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 '''G.R. FLASH ORE 9,30'''

PALESTINA - Un militante palestinese è stato ucciso da colpi sparati da soldati israeliani stamani, mentre cercava di fuggire all'arresto nel campo profughi di Balata, non lontano da Nablus, in Cisgiordania. Stando a quanto hanno riferito fonti militari e testimoni oculari, Osama Badra, 27 anni, si è nascosto sul tetto della propria abitazione quando un'unità militare israeliana si è presentata alla porta per arrestarlo. Scoperto, l'uomo ha preso la fuga cominciando a saltare di tetto in tetto, senza fermarsi agli alt intimati dai militari che, stando alle fonti, dopo aver sparato dei colpi di avvertimento in aria, hanno puntato le armi su di lui, uccidendolo.
Sempre stando alle fonti e ai testimoni, Badra era un militante del Fronte di liberazione popolare della Palestina di George Habbash, contrario a ogni compromesso di pace con Israele

GUERRA ALL’IRAQ: GLI USA NON ESCLUDONO L'USO DELL'ARMA NUCLEARE = IN RISPOSTA AD ARMI DI STERMINIO CONTRO TRUPPE AMERICANE O ALLEATE Washington, 11 dic. - Gli Stati Uniti non escludono l'uso di alcuna arma, neanche quello dell'arma nucleare quindi, in una eventuale azione militare contro l'Iraq, se Baghdad dovesse reagire all'intervento usando armi di sterminio contro militari americani o loro alleati. ''Gli Stati Uniti -si legge infatti nel nuovo concetto strategico americano, rivisto per la prima volta dal 1993- continueranno a sostenere che si riservano il diritto di rispondere con forza schiacciante, compreso il ricorso a tutte le opzioni di cui disponiamo, all'uso di armi di sterminio contro gli Stati Uniti, le nostre forze all'estero e contro amici e alleati''. Funzionari dell'amministrazione sottolineano che questo passaggio, aggiunto nella nuova versione del concetto strategico, non implica alcun cambio della politica di deterrenza americana.

Intanto da Baghdad, mentre il capo degli ispettori Onu, Hans Blix, si prepara a consegnare una voluminosa parte del dossier iracheno sul disarmo anche ai membri a rotazione del Consiglio di Sicurezza, in Iraq e' cominciata la terza settimana di sopralluoghi dei siti sospetti. Nella giornata di ieri, gli ispettori, divisi in diversi team, hanno visitato una decina di impianti diversi (quelli giunti nello stabilimento piu' lontano, ad al-Qaem, al confine con la Siria, 400 chilometri a nord-ovest di Baghdad, hanno trascorso la notte li' per riprendere stamane il sopralluogo). E anche oggi gli esperti Onu hanno lasciato di buon'ora il quartier generale al 'Canal Hotel', alla periferia della capitale irachena, con diverse destinazioni. Una squadra si e' fermata nello stabilimento di Karamah, a Taji, una decina di chilometri a nord di Baghdad, un impianto dove un tempo si riteneva che gli iracheni costruissero missili balistici e svilupassero programmi per la guerra batteriologica. La mattinata e' stata animata anche da un inatteso fuori programma perche' uno dei fuoristrada dell'Onu, ormai quasi arrivato in prossimita' dello stabilimento, si e' scontrato con un'automobile di civili iracheni: nulla di grave, ma le accese proteste del conducente hanno interrotto la corsa del Land Cruiser dell'Onu che ha dovuto attendere l'arrivo della polizia, mentre gli ispettori oltrepassavano i cancelli dell'impianto per dare il via al sopralluogo.

ESPERTI USA ISPEZIONANO LA NAVE NORDCOREANA = Esperti americani stanno ancora ispezionando la nave ''So San'' con a bordo una decina di missili Scud, testate, motori per razzi e carburante, fermata nel Golfo di Aden da due unita' militari spagnole impegnate nella missione di pattuglia lanciata lo scorso anno nell'ambito dell'operazione contro il terrorismo internazionale. La nave era salpata dalla Corea del Nord, forse destinato allo Yemen. I 20 container di sei metri per dodici con gli armamenti erano nascosti sotto 40mila sacchi di cemento. - Il carico, che non batteva alcuna bandiera, era stato seguito dai servizi di intelligence americani ''per tutto il suo tragitto'', dalla Corea del Nord sino alla sua intercettazione, a 960 chilometri a est del Corno d'Africa, da parte della fregata spagnola Navarra e da un'unita' di supporto, la Patino. ''Non abbiamo ancora determinato con sicurezza la destinazione finale della nave'' -ha spiegato il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americano, Sean McCormack. ''Riteniamo -ha aggiunto una fonte del governo Usa citata dal New York Times- che questo cargo fosse diretto nello Yemen, ma non sappiamo se il destinatario fosse il governo yemenita, l'Iraq, al Qaeda o altri''. Fra il 1999 e il 2000 la Corea del Nord aveva venduto allo Yemen missili Scud.

 
SULL’ALLARGAMENTO DELL’EUROPA il Ministro della difesa greco PAPANTONIOU si pronuncia a favore dell’ingresso della Turchia- ''La Grecia e' al fianco della Turchia per l'ingresso di Ankara nella Ue''. ministro della Difesa greco, Ioannis Papantoniou, in un'intervista a 'La Repubblica', ricordando che anche per il suo paese l'ingresso nell'Unione ''non fu un'impresa facile. Eppure -sostiene- l'entrata in Europa segno' una svolta, che ha portato oggi alla costruzione di una Grecia molto piu' sviluppata''. ''Ci siamo resi conto -aggiunge il ministro- che non aveva senso guardare al passato. Cosi' ci siamo resi concentrati sulla societa' civile turca: e' questa la classe piu' aperta verso l'Europa. E noi sosteniamo la loro evoluzione. Di piu', vogliamo una Turchia prospera, forte e rilassata. Se questo avverra', potremmo cooperare in maniera molto piu' fruttuosa che in passato''.

Buongiorrrno!!! Apre ieri il Martedì femminista. Informazioni utili per chi fa il GR :)) Chiamando Firenze ieri per l'occupazione della Facoltà di Lettere, abbiamo saputo che oggi (11 dicembre) molto probabilmente occuperanno anche la Facoltà di Scienze Politiche Questo è il numero di un compagno di scienze politiche che può essere chiamato e che al liimite potrebbe fornire altri numeri. Lui è il fratello di Federica di Firenze, si chiama Francesco, e il suo tel è 340/4126886. Baci O.

  • G.R. FLASH ORE 9,30

PALESTINA - Un militante palestinese è stato ucciso da colpi sparati da soldati israeliani stamani, mentre cercava di fuggire all'arresto nel campo profughi di Balata, non lontano da Nablus, in Cisgiordania. Stando a quanto hanno riferito fonti militari e testimoni oculari, Osama Badra, 27 anni, si è nascosto sul tetto della propria abitazione quando un'unità militare israeliana si è presentata alla porta per arrestarlo. Scoperto, l'uomo ha preso la fuga cominciando a saltare di tetto in tetto, senza fermarsi agli alt intimati dai militari che, stando alle fonti, dopo aver sparato dei colpi di avvertimento in aria, hanno puntato le armi su di lui, uccidendolo. Sempre stando alle fonti e ai testimoni, Badra era un militante del Fronte di liberazione popolare della Palestina di George Habbash, contrario a ogni compromesso di pace con Israele

GUERRA ALL’IRAQ: GLI USA NON ESCLUDONO L'USO DELL'ARMA NUCLEARE = IN RISPOSTA AD ARMI DI STERMINIO CONTRO TRUPPE AMERICANE O ALLEATE Washington, 11 dic. - Gli Stati Uniti non escludono l'uso di alcuna arma, neanche quello dell'arma nucleare quindi, in una eventuale azione militare contro l'Iraq, se Baghdad dovesse reagire all'intervento usando armi di sterminio contro militari americani o loro alleati. Gli Stati Uniti -si legge infatti nel nuovo concetto strategico americano, rivisto per la prima volta dal 1993- continueranno a sostenere che si riservano il diritto di rispondere con forza schiacciante, compreso il ricorso a tutte le opzioni di cui disponiamo, all'uso di armi di sterminio contro gli Stati Uniti, le nostre forze all'estero e contro amici e alleati. Funzionari dell'amministrazione sottolineano che questo passaggio, aggiunto nella nuova versione del concetto strategico, non implica alcun cambio della politica di deterrenza americana.

Intanto da Baghdad, mentre il capo degli ispettori Onu, Hans Blix, si prepara a consegnare una voluminosa parte del dossier iracheno sul disarmo anche ai membri a rotazione del Consiglio di Sicurezza, in Iraq e' cominciata la terza settimana di sopralluoghi dei siti sospetti. Nella giornata di ieri, gli ispettori, divisi in diversi team, hanno visitato una decina di impianti diversi (quelli giunti nello stabilimento piu' lontano, ad al-Qaem, al confine con la Siria, 400 chilometri a nord-ovest di Baghdad, hanno trascorso la notte li' per riprendere stamane il sopralluogo). E anche oggi gli esperti Onu hanno lasciato di buon'ora il quartier generale al 'Canal Hotel', alla periferia della capitale irachena, con diverse destinazioni. Una squadra si e' fermata nello stabilimento di Karamah, a Taji, una decina di chilometri a nord di Baghdad, un impianto dove un tempo si riteneva che gli iracheni costruissero missili balistici e svilupassero programmi per la guerra batteriologica. La mattinata e' stata animata anche da un inatteso fuori programma perche' uno dei fuoristrada dell'Onu, ormai quasi arrivato in prossimita' dello stabilimento, si e' scontrato con un'automobile di civili iracheni: nulla di grave, ma le accese proteste del conducente hanno interrotto la corsa del Land Cruiser dell'Onu che ha dovuto attendere l'arrivo della polizia, mentre gli ispettori oltrepassavano i cancelli dell'impianto per dare il via al sopralluogo.

ESPERTI USA ISPEZIONANO LA NAVE NORDCOREANA = Esperti americani stanno ancora ispezionando la nave So San con a bordo una decina di missili Scud, testate, motori per razzi e carburante, fermata nel Golfo di Aden da due unita' militari spagnole impegnate nella missione di pattuglia lanciata lo scorso anno nell'ambito dell'operazione contro il terrorismo internazionale. La nave era salpata dalla Corea del Nord, forse destinato allo Yemen. I 20 container di sei metri per dodici con gli armamenti erano nascosti sotto 40mila sacchi di cemento. - Il carico, che non batteva alcuna bandiera, era stato seguito dai servizi di intelligence americani per tutto il suo tragitto, dalla Corea del Nord sino alla sua intercettazione, a 960 chilometri a est del Corno d'Africa, da parte della fregata spagnola Navarra e da un'unita' di supporto, la Patino. Non abbiamo ancora determinato con sicurezza la destinazione finale della nave -ha spiegato il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americano, Sean McCormack. Riteniamo -ha aggiunto una fonte del governo Usa citata dal New York Times- che questo cargo fosse diretto nello Yemen, ma non sappiamo se il destinatario fosse il governo yemenita, l'Iraq, al Qaeda o altri. Fra il 1999 e il 2000 la Corea del Nord aveva venduto allo Yemen missili Scud.

SULL’ALLARGAMENTO DELL’EUROPA il Ministro della difesa greco PAPANTONIOU si pronuncia a favore dell’ingresso della Turchia- La Grecia e' al fianco della Turchia per l'ingresso di Ankara nella Ue. ministro della Difesa greco, Ioannis Papantoniou, in un'intervista a 'La Repubblica', ricordando che anche per il suo paese l'ingresso nell'Unione non fu un'impresa facile. Eppure -sostiene- l'entrata in Europa segno' una svolta, che ha portato oggi alla costruzione di una Grecia molto piu' sviluppata. Ci siamo resi conto -aggiunge il ministro- che non aveva senso guardare al passato. Cosi' ci siamo resi concentrati sulla societa' civile turca: e' questa la classe piu' aperta verso l'Europa. E noi sosteniamo la loro evoluzione. Di piu', vogliamo una Turchia prospera, forte e rilassata. Se questo avverra', potremmo cooperare in maniera molto piu' fruttuosa che in passato.

gror111202 (last edited 2008-06-26 09:53:25 by anonymous)