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Appunti e note redazionali

Fonti

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Sommario

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Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Albano .Il Tar del Lazio brucia Cerroni e il suo inceneritore Il TAR del Lazio accoglie i ricorsi del coordinamento contro l'inceneritore di Albano e boccia l'impianto. Una vittoria clamorosa, resa possibile grazie all'impegno dei compagni e delle compagne che per anni hanno sospetuto questa lotta. Autorganizzazione e determinazione. Sono le parole chiave del percorso di lotta che, dopo tre lunghi anni, ha condotto il Coordinamento contro l’inceneritore di Albano a vincere la propria battaglia. Il Tar ha deciso: l’impianto non si farà. I magistrati hanno annullato l’intera procedura autorizzativa: la Valutazione di impatto ambientale (Via) firmata dal dipartimento Territorio della direzione regionale Ambiente; l’autorizzazione integrata ambientale (Aia) rilasciata dalla Conferenza dei servizi nonostante il parere negativo della Asl RmH e dei Comuni interessati, e l’ordinanza del Presidente della Regione Lazio.

Il Co.e.ma, la cordata guidata da Manlio Cerroni - proprietario della discarica di Malagrotta e monopolista della gestione rifiuti nel Lazio - dovrà quindi rinunciare al proposito di costruire ad Albano, nel cuore dei Castelli romani, tra orti biologici e vitigni doc, l’impianto di incenerimento di rifiuti più grande d’Europa. Un boccone sin troppo ghiotto per il re dell’immondizia che aveva preventivato di realizzare la centrale con i fondi pubblici destinati alle energie rinnovabili.

dai mic di queasta radio con un compagnmo del coordinamento contro l'inc CORRISPONDENZA ROR

Scandalo all'arsenico: il consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato d'emergenza in alcuni Comuni del Lazio

Arsenico: dopo 7 anni si parla di emergenza Il governo è pronto per affidarsi nuovamente a un commissario con super poteri e a risolvere la questione eludendo procedure ordinarie, controlli e gare d'appalto. Il consiglio dei ministri dichiara lo stato d'emergenza per alcuni Comuni del Lazio Il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato d'emergenza per alcuni Comuni del Lazio per effettuare gli interventi di bonifica delle acque contaminate da arsenico. Dopo quasi due mesi dalla comunicazione della decisione della Commissione europea che aveva respinto l'ennesima richiesta di deroga ai limiti di legge inoltrata dall'Italia, scatta lo stato d'emergenza. Il governo è pronto per affidarsi nuovamente a un commissario con super poteri e a risolvere la questione eludendo procedure ordinarie, controlli e gare d'appalto. Dopo 7 anni di deroghe - un periodo di tempo che non è stato sufficiente a mette fine ad un problema che giorno dopo giorno peggiorava sotto gli occhi di tutti - si ritorna quindi a parlare di emergenza, come se l'arsenico nelle acque destinate ad uso potabile fosse un problema di ieri. In attesa che il ministro dell'Ambiente emani il ventilato provvedimento di recepimento della decisione europea - provvedimento tanto atteso quanto contestato da chi come l'esperto di diritto comunitario Augusto Sinagra ha fatto notare che una volta recepita la direttiva principale ( nel lontano 2001) non c'è alcun bisogno di emanare ulteriori provvedimenti per recepire i dispositivi ad essa collegati (che nel caso in esame sarebbero rappresentati dalla decisione comunicata dall'Europa all'Italia il 28 ottobre scorso) - , alcuni Comuni si stanno organizzando. Il primo ad emettere ordinanza di non potabilità è stato Vitorchiano in provincia di Viterbo, poi si sono aggiunti Velletri in provincia di Roma, Cisterna, Aprilia e Sermoneta in provincia di Latina. Ma lo hanno fatto ognuno alla sua maniera: Vitorchiano e Velletri hanno infatti indicato in 20 microgrammi per litro la concentrazione massima di riferimento, mentre per Aprilia, Cisterna e Sermoneta è 10. Una diversità che deriva da come le istituzioni italiane hanno scelto di confrontarsi con l'argomento. Nonostante da Bruxelles fosse arrivato l'ordine di non superare il parametro di 10 microgrammi per litro, indicato dall'Organizzazione mondiale della sanità, nel nostro Paese le istituzioni hanno inviato ai Comuni istruzioni diverse, di attenersi cioè al doppio della concentrazione consentita. Così ha fatto per esempio la Regione Lazio che detiene il triste primato del numero maggiore di Comuni coinvolti (75 su 128). Che l'Italia voglia tornare in sede comunitaria per chiedere l'ennesima deroga ai limiti di legge è cosa nota - lo ha confermato lo stesso assessore all'Ambiente Marco Mattei in occasione dell'ultimo incontro della Commissione Ambiente del Consiglio regionale del Lazio -, le nostre Istituzioni stanno quindi preparando il terreno nella speranza che stavolta Bruxelles accolga la richiesta. Stanno di fatto operando in deroga anche se la deroga non è stata concessa, esponendo oltre un milione di cittadini alle conseguenze di un esposizione prolungata all'arsenico

LAVORO - la polverini cancella le scritte lasciate dai compagn* sui muri della regione Lazio dal momento che questa mattina, la sua agenza non prevedeva nessun impegno impellente, Pennello alla mano, la presidente della Regione Lazio Renata Polverini ha cancellato subito dopo la riunione di giunta le scritte contro di lei lasciate sui muri esterni della Regione dai manifestanti durante i giorni dell'occupazione dei ponteggi, che si è conclusa ieri. Sotto una pioggia battente, armata di un secchio di vernice bianca, la governatrice insieme con gli assessori ai Lavori pubblici Luca Malcotti, alla Sicurezza Giuseppe Cangemi, all'Agricoltura Angela Birindelli e al Lavoro Mariella Zezza, ha coperto le magnifiche scritte come 'Polverini questa non è casa tuà e 'Polverizziamolà'. la Governatrice ha poi affermato: 'non si può consentire che i muri di Roma siano continuamente violentati in questo modo. Non è dunque solo un gesto simbolico».Infatti tutt'altro che simbolica la protesta dei lavoratori/trici precari/e e migranti che hanno resistito per 11 giorni sulle impalcature parla di una crisi reale che sempre più persone vivono in primapersona sulla lor pelle.

Brescia- Proesegue la battaglia di migranti e solidali contro cie e deportazioni Aggiornamenti da Brescia, dall'ennesima morte sospetta di un ragazzo senegalese malato trattenuto due giorni in una caserma di brescia e mai uscito vivo.

Modena – Presidio al Cie – Domenica 19 dicembre dalle ore 14 e 30 Presidio di solidarietà con tutti i reclusi e le recluse. Da Brescia sono stati portati nel Cie di Modena due immigrati che avevano sostenuto i compagni sulla gru. Una caccia all’uomo con pedinamenti e catture sotto casa per dare il segnale che la solidarietà si paga a caro prezzo. Ma non fermeranno né le lotte dentro quelle mura né il sostegno e le lotte fuori. Le notizie che arrivano dal Cie di Modena sono come sempre terribili. Parlano di intimidazioni, umiliazioni, omissioni di soccorso e pestaggi. Parlano di sberle mollate in faccia a chi chiede di essere portato in ospedale dopo aver ingerito un ferro che gli si è bloccato in gola. Ma i reclusi non demordono e noi con loro. Ieri sera intanto è stato rilasciato Nourredine, uno dei protagonisti della lotta dei migranti per il permesso di soggiorno a Brescia, fermato lunedì scorso in un controllo di polizia e spedito in un Cie nel giro di poche ore a Modena. Un vizio di forma nella notifica del rigetto della richiesta di sanatoria lo ha fatto sfuggire dal carcere per migranti di Modena. Dopo la liberazione di Nourredine il presidio sotto la gru chiede anche la liberazione immediata di Andrej, il compagno indiano rinchiuso nel Cie di Modena dopo essere stato braccato dalla polizia che lo attendeva sotto casa. CORRISPONDENZA ROR

Milano-domani manifestazione con migranti e lavoratori contro deportazioni cie e razzismo iniziativa di denuncia le resposabiltà relative all'aeroporto di Malpensa a Milano sulle deportazioni. Presidio organizzato dal comitato organizzato dal comitato antirazzista di varese e da alcuni sindacati di base. CORRISPONDANZE ROR

Napoli. Domani due manifestazioni regionali

Sabato 18 dicembre due cortei attraverseranno Napoli in una manifestazione regionale che pretende un piano rifiuti alternativo per uscire dall'emergenza ambientale e dall'affarismo. Un piano alternativo contro le menzogne che sostengono incenerimento e discariche, per avviare e accelerare subito raccolta differenziata porta a porta, riciclo, compostaggio e tecnologie di recupero " a freddo" dei materiali (come Vedelago e altre). Un corteo partirà da piazza del Gesù alle ore 15.00 e uno da piazza dei Martiri alle ore 16.00. Le due manifestazioni si uniranno in piazza del Plebiscito La mobilitazione è promossa da cittadini. associazioni, reti, comitati civici e movimenti da tutta la regione che hanno scelto di firmarsi "Cittadini campani per un piano alternativo dei rifiuti". E' una campagna che continua le iniziative delle settimane scorse. per leggere e aderirire all'appello www.rifiutizerocampania.org

Di carcere si muore

A Sulmona in quest'anno i suicidi sono stati tre, ma con i suoi 11 casi dal 2006 l’istituto tocca il più alto tasso di suicidi in Italia nel quinquennio. La capienza è di 300 posti, i detenuti sono 444 .L’osservatorio permanente sulle morti in carcere presenta i dati di una ricerca su 9 istituti penitenziari in Italia: dove l’affollamento è del 22% oltre la media nazionale, la frequenza dei suicidi è più che doppia rispetto al totale dei detenuti A poche ore dall’ultimo suicidio in carcere - il 63esimo del 2010 - accaduto a Sollicciano, l’Osservatorio permanente sulle morti in carcere mette in chiaro che anche una correlazione tra sovraffollamento e suicidi esiste.Aggiungeremmo noi tra carcere e morte.

A Catania dal 2006 i casi sono stati 5,di questi 2 solo nel 2010 ,come Sollicciano,a Firenze I detenuti sono 1.025 a fronte a una capienza di 497 posti .Il carcere siciliano è al secondo posto come frequenza dei suicidi nel quinquennio,ma è a Siracusa, che la conta delle morti raggiunge drammaticamente il numero maggiore Anche a Poggioreale e a Rebibbia tre detenuti si sono tolti la vita, ma su popolazioni detenute più numerose.Lecce con i suoi 650 posti ha segregati 1.551 detenuti ,il tasso di sovraffollamento più elevato in Italia.. I suicidi sono stati 2. Dal 2006 ad oggi si sono registrati 11 casi, con una frequenza che pone il carcere al terzo posto dopo Sulmona e Catania Bicocca. La conclusione è che comunque un carcere non avrà mai delle condizioni di "vita" adeguate per nessuno, e che la vita là dentro in realtà è una" non " vita.

Morti sul lavoro, muore un operaio Si chiamava Rosario Lo Russo ed era originario della provincia di Salerno l'operaio di 58 anni morto oggi in un incidente avvenuto in un cantiere della Foligno-Civitanova Marche. Nello stesso cantiere stradale - secondo quanto si è appreso da fonti sindacali - lavora anche il figlio dell'uomo, di 31 anni, che in quel momento era impegnato a poca distanza. L'incidente è avvenuto intorno alle 8,30. L'operaio è stato travolto da una «centina» (la struttura in acciaio utilizzata per il consolidamento delle gallerie) che gli ha schiacciato il torace. L'allarme è scattato subito e sul posto, oltre ai carabinieri, sono giunti il personale medico del 118 e i vigili del fuoco.

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Grecia: black out 48 ore informazione, nuovo fermo trasporti

ATENE - I giornalisti greci si sono uniti oggi alle proteste contro l'austerity con uno sciopero di 48 ore che oscurerà sino a domenica mattina stampa scritta, tv e notiziari internet. Si fermano oggi di nuovo parzialmente tutti i trasporti urbani e ferroviari per quattro ore dalla mezza giornata, dopo lo sciopero di 24 ore di ieri, e la prossima settimana dovrebbe essere di nuovo un calvario. Previsto infatti uno sciopero quasi totale lunedì con astensioni parziali fino a venerdi che culmineranno mercoledì con un fermo totale di 24 ore. Oggi si astengono dal lavoro anche i medici ospedalieri dell'Attica, mentre il movimento studentesco ha convocato una manifestazione per il pomeriggio nel centro di Atene.

USA: OK congresso a intesa bipartisan su tagli fiscali

WASHINGTON - Il compromesso tra Barack Obama e i leader repubblicani sui tagli fiscali per tutti, compresi i super ricchi, è diventato legge. La Camera dei Rappresentanti, nonostante le resistenze dell'ala progressista dei democratici, ha approvato con una larghissima maggioranza, 277 a 148, la legge che prevede l'estensione per i prossimi due anni degli sconti fiscali creati dall'era Bush. Un provvedimento già passato al Senato, che quindi sarà varato ufficialmente con la firma del presidente, probabimente già venerdì. Si tratta della legge fiscale di maggiore rilievo, scrive il Washington Post, da un decennio a questa parte. Inoltre, secondo molti osservatori, questo voto inaugura formalmente una nuova fase della politica americana, che inevitabilmente sarà caratterizzata da una maggiore convergenza tra la Casa Bianca e il Congresso, dove una camera è sotto il controllo dei repubblicani. E segna una netta vittoria della strategia della Casa Bianca. L'intesa sancita qualche settimana fa tra Barack Obama e i repubblicani, freschi vincitori delle elezioni di midterm, ha fatto infuriare i 'liberals' del partito democratici. E sono 122 deputati democratici ad aver votato contro. A loro non poteva andare giù che in quest'epoca di crisi, i tagli fiscali venissero estesi a un tre percento della popolazione americana che guadagna oltre 250'000 dollari l'anno. In molti hanno protestato contro Barack Obama, dandogli del traditore del ceto medio. Tuttavia questa dura campagna è partita troppo tardi e non è riuscita a bloccare la legge. Il presidente dal canto suo, affrontando la questione in modo assolutamente concreto, ha replicato alle accuse osservando che senza un'intesa entro la fine dell'anno, anche i tagli al ceto medio sarebbero stati abrogati. E questo sì che sarebbe stato un danno per tutti. Un approccio, quello di Obama, scevro da ogni ideologia, fortemente pragmatico che al momento sembra pagare. Assieme agli sgravi fiscali per i ricchi, cari ai repubblicani, Obama ha portato a casa molti ingenti sussidi di disoccupazione in vigore per tutto l'anno prossimo.

Pena morte con veleno per animali Prima volta del contestato sistema

Si chiamava John David Duty, 58 anni, il primo condannato a morte nella storia a essere ucciso con l'iniezione di una sostanza con cui sino a oggi venivano abbattute le bestie. Lo stato dell'Oklahoma ha stabilito di ricorrere a questo nuovo e contestatissimo sistema, a causa dell'impossibilità di reperire sul mercato il Sodium Thiopental, il sedativo che assieme ad altre tre sostanze, compone il cocktail letale, il metodo sinora usato in tanti altri stati americani.

Duty, la cui esecuzione è l'ultima del 2010, è stato condannato alla pena capitale per aver strangolato nel 2001, con una stringa di scarpe, il suo compagno di cella, Curtis Wise, un giovane di appena 22 anni. Duty era dentro nell'Oklahoma State Penitentiary di McAlester, dal 1978, condannato a tre ergastoli per stupro, rapina a mano armata e tentato omicidio. I suoi avvocati hanno cercato sino alla fine di ottenere una moratoria, osservando che questa forma di 'eutanasia' con cui si uccidono gli animali non è mai stata utilizzata su esseri umani. Per cui, a loro giudizio, è una pena 'inusuale e crudele' e quindi contraria alla Costituzione americana. Tuttavia ogni loro ricorso è stato respinto.

Russia, non si arresta l'onda xenofoba: ucciso un ragazzo uzbeco nella notte

Nuovi episodi di aggressione a Mosca dove, nella notte, è stato ucciso un veniduenne di origine uzbeca. Il ragazzo, rinvenuto gravemente ferito da numerose coltellate, è deceduto poco dopo il ricovero in ospedale.

L'episodio è ricollegabile alle tensioni xenofobe che da giorni si registrano nel Paese. Tre giovani russi sono stati fermati dalla polizia perché sospettati di essere i responsabili dell'aggressione.

In un altro episodio, sempre nella notte, è rimasto ferito gravemente un vietnamita di 37 anni che ora si trova in ospedale in condizioni critiche. Anche in questo caso si temono collegamenti con le tensioni xenofobe.

Per domani sono previste nella capitale nuove manifestazioni degli hooligans nazionalisti e le forze di polizia temono nuove aggressioni. Secondo quanto scrive la Nezavizimaia Gazeta, i tifosi estremisti starebbero organizzano per le 15 (ora di Mosca) di domani un raduno di fronte all'emittente tv Ostankino, alla periferia nord della capitale.

Contemporaneamente - secondo indicazioni raccolte dal giornale - gruppi di caucasici radicali starebbero invece programmando un assembramento di fronte alla stazione ferrovia di Kievskaia.

Due nuove manifestazioni che rischiano di sfociare in nuovi disordini, dopo i fatti di sabato scorso, quando si sono verificati violenti scontri in Piazza Rossa, con numerose aggressioni (alcune delle quali finite in omicidi) a danno delle etnie caucasiche e, l'altro ieri, la città sotto assedio con migliaia di poliziotti nelle strade (ed un bilancio di oltre 1.700 fermati) non solo moscovite ma anche di altri centri del paese, tra cui San Pietroburgo.

Pakistan: attacco drone nel nord-ovest, dieci morti

ISLAMABAD - Un aereo senza pilota (drone) statunitense ha lanciato oggi alcuni razzi nella Valle di Tirah (Pakistan nord-occidentale) uccidendo almeno dieci militanti, fra cui un comandante. Lo riferisce GEO Tv. Secondo le prime informazioni due missili hanno centrato una base del movimento fondamentalista clandestino Lashkar-e-Islam. La Valle di Tirah si trova nella Khyber Agency, una zona tribale pachistana al confine con l'Afghanistan.

Almeno sei persone, tra cui alcune donne e bambini, sono state uccise da un'esplosione durante una processione religiosa sciita nel nord ovest. Lo riferisce la tv Dawn News. L'attacco è avvenuto a colpi di mortaio lanciati su diverse parti della città di Hangu, nell'omonimo distretto tribale. Secondo quanto riferisce la tv Geo, sono stati sparati otto colpi da alcune alture della vicina regione di Orakzai, dominata da una forte presenza di talebani. I razzi sono caduti su diverse case, mercati e strade dove si stava svolgendo la processione per commemorare il giorno dell'Ashura. Una settimana fa, sempre nel distretto di Hangu, 20 persone, tra cui due donne e tre poliziotti erano morte in un attacco kamikaze con autobomba contro un ospedale.

ITALIA

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gror101217 (last edited 2010-12-17 18:34:20 by anonymous)