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buona giornata

Ore 9.30

Sciopero oggi, per 4 ore, dopo l'annuncio della richiesta dello stato di crisi e la messa in cassa integrazione a zero ore di oltre 8 mila lavoratori. Dopo gli strappi dell'estate scorsa, il caso Fiat ha ricompattato il fronte sindacale ed ha messo in allarme gli amministratori e mondo politico da Torino a Termini Imerese, da Arese a Cassino, a Napoli e in tutto l'universo Fiat. Ovunque sono previste questa mattina manifestazioni. A cominciare dai cancelli della storica Mirafiori.

Proposta che ieri è stata discussa in sede di Fiom Cgil per essere poi portata all'attenzione della Cisl e della Uil. prevede l'accelerazione dei nuovi modelli Fiat in modo da rimediare subito alla crisi di prodotto accompagnato da una forma di ingresso pubblico nel capitale Fiat sul modello che da tempo consente al land tedesco della Bassa Sassonia di stare con un 20 per cento nell'azionariato della Volkswagen.

Questo tipo di sbocco, che in altri tempi sarebbe stato considerato in qualche misura anacronistico e antistorico, viene indicato come una possibile via d'uscita dal tunnel nel quale potrebbero finire molte più persone di quelle indicate dal piano Fiat. Esso muove dalla necessità di velocizzare il risanamento della Fiat cominciando da un punto debole che è appunto il prodotto. Naturalmente questa ipotesi si scontra con non poche difficoltà, a cominciare dalla prevedibile opposizione delle autorità di controllo dell'Unione Europea. Cortei si sono svolti ieri ad Arese. Il punto caldo è Termini Imerese La paura di uno smantellamento dell'insediamento Fiat alimenta da giorni la protesta di questa cittadina il cui sindaco, Luigi Purpi, ha detto di voler continuare lo sciopero della fame fino a quando la Fiat non ritirerà il provvedimento. Ieri alcuni cortei hanno bloccato le strade intorno alla città ed è stato chiesto anche un incontro col presidente Ciampi.

Pakistan

Gli alleati del presidente Pervez Musharraf sono in leggero vantaggio sui rivali, secondo i primi risultati delle elezioni per il nuovo parlamento del Pakistan, che si sono svolte ieri. La coalizione dei partiti integralisti sostenitori dei taleban afghani , la Mma, ha avuto la maggioranza nell'Assemblea provinciale della North western frontier province (Nwfp), che confina con l' Afghanistan. I fondamentalisti hanno avuto un buon risultato anche nel Parlamento nazionale, ma i primi dati ad essere resi noti sono stati quelli del voto nella Nwfp, e non si ritiene che possano ripetere il risultato nelle altre province. A livello nazionale, subito dopo la Lega musulmana del Pakistan (Qa), il 'partito del presidente', viene il Partito del popolo pachistano (Ppp) dell'ex primo ministro Benazir Bhutto: secondo gli osservatori sarà uno di questi due partiti ad avere la maggioranza relativa quando, entro la giornata di oggi, verrano dichiarati i risultati definitivi.

Londra

Lunedì il governo britannico sospenderà l'autogoverno in Irlanda del nord per impedire che la crisi innescata da un caso di spionaggio per l'Ira faccia crollare tutto il processo di pace avviato con gli accordi del Venerdì santo del 1998. Fonti di Downing street hanno riferito che il premier Tony Blair ha deciso il ritorno delle sei contee dell'Ulster sotto il controllo di Londra come la "meno peggiore" delle opzioni possibili, dopo aver avuto un colloquio con il leader dello Sinn Fein, Gerry Adams. Il primo ministro del governo di Belfast, l'unionista moderato David Trimble, aveva fissato proprio lunedì come scadenza di un ultimatum a Londra per indtrodurre una mozione per l'uscita dal governo di coalizione del Sinn Fein, il braccio politico dell'Ira. Un gesto a suo avviso dovuto dopo la scoperta che l'organizzazione paramilitare cattolica riusciva a spiare i ministri britannici nei loro uffici di Belfast, forse con l'aiuto dello Sinn Fein. Si tratta della quarta sospensione delle istituzioni comuni, il governo e l'assemblea, dal 1998.