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Gr 19:30

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ESTERI

ITALIA

La Sardegna contro i radar. Occupati tutti i terreni per impedire i cantieri!

Diciotto Radar dislocati in diverse parti dell'Italia faranno dell'Europa sempre più una fortezza. Radar israeliani anti-immigrati che avranno un raggio di 50 chilometri e che potranno intercettare barche di piccole dimensioni e ad alta velocità. L'Europa si “protegge” e lo fa appaltando i lavori ad “Almaviva spa” del gruppo Finmeccanica sotto la direzione e la gestione della Guardia di Finanza. Lavori per milioni di euro che andranno ad aumentare la fetta di servitù militari in Italia. Quattro di questi Radar anti-immigrati sono in procinto di essere costruiti in una terra dove sono concentrate 66 basi su 100 dell'intera Italia. Una terra dove le contaminazioni da uranio impoverito e di altri metalli pesanti ha obbligato a porre i sigilli ad ampie zone di terra dove pastori o contadini non possono più transitare per il lavoro di tutti i giorni.La terra di cui stiamo parlando e di cui da tempo si sente parlare sempre di più per le continue scosse tellurico-sociali e' la Sardegna.Probabilmente per questa continua usurpazione del territorio da parte di aziende straniere e Ministero della Difesa(ma anche da parte di NATO e USA), la storia di questi Radar sta prendendo una piega diversa rispetto al resto dell'Italia. Da più di una settimana i terreni dove era imminente la costruzione dei quattro radar sono stati occupati 24 ore su 24 dalla popolazione locale (sindaci compresi) impedendo l'accesso a ruspe, operai e forze dell'ordine. Siti internet e gruppi su facebook stanno nascendo per informare e organizzare la protesta. Basta cercarli digitanto i nomi delle zone interessate dai lavori:

ASTI.Sgomberata palazzina occupata da 8 famiglie

Nel pomeriggio di ieri una quarantina di forze dell’ordine ha sgomberato un’0ccupazione spontanea di 8 famiglie che resisteva da domenica mattina in uno stabile privato nella città di Asti. Di certo ha fatto da spinta alla scelta autonoma di queste familgie la riuscita delle due precedenti occupazioni che ci sono in città. Si tratta di famiglie che già avevano contattato la locale associazione per il diritto alla casaattrverso il loro sportello ma che poi hanno agito spontaneamente spinte naturalmente dall’incalzare della crisi. Non è bastato il fatto che lo stabile fosse abbandonato da sei anni a far desistere il proprietario che ha incalzato la procura che prontamente ( quando si tratta di reprimere) ha agito attraverso lo sgombero. Ieri sera l’intenzione delle persone che si sono raccolte intorno a queste famiglie è quello di replicare quanto avvenuto un mese fa interrompendo il consiglio comunale. Intanto le amministrazioni nascondono le loro nefandezze con la scusa della pericolosità dello stabile.

Ascolta l’intervista con Samuele realizzata da radio blackout:

SCUOLA: GIUDICE LAVORO LIVORNO, IN RUOLO 13 DOCENTI PRECARI

Tredici insegnanti precari di Livorno e Pisa dovranno essere inseriti in ruolo e ricevere gli arretrati del nuovo contratto. Lo ha deciso il giudice del lavoro di Livorno Jacqueline Monica Magi e ne ha dato notizia oggi l'edizione locale del 'Tirrenò. Ai 13 insegnanti è stato riconosciuto anche il diritto della relativa anzianità lavorativa. L'avvocatura del ministero dell'istruzione ha annunciato appello, anche se ora si preparano altre cause analoghe. I docenti, rappresentati dall'avvocato Marco Guercio, insegnano in scuole elementari, medie e superiori di Livorno e Pisa. Il ricorso seguiva i dettami della normativa europea secondo la quale i contratti a tempo determinato reiterati devono essere trasformati in un contratto a tempo indeterminato. Il giudice Magi ha accolto integralmente le richieste dei lavoratori.

BOLOGNA. OPERAIO CADE DA TETTO NEL BOLOGNESE,FERITO È L'ENNESIMO INFORTUNIO AVVENUTO NELLA PROVINCIA EMILIANA

Ancora un infortunio sul lavoro nel Bolognese. È accaduto questa mattina in un cantiere edile a Granarolo Emilia, dove un operaio di origine turca è caduto da un tetto sul quale stava lavorando. Soccorso , è stato trasportato all'ospedale Maggiore in condizioni di media gravità.Venerdì scorso, un geometra di 41 anni era morto cadendo dal tetto di un capannone alla periferia di Bologna.

Noi, Comunità Kurda di Roma,

in solidarietà con la mobilitazione di massa del popolo kurdo in Turchia,

organizziamo un presidio in Piazza Montecitorio, Giovedì 19 maggio 2011, dalle ore 9.30 alle 12,

per protestare contro i fermi arbitrari di civili kurdi (solo negli ultimi 50 giorni sono stati sottoposti a custodia cautelare 2800 persone),

contro la violenta repressione delle azioni pacifiche di disobbedienza civile che ha causato da marzo ad oggi 40 morti e diversi feriti

e contro le continue operazioni militari.

Lo Stato Turco non vuole fermare la sua macchina da guerra nonostante i concreti sforzi messi in atto dai rappresentanti politici kurdi,

chiediamo dunque a tutti voi di partecipare,

per sostenerci nella nostra azione di pressione affinché la Turchia apra finalmente un tavolo di dialogo con i nostri rappresentanti politici liberamente eletti e accolga le nostre richieste per la fine della repressione e delle operazioni militari, per il riconoscimento del diritto all’esistenza e alla madre lingua.

UIKI Onlus

(Ufficio d'Informazione del Kurdistan in Italia)

Tel. +39 0697845557 Fax. +39 0697845547

Cell. +39 328 7785099 info.uiki@gmail.com


Gr 13:00

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ESTERI

TUNISIA: SCONTRO A FUOCO TRA ESERCITO E MILIZIANI ARMATI A SILIANA, FERITI

Tunisi, 18 mag. - (Adnkronos/Aki) - Un violento scontro a fuoco è avvenuto oggi nella provincia tunisina di Siliana, nel centro del paese Nordafricano. È quanto riferisce la tv araba 'al-Jazeerà. L'esercito, sostenuto dalla polizia locale, è stato impegnato in un vioSecondo l'ìnviato della tv qatariota, i miliziani armati si trovavano a bordo di un'auto quando hanno attaccato un posto di blocco della polizia. Alcuni testimoni sostengono che i miliziani siano libici, mentre altri parlino della possibilità che ci siano degli algerini tra loro anche se queste notizie non trovano conferme ufficiali. In questi minuti gli elicotteri dell'esercito stanno perlustrando la zona alla ricerca del commando armatolento conflitto a fuoco con un gruppo di miliziani armati. Al momento si hanno notizie di diversi feriti.

IMPORTANTE SIRIA LIBANO

Il capo della polizia politica della città siriana di Homs, la terza del paese a nord di Damasco, è stato ucciso in un agguato da parte di alcuni miliziani armati. Lo riferisce una fonte militare siriana citata dalla tv satellitare 'al-Arabiyà. Secondo la fonte, gli aggressori sarebbero poi riusciti a fuggire nel vicino Libano. La notizia è stata anche riportata dal sito informativo 'Syria News', secondo il quale a essere stato ucciso è stato l'ufficiale della sicurezza Muhammad al-Abdallah. Gli aggressori si sono poi diretti nella zona frontaliera di Tall Kalakh, teatro nei giorni scorsi di scontri tra polizia e popolazione locale che hanno provocato la morte di otto persone e la fuga in Libano di numerose famiglie. Secondo il regime le otto persone uccise erano «terroristi e contrabbandieri»

Le autorità libanesi hanno fermato oggi sei cittadini siriani entrati illegalmente nel Paese dei Cedri attraverso il confine di terra con la Siria. Lo ha annunciato l'inviato della tv satellitare 'al-Arabiyà. Al momento non è chiaro se si tratti o meno dei miliziani armati considerati responsabili dell'agguato che ha provocato la morte del capo della polizia politica di Homs.

Grecia Martedì 17 Maggio

ieri verso le 18,45, un gran numero di anarchici che stavano incollando manifesti riguardanti i recenti attacchi fascisti contro gli immigrati sono stati accerchiati e poi arrestati dalla polizia , vicino allo squat Skaramanga di Atene. Il numero totale degli anarchici detenuti non è nota, si parla di una quarantina di fermi. sono stati portati presso il quartier generale della polizia di Alexandras Avenue e poi rilasciati. Verso le 00.15 I fascisti, aiutati dalla polizia hanno cercato di attaccare lo squat Skaramanga, ad Atene. Gli squatter hanno resistito ai gas lacrimogeni e all'attacco fascista, trasformando viale Patision in un campo di battaglia - subito dopo, i fascisti sono stati costretti a ritirarsi versor via Ipirou.

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