga durata che si struttura già nel primo Ottocento controrivoluzionario proprio attraverso la letteratura e la manipolazione dell’immaginario collettivo" Il libro sarà presentato da Giuliana Benvenuti domani a Bartleby a Bologna alle 19.30


'''Siparietto'''

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=== Gr 13:00 ===

'''In primo Piano'''

'''NOTIZIE BREVI'''

'''ESTERI'''

'''ITALIA'''

'''Siparietto'''
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=== Gr 9:30 ===


'''ESTERI'''

'''ITALIA'''


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<<Anchor(appunti)>>


'''Appunti e note redazionali'''

'''Servizi audio della giornata'''


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Si rinfiamma il conflitto tra le due Coree: oggi, alle 14.34 locali (le 6.24 in Italia), il Nord ha bombardato con 200 colpi di artiglieria l’isola sudcoreana di Yeonpyeong. Immediata la reazione dell’esercito di Seul, che ha risposto al fuoco con 80 colpi di artiglieria e ha inviato sul posto una squadriglia di F-16. Il presidente sudcoreano Lee Myung-bak ha detto che sta cercando di impedire che lo scambio di colpi scateni un’escalation militare, degenerando in un conflitto più ampio, ma ha anche sottolineato che se le “provocazioni continueranno” la risposta di Seul sarà “più forte”.
Il bombardamento ha però colpito anche parecchie case, almeno 60 secondo i testimoni: le fiamme che hanno avviluppato gli edifici si sono propagate alle aree circostanti. Alcuni residenti hanno lasciato l’isola a bordo delle barche dei pescatori. Incerte le ragioni che avrebbero spinto Pyongyang ad aprire il fuoco.
La questione atomica è recentemente tornata alla ribalta. E’ di pochi giorni fa la scoperta dell’esistenza di un sofisticato impianto per l’arricchimento dell’uranio in Corea del Nord.Queste ipotesi però sono prive di fondamento secondo Pyongyang, che, semplicemente, accusa il Sud di aver sparato per primo. La sovranità sulle isole del confine ovest è comunque da oltre 50 anni motivo di contrasto tra i due Paesi. La Corea del Nord infatti non ha mai riconosciuto ufficialmente i confini tracciati al termine della guerra conclusasi nel 1953. Nel corso degli ultimi anni ci sono stati almeno tre scontri tra le marine dei due Paesi, l’ultimo dei quali nel 2009.

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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

FEMMINICIDI

Palermo Un uomo di 49 anni accusato di maltrattamenti in famiglia: la moglie doveva vivere fuori di casa, con una coperta e un secchio per gli escrementi Teneva la moglie segregata in cortile, in una sorta di “carcere casalingo

Palermo

violenza privata: donna segregata in cortile dal marito Teneva la moglie segregata in cortile, in una sorta di “carcere casalingo”. E’ questo il motivo dell’arresto di un uomo di 49 anni, a Palermo, avvenuto nel primo pomeriggio. Un altro episodio di violenza privata e maltrattamenti in famiglia, fortunatamente scoperto dagli inquirenti del capoluogo siculo, grazie a diverse segnalazioni anonime.

Napoli

Luigi Facetti, 25 anni ha ucciso a coltellate Emiliana Fermiamo 24 anni.

Stava scontando la condanna a otto anni per tentato omicidio. Aveva provato a ucciderla già un anno fa. Domenica sera c'è riuscito attirandola probabilmente in una "trappola". Anziché in carcere a Napoli era agli arresti domiciliari a Terracina, una misura alternativa ottenuta ad agosto da un giudice "feriale". E' lì che, mai rassegnato alla fine di quella storia, ha ucciso a coltellate la ex fidanzata.

Grosseto: Codice rosa e percorso rosa: un esperimento per le donne che subiscono violenza

Per le vittime di violenza, un "percorso rosa", che garantisce la massima tutela, e un "codice rosa", che si aggiunge ai normali codici del pronto soccorso, e consente l'immediata attivazione di un'apposita gruppo composto da magistrati e personale sanitario.

L'esperienza avviata a Grosseto, tra le prime sul territorio nazionale, nasce principalmente come risposta alla violenza sulle donne, ma anche su minori, anziani, persone che subiscono discriminazioni razziali, religiose, omofobiche. Il "percorso rosa" assicura assistenza protetta, privacy e incolumità fisica e psichica di chi ha subito violenza, mentre il "codice rosa" agisce contro gli autori delle violenze sostenendo le persone che si rivolgono al prontosoccorso.

Nei dieci mesi di lavoro, la Task force si è attivata su un totale di 246 codici rosa: 191 maltrattamenti, 7 abusi, 24 casi di stalking, 24 casi pediatrici; con una media di oltre 20 casi al mese.

RAPPORTO NAZIONALE SUI CONSULTORI PUBBLICI

Consultori: Negli ultimi due anni 186 chiusi o riaccorpati.

A 35 anni dall’istituzione dei consultori il ministero della Salute pubblica il 1° Rapporto nazionale che mette in evidenza carenze e problematicità dei consultori familiari pubblici presenti in It alia che diminuiscono su tutto il territorio e lottano con una cronica carenza di organico e di fondi. I consultori familiari vennero istituiti nel 1975, con la legge 405, con lo scopo di assicurare informazione e assistenza psicologica, sanitaria e sociale per la maternità, la paternità e la procreazione responsabile.

Tre i dati più vistosi che emergono da questa indagine sui consultori pubblici:

-soltanto in sei Regioni (Piemonte, P.A. Bolzano, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche e Sicilia) le Asl hanno un capitolo di bilancio vincolato per l’attività dei consultori familiari: le Regioni mostrano uno scarso interesse nel potenziamento e nella valorizzazione dei consultori.

- Preoccupante la tendenza alla riduzione su tutto il territorio nazionale delle strutture: da 2.097 strutture attive nel 2007 si è scesi a 1.911 nel 2009.

Oltre alla riduzione delle strutture emerge costante il dato della carenza di personale. Per lo svolgimento delle sue attività il consultorio dovrebbe avvalersi, di norma, di un organico multidisciplinare tra le seguenti figure professionali: ginecologo, pediatra, psicologo, ostetrica, assistente sociale, assistente sanitaria, infermiere pediatrico, infermiere professionale. Invece solo nel 4% dei casi sono presenti le 8 figure professionali, nel 21% ve ne sono 6- 7; nel 45% sono 4-5 e nel 23% da 1 a 3.

Ad eccezione della Valle d’Aosta dove non si svolgono i colloqui sull’IVG, nella quasi totalità dei consultori delle Regioni questi vengono effettuati con una alta percentuale. Percentuale che però cala notevolmente se si considerano i consultori che forniscono documenti/certificazioni per l'IVG.

Significativi i dati sulla fruizione da parte delle donne migranti dei servizi consultoriali relativi alle nascite, all’interruzione di gravidanza e in generale alla saluta riproduttiva, soprattutto nelle Regioni del Centro-Nord dove si registrano valori percentuali di gran lunga superiori alla media nazionale. Per quanto rigurda le interruzioni di gravidanza, nel 1996 sono state registrate 10mila IVG fra le donne straniere (7%), nel 2006 40mila, pari al 31%.

Università. Studenti e ricercatori sui tetti contro il ddl Gelmini

Il ministro Gelmini accelera sulla riforma universitaria, forzando tempi e regolamenti parlamentari. E in tutta Italia, negli atenei ma anche nelle scuole medie superiori, cresce la protesta.

Mentre prosegue nell’aula della Camera l’esame del ddl Gelmini, studenti e ricercatori occupano atenei e protestano in tutta Italia contro il provvedimento. Questa mattina, a Salerno, sotto una pioggia battente, ricercatori e studenti hanno occupato il tetto del Rettorato del Campus di Fisciano. In questo momento, i ricercatori della Sapienza e di Tor Vergata, insieme ad alcune studentesse e studenti, hanno occupato il tetto dell’edificio di Fontanella Borghese della Facoltà di Architettura, a Roma. Facoltà sono occupate a Torino, Palermo, Pisa, Firenze. Molte anche le assemblee per organizzare la mobilitazione di domani. A Torino, a Palazzo Campana, occupato domenica, si è svolta la prima tappa della Carovana dell’Altrariforma. Sempre a Torino a partire dalle 14 si terrà, a Palazzo Nuovo, un’assemblea di ateneo. L’appuntamento principale di domani è però il presidio permanente a Montecitorio: «Alle 9.30 – annunciano studenti e ricercatori – riempiremo la piazza per assediare il parlamento». A torino è stata bloccata la stazione ferroviaria.

Brescia. Istituita una cassa per le spese legali degli immigrati della gru

È l’ultima iniziativa messa in atto dal comitato immigrati di Brescia per sostenere i manifestanti arrestati nel corso delle scorse settimane nell’ambito della protesta presso la gru del quartiere San Faustino. Promotrice della raccolta fondi è Radio Onda d’Urto, che comunica: «Servono molti soldi per i ricorsi e per l’assistenza legale dei protagonisti della straordinaria lotta per i diritti e per i permessi di soggiorno che hanno subito la vendetta del razzismo istituzionale». Subito dopo le trattative che hanno portato giù dalla gru gli ultimi manifestanti, due di questi sono già stati rimpatriati in Egitto.

Letteratura esce in libreria "Spettri dell'altro" di Riccardo Bonavita

A cinque anni dalla morte dell'autore è stato pubblicato il volume Spettri dell'altro. Letteratura e razzismo nell'Italia contemporanea che raccoglie saggi di Riccardo Bonavita, studioso di storia del razzismo politico italiano: la sua tesi è quella che la cultura razzista in Italia non sia una breve parentesi circoscritta alle leggi razziali fasciste del 1938, ma un accumulo di lunga durata che si struttura già nel primo Ottocento controrivoluzionario proprio attraverso la letteratura e la manipolazione dell’immaginario collettivo.

ESTERI

Iran: prigioniera politica kurda ingravi condizioni

la situazione di Zeyneb Celaliyan, prigioniera politica kurda condannata a morte, è molto preoccupante. È quanto apprendiamo dal sito Women under muslim law (donne che vivono sotto le leggi mussulmane).

Zeyneb sta in una condizione di detenzione drammatica e non le viene data la possibilità di vedere un dottore: a causa delle torture intense e insopportabili che ha subito, psicologicamente e fisicamente, è in un stato critico. Arrestata per il suo convolgimento nel partito della libertà kurdo, è stata condannata in un processo durato solo pochi minuti e senza aver un’avocato difensore. Nel dicembre 2009 aveva scritto una lettera per sensibilizzare l’opinione pubblica internazionale: “Sono stata condannata a morte dalla alta corte rivoluzioniara irianana. Il giudice mi ha accusata di essere “una nemica di dio” e ha detto che dovrei essere giustiziata molto presto. Ho chiesto al giudice di consentirrmi di parlare con la mia famiglia un’ultima volta. Ma la sua risposta è stata “stai zitta”.”

Francia: rivolta e fuga dal Cie Parigi

Appena ricostruito, tutto nuovo, pieno di telecamera, operativo da tre giorni, il centro di detenzione per persone migranti senza permesso di soggiorno, è stato teatro di incidenti nella notte di venerdi scorso e sei personne sono riuscite ad evadere. Dopo che ad alcuni prigionieriè stato rifiutato di vedere un medico, i reclusi hanno dato vita ad una rivolta, durante la quale un prigioniero è riuscito a fuggire. La situazione è stata tesa anche nella notte di sabato, quando altri 5 detenuti sono scappati da una finestra rotta. L’alarme non ha funzionata. Durante questi incidenti i bagni sono stati distrutti e due poliziotti sono stati feriti. Nella notte di domenica, i detenuti sono stati svegliati nel cuore della notte e riuniti per controllo. Da lunedì le visite ai familiari vengono negate.

Ricordiamo che nel giugno 2008, dopo la morte di un detenuto tunisino, il centro era stato bruciato dai detenuti in rivolta. Dieci di loro sono stati condannati a pene che vanno dagli 8 mesi ai 3 anni di reclusione.

Brasile: soldati sparano a gay

A Rio de Janeiro, due soldati sono stati arrestati per aver sparato ad uno studente gay di 19 anni durante il Pride. Il giovane è stato colpito allo stomaco dopo essere stato insultato dai militari. L'esercito brasiliano, dopo aver cercato di negare ogni coinvolgimento nell'episodio malgrado le numerose testimonianze, è stato costretto ad ammettere le responsabilità degli aggressori e ad autorizzare il loro arresto.

Usa: prima giudice trans

Victoria Kolakowski, 49 anni, è la prima giudice transessuale della storia americana. E' stata eletta nel tribunale superiore della contea californiana di Alameda, che comprende un milione e mezzo di abitanti. Plurilaureata in legge, in ingegneria biomedica, in ingegneria elettrica e in teologia, sinora ha lavorato nella commissione dei servizi pubblici della California con una esperienza ventennale. Nel 1991 ha affrontato una operazione chirurgica di cambiamento di sesso da uomo a donna e nel 2008, quando la Corte Suprema statale ha consentito il matrimonio tra persone dello stesso sesso, ha sposato la sua compagna, la giornalista Cynthia Laird.

COREA - è battaglia tra le due coree

Si rinfiamma il conflitto tra le due Coree: oggi, alle 14.34 locali (le 6.24 in Italia), il Nord ha bombardato con 200 colpi di artiglieria l’isola sudcoreana di Yeonpyeong. Immediata la reazione dell’esercito di Seul, che ha risposto al fuoco con 80 colpi di artiglieria e ha inviato sul posto una squadriglia di F-16. Il presidente sudcoreano Lee Myung-bak ha detto che sta cercando di impedire che lo scambio di colpi scateni un’escalation militare, degenerando in un conflitto più ampio, ma ha anche sottolineato che se le “provocazioni continueranno” la risposta di Seul sarà “più forte”. Il bombardamento ha però colpito anche parecchie case, almeno 60 secondo i testimoni: le fiamme che hanno avviluppato gli edifici si sono propagate alle aree circostanti. Alcuni residenti hanno lasciato l’isola a bordo delle barche dei pescatori. Incerte le ragioni che avrebbero spinto Pyongyang ad aprire il fuoco. La questione atomica è recentemente tornata alla ribalta. E’ di pochi giorni fa la scoperta dell’esistenza di un sofisticato impianto per l’arricchimento dell’uranio in Corea del Nord.Queste ipotesi però sono prive di fondamento secondo Pyongyang, che, semplicemente, accusa il Sud di aver sparato per primo. La sovranità sulle isole del confine ovest è comunque da oltre 50 anni motivo di contrasto tra i due Paesi. La Corea del Nord infatti non ha mai riconosciuto ufficialmente i confini tracciati al termine della guerra conclusasi nel 1953. Nel corso degli ultimi anni ci sono stati almeno tre scontri tra le marine dei due Paesi, l’ultimo dei quali nel 2009.

gror101123 (last edited 2010-11-23 18:26:38 by anonymous)