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Dall'inizio dell'anno in Italia sono state uccise 105 donne da parte di uomini: la tragica media è quella di una  Dall'inizio dell'anno in Italia sono state uccise 105 donne da parte di uomini: la tragica media è quella di una
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oggi: Pescara, un uomo ha ucciso la madre a coltellate. un anno fa aveva pubblicato su internet un video che  oggi: Pescara, un uomo ha ucciso la madre a coltellate. un anno fa aveva pubblicato su internet un video che
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17 sett: Avellino: un uomo è accuato di aver ucciso la sua amante Bologna, uomo entra nel posto di lavoro dell'ex moglie, la prende per i capelli, accoltellando la volto lei e la sua datrice di lavoro, Le due donne sono state trasportate all’Ospedale Maggiore di Bologna con un codice di media gravità e non sono in pericolo di vita
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11 sett: Trieste, un uomo è accusato di aver ucciso la sua convivente Pescara, 27 uccide la madre, prima la prende a calci poi a coltellate;
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Avellino: un uomo è accuato di aver ucciso la sua amante
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Trieste, un uomo è accusato di aver ucciso la sua convivente
Treviso, ragazza ventenne viene vessata e picchiata dal fratello che non accettava il suo stile di vita
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Sabato 24 settembre le compagne dell'assemblea cittadina contro la legge Tarzia hanno organizzato una contestazione alla presentazione del libro "L’aborto e i suoi retroscena", che avveniva alla presenza di Olimpia Tarzia, presidente del movimento della vita. Con megafono, striscioni, e tanta determinazione, le donne e le lesbiche hanno sfilato a piazza Navona. Sabato 24 settembre le compagne dell'assemblea cittadina contro la legge Tarzia hanno organizzato una contestazione alla presentazione del libro "L’aborto e i suoi retroscena", che avveniva alla presenza di Olimpia Tarzia, presidente del movimento della vita. Con megafono, striscioni, e tanta determinazione, le donne e le lesbiche hanno sfilato a piazza Navona. Parliamo con una compagna che ci racconta come è andata.
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“Noi siamo donne in rete – ci spiega Fabiola, del collettivo Le Ribellule - facciamo parte dell’assemblea contro la legge Tarzia, che si è costituita da circa un anno e mezzo, da quando questa proposta di legge è venuta fuori. Oggi siamo venute improvvisando una presenza contro la presentazione di un libro da parte della Tarzia, che è un libro che parla di aborto, evidentemente condannandolo come se fosse chissà quale crimine. Siamo qua e abbiamo contestato l’onorevole proprio perché pensiamo che sicuramente una presenza pubblica in piazza aveva bisogno di quell’altra parte che non era d’accordo, quella parte di donne che hanno firmato contro la legge Tarzia - sono state raccolte ottantamila firme - le donne che comunque continuano a sostenere i consultori pubblici, chi insomma si oppone a questa politica di tagli, di tentativi di privatizzazioni e di inserimento di strani movimenti per la vita o comunque associazioni non ben identificate nei consultori. Noi pensiamo invece che i consultori debbano essere il luogo delle donne, non dove si convinca a non abortire o tutto quello che ne viene dietro, per chi ha evidentemente un’ideologia cattolica, quella che esprime la Tarzia e la sua proposta di legge”. '''Palermo: Contro le navi Cie, presidio a oltranza '''
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“Abbiamo fatto questa grande raccolta di firme come dicevamo prima – ci dice Diana, dell’Associazione delle donne del consultorio del IV Municipio di Roma - che ha significato fare banchetti in tutta la città, ne abbiamo appunto raccolte ottantamila, organizziamo convegni e gruppi di discussione, ci vediamo regolarmente ogni quindici giorni per parlare dei consultori pubblici e della loro funzione”. E' un presidio a oltranza quello annunciato dalle associazioni in attesa sul molo Santa Lucia, che protestano contro la scelta di trattenere nelle navi Cie gli immigrati, trasferiti da Lampedusa in massa dopo gli scontri dei giorni scorsi. Rappresentanti dei movimenti antirazzisti e delle organizzazioni siciliane e nazionale, insieme a esponenti politici e giornalisti sono fuori dal porto. Al di là dei cancelli agenti delle forze dell'ordine in tenuta antisommossa. Le navi sono state spostate davanti al Foro Italico e ai cantieri navali, e secondo i manifestanti alcuni gruppi di migranti stanno già lasciando le imbarcazioni per essere rimpatriati, mentre la protesta va avanti.
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Una mobilitazione che va avanti da tempo nel Lazio, quella contro la proposta di legge regionale Tarzia, che viene vista come un attacco ai consultori e alla libertà di scelta delle donne, in nome di una morale cattolica e un’eticità quantomeno discutibile. Ci sono persone recluse da 96 ore, di cui non si sa niente, secondo la stessa logica perversa dei Cie, in cui i migranti non esistono sul piano della tutela dei diritti e sono detenuti senza aver compiuto alcun reato.
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Di fronte a delle conquiste che si davano per assodate, sembra che ogni tanto qualcuno tenti di riavvolgere il nastro. Il che ci ricorda che nessuna conquista è per sempre e che bisogna essere sempre pronte a lottare per tenerci stretto ciò che ci spetta.
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'''SEMPRE IN ALTO I CUOrI NO TAV''' '''SEMPRE IN ALTO I CUORI NO TAV'''
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Ecco l’audio dell’intervista a Nina realizzata dai microfoni di Interferenze, a cura del laboratorio "sgardi sui generis di torino": http://sguardisuigeneris.blogspot.com/2011/09/sempre-in-alto-i-cuori-no-tav.html Ecco l’audio dell’intervista a Nina realizzata dai microfoni di Interferenze, a cura del laboratorio "sgardi sui generis di torino"
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'''notizia da fare: LAVORO: OPERAI FIAT IN PIAZZA A ROMA ''' '''LAVORO: OPERAI FIAT IN PIAZZA A ROMA '''

Anche in Italia le lotte in difesa del lavoro si fanno sentire. Traffico in tilt nel centro di Roma stamattina a causa della manifestazione degli operai della Fiat di Termini Imerese giunti nella capitale con un treno speciale partito ieri da Palermo. Chiedono risposte concrete per i 2.200 metalmeccanici,che alla luce della decisione di Fiat di chiudere lo storico stabilimento a fine anno, si trovano senza alcuna garanzia per il futuro.
Il lavoratori hanno manifestato dapprima in Piazza santi Apostoli, dove le strade limitrofe sono state chiuse al traffico e i bus deviati, e poi si sono spostati nei pressi di Montecitorio. La loro protesta ha mandato su tutte le furie il sindaco della capitale Gianni Alemanno, che ha affermato di avere intimato al Questore e Prefetto di Roma di bloccare la manifestazione. Ma le parole del sindaco pare rimarranno lettera morta, dato che gli operai si sposteranno in corteo verso il Ministero dello Sviluppo Economico dove oggi è in programma un incontro tra governo, parti sociali e azienda. 
A Milano invece le proteste hanno coinvolto i lavoratori della Nokia-Siemens. Qui il leader mondiale dei telefonini ha deciso di chiudere la fabbrica di Cassina de Pecchi lasciando senza lavoro gli oltre ai 350 lavoratori di una azienda satellite, la Jabil. I lavoratori non ci stanno e oggi sono scesi in sciopero dopo che da luglio, ininterrottamente, presidiano lo stabilimento.
Anche a Torino è iniziato lunedì 26 settembre un presidio ad oltranza, di fronte alla porta 2 di Mirafiori indetto dai Sindacati di Base, a cui aderisce il Collettivo Mirafiori.
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'''Palermo: Contro le navi Cie, presidio a oltranza '''

E' un presidio a oltranza quello annunciato dalle associazioni in attesa sul molo Santa Lucia, che protestano contro la scelta di trattenere nelle navi Cie gli immigrati, trasferiti da Lampedusa in massa dopo gli scontri dei giorni scorsi. Rappresentanti dei movimenti antirazzisti e delle organizzazioni siciliane e nazionale, insieme a esponenti politici e giornalisti sono fuori dal porto. Al di là dei cancelli agenti delle forze dell'ordine in tenuta antisommossa. Le navi sono state spostate davanti al Foro Italico e ai cantieri navali, e secondo i manifestanti alcuni gruppi di migranti stanno già lasciando le imbarcazioni per essere rimpatriati, mentre la protesta va avanti.

Ci sono persone recluse da 96 ore, di cui non si sa niente, secondo la stessa logica perversa dei Cie, in cui i migranti non esistono sul piano della tutela dei diritti e sono detenuti senza aver compiuto alcun reato.
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'''qui incollo alcune news dall'ansa. difficile per me qui da sola decidere se vanno bene per il gr e come tagliarle... vedete voi! bacetti dà'''
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TREVISO: VIVE ALL'OCCIDENTALE, RAGAZZA MACEDONE PICCHIATA DA FRATELLO '''Pescara: il racket della prostituzione'''
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Un quindicenne macedone e' stato
arrestato dai carabinieri di Treviso per aver picchiato
selvaggiamente la sorella di 20 anni, tanto da costringerla al
ricovero in ospedale, perche' viveva all' occidentale.
Denunciati invece i genitori. La giovane donna e' stata
dimessa nel pomeriggio e giudicata guaribile in 45 giorni, ha riportato vari traumi alla testa, all'addome e al torace.
La
ragazza ha lasciato casa sua e sara' ora ospite in un'altra
famiglia.

La donna lavora in un'azienda dei dintorni, si e'
perfettamente integrata con la gioventu' locale; una come tante
che veste normale, con in vezzi della sua eta' senza alcun
estremismo. Ma alla sua famiglia il suo comportamento
all'occidentale non andava giu'. Punizioni, violenze e soprusi
l'hanno accompagnata negli ultimi anni perche' 'ribelle',
osteggiata non solo dal fratello che piu' volte l'aveva gia'
percossa, ma anche dal padre che piu' di tanto non poteva
aggredirla perche' invalido, e dalla madre che ha fatto fuggire,
qualche mese fa, il 'moroso' italiano (perche' cattolico)
picchiandolo sonoramente. Ora aveva un nuovo fidanzato, un
sudamericano, ma anche questo non andava bene ai familiari che
hanno tentato di imporle una vita diversa, piu' consona alla
loro fede musulmana.

  Costrizioni a cui la ventenne si e' opposta facendo infuriare
il fratello che, spinto dalle imprecazioni dei genitori ha preso
a calci e pugni la ragazza, facendola finire all'ospedale.
(ANSA).


Pescara: il racket della prostituzione

Arestati stamattina 6 uomini accusati di riduzione in schiavitu' finalizzata
allo sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento
dell'immigrazione clandestina. Le donne nigeriane venivano
sottoposte a riti Voodoo nel loro paese e poi fatte venire in
Italia perche' si prostituissero. I riti venivano esercitati al momento del
reclutamento per ottenere l'omerta' delle vittime. In
questo modo i trafficanti e le 'madame' si preservavano da
eventuali denunce ed insolvenze per il debito che le ragazze
avevano nei loro confronti per le spese sostenute
dall'organizzazione. Le nigeriane erano sottoposte a
violenze fisiche e pressioni psicologiche, ed erano minacciate
di gravi ritorsioni sui loro famigliari.

Arestati stamattina 6 uomini accusati di riduzione in schiavitu' finalizzata allo sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Le donne nigeriane venivano sottoposte a riti Voodoo nel loro paese e poi fatte venire inItalia perche' si prostituissero. I riti venivano esercitati al momento del reclutamento per ottenere l'omerta' delle vittime. In questo modo i trafficanti e le 'madame' si preservavano da eventuali denunce ed insolvenze per il debito che le ragazze avevano nei loro confronti per le spese sostenute dall'organizzazione. Le nigeriane erano sottoposte a violenze fisiche e pressioni psicologiche, ed erano minacciate di gravi ritorsioni sui loro famigliari.
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La Sicilia detiene il record
italiano di gravidanze delle minorenni (613 sono diventate madri
nel 2009) e la pillola contraccettiva e' utilizzata solo dal
10,8% delle donne. Questi sono alcuni dei dati illustrati oggi
durante il convegno nazionale organizzato dalla Societa'
italiana di ginecologia ed ostetricia che si sta svolgendo a
Palermo. La Sicilia e' seguita dalla Campania con 452 parti di
minorenni e dalla Puglia con 293.
La Sicilia detiene il record italiano di gravidanze delle minorenni (613 sono diventate madri nel 2009) e la pillola contraccettiva e' utilizzata solo dal 10,8% delle donne. Questi sono alcuni dei dati illustrati oggi durante il convegno nazionale organizzato dalla Societa'italiana di ginecologia ed ostetricia che si sta svolgendo a Palermo. La Sicilia e' seguita dalla Campania con 452 parti di minorenni e dalla Puglia con 293.
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Alla base di una cosi' alta percentuale di parti
tra le minorenni c'e' una scarsa informazione sui metodi
contraccettivi e una poca diffusa rete di
consultori ai quali possono rivolgersi serenamente le ragazze.
Alla base di una cosi' alta percentuale di parti tra le minorenni c'e' una scarsa informazione sui metodi contraccettivi e una poca diffusa rete di consultori ai quali possono rivolgersi serenamente le ragazze.
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Per quanto riguarda l'utilizzo della pillola l'Italia e'
tagliata in due: al nord la sceglie il 19% delle donne eterosessuali, al sud il 9% usa la contraccezione ormonale.


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'''ESTERI'''

'''ITALIA'''

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'''ESTERI'''

'''ITALIA'''


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'''Appunti e note redazionali'''

'''Servizi audio della giornata'''


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Per quanto riguarda l'utilizzo della pillola l'Italia e'tagliata in due: al nord la sceglie il 19% delle donne eterosessuali, al sud il 9% usa la contraccezione ormonale.

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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

FEMMINICIDI

Dall'inizio dell'anno in Italia sono state uccise 105 donne da parte di uomini: la tragica media è quella di una

donna uccisa ogni 3 giorni (e siamo solo a settembre).

Ricapitoliamo i femminicidi del mese di settembre:

oggi: Pescara, un uomo ha ucciso la madre a coltellate. un anno fa aveva pubblicato su internet un video che

anticipava l'omicidio

Bologna, uomo entra nel posto di lavoro dell'ex moglie, la prende per i capelli, accoltellando la volto lei e la sua datrice di lavoro, Le due donne sono state trasportate all’Ospedale Maggiore di Bologna con un codice di media gravità e non sono in pericolo di vita

Pescara, 27 uccide la madre, prima la prende a calci poi a coltellate;

Avellino: un uomo è accuato di aver ucciso la sua amante

Trieste, un uomo è accusato di aver ucciso la sua convivente Treviso, ragazza ventenne viene vessata e picchiata dal fratello che non accettava il suo stile di vita

ITALIA

LEGGE TARZIA: VIOLENZA SULLE DONNE!

Sabato 24 settembre le compagne dell'assemblea cittadina contro la legge Tarzia hanno organizzato una contestazione alla presentazione del libro "L’aborto e i suoi retroscena", che avveniva alla presenza di Olimpia Tarzia, presidente del movimento della vita. Con megafono, striscioni, e tanta determinazione, le donne e le lesbiche hanno sfilato a piazza Navona. Parliamo con una compagna che ci racconta come è andata.

Palermo: Contro le navi Cie, presidio a oltranza

E' un presidio a oltranza quello annunciato dalle associazioni in attesa sul molo Santa Lucia, che protestano contro la scelta di trattenere nelle navi Cie gli immigrati, trasferiti da Lampedusa in massa dopo gli scontri dei giorni scorsi. Rappresentanti dei movimenti antirazzisti e delle organizzazioni siciliane e nazionale, insieme a esponenti politici e giornalisti sono fuori dal porto. Al di là dei cancelli agenti delle forze dell'ordine in tenuta antisommossa. Le navi sono state spostate davanti al Foro Italico e ai cantieri navali, e secondo i manifestanti alcuni gruppi di migranti stanno già lasciando le imbarcazioni per essere rimpatriati, mentre la protesta va avanti.

Ci sono persone recluse da 96 ore, di cui non si sa niente, secondo la stessa logica perversa dei Cie, in cui i migranti non esistono sul piano della tutela dei diritti e sono detenuti senza aver compiuto alcun reato.

SEMPRE IN ALTO I CUORI NO TAV

Con la sentenza del Tribunale del riesame, giovedì scorso Nina e Marianna sono tornate finalmente libere. Una libertà ancora parziale, che le vede rispettivamente costrette ai domiciliari e all’obbligo di dimora, ma che ha comunque fatto tirare un sospiro di sollievo a tutto il movimento No Tav, ansioso di riabbracciare le due donne arrestate il 9 settembre.

Le migliaia di persone in marcia alla fiaccolata di Chiomonte, i tanti messaggi di solidarietà, gli appelli per la liberazione che si sono susseguiti nelle scorse settimane, sono la prova tangibile che il movimento No Tav non si fa scoraggiare né intimidire dalla messa in modo dell’apparato repressivo e che come abbiamo ripetuto tante volte “la Val Susa paura non ne ha”.

Questo è ciò che emerge anche dalle parole e dalle testimonianze di Nina e Marianna, dal loro rifiuto di vestire i panni delle eroine o delle martiri, perché sanno che quella notte attorno alle reti del cantiere eravamo in tanti e che tutti e tutte eravamo animati dalla stessa determinazione nel mostrare che anche le più resistenti delle reti possono cadere.

Ecco l’audio dell’intervista a Nina realizzata dai microfoni di Interferenze, a cura del laboratorio "sgardi sui generis di torino"

LAVORO: OPERAI FIAT IN PIAZZA A ROMA

Anche in Italia le lotte in difesa del lavoro si fanno sentire. Traffico in tilt nel centro di Roma stamattina a causa della manifestazione degli operai della Fiat di Termini Imerese giunti nella capitale con un treno speciale partito ieri da Palermo. Chiedono risposte concrete per i 2.200 metalmeccanici,che alla luce della decisione di Fiat di chiudere lo storico stabilimento a fine anno, si trovano senza alcuna garanzia per il futuro. Il lavoratori hanno manifestato dapprima in Piazza santi Apostoli, dove le strade limitrofe sono state chiuse al traffico e i bus deviati, e poi si sono spostati nei pressi di Montecitorio. La loro protesta ha mandato su tutte le furie il sindaco della capitale Gianni Alemanno, che ha affermato di avere intimato al Questore e Prefetto di Roma di bloccare la manifestazione. Ma le parole del sindaco pare rimarranno lettera morta, dato che gli operai si sposteranno in corteo verso il Ministero dello Sviluppo Economico dove oggi è in programma un incontro tra governo, parti sociali e azienda.  A Milano invece le proteste hanno coinvolto i lavoratori della Nokia-Siemens. Qui il leader mondiale dei telefonini ha deciso di chiudere la fabbrica di Cassina de Pecchi lasciando senza lavoro gli oltre ai 350 lavoratori di una azienda satellite, la Jabil. I lavoratori non ci stanno e oggi sono scesi in sciopero dopo che da luglio, ininterrottamente, presidiano lo stabilimento. Anche a Torino è iniziato lunedì 26 settembre un presidio ad oltranza, di fronte alla porta 2 di Mirafiori indetto dai Sindacati di Base, a cui aderisce il Collettivo Mirafiori.

http://www.radiondadurto.org/2011/09/27/lavoro-operai-fiat-in-piazza-a-roma/

Torino: Presidio alla porta 2 della Mirafiori

È iniziato lunedì 26 settembre un presidio ad oltranza, di fronte alla porta 2 di Mirafiori (c.so Tazzoli) indetto dai Sindacati di Base, a cui aderisce il Collettivo Mirafiori. È necessaria la più ampia mobilitazione a sostegno dei lavoratori Fiat.

Parma: processo ai vigili accusati di pestaggio

Il ragazzo ghanese era stato arrestato e malmenato nel 2008 perché scambiato per il "palo" di uno spacciatore. I legali di Emmanuel Bonsu Foster hanno chiesto una provvisionale di 500mila euro nel processo contro gli otto vigili di Parma, accusati del pestaggio e degli insulti razzisti nei confronti del ragazzo ghanese. Emmanuel Bonsu era stato arrestato e malmenato il 29 settembre 2008, durante un'operazione antidroga, scambiato per "il palo" di uno spacciatore soltanto perché nero.

ESTERI

Striscia di Gaza, 200 palestinesi hanno perso la vita nei tunnel della "sopravvivenza"

"Morire in un tunnel della sopravvivenza" è la cruda realtà di Gaza denunciata dal Centro per i diritti umani "Al-Mizan".

Il numero delle vittime dei tunnel che collegano la Striscia di Gaza all'Egitto, è infatti salito a 200, dal 2006 ad oggi. 17 persone sono morte nel 2011 e 40 sono rimaste ferite a causa dei bombardamenti israeliani contro le aree dove si trovano le gallerie.

Fonti mediche palestinesi hanno oggi reso noto il ritrovamento degli operai dispersi all'interno di un tunnel tra la Striscia di Gaza e l'Egitto, a causa dell'inondazione di acque reflue provocata da soldati egiziani.

Il centro per i diritti umani ha rinnovato la propria forte condanna nei confronti dell'embargo israeliano imposto sulla Striscia di Gaza, ribadendo che il continuo assedio e le conseguenze catastrofiche che ha provocato hanno avuto un ruolo centrale nel rafforzare la disoccupazione e la povertà. Tali fenomeni hanno spinto i palestinesi a scavare tunnel come alternativa ai valichi chiusi, e hanno costretto molti disoccupati a lavorarvi per sopravvivere.

Ricordiamo che nella zona di Rafah, a sud di Gaza, alla frontiera tra Egitto e Palestina, ci sono centinaia di tunnel sotterranei nei quali lavorano migliaia di palestinesi, impiegati sia nella costruzione stessa delle gallerie sia nel trasporto delle merci dall'Egitto alla Striscia assediata.

SIRIA:TORTURATA E MUTILATA IN CARCERE

Damasco, 23-09-2011. Il corpo di Zainab al-Hosni, una ragazza siriana di 18 anni è stato trovato decapitato e brutalmente mutilato dai suoi parenti a Homs, una delle citta' nel centro della Siria prese di mira dall'esercito di Damasco durante le proteste contro il regime di Bashar al-Assad.

Lo denuncia Amnesty International che sottolinea come questo ritrovamento rappresenti una prova dell'estrema brutalita' utilizzata dalle forze siriane nei confronti dei manifestanti arrestati. Con l'uccisione di Zainab al-Hosni sale a 103 il numero delle persone morte in carcere dallo scorso marzo, quando sono iniziate le proteste contro il regime. Tutti i corpi ritrovati mostrano segni di percosse e colpi di arma da fuoco.

PAKISTAN: UCCISA PERCHè VOLEVA DIVORZIARE DAL MARITO

Najna Bibi e sua figlia sono state uccise oggi a Islamabad, dopo che la donna aveva depositato la domanda di divorzio in tribunale. L'auto in cui viaggiavano è stata fermata da alcuni uomini che hanno sparato all'impazzata.

Najna, 40 anni, aveva deciso di separarsi dal marito e che per questo aveva già subito un'aggressione un anno fa.

"L'OPUS DEI MI HA TRATTATA COME UNA SCHIAVA"

Parte in Francia un processo contro l’associazione religiosa più contestata al mondo: a denunciarla un’allieva di una scuola alberghiera.

Catherine Tissier ha denunciato la scuola alberghiera Donson nella Francia dell’est, istituto gestito dall’Opus Dei, perché l’istituto l'ha sfruttata come una schiava per almeno 10 anni. Otto ore di lavoro al giorno per nessuna paga in cambio. La donna denuncia di aver subito per quindici anni un trattamento a mezza via fra l’indottrinamento religioso e la schiavitù domestica.

Ricordiamo che l’Opus Dei è la più oscura associazione ecclesiale che opera come ordine autonomo all’interno della chiesa cattolica. Il fondatore, José Maria Escrival de Balaguer, è santo, canonizzato da Giovanni Paolo II.

Cile: giornata di protesta per l'educazione, in migliaia a Santiago

Ecco una breve cronaca di quanto è accaduto durante l’ultima settimana nella capitale del Cile.

Il 22 settembre, a Santiago il corteo ha visto una grande partecipazione degli studenti universitari e delle scuole secondarie, accademici e professori, avvocati, organizzazioni sindacali e politiche. Secondo gi organizzatori i partecipanti alla manifestazione (la 35esima svoltasi) sono stati circa 180.000. Diversi gruppi di manifestanti si sono scontrati con le forze d polizia: gli scontri per strada si sono prolungati per ore, terminando con 50 persone arrestate e diversi poliziotti feriti, 2 dei quali gravemente. Inoltre, la polizia ha perquisito la sede dell'UTEM (Universidad Tecnològica Metropolitana), situata nei pressi del Parque Almagro.

Nella serata, in alcuni punti della città si sono organizzati cortei, caceroleos e sono state innalzate barricate per contrastare le forze della repressione.

Sono più di 65 i giorni di sciopero della fame di alcuni studenti della scuola secondaria. Alcuni di loro si trovano accampati, da qualche giorno, di fronte la Casa Central dell'Universidad de Chile, affinchè questa misura di pressione estrema venga resa visibile. Sono studenti del Liceo Darìo Salas, del Liceo Experimental Artìstico de Quinta Normal e del Liceo de La Cisterna.

Durante questa giornata di mobilitazione è stato ampiamente dimostrato che il movimento sociale per l'educazione, da circa 5 mesi attivo in tutto il territorio nazionale, e sceso più volte in piazza, propone ancora con forza le sue rivendicazioni per un cambio radicale del sistema educativo. Ciò si verifica in un panorama nel quale i settori d'impresa e la destra puntano a neutralizzare il movimento sociale, insistendo sul ritorno a scuola e sulla negoziazione delle richieste al tavolo di dialogo offerto dal governo.

BOLIVIA: LA LOTTA DEGLI INDIOS CONTRO L'AUTOSTRADA

E’ stata una giornata di massicce manifestazioni popolari a La Paz, Cochabamba, Sucre e in altre località, quella appena trascorsa, fino all’annuncio, giunto nella notte: il presidente Evo Morales ha ordinato la sospensione della costruzione della strada che dovrebbe collegare Villa Tunari (centro) a San Ignacio de Moxos (nord) attraversando il Territorio indigeno del Parco nazionale Isiboro Sécure (Tipnis), oggetto da oltre un mese della protesta delle comunità native che abitano la riserva.

Morales ha deciso il blocco dei cantieri fino a quando non verrà realizzata una consultazione nazionale per decidere se andare avanti con il progetto, finanziato all’80% con capitale brasiliano, o cancellarlo.

Questa decisione è arrivata dopo un fine settimana di tensione: la marcia iniziata il 15 agosto da Trinidad per iniziativa di centinaia di indigeni decisi a raggiungere la capitale per protestare con il governo, è stata fermata domenica nel piccolo centro di Yucumo con l’intervento della polizia. La violenta operazione di polizia ha dato vita ieri ad accese dimostrazioni, sfociate nella richiesta di dimissioni dei ministri dell’Interno e della Presidenza.

E insieme alla repressione arriva sempre la solidarietà attiva: le e gli abitanti di Rurrenabaque, a circa 330 chilometri a nord-est di La Paz, hanno liberato alcune centinaia di indigeni arrestati durante la marcia. La popolazione ha messo in fuga le forze dell'ordine, mentre gli indigeni liberati sono stati rifocillati.

Pescara: il racket della prostituzione

Arestati stamattina 6 uomini accusati di riduzione in schiavitu' finalizzata allo sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Le donne nigeriane venivano sottoposte a riti Voodoo nel loro paese e poi fatte venire inItalia perche' si prostituissero. I riti venivano esercitati al momento del reclutamento per ottenere l'omerta' delle vittime. In questo modo i trafficanti e le 'madame' si preservavano da eventuali denunce ed insolvenze per il debito che le ragazze avevano nei loro confronti per le spese sostenute dall'organizzazione. Le nigeriane erano sottoposte a violenze fisiche e pressioni psicologiche, ed erano minacciate di gravi ritorsioni sui loro famigliari.

SANITA': IN SICILIA RECORD DI PARTI DI DONNE MINORENNI

La Sicilia detiene il record italiano di gravidanze delle minorenni (613 sono diventate madri nel 2009) e la pillola contraccettiva e' utilizzata solo dal 10,8% delle donne. Questi sono alcuni dei dati illustrati oggi durante il convegno nazionale organizzato dalla Societa'italiana di ginecologia ed ostetricia che si sta svolgendo a Palermo. La Sicilia e' seguita dalla Campania con 452 parti di minorenni e dalla Puglia con 293.

Alla base di una cosi' alta percentuale di parti tra le minorenni c'e' una scarsa informazione sui metodi contraccettivi e una poca diffusa rete di consultori ai quali possono rivolgersi serenamente le ragazze.

Per quanto riguarda l'utilizzo della pillola l'Italia e'tagliata in due: al nord la sceglie il 19% delle donne eterosessuali, al sud il 9% usa la contraccezione ormonale.

gror110927 (last edited 2011-09-27 17:22:51 by anonymous)