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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

In primo Piano BARLETTA A Barletta è terminata alle 17 la messa per i funerali della piccola Maria Cinquepalmi e delle operaie del maglificio Giovanna Sardaro, Matilde Doronzo, Antonella Zaza e Tina Ceci morte nel crollo in via Roma. Scroscianti applausi al passaggio delle bare per essere portate nelle vetture che le porteranno al cimitero per la tumulazione. Molti cittadini presenti alle esequie hanno fatto sventolare numerosi cartelli con la scritta «Verità e giustizia». Striscioni sono stati esposti anche sui balconi delle case che affacciano sulla piazza. «E ora vogliamo la verità», è scritto uno striscione nero srotolato su un terrazzo. «Muore chi fa il suo dovere per colpa di chi non l'ha fatto mai», è il messaggio scritto invece su un lenzuolo esposto tra due balconi.

Prendiamo spunto dal comunicato de: Le lavoratrici, disoccupate del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario

UCCISE DALLA SPECULAZIONE EDILIZIA DEI PADRONI, DALLA COMPLICITA' E MENEFREGHISMO DELLE ISTITUZIONI, DAL LAVORO NERO, DAI PROFITTI DELLE GRANDI AZIENDE, e, come denunciano dei parenti, dai soccorsi lenti.

"DOMANI, QUANDO ANDRANNO VIA DOVRANNO ESSERE BELLE. BELLISSIME. BELLE E FIERE. INSOMMA DOVRANNO ESSERE DONNE" -  ha detto la madre di una operaia. Perchè questo è un assassinio di donne. Donne operaie costrette a lavorare a nero, dalle 8 alle 12 ore al giorno per 3,95/4 euro all'ora, per confezionare maglioni e felpe da padroncini che devono tagliare su tutto; operaie che devono accontentarsi della miseria per produrre la ricchezza per la "Grandi marche", che incassano "l'oro" dal "fango", e, come ora, dal sangue. Donne operaie come ce ne sono tante a Barletta, in Puglia a lavorare spesso in scantinati, in locali, garage che anche quando non sono a rischio vita, sono a rischio salute, perchè il più delle volte, senza aria, ventilazione, spazio o illuminazione sufficiente, ma spesso con tanto rumore, con fibre di tessuti, sostanze coloranti, che ti entrano nei polmoni. Donne operaie uccise dal menefreghismo delle Istituzioni. "Non mi sento di criminalizzare - ha detto il sindaco Maffei - chi, in un momento di crisi come questo viola la legge assicurando, però, il lavoro". Questo sindaco che nonostante le denunce fatte  più volte da alcuni abitanti, aveva detto che non c'era pericolo, come avevano confermato suoi tecnici appena venerdì scorso, e che solo dopo la strage ha disposto la verifica di altre palazzine Donne operaie uccise dalla speculazioni delle imprese edili, come l'impresa Giannini che aveva demolito la palazzina adiacente, lasciando da un anno solo ammasso di detriti, e che, solo dopo tante denunce, aveva subappaltato la loro rimozione ad una ditta che lo ha fatto senza alcun rispetto di norme di sicurezza. Donne operaie che sono costrette ad accettare lavori ultraprecari, a nero, a rischio, perchè per le donne in tanti posti del sud, ma ora anche nel nord, non ve ne sono altri. Donne che però come Matilde, Giovanna, Antonella, Tina, riuscivano a far emergere il bello anche dal "nero", con la loro unità, complicità, anche allegria, con la loro determinazione a resistere.

audio pomigliano

CASA: OCCUPATA SEDE VII MUNICIPIO, 'DIRITTO RESIDENZÀ (ANSA) - ROMA, 6 OTT - Decine di persone, tra cui occupanti di abitazioni ed esponenti dei Blocchi Precari Metropolitani, hanno occupato la sede del VII municipio a Roma, chiedendo che «vengano riconosciute le residenze agli abitanti degli appartamenti occupati nella VII circoscrizione, visto che anche il Comune ha riconosciuto per loro il diritto alla casa

LAVORO: RICERCA CITTALIA, IN 3 ANNI TASSO DISOCCUPAZIONE RADDOPPIATO NEL NORD-EST = IN VENETO, EMILIA ROMAGNA E FRIULI-VENEZIA GIULIA Brindisi, 6 ott. - (Adnkronos) - A fronte di una crescita media della disoccupazione del 52% tra il 2008 e il 2010, l'aumento si è registrato soprattutto al Nord nonostante il Sud mantenga un valore assoluto di disoccupazione più elevato rispetto al Settentrione. Non solo. Il tasso di disoccupazione è raddoppiato in soli tre anni in Veneto, Emilia Romagna e Friuli-Venezia Giulia. È quanto emerge dalla ricerca 'Il ruolo dei Comuni al tempo della crisì, realizzata da Cittalia Fondazione Anci Ricerche e presentata oggi nel corso dell'assemblea dell'Anci a Brindisi. Le province più colpite da questo aumento sono quelle di Udine ( 264%), Reggio Emilia ( 234%), Carbonia-Iglesias ( 197%) e Modena ( 177%). Solo 5 province, concentrate nella maggior parte dei casi nel Sud, registrano una diminuzione della disoccupazione superiore al 5%: Catanzaro (-22,9%), Frosinone (-10,2%), La Spezia (-8,8%), Vibo Valentia (-7,9%), e Nuoro (-5,8%). (Sci/Opr

INTERCETTAZIONI: WIKIPEDIA È DI NUOVO ACCESSIBILE ROMA, 6 OTT - Dopo tre giorni di oscuramento volontario in segno di protesta contro il ddl intercettazioni, l'edizione italiana di Wikipedia, «enciclopedia libera e collaborativa» online è tornata ad essere consultabile, con un messaggio di ringraziamento «a chi ha supportato la nostra iniziativa, tesa esclusivamente alla salvaguardia di un sapere libero e neutrale». «Il 4, 5 e 6 ottobre 2011 - si legge nella nota inserita nella testata della homepage del sito - gli utenti di Wikipedia in lingua italiana hanno ritenuto necessario oscurare le voci dell'enciclopedia per sottolineare che un disegno di legge in fase di approvazione alla Camera potrebbe minare alla base la neutralità di Wikipedia». «Sono stati proposti degli emendamenti - continua la nota -, ma le modifiche al disegno di legge non sono ancora state approvate in via definitiva. Non sappiamo, quindi, se sia ormai scongiurata l'approvazione della norma nella sua formulazione originaria, approvazione che vanificherebbe gran parte del lavoro fatto su Wikipedia».

Libia, Croce Rossa Internazionale: bombe Nato sull'ospedale di Tripoli L'ospedale di Sirte è stato colpito più volte durante i bombardamenti delle forze della Nato e del Cnt. Lo dicono alla Misna (l'agenzia missionaria cattolica) responsabili del Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr). "La situazione umanitaria è drammatica - racconta Steven Anderson, che lunedi' ha coordinato una missione del Cicr a Sirte - le parti dell'ospedale sono annerite dalle splosioni e sfregiate dai proiettili". Anderson ha consegnato cilindri di ossigeno all'ospedale. Migliaia di persone sino fuggite da Sirte e il Cicr sta distribuendo cibo e acqua negli accampamenti ad est e a ovest della città. "I combattenti di entrambe le parti e le forze Nato - sottolinea Anderson - devono rispettare la legge umanitaria internazionale, proteggendo i civili e garantendo accesso al personale medico e umanitario".

Aggredita donna Nigeriana su un volo diretto in Italia La polizia Britannica ha aperto un'indagine su una presunta aggressione di una Nigeriana richiedente asilo davanti ai suoi tre bambini su un aereo diretto in Italia. La donna, Faith, di 39 anni, ha dichiarato che sei delle otto persone di scorta sull'aereo l'hanno picchiata sulle braccia e le gambe, le hanno torto una mano e le hanno messo le mani attorno al collo. La donna ha dichiarato che aveva sputato sangue e non si è ancora ripresa. La UK Border Agency (UKBA) ha fatto tre tentativi falliti di rimuoverli su voli per l?Italia, il paese dove Faith è vissuta per più di un decennio, dove aveva il permesso di lavorare e dove sono nati i suoi figli. Faith ha dichiarato di essere fuggita dall?Italia in seguito alla persecuzione da parte della sua famiglia e da membri della comunità locale e ha fatto richiesta d?asilo nel Regno Unito nel novembre 2010. I tentativi falliti di rimozione hanno avuto luogo anche se i giudici avevano concesso numerose ingiunzioni contro la rimozione dei richiedenti asilo che fossero rispediti in Italia nelle ultime settimane. Le ingiunzioni sono state concesse fino a che non si arriverà a una decisione su un caso che verte sull'accettabilità o meno della rimozione forzata di richiedenti asilo in Italia. La decisione verrà annunciata il 14 ottobre. Appello di Black Women's Rape Action Group (Londra) per trovare testimoni del pestaggio. Si tratterebbe di provare a rintracciare il passeggero che ha filmato l?incidente o qualche altro/a passeggero/a che vi ha assistito. Chi avesse notizie può contattare direttamente le compagne londinesi: bwrap@rapeaction.net.

occupy wall street, migliaia di persone in corteo, scontri con la polizia Diecimila mila, o forse 30 mila. Comunque in tantissimi hanno marciato ieri sera dallo Zuccotti Park fino a Wall Street. Ma quando, giunti a destinazione, alcuni dimostranti hanno cercato di forzare le barriere a protezione della borsa di New York la polizia ha utilizzato gas urticanti per disperdere i manifestanti e sono cominciati gli scontri. Così, alle nove della sera (le tre del mattino italiane) si è conclusa la marcia degli indignados statunitensi: i manifestanti circondati (tra loro anche Michael Moore) e molti di loro portati via. Almeno diciotto gi arresti. Occupy Wall Street, racconta da twitter che molti dei manifestanti sono tornati allo Zuccotti Park, il campo base della protesta. Ma da twitter si conoscono anche gli slogan urlati e e cantati dai manifestanti. Su tutti "we are the 99 percent" (noi siamo il 99%) e "this is what democracy looks like" (questa è la faccia della democrazia). Ma tra le canzoni, certamente ha spiccato la versione strumentale della banda dei dimostranti di "Bella ciao".

Siria.L'Onu dichiara, sono 2900 le morti stimate in Siria dall'inizio delle rivolte, ma i presupposti per intervenire ancora non ci sono. Rupert Colville, portavoce dell'Alto Commissario per i Diritti Umani delle Nazioni Unite ha dichiarato oggi: "Basandoci sulla lista di nomi che abbiamo stilato, il numero totale di persone uccise in Siria dall'inizio delle proteste è ora di oltre 2.900".

Ma il bilancio delle vittime in Siria è in continuo aumento. Solo oggi si sono registrate altre sette morti, ed intato è caccia ai disertori. Le milizie di Bashar al Assad stanno passando al setaccio tutto il territorio, sino a spingersi al confine della Turchia, precisamente nella zona di Jabal al-Zawiya, considerata area-rifugio dei militari fuggiaschi.

Secondo il Segretario Generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, non sussistono le condizioni per pensare ad un intervento della Nato come quello condotto in Libia. "Noi ci siamo assunti le responsabilità per la Libia perchè avevamo un mandato chiaro delle Nazioni Unite e perchè avevamo un sostegno chiaro da parte dei Paesi della regione - ha dichiarato Rasmussen - Per quanto riguarda la Siria, non c'è nessuna di queste condizioni e questo per noi è essenziale".

ESTERI

ITALIA

ciao, incollo 2 notizie, da editare. se volete contatti con le compagne di taranto chiamatemi. buon gr, daria

barletta: funerali operaie

Le compagne del MFPR di Taranto saranno a Barletta, per stringersi attorno a Matilde, Giovanna, Antonella, Tina, alla ragazzina Maria.

UCCISE DALLA SPECULAZIONE EDILIZIA DEI PADRONI, DALLA COMPLICITA' E MENEFREGHISMO DELLE ISTITUZIONI, DAL LAVORO NERO, DAI PROFITTI DELLE GRANDI AZIENDE, e, come denunciano dei parenti, dai soccorsi lenti.

http://piemonte.indymedia.org/article/13425

se volete un contatto con una di loro, chiamatemi e ve lo lascio (Daria)

Pestaggi

http://noinonsiamocomplici.noblogs.org/

Riceviamo e pubblichiamo un appello di Black Women?s Rape Action Group (Londra) per trovare testimoni del pestaggio, su un volo diretto in Italia, ai danni di Faith una donna nigeriana richiedente asilo e deportata.?Si tratterebbe di provare a rintracciare il passeggero che ha filmato l?incidente o qualche altro/a passeggero/a che vi ha assistito.?Qui di seguito un articolo del Guardian, tradotto nei punti salienti da un compagno di Payday.?La decisione del 14 ottobre di cui parla l?articolo sarà presa nell?Alta Corte di Londra e andrebbe ad aggiungersi a quella contro le deportazioni in Grecia di prima dell?estate.

Chi avesse notizie può contattare direttamente le compagne londinesi: bwrap@rapeaction.net Pubblichiamo, inoltre, il comunicato del Circolo Maurice di Torino su un altro pestaggio ?made in Italy?.

La polizia indaga su una presunta aggressione di una donna nigeriana su un volo per la deportazione

guardian.co.uk, Monday 3 October 2011 17.03 BST

La polizia Britannica ha aperto un?indagine su una presunta aggressione di una Nigeriana richiedente asilo davanti ai suoi tre bambini su un aereo diretto in Italia.

La donna, Faith, di 39 anni, ha dichiarato che sei delle otto persone di scorta sull?aereo l?hanno picchiata sulle braccia e le gambe, le hanno torto una mano e le hanno messo le mani attorno al collo. La donna ha dichiarato che aveva sputato sangue e non si è ancora ripresa.

Emma Ginn, coordinatrice dell?associazione benefica Medical Justice [? ha dichiarato che] ?il governo deve ora fare quello che ha detto e porre effettivamente termine alla detenzione dei bambini.

La UK Border Agency (UKBA) ha fatto tre tentativi falliti di rimuoverli su voli per l?Italia, il paese dove Faith è vissuta per più di un decennio, dove aveva il permesso di lavorare e dove sono nati i suoi figli. Faith ha dichiarato di essere fuggita dall?Italia in seguito alla persecuzione da parte della sua famiglia e da membri della comunità locale e ha fatto richiesta d?asilo nel Regno Unito nel novembre 2010.

I tentativi falliti di rimozione hanno avuto luogo anche se i giudici avevano concesso numerose ingiunzioni contro la rimozione dei richiedenti asilo che fossero rispediti in Italia nelle ultime settimane. Le ingiunzioni sono state concesse fino a che non si arriverà a una decisione su un caso che verte sull?accettabilità o meno della rimozione forzata di richiedenti asilo in Italia. La decisione verrà annunciata il 14 ottobre.

Nel primo tentativo di rimozione dal Regno Unito il 22 settembre, Faith e i suoi figli vennero portati all?aeroporto londinese di Heathrow e messi sul volo Alitalia delle 7.30 numereo AZ 201 per Roma. Faith dichiarò di sentirsi sempre più disperata e che continuava a ripetere ?O Dio, non posso fare questo viaggio?, mentre veniva legata al sedile. A quel punto ebbe luogo il presunto attacco da parte di sei delle otto persone di scorta che accompagnavano la famiglia e il pilota ordinò alle persone di scorta di far scendere la famiglia dall?aereo.

Un secondo tentative di rimozione ebbe luogo il giorno seguente. La famiglia venne portata a Gatwick ma non fu in grado di salire sul volo per l?Italia perché l?aereo era pieno.

Il 26 settembre la UKBA prenotò un charter privato per l?Italia dall?aeroporto di Stansted. Ma l?avvocato della famiglia intervenne il giorno prima della partenza e ottenne una revisione giudiziaria in tribunale, citando il caso pendente sulle rimozioni forzate in Italia. Il tribunale concesse un?ingiunzione che fermò la rimozione. La famiglia venne in seguito rilasciata e adesso è ritornata a Birmingham.

Faith ha detto che uno dei passeggeri ha filmato l?aggressione sul suo cellulare e invita lui e altri passeggeeri che hanno assistito all?incidente a farsi avanti.


Gr 13:00

CASA: OCCUPATA SEDE VII MUNICIPIO, 'DIRITTO RESIDENZÀ (ANSA) - ROMA, 6 OTT - Decine di persone, tra cui occupanti di abitazioni ed esponenti dei Blocchi Precari Metropolitani, hanno occupato la sede del VII municipio a Roma, chiedendo che «vengano riconosciute le residenze agli abitanti degli appartamenti occupati nella VII circoscrizione, visto che anche il Comune ha riconosciuto per loro il diritto alla casa

audio pomigliano

occupy wall street, migliaia di persone in corteo, scontri con la polizia

Diecimila mila, o forse 30 mila. Comunque in tantissimi hanno marciato ieri sera dallo Zuccotti Park fino a Wall Street. Ma quando, giunti a destinazione, alcuni dimostranti hanno cercato di forzare le barriere a protezione della borsa di New York la polizia ha utilizzato gas urticanti per disperdere i manifestanti e sono cominciati gli scontri. Così, alle nove della sera (le tre del mattino italiane) si è conclusa la marcia degli indignados statunitensi: i manifestanti circondati (tra loro anche Michael Moore) e molti di loro portati via. Almeno diciotto gi arresti.

Occupy Wall Street, racconta da twitter che molti dei manifestanti sono tornati allo Zuccotti Park, il campo base della protesta. Ma da twitter si conoscono anche gli slogan urlati e e cantati dai manifestanti. Su tutti "we are the 99 percent" (noi siamo il 99%) e "this is what democracy looks like" (questa è la faccia della democrazia). Ma tra le canzoni, certamente ha spiccato la versione strumentale della banda dei dimostranti di "Bella ciao".

522 checkpoint israeliani in Cisgiordania. Nessuna libertà di movimento per i palestinesi

Scritto il 2011-10-06 in News

Al-Quds (Gerusalemme) - InfoPal. Un rapporto Ocha dimostra l'aumento dei checkpoint militari israeliani in Cisgiordania e ad al-Quds (Gerusalemme), e il conseguente peggioramento nella libertà di movimento dei cittadini palestinesi.

Il rapporto è firmato dall'Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari Onu nei Territori palestinesi occupati.

In Cisgiordania sono presenti 522 posti di blocco per impedire gli spostamenti ai palestinesi. A luglio 2010 ne erano stati rilevati 503. I dati vanno nella direzione opposta a quanto aveva dichiarato il premier di Israele, Benjamin Netanyahu, quando aveva promesso un "alleggerimento di questa situazione", lasciando quindi ad intendere che ci sarebbe stata la rimozione di tali restrizioni al movimento dei palestinesi.

I palestinesi non riescono a condurre una vita ordinaria e dignitosa, la loro economia ha subito delle gravi ripercussioni a causa dei checkpoint.

La presenza dei checkpoint tra i mesi di giugno e luglio dal 2007 ad oggi: 2007-2008: 351 2008-2009: 298 2009-2010: 325 2010-2011: 492

Oggi, 200mila palestinesi residenti in 70 villaggi sono costretti a percorrere distanze cinque volte più lunghe della norma. Ad essi sono precluse le autostrade, ad uso esclusivo di israeliani e coloni.

I palestinesi titolari di documento d'identità della Cisgiordania devono chiedere un permesso straordinario alle autorità d'occupazione israeliane per potersi recare a Gerusalemme. Qualora dovessero ottenere questo permesso, i palestinesi dovranno comunque fermarsi presso quattro posti di blocco e 16 postazioni situati lungo il Muro d'Apartheid che separa la città Santa dal resto della Cisgiordania occupata.

Ad oggi, è stata completata la costruzione del 62% del Muro d'Apartheid, dividendo comunità e cittadine palestinesi l'una dall'altra. L'80% del percorso della barriera priva i palestinesi dell'accesso a proprietà e terreni agricoli propri che sono stati inclusi aldilà del Muro.

A un mese dall'avvio dell'anno scolastico: uno studente palestinese ucciso, 11 feriti, 12 arrestati da Israele

Scritto il 2011-10-05 in News

Ramallah - InfoPal. Un rapporto palestinese ha riportato i dati relativi alle aggresioni: uccisioni e arresti, violenza e divieti ai danni di studenti, docenti e scuole palestinesi a settembre scorso.

Uno studente palestinese è stato ucciso e altri 11 feriti dalle forze d'occupazione e i coloni israeliani. Altri 12 studenti sono stati arrestati a settembre scorso, in concomitanza con l'inizio dell'anno scolastico.

Il rapporto pubblicato dal ministero dell'Istruzione e dell'Università di Ramallah ha fatto menzione del caso di Farid Jaber, studente palestinese alle elementari della scuola maschile "Osama", investito da un colono israeliano. Farid è morto a circa 48 ore dall'incidente.

Le forze d'occupazione israeliane hanno effettuato irruzioni nelle scuole dei villaggi beduini di al-Jahalin, as-Sarayi'a, az-Zuweidin, al-Musafer, ad-Dakika e hanno piazzato posti di blocco impedendo agli insegnanti di raggiungere le scuole. In un episodio, 50 docenti palestinesi sono stati trattenuti per due ore.

Si legge nel rapporto: "I soldati d'occupazione e i coloni israeliani hanno intensificato le aggressioni contro scuole e studenti, soprattutto nelle zone a sud di Nablus, a nord di al-Khalil (Hebron) e a Betlemme. In queste circostanze hanno fatto ricorso all'uso di armi da fuoco, arrestando e maltrattando alcuni studenti palestinesi".

Il rapporto espone la situazione della scuola elementare mista di Khan al-Ahmar, alla periferia di al-Quds (Gerusalemme), dove le forze d'occupazione israeliane hanno inasprito le misure di sicurezza serrando la zona, chiudendo l'unica via d'accesso ai veicoli palestinesi ed emettendo una circolare nella quale si minaccia di demolire la scuola entro due settimane.

Stessa sorte per la scuola di ad-Dakika, a sud Hebron, dove Israele ha sequestrato un container mobile che funge da aula donato da "Islamic Relief" per rispondere alla carenza di classi proprio a causa della demolizione di una classe nel secondo semestre dell'anno scolastico 2010-2011.

Il ministero ha definito questi comportamenti "aggressivi".

"Uccisioni, aggressioni e irruzioni nelle scuole terrorizzano gli studenti ed è un comportamento razzista e criminale con l'obiettivo di distruggere il processo di istruzione privando del futuro un'intera generazione di studenti.

"L'uccisione di Jaber e gli attacchi - con l'obiettivo di uccidere - contro il resto degli studenti palestinesi rappresentano un crimine contro l'umanità, l'infanzia e contro l'istituzione dell'istruzione". In primo Piano

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Gr 9:30

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gror111006 (last edited 2011-10-06 17:52:53 by anonymous)