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EGITTO

Dopo la partita di calcio a Port Said tra Port said e al-masri. (una delle squadre più seguite in Egitto) ci sono stati scontri. A fine partita con la vittoria del al-masri i racconti sono che la sicurezza interna dopo aver fatto uscire i tifosi del Port Said, abbiano chiuso lo stadio con le transenne e lì sono iniziati gli scontri con gli Ultras del Ahli, gli Ultras hanno un ruolo cruciale negli avvenimenti della rivoluzione, sono ragazzi dall'età media che va dai 16/17 ai 24/25 circa, sono sempre in prima linea sono molto uniti fra di loro, hanno i loro cori che ovviamente non sono solo da tifoseria da stadio, ma di lotta e rivendicazione. Sono gli stessi ragazzi che erano in prima linea insieme agli altri durante gli scontri di Mohammad Mahmud e si incontrano in ogni angolo della città dai cortei alle manifestazioni e ai presidi. Quando hanno aperto i cancelli e li hanno fatti uscire dallo stadio: Sono stati uccisi una settantina circa e i feriti sono intorno ai mille. I feriti gravi sono rimasti negli ospedali di Port Said i feriti lievi sono tornati dalla trasferta al Cairo intorno alle 03.30 ora locale. Ad attenderli c'erano circa mille persone, tra familiari e ragazz* e le ambulanze per i soccorsi. I racconti dei feriti sono agghiaccianti. Molti erano soltanto feriti e nel ricevere i primi soccorsi dalle ambulanze di Port Said sono stati presi e massacrati fino alla morte. Sono state usate pochissime armi da fuoco, per lo più spari per aria e la maggior parte di loro è stata pestata selvaggiamente a morte. La tensione in Egitto è ovviamente alle stelle. Sono diverse migliaia gli egiziani che hanno risposto all’appello lanciato dagli ultras dell’El Ahly de Il Cairo, in piazza nella capitale egiziana con due differenti cortei, uno diretto al Parlamento e l’altro al blindatissimo ministero dell’Interno. Oltre agli ultras partecipano molte donne e giovani rivoluzionari. Le proteste seguono la guerriglia di ieri, quando 70 tifosi sono morti e mille feriti ieri negli scontri e nella fuga di massa dallo stadio di Port Said.

RAGAZZO SUICIDA CON FUOCO, SCONTRI DOPO FUNERALE IL SUICIDIO PER PROTESTA CONTRO la RIMOZIONE del BANCO Al MERCATO (ANSA) - ALGERI, 2 FEB - Violenti disordini nella città algerina di Tiaret dopo la sepoltura di un ragazzo di 22 anni, Gacem Hicham, venditore ambulante, morto dopo essersi dato fuoco per protestare contro l'ordine di rimuovere il suo banco da un mercatino rionale. La vicenda del ragazzo ricorda quella di Mohammed Bouazizi, l'ambulante tunisino di Sidi Bouzid che, nel dicembre del 2010, si diede fuoco per protesta e la cui morte diede il via alla rivolta che causò la fine della dittatura di Zine El Abidine Ben Ali. I manifestanti hanno attaccato, con sassaiole, edifici pubblici e la sede di una radio locale, abbattendo i pali della segnaletica pubblica. Secondo il quotidiano El Watan, il bilancio degli scontri è di venti feriti tra le forze dell'ordine e quattro tra i manifestanti.

SUDAFRICA: UNA CONDANNA ESEMPLARE CONTRO LO “STUPRO CORRETTIVO” Sono stati condannati a 18 anni di carcere i quattro uomini che nel Febbraio 2006, a Khayelitsha vicino a Città del Capo, in Sudafrica, ammazzarono con nove coltellate Zoliswa Nkonyana, dopo averla lapidata.Il motivo dell’agguato fu la condotta dichiaratamente omosessuale della diciannovenne. In Sudafrica la Costituzione protegge le persone in base all’orientamento sessuale, ma di fatto l’omofobia non è tollerata. Già a Dicembre Human Rights Watch aveva denunciato i maltrattamenti nei confronti degli omosessuali, nonostante le leggi liberali vigenti nel paese. Zoliswa è diventata il simbolo della lotta di gay, bisessuali e transessuali in Sudafrica, spesso vittime di crimini atroci. Jayne Arnott di Triangle Project ha dichiarato al canale televisivo News24, che la Corte nei prossimi mesi dovrà giudicare altri quattro, o forse più, casi simili a quello di Zoliswa. Molti di questi, ha continuato la Arnott, sono ascrivibili alla categoria degli “stupri correttivi”, ovvero quando una donna viene ripetutamente violentata da una banda di uomini per "guarirla" dalla sua omosessualità. Secondo fonti sicure, oltre trenta donne sono morte negli ultimi dieci anni per le conseguenze di questa pratica, e per la Fondazione “Luleki Sizwe”, che si occupa proprio di sostenere le vittime dello stupro correttivo, ogni settimana non meno di dieci donne vengono “rieducate” nella sola Città del Capo. Il caso di Zoliswa, tra i processi più lunghi della storia del paese, per la Arnott ha dimostrato come la Corte e la polizia non fossero ancora preparati ad affrontare reati simili.

Cina, Wukan: dopo le proteste, il voto

I cittadini del villaggio di Wukan, nel Guangdong, hanno organizzato oggi un’elezione simbolica, in quello che può essere visto come un piccolo passo verso la conquista dei diritti di base democratici. Il paese si rese protagonista di una forte protesta contro gli abusi di potere e la vendita illegale di ampie porzioni di terreni alla fine dell’anno scorso. Più di 6.000 abitanti del villaggio si sono recati in una scuola locale con un’affluenza dell’80 per cento. “Tutto ciò ha superato le nostre aspettative”, ha detto Yang Semao, uno degli abitanti che hanno organizzato l’elezione, “questo dimostra la nostra passione per la democrazia”. All’elezione ha partecipato anche Xue Jianwan, figlia dell’attivista Xue Jinbo, morto mentre era in custodia nella caserma della polizia del villaggio. Xue ha detto che l’elezione “E’ qualcosa per cui mio padre ha lottato. Vogliamo solo fare del nostro meglio per esaudire le sue ultime volontà”. L’elezione servirà per eleggere un comitato elettorale indipendente che controllerà le future consultazioni, inclusa quella del prossimo 1 marzo, nella quale si eleggerà il comitato del villaggio. Le elezioni a livello di villaggio non sono una novità in Cina, ma il caso di Wukan è del tutto particolare in quanto il voto arriva grazie alle proteste che in dicembre hanno causato l’espulsione del capo villaggio. Il fatto ha obbligato il presidente della provincia Wang a fared elle concessioni, riconoscendo che ci sono stati degli errori a livello locale e dando la possibilità agli abitanti del villaggio di eleggere i propri rappresentanti. Il rischio ora è che, come di solito accade, ci siano pressioni dai ‘piani alti’ per influenzare il risultato.

ATENE: La polizia arresta senzatetto che cercano riparo dal gelo.

Da due giorni nevica ad Atene, e la temperatura è sotto lo zero. Ieri una trentina dei 15.000 senza tetto Ateniesi, insieme con pochi attivisti, h occupato un caffetteria comunale vuota vicino alla facoltà di Legge. Il sindaco di Atene Kaminis li ha denunciati e la polizia antisommossa, subito arrivata, ha arrestato 15 persone che sono tuttora detenute. Il sindaco Kaminis, la cui elezione è stata sostenuta dal Pasok, ha costruito la sua carriera politica come difensore dei diritti civili e quindi, dopo aver probabilmente capito di aver sollevato un vespaio ha ritirato la denuncia, mentre procuratore generale di Atene ha addebitato automaticamente agli arrestati i reati di danneggiamento e di furto di energia elettrica, lasciandoli in galera. Gli arrestati sono stati inizialmente trasferiti alla stazione di polizia di Exarchia dove 100 persone si sono radunate per protestare contro gli arresti, per poi essere trasferiti al quartier generale della polizia dove sono tuttora.

Ban Ki-moon entra a Gaza accolto dal lancio di scarpe, sassi e sabbia

Il Segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, è entrato questa mattina nella Striscia di Gaza.

Ad attenderlo al valico di Eretz, circa 50 cittadini di Gaza, in gran parte familiari di detenuti palestinesi, che hanno lanciato scarpe, sabbia e sassolini contro le auto del convoglio Onu. Nel frattempo l’aviazione israeliana ha attaccato questa mattina all’alba la Striscia di Gaza. Elicotteri apache hanno lanciato un missile contro cittadini palestinesi a Beit Hanoun, nel nord di Gaza. Intanto, da terra l’artiglieria ha lanciato un’altra offensiva attivando a raffica le mitragliatrici. Non si riportano feriti in nessuno dei due attacchi. La radio israeliana ha prontamente giustificato l’intervento di oggi su Gaza con il lancio di razzi partiti ieri sera dal territorio palestinese assediato. Si parla di otto colpi di mortaio lanciati in direzione ovest del Negev. Non si riportano feriti, né danni di altro genere. In quelle ore, la stessa fonte di comunicazione invitava gli israeliani che abitano nelle aree adiacenti al confine con Gaza a mettersi al riparo.

ITALIA

Rivoluzione negli asili, via libera ai figli degli immigrati irregolari Asili aperti anche ai figli degli immigrati senza permesso di soggiorno e libertà di scelta fra tutte le scuole dell’infanzia cittadine, anche non necessariamente le più vicine a casa. Sono queste le principali novità della circolare che regolamenta le iscrizioni ai nidi, alle sezioni primavera e alle materne comunali, pubblicata sul sito del comune di milano. La nuova amministrazione ha tenuto a specificare che i figli degli immigrati non ancora in regola con la residenza anagrafica, ma semplicemente domiciliati a Milano, potranno essere iscritti a scuola. «Non viene richiesto il permesso di soggiorno, a differenza di quel che avveniva con la giunta Moratti, quando dovette intervenire il giudice per costringere il Comune ad accettare anche le iscrizioni dei clandestini.

MILANO

LAVORATORI ISTAT: STAMATTINA A MILANO PRESIDIO FUORI DAGLI UFFICI

Non si ferma la lotta dei rilevatori autorganizzati del censimento Istat di Milano. Questa mattina presidio alle 10.30 fuori dagli uffici. Per protesta i precari hanno abbandonato i posti di lavoro e si sono riversati nelle strade. Chiedono risposte al Comune sulla mancata apertura di una trattativa che migliori le loro condizioni contrattuali, ad oggi illegittime. L’iniziativa segue quella dello scorso lunedì, quando la Digos tentò di interrompere l’assemblea indetta dai rilevatori autorganizzati. La mobilitazione proseguirà anche nei prossimi giorni, fino all’incontro promesso dal comune.

Siparietto


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gror120202 (last edited 2012-02-02 18:47:59 by anonymous)