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Nuova manifestazione degli anti-Gelmini a Bologna. Circa 200 giovani, in gran parte delle scuole superiori, hanno fatto irruzione a Palazzo Malvezzi, sede della Provincia di Bologna. Lì era in corso un convegno sulla riforma scolastica. Prima hanno presidiato e lanciato uova contro il palazzo, da via Zamboni. Poi con padelle e mestoli, sono entrati, salendo sullo scalone, e hanno interrotto il convegno, invadendo la sala dello Zodiaco. Al megafono un rappresentante ha letto un documento contro la riforma ma ha criticato anche Luigi Berlinguer. All'incontro doveva esserci proprio l'ex ministro dell'Istruzione, che però è intervenuto solo al telefono, verso la fine della mattinata. Anche Maria Stella Gelmini, invitata, aveva rinunciato già nei giorni scorsi. Dopo la breve manifestazione il gruppo di studenti è uscito dalla Provincia, e, prima di tornare in piazza Verdi, ha formato un corteo che ha percorso i viali di circonvallazione, bloccando così il traffico. Ieri, gli anti-Gelmini bolognesi avevano occupato, nell'ennesimo blitz di questi giorni, i primi tre binari della stazione.
Nuova manifestazione degli anti-Gelmini a Bologna. Circa 200 giovani, in gran parte delle scuole superiori, hanno fatto irruzione a Palazzo Malvezzi, sede della Provincia di Bologna. Lì era in corso un convegno sulla riforma scolastica. Prima hanno presidiato e lanciato uova contro il palazzo, da via Zamboni.Gli studenti vengono invitati a salire al convegno in una delegazione. «Nessuno ci rappresenta, noi saliamo tutti», è la risposta del corteo. Poi con padelle e mestoli, sono entrati, salendo sullo scalone, è stato letto un documento che critica la nuova riforma ma anche Berlinguer.Nel frattempo il numero dei ragazzi è salito, sono arrivati anche gli universitari e hanno interrotto il convegno, invadendo la sala dello Zodiaco con uno striscione con la scritta «Dieci anni di d-istruzione.>>
All'incontro doveva esserci proprio l'ex ministro dell'Istruzione, che però è intervenuto solo al telefono, verso la fine della mattinata. Anche il min Gelmini, invitata, aveva rinunciato già nei giorni scorsi. Dopo la breve manifestazione il gruppo di studenti è uscito dalla Provincia, e, prima di tornare in piazza Verdi, ha formato un corteo che ha percorso i viali di circonvallazione, bloccando così il traffico. Ieri, gli anti-Gelmini bolognesi avevano occupato, nell'ennesimo blitz di questi giorni, i primi tre binari della stazione.



11,05: Momenti di confusione sotto la Provincia, in via Zamboni. Il portone è chiuso, ma gli studenti premono per entrare. Lanci di uova contro il palazzo.

10,55: Il corteo è arrivato sotto il palazzo della Provincia. Si sono unite ai ragazzi anche una trentina di studentesse dell'Accademia di belle arti in camice bianco da restauratrici.

10,50: Arriva la notizia che anche l'ex ministro Luigi Berlinguer non è presente al convegno. Probabilmente, dicono dalla Provincia, si collegherà in diretta con Palazzo Malvezzi in tarda mattinata.

10,40: I ragazzi sono circa 200. Cominciano a muoversi in corteo, verso via Petroni. L'obiettivo è il palazzo della Provincia.

10,00: Nuovo giorno di protesta. Gli studenti cominciano ad arrivare in piazza Verdi. Sono soprattutto ragazzi delle superiori. Armati di padelle e mestoli, ». L'obiettivo della contestazione, oggi, è il convegno che si tiene in Provincia dal titolo «Dove va la scuola pubblica?». Avrebbe dovuto esserci anche il ministro Gelmini, che però nei giorni scorsi ha dato forfait.

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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

ITALIA

Milano.Studenti in piazza Fontana

Il corteo degli studenti delle scuole superiori, che a Milano hanno sfilato per protestare contro la riforma Gelmini e in ricordo della Strage di Piazza Fontana, è terminato proprio nella piazza teatro della bomba alla Banca Nazionale dell'Agricoltura il 12 dicembre 1969. Sui muri dell'edificio, un gruppo di studenti ha poi attaccato uno striscione con scritto «Oggi come ieri le scuole sono antifasciste». La manifestazione si è svolta pacificamente, animato solo da una breve zuffa tra alcuni ragazzi che ha portato all'identificazione da parte delle forze dell'ordine di cinque giovani. Lungo il tragitto per le vie del centro il corteo ha provocato diversi disagi al traffico automobilistico già 'provatò dallo sciopero odierno dei mezzi pubblici. La manifestazione di oggi è la prima di una serie di mobilitazioni che si svilupperanno nei prossimi giorni sui temi del mondo della formazione, in ricordo della strage di piazza Fontana, sul diritto alla casa e contro il governo Berlusconi in occasione del voto di fiducia del 14 dicembre.

BOLOGNA.Occupazione Torre e corteo antigelmini

Due attivisti, uno di 'Bologna prende casà e uno di 'Asia Rdb', hanno occupato questa mattina intorno alle 10.30 la torre della stazione centrale di Bologna, chiedendo alle istituzioni risposte all'emergenza abitativa. I due esponenti del movimento hanno esposto uno striscione con scritto «Blocco degli sfratti, più case popolari». Un altro chiede «un tetto per tutti». Ai piedi della torre sul ponte Matteotti è stato mostrato uno striscione con scritto «più case meno cassa, no alla svendita del patrimonio pubblico». Il riferimento è all'asta delle ex aree militari che prevede la vendita a privati di oltre 150.000 metri quadri di patrimonio immobiliare: «Un'operazione incomprensibile vista l'emergenza sociale in corso - spiegano gli attivisti - con 3.000 sfratti in esecuzione per morosità e 10.000 richieste di case popolari questa svendita è un insulto». Gli attivisti sono controllati a distanza da un paio di agenti della polizia.

Nuova manifestazione degli anti-Gelmini a Bologna. Circa 200 giovani, in gran parte delle scuole superiori, hanno fatto irruzione a Palazzo Malvezzi, sede della Provincia di Bologna. Lì era in corso un convegno sulla riforma scolastica. Prima hanno presidiato e lanciato uova contro il palazzo, da via Zamboni.Gli studenti vengono invitati a salire al convegno in una delegazione. «Nessuno ci rappresenta, noi saliamo tutti», è la risposta del corteo. Poi con padelle e mestoli, sono entrati, salendo sullo scalone, è stato letto un documento che critica la nuova riforma ma anche Berlinguer.Nel frattempo il numero dei ragazzi è salito, sono arrivati anche gli universitari e hanno interrotto il convegno, invadendo la sala dello Zodiaco con uno striscione con la scritta «Dieci anni di d-istruzione.>> All'incontro doveva esserci proprio l'ex ministro dell'Istruzione, che però è intervenuto solo al telefono, verso la fine della mattinata. Anche il min Gelmini, invitata, aveva rinunciato già nei giorni scorsi. Dopo la breve manifestazione il gruppo di studenti è uscito dalla Provincia, e, prima di tornare in piazza Verdi, ha formato un corteo che ha percorso i viali di circonvallazione, bloccando così il traffico. Ieri, gli anti-Gelmini bolognesi avevano occupato, nell'ennesimo blitz di questi giorni, i primi tre binari della stazione.

11,05: Momenti di confusione sotto la Provincia, in via Zamboni. Il portone è chiuso, ma gli studenti premono per entrare. Lanci di uova contro il palazzo.

10,55: Il corteo è arrivato sotto il palazzo della Provincia. Si sono unite ai ragazzi anche una trentina di studentesse dell'Accademia di belle arti in camice bianco da restauratrici.

10,50: Arriva la notizia che anche l'ex ministro Luigi Berlinguer non è presente al convegno. Probabilmente, dicono dalla Provincia, si collegherà in diretta con Palazzo Malvezzi in tarda mattinata.

10,40: I ragazzi sono circa 200. Cominciano a muoversi in corteo, verso via Petroni. L'obiettivo è il palazzo della Provincia.

10,00: Nuovo giorno di protesta. Gli studenti cominciano ad arrivare in piazza Verdi. Sono soprattutto ragazzi delle superiori. Armati di padelle e mestoli, ». L'obiettivo della contestazione, oggi, è il convegno che si tiene in Provincia dal titolo «Dove va la scuola pubblica?». Avrebbe dovuto esserci anche il ministro Gelmini, che però nei giorni scorsi ha dato forfait.

ANCONA.Flash mob degli studenti della facoltà di Medicina e chirurgia

Oggi ad Ancona, poco prima dell'occupazione simbolica dell'assessorato alla Cultura, un gruppo di studenti si è seduto per terra davanti all'ingresso dell'Azienda Ospedali riuniti, con libri e materiale di studio, per protestare contro il disegno di legge 'Gelminì. Per un'ora, hanno studiato al freddo, nel via vai di centinaia di pazienti, medici, infermieri e familiari dei malati della principale struttura sanitaria delle Marche. Anche questa manifestazione, rilancia l'appuntamento a tutta l'opinione pubblica sulla grande mobilitazione nazionale del 14 dicembre.

CORRISPONDENZA.

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