56380
Comment: missing edit-log entry for this revision
|
61339
|
Deletions are marked like this. | Additions are marked like this. |
Line 23: | Line 23: |
- Mobilitazione contro l'Atesia |
|
Line 29: | Line 31: |
- I contenuti del DPEF del governo |
|
Line 32: | Line 36: |
-Palestina -Argentina |
- Palestina: Amnesty condanna gli attacchi suicidi palestinesi - Palestina: altri arresti di palestinesi - Colombia: Militari attaccano le FARC ma hanno la peggio - Algeria: Avvocata in sciopero della fame contro la repressione - Argentina: delegazione FMI presto a Buenos Aires - Turchia: dimissioni di ministro - Corea del Sud: nuovo primo ministro, una donna |
Line 41: | Line 55: |
'''Immigrazione''' |
G.R. ONDAROSSA 19.30 / 11 LUG 02 - DALL'ITALIA - - Immigrazione - |
Line 48: | Line 62: |
Potra' ottenere il permesso di soggiorno solo chi ha gia' un contratto di lavoro. Avra' la durata di 2 anni. Puo' essere rinnovato, ma se il lavoratore migrante perde il posto di lavoro dovra' fare ritorno in patria. Aumenta da 5 a 6 anni il periodo necessario per ottenere la carta di soggiorno. A differenza del permesso di soggiorno non ha scadenza. Agli immigrati che chiedono il permesso di soggiorno e a coloro che vogliono rinnovarlo saranno rilevate le impronte digitali. Sara' istituito in ogni provincia presso la prefettura o l'ufficio territoriale del governo uno sportello unico . Avra' la responsabilita' di tutti i passaggi necessari all'assunzione del lavoratore straniero. Il decreto della presidenza del Consiglio dei ministri che stabilisce il numero di extracomunitari che possono entrare ogni anno in Italia diventa facoltativo e non ha piu' una scadenza fissa. |
Potra' ottenere il permesso di soggiorno solo chi ha gia' un contratto di lavoro. Avra' la durata di 2 anni. Puo' essere rinnovato, ma se il lavoratore migrante perde il posto di lavoro dovra' fare ritorno in patria. Aumenta da 5 a 6 anni il periodo necessario per ottenere la carta di soggiorno. A differenza del permesso di soggiorno non ha scadenza. Agli immigrati che chiedono il permesso di soggiorno e a coloro che vogliono rinnovarlo saranno rilevate le impronte digitali. Sara' istituito in ogni provincia presso la prefettura o l'ufficio territoriale del governo uno sportello unico. Avra' la responsabilita' di tutti i passaggi necessari all'assunzione del lavoratore straniero. Il decreto della presidenza del Consiglio dei ministri che stabilisce il numero di extracomunitari che possono entrare ogni anno in Italia diventa facoltativo e non ha piu' una scadenza fissa. |
Line 54: | Line 65: |
Con il via libera definitivo del Senato alla riforma dell'immigrazione Fini-Bossi, inizia per centinaia di migliaia di famiglie la corsa alla regolarizzazione di badanti e colf clandestine finora impiegate. L'iter si aprira' formalmente il giorno della pubblicazione della legge sulla Gazzetta Ufficiale. In sintesi, tappe, scadenze e adempimenti che si dovranno rispettare. RIGUARDA CHI LAVORA ALMENO DA APRILE 2002- Sara' possibile regolarizzare tutte le badanti e le colf clandestine (ma in questo secondo caso non piu' di una per famiglia) che lavorano in Italia da almeno tre mesi prima dell'entrata in vigore della riforma. In pratica, tutte coloro che hanno cominciato a lavorare in Italia prima del mese di aprile 2002. REGOLARIZAZZIONE POSSIBILE FINO A SETTEMBRE, SI FA ALLA POSTA - La sanatoria sara' possibile solo nei due mesi successivi all'entrata in vigore della legge. Fino a settembre, dunque, i datori di lavoro avranno tempo per presentare l'apposita domanda. Che dovra' essere consegnata agli sportelli della Posta. Fara' dunque fede la data del timbro postale ai fini del rispetto della scadenza. Saranno quindi le Poste a trasmettere la documentazione a Questure e Prefetture. '''Scioperi''' Milano I dati ufficiali comunicati dalle aziende sulle adesioni allo sciopero dicono che l'agitazione ha superato quella di 8 ore indetta unitariamente il 21 giugno scorso per il contratto nazionale. I treni delle Ferrovie Nord Milano sono rimasti pressoche' paralizzati - ne sono stati effettuati 10 su 122 - e l'adesione comunicata dall'azienda e' stata pari al 51% medio (piu' alta tra il personale viaggiante, piu' bassa tra quello di stazione), a fronte di 400 iscritti alla Cgil su circa 2000 lavoratori, il 20%. Per quanto riguarda l'Atm, l'azienda ha comunicato una partecipazione all'agitazione indetta dalla Cgil del 68,2%, a fronte di una percentuale di iscritti del 16,6%. Per la metropolitana hanno circolato sulla linea Uno (con percorrenza limitata al tratto Pagano/Rovereto) 5 convogli su 34, sulla linea Due (con percorrenza limitata da Cadorna/Udine), 3 convogli su 32, sulla linea Tre, 6 convogli su 11. Per le linee di superficie, tram e autobus, i dati raccolti dal sindacato nei depositi vanno dal 100% di Corsico, Desio e Salmini, al 50% di Viale Monza. Napoli Pochi bus in strada a Napoli, funicolari e Circumvesuviana ferme, collegamenti quasi regolari con le localita' di periferia. Lo sciopero di quattro ore del trasporto pubblico, dalle 9,30 alle 13,30, proclamato dalla Cgil ha provocato notevoli disagi alla mobilita' nella citta' capoluogo e verso i centri vesuviani e della Costiera Sorrentina, ma pochi problemi per chi doveva recarsi nella periferia Nord di Napoli. L'adesione media registrata dai vertici provinciali dell'organizzazione sindacale di categoria, la Filt-Cgil, ha superato il 70 per cento. All'Anm, l'Azienda napoletana del trasporto pubblico, 75 lavoratori su 100 si sarebbero fermati. Di poco inferiore la valutazione dell'azienda, secondo la quale l'adesione allo sciopero avrebbe raggiunto il 65 per cento. Emilia-Romagna La Cgil ha calcolato di aver portato nelle strade e nelle piazze dell' Emilia-Romagna circa 150.000 persone per lo sciopero generale regionale proclamato in difesa dell' art. 18 e poi contro l' accordo separato. La manifestazione piu' imponente e' stata a Bologna (60.000 secondo la Cgil, 30.000 secondo la Questura). Sempre secondo il sindacato, a Modena hanno manifestato 20.000 persone, a Reggio Emilia 15-20.000, a Rimini 5.000, a Parma 10.000, a Ravenna oltre 10.000, a Ferrara 7.000, a Imola 2.000, a Forli' 4.000. In tutto 11 manifestazioni, con Piacenza in piazza nel pomeriggio. ''' Manifestazione a Napoli ''' Oggi ORE 17.00 CORTEO DA PIAZZA MANCINI Se anche Cofferati è un criminale cosa possono mai essere i disoccupati di Napoli che lottano per i diritti e la dignità per tutti senza mai concertare niente con nessuno nell'indifferenza di politici corrotti, che negano lavoro, reddito e servizi sociali! Consiglia e Luigi hanno trovato la solidarietà dei disoccupati argentini, quella dei movimenti che lottano contro lo sfruttamento e l'ingiustizia. |
Con il via libera definitivo del Senato alla riforma dell'immigrazione Fini-Bossi, inizia per centinaia di migliaia di famiglie la corsa alla regolarizzazione di badanti e colf clandestine finora impiegate. L'iter si aprira' formalmente il giorno della pubblicazione della legge sulla Gazzetta Ufficiale. In sintesi, tappe, scadenze e adempimenti che si dovranno rispettare. RIGUARDA CHI LAVORA ALMENO DA APRILE 2002- Sara' possibile regolarizzare tutte le badanti e le colf clandestine (ma in questo secondo caso non piu' di una per famiglia) che lavorano in Italia da almeno tre mesi prima dell'entrata in vigore della riforma. In pratica, tutte coloro che hanno cominciato a lavorare in Italia prima del mese di aprile 2002. REGOLARIZAZZIONE POSSIBILE FINO A SETTEMBRE, SI FA ALLA POSTA - La sanatoria sara' possibile solo nei due mesi successivi all'entrata in vigore della legge. Fino a settembre, dunque, i datori di lavoro avranno tempo per presentare l'apposita domanda. Che dovra' essere consegnata agli sportelli della Posta. Fara' dunque fede la data del timbro postale ai fini del rispetto della scadenza. Saranno quindi le Poste a trasmettere la documentazione a Questure e Prefetture. Mobilitazione contro l'Atesia (audio) Scioperi MILANO - I dati ufficiali comunicati dalle aziende sulle adesioni allo sciopero dicono che l'agitazione ha superato quella di 8 ore indetta unitariamente il 21 giugno scorso per il contratto nazionale. I treni delle Ferrovie Nord Milano sono rimasti pressoche' paralizzati - ne sono stati effettuati 10 su 122 - e l'adesione comunicata dall'azienda e' stata pari al 51% medio (piu' alta tra il personale viaggiante, piu' bassa tra quello di stazione), a fronte di 400 iscritti alla Cgil su circa 2000 lavoratori, il 20%. Per quanto riguarda l'Atm, l'azienda ha comunicato una partecipazione all'agitazione indetta dalla Cgil del 68,2%, a fronte di una percentuale di iscritti del 16,6%. Per la metropolitana hanno circolato sulla linea Uno (con percorrenza limitata al tratto Pagano/Rovereto) 5 convogli su 34, sulla linea Due (con percorrenza limitata da Cadorna/Udine), 3 convogli su 32, sulla linea Tre, 6 convogli su 11. Per le linee di superficie, tram e autobus, i dati raccolti dal sindacato nei depositi vanno dal 100% di Corsico, Desio e Salmini, al 50% di Viale Monza. NAPOLI - Pochi bus in strada a Napoli, funicolari e Circumvesuviana ferme, collegamenti quasi regolari con le localita' di periferia. Lo sciopero di quattro ore del trasporto pubblico, dalle 9,30 alle 13,30, proclamato dalla Cgil ha provocato notevoli disagi alla mobilita' nella citta' capoluogo e verso i centri vesuviani e della Costiera Sorrentina, ma pochi problemi per chi doveva recarsi nella periferia Nord di Napoli. L'adesione media registrata dai vertici provinciali dell'organizzazione sindacale di categoria, la Filt-Cgil, ha superato il 70 per cento. All'Anm, l'Azienda napoletana del trasporto pubblico, 75 lavoratori su 100 si sarebbero fermati. Di poco inferiore la valutazione dell'azienda, secondo la quale l'adesione allo sciopero avrebbe raggiunto il 65 per cento. EMILIA ROMAGNA - La Cgil ha calcolato di aver portato nelle strade e nelle piazze dell' Emilia-Romagna circa 150.000 persone per lo sciopero generale regionale proclamato in difesa dell' art. 18 e poi contro l' accordo separato. La manifestazione piu' imponente e' stata a Bologna (60.000 secondo la Cgil, 30.000 secondo la Questura). Sempre secondo il sindacato, a Modena hanno manifestato 20.000 persone, a Reggio Emilia 15-20.000, a Rimini 5.000, a Parma 10.000, a Ravenna oltre 10.000, a Ferrara 7.000, a Imola 2.000, a Forli' 4.000. In tutto 11 manifestazioni, con Piacenza in piazza nel pomeriggio. NAPOLI - Manifestazione disoccupati oggi ORE 17.00 CORTEO DA PIAZZA MANCINI Se anche Cofferati è un criminale cosa possono mai essere i disoccupati di Napoli che lottano per i diritti e la dignità per tutti senza mai concertare niente con nessuno nell'indifferenza di politici corrotti, che negano lavoro, reddito e servizi sociali! Consiglia e Luigi hanno trovato la solidarietà dei disoccupati argentini, quella dei movimenti che lottano contro lo sfruttamento e l'ingiustizia. |
Line 84: | Line 77: |
DPEF - L' arrivo delle mutue private e una revisione del ''prontuario'' farmaceutico. E poi: l' addio definitivo al posto fisso con un utilizzo piu' deciso dei nuovi contratti flessibili - come quelli ''in affitto'' - per le nuove assunzioni della pubblica amministrazione; l' utilizzo di telecamere a circuito per aumentare la sicurezza delle imprese medio-piccole; dismissioni e vendite di aziende e patrimonio dello stato - FARMACI E MUTUE: Bisognera' ridurre i consumi pro-capite per contrastare la crescita della spesa sanitaria. Si punta anche all'ingresso delle mutue private e a un nuovo prontuario farmaceutico. Sempre per la sanita' si prevede che andra' tenuto sotto controllo ''in modo sistematico e puntuale'' l'effettiva erogazione dei livelli essenziali di assistenza, ma anche il rafforzamento del coordinamento fra le regioni per eliminare le ''sacche di inappropriatezza e quindi gli sprechi''. Anche i Nas sono chiamati ad intensificare la propria attivita' attraverso l'adeguamento del Nucleo dei Carabinieri della Salute. Si rivedra' il sistema dei farmaci rimborsabili trovando nuove forme di classificazioneSi introdurra' poi l'assistenza a distanza (telemedicina). - TASSE: Parte nel 2003 il primo modulo della riforma fiscale che, per quanto riguarda le imposte sul reddito, prevede una riduzione di 5,5 miliardi di euro a favore di redditi bassi. - ADDIO POSTO FISSO: Per le nuove assunzioni di impiegati pubblici il governo punta a modalita' piu' flessibili di accesso al lavoro. Prevede cosi' a rafforzare il part-time (che e' gia' utilizzato) ma anche il telelavoro e il lavoro ''in affitto'', due modalita' finora previste solo in pochi casi e in via sperimentale. Secondo quanto previsto dalla legge di riforma sara' incentivata la mobilita' della dirigenza pubblica da e verso il settore privato, tra pubbliche amministrazioni e all'interno delle amministrazioni di appartenenza - PENSIONI: La riforma del sistema previdenziale sara' orientata a innalzare l'eta' effettiva di pensionamento e il tasso di partecipazione degli anziani e a stimolare significativamente la previdenza complementare utilizzando il Tfr. Il Dpef conferma anche il picco della spesa pensionistica nel 2033 (al 16% del Pil) seguito da una riduzione graduale per attestarsi al 13,6% nel 2050. - ACQUISTI P.A.: Grazie alla centralizzazione alle aste on line e alla diminuzione della spesa si dovrebbe avere l'anno prossimo un taglio di 3,7 miliardi di euro fino al 2006 quando il risparmio dovrebbe essere di 7,9 mld (8,2%). il governo conta di fare entrare nelle casse dello Stato 20 miliardi di euro sulle operazioni di privatizzazione da effettuare da quest'anno e il prossimo. Il ministero dell'Economia cedera' a breve e per intero le quote possedute in Telecom Italia e Seat. E' prevista anche la cessione sul mercato del 37,58% di Enel, anche se l'operazione si fara' solo quando lo vorranno i mercati. Sono previste le vedite (anche parziali) di Eni e Finmeccanica, Eti (ente tabacchi di stato), Mediocredito Friuli Venezia Giulia, Tirrenia, Fincantieri, Terna e Grtn (reti di trasmissione), Alitalia - GIUSTIZIA: Arrivano piu' soldi per i giovani magistrati e i capi degli uffici giudiziari. Si prevede infatti ''l'adeguamento del trattamento economico del personale della magistratura'', - DIFESA: Arrivano i fondi per portare a compimento le riforme e gli interventi gia' avviati con il Dpef del 2002 in materia di rinnovi contrattuali delle Forze di Polizia, del potenziamento tecnologico e degli organici e del migliore impiego degli. Ci saranno quindi piu' strumenti di difesa, soprattutto a favore delle imprese, ''in particolare di quelle medio piccole piu' esposte alla criminalita'': per loro e' prevista una incentivazione dell' impiego di circuiti televisivi di controllo. L'obiettivo e' raddoppiare il rapporto funzione Difesa-Pil per interventi che dovranno portare, tra l'altro, a Forze armate di soli ''entro la fine della legislatura'' Tutto cio', in nome di nuova minaccia terroristica - che ''fa assumere alla tutela della sicurezza un'accezione piu' ampia''. Altre priorita' nel campo della Difesa l'attivazione di una ''previdenza complementare a favore del personale dipendente, attraverso la creazione di uno o piu' fondi pensione'' - ENERGIA: proseguire, completandolo, il processo di liberalizzazione dei mercati energetici in coerenza con gli accordi raggiunti a livello Ue - PATRIMONIO SPA: La Patrimonio dello Stato spa, la societa' creata dal Tesoro nella quale saranno trasferiti la gran parte dei beni del patrimonio pubblico, ''operera' con la massima trasparenza'' e, in particolare, il trasferimento dei beni pubblici alla societa' ''non incidera' in alcun modo sui diversi vincoli che ne tutelano il carattere storico, artistico e paesaggistico''. Il Dpef ribadisce: in base al codice civile questi beni rimarranno ''inalienabili'' ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------- |
ROMA - DPEF del Governo: addio definitivo al posto fisso con un massiccio utilizzo dei nuovi contratti flessibili - come quelli in affitto - per le nuove assunzioni della pubblica amministrazione; l' utilizzo di telecamere a circuito per aumentare la sicurezza delle imprese medio-piccole; dismissioni e vendite di aziende e patrimonio dello stato Farmaci e mutue: Bisognera' ridurre i consumi pro-capite per contrastare la crescita della spesa sanitaria. Si punta anche all'ingresso delle mutue private e a un nuovo prontuario farmaceutico. Si rivedra' il sistema dei farmaci rimborsabili trovando nuove forme di classificazione e si introdurra' poi l'assistenza a distanza (telemedicina). - Tasse: Parte nel 2003 il primo modulo della riforma fiscale che, per quanto riguarda le imposte sul reddito, prevede una riduzione di 5,5 miliardi di euro a favore di redditi bassi. - Pensioni: La riforma del sistema previdenziale sara' orientata a innalzare l'eta' effettiva di pensionamento e il tasso di partecipazione degli anziani e a stimolare significativamente la previdenza complementare utilizzando il Tfr. Il Dpef conferma anche il picco della spesa pensionistica nel 2033 (al 16% del Pil) seguito da una riduzione graduale per attestarsi al 13,6% nel 2050. - il governo conta di fare entrare nelle casse dello Stato 20 miliardi di euro sulle operazioni di privatizzazione da effettuare da quest'anno e il prossimo. Il ministero dell'Economia cedera' a breve e per intero le quote possedute in Telecom Italia e Seat. E' prevista anche la cessione sul mercato del 37,58% di Enel, anche se l'operazione si fara' solo quando lo vorranno i mercati. Sono previste le vedite (anche parziali) di Eni e Finmeccanica, Eti (ente tabacchi di stato), Mediocredito Friuli Venezia Giulia, Tirrenia, Fincantieri, Terna e Grtn (reti di trasmissione), Alitalia - GIUSTIZIA: Arrivano piu' soldi per i giovani magistrati e i capi degli uffici giudiziari. Si prevede infatti l'adeguamento del trattamento economico del personale della magistratura, - DIFESA: Arrivano i fondi per portare a compimento le riforme e gli interventi gia' avviati con il Dpef del 2002 in materia di rinnovi contrattuali delle Forze di Polizia, del potenziamento tecnologico e degli organici e del migliore impiego degli. Ci saranno quindi piu' strumenti di difesa, soprattutto a favore delle imprese, in particolare di quelle medio piccole piu' esposte alla criminalita: per loro e' prevista una incentivazione dell' impiego di circuiti televisivi di controllo. L'obiettivo e' raddoppiare il rapporto funzione Difesa-Pil per interventi che dovranno portare, tra l'altro, a Forze armate di soli entro la fine della legislatura Tutto cio', in nome di nuova minaccia terroristica. Altre priorita' nel campo della Difesa l'attivazione di una previdenza complementare a favore del personale dipendente, attraverso la creazione di uno o piu' fondi pensione - ENERGIA: proseguire, completandolo, il processo di liberalizzazione dei mercati energetici in coerenza con gli accordi raggiunti a livello Ue - PATRIMONIO SPA: La Patrimonio dello Stato spa, la societa' creata dal Tesoro nella quale saranno trasferiti la gran parte dei beni del patrimonio pubblico, operera' con la massima trasparenza e, in particolare, il trasferimento dei beni pubblici alla societa' non incidera' in alcun modo sui diversi vincoli che ne tutelano il carattere storico, artistico e paesaggistico. Il Dpef ribadisce: in base al codice civile questi beni rimarranno inalienabili '''dal MONDO''' PALESTINA, 11 LUG 2002 (17:48) AMNESTY INTERNATIONAL ACCUSA PALESTINESI DI CRIMINI CONTRO UMANITÀ PER ATTACCHI A CIVILI ISRAELIANI Uccidere civili inermi alla fermata dell’autobus o giovani in una discoteca di Tel Aviv è un crimine contro l’umanità, tanto quanto il fuoco dei carri armati israeliani contro ragazzini disarmati nei campi profughi palestinesi. Dopo aver ampiamente documentato e denunciato le violazioni dei diritti umani e delle leggi umanitarie internazionali commesse da Israele nei Territori palestinesi, per la prima volta finiscono nel mirino di Amnesty anche le azioni dei palestinesi. Attacchi alla popolazione civile - sostiene Amnesty - non sono permessi da nessuno standard di leggi internazionalmente riconosciuto indipendentemente dal fatto che siano commessi nel quadro di una lotta contro un’occupazione militare o in ogni altro contesto. Ahmed Abdul Rahman, segretario dell’esecutivo palestinese, ha replicato che l’Autorità nazionale palestinese ha già condannato le stragi di civili. Ma Rahman ha anche aggiunto che "tutto ciò che accade ai cittadini israeliani è la normale conseguenza dell’occupazione e della negazione dei diritti dei palestinesi". PALESTINA - Uno dei comandanti di Forza 17, la guardia personale di Arafat, e' stato arrestato vicino Ramallah dai soldati di un'unita' scelta israeliana. L'arresto del colonnello Abdelrahim Al-Nubani e' stato confermato anche dall'esercito israeliano, che in un primo momento lo aveva smentito.(ANSA). L'esercito israeliano ha arrestato nei pressi di Nablus, in Cisgiordania settentrionale, 10 palestinesi sospettati di terrorismo. Lo ha detto un portavoce militare israeliano. (ANSA). COLOMBIA, 11 LUG 2002 (17:4) BOYACÁ: SCONTRI ESERCITO-FARC, UCCISI ALMENO 14 REGOLARI Almeno 14 soldati regolari sono rimasti uccisi nel corso di violenti combattimenti con i guerriglieri delle Farc (Forze armate rivoluzionarie della Colombia) nella zona di Güicán (300 chilometri a nord di Bogotá, dipartimento di Boyacá). Lo ha riferito il comandante della I Brigata dell’esercito, generale Fabio Bedoya, precisando che gli scontri sono avvenuti nel corso di un’operazione militare lanciata cinque giorni fa per smantellare un accampamento delle Farc situato sulle montagne della Sierra Nevada del Cocuy, a 3.800 metri d’altezza. Il maltempo ha impedito all’aviazione militare di appoggiare le truppe di terra che si sono trovate sguarnite di fronte ad un consistente numero di antigovernativi. Al momento i soldati impegnati in alta quota non hanno ancora potuto ricevere rinforzi. Si tratta delle perdite più consistenti inferte dalla guerriglia all’esercito regolare negli ultimi mesi. ALGERIA - L'Organizzazione mondiale contro la tortura (Omct) e l'Associazione delle vittime della repressione in esilio (Avre) si sono dette estremamente preoccupate per lo stato di salute dell'avvocata Radhia Nasraoui, giunta ormai al suo 16esimo giorno di sciopero della fame. Attivista per i diritti umani, ha intrapreso dal 26 giugno scorso la protesta per sollecitare la scarcerazione del marito, Hamma Hammami, detenuto per reati d'opinione. Un team medico, ha potuto visitare la donna, riscontrando che le sue condizioni non sono buone. Preoccupa inoltre lo stato psicologico delle sue due figlie, di 12 e 3 anni. Come se non bastasse, nel corso della loro recente visita a Tunisi, i delegati di Omct e Avre hanno formulato richiesta scritta alle autorità penitenziarie per poter visitare Hamma Hammami in carcere ma è stato comunicato loro che il direttore dell'istituto era assente e che avrebbero avuto una risposta non prima di 10 giorni di attesa. A sostegno di Radhia Nasraoui l'Associazione tunisina delle donne democratiche (Atfd) ha organizzato l'altroieri una manifestazione. ARGENTINA - Il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha annunciato la creazione di una commissione di esperti indipendenti, incaricata di fornire consigli economici al governo del capo di stato argentino Eduardo Duhalde. La commissione si recherà a Buenos Aires dal 22 al 24 luglio prossimi. TURCHIA - Due ministri turchi si dimettono di esteri ed economia Sono Ismail Cem (esteri) e Kemal Dervis (economia). Cem si e' dimesso anche dal partito Dsp del premier Ecevit e sara' leader di un nuovo partito di orientamento liberale ed europeista del quale saranno vicepresidenti Dervis e l'ex vicepremier Ozkan.(ANSA). 2002-07-11 - 17:41:00 S. KOREA, 11 LUG 2002 (8:57) RIMPASTO DI GOVERNO, UNA DONNA DIVENTA PREMIER Pressato dalle accuse di corruzione sui suoi familiari, il presidente Kim Dae-jung ha deciso di sostituire sette componenti dell’esecutivo nominare primo ministro ad una donna, Chang Sang, la prima donna in 54 anni di storia della Corea del Sud. 62 anni, laureata in matematica, poi dottorato di ricerca alla Princeton University (Usa), docente di filosofia e teologia alla ‘Ewha Womans’ fino ad assumere la guida dell’ateneo nel 1977. La Costituzione tuttavia riserva il potere effettivo al presidente, non al primo ministro. |
Line 115: | Line 120: |
GUATEMALA - Si allarga la protesta degli ex paramilitari delle Pac, le Pattuglie di autodifesa civile attive durante il terrorismo di stato guatemalteco. Dopo quelli del Petén e di Alta Verapaz, anche gli ex ‘paras’ del dipartimento di Quiché, una delle regioni più insanguinate dal conflitto, esigono ora un risarcimento per il 'servizio prestato alla patria'. Si calcola che solo nell’area di Nebaj, gli ex ‘paras’ siano attualmente 12mila. Forti del risultato ottenuto dagli altri paramilitari del Petén hanno annunciato che la settimana prossima contatteranno un esponente dell’esecutivo per far giungere al presidente Alfonso Portillo le loro rivendicazioni. Nei giorni scorsi Portillo ha accolto le loro richieste annunciando addirittura la costituzione di un ‘Fondo per la pace e la riconciliazione’ che provvederà al loro risarcimento. Si sa per certo che saranno compensati in base alla durata del loro coinvolgimento nel attuazione del terrorismo di stato. Il nodo della questione resta quello del finanziamento di una simile operazione: il ministero delle finanze ha annunciato addirittura nuove tasse e al contempo la presidenza pensa di chiedere anche un aiuto economico alla comunità internazionale. Col passare dei giorni, tuttavia, si sono moltiplicate le voci di totale condanna nei confronti dell’esecutivo per il trattamento riservato alle ex Pac. Daniel Pascual, dirigente del Coordinamento nazionale delle organizzazioni contadine (Cnoc) ha ricordato che Portillo 'sta premiando chi si è macchiato di violazioni dei diritti umani'. 'Non c’è da restare sorpresi - ha puntualizzato Pascual - coloro che hanno creato le Pac sono quelli che ora sono al governo, come l’ex generale Efraín Ríos Montt. Se non li compenserà, il Frg (Fronte rivoluzionario guatemalteco, al potere) perderà tutti i loro voti". ARGENTINA - Il giudice federale Claudio Bonadio ha disposto l’arresto di una trentina di ex membri dei servizi segreti dell’esercito durante l’ultima dittatura (1976-’83) accusati di sequestri, torture e omicidi. Tra questi, gli ex presidenti ‘de facto’ Leopoldo Galtieri e Carlos Suarez Mason, l’ex capo dell’esercito Cristino Nicolaides, il generale Jaun Ramon Mabragaña e l’ex capo della polizia federale, Raimundo Romero Ojieda. Bonadio, uno dei giudici che hanno decretato l’incostituzionalità delle leggi di ‘punto finale’ e obbedienza dovuta’ - delle quali beneficiarono 1.180 militari accusati di crimini commessi durante il regime – sta indagando sulla sorte di 20 militanti del gruppo guerrigliero peronista dei Montoneros, ‘desaparecidos’ nel 1980. Se l’ordine di cattura si concretizzerà, sarà la prima volta che Galtieri sarà detenuto per violazioni dei diritti umani. |
GUATEMALA - Si allarga la protesta degli ex paramilitari delle Pac, le Pattuglie di autodifesa civile attive durante il terrorismo di stato guatemalteco. Dopo quelli del Petén e di Alta Verapaz, anche gli ex ‘paras’ del dipartimento di Quiché, una delle regioni più insanguinate dal conflitto, esigono ora un risarcimento per il 'servizio prestato alla patria'. Si calcola che solo nell’area di Nebaj, gli ex ‘paras’ siano attualmente 12mila. Forti del risultato ottenuto dagli altri paramilitari del Petén hanno annunciato che la settimana prossima contatteranno un esponente dell’esecutivo per far giungere al presidente Alfonso Portillo le loro rivendicazioni. Nei giorni scorsi Portillo ha accolto le loro richieste annunciando addirittura la costituzione di un ‘Fondo per la pace e la riconciliazione’ che provvederà al loro risarcimento. Si sa per certo che saranno compensati in base alla durata del loro coinvolgimento nel attuazione del terrorismo di stato. Il nodo della questione resta quello del finanziamento di una simile operazione: il ministero delle finanze ha annunciato addirittura nuove tasse e al contempo la presidenza pensa di chiedere anche un aiuto economico alla comunità internazionale. Col passare dei giorni, tuttavia, si sono moltiplicate le voci di totale condanna nei confronti dell’esecutivo per il trattamento riservato alle ex Pac. Daniel Pascual, dirigente del Coordinamento nazionale delle organizzazioni contadine (Cnoc) ha ricordato che Portillo 'sta premiando chi si è macchiato di violazioni dei diritti umani'. 'Non c’è da restare sorpresi - ha puntualizzato Pascual - coloro che hanno creato le Pac sono quelli che ora sono al governo, come l’ex generale Efraín Ríos Montt. Se non li compenserà, il Frg (Fronte rivoluzionario guatemalteco, al potere) perderà tutti i loro voti". ARGENTINA - Il giudice federale Claudio Bonadio ha disposto l’arresto di una trentina di ex membri dei servizi segreti dell’esercito durante l’ultima dittatura (1976-’83) accusati di sequestri, torture e omicidi. Tra questi, gli ex presidenti ‘de facto’ Leopoldo Galtieri e Carlos Suarez Mason, l’ex capo dell’esercito Cristino Nicolaides, il generale Jaun Ramon Mabragaña e l’ex capo della polizia federale, Raimundo Romero Ojieda. Bonadio, uno dei giudici che hanno decretato l’incostituzionalità delle leggi di ‘punto finale’ e obbedienza dovuta’ - delle quali beneficiarono 1.180 militari accusati di crimini commessi durante il regime – sta indagando sulla sorte di 20 militanti del gruppo guerrigliero peronista dei Montoneros, ‘desaparecidos’ nel 1980. Se l’ordine di cattura si concretizzerà, sarà la prima volta che Galtieri sarà detenuto per violazioni dei diritti umani. |
Line 125: | Line 130: |
Ogni anno oltre seimila minori tra i 12 e i 16 anni sono vittime della tratta dai Paesi dell’Est verso l’Europa. Nel mondo l’aberrante commercio umano di bambini è stimato intorno ai due milioni ogni anno. La criminalità organizzata riserva per loro un futuro atroce: le bambine sono costrette a prostituirsi, i bambini costretti a lavorare in regime di schiavitù, o rapiti e rivenduti per le adozioni illegali o per il traffico di organi. L’Italia è il porto di approdo, e di smistamento verso l’Europa, di migliaia di bambine albanesi, moldave , rumene, bulgare, ucraine, africane e cinesi vendute dai genitori, rapite o adescate con la falsa promessa di una vita migliore. In realtà, una volta arrivate a destinazione, le minori sono private dei diritti umani fondamentali come l’identità, la salute, e l’educazione. Un’importante base operativa e di smistamento delle bambine è stata individuata nel Triveneto - nell’entroterra tra Padova e Venezia - dove si segnala il più alto numero di minori coinvolte nel traffico illegale, circa il 20 per cento, rispetto ad una media del 5 per cento delle altre città italiane. I dati emergono da una ricerca che sarà presentata ufficialmente oggi, alla conferenza internazionale: "Il Traffico di minori, piccoli schiavi senza frontiere", organizzata da 'Terre des hommes' - in collaborazione con Save the Children Italia, la Fondazione Lelio Basso e Parsec. | Ogni anno oltre seimila minori tra i 12 e i 16 anni sono vittime della tratta dai Paesi dell’Est verso l’Europa. Nel mondo l’aberrante commercio umano di bambini è stimato intorno ai due milioni ogni anno. La criminalità organizzata riserva per loro un futuro atroce: le bambine sono costrette a prostituirsi, i bambini costretti a lavorare in regime di schiavitù, o rapiti e rivenduti per le adozioni illegali o per il traffico di organi. L’Italia è il porto di approdo, e di smistamento verso l’Europa, di migliaia di bambine albanesi, moldave , rumene, bulgare, ucraine, africane e cinesi vendute dai genitori, rapite o adescate con la falsa promessa di una vita migliore. In realtà, una volta arrivate a destinazione, le minori sono private dei diritti umani fondamentali come l’identità, la salute, e l’educazione. Un’importante base operativa e di smistamento delle bambine è stata individuata nel Triveneto - nell’entroterra tra Padova e Venezia - dove si segnala il più alto numero di minori coinvolte nel traffico illegale, circa il 20 per cento, rispetto ad una media del 5 per cento delle altre città italiane. I dati emergono da una ricerca che sarà presentata ufficialmente oggi, alla conferenza internazionale: "Il Traffico di minori, piccoli schiavi senza frontiere", organizzata da 'Terre des hommes' - in collaborazione con Save the Children Italia, la Fondazione Lelio Basso e Parsec. |
Line 132: | Line 137: |
ALGERIA - L’Organizzazione mondiale contro la tortura (Omct) e l’Associazione delle vittime della repressione in esilio (Avre) si sono dette estremamente preoccupate per lo stato di salute dell’avvocato Radhia Nasraoui, giunta ormai al suo 16esimo giorno di sciopero della fame. Il legale, attivista per i diritti umani e membro dell’assemblea, ha intrapreso dal 26 giugno scorso la protesta per sollecitare la scarcerazione del marito, Hamma Hammami, detenuto per reati d’opinione. Un team medico, inviato dall’Avre a Tunisi, ha potuto visitare la donna, riscontrando che le sue condizioni non sono buone. Continuare ad astenersi dal cibo potrebbe arrecarle seri danni. Preoccupa inoltre lo stato psicologico delle sue due figlie, di 12 e 3 anni. Come se non bastasse, nel corso della loro recente visita a Tunisi, i delegati di Omct e Avre hanno formulato richiesta scritta alle autorità penitenziarie per poter visitare Hamma Hammami in carcere ma è stato comunicato loro che il direttore dell’istituto era assente e che avrebbero avuto una risposta non prima di 10 giorni di attesa. L’Organizzazione mondiale contro la tortura (Omct) e l’Associazione delle vittime della repressione in esilio (Avre) credono infine che altri detenuti per reati d’opinione, meno noti di Hamma Hammami, siano soggetti a trattamenti "ancora più intollerabili". A sostegno di Radhia Nasraoui l’Associazione tunisina delle donne democratiche (Atfd) ha organizzato l'altroieri una manifestazione sollecitando, quanto meno, migliori condizioni di detenzione per il marito. | ALGERIA - L’Organizzazione mondiale contro la tortura (Omct) e l’Associazione delle vittime della repressione in esilio (Avre) si sono dette estremamente preoccupate per lo stato di salute dell’avvocato Radhia Nasraoui, giunta ormai al suo 16esimo giorno di sciopero della fame. Il legale, attivista per i diritti umani e membro dell’assemblea, ha intrapreso dal 26 giugno scorso la protesta per sollecitare la scarcerazione del marito, Hamma Hammami, detenuto per reati d’opinione. Un team medico, inviato dall’Avre a Tunisi, ha potuto visitare la donna, riscontrando che le sue condizioni non sono buone. Continuare ad astenersi dal cibo potrebbe arrecarle seri danni. Preoccupa inoltre lo stato psicologico delle sue due figlie, di 12 e 3 anni. Come se non bastasse, nel corso della loro recente visita a Tunisi, i delegati di Omct e Avre hanno formulato richiesta scritta alle autorità penitenziarie per poter visitare Hamma Hammami in carcere ma è stato comunicato loro che il direttore dell’istituto era assente e che avrebbero avuto una risposta non prima di 10 giorni di attesa. L’Organizzazione mondiale contro la tortura (Omct) e l’Associazione delle vittime della repressione in esilio (Avre) credono infine che altri detenuti per reati d’opinione, meno noti di Hamma Hammami, siano soggetti a trattamenti "ancora più intollerabili". A sostegno di Radhia Nasraoui l’Associazione tunisina delle donne democratiche (Atfd) ha organizzato l'altroieri una manifestazione sollecitando, quanto meno, migliori condizioni di detenzione per il marito. |
Line 136: | Line 141: |
VENEZUELA - Settori dell’opposizione reazionaria venezuelana torneranno oggi in piazza a Caracas per invocare le dimissioni del presidente Hugo Chavez e chiedere un processo per i 18 morti dell’11 aprile scorso, quando venne compiuto un colpo di stato guidato dal presidente della Confindustria del paese assiemne ad alcuni militaRI. Fonti vicine agli organizzatori hanno annunciato che la marcia conta di raggiungere il palazzo Miraflores, sede del governo, nonostante il divieto imposto dalle autorità. Infatti basandosi su un decreto presidenziale del 1992, l’esecutivo ha avvertito che nessun corteo, a favore o contro Chavez, potrà arrivare a Miraflores. Il sindaco della capitale, Freddy Bernal, ha annunciato che i militanti del Movimento V repubblica (MVr), al potere, così come i membri dei cosiddetti ‘circoli bolivariani’ – istituiti dallo stesso presidente – “saranno i primi a rispettare il perimetro di sicurezza attorno a Miraflores”. | VENEZUELA - Settori dell’opposizione reazionaria venezuelana torneranno oggi in piazza a Caracas per invocare le dimissioni del presidente Hugo Chavez e chiedere un processo per i 18 morti dell’11 aprile scorso, quando venne compiuto un colpo di stato guidato dal presidente della Confindustria del paese assiemne ad alcuni militaRI. Fonti vicine agli organizzatori hanno annunciato che la marcia conta di raggiungere il palazzo Miraflores, sede del governo, nonostante il divieto imposto dalle autorità. Infatti basandosi su un decreto presidenziale del 1992, l’esecutivo ha avvertito che nessun corteo, a favore o contro Chavez, potrà arrivare a Miraflores. Il sindaco della capitale, Freddy Bernal, ha annunciato che i militanti del Movimento V repubblica (MVr), al potere, così come i membri dei cosiddetti ‘circoli bolivariani’ – istituiti dallo stesso presidente – “saranno i primi a rispettare il perimetro di sicurezza attorno a Miraflores”. |
Line 151: | Line 156: |
LAVORO - Fiat, sono state decise quattro settimane di cassa integrazione. Il provvedimento è stato comunicato ieri dall’azienda ai sindacati. Il mercato non dà segni di recupero e la Fiat Auto decide quattro settimane di cassa integrazione, dal 19 agosto al 22 settembre, per tagliare la produzione di 40 mila veicoli. Così al rientro dalle ferie rimarranno a casa diverse migliaia di lavoratori dei sei stabilimenti interessati. La prima settimana saranno coinvolti i 5.100 lavoratori di Cassino (dove si produce la Stilo) ed Arese (i veicoli ecologici). Nella seconda si fermerà in sostanza tutta la produzione italiana, Alfa Romeo esclusa: saranno 21.700 i lavoratori che subiranno un indesiderato prolungamento delle ferie, ovvero i dipendenti degli stabilimenti di Mirafiori, Rivalta Carrozzeria, Cassino, Melfi, Termini Imerese e Arese. Durante la terza settimana lo stop dovrebbe riguardare solo lo stabilimento di Arese (740 persone), che nell’ultima sarà seguito ancora da Mirafiori, Rivalta e Cassino per un totale di 9.600 lavoratori. Un calendario articolato che fa seguito alle due settimane di cassa integrwzione tra l'altro già in programma per la seconda metà di luglio e alle tre già effettuate a giugno. | LAVORO - Fiat, sono state decise quattro settimane di cassa integrazione. Il provvedimento è stato comunicato ieri dall’azienda ai sindacati. Il mercato non dà segni di recupero e la Fiat Auto decide quattro settimane di cassa integrazione, dal 19 agosto al 22 settembre, per tagliare la produzione di 40 mila veicoli. Così al rientro dalle ferie rimarranno a casa diverse migliaia di lavoratori dei sei stabilimenti interessati. La prima settimana saranno coinvolti i 5.100 lavoratori di Cassino (dove si produce la Stilo) ed Arese (i veicoli ecologici). Nella seconda si fermerà in sostanza tutta la produzione italiana, Alfa Romeo esclusa: saranno 21.700 i lavoratori che subiranno un indesiderato prolungamento delle ferie, ovvero i dipendenti degli stabilimenti di Mirafiori, Rivalta Carrozzeria, Cassino, Melfi, Termini Imerese e Arese. Durante la terza settimana lo stop dovrebbe riguardare solo lo stabilimento di Arese (740 persone), che nell’ultima sarà seguito ancora da Mirafiori, Rivalta e Cassino per un totale di 9.600 lavoratori. Un calendario articolato che fa seguito alle due settimane di cassa integrwzione tra l'altro già in programma per la seconda metà di luglio e alle tre già effettuate a giugno. |
Line 160: | Line 165: |
ARGENTINA - Il giudice federale Claudio Bonadio ha disposto l’arresto di una trentina di ex membri dei servizi segreti dell’esercito durante l’ultima dittatura (1976-’83) accusati di sequestri, torture e omicidi. Bonadio, uno dei giudici che hanno decretato l’incostituzionalità delle leggi di ‘punto finale’ e obbedienza dovuta’ - delle quali beneficiarono 1.180 militari accusati di crimini commessi durante il regime – sta indagando sulla sorte di 20 militanti del gruppo guerrigliero peronista dei Montoneros, ‘desaparecidos’ nel 1980. | ARGENTINA - Il giudice federale Claudio Bonadio ha disposto l’arresto di una trentina di ex membri dei servizi segreti dell’esercito durante l’ultima dittatura (1976-’83) accusati di sequestri, torture e omicidi. Bonadio, uno dei giudici che hanno decretato l’incostituzionalità delle leggi di ‘punto finale’ e obbedienza dovuta’ - delle quali beneficiarono 1.180 militari accusati di crimini commessi durante il regime – sta indagando sulla sorte di 20 militanti del gruppo guerrigliero peronista dei Montoneros, ‘desaparecidos’ nel 1980. |
Line 169: | Line 174: |
VENEZUELA - Settori dell’opposizione reazionaria venezuelana torneranno oggi in piazza a Caracas per chiedere le dimissioni del presidente Hugo Chavez e chiedere un processo per i 18 morti dell’11 aprile scorso, quando venne compiuto un colpo di stato guidato dal presidente della Confindustria del paese assiemne ad alcuni militaRI. Fonti vicine agli organizzatori hanno annunciato che la marcia conta di raggiungere il palazzo Miraflores, sede del governo, nonostante il divieto imposto dalle autorità. Infatti basandosi su un decreto presidenziale del 1992, l’esecutivo ha avvertito che nessun corteo, a favore o contro Chavez, potrà arrivare a Miraflores. | VENEZUELA - Settori dell’opposizione reazionaria venezuelana torneranno oggi in piazza a Caracas per chiedere le dimissioni del presidente Hugo Chavez e chiedere un processo per i 18 morti dell’11 aprile scorso, quando venne compiuto un colpo di stato guidato dal presidente della Confindustria del paese assiemne ad alcuni militaRI. Fonti vicine agli organizzatori hanno annunciato che la marcia conta di raggiungere il palazzo Miraflores, sede del governo, nonostante il divieto imposto dalle autorità. Infatti basandosi su un decreto presidenziale del 1992, l’esecutivo ha avvertito che nessun corteo, a favore o contro Chavez, potrà arrivare a Miraflores. |
Line 178: | Line 183: |
LAVORO - Fiat, sono state decise quattro settimane di cassa integrazione. Il provvedimento è stato comunicato ieri dall’azienda ai sindacati. Il mercato non dà segni di recupero e la Fiat Auto decide quattro settimane di cassa integrazione, dal 19 agosto al 22 settembre, per tagliare la produzione di 40 mila veicoli. Così al rientro dalle ferie rimarranno a casa diverse migliaia di lavoratori dei sei stabilimenti interessati. La prima settimana saranno coinvolti i 5.100 lavoratori di Cassino (dove si produce la Stilo) ed Arese (i veicoli ecologici). Nella seconda si fermerà in sostanza tutta la produzione italiana, Alfa Romeo esclusa: saranno 21.700 i lavoratori che subiranno un indesiderato prolungamento delle ferie, ovvero i dipendenti degli stabilimenti di Mirafiori, Rivalta Carrozzeria, Cassino, Melfi, Termini Imerese e Arese. Durante la terza settimana lo stop dovrebbe riguardare solo lo stabilimento di Arese (740 persone), che nell’ultima sarà seguito ancora da Mirafiori, Rivalta e Cassino per un totale di 9.600 lavoratori. Un calendario articolato che fa seguito alle due settimane di cassa integrwzione tra l'altro già in programma per la seconda metà di luglio e alle tre già effettuate a giugno. | LAVORO - Fiat, sono state decise quattro settimane di cassa integrazione. Il provvedimento è stato comunicato ieri dall’azienda ai sindacati. Il mercato non dà segni di recupero e la Fiat Auto decide quattro settimane di cassa integrazione, dal 19 agosto al 22 settembre, per tagliare la produzione di 40 mila veicoli. Così al rientro dalle ferie rimarranno a casa diverse migliaia di lavoratori dei sei stabilimenti interessati. La prima settimana saranno coinvolti i 5.100 lavoratori di Cassino (dove si produce la Stilo) ed Arese (i veicoli ecologici). Nella seconda si fermerà in sostanza tutta la produzione italiana, Alfa Romeo esclusa: saranno 21.700 i lavoratori che subiranno un indesiderato prolungamento delle ferie, ovvero i dipendenti degli stabilimenti di Mirafiori, Rivalta Carrozzeria, Cassino, Melfi, Termini Imerese e Arese. Durante la terza settimana lo stop dovrebbe riguardare solo lo stabilimento di Arese (740 persone), che nell’ultima sarà seguito ancora da Mirafiori, Rivalta e Cassino per un totale di 9.600 lavoratori. Un calendario articolato che fa seguito alle due settimane di cassa integrwzione tra l'altro già in programma per la seconda metà di luglio e alle tre già effettuate a giugno. |
Line 275: | Line 280: |
SI E’ COSTITUITO IL COMITATO PROMOTORE DEL COLLEGIO DIFENSIVO “TOGA VERDE CONTRO IL PONTE SULLO STRETTO” Palermo 90143 Via D’Azeglio 27/C ; Siracusa, 96100 Piazza Battisti 3; Roma Via Quintino Sella 41 Cell 335-7063993/ 3286229670, qhbeig@tin.it. La rinnovata attenzione sul Ponte sullo Stretto, e l’avvio di iniziative concrete per arrivare alla Sua cantierizzazione, dopo anni di chiare prese di posizione contrarie del movimento ambientalista e dell’opinione pubblica più avveduta, hanno convinto un gruppo di avvocati aderenti al Centro di Azione Giuridica Legambiente e la responsabile regionale del WWF, a promuovere a Palermo l’8 giugno scorso un “collegio difensivo nazionale contro il Ponte sullo Stretto di Messina”, che costituisce il primo nucleo di raccordo di un’area di operatori del diritto, avvocati, magistrati, ricercatori e funzionari pubblici, convinti della necessità di prestare la propria opera professionale sul fronte istituzionale dell’opposizione radicale al Ponte sullo Stretto. Il collegio difensivo oppositivo si propone di entrare dentro il procedimento, per dimostrare la intima contraddizione di quell’opera con gli interessi pubblici del sistema Paese e dello stesso Mezzogiorno d’Italia, per sottolineare quale oltraggio esso costituisce per la legalità costituzionale. Il collegio difensivo si propone di dimostrare, in corso d’opera, i pericoli sottesi al nuovo codice Ponte , a quel corpus anticostituzionale che il pacchetto legge obiettivo- finanza creativa- deregulation rappresenta, per impedire che l’approvazione definitiva del progetto esecutivo, la posa della prima pietra ed il collaudo del Ponte sullo Stretto, i presumibili strascichi giudiziari e l’irreversibile danno ambientale restino i soli capitoli di spesa, senza ritorno, dell’iniziativa. Un collegio difensivo capace di esercitare sin da ora un controllo 'oppositivo' sul progetto, coordinandosi con tutte quelle realtà politiche ed istituzionali di riflessione matura che guardano con preoccupazione alla realizzazione del Ponte di Messina, e che tenterà di raccordarsi con quanto si muove sia nella istituzione giudiziaria sia nelle altre istituzioni rappresentative (Comuni e Regioni interessate all’opera, Parlamento, Unione Europea) sia nei vari organi amministrativi, monocratici e collegiali, consultivi e deliberativi che saranno chiamati a rilasciare nulla-osta, autorizzazioni, pareri, concessioni, assensi, sia infine in quei presidi finanziari, pubblici e privati, che saranno chiamati a reperire le risorse per avviare l’opera. E’ chiaro che l’iniziativa non può che essere di servizio, e tenere in conto prioritariamente le diverse forme di opposizione esistenti, quella sociale, quella politica, quella ambientale, quella giudiziaria e giuridica (aggiungiamo noi); sarà uno degli impegni preliminari del collegio difensivo che va a costituirsi di raccordarsi con tutte le forme esistenti e consolidate di opposizione al Ponte, come i Comitati, le associazioni ambientaliste tradizionali, gli studiosi e gli intellettuali, i tecnici e gli impattisti d’opposizione, le altre iniziative collaterali che hanno dato e danno contributi di primordine alla radicata convinzione oppositiva che ci anima. L’Avvocato Corrado Carrubba si è posto a disposizione sia per offrire la sede tecnica (le sedi politiche naturali sono quelle nazionali e locali delle associazioni e comitati) romana del collegio difensivo presso il suo studio(Via Quintino Sella n°41 00187 , tel. 3286658706) e per organizzare l’osservatorio parlamentare sul Ponte, indispensabile strumento di controllo e di pressione; in Sicilia, a Palermo l’Avvocato Nicola Giudice ha posto a disposizione il proprio studio (Via M. D'Azeglio 27/c tel 091 7307639) quale sede siciliana del collegio ed ha dato la disponibilità a coordinare l’osservatorio-Ponte presso l’Assemblea regionale siciliana, lo studio dell’Avvocato Corrado V. Giuliano Siracusa (Piazza C. Battisti 3, 96100 , 0931 67662, 3357063993) offrirà un supporto logistico, anch’esso tecnico, (attività di segreteria , documentazione ed archivio) all’iniziativa. Occorrerà che aderiscano altri soggetti interessati in Calabria.Inoltre Anna Giordano, responsabile regionale del WWF Sicilia, porrà a disposizione a Messina una sede per un raccordo più diretto con il territorio interessato e le iniziative di opposizione all’opera. Per le adesioni, oltre all’indirizzo di posta elettronica operativo, nel sito della Legambiente www.legambiente.com (ma si chiederà ospitalità anche agli altri siti dell’associazionismo ambientale) è in allestimento la rubrica “Togaverde contro il Ponte” in cui saranno riversati tutti gli atti che il collegio andrà redigendo ed tutti quelli, di riscontro, ottenuti dall’Amministrazione Ponte, in cui saranno indicati i nomi ed i recapiti dei componenti il collegio e di quanti vorranno ad esso aderire, i link dei siti creati dalle Associazioni, Comitati ed istituzioni (primo tra tutti quello del Ministero Infrastrutture) che ospitano informazioni sul Ponte sullo Stretto. |
SI E’ COSTITUITO IL COMITATO PROMOTORE DEL COLLEGIO DIFENSIVO “TOGA VERDE CONTRO IL PONTE SULLO STRETTO” Palermo 90143 Via D’Azeglio 27/C ; Siracusa, 96100 Piazza Battisti 3; Roma Via Quintino Sella 41 Cell 335-7063993/ 3286229670, qhbeig@tin.it. La rinnovata attenzione sul Ponte sullo Stretto, e l’avvio di iniziative concrete per arrivare alla Sua cantierizzazione, dopo anni di chiare prese di posizione contrarie del movimento ambientalista e dell’opinione pubblica più avveduta, hanno convinto un gruppo di avvocati aderenti al Centro di Azione Giuridica Legambiente e la responsabile regionale del WWF, a promuovere a Palermo l’8 giugno scorso un “collegio difensivo nazionale contro il Ponte sullo Stretto di Messina”, che costituisce il primo nucleo di raccordo di un’area di operatori del diritto, avvocati, magistrati, ricercatori e funzionari pubblici, convinti della necessità di prestare la propria opera professionale sul fronte istituzionale dell’opposizione radicale al Ponte sullo Stretto. Il collegio difensivo oppositivo si propone di entrare dentro il procedimento, per dimostrare la intima contraddizione di quell’opera con gli interessi pubblici del sistema Paese e dello stesso Mezzogiorno d’Italia, per sottolineare quale oltraggio esso costituisce per la legalità costituzionale. Il collegio difensivo si propone di dimostrare, in corso d’opera, i pericoli sottesi al nuovo codice Ponte , a quel corpus anticostituzionale che il pacchetto legge obiettivo- finanza creativa- deregulation rappresenta, per impedire che l’approvazione definitiva del progetto esecutivo, la posa della prima pietra ed il collaudo del Ponte sullo Stretto, i presumibili strascichi giudiziari e l’irreversibile danno ambientale restino i soli capitoli di spesa, senza ritorno, dell’iniziativa. Un collegio difensivo capace di esercitare sin da ora un controllo 'oppositivo' sul progetto, coordinandosi con tutte quelle realtà politiche ed istituzionali di riflessione matura che guardano con preoccupazione alla realizzazione del Ponte di Messina, e che tenterà di raccordarsi con quanto si muove sia nella istituzione giudiziaria sia nelle altre istituzioni rappresentative (Comuni e Regioni interessate all’opera, Parlamento, Unione Europea) sia nei vari organi amministrativi, monocratici e collegiali, consultivi e deliberativi che saranno chiamati a rilasciare nulla-osta, autorizzazioni, pareri, concessioni, assensi, sia infine in quei presidi finanziari, pubblici e privati, che saranno chiamati a reperire le risorse per avviare l’opera. E’ chiaro che l’iniziativa non può che essere di servizio, e tenere in conto prioritariamente le diverse forme di opposizione esistenti, quella sociale, quella politica, quella ambientale, quella giudiziaria e giuridica (aggiungiamo noi); sarà uno degli impegni preliminari del collegio difensivo che va a costituirsi di raccordarsi con tutte le forme esistenti e consolidate di opposizione al Ponte, come i Comitati, le associazioni ambientaliste tradizionali, gli studiosi e gli intellettuali, i tecnici e gli impattisti d’opposizione, le altre iniziative collaterali che hanno dato e danno contributi di primordine alla radicata convinzione oppositiva che ci anima. L’Avvocato Corrado Carrubba si è posto a disposizione sia per offrire la sede tecnica (le sedi politiche naturali sono quelle nazionali e locali delle associazioni e comitati) romana del collegio difensivo presso il suo studio(Via Quintino Sella n°41 00187 , tel. 3286658706) e per organizzare l’osservatorio parlamentare sul Ponte, indispensabile strumento di controllo e di pressione; in Sicilia, a Palermo l’Avvocato Nicola Giudice ha posto a disposizione il proprio studio (Via M. D'Azeglio 27/c tel 091 7307639) quale sede siciliana del collegio ed ha dato la disponibilità a coordinare l’osservatorio-Ponte presso l’Assemblea regionale siciliana, lo studio dell’Avvocato Corrado V. Giuliano Siracusa (Piazza C. Battisti 3, 96100 , 0931 67662, 3357063993) offrirà un supporto logistico, anch’esso tecnico, (attività di segreteria , documentazione ed archivio) all’iniziativa. Occorrerà che aderiscano altri soggetti interessati in Calabria.Inoltre Anna Giordano, responsabile regionale del WWF Sicilia, porrà a disposizione a Messina una sede per un raccordo più diretto con il territorio interessato e le iniziative di opposizione all’opera. Per le adesioni, oltre all’indirizzo di posta elettronica operativo, nel sito della Legambiente www.legambiente.com (ma si chiederà ospitalità anche agli altri siti dell’associazionismo ambientale) è in allestimento la rubrica “Togaverde contro il Ponte” in cui saranno riversati tutti gli atti che il collegio andrà redigendo ed tutti quelli, di riscontro, ottenuti dall’Amministrazione Ponte, in cui saranno indicati i nomi ed i recapiti dei componenti il collegio e di quanti vorranno ad esso aderire, i link dei siti creati dalle Associazioni, Comitati ed istituzioni (primo tra tutti quello del Ministero Infrastrutture) che ospitano informazioni sul Ponte sullo Stretto. |
Line 331: | Line 336: |
[http://www.andrewsaluk.com texas holdem] - online poker poker texas holdem | [http://www.andrewsaluk.com empire poker] - poker empire poker online poker | [http://www.andrewsaluk.com poker] - empire poker texas holdem online poker | [http://www.andrewsaluk.com online poker] - empire poker poker online poker | |
Describe gror110702 here. Aperto da Paula alle 9.28.Ore 12.45 Ora ci sono io,tatà eddai partecipate....ciao massimo// tesoro, ti posso segnalare l'approvazione definitiva della bossi-fini + qualche notiziuola interessante su clorofilla, ilnuovo e punto-informatico. vedi tu. ALF ore 16, c: assente giustificata. per oggi c'e stata l'approvazione della B-F, del rientro dei Savoia, di una legge scandalo sugli oratori parrocchiali...ed ora l'accordo sul CSM. ah, dimenticavo, date uno sguardo al DPEF. scrivetemi quello che vi interessa e lo carico. bacio
ma quanta bella GENTE bravi...
per c. sulla bossi-fini ci sono, per il resto fai tu.
baci c: il Dpef l'ho messo sotto l'ultima notizia dall'italia ma non nel sommario, cosi potete farci quello che volete!
GR SERALE
SOMMARIO
DALL'ITALIA
- Approvato il ddl bossi-fini
- Mobilitazione contro l'Atesia
- Scioperi riusciti in molte città d'Italia
- Continuano le iniziative contro la riunione dell'OCSE
- A Napoli manifestazione per chiedere la liberazione .....
- I contenuti del DPEF del governo
DAL MONDO
- Palestina: Amnesty condanna gli attacchi suicidi palestinesi
- Palestina: altri arresti di palestinesi
- Colombia: Militari attaccano le FARC ma hanno la peggio
- Algeria: Avvocata in sciopero della fame contro la repressione
- Argentina: delegazione FMI presto a Buenos Aires
- Turchia: dimissioni di ministro
- Corea del Sud: nuovo primo ministro, una donna
.......
DALL'ITALIA
- G.R. ONDAROSSA 19.30 / 11 LUG 02 - DALL'ITALIA -
- Immigrazione - La legge Bossi-Fini sull'immigrazione ha completato il suo iter parlamentare con l'approvazione, in seconda lettura, da parte del Senato. La Bossi-Fini si caratterizza per contratto di soggiorno, vale a dire lo stretto collegamento tra concessione del permesso di soggiorno e contratto di lavoro, la legge delle impronte digitali e delle espulsioni piu' facili. Potra' ottenere il permesso di soggiorno solo chi ha gia' un contratto di lavoro. Avra' la durata di 2 anni. Puo' essere rinnovato, ma se il lavoratore migrante perde il posto di lavoro dovra' fare ritorno in patria. Aumenta da 5 a 6 anni il periodo necessario per ottenere la carta di soggiorno. A differenza del permesso di soggiorno non ha scadenza. Agli immigrati che chiedono il permesso di soggiorno e a coloro che vogliono rinnovarlo saranno rilevate le impronte digitali. Sara' istituito in ogni provincia presso la prefettura o l'ufficio territoriale del governo uno sportello unico. Avra' la responsabilita' di tutti i passaggi necessari all'assunzione del lavoratore straniero. Il decreto della presidenza del Consiglio dei ministri che stabilisce il numero di extracomunitari che possono entrare ogni anno in Italia diventa facoltativo e non ha piu' una scadenza fissa. Prendere le impronte digitali agli immigrati, una misura gia' presa in ambito Ue come avviene da anni in Belgio. In altri Stati dell' Unione se ne sta discutendo. L'1 dicembre 2000, il Consiglio dei ministri della Giustizia e dell'Interno dell'Ue vara il sistema Eurodac, una banca dati europea delle impronte digitali di chi chiede asilo o tenta di entrare nei Paesi dell'Ue. Compito della banca dati centralizzata, ancora in via di realizzazione, e' quello di raccogliere e mettere a confronto le informazioni fornite dagli Stati membri per identificare gli immigrati sotto esame. In Belgio la schedatura delle impronte digitali per gli immigrati e' normale prassi applicata a tutti senza distinzione . Chi non ha il permesso di soggiorno e attende la risposta alla domanda di asilo viene chiuso in uno dei centri di accoglienza sparsi nel Paese. - GERMANIA - Un inasprimento delle norme sugli stranieri sono contenute in un pacchetto di misure per affrontare l'emergenza terrorismo messo a punto dal ministro dell'Interno Otto Schily dopo l'11 settembre 2001 . Una delle misure previste e' appunto la schedatura sui passaporti delle impronte digitali. - AUSTRIA - Il 2 ottobre 2001 il Governo di centro-destra raggiunge un accordo per introdurre la raccolta delle impronte digitali degli stranieri che chiedono asilo. GRAN BRETAGNA - In un Paese dove non esistono carte d' identita' e i propri cittadini non sono tenuti a portare dietro alcun documento, da febbraio di quest'anno i rifugiati stanno ricevendo una carta d'identita' elettronica che contiene i dati personali, compreso un microchip con le impronte digitali, e i dati familiari. Una misura presa dal Governo Blair.
Con il via libera definitivo del Senato alla riforma dell'immigrazione Fini-Bossi, inizia per centinaia di migliaia di famiglie la corsa alla regolarizzazione di badanti e colf clandestine finora impiegate. L'iter si aprira' formalmente il giorno della pubblicazione della legge sulla Gazzetta Ufficiale. In sintesi, tappe, scadenze e adempimenti che si dovranno rispettare. RIGUARDA CHI LAVORA ALMENO DA APRILE 2002- Sara' possibile regolarizzare tutte le badanti e le colf clandestine (ma in questo secondo caso non piu' di una per famiglia) che lavorano in Italia da almeno tre mesi prima dell'entrata in vigore della riforma. In pratica, tutte coloro che hanno cominciato a lavorare in Italia prima del mese di aprile 2002. REGOLARIZAZZIONE POSSIBILE FINO A SETTEMBRE, SI FA ALLA POSTA - La sanatoria sara' possibile solo nei due mesi successivi all'entrata in vigore della legge. Fino a settembre, dunque, i datori di lavoro avranno tempo per presentare l'apposita domanda. Che dovra' essere consegnata agli sportelli della Posta. Fara' dunque fede la data del timbro postale ai fini del rispetto della scadenza. Saranno quindi le Poste a trasmettere la documentazione a Questure e Prefetture.
Mobilitazione contro l'Atesia (audio)
- Scioperi
MILANO - I dati ufficiali comunicati dalle aziende sulle adesioni allo sciopero dicono che l'agitazione ha superato quella di 8 ore indetta unitariamente il 21 giugno scorso per il contratto nazionale. I treni delle Ferrovie Nord Milano sono rimasti pressoche' paralizzati - ne sono stati effettuati 10 su 122 - e l'adesione comunicata dall'azienda e' stata pari al 51% medio (piu' alta tra il personale viaggiante, piu' bassa tra quello di stazione), a fronte di 400 iscritti alla Cgil su circa 2000 lavoratori, il 20%. Per quanto riguarda l'Atm, l'azienda ha comunicato una partecipazione all'agitazione indetta dalla Cgil del 68,2%, a fronte di una percentuale di iscritti del 16,6%. Per la metropolitana hanno circolato sulla linea Uno (con percorrenza limitata al tratto Pagano/Rovereto) 5 convogli su 34, sulla linea Due (con percorrenza limitata da Cadorna/Udine), 3 convogli su 32, sulla linea Tre, 6 convogli su 11. Per le linee di superficie, tram e autobus, i dati raccolti dal sindacato nei depositi vanno dal 100% di Corsico, Desio e Salmini, al 50% di Viale Monza. NAPOLI - Pochi bus in strada a Napoli, funicolari e Circumvesuviana ferme, collegamenti quasi regolari con le localita' di periferia. Lo sciopero di quattro ore del trasporto pubblico, dalle 9,30 alle 13,30, proclamato dalla Cgil ha provocato notevoli disagi alla mobilita' nella citta' capoluogo e verso i centri vesuviani e della Costiera Sorrentina, ma pochi problemi per chi doveva recarsi nella periferia Nord di Napoli. L'adesione media registrata dai vertici provinciali dell'organizzazione sindacale di categoria, la Filt-Cgil, ha superato il 70 per cento. All'Anm, l'Azienda napoletana del trasporto pubblico, 75 lavoratori su 100 si sarebbero fermati. Di poco inferiore la valutazione dell'azienda, secondo la quale l'adesione allo sciopero avrebbe raggiunto il 65 per cento. EMILIA ROMAGNA - La Cgil ha calcolato di aver portato nelle strade e nelle piazze dell' Emilia-Romagna circa 150.000 persone per lo sciopero generale regionale proclamato in difesa dell' art. 18 e poi contro l' accordo separato. La manifestazione piu' imponente e' stata a Bologna (60.000 secondo la Cgil, 30.000 secondo la Questura). Sempre secondo il sindacato, a Modena hanno manifestato 20.000 persone, a Reggio Emilia 15-20.000, a Rimini 5.000, a Parma 10.000, a Ravenna oltre 10.000, a Ferrara 7.000, a Imola 2.000, a Forli' 4.000. In tutto 11 manifestazioni, con Piacenza in piazza nel pomeriggio.
NAPOLI - Manifestazione disoccupati oggi ORE 17.00 CORTEO DA PIAZZA MANCINI Se anche Cofferati è un criminale cosa possono mai essere i disoccupati di Napoli che lottano per i diritti e la dignità per tutti senza mai concertare niente con nessuno nell'indifferenza di politici corrotti, che negano lavoro, reddito e servizi sociali! Consiglia e Luigi hanno trovato la solidarietà dei disoccupati argentini, quella dei movimenti che lottano contro lo sfruttamento e l'ingiustizia. La risposta è sempre la stessa, la repressione brutale colpisce chiunque alzi la testa per rivendicare i propri diritti e un mondo migliore, ma la lotta di chi ha l'unico obiettivo di non aspettare le elemosine delle istituzioni non si fermerà!
ROMA - DPEF del Governo: addio definitivo al posto fisso con un massiccio utilizzo dei nuovi contratti flessibili - come quelli in affitto - per le nuove assunzioni della pubblica amministrazione; l' utilizzo di telecamere a circuito per aumentare la sicurezza delle imprese medio-piccole; dismissioni e vendite di aziende e patrimonio dello stato Farmaci e mutue: Bisognera' ridurre i consumi pro-capite per contrastare la crescita della spesa sanitaria. Si punta anche all'ingresso delle mutue private e a un nuovo prontuario farmaceutico. Si rivedra' il sistema dei farmaci rimborsabili trovando nuove forme di classificazione e si introdurra' poi l'assistenza a distanza (telemedicina). - Tasse: Parte nel 2003 il primo modulo della riforma fiscale che, per quanto riguarda le imposte sul reddito, prevede una riduzione di 5,5 miliardi di euro a favore di redditi bassi. - Pensioni: La riforma del sistema previdenziale sara' orientata a innalzare l'eta' effettiva di pensionamento e il tasso di partecipazione degli anziani e a stimolare significativamente la previdenza complementare utilizzando il Tfr. Il Dpef conferma anche il picco della spesa pensionistica nel 2033 (al 16% del Pil) seguito da una riduzione graduale per attestarsi al 13,6% nel 2050. - il governo conta di fare entrare nelle casse dello Stato 20 miliardi di euro sulle operazioni di privatizzazione da effettuare da quest'anno e il prossimo. Il ministero dell'Economia cedera' a breve e per intero le quote possedute in Telecom Italia e Seat. E' prevista anche la cessione sul mercato del 37,58% di Enel, anche se l'operazione si fara' solo quando lo vorranno i mercati. Sono previste le vedite (anche parziali) di Eni e Finmeccanica, Eti (ente tabacchi di stato), Mediocredito Friuli Venezia Giulia, Tirrenia, Fincantieri, Terna e Grtn (reti di trasmissione), Alitalia - GIUSTIZIA: Arrivano piu' soldi per i giovani magistrati e i capi degli uffici giudiziari. Si prevede infatti l'adeguamento del trattamento economico del personale della magistratura, - DIFESA: Arrivano i fondi per portare a compimento le riforme e gli interventi gia' avviati con il Dpef del 2002 in materia di rinnovi contrattuali delle Forze di Polizia, del potenziamento tecnologico e degli organici e del migliore impiego degli. Ci saranno quindi piu' strumenti di difesa, soprattutto a favore delle imprese, in particolare di quelle medio piccole piu' esposte alla criminalita: per loro e' prevista una incentivazione dell' impiego di circuiti televisivi di controllo. L'obiettivo e' raddoppiare il rapporto funzione Difesa-Pil per interventi che dovranno portare, tra l'altro, a Forze armate di soli entro la fine della legislatura Tutto cio', in nome di nuova minaccia terroristica. Altre priorita' nel campo della Difesa l'attivazione di una previdenza complementare a favore del personale dipendente, attraverso la creazione di uno o piu' fondi pensione - ENERGIA: proseguire, completandolo, il processo di liberalizzazione dei mercati energetici in coerenza con gli accordi raggiunti a livello Ue - PATRIMONIO SPA: La Patrimonio dello Stato spa, la societa' creata dal Tesoro nella quale saranno trasferiti la gran parte dei beni del patrimonio pubblico, operera' con la massima trasparenza e, in particolare, il trasferimento dei beni pubblici alla societa' non incidera' in alcun modo sui diversi vincoli che ne tutelano il carattere storico, artistico e paesaggistico. Il Dpef ribadisce: in base al codice civile questi beni rimarranno inalienabili
dal MONDO
PALESTINA, 11 LUG 2002 (17:48) AMNESTY INTERNATIONAL ACCUSA PALESTINESI DI CRIMINI CONTRO UMANITÀ PER ATTACCHI A CIVILI ISRAELIANI Uccidere civili inermi alla fermata dell’autobus o giovani in una discoteca di Tel Aviv è un crimine contro l’umanità, tanto quanto il fuoco dei carri armati israeliani contro ragazzini disarmati nei campi profughi palestinesi. Dopo aver ampiamente documentato e denunciato le violazioni dei diritti umani e delle leggi umanitarie internazionali commesse da Israele nei Territori palestinesi, per la prima volta finiscono nel mirino di Amnesty anche le azioni dei palestinesi. Attacchi alla popolazione civile - sostiene Amnesty - non sono permessi da nessuno standard di leggi internazionalmente riconosciuto indipendentemente dal fatto che siano commessi nel quadro di una lotta contro un’occupazione militare o in ogni altro contesto. Ahmed Abdul Rahman, segretario dell’esecutivo palestinese, ha replicato che l’Autorità nazionale palestinese ha già condannato le stragi di civili. Ma Rahman ha anche aggiunto che "tutto ciò che accade ai cittadini israeliani è la normale conseguenza dell’occupazione e della negazione dei diritti dei palestinesi".
PALESTINA - Uno dei comandanti di Forza 17, la guardia personale di Arafat, e' stato arrestato vicino Ramallah dai soldati di un'unita' scelta israeliana. L'arresto del colonnello Abdelrahim Al-Nubani e' stato confermato anche dall'esercito israeliano, che in un primo momento lo aveva smentito.(ANSA). L'esercito israeliano ha arrestato nei pressi di Nablus, in Cisgiordania settentrionale, 10 palestinesi sospettati di terrorismo. Lo ha detto un portavoce militare israeliano. (ANSA).
COLOMBIA, 11 LUG 2002 (17:4) BOYACÁ: SCONTRI ESERCITO-FARC, UCCISI ALMENO 14 REGOLARI Almeno 14 soldati regolari sono rimasti uccisi nel corso di violenti combattimenti con i guerriglieri delle Farc (Forze armate rivoluzionarie della Colombia) nella zona di Güicán (300 chilometri a nord di Bogotá, dipartimento di Boyacá). Lo ha riferito il comandante della I Brigata dell’esercito, generale Fabio Bedoya, precisando che gli scontri sono avvenuti nel corso di un’operazione militare lanciata cinque giorni fa per smantellare un accampamento delle Farc situato sulle montagne della Sierra Nevada del Cocuy, a 3.800 metri d’altezza. Il maltempo ha impedito all’aviazione militare di appoggiare le truppe di terra che si sono trovate sguarnite di fronte ad un consistente numero di antigovernativi. Al momento i soldati impegnati in alta quota non hanno ancora potuto ricevere rinforzi. Si tratta delle perdite più consistenti inferte dalla guerriglia all’esercito regolare negli ultimi mesi.
ALGERIA - L'Organizzazione mondiale contro la tortura (Omct) e l'Associazione delle vittime della repressione in esilio (Avre) si sono dette estremamente preoccupate per lo stato di salute dell'avvocata Radhia Nasraoui, giunta ormai al suo 16esimo giorno di sciopero della fame. Attivista per i diritti umani, ha intrapreso dal 26 giugno scorso la protesta per sollecitare la scarcerazione del marito, Hamma Hammami, detenuto per reati d'opinione. Un team medico, ha potuto visitare la donna, riscontrando che le sue condizioni non sono buone. Preoccupa inoltre lo stato psicologico delle sue due figlie, di 12 e 3 anni. Come se non bastasse, nel corso della loro recente visita a Tunisi, i delegati di Omct e Avre hanno formulato richiesta scritta alle autorità penitenziarie per poter visitare Hamma Hammami in carcere ma è stato comunicato loro che il direttore dell'istituto era assente e che avrebbero avuto una risposta non prima di 10 giorni di attesa. A sostegno di Radhia Nasraoui l'Associazione tunisina delle donne democratiche (Atfd) ha organizzato l'altroieri una manifestazione.
ARGENTINA - Il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha annunciato la creazione di una commissione di esperti indipendenti, incaricata di fornire consigli economici al governo del capo di stato argentino Eduardo Duhalde. La commissione si recherà a Buenos Aires dal 22 al 24 luglio prossimi.
TURCHIA - Due ministri turchi si dimettono di esteri ed economia Sono Ismail Cem (esteri) e Kemal Dervis (economia). Cem si e' dimesso anche dal partito Dsp del premier Ecevit e sara' leader di un nuovo partito di orientamento liberale ed europeista del quale saranno vicepresidenti Dervis e l'ex vicepremier Ozkan.(ANSA). 2002-07-11 - 17:41:00
S. KOREA, 11 LUG 2002 (8:57) RIMPASTO DI GOVERNO, UNA DONNA DIVENTA PREMIER Pressato dalle accuse di corruzione sui suoi familiari, il presidente Kim Dae-jung ha deciso di sostituire sette componenti dell’esecutivo nominare primo ministro ad una donna, Chang Sang, la prima donna in 54 anni di storia della Corea del Sud. 62 anni, laureata in matematica, poi dottorato di ricerca alla Princeton University (Usa), docente di filosofia e teologia alla ‘Ewha Womans’ fino ad assumere la guida dell’ateneo nel 1977. La Costituzione tuttavia riserva il potere effettivo al presidente, non al primo ministro.
Gr Flash di giovedi 11 luglio - ore 9.30
Dal Mondo
PALESTINA - Fa discutere anche negli Usa la decisione israeliana di chiudere gli uffici del presidente della Al Quds University, Sari Nusseibeh, a Gerusalemme. Nusseibeh, come si ricorderà, oltre ad essere il più alto esponente dell'Olp nella Città, è considerato uno molto moderato e una possibile alternativa ad Arafat nella guida della Anp. La Casa Bianca ha definito ieri sera uno sviluppo «inquietante» la vicenda. ll portavoce Ari Fleischer ha detto che l'azione «non contribuisce alla lotta contro il terrorismo, né giova al processo di riforma all'interno dell'Autorità nazionale palestinese». Voci trapelate nei giorni scorsi indicavano Nusseibeh, come alternativa gradita al presidente George W. Bush. Nella sua dichiarazione, Fleischer ha ricordato che il presidente aveva chiesto «l'apertura del panorama politico a voci moderate». E L'esercito israeliano ha arrestato la notte scorsa nei pressi di Nablus, in Cisgiordania settentrionale, dieci palestinesi sospettati di essere implicati in attacchi armati in Cisgiordania o in Israele. Lo ha detto un portavoce militare israeliano. L'esercito ha arrestato, nella localita' di Assirah Al-Shamaliya, otto palestinesi che sospetta appartengano al Fronte popolare di liberazione della Palestina. Altri due palestinesi sono stati arrestati nel villaggio di Taluza; uno dei due e' sospettato di aver organizzato una azione suicida in Israele.
USA - Gli Stati Uniti hanno presentato ieri in serata all'Onu una proposta di compromesso per risolvere il contenzioso sulla Corte Penale Internazionale, chiedendo immunita' per i 'caschi blu' nordamericani per un periodo di 12 mesi. La bozza di risoluzione presentata al Consiglio di Sicurezza rinuncia a una prima richiesta di far scattare, automaticamente, un rinnovo dell'immunita' ogni 12 mesi. La proposta e' stata accolta con cauta approvazione. L'ambasciatore britannico ha definito il progetto di risoluzione come una base equanime di discussione. Il rappresentante della Francia ha detto che la risoluzione rappresenta un passo nella direzione giusta' ma viene meno alle aspettative di Parigi. GUATEMALA - Si allarga la protesta degli ex paramilitari delle Pac, le Pattuglie di autodifesa civile attive durante il terrorismo di stato guatemalteco. Dopo quelli del Petén e di Alta Verapaz, anche gli ex ‘paras’ del dipartimento di Quiché, una delle regioni più insanguinate dal conflitto, esigono ora un risarcimento per il 'servizio prestato alla patria'. Si calcola che solo nell’area di Nebaj, gli ex ‘paras’ siano attualmente 12mila. Forti del risultato ottenuto dagli altri paramilitari del Petén hanno annunciato che la settimana prossima contatteranno un esponente dell’esecutivo per far giungere al presidente Alfonso Portillo le loro rivendicazioni. Nei giorni scorsi Portillo ha accolto le loro richieste annunciando addirittura la costituzione di un ‘Fondo per la pace e la riconciliazione’ che provvederà al loro risarcimento. Si sa per certo che saranno compensati in base alla durata del loro coinvolgimento nel attuazione del terrorismo di stato. Il nodo della questione resta quello del finanziamento di una simile operazione: il ministero delle finanze ha annunciato addirittura nuove tasse e al contempo la presidenza pensa di chiedere anche un aiuto economico alla comunità internazionale. Col passare dei giorni, tuttavia, si sono moltiplicate le voci di totale condanna nei confronti dell’esecutivo per il trattamento riservato alle ex Pac. Daniel Pascual, dirigente del Coordinamento nazionale delle organizzazioni contadine (Cnoc) ha ricordato che Portillo 'sta premiando chi si è macchiato di violazioni dei diritti umani'. 'Non c’è da restare sorpresi - ha puntualizzato Pascual - coloro che hanno creato le Pac sono quelli che ora sono al governo, come l’ex generale Efraín Ríos Montt. Se non li compenserà, il Frg (Fronte rivoluzionario guatemalteco, al potere) perderà tutti i loro voti". ARGENTINA - Il giudice federale Claudio Bonadio ha disposto l’arresto di una trentina di ex membri dei servizi segreti dell’esercito durante l’ultima dittatura (1976-’83) accusati di sequestri, torture e omicidi. Tra questi, gli ex presidenti ‘de facto’ Leopoldo Galtieri e Carlos Suarez Mason, l’ex capo dell’esercito Cristino Nicolaides, il generale Jaun Ramon Mabragaña e l’ex capo della polizia federale, Raimundo Romero Ojieda. Bonadio, uno dei giudici che hanno decretato l’incostituzionalità delle leggi di ‘punto finale’ e obbedienza dovuta’ - delle quali beneficiarono 1.180 militari accusati di crimini commessi durante il regime – sta indagando sulla sorte di 20 militanti del gruppo guerrigliero peronista dei Montoneros, ‘desaparecidos’ nel 1980. Se l’ordine di cattura si concretizzerà, sarà la prima volta che Galtieri sarà detenuto per violazioni dei diritti umani. USA- Approvando all'unanimita' una serie di emendamenti a un provvedimento legislativo sulla contabilita' finanziaria, il Senato americano ha fissato pene piu' severe per le frodi in bilancio e la distruzione di documenti, dando contenuti concreti al piano prospettato dal presidente George W. Approvando all'unanimita' una serie di emendamenti a un provvedimento legislativo sulla contabilita' Bush per affrontare il problema degli scandali finanziari che creano sfiducia in consumatori e investitori. Per essere operative, le misure dovranno ancora passare all'esame della Camera. Senza opposizione, il Senato ha fra l'altro deciso che gli amministratori disonesti possano essere condannati fino a dieci anni di carcere e che quanti consentono di svelarne i traffici godano di protezione federale. Amministratori e manager che certifichino come veri rapporti finanziari falsi saranno passibili di pene detentive tra i 5 e i 10 anni e di multe fino a un milione di dollari. Dall'Italia Ogni anno oltre seimila minori tra i 12 e i 16 anni sono vittime della tratta dai Paesi dell’Est verso l’Europa. Nel mondo l’aberrante commercio umano di bambini è stimato intorno ai due milioni ogni anno. La criminalità organizzata riserva per loro un futuro atroce: le bambine sono costrette a prostituirsi, i bambini costretti a lavorare in regime di schiavitù, o rapiti e rivenduti per le adozioni illegali o per il traffico di organi. L’Italia è il porto di approdo, e di smistamento verso l’Europa, di migliaia di bambine albanesi, moldave , rumene, bulgare, ucraine, africane e cinesi vendute dai genitori, rapite o adescate con la falsa promessa di una vita migliore. In realtà, una volta arrivate a destinazione, le minori sono private dei diritti umani fondamentali come l’identità, la salute, e l’educazione. Un’importante base operativa e di smistamento delle bambine è stata individuata nel Triveneto - nell’entroterra tra Padova e Venezia - dove si segnala il più alto numero di minori coinvolte nel traffico illegale, circa il 20 per cento, rispetto ad una media del 5 per cento delle altre città italiane. I dati emergono da una ricerca che sarà presentata ufficialmente oggi, alla conferenza internazionale: "Il Traffico di minori, piccoli schiavi senza frontiere", organizzata da 'Terre des hommes' - in collaborazione con Save the Children Italia, la Fondazione Lelio Basso e Parsec.
Dal Mondo PALESTINA - Fa discutere anche negli Usa la decisione israeliana di chiudere gli uffici del presidente della Al Quds University, Sari Nusseibeh, a Gerusalemme. Nusseibeh, come si ricorderà, oltre ad essere il più alto esponente dell'Olp nella Città, è considerato uno molto moderato e una possibile alternativa ad Arafat nella guida della Anp. La Casa Bianca ha definito ieri sera uno sviluppo «inquietante» la vicenda. ll portavoce Ari Fleischer ha detto che l'azione «non contribuisce alla lotta contro il terrorismo, né giova al processo di riforma all'interno dell'Autorità nazionale palestinese». Voci trapelate nei giorni scorsi indicavano Nusseibeh, come alternativa gradita al presidente George W. Bush. Nella sua dichiarazione, Fleischer ha ricordato che il presidente aveva chiesto «l'apertura del panorama politico a voci moderate». E L'esercito israeliano ha arrestato la notte scorsa nei pressi di Nablus, in Cisgiordania settentrionale, dieci palestinesi sospettati di essere implicati in attacchi armati in Cisgiordania o in Israele. Lo ha detto un portavoce militare israeliano. L'esercito ha arrestato, nella localita' di Assirah Al-Shamaliya, otto palestinesi che sospetta appartengano al Fronte popolare di liberazione della Palestina. Altri due palestinesi sono stati arrestati nel villaggio di Taluza; uno dei due e' sospettato di aver organizzato una azione suicida in Israele. ALGERIA - L’Organizzazione mondiale contro la tortura (Omct) e l’Associazione delle vittime della repressione in esilio (Avre) si sono dette estremamente preoccupate per lo stato di salute dell’avvocato Radhia Nasraoui, giunta ormai al suo 16esimo giorno di sciopero della fame. Il legale, attivista per i diritti umani e membro dell’assemblea, ha intrapreso dal 26 giugno scorso la protesta per sollecitare la scarcerazione del marito, Hamma Hammami, detenuto per reati d’opinione. Un team medico, inviato dall’Avre a Tunisi, ha potuto visitare la donna, riscontrando che le sue condizioni non sono buone. Continuare ad astenersi dal cibo potrebbe arrecarle seri danni. Preoccupa inoltre lo stato psicologico delle sue due figlie, di 12 e 3 anni. Come se non bastasse, nel corso della loro recente visita a Tunisi, i delegati di Omct e Avre hanno formulato richiesta scritta alle autorità penitenziarie per poter visitare Hamma Hammami in carcere ma è stato comunicato loro che il direttore dell’istituto era assente e che avrebbero avuto una risposta non prima di 10 giorni di attesa. L’Organizzazione mondiale contro la tortura (Omct) e l’Associazione delle vittime della repressione in esilio (Avre) credono infine che altri detenuti per reati d’opinione, meno noti di Hamma Hammami, siano soggetti a trattamenti "ancora più intollerabili". A sostegno di Radhia Nasraoui l’Associazione tunisina delle donne democratiche (Atfd) ha organizzato l'altroieri una manifestazione sollecitando, quanto meno, migliori condizioni di detenzione per il marito. ARGENTINA - Il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha annunciato la creazione di una commissione di esperti indipendenti, incaricata di fornire consigli economici al governo del capo di stato argentino Eduardo Duhalde. Lo ha riferito il direttore generale dello Fmi, Horst Koehler, precisando che il team sarà composto, tra gli altri, dagli ex presidenti delle banche centrali di Germania, Hans Tietmeyer, Canada, John Crow, e Spagna, Luis Angel Rojo. La commissione si recherà a Buenos Aires dal 22 al 24 luglio prossimi. VENEZUELA - Settori dell’opposizione reazionaria venezuelana torneranno oggi in piazza a Caracas per invocare le dimissioni del presidente Hugo Chavez e chiedere un processo per i 18 morti dell’11 aprile scorso, quando venne compiuto un colpo di stato guidato dal presidente della Confindustria del paese assiemne ad alcuni militaRI. Fonti vicine agli organizzatori hanno annunciato che la marcia conta di raggiungere il palazzo Miraflores, sede del governo, nonostante il divieto imposto dalle autorità. Infatti basandosi su un decreto presidenziale del 1992, l’esecutivo ha avvertito che nessun corteo, a favore o contro Chavez, potrà arrivare a Miraflores. Il sindaco della capitale, Freddy Bernal, ha annunciato che i militanti del Movimento V repubblica (MVr), al potere, così come i membri dei cosiddetti ‘circoli bolivariani’ – istituiti dallo stesso presidente – “saranno i primi a rispettare il perimetro di sicurezza attorno a Miraflores”. COREA SUD- All'ultimo anno del suo mandato presidenziale e nell'occhio del ciclone per gli scandali di corruzione che vedono implicati due dei suoi tre figli, il presidente sudcoreano Kim Dae Jung ha annunciato oggi un maxi rimpasto di governo nominando, per la prima volta nella storia del paese, una donna alla carica di primo ministro. Chang Sang, 63 anni, rettore della universita' femminile Ewha di Seul, sostituisce alla guida del governo Lee Han Dong. In base alla costituzione la sua nomina dovra' essere approvata dal parlamento, dove il partito di opposizione conservatore detiene la maggioranza. Nel maxi-rimpasto sono stati sostituiti altri sei ministri, tra cui quello della difesa, sotto accusa per le indecisioni mostrate nella sanguinosa battaglia navale nel mar Giallo con la Corea del nord il 29 giugno scorso. USA - Fondotinta, smalti, profumi, deodoranti e prodotti analoghi possono essere tossici per la salute di milioni di donne di tutto il mondo. Uno studio presentato dall' 'Environmental Working Group' di Washington avverte le donne, soprattutto quelle in stato di gravidanza, di leggere attentamente la composizione dei cosmetici 'preferiti' per non rischiare di restare intossicate da un 'ingrediente' molto spesso utilizzato, gli 'ftalati'. Queste sostanze chimiche, avverte lo studio, sono dannose per fegato, reni, polmoni e sistema riproduttivo, non solo per chi li usa, ma, nel caso di una donna incinta, anche per il suo bambino. Dopo l'analisi delle urine di donne e bambini che presentano alte dosi della 'sostanza sospetta', i ricercatori sono giunti a comprendere da dove i soggetti la 'assumessero': la colpa è di alcuni cosmetici. Ma gli ftalati sono anche usati negli interni in plastica delle automobili, nei giochi per bambini, negli adesivi e in alcuni medicinali. Addirittura, ce n'è nelle tettarelle dei neonati e nelle sacche per le trasfusioni di sangue. USA - Il ragazzo di 16 anni pestato sabato scorso da una pattuglia di poliziotti a Inglexood, nei pressi di Los Angeles, ha denunciato la polizia e il comune. Anche il padre del ragazzo s'è associato alla denuncia. Gli agenti, uno dei quali è stato sospeso, rischiano l'accusa di 'violazione dei diritti civili'. L'episodio, che un videoamatore ha ripreso, sta suscitando emozione e polemiche negli Stati Uniti. La vittima è Donovan Jackson, che si trovava col padre a una pompa di benzina quando è stato bloccato. Un poliziotto, Jeremy Morse, è già stato sospeso: nel video, lo si vede sferrare un pugno al ragazzo. I suoi colleghi non hanno direttamente colpito Donovan, ma hanno aiutato Morse tenendo fermo il giovane. L'avvocato che assiste la famiglia Jackson, Joe Hopkins, ha dichiarato che "l'azione legale è solo agli inizi" e ha aggiunto che "l'inchiesta si chiuda velocemente, senza perdite di tempo". E la comunità nera di Los Angeles, è scesa in strada in piccoli gruppi scandendo slogan come "No giustizia, no pace" e chiedendo alle autorità imparzialità e velocità nel determinare le responsabilità. Dall'Italia LAVORO - Fiat, sono state decise quattro settimane di cassa integrazione. Il provvedimento è stato comunicato ieri dall’azienda ai sindacati. Il mercato non dà segni di recupero e la Fiat Auto decide quattro settimane di cassa integrazione, dal 19 agosto al 22 settembre, per tagliare la produzione di 40 mila veicoli. Così al rientro dalle ferie rimarranno a casa diverse migliaia di lavoratori dei sei stabilimenti interessati. La prima settimana saranno coinvolti i 5.100 lavoratori di Cassino (dove si produce la Stilo) ed Arese (i veicoli ecologici). Nella seconda si fermerà in sostanza tutta la produzione italiana, Alfa Romeo esclusa: saranno 21.700 i lavoratori che subiranno un indesiderato prolungamento delle ferie, ovvero i dipendenti degli stabilimenti di Mirafiori, Rivalta Carrozzeria, Cassino, Melfi, Termini Imerese e Arese. Durante la terza settimana lo stop dovrebbe riguardare solo lo stabilimento di Arese (740 persone), che nell’ultima sarà seguito ancora da Mirafiori, Rivalta e Cassino per un totale di 9.600 lavoratori. Un calendario articolato che fa seguito alle due settimane di cassa integrwzione tra l'altro già in programma per la seconda metà di luglio e alle tre già effettuate a giugno.
Dal Mondo USA - Gli Stati Uniti hanno presentato ieri in serata all'Onu una proposta di compromesso per risolvere il contenzioso sulla Corte Penale Internazionale, chiedendo immunita' per i 'caschi blu' nordamericani per un periodo di 12 mesi. La bozza di risoluzione presentata al Consiglio di Sicurezza rinuncia a una prima richiesta di far scattare, automaticamente, un rinnovo dell'immunita' ogni 12 mesi. La proposta e' stata accolta con cauta approvazione. L'ambasciatore britannico ha definito il progetto di risoluzione come Gr Flash di giovedi 11 luglio - ore 11.00
Gr Flash di giovedi 11 luglio - ore 12.30
ARGENTINA - Il giudice federale Claudio Bonadio ha disposto l’arresto di una trentina di ex membri dei servizi segreti dell’esercito durante l’ultima dittatura (1976-’83) accusati di sequestri, torture e omicidi. Bonadio, uno dei giudici che hanno decretato l’incostituzionalità delle leggi di ‘punto finale’ e obbedienza dovuta’ - delle quali beneficiarono 1.180 militari accusati di crimini commessi durante il regime – sta indagando sulla sorte di 20 militanti del gruppo guerrigliero peronista dei Montoneros, ‘desaparecidos’ nel 1980.
ARGENTINA - Sul sito di Indymedia è presente oggi un aggiornamento sulle minacce dirette a militanti argentini nei giorni scorsi. Si tratta di metodologie di terrore e repressione che ricordano gli anni della triplice A e della successiva dittatura. Quindi vi andiamo a leggere l'aggiornamento. Nei giorni scorsi é arrivata la seconda pesante minaccia ad un compagno assembleista di Buenos Aires. La sera di martedi 9 luglio, appena rientrato dalla massiccia mobilitazione del pomeriggio, il figlio maggiore risponde ad una telefonata di condoglianze per la morte del padre, che é al suo fianco. Minaccia che segue quella della scorsa settimana quando un´altra telefonata, questa volta a rispondere era il compagno stesso, ricordava quando sia piú comoda e calda una casa che una cella.... E ancora. Una studentessa ha trovato, fatta passare da sotto la porta di casa sua, una foto con Dario Santillan e Maximiliano Kostequi (i 2 compagni, giovani piqueteros, uccisi ad Avellaneda il 26 giugno) e la scritta "a noi le pallottole costano poco....". E poi, un altro studente, di 17 anni, fermato per strada da due individui, che senza presentare nessuna tessera di riconoscimento, gli chiedono di presentare i documenti, al suo rifiuto gli incidono con un taglierino su un braccio la scritta 3A (che sta per Allenza Argentina Anticomunista - gruppo paramilitare di subito prima della dittatura, che perseguiva e uccideva chiunque fosse considerato sovversivo). Inoltre sono state riportate altre minacce di morte ad assembleisti di varie zone, artisti e militanti. E riguardo al clima di terrore che si cerca di instaurare in Argentina vi facciamo ascoltare un commento di Elsa, della rete di solidarietà con la lotta dei piqueteros'. VENEZUELA - Settori dell’opposizione reazionaria venezuelana torneranno oggi in piazza a Caracas per chiedere le dimissioni del presidente Hugo Chavez e chiedere un processo per i 18 morti dell’11 aprile scorso, quando venne compiuto un colpo di stato guidato dal presidente della Confindustria del paese assiemne ad alcuni militaRI. Fonti vicine agli organizzatori hanno annunciato che la marcia conta di raggiungere il palazzo Miraflores, sede del governo, nonostante il divieto imposto dalle autorità. Infatti basandosi su un decreto presidenziale del 1992, l’esecutivo ha avvertito che nessun corteo, a favore o contro Chavez, potrà arrivare a Miraflores. USA - Fondotinta, smalti, profumi, deodoranti e prodotti analoghi possono essere tossici per la salute di milioni di donne di tutto il mondo. Uno studio presentato dall' 'Environmental Working Group' di Washington avverte le donne, soprattutto quelle in stato di gravidanza, di leggere attentamente la composizione dei cosmetici 'preferiti' per non rischiare di restare intossicate da un 'ingrediente' molto spesso utilizzato, gli 'ftalati'. Queste sostanze chimiche, avverte lo studio, sono dannose per fegato, reni, polmoni e sistema riproduttivo, non solo per chi li usa, ma, nel caso di una donna incinta, anche per il suo bambino.Dopo l'analisi delle urine di donne e bambini che presentano alte dosi della 'sostanza sospetta', i ricercatori sono giunti a comprendere da dove i soggetti la 'assumessero': la colpa è di alcuni cosmetici. Ma gli ftalati sono anche usati negli interni in plastica delle automobili, nei giochi per bambini, negli adesivi e in alcuni medicinali. Addirittura, ce n'è nelle tettarelle dei neonati e nelle sacche per le trasfusioni di sangue. INDIA - Greenpeace si e' unita ieri, in India, alle proteste dei sopravvissuti del disastro di bhopal che chiedono giustizia alla nordamericana Union Carbide, responsabile dell'incidente ed oggi posseduta dalla Dow chemicals, maggiore multinazionale della chimica al mondo, che ha recentemente acquistato dall'Enichem alcuni impianti di Porto Marghera. Le proteste hanno avuto luogo a Delhi, Bangalore e Mumbai , in seguito alla decisione del governo indiano di chiedere alla Corte di giustizia di Bhopal, che istruisce il processo contro Warren Anderson, presidente della Union Carbide all'epoca del disastro, di trasformare l'accusa a suo carico da "omicidio" a semplice "negligenza". L'impianto della Union Carbide era talmente fatiscente che le continue fughe di gas facevano suonare in continuazione la sirena d'allarme; il problema fu risolto, seguendo la via piu' economica, disattivandola. Le migliaia di accampati vicino alla fabbrica, alla quotidiana ricerca di un lavoro nell'impianto, non si accorsero neanche della nube tossica che li avvolgeva sprigionatasi alla mezzanotte del 3 dicembre 1984. Almeno 20.000 persone morirono e oltre mezzo milione ancora soffrono di lesioni gravi. Il processo avra' luogo il 17 luglio, ma Anderson e' ancora latitante, oggetto di un mandato di cattura internazionale dell'Interpol. Tre sopravvissuti del disastro di Bhopal, Satinath Sarangi (48 anni),Rasheeda Bee (45 anni) e Tara Bai (35 anni) sono al dodicesimo giorno di sciopero della fame, per protesta perché la giustizia sembra non arrivare. Dall'Italia LAVORO - Fiat, sono state decise quattro settimane di cassa integrazione. Il provvedimento è stato comunicato ieri dall’azienda ai sindacati. Il mercato non dà segni di recupero e la Fiat Auto decide quattro settimane di cassa integrazione, dal 19 agosto al 22 settembre, per tagliare la produzione di 40 mila veicoli. Così al rientro dalle ferie rimarranno a casa diverse migliaia di lavoratori dei sei stabilimenti interessati. La prima settimana saranno coinvolti i 5.100 lavoratori di Cassino (dove si produce la Stilo) ed Arese (i veicoli ecologici). Nella seconda si fermerà in sostanza tutta la produzione italiana, Alfa Romeo esclusa: saranno 21.700 i lavoratori che subiranno un indesiderato prolungamento delle ferie, ovvero i dipendenti degli stabilimenti di Mirafiori, Rivalta Carrozzeria, Cassino, Melfi, Termini Imerese e Arese. Durante la terza settimana lo stop dovrebbe riguardare solo lo stabilimento di Arese (740 persone), che nell’ultima sarà seguito ancora da Mirafiori, Rivalta e Cassino per un totale di 9.600 lavoratori. Un calendario articolato che fa seguito alle due settimane di cassa integrwzione tra l'altro già in programma per la seconda metà di luglio e alle tre già effettuate a giugno. INFORMATICA - Vi leggiamo una segnalazione presente sul sito di Indimedia Italia riguardo a un disegno di legge che andrà a colpire l'informatica libera. Al Senato della Repubblica, è giunto il disegno di legge 1305 per l'istituzione dell'Ordine professionale degli esperti informatici. Una proposta destinata ad alzare il livello del dibattito su una questione ritenuta centrale da molti: la regolamentazione della categoria degli informatici. Il disegno di legge prevede la creazione di tre diversi Albi: Periti Informatici, Tecnici Informatici e Dottori Informatici. La proposta è stata accolta con favore della UPEI, Unione Professionale Esperti Informatici. In chiusura vi leggiamo un comunicato comparso su Indymedia Italia che richiama ad una iniziativa di Critical Mass. 'E' stato calcolato da illustri scienziati di laboratori autonomi che il giorno 12 luglio, quindi domani, alle ore 9:32 in piazza verdi, antistante la stazione brignole di Genova, ci sará un' addensamento di ciclisti tale da creare un punto di non ritorno chiamato "Massa Critica" o "Critical Mass" per gli anglofoni, come reazione fisica legata all'aumento continuo del traffico cittadino. tutti/e sono invitati ad osservare e a partecipare al fenomeno, muniti di bicicletta.
Dall'Italia DDL BOSSI-FINI Il Senato ha approvato definitivamente il ddl ddl 795-B (Bossi-Fini), in materia in materia di immigrazione ed asilo, al quale stamane è stato aggiunto un odg che impegna il Governo ad adottare contestualmente all'entrata in vigore della legge un provvedimento di regolarizzazione dei lavoratori irregolarmente presenti sul territorio nazionale secondo modalità analoghe a quelle previste per le colf e le badanti. Ora 1) Entro 30 giorni ( al più tardi entro il 10 agosto) il Presidente della Repubblica deve promulgare la nuova legge. 2) dalla data di promulgazione da parte del Presidente della Repubblica decorrono 30 giorni entro i quali il Ministro della Giustizia deve provvedere alla pubblicazione della legge sulla Gazzetta ufficiale 3) poichè il testo legislativo non prevede un termine diverso la legge entrerà in vigore 15 giorni dopo la pubblicazione (cioè al più tardi entro il 25 settembre), salvo che i 2 articoli relativi alla disciplina del diritto d'asilo per i quali fino all'entrata in vigore del regolamento di attuazione continuano ad applicarsi le norme originali del 1990-1998 ; 4) entro 4 mesi dalla pubblicazione della nuova legge (cioè al più tardi entro la fine gennaio 2003) il Governo, sentito il parere del Consiglio di Stato, deve adottare il regolamento di attuazione della nuova legge, concernente le procedure informatiche 5) entro 6 mesi dalla pubblicazione della nuova legge (potremmo essere arrivati a fine marzo 2003) il Governo, sentito il parere del Consiglio di Stato che deve esprimersi entro 45 giorni, deve adottare il regolamento modificativo del regolamento di attuazione del T.U. 6) entro 6 mesi dalla pubblicazione della nuova legge (cioè al più tardi entro la fine marzo 2003) il Governo, sentito il parere del Consiglio di stato che deve esprimersi entro 45 giorni, deve adottare il regolamento di attuazione delle nuove norme sull'asilo, alla cui entrata in vigore quelle norme saranno applicabili A tutto ciò si aggiunga che nel frattempo potrebbero entrare in vigore molte direttive comunitarie in materia di immigrazione ed asilo che dovrebbero comportare l'obbligo per l'Italia di apportare entro termini piuttosto brevi nuove ed ulteriori modifiche legislative alle norme in materia di immigrazione ed asilo, poichè la nuova legge contrasta in molte parti con le proposte di direttive comunitarie. Infatti il Consiglio europeo tenutosi a Siviglia nel giugno 2002 ha formalmente richiesto di adottare definitivamente: 1) la proposta di direttiva sulla definizione di rifugiato e sul contenuto dello status, proposta di direttiva COM (2001) 510 del 12 settembre 2001 2) la proposta di direttiva relativa al ricongiungimento familiare, proposta modificata di direttiva COM (2002) 225 del 3/05/2002 3) la proposta di direttiva relativa allo status dei residenti di lungo periodo, proposta di direttiva COM (2001) 127 del 13/3/2001 c) entro il 2003 la proposta di direttiva relativa alle procedure per l'esame delle domande di asilo, Proposta modificata COM (2002) 326 del 18 giugno 2002 L'approvazione della legge non è dunque l'ultima parola, perchè potrebbe trattarsi di una legge molto provvisoria. Normativa analoga negli altri paesi UE Prendere le impronte digitali agli immigrati, una misura gia' presa in ambito Ue come avviene da anni in Belgio. In altri Stati dell' Unione se ne sta discutendo. L'1 dicembre 2000, il Consiglio dei ministri della Giustizia e dell'Interno dell'Ue vara il sistema Eurodac, una banca dati europea delle impronte digitali di chi chiede asilo o tenta di entrare nei Paesi dell'Ue. Compito della banca dati centralizzata, ancora in via di realizzazione, e' quello di raccogliere e mettere a confronto le informazioni fornite dagli Stati membri per identificare gli immigrati sotto esame. In Belgio la schedatura delle impronte digitali per gli immigrati e' normale prassi applicata a tutti senza distinzione . Chi non ha il permesso di soggiorno e attende la risposta alla domanda di asilo viene chiuso in uno dei centri di accoglienza sparsi nel Paese. - GERMANIA - Un inasprimento delle norme sugli stranieri sono contenute in un pacchetto di misure per affrontare l'emergenza terrorismo messo a punto dal ministro dell'Interno Otto Schily dopo l'11 settembre 2001 . Una delle misure previste e' appunto la schedatura sui passaporti delle impronte digitali. - AUSTRIA - Il 2 ottobre 2001 il Governo di centro-destra raggiunge un accordo per introdurre la raccolta delle impronte digitali degli stranieri che chiedono asilo. GRAN BRETAGNA - In un Paese dove non esistono carte d' identita' e i propri cittadini non sono tenuti a portare dietro alcun documento, da febbraio di quest'anno i rifugiati stanno ricevendo una carta d'identita' elettronica che contiene i dati personali, compreso un microchip con le impronte digitali, e i dati familiari. Una misura presa dal Governo Blair. Alcuni dati sulle presenze in Italia E' quella marocchina la comunita' straniera piu' consistente presente in Italia, con 159.599 persone. Tra i paesi dell'Unione europea e' invece la Germania ad avere il piu' alto numero di propri cittadini presenti in Italia. Secondo i dati del ministero dell'Interno, aggiornati al 31 dicembre 2000, gli immigrati regolari sono 1.236.355, i cittadini dell'Ue ammontano a 151.798, per un totale di 1.388.153. Ecco le nazioni extra Ue con piu' cittadini in Italia: Marocco 159.599 Albania 142.066 Romania 68.929 Filippine 65.353 Cina popolare 60.075 Usa 47.418 Tunisia 45.680 Jugoslavia 40.039 (Kossovo 3.216) Senegal 38.982 Sri Lanka 33.669 Egitto 32.841 Polonia 31.372 India 30.338 Peru' 29.896 Macedonia 21.988 Bangladesh 20.826 Sono la Lombardia e il Lazio le regioni italiane con piu' stranieri; la seconda e' anche quella in cui si registra la piu' alta incidenza di stranieri rispetto alla popolazione italiana, oltre il 5%, rispetto al 2,6% della media nazionale. I dati sono quelli ufficiali del Ministero dell'Interno relativi agli stranieri regolari. Secondo i dati piu' recenti, i detenuti nelle carceri italiane sono oltre 55.000, circa sedicimila dei quali (quasi un terzo) sono immigrati extracomunitari. Le colonie estere piu' rappresentate in carcere sono quelle di Marocco e Albania. Scioperi Milano I dati ufficiali comunicati dalle aziende sulle adesioni allo sciopero dicono che l'agitazione ha superato quella di 8 ore indetta unitariamente il 21 giugno scorso per il contratto nazionale. I treni delle Ferrovie Nord Milano sono rimasti pressoche' paralizzati - ne sono stati effettuati 10 su 122 - e l'adesione comunicata dall'azienda e' stata pari al 51% medio (piu' alta tra il personale viaggiante, piu' bassa tra quello di stazione), a fronte di 400 iscritti alla Cgil su circa 2000 lavoratori, il 20%. Per quanto riguarda l'Atm, l'azienda ha comunicato una partecipazione all'agitazione indetta dalla Cgil del 68,2%, a fronte di una percentuale di iscritti del 16,6%. Per la metropolitana hanno circolato sulla linea Uno (con percorrenza limitata al tratto Pagano/Rovereto) 5 convogli su 34, sulla linea Due (con percorrenza limitata da Cadorna/Udine), 3 convogli su 32, sulla linea Tre, 6 convogli su 11. Per le linee di superficie, tram e autobus, i dati raccolti dal sindacato nei depositi vanno dal 100% di Corsico, Desio e Salmini, al 50% di Viale Monza. Napoli Pochi bus in strada a Napoli, funicolari e Circumvesuviana ferme, collegamenti quasi regolari con le localita' di periferia. Lo sciopero di quattro ore del trasporto pubblico, dalle 9,30 alle 13,30, proclamato dalla Cgil ha provocato notevoli disagi alla mobilita' nella citta' capoluogo e verso i centri vesuviani e della Costiera Sorrentina, ma pochi problemi per chi doveva recarsi nella periferia Nord di Napoli. L'adesione media registrata dai vertici provinciali dell'organizzazione sindacale di categoria, la Filt-Cgil, ha superato il 70 per cento. All'Anm, l'Azienda napoletana del trasporto pubblico, 75 lavoratori su 100 si sarebbero fermati. Di poco inferiore la valutazione dell'azienda, secondo la quale l'adesione allo sciopero avrebbe raggiunto il 65 per cento. MONDO Palestina Processo a porte aperte e di fronte a un tribunale non militare per Marwan Barghouti, segretario generale di Fatah, il movimento palestinese che fa capo a Yasser Arafat. Lo ha deciso il ministro della giustiza israeliano per dare la massima diffusione al dibattimento, "mostrare le prove e dimostrare che giustizia e' stata fatta". Barghouti, 42 anni, era stato arrestato il 15 aprile con l'accusa di essere il regista di alcuni attentati contro Israele. Spagna Da oggi, e fino al 13 luglio, si terrà a Barcellona il XII incontro globale delle donne imprenditrici, professioniste e politiche di 76 paesi, meglio conosciuto come Davos Femminile. Sarà il numero più alto di partecipanti dalla prima edizione, tenutasi a Montreal. Il convegno si pone lo scopo di indagare sul ruolo delle donne e sul loro potere, e su come esplicare ed esercitare questo potere in un mondo dominato dagli uomini. Le cifre rese note all'apertura del convegno dicono che il 30% delle picvcole imprese appartiene a donne, che costituiscono il 40% del lavoro non salariato nel mondo. Il convegno non si pone lo scopo di adottare risoluzioni, ma piuttosto di stringere alleanze per costruzioni future di sinergie e politiche comuni. Nel convegno sarà rappresentato il mondo politico e il mondo imprenditoriale, con esponenti dei maggiori gruppi capitalisti mondiali, come l'IBM. Ancora una volta, una vetrina e una passarella per non affrontare realmente i problemi, ma solo per consolidare il potere acquisito. In discussione a Barcellona non è il modello attuale, e il potere dei gruppi dominanti, ma come accedere a quel potere e come essere dominanti al posto di qualcun altro, o tuttalpiù assieme. Saranno presenti rappresentanze del potere, e non di chi quel potere lo subisce. Verranno discussi i temi alti dell'economia,non quelli della disoccupazione, dello sfruttamento, del dominio che colpiscono in misura massiccia proprio le donne.
SICILIA - Costituito a Palermo comitato promotore Collegio difensivo contro il Ponte sullo Stretto SI E’ COSTITUITO IL COMITATO PROMOTORE DEL COLLEGIO DIFENSIVO “TOGA VERDE CONTRO IL PONTE SULLO STRETTO” Palermo 90143 Via D’Azeglio 27/C ; Siracusa, 96100 Piazza Battisti 3; Roma Via Quintino Sella 41 Cell 335-7063993/ 3286229670, qhbeig@tin.it. La rinnovata attenzione sul Ponte sullo Stretto, e l’avvio di iniziative concrete per arrivare alla Sua cantierizzazione, dopo anni di chiare prese di posizione contrarie del movimento ambientalista e dell’opinione pubblica più avveduta, hanno convinto un gruppo di avvocati aderenti al Centro di Azione Giuridica Legambiente e la responsabile regionale del WWF, a promuovere a Palermo l’8 giugno scorso un “collegio difensivo nazionale contro il Ponte sullo Stretto di Messina”, che costituisce il primo nucleo di raccordo di un’area di operatori del diritto, avvocati, magistrati, ricercatori e funzionari pubblici, convinti della necessità di prestare la propria opera professionale sul fronte istituzionale dell’opposizione radicale al Ponte sullo Stretto. Il collegio difensivo oppositivo si propone di entrare dentro il procedimento, per dimostrare la intima contraddizione di quell’opera con gli interessi pubblici del sistema Paese e dello stesso Mezzogiorno d’Italia, per sottolineare quale oltraggio esso costituisce per la legalità costituzionale. Il collegio difensivo si propone di dimostrare, in corso d’opera, i pericoli sottesi al nuovo codice Ponte , a quel corpus anticostituzionale che il pacchetto legge obiettivo- finanza creativa- deregulation rappresenta, per impedire che l’approvazione definitiva del progetto esecutivo, la posa della prima pietra ed il collaudo del Ponte sullo Stretto, i presumibili strascichi giudiziari e l’irreversibile danno ambientale restino i soli capitoli di spesa, senza ritorno, dell’iniziativa. Un collegio difensivo capace di esercitare sin da ora un controllo 'oppositivo' sul progetto, coordinandosi con tutte quelle realtà politiche ed istituzionali di riflessione matura che guardano con preoccupazione alla realizzazione del Ponte di Messina, e che tenterà di raccordarsi con quanto si muove sia nella istituzione giudiziaria sia nelle altre istituzioni rappresentative (Comuni e Regioni interessate all’opera, Parlamento, Unione Europea) sia nei vari organi amministrativi, monocratici e collegiali, consultivi e deliberativi che saranno chiamati a rilasciare nulla-osta, autorizzazioni, pareri, concessioni, assensi, sia infine in quei presidi finanziari, pubblici e privati, che saranno chiamati a reperire le risorse per avviare l’opera. E’ chiaro che l’iniziativa non può che essere di servizio, e tenere in conto prioritariamente le diverse forme di opposizione esistenti, quella sociale, quella politica, quella ambientale, quella giudiziaria e giuridica (aggiungiamo noi); sarà uno degli impegni preliminari del collegio difensivo che va a costituirsi di raccordarsi con tutte le forme esistenti e consolidate di opposizione al Ponte, come i Comitati, le associazioni ambientaliste tradizionali, gli studiosi e gli intellettuali, i tecnici e gli impattisti d’opposizione, le altre iniziative collaterali che hanno dato e danno contributi di primordine alla radicata convinzione oppositiva che ci anima. L’Avvocato Corrado Carrubba si è posto a disposizione sia per offrire la sede tecnica (le sedi politiche naturali sono quelle nazionali e locali delle associazioni e comitati) romana del collegio difensivo presso il suo studio(Via Quintino Sella n°41 00187 , tel. 3286658706) e per organizzare l’osservatorio parlamentare sul Ponte, indispensabile strumento di controllo e di pressione; in Sicilia, a Palermo l’Avvocato Nicola Giudice ha posto a disposizione il proprio studio (Via M. D'Azeglio 27/c tel 091 7307639) quale sede siciliana del collegio ed ha dato la disponibilità a coordinare l’osservatorio-Ponte presso l’Assemblea regionale siciliana, lo studio dell’Avvocato Corrado V. Giuliano Siracusa (Piazza C. Battisti 3, 96100 , 0931 67662, 3357063993) offrirà un supporto logistico, anch’esso tecnico, (attività di segreteria , documentazione ed archivio) all’iniziativa. Occorrerà che aderiscano altri soggetti interessati in Calabria.Inoltre Anna Giordano, responsabile regionale del WWF Sicilia, porrà a disposizione a Messina una sede per un raccordo più diretto con il territorio interessato e le iniziative di opposizione all’opera. Per le adesioni, oltre all’indirizzo di posta elettronica operativo, nel sito della Legambiente www.legambiente.com (ma si chiederà ospitalità anche agli altri siti dell’associazionismo ambientale) è in allestimento la rubrica “Togaverde contro il Ponte” in cui saranno riversati tutti gli atti che il collegio andrà redigendo ed tutti quelli, di riscontro, ottenuti dall’Amministrazione Ponte, in cui saranno indicati i nomi ed i recapiti dei componenti il collegio e di quanti vorranno ad esso aderire, i link dei siti creati dalle Associazioni, Comitati ed istituzioni (primo tra tutti quello del Ministero Infrastrutture) che ospitano informazioni sul Ponte sullo Stretto. Palermo 2 luglio 2002 Avv.ti Corrado V. Giuliano e Nicola Giudice. Ufficio di Presidenza Centro Azione Giuridica Legambiente/Comitato promotore Togaverde contro il Ponte Napoli GIOVEDI' 11 LUGLIO ORE 17.00 CORTEO DA PIAZZA MANCINI GIOVEDI' 11 LUGLIO ORE 17.00 CORTEO DA PIAZZA MANCINI Se anche Cofferati è un criminale cosa possono mai essere i disoccupati di Napoli che lottano per i diritti e la dignità per tutti senza mai concertare niente con nessuno nell'indifferenza di politici corrotti, che negano lavoro, reddito e servizi sociali! Consiglia e Luigi hanno trovato la solidarietà dei disoccupati argentini, quella dei movimenti che lottano contro lo sfruttamento e l'ingiustizia. La risposta è sempre la stessa, la repressione brutale colpisce chiunque alzi la testa per rivendicare i propri diritti e un mondo migliore, ma la lotta di chi ha l'unico obiettivo di non aspettare le elemosine delle istituzioni non si fermerà! Lotteremo sempre per un reddito, un lavoro che ci viene negato e per i servizi sociali a tutti proprio mentre preparano ulteriore precarietà, disoccupazione e privatizzazioni CONTINUEREMO LA LOTTA FINO ALLA VITTORIA NON CI FERMEMETE CON LA REPRESSIONEMake a quick comment on this article. [http://www.andrewsaluk.com texas holdem] - online poker poker texas holdem | [http://www.andrewsaluk.com empire poker] - poker empire poker online poker | [http://www.andrewsaluk.com poker] - empire poker texas holdem online poker | [http://www.andrewsaluk.com online poker] - empire poker poker online poker | Gr Flash di giovedi 11 luglio - ore 17.00
Appunti per le 19.30