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NOTIZIE BREVI

ESTERI

Egitto, varato il nuovo esecutivo

Nonostante le proteste che non danno tregua al Paese, Mubarak non lascia il comando dell'Egitto e si affretta a consolidare il nuovo esecutivo. I membri del nuovo governo egiziano hanno giurato poco fa sulla Costituzione in presenza del presidente Hosni Mubarak, al Cairo. Tra i nuovi ministri si contano Joudat al-Malt come ministro delle Finanze e il generale Mahmoud Wagdi come nuovo ministro dell'Interno. Ex capo dell'amministrazione carceraria, Wagdi, che prende il posto di Habib al-Adli, contestato dalla piazza perché considerato responsabile della repressione della polizia sui manifestanti, è stato nominato dal premier Ahmad Shafiq. Le strade sono deserte e il rumore degli elicotteri che passano a volo rado sui palazzi è assordante: sembra di essere in uno scenario di guerra. Gli stranieri stanno cercando di lasciare le case come possono. Alcuni si sono rifugiati nelle rispettive ambasciate, dopo che dal carcere di Tora sono evasi centinaia, c’è chi dice mille detenuti, anche pericolosi; e ci sono molti saccheggiatori e gruppi di ‘baltaguiya’ agenti di polizia in borghese, che da due giorni cercano di diffondere il caos nell’interesse del regime contestato. Cominciano a scarseggiare acqua e latte. Inoltre, con molti sportelli bancari fuori uso o sfasciati è sempre più difficile trovare denaro contante. In vista della manifestazione convocata per domani dall’opposizione che sembra fare sempre più riferimento a Mohammed El Baradei e al determinante coinvolgimento dei Fratelli musulmani, il paese si è quasi completamente fermato nel rispetto di uno sciopero generale organizzato per ribadire la richiesta di dimissioni di Mubarak. Da oggi non funzionano più i treni, praticamente fermi gli altri mezzi pubblici, gli uffici, mentre l’aeroporto del Cairo è affollato di stranieri che cercano di lasciare il paese; continua invece a funzionare il canale di Suez che mette in collegamento il Mediterraneo con il mar Rosso. Sfidando ancora il coprifuoco, che cominciava nel primo pomeriggio, migliaia di persone stanno continuando ad affollare il centro del Cairo e delle altre grandi città. E' stata annunciata una marcia per il prossimo venerdì con l’obiettivo di raggiungere il palazzo presidenziale. Progressivamente, la censura sta facendo il suo corso e da ieri le trasmissioni di al-Jazeera, seguitissimo canale satellitare panarabo, sono state interdette e ostacolate; per qualche ora agli arresti sono finiti sei giornalisti dell’emittente.

SUDAN: SCONTRI TRA STUDENTI E POLIZIA, UN MORTO

Durante gli scontri fra manifestanti e forze di sicurezza scoppiati a Khartoum, nell'area di Omdurman, è morto un giovane studente, Mohamed Abdel Rahman, dei "Giovani per il cambiamento" che hanno organizzato le proteste attraverso Facebook nell'Università Omdurman a cui hanno partecipato circa 16 mila persone. Gli agenti hanno sparato gas lacrimogeni e utilizzato manganelli. Sulla pagina del social network si legge "la popolazione sudanese non resterà più in silenzio. È tempo di rivendicare i nostri diritti e di prenderci ciò che è nostro con manifestazioni pacifiche".

SOMALIA: FUOCO DELLE FORZE GOVERNATIVE, STRAGE DI CIVILI

Non è ancora confemato, ma sono tra 14 e 17 le vittime di un presunto incidente avvenuto oggi a Mogadiscio, nei pressi dell’ospedale Benadir. Lo riferiscono diversi media locali, concordi nell’attribuire alle forze governative la responsabilità di un colpo di artiglieria sparato contro un affollato incrocio stradale. Differenti invece le versioni sulla dinamica: secondo alcune fonti, come il sito d'informazione 'Maareg', si è trattato di un colpo accidentalmente partito da un veicolo armato; secondo l’agenzia di stampa spagnola ‘Efe’ che ha ascoltato dei testimoni, le vittime sarebbero conseguenza di un conflitto a fuoco tra insorti e soldati e conseguenza della risposta armata di questi ultimi. Numerosi inoltre i feriti che sarebbero tra i 25 e i 40.

GERMANIA: A Stoccarda, 40mila in piazza contro l'altà velocità della Stuttgard 21

In Germania, il movimento No Stuttgard 21, la nuova linea ad alta velocità progettata dal governo di Angela Merkel, torna a riempire le piazze di Stoccarda in opposizione al progetto. I manifestanti si sono riuniti davanti al cantiere per palesare nuovamente il loro No allo nodo ferroviario di Stoccarda, al piano complessivo, sottolineando come la via ferroviaria interrata non possa essere che ritenuta inutile, costosa e non rispettosa dell'ambiente. La situazione di fermento a Stoccarda sembra che sia monitorata molto da vicino dal governo federale, Angela Merkel si è recata ieri in Baden Württenberg e tornerà nel land, che è uno dei più ricchi della Germania. Il che da, in parte, la cifra dell'importanza che la regione giocherà in funzione delle elezioni politiche previste per il prossimo 27 marzo. All'oggi la Cdu, il partito di governo, sa di rischiare una cocente sconfitta elettorale, che potrebbe rivelarsi decisiva sul livello nazionale, anche a causa delle questione Stuttgard 21... Il movimento No Stuttgard 21 dunque non si ferma: sono innurevoli le partecipate e energiche discese in piazza nell'ultimo anno, quella di quest'oggi è solamente l'ultima di una battaglia che non si è fatta spaventare da militarizzazione, minacce e violenza poliziesca

COLOMBIA: LE FARC LIBERANO CINQUE OSTAGGI

Le località di Villavicencio e Florencia, nel sud, e Ibagué, nel centro del paese, stanno ultimando i preparativi per prendere in consegna cinque ostaggi che la guerriglia delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc) si appresta a liberare il prossimo fine-settimana. Gli aerei per il trasferimento dei prigionieri saranno ancora una volta forniti dal Brasile. Le Farc consegneranno gli ostaggi all’ex-senatrice dell’opposizione Piedad Córdoba, già mediatrice in precedenti accordi umanitari che hanno consentito il ritorno a casa di almeno 14 sequestrati dal 2008. Gli ostaggi che saranno liberati sono il maggiore della polizia Guillermo Solórzano, l’ufficiale dell’esercito Salín Sanmiguel, il marinaio Henry López Martínez e i presidenti dei consigli municipali di San José del Guaviare, Marcos Vaquero, e Garzón, Armando Acuña, tutti rapiti tra il 2007 e il 2010. Non esistono cifre certe sugli ostaggi ancora in mano alle Farc: almeno 19 militari e un numero imprecisato di civili.

ITALIA

NAPOLI: POLIZIA ALL'UNIVERSITA', LA REAZIONE DEGLI STUDENTI (audio: ROR)

ROMA: INIZIATO IL PROCESSO AI MANAGER DI EUTELIA

E’ iniziato davanti alla IV sezione penale del Tribunale di Roma il processo per il crack di Eutelia e la cessione del ramo d’azienda It (Information technology) ad Agile-Omega. Sul banco degli imputati, per il reato di bancarotta fraudolenta, ci sono gli ex manager Samuele e Isacco Landi. Più di 800 lavoratori, degli oltre mille rimasti disoccupati, si sono costituiti parte civile. Il processo è stato aggiornato al 27 maggio prossimo. Nei confronti di Samuele Landi, nel luglio dello scorso anno, il gip emise un’ordinanza di custodia cautelare. In quella occasione furono arrestate sette persone, tra cui l’imprenditore Antonangelo Liori, ex direttore del quotidiano L’Unione Sarda. Per loro si procederà a parte. Secondo l’accusa, il fallimento della società Agile avvenne attraverso operazioni finanziarie speculative operate tramite il Gruppo Omega. Per l’accusa, Samuele e Isacco Landi avrebbero rubato oltre 11 milioni di euro.

GENOVA: SCADE CONTRATTO, OPERAI OCCUPANO STABILIMENTO

Un gruppo di lavoratori della Stoppani, storica azienda chimica, ha occupato lo stabilimento di Cogoleto, nel ponente di Genova. Protestano perchè oggi è scaduta la proroga del loro contratto, arrivato al terzo rinnovo. «Abbiamo chiuso i cancelli e non apriamo finchè il presidente della Regione, Claudio Burlando, non si presenterà qui a dirci che ha una soluzione per noi. Vogliamo notizie sul nostro futuro, ma fino ad ora nessuno ci ha risposto».(ANSA)

FERROVIE: SCIOPERO DELL'ORSA (audio: ROR)