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'''Processi per i manifestanti del quindici ottobre''' '''Morto sul lavoro'''
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E' stato condannato a due anni Robert Scarlat, secondo capro espiatorio individuato dalla procura dopo la manifestazione del 15 ottobre. Un chiaro intento persecutorio quello che si è abbatutto sulle e sui fermati di quela giornata, con l'accoglimento delle richieste di costituzione in parte civile di ama, atac e roma capitale, venute ad addossare i presunti danni e disservizi di quella giornata sulle spalle delle persone ritenute repsonsabili.
'''Editoriale'''
E' morto Marco Capodiferro, l'operaio di 46 anni rimasto folgorato nella tarda mattinata di ieri ad Acuto (Frosinone), mentre lavorava su un traliccio della linea elettrica. L'uomo, dipendente della ditta Clem di Subiaco, stava lavorando per conto dell'Enel per riparare un guasto alla rete causato dalle eccezionali nevicate degli ultimi giorni.

'''Udienza 15 Ottobre'''
Robert, il ragazzo di origine rumena agli arresti domiciliari da quasi 4
mesi oggi è stato condannato a due anni. In udienza è stata riconosciuta
la legittimità di comune, ama atac e guardie varie con improbabili
referti medici, a costituirsi parte civile.
l'avvocato, chiederà il ricorso in appello in quanto a
robert non sono state revocate le misure cautelari.


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'''Udienza 15 Ottobre'''
Robert, il ragazzo di origine rumena agli arresti domiciliari da quasi 4
mesi oggi è stato condannato a due anni. In udienza è stata riconosciuta
la legittimità di comune, ama atac e guardie varie con improbabili
referti medici, a costituirsi parte civile.
l'avvocato, chiederà il ricorso in appello in quanto a
robert non sono state revocate le misure cautelari.

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Appunti e note redazionali

Fonti

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Sommario

In primo Piano

Morto sul lavoro

E' morto Marco Capodiferro, l'operaio di 46 anni rimasto folgorato nella tarda mattinata di ieri ad Acuto (Frosinone), mentre lavorava su un traliccio della linea elettrica. L'uomo, dipendente della ditta Clem di Subiaco, stava lavorando per conto dell'Enel per riparare un guasto alla rete causato dalle eccezionali nevicate degli ultimi giorni.

Udienza 15 Ottobre Robert, il ragazzo di origine rumena agli arresti domiciliari da quasi 4 mesi oggi è stato condannato a due anni. In udienza è stata riconosciuta la legittimità di comune, ama atac e guardie varie con improbabili referti medici, a costituirsi parte civile. l'avvocato, chiederà il ricorso in appello in quanto a robert non sono state revocate le misure cautelari.

NOTIZIE BREVI

ESTERI

CINA: VIETATO AI GIORNALISTI SEGUIRE ELEZIONI WUKAN Problemi per i giornalisti che intendono seguire le elezioni a Wukan, il tormentato villaggio della provincia del Guangdong, teatro negli ultimi mesi di scontri e proteste. Secondo quanto riferisce il sito di Radio Free Asia, numerosi giornalisti sono stati allontanati da Wukan impedendo loro di coprire lo svolgimento delle elezioni iniziate la scorsa settimana. Sui microblog diversi cronisti raccontano di essere stati invitati dalla polizia e dalle autorità locali a lasciare il villaggio o di essere finiti sotto stretta sorveglianza. Molti hanno lamentato di avere il cellulare sotto controllo. Dai primi di febbraio a Wukan si stanno svolgendo nuove elezioni essendo state annullate quelle del febbraio dell'anno scorso perchè, secondo il governo provinciale del Guangdong, non si erano svolte correttamente. Le proteste erano iniziate a settembre scorso (contro l'esproprio di terre da parte del governo) e hanno raggiunto il culmine dopo la morte di uno dei manifestanti in mano alla polizia. In molti sostengono che le autorità locali siano corrotte e abbiano venduto le loro terre a costruttori senza scrupoli a prezzi stracciati.

CRISI: GRECIA, DOMANI SCIOPERO GENERALE 48 ORE

  • - Scatta domani in Grecia uno sciopero generale di 48 ore. Lo hanno proclamato - scrive Bloomberg - i peacereportersindacati dei settori pubblico e privato, Adedy e Gsee.(AN

TURCHIA: PKK; UCCISI 13 TERRORISTI IN DUE SCONTRI EST S0B QBXB TURCHIA: PKK; UCCISI 13 militanti IN DUE SCONTRI MORTO ANCHE UN MILITARE, DIVERSI FERITI (ANSA) - ANKARA, 9 FEB - Un totale di 13 militanti del Pkk, il Partito indipendentista curdo che agisce in Turchia, sono stati uccisi in due punti dell'est del Paese nelle ultime ore. Lo riferisce l'agenzia turca Anadolu. Nove uomini del Pkk sono stati uccisi e altri tre catturati nella provincia orientale di Bingol dove le forze di sicurezza, seguendo una soffiata, hanno condotto un'operazione in una casa in località Ilicalar. Poco prima quattro militanti erano rimasti uccisi in uno scontro avvenuto a Cukurca, nella provincia sud-orientale di Hakkari. Un soldato e altri sei militari sono rimasti feriti nell'attacco portato da uomini del Pkk, verso le due di notte, contro una postazione dell'esercito. Queste morti si inseriscono nella guerra in corso a fasi alterne dal 1884 fra gli indipendentisti curdi e lo Stato centrale.

ITALIA

Tortura in Italia

In Italia si può torturare a proprio piacimento? Sembra questa l’opinione, provocatoria, di Pietro Marcenaro, presidente della Commissione Diritti Umani di palazzo Madama e senatore del Pd, espressa in conseguenza alla sentenza del tribunale di Asti, pronunciata il 30 gennaio, al termine dell’udienza contro 5 agenti di polizia penitenziaria del carcere di Quarto. Tutti accusati di aggressione e tortura nei confronti di alcuni detenuti. Assolti perché il reato non è previsto dal codice penale.“Le motivazioni della sentenza del tribunale di Asti - sostiene Marcenaro - nel processo contro cinque agenti penitenziari per le violenze commesse contro detenuti nel carcere di quella citta’, dimostrano un’altra volta come in Italia sia possibile torturare impunemente. Il rifiuto finora opposto ad inserire nel codice penale italiano il reato di tortura, come previsto dalla convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura del 1984, che pure l’Italia ha sottoscritto e ratificato, impedisce di perseguire e punire i responsabili di atti gravissimi. Governo e Parlamento hanno il dovere di rimediare immediatamente a questa situazione introducendo nel nostro codice penale, attraverso una procedura d’urgenza, il reato di tortura come definito dalla convenzione Onu. Al tempo stesso si deve procedere alla ratifica del protocollo opzionale del Consiglio d’Europa sulla Tortura (Opcat) che impone ai paesi l’obbligo della vigilanza e del controllo per prevenire e impedire atti di tortura“.

ARRESTI NO TAV: CONFERMATO IL CARCERE PER DUE ARRESTATI Il tribunale del Riesame di Torino ha respinto la richiesta di scarcerazione presentata da due attivisti del centro sociale Askatasuna arrestati insieme ad altre 24 persone per gli scontri fra militanti No Tav e forze dell'ordine dell'estate scorsa in Valle di Susa. Ad altri due indagati, invece, hanno concesso gli arresti domiciliari. Intanto hanno trasferito dal carcere di Toriono al carcere di cuneo Tobia Imperato. Sicuramente il trasferimento è avvenuto dopo le proteste dei giorni scorsi a causa della sospensione delle ore di socialità. Gli stessi compagni hanno denunciato le pesanti condizioni di agibilità all'interno del carcere attraverso una lettera disponibile sul sito www.infoaut.org

No Tav: la protesta continua in carcere

Giovedì 9 febbraio. Il No Tav non si arresta. Nemmeno in carcere. Martedì scorso quattro dei No Tav arrestati il 26 gennaio per legiornate di lotta e di resistenza del 27 giugno e del 3 luglio hanno protestato attivamente contro la cancellazione delle ore di “socialità” concesse dall’amministrazione penitenziaria. La vendetta non si è fatta attendere: questa mattina l’anarchico Tobia Imperato è stato trasferito nel carcere di Cuneo. Secondo quanto scrivono i quotidiani La Stampa e CronacaQui direttori e secondini delle carceri di mezza Italia non vorrebbero i detenuti No Tav, perché sono diventati punto di riferimento per gli altri prigionieri e la situazione, già incandescente per il sovraffollamento, rischia di dilagare in proteste più ampie.

San Precario

Protesta dei rilevatori Istat, Oggi un'azione dei lavoratori dell'istat.

AUDIO

L'amministrazione della cooperativa Cesed, dopo aver richiesto ai lavoratori una quota associativa di 1000 euro, consegna il libro dei soci al collegio dei revisori ed apre una procedura di liquidazione. I 500 mila euro versati dai soci sono a rischio, il posto di lavoro per molti è già saltato. Per altri mancano all'appello i pagamenti di diversi mesi di lavoro.

AUDIO


Gr 13:00

In primo Piano QuitidianoPiemontese

In Italia si può torturare a proprio piacimento? Sembra questa l’opinione, provocatoria, di Pietro Marcenaro, presidente della Commissione Diritti Umani di palazzo Madama e senatore del Pd, espressa in conseguenza alla sentenza del tribunale di Asti, pronunciata il 30 gennaio, al termine dell’udienza contro 5 agenti di polizia penitenziaria del carcere di Quarto. Tutti accusati di aggressione e tortura nei confronti di alcuni detenuti. Assolti perché il reato non è previsto dal codice penale.“Le motivazioni della sentenza del tribunale di Asti - sostiene Marcenaro - nel processo contro cinque agenti penitenziari per le violenze commesse contro detenuti nel carcere di quella citta’, dimostrano un’altra volta come in Italia sia possibile torturare impunemente. Il rifiuto finora opposto ad inserire nel codice penale italiano il reato di tortura, come previsto dalla convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura del 1984, che pure l’Italia ha sottoscritto e ratificato, impedisce di perseguire e punire i responsabili di atti gravissimi. Governo e Parlamento hanno il dovere di rimediare immediatamente a questa situazione introducendo nel nostro codice penale, attraverso una procedura d’urgenza, il reato di tortura come definito dalla convenzione Onu. Al tempo stesso si deve procedere alla ratifica del protocollo opzionale del Consiglio d’Europa sulla Tortura (Opcat) che impone ai paesi l’obbligo della vigilanza e del controllo per prevenire e impedire atti di tortura“.

I fatti astigiani in questione risalgono all’inverno 2004. Secondo l’accusa i detenuti Claudio Renne e Andrea Cirino erano stati costretti ad alloggiare, per alcuni giorni, in un cella di isolamento senza vetri alla finestra, pertanto al freddo, subendo maltrattamenti di vario genere, fino a quando una operatrice sociale del carcere, durante un colloquio con Renne, si accorse delle sue condizioni fisiche e segnalò il caso alla direzione.

TAV: ARRESTI; RIESAME, CONFERMATO CARCERE PER DUE CRO S0A QBXB TAV: ARRESTI; RIESAME, CONFERMATO CARCERE PER DUE (ANSA) - TORINO, 9 FEB - Il tribunale del Riesame di Torino ha respinto la richiesta di scarcerazione presentata da due attivisti del centro sociale Askatasuna arrestati insieme ad altre 24 persone per gli scontri fra militanti No Tav e forze dell'ordine dell'estate scorsa in Valle di Susa. Ad altri due indagati, invece, hanno concesso gli arresti domiciliari.

Intanto hanno trasferito dal carcere di Toriono al carcere di cuneo Tobia Imperato. Sicuramente il trasferimento è avvenuto dopo le proteste dei giorni scorsi a causa della sospensione delle ore di socialità. Gli stessi compagni hanno denunciato le pesanti condizioni di agibilità all'interno del carcere attraverso una lettera che potete leggere sul sito di infoaut.

CINA: VIETATO AI GIORNALISTI SEGUIRE ELEZIONI WUKAN EST S0B QBXB CINA: VIETATO AI GIORNALISTI SEGUIRE ELEZIONI WUKAN (ANSA) - PECHINO, 09 FEB - Problemi per i giornalisti che intendono seguire le elezioni a Wukan, il tormentato villaggio della provincia del Guangdong, teatro negli ultimi mesi di scontri e proteste. Secondo quanto riferisce il sito di Radio Free Asia, numerosi giornalisti sono stati allontanati da Wukan impedendo loro di coprire lo svolgimento delle elezioni iniziate la scorsa settimana. Sui microblog diversi cronisti raccontano di essere stati invitati dalla polizia e dalle autorità locali a lasciare il villaggio o di essere finiti sotto stretta sorveglianza. Molti hanno lamentato di avere il cellulare sotto controllo. Dai primi di febbraio a Wukan si stanno svolgendo nuove elezioni essendo state annullate quelle del febbraio dell'anno scorso perchè, secondo il governo provinciale del Guangdong, non si erano svolte correttamente. Le proteste erano iniziate a settembre scorso (contro l'esproprio di terre da parte del governo) e hanno raggiunto il culmine dopo la morte di uno dei manifestanti in mano alla polizia. In molti sostengono che le autorità locali siano corrotte e abbiano venduto le loro terre a costruttori senza scrupoli a prezzi stracciati.

CRISI: GRECIA, DOMANI SCIOPERO GENERALE 48 ORE ECO S0A QBXB CRISI: GRECIA, DOMANI SCIOPERO GENERALE 48 ORE LO PROCLAMANO SINDACATI GSEE E ADEDY (ANSA) - ROMA, 9 FEB - Scatta domani in Grecia uno sciopero generale di 48 ore. Lo hanno proclamato - scrive Bloomberg - i peacereportersindacati dei settori pubblico e privato, Adedy e Gsee.(AN

TURCHIA: PKK; UCCISI 13 TERRORISTI IN DUE SCONTRI EST S0B QBXB TURCHIA: PKK; UCCISI 13 militanti IN DUE SCONTRI MORTO ANCHE UN MILITARE, DIVERSI FERITI (ANSA) - ANKARA, 9 FEB - Un totale di 13 militanti del Pkk, il Partito indipendentista curdo che agisce in Turchia, sono stati uccisi in due punti dell'est del Paese nelle ultime ore. Lo riferisce l'agenzia turca Anadolu. Nove uomini del Pkk sono stati uccisi e altri tre catturati nella provincia orientale di Bingol dove le forze di sicurezza, seguendo una soffiata, hanno condotto un'operazione in una casa in località Ilicalar. Poco prima quattro militanti erano rimasti uccisi in uno scontro avvenuto a Cukurca, nella provincia sud-orientale di Hakkari. Un soldato e altri sei militari sono rimasti feriti nell'attacco portato da uomini del Pkk, verso le due di notte, contro una postazione dell'esercito. Queste morti si inseriscono nella guerra in corso a fasi alterne dal 1884 fra gli indipendentisti curdi e lo Stato centrale.

appuntamenti

16 febbraio ore 17 a fisica La Sapienza seconda assemblea verso la manifestazione no tav del 25 febbraio in Val Susa

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Appunti e note redazionali

Servizi audio della giornata


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gror120209 (last edited 2012-02-09 18:40:01 by anonymous)