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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

FEMMINICIDI

ESTERI

SPAGNA: FEMMINISTE IN PIAZZA PER L'ABORTO

mercoledì scorso, 28 settembre, le compagne femministe di Barcellona hanno organizzato una breve azione informativa di fronte ad un consultorio di quartiere, come azione di lotta per la depenalizzazione dell'aborto e per l'aborto libero e gratuito. l'azione è stata l'occasione inoltre per dare visibilità alla mancanta applicazione della legge sull'interruzione volantaria di graviddanza e per informare le donne sui passi da seguire per effettuare una IVG nella comunitá autonoma catalana. [volendo si può mandare lo spot che ha mandato adivinanza aborto.mp3 anche se è in spagnolo si capisce ed è carino]

ITALIA

TARANTO - LA LUNGA GIORNATA DI LOTTA DELLE LAVORATRICI DELLE PULIZIE

La lunga giornata di lotta di ieri delle lavoratrici delle pulizie delle scuole comunali si è conclusa con un parziale e momentaneo risultato. La giornata era iniziata alle 7 del mattino con presidi riuscitissimi presso ogni scuola, con lavoratrici combattive e determinate che hanno respinto e fatto fallire anche tentativi della Ditta Trial di mandare lavoratori assunti nella notte precedente e in giornata per sostituire le lavoratrici in lotta e iniziare comunque il servizio. Questi presidi hanno permesso dovunque un rapporto positivo con i genitori dei bambini, preoccupati giustamente di come poteva essere garantita l'igiene e la pulizia delle scuole con un servizio di pulizia fornito da Comune e ditta così ridotto Questa presenza ai cancelli delle scuole è durata fino al primo pomeriggio, mentre alle 13 circa si teneva un urgente incontro di cgil, cisl, slai cobas e rappresentanza delle lavoratrici con il Sindaco e l'Ass. Bardoscia.

Soltanto a seguito di questo incontro e della comunicazione formale del sindaco Stefano di aver già convocato per lunedì prossimo alle 12 un tavolo con ass. Bardoscia, ass. al Lavoro e dirigenti del settore pubblica istruzione, volto ad aumentare l'orario di lavoro giornaliero delle lavoratrici, nel pomeriggio di ieri fino alle 21, tutte le 94 lavoratrici hanno sottoscritto - in luogo "neutro" (e non presso una sede sindacale) come lo slai cobas aveva chiesto nei giorni prima - un contratto MOMENTANEO, che comunque già riporta un leggerissimo aumento dell'orario: da 1 ora e 40 al giorno a 1 ora e 50 minuti - il cui significato è chiaramente soprattutto di principio verso una ditta che il giorno prima aveva fatto passi indietro ai suoi stessi dati, e il cui valore è dovuto al fatto che anche questi 10 minuti sono stati frutto solo della protesta di massa delle lavoratrici che aveva fatto fallire il ricatto della ditta: o prendere o mando altri lavoratori.

Ora, la nuova tappa importante di questa lunga vertenza è per lunedì alle 12 a Palazzo di città. Pretendiamo che il sindaco dia effettivamente seguito alle sue stesse parole nell'incontro di ieri: "Non è possibile accettare 2 ore di lavoro, si spendono più soldi per la benzina... è impensabile che un lavoro così delicato possa essere svolto in due ore... noi dobbiamo rivedere questa situazione per fare un passo avanti". Diffidiamo il sindaco e il comune di fare, come è accaduto in altre occasione, belle dichiarazioni e niente o pochissimi fatti.

Per questo, la mobilitazione e la vigilanza delle lavoratrici deve proseguire. PERTANTO, LUNEDI' CHIAMIAMO LE LAVORATRICI A VENIRE ALLE 12 A PALAZZO DI CITTA'.

lavoratrici SLAI COBAS per il sindacato di classe - TARANTO

TA. 2.10.11


Gr 13:00

In primo Piano

ESTERI

ITALIA


Gr 9:30

ITALIA

Barletta: strage annunciata morte 4 operaie e una bambina

ieri a barletta per il crollo di un edificio sono morte 4 operaie e una bambina di 14 anni. Le operaie lavoravano a nero in un opificio a gestione familiare(di cui i propietari erano i genitori della bambina) per conto di grandi aziende. La situazione degli edifici è fatiscente (come anche quella delle lavoratrici) e nonostante le pressioni dei cittadini sull'amministrazione locale di centrosinistra per un restauro degli stessi(l'ultimo restauro è fermo agli anni 50 quando sono stati costruiti) nulla è stato fatto e le amministrazioni tentano di minimizzare ora l'accaduto.

ESTERI

pakistan: la guerra tra religioni fa altri 13 morti

Sono almeno tredici le vittime dell'attentato avvenuto oggi contro un autobus di musulmani sciiti nei pressi di Quetta, nella provincia pachistana sud occidentale del Baluchistan. Lo ha reso noto la tv locale Express 24/7. Sul mezzo viaggiavano una ventina di persone appartenenti alla comunità Hazara, diretti a un mercato ortofrutticolo. Gli assalitori hanno crivellato di proiettili il veicolo e poi si sono dileguati, sette passeggeri sono stati feriti e trasportati in un vicino ospedale.

Israele, famiglie dei detenuti si uniscono allo sciopero della fame

In solidarietà allo sciopero della fame in corso nelle prigioni di Israele, ieri, 3 ottobre, i parenti dei detenuti palestinesi protagonisti dell'azione, hanno reso nota la propria adesione alla protesta, limitandosi solo a bere. Erano a centinaia le persone presenti a quello che è stato definito il sit-in con la più grande partecipazione degli ultimi anni.A partire da ieri, infatti, ai 6mila detenuti sparsi in tutte le prigioni israeliane impegnati da una settimana nello sciopero della fame, si sono uniti altri 1.500 prigionieri palestinesi che rifiuteranno i tre pasti giornalieri dati loro dalle autorità carcerarie israeliane. Tutti contestano abusi e pratiche illegali all'interno delle prigioni di Israele, le detenzioni in isolamento di molti compagni (che si protaggono anche più anni).

Galilea: destra israeliana brucia moschea

Nuovi incidenti si sono verificati nel villaggio arabo di Tuba-Zangaria (Galilea) dove ieri una moschea è stata bruciata da ignoti, probabilmente militanti della estrema destra ebraica. Nella notte gruppi di dimostranti locali hanno appiccato il fuoco a diversi edifici pubblici e hanno bloccato gli accessi del villaggio con barricate. Secondo la radio militare, i dimostranti avrebbero esploso colpi di armi da fuoco contro la polizia, che solo in mattinata è riuscita a tamponare la situazione.


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