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'''SIRIA: ATTIVISTI, 15 MORTI IN SCONTRI IN TUTTO IL PAESE''' È di 15 morti il bilancio degli scontri tra attivisti e forze di sicurezza che si sono registrati anche oggi in Siria. Lo riferiscono i Comitati di coordinamento locale, citati dalla tv satellitare al-Jazeera. Secondo la fonte, i decessi di oggi si concentrano a Hama, Daraa e nella provincia di Damasco. '''KENYA: NAIROBI; POLIZIA UCCIDE CIVILI, SCONTRI E BARRICATE''' Scontri e disordini si sono verificati questa mattina a Kawangware, quartiere della periferia ovest di Nairobi, a poche decine di metri dal centro, dove centinaia di abitanti sono scesi in strada dopo l'uccisione da parte di un agente di polizia di un uomo e del figlio 14enne. Secondo la ricostruzione dei media locali, all'alba la vittima, un venditore ambulante della zona, stava andando con il figlio al mercato locale quando è stato avvicinato da un ufficiale di polizia che era sulle tracce di due banditi che avevano poco prima messo a segno una rapina. I testimoni hanno riferito che i due sono stati uccisi da colpi d'arma da fuoco sparati a distanza ravvicinata. Omicidio a sangue freddo che ha scatenato la rabbia dei residenti che hanno raggiunto la zona e per diverse ore hanno attuauo una violenta protesta, scontrandosi con la polizia in assetto antisommossa. '''INDIA: RAPPORTO TORTURA, QUATTRO MORTI AL GIORNO IN CARCERE''' In India sono morti in media quattro detenuti al giorno negli ultimi dieci anni. Lo sostiene un rapporto di una organizzazione non governativa sull'allarmante fenomeno delle torture nelle carceri o nei commissariati di polizia. Lo studio, intitolato «Tortura in India 2011», condotto dal Centro asiatico per i diritti umani (Achr), ha calcolato che nell'ultimo decennio 14.231 prigionieri sono morti per abusi e maltrattementi inflitti dai carcerieri. Di questi 12.272 erano in custodia giudiziaria e il resto in stato di fermo di polizia. Secondo il corposo rapporto di oltre 100 pagine, pubblicato sul sito internet dell'organizzazione, il record dei decessi si è verificato nello stato del Maharashtra (quello di Mumbai) e in Uttar Pradesh. «Il 99 per cento delle morti in custodia della polizia sono avvenute a causa di torture nelle prime 48 ore di detenzione» ha precisato il responsabile durante la presentazione avvenuta a New Delhi. |
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'''SIT IN DI PROTESTA DEI LAVORATORI E LAVORATRICI DELLE PULIZIE DELLA SAPIENZA AFFIANCATI DA STUDENT*''' Questa mattina l'officina di fisica e l'assemblea coordinata e continuativa contro la precarietà hanno affiancato le lavoratrici e i lavoratori delle pulizie della sapienza in un sit-in di protesta; essi sono in stato di agitazione, date le pessime condizioni di lavoro cui sono sottoposte/i. Ora si è raggiunto l'apice con l'assegnazione dell'appalto per le pulizie de “La Sapienza” all'azienda EUROPROMOS per una cifra inferiore del 26% rispetto ai fondi precedenti con pesanti ripercussioni sulle condizioni di lavoro. La nuova ditta ha imposto spostamenti di sede a molte/i lavoratrici e lavoratori cosicché le ore pagate da “La Sapienza” in molti casi vengono in realtà svolte altrove. Gli operatori e le operatrici in ferie non vengono sostituiti/e e lo stesso vale per i pensionamenti. Per attingere il più possibile ai fondi INPS, inoltre, i lavoratori e le lavoratrici vengono invitati caldamente a prolungare i permessi malattia (superati i tre giorni il pagamento passa dalla ditta all'INPS), tutte assenze che a loro volta non vengono sostituite. Tutto ciò ha portato inevitabilmente ad un carico di lavoro insostenibile dovuto ad una diminuzione effettiva del personale del 40%. Come se non bastasse vengono imposte pesanti diminuzioni in busta paga con meno ore di lavoro dichiarate e ritocchi sugli assegni familiari. L'orario di lavoro viene spezzettato in turni distanti fra loro per costringere i lavoratori e le lavoratrici a rinunciare a parte delle proprie ore di lavoro per favorire l'ingresso di esterni/e. L'equipaggiamento è ridotto al minimo e le lavoratrici e i lavoratori sono costretti ad indossare camici estivi d'inverno, sono sprovvisti/e di mascherine, guanti e di attrezzature antinfortunistiche. Gli operatori e le operatrici sono stati/e costretti/e a firmare la propria presenza ai corsi sulla sicurezza, obbligatori per legge, anche se in realtà non sono mai stati svolti. (CORRISPONDENZA) INCIDENTI LAVORO: OPERAIO FERITO IN STABILIMENTO VICINO ROMA Un operaio di circa 28 anni è rimasto gravemente ferito mentre stava lavorando nello stabilimento Fiorucci di Pomezia, in un reparto appaltato ad una ditta esterna. Il giovane è rimasto incastrato con una mano in un'impastatrice per lavorare l'emulsione della mortadella. Lo fa sapere, in una nota, la Cgil-Cdlt del comprensorio Pomezia-Castelli-Colleferro-Subiaco. «È un incidente gravissimo - afferma il segretario generale della Cgil- che avviene in un reparto che fu dato in appalto ad una ditta esterna anni fa, tramite un accordo sindacale che la Cgil non firmò. Vogliamo anche sottolineare che nel giugno 2009, nello stesso reparto, ci fu un incidente simile e che un delegato della Cgil fu licenziato per aver denunciato il fatto. Non possiamo rimanere in silenzio davanti ad episodi così tragici, la sicurezza dei lavoratori deve essere una priorità.>> (Studio dell'Eurodap, Associazione europea disturbi da attacchi di panico La recessione economica e la crisi dei mercati spaventa gli italiani. Li fa vivere in uno stato di allarme, tanto che uno su tre lascerebbe il Paese. Prima che vada a rotoli. È il quadro che emerge da uno studio dell'Eurodap, Associazione europea disturbi da attacchi di panico, eseguito su un campione di 800 persone. «Il test messo - afferma Paola Vinciguerra, psicoterapeuta e presidente dell'Associazione - chiedeva alle persone di esprimersi su varie situazioni della vita quotidiana, precarietà lavorativa, salute, rapporti sociali, rapporti con il partner. Secondo le riposte ottenute si può dire che oggi un italiano su tre vive da lungo tempo ormai, almeno due anni, in uno stato di allarme. Ha paura. Percepisce l'Italia come un posto pericoloso e insidioso. ) '''ASSOLUZIONE BELLOMONTE-MORLACCHI E DE GENNARO-MORTOLA''' Assoluzione bellomonte e morlacchi Assolti perché «il fatto non sussiste». Manolo Morlacchi (autore di un libro sulla storia della sua famiglia, il padre fondatore delle Br, la madre della Raf), Bruno Bellomonte (per il quale la sinistra sarda si era mobilitata) e Costantino Virgilio non volevano ricostituire le Br. Deplorevole assoluzione De Gennaro e Mortola É di ieri la notizia dell'assoluzione dell' ex capo della polizia ( de gennaro) e l'ex capo della Digos a Genova (mortola) durante il g8 di Genova del 2001; essi sono stati ritenuti non responsabili dell'accusa di aver indotto l'allora questore a mentire quando affermava che la catena di comando partiva dal vertice dell'organizzazione romana. Era stato il procuratore generale nella sua requisitoria finale a chiedere l'assoluzione per i due alti funzionari della Polizia. Gianni De Gennaro, oggi coordinatore dei Servizi segreti, era stato condannato in appello a un anno e 4 mesi di reclusione. Insieme all'allora capo della Digos di Genova, promosso a capo della Polizia ferroviaria a Torino, erano accusati di aver fatto pressioni sull'allora questore di Genova, Francesco Colucci, per fargli ritrattare precedenti dichiarazioni nelle quali attribuiva la responsabilità degli ordini a una catena di comando che partiva dal Viminale, cioè da De Gennaro. |
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EGITTO: ALMENO QUATTRO MORTI AL CAIRO (2) (ANSA) - IL CAIRO, 23 NOV - Nella situazione convulsa di queste ore, durante le quali almeno un centinaio di persone sono state evacuate per intossicazione da lacrimogeni, è difficile fare un bilancio sul numero delle nuove vittime secondo uno dei responsabili del servizio di ambulanze a piazza Tahrir. Alcune fonti mediche parlano di almeno quattro morti mentre il quotidiano online Al Shorhuk afferma che le vittime siano sei. Secondo altre fonti il totale dele vittime è salito in queste ore a 32, rispetto ai 30 comunicati dal ministero della Sanità. NEONATO MUORE INTOSSICATO DA GAS LACRIMOGENI (ANSA) - IL CAIRO, 23 NOV - Un neonato di nove mesi è morto a Tanta, città nel delta del Nilo, dopo avere respirato gas lacrimogeni sparati dalle forze dell'ordine durante la manifestazione nei pressi della Prefettura. Lo riferiscono fonti mediche spiegando che il bimbo era in braccio alla mamma che stava passando per una delle strade laterali rispetto alla Prefettura. EGITTO: GAS NERVINI 'KILLER' INVISIBILI AL CERVELLO IN POCHI MINUTI/SCHEDA (3) = (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Gli altri strumenti di difesa conosciuti contro i gas nervini, soprattutto in campo militare, sono le maschere anti-gas e le tute protettive ermetiche. «Purtroppo però - avverte l'esperto del Gemelli - se i gas vengono utilizzati in un attentato terroristico, la popolazione non è certo attrezzata con questa tipologia di strumenti di difesa». Altra questione, che deriva dalla grande pericolosità di queste devastanti armi chimiche, è quella della contaminazione ambientale. «Il percolato residuo dei gas nervini può inquinare le falde acquifere - conclude Iavicoli - se le armi chimiche vengono utilizzate in ambienti esterni, causando danni irreparabili alle falde. Si allunga così nel tempo la scia di morte e devastazione che possono provocare» Grecia: Altri due espropri di supermercati sono stati realizzati in due diversi quartieri di Atene. Intorno alle ore 18 del 19 novembre un gruppo di persone ha espropriato beni di prima necessità da un supermercato in via Soultani, nel quartiere di Exarchia. Un altro gruppo di compagni ha espropriato la mattina del 20 un supermercato nel quartiere di Galatsi. I beni espropriati sono stati distribuiti tra le persone che stavano al mercato popolare all’aperto, vicino al supermercato. Come viene detto nel comunicato che è stato distribuito durante quest’azione diretta a Galatsi: “La bancarotta non è un’immagine alla televisione. Le coscienze nascono attraverso gli attacchi ai padroni Espropriazione ora!” CRISI: GERMANIA NON RIESCE A VENDERE 35% BUND IN OFFERTA (2) (ANSA) - ROMA, 23 NOV - Secondo il broker Newedge, l'asta dei titoli di Stato tedeschi a 10 anni ha visto la peggiore domanda di tutti i tempi e senza l'intervento «massiccio» della Bundesbank (che avrebbe comprato 2,356 miliardi) sarebbe andato scoperto un ammontare ancora maggiore. Il Tesoro tedesco ha emesso 3,644 miliardi di euro di titoli decennali. ECO S0A QBXB CRISI: RISCHIO DEFAULT FRANCIA E BELGIO VOLA A RECORD (ANSA) - ROMA, 23 NOV - I credit-default swap che misurano il rischio d'insolvenza percepito dai mercati volano a livelli record sul debito di Francia e Belgio. Pesano i timori di costi aggiuntivi per salvare la banca franco-belga Dexia. EST S0B QBXB SPAGNA: CHIEDE PERDONO A VITTIME, ETA ESPELLE 'LA TIGRÈ (ANSA) - MADRID, 23 NOV - Il collettivo ufficiale dei detenuti Eta in Spagna (Eppk) ha espulso una delle sue aderenti più conosciute, Idoia Lopez Riano, detta La Tigre, condannata a otre 2000 anni di carcere per essersi dissociata individualmente dalla violenza e avere chiesto perdono alle vittime, riferisce El Pais. Lopez Riano, 47 anni, nell'Eta dal 1984. Venne arrestata in Francia nel 1994 e estradata in Spagna nel 2001. Negli ultimi mesi la donna ha firmato un documento nel quale si dissocia individualmente dalla violenza e chiede perdono alle vittime. In carcere 'La Tigrè si è laureata in giornalismo ed ha iniziato dipingere. L'Eta ha annunciato il mese scorso la fine della lotta armata, ma secondo El Pais non accetta le dissociazioni individuali dei suoi detenuti. |
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MALTEMPO: TRE MORTI NEL MESSINESE, NEL 2009 LA FRANA DI GIAMPILIERI/IL PRECEDENTE = (RIF: «MALTEMPO: PROTEZIONE CIVILE MESSINA, TRE MORTI ACCERTATI») Messina, 23 nov. - (Adnkronos) - Il violento nubifragio che si è abbattuto sulla provincia di Messina provocando tre morti conta già diversi precedenti. L'ultimo risale all'1 marzo scorso quando un nubifragio si abbatte su Messina e provincia. In quella occasione fortunatamente non si contano vittime ma a Giampilieri due abitazioni vengono evacuate a scopo precauzionale mentre a Galati fango e detriti si staccano da un costone. Una ventina di auto, inoltre, vengono spazzate via dalla furia dell'acqua che invade una strada di una frazione collinare di Messina, Mili San Pietro, dove vengono anche inondati i piani bassi di diverse abitazioni. L'episodio più tragico si verifica il 2 ottobre 2009: Scaletta Zanclea, Santo Stefano Briga, Giampilieri e Messina sud vengono ridotte in ginocchio da frane, crolli e allagamenti. Giampilieri viene devastata. Nel piccolo comune frana infatti un intero costone roccioso. Il bilancio delle vittime è pesantissimo: 37 morti, tantissimi i feriti, oltre mille sfollati e danni per milioni di euro. Strade e case invase dal fango, interi viali allagati, auto sommerse dai detriti. Un scenario drammatico, desolante, ma neanche allora inedito. Il 25 ottobre del 2007 nella provincia di Messina un'alluvione provoca numerosi smottamenti. Anche in questo caso i danni sono ingenti, ma fortunatamente nessuna vittima. ROMA: AGENZIA MOBILITÀ, METRO 'À INTERROTTA TRA TERMINI E ARCO DI TRAVERTINO = Roma, 23 nov. - (Adnkronos) - Agenzia per la Mobilità informa che a Roma, a causa di un intervento tecnico straordinario nella zona di congiunzione tra metro C e metro A, presso la stazione San Giovanni, il servizio della linea A è momentaneamente sospeso e sostituito da bus lungo la tratta tra le stazioni Termini-Travertino. Il servizio è invece regolare tra le stazioni di Termini-Battistini e Travertino-Anagnina. LICENZIATO MINACCIA DI DARSI FUOCO A TARANTO, BLOCCATO DA CC (ANSA) - TARANTO, 23 NOV - Un operaio licenziato dalla ditta 'Idroget Velox', appaltatrice di lavori per conto dell'Acquedotto pugliese, ha inscenato una protesta legandosi con una fune alla porta d'ingresso degli uffici dell'Aqp, in viale Virgilio, minacciando di darsi fuoco utilizzando una bottiglia piena di benzina. I carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile hanno prima cercato di dissuaderlo, ma vista l'insistenza dell'uomo lo hanno prima avvicinato con un escamotage e poi lo hannno bloccato strappandogli dalle mani la bottiglia e l'accendino. Sul posto sono intervenuti anche gli operatori del 118 e i vigili del fuoco. L'operaio Š stato accompagnato all'ospedale 'Moscatì per accertamenti. La recessione economica e la crisi dei mercati spaventa gli italiani. Li fa vivere in uno stato di allarme, tanto che uno su tre lascerebbe il Paese. Prima che vada a rotoli. È il quadro che emerge da uno studio dell'Eurodap, Associazione europea disturbi da attacchi di panico, eseguito su un campione di 800 persone. «Il test messo - afferma Paola Vinciguerra, psicoterapeuta e presidente dell'Associazione - chiedeva alle persone di esprimersi su varie situazioni della vita quotidiana, precarietà lavorativa, salute, rapporti sociali, rapporti con il partner. Secondo le riposte ottenute si può dire che oggi un italiano su tre vive da lungo tempo ormai, almeno due anni, in uno stato di allarme. Ha paura. Percepisce l'Italia come un posto pericoloso e insidioso. |
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ESTERI
SIRIA: ATTIVISTI, 15 MORTI IN SCONTRI IN TUTTO IL PAESE
È di 15 morti il bilancio degli scontri tra attivisti e forze di sicurezza che si sono registrati anche oggi in Siria. Lo riferiscono i Comitati di coordinamento locale, citati dalla tv satellitare al-Jazeera. Secondo la fonte, i decessi di oggi si concentrano a Hama, Daraa e nella provincia di Damasco.
KENYA: NAIROBI; POLIZIA UCCIDE CIVILI, SCONTRI E BARRICATE
- Scontri e disordini si sono verificati questa mattina a Kawangware, quartiere della periferia ovest di Nairobi, a poche decine di metri dal centro, dove centinaia di abitanti sono scesi in strada dopo l'uccisione da parte di un agente di polizia di un uomo e del figlio 14enne. Secondo la ricostruzione dei media locali, all'alba la vittima, un venditore ambulante della zona, stava andando con il figlio al mercato locale quando è stato avvicinato da un ufficiale di polizia che era sulle tracce di due banditi che avevano poco prima messo a segno una rapina. I testimoni hanno riferito che i due sono stati uccisi da colpi d'arma da fuoco sparati a distanza ravvicinata. Omicidio a sangue freddo che ha scatenato la rabbia dei residenti che hanno raggiunto la zona e per diverse ore hanno attuauo una violenta protesta, scontrandosi con la polizia in assetto antisommossa.
INDIA: RAPPORTO TORTURA, QUATTRO MORTI AL GIORNO IN CARCERE
- In India sono morti in media quattro detenuti al giorno negli ultimi dieci anni. Lo sostiene un rapporto di una organizzazione non governativa sull'allarmante fenomeno delle torture nelle carceri o nei commissariati di polizia. Lo studio, intitolato «Tortura in India 2011», condotto dal Centro asiatico per i diritti umani (Achr), ha calcolato che nell'ultimo decennio 14.231 prigionieri sono morti per abusi e maltrattementi inflitti dai carcerieri. Di questi 12.272 erano in custodia giudiziaria e il resto in stato di fermo di polizia. Secondo il corposo rapporto di oltre 100 pagine, pubblicato sul sito internet dell'organizzazione, il record dei decessi si è verificato nello stato del Maharashtra (quello di Mumbai) e in Uttar Pradesh. «Il 99 per cento delle morti in custodia della polizia sono avvenute a causa di torture nelle prime 48 ore di detenzione» ha precisato il responsabile durante la presentazione avvenuta a New Delhi.
ITALIA
SIT IN DI PROTESTA DEI LAVORATORI E LAVORATRICI DELLE PULIZIE DELLA SAPIENZA AFFIANCATI DA STUDENT*
Questa mattina l'officina di fisica e l'assemblea coordinata e continuativa contro la precarietà hanno affiancato le lavoratrici e i lavoratori delle pulizie della sapienza in un sit-in di protesta; essi sono in stato di agitazione, date le pessime condizioni di lavoro cui sono sottoposte/i. Ora si è raggiunto l'apice con l'assegnazione dell'appalto per le pulizie de “La Sapienza” all'azienda EUROPROMOS per una cifra inferiore del 26% rispetto ai fondi precedenti con pesanti ripercussioni sulle condizioni di lavoro.
La nuova ditta ha imposto spostamenti di sede a molte/i lavoratrici e lavoratori cosicché le ore pagate da “La Sapienza” in molti casi vengono in realtà svolte altrove. Gli operatori e le operatrici in ferie non vengono sostituiti/e e lo stesso vale per i pensionamenti. Per attingere il più possibile ai fondi INPS, inoltre, i lavoratori e le lavoratrici vengono invitati caldamente a prolungare i permessi malattia (superati i tre giorni il pagamento passa dalla ditta all'INPS), tutte assenze che a loro volta non vengono sostituite. Tutto ciò ha portato inevitabilmente ad un carico di lavoro insostenibile dovuto ad una diminuzione effettiva del personale del 40%. Come se non bastasse vengono imposte pesanti diminuzioni in busta paga con meno ore di lavoro dichiarate e ritocchi sugli assegni familiari. L'orario di lavoro viene spezzettato in turni distanti fra loro per costringere i lavoratori e le lavoratrici a rinunciare a parte delle proprie ore di lavoro per favorire l'ingresso di esterni/e. L'equipaggiamento è ridotto al minimo e le lavoratrici e i lavoratori sono costretti ad indossare camici estivi d'inverno, sono sprovvisti/e di mascherine, guanti e di attrezzature antinfortunistiche. Gli operatori e le operatrici sono stati/e costretti/e a firmare la propria presenza ai corsi sulla sicurezza, obbligatori per legge, anche se in realtà non sono mai stati svolti.
(CORRISPONDENZA)
INCIDENTI LAVORO: OPERAIO FERITO IN STABILIMENTO VICINO ROMA Un operaio di circa 28 anni è rimasto gravemente ferito mentre stava lavorando nello stabilimento Fiorucci di Pomezia, in un reparto appaltato ad una ditta esterna. Il giovane è rimasto incastrato con una mano in un'impastatrice per lavorare l'emulsione della mortadella. Lo fa sapere, in una nota, la Cgil-Cdlt del comprensorio Pomezia-Castelli-Colleferro-Subiaco. «È un incidente gravissimo - afferma il segretario generale della Cgil- che avviene in un reparto che fu dato in appalto ad una ditta esterna anni fa, tramite un accordo sindacale che la Cgil non firmò. Vogliamo anche sottolineare che nel giugno 2009, nello stesso reparto, ci fu un incidente simile e che un delegato della Cgil fu licenziato per aver denunciato il fatto. Non possiamo rimanere in silenzio davanti ad episodi così tragici, la sicurezza dei lavoratori deve essere una priorità.>>
(Studio dell'Eurodap, Associazione europea disturbi da attacchi di panico
La recessione economica e la crisi dei mercati spaventa gli italiani. Li fa vivere in uno stato di allarme, tanto che uno su tre lascerebbe il Paese. Prima che vada a rotoli. È il quadro che emerge da uno studio dell'Eurodap, Associazione europea disturbi da attacchi di panico, eseguito su un campione di 800 persone. «Il test messo - afferma Paola Vinciguerra, psicoterapeuta e presidente dell'Associazione - chiedeva alle persone di esprimersi su varie situazioni della vita quotidiana, precarietà lavorativa, salute, rapporti sociali, rapporti con il partner. Secondo le riposte ottenute si può dire che oggi un italiano su tre vive da lungo tempo ormai, almeno due anni, in uno stato di allarme. Ha paura. Percepisce l'Italia come un posto pericoloso e insidioso. )
ASSOLUZIONE BELLOMONTE-MORLACCHI E DE GENNARO-MORTOLA
Assoluzione bellomonte e morlacchi
Assolti perché «il fatto non sussiste». Manolo Morlacchi (autore di un libro sulla storia della sua famiglia, il padre fondatore delle Br, la madre della Raf), Bruno Bellomonte (per il quale la sinistra sarda si era mobilitata) e Costantino Virgilio non volevano ricostituire le Br.
Deplorevole assoluzione De Gennaro e Mortola
É di ieri la notizia dell'assoluzione dell' ex capo della polizia ( de gennaro) e l'ex capo della Digos a Genova (mortola) durante il g8 di Genova del 2001; essi sono stati ritenuti non responsabili dell'accusa di aver indotto l'allora questore a mentire quando affermava che la catena di comando partiva dal vertice dell'organizzazione romana.
Era stato il procuratore generale nella sua requisitoria finale a chiedere l'assoluzione per i due alti funzionari della Polizia. Gianni De Gennaro, oggi coordinatore dei Servizi segreti, era stato condannato in appello a un anno e 4 mesi di reclusione. Insieme all'allora capo della Digos di Genova, promosso a capo della Polizia ferroviaria a Torino, erano accusati di aver fatto pressioni sull'allora questore di Genova, Francesco Colucci, per fargli ritrattare precedenti dichiarazioni nelle quali attribuiva la responsabilità degli ordini a una catena di comando che partiva dal Viminale, cioè da De Gennaro.
Gr 13:00
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ESTERI
EGITTO: ALMENO QUATTRO MORTI AL CAIRO (2) (ANSA) - IL CAIRO, 23 NOV - Nella situazione convulsa di queste ore, durante le quali almeno un centinaio di persone sono state evacuate per intossicazione da lacrimogeni, è difficile fare un bilancio sul numero delle nuove vittime secondo uno dei responsabili del servizio di ambulanze a piazza Tahrir. Alcune fonti mediche parlano di almeno quattro morti mentre il quotidiano online Al Shorhuk afferma che le vittime siano sei. Secondo altre fonti il totale dele vittime è salito in queste ore a 32, rispetto ai 30 comunicati dal ministero della Sanità.
NEONATO MUORE INTOSSICATO DA GAS LACRIMOGENI (ANSA) - IL CAIRO, 23 NOV - Un neonato di nove mesi è morto a Tanta, città nel delta del Nilo, dopo avere respirato gas lacrimogeni sparati dalle forze dell'ordine durante la manifestazione nei pressi della Prefettura. Lo riferiscono fonti mediche spiegando che il bimbo era in braccio alla mamma che stava passando per una delle strade laterali rispetto alla Prefettura.
EGITTO: GAS NERVINI 'KILLER' INVISIBILI AL CERVELLO IN POCHI MINUTI/SCHEDA (3) = (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Gli altri strumenti di difesa conosciuti contro i gas nervini, soprattutto in campo militare, sono le maschere anti-gas e le tute protettive ermetiche. «Purtroppo però - avverte l'esperto del Gemelli - se i gas vengono utilizzati in un attentato terroristico, la popolazione non è certo attrezzata con questa tipologia di strumenti di difesa». Altra questione, che deriva dalla grande pericolosità di queste devastanti armi chimiche, è quella della contaminazione ambientale. «Il percolato residuo dei gas nervini può inquinare le falde acquifere - conclude Iavicoli - se le armi chimiche vengono utilizzate in ambienti esterni, causando danni irreparabili alle falde. Si allunga così nel tempo la scia di morte e devastazione che possono provocare»
Grecia: Altri due espropri di supermercati sono stati realizzati in due diversi quartieri di Atene. Intorno alle ore 18 del 19 novembre un gruppo di persone ha espropriato beni di prima necessità da un supermercato in via Soultani, nel quartiere di Exarchia. Un altro gruppo di compagni ha espropriato la mattina del 20 un supermercato nel quartiere di Galatsi. I beni espropriati sono stati distribuiti tra le persone che stavano al mercato popolare all’aperto, vicino al supermercato. Come viene detto nel comunicato che è stato distribuito durante quest’azione diretta a Galatsi:
“La bancarotta non è un’immagine alla televisione. Le coscienze nascono attraverso gli attacchi ai padroni Espropriazione ora!”
CRISI: GERMANIA NON RIESCE A VENDERE 35% BUND IN OFFERTA (2) (ANSA) - ROMA, 23 NOV - Secondo il broker Newedge, l'asta dei titoli di Stato tedeschi a 10 anni ha visto la peggiore domanda di tutti i tempi e senza l'intervento «massiccio» della Bundesbank (che avrebbe comprato 2,356 miliardi) sarebbe andato scoperto un ammontare ancora maggiore. Il Tesoro tedesco ha emesso 3,644 miliardi di euro di titoli decennali.
ECO S0A QBXB CRISI: RISCHIO DEFAULT FRANCIA E BELGIO VOLA A RECORD (ANSA) - ROMA, 23 NOV - I credit-default swap che misurano il rischio d'insolvenza percepito dai mercati volano a livelli record sul debito di Francia e Belgio. Pesano i timori di costi aggiuntivi per salvare la banca franco-belga Dexia.
EST S0B QBXB SPAGNA: CHIEDE PERDONO A VITTIME, ETA ESPELLE 'LA TIGRÈ (ANSA) - MADRID, 23 NOV - Il collettivo ufficiale dei detenuti Eta in Spagna (Eppk) ha espulso una delle sue aderenti più conosciute, Idoia Lopez Riano, detta La Tigre, condannata a otre 2000 anni di carcere per essersi dissociata individualmente dalla violenza e avere chiesto perdono alle vittime, riferisce El Pais. Lopez Riano, 47 anni, nell'Eta dal 1984. Venne arrestata in Francia nel 1994 e estradata in Spagna nel 2001. Negli ultimi mesi la donna ha firmato un documento nel quale si dissocia individualmente dalla violenza e chiede perdono alle vittime. In carcere 'La Tigrè si è laureata in giornalismo ed ha iniziato dipingere. L'Eta ha annunciato il mese scorso la fine della lotta armata, ma secondo El Pais non accetta le dissociazioni individuali dei suoi detenuti.
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MALTEMPO: TRE MORTI NEL MESSINESE, NEL 2009 LA FRANA DI GIAMPILIERI/IL PRECEDENTE = (RIF: «MALTEMPO: PROTEZIONE CIVILE MESSINA, TRE MORTI ACCERTATI») Messina, 23 nov. - (Adnkronos) - Il violento nubifragio che si è abbattuto sulla provincia di Messina provocando tre morti conta già diversi precedenti. L'ultimo risale all'1 marzo scorso quando un nubifragio si abbatte su Messina e provincia. In quella occasione fortunatamente non si contano vittime ma a Giampilieri due abitazioni vengono evacuate a scopo precauzionale mentre a Galati fango e detriti si staccano da un costone. Una ventina di auto, inoltre, vengono spazzate via dalla furia dell'acqua che invade una strada di una frazione collinare di Messina, Mili San Pietro, dove vengono anche inondati i piani bassi di diverse abitazioni. L'episodio più tragico si verifica il 2 ottobre 2009: Scaletta Zanclea, Santo Stefano Briga, Giampilieri e Messina sud vengono ridotte in ginocchio da frane, crolli e allagamenti. Giampilieri viene devastata. Nel piccolo comune frana infatti un intero costone roccioso. Il bilancio delle vittime è pesantissimo: 37 morti, tantissimi i feriti, oltre mille sfollati e danni per milioni di euro. Strade e case invase dal fango, interi viali allagati, auto sommerse dai detriti. Un scenario drammatico, desolante, ma neanche allora inedito. Il 25 ottobre del 2007 nella provincia di Messina un'alluvione provoca numerosi smottamenti. Anche in questo caso i danni sono ingenti, ma fortunatamente nessuna vittima.
ROMA: AGENZIA MOBILITÀ, METRO 'À INTERROTTA TRA TERMINI E ARCO DI TRAVERTINO = Roma, 23 nov. - (Adnkronos) - Agenzia per la Mobilità informa che a Roma, a causa di un intervento tecnico straordinario nella zona di congiunzione tra metro C e metro A, presso la stazione San Giovanni, il servizio della linea A è momentaneamente sospeso e sostituito da bus lungo la tratta tra le stazioni Termini-Travertino. Il servizio è invece regolare tra le stazioni di Termini-Battistini e Travertino-Anagnina.
LICENZIATO MINACCIA DI DARSI FUOCO A TARANTO, BLOCCATO DA CC (ANSA) - TARANTO, 23 NOV - Un operaio licenziato dalla ditta 'Idroget Velox', appaltatrice di lavori per conto dell'Acquedotto pugliese, ha inscenato una protesta legandosi con una fune alla porta d'ingresso degli uffici dell'Aqp, in viale Virgilio, minacciando di darsi fuoco utilizzando una bottiglia piena di benzina. I carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile hanno prima cercato di dissuaderlo, ma vista l'insistenza dell'uomo lo hanno prima avvicinato con un escamotage e poi lo hannno bloccato strappandogli dalle mani la bottiglia e l'accendino. Sul posto sono intervenuti anche gli operatori del 118 e i vigili del fuoco. L'operaio Š stato accompagnato all'ospedale 'Moscatì per accertamenti.
La recessione economica e la crisi dei mercati spaventa gli italiani. Li fa vivere in uno stato di allarme, tanto che uno su tre lascerebbe il Paese. Prima che vada a rotoli. È il quadro che emerge da uno studio dell'Eurodap, Associazione europea disturbi da attacchi di panico, eseguito su un campione di 800 persone. «Il test messo - afferma Paola Vinciguerra, psicoterapeuta e presidente dell'Associazione - chiedeva alle persone di esprimersi su varie situazioni della vita quotidiana, precarietà lavorativa, salute, rapporti sociali, rapporti con il partner. Secondo le riposte ottenute si può dire che oggi un italiano su tre vive da lungo tempo ormai, almeno due anni, in uno stato di allarme. Ha paura. Percepisce l'Italia come un posto pericoloso e insidioso.
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