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NOTIZIE BREVI
ESTERI
ITALIA
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ESTERI
BAHREIN ANNIVERSARIO RIVOLTA Ieri nel giorno dell'anniversario, centinaia di dimostranti hanno tentato di rioccupare la piazza della Rotonda intonando slogan contro la monarchia degli al Khalifa e scontrandosi con la polizia schierata a difesa - e in questi ultimi giorni rafforzata - della Rotonda.Hanno raccontato da alcuni testimoni sono volate bottiglie molotov da una parte e gas lacrimogeni e bombe assordanti dall'altra fino a quando la folla e' stata dispersa. Decine di persone sono state arrestate, tra cui alcune donne. Da stamane pattuglie di polizia e blindati leggeri stanno sorvegliando l'area intorno alla Rotonda e bloccano le uscite di diversi villaggi alle porte di Manama per impedire altri assembramenti. Gia' ieri e domenica i tentativi di bloccare l'autostrada che conduce al punto focale della capitale, erano stati vanificati.La richiesta di riforme per piu' democrazia e meno discriminazioni ha innescato le massiccie proteste di febbraio-marzo scorso, trasformatesi, dopo i primi due morti e la dura repressione della monarchia, in una rivolta sedata con l'ausilio delle forze armate congiunte dei Paesi del Golfo.
SIRIA ESERCITO ASSAD DISPIEGATO IN CENTRO DAMASCO PER LA PRIMA VOLTA IN CORSO RASTRELLAMENTI E ARRESTI
- Per la prima volta in undici mesi di rivolta le truppe d'elite siriane hanno preso d'assalto un quartiere centrale di Damasco, facendosi strada con mezzi blindati e sparando in aria colpi di mitragliatrici. Lo hanno riferito attivisti e residenti del quartiere di Barzeh dove al momento sono in corso rastrellamenti e arresti. La quarta divisione armata e le Guardie repubblicane hanno eretto blocchi stradali nelle principali vie di Barzeh dove sono alla caccia i oppositori del presidente Bashar al Assad il quale non rassegnerà le sue dimissioni, assicura da Mosca l'ambasciatore siriano in Russia. L'inviato di Damasco, citato dall'agenzia di stampa Interfax, ha anche detto che la Siria è «categoricamente contraria» al dispiegamento di una missione di caschi blu internazionali.
TUNISIA: ODISSEA FABBRICA LEONI IMMAGINE ECONOMIA PAESE
- La Tunisia, negli ultimi mesi, sta assistendo ad una caduta verticale degli investimenti di capitali stranieri, che non arrivano più, se non con il contagocce e spesso solo in forma di compartecipazione. Il problema principale, oggi, non sembra più quello del livello della sicurezza (che era crollato,nei mesi successivi alla «rivoluzione ) quanto della estrema conflittualità che si è determinata tra imprenditori e sindacati, il quali ultimi hanno deciso di imboccare la strada del confronto duro pur di ottenere i risultati che si sono prefissi. Emblematico della situazione generale è quel che sta accadendo alla Leoni, una industria tedesca di fili elettrici per autovetture, dove la contrapposizione frontale tra proprietà e sindacato sta paralizzando l'attività dello stabilimento di Mateur (a nord di Tunisi), tanto che il management è stato costretto per ben due volte, nell'arco di pochi giorni, a sospendere le attività. Il problema, alla Leoni, è complesso perchè si inserisce in una dinamica particolare all'interno delle maestranze del gruppo (che ha altri due stabilimenti) e che trova nel sindacato di base dell'Unione dei lavoratori tunisini (Utt) il principale protagonista . Ieri c'è stato l'ennesimo capitolo di questa «odissea industriale» perchè, dopo che la Leoni aveva deciso di riaprire la produzione a seguito in un abbozzo di intesa con le maestranze, il segretario locale dell'Utt ha tentato il suicidio con il fuoco davanti alla fabbrica. Episodio (che non ha avuto conseguenze) che ha indotto gli operai a interrompere ancora una volta la produzione. In questoa situazione non poteva restare estranea la società civile di Mateur, che ha partecipato, con i suoi rappresentanti, ad un incontro tra direzione dello stabilimento e le maestranze. Anche perchè l'eventuale chiusura della fabbrica - con gli oltre duemila addetti - sarebbe un colpo durissimo all'economia della zona.
GRECIA; C'È ACCORDO CON CREDITORI PRIVATI L'accordo tra lo Stato greco e i creditori privati «è stato fatto», ma «non sta a una banca commerciale rivelarne i dettagli». Lo ha affermato l'amministratore delegato del gruppo bancario francese Bnp Paribas, Jean-Laurent Bonnafè, durante la presentazione dei risultati annua
ITALIA
VIGILE FUOCO MUORE COLPITO DA INFARTO DURANTE INTERVENTO ANTI INCENDIO
- Un vigile del fuoco di 29 anni è morto nella notte colpito da infarto mentre stava compiendo un intervento nella zona di Vallombrosa (Firenze). L'uomo stava spegnendo l'incendio di una canna fumaria di una abitazione, quando si è sentito male ed è caduto a terra. È stato soccorso dai colleghi e poi dai sanitari del 118, che hanno provato inutilmente a rianimarlo. Il vigile del fuoco è deceduto intorno alle 2 di notte.
LAVORO: NAPOLI; IN CORSO DUE CORTEI PROTESTA SU GRU PIAZZA MUNICIPIO LAVORATORI LINEA 6 METRO (ANSA) - NAPOLI, 15 FEB - Due cortei di protesta sono in corso a Napoli. Uno, nella zona di via Santa Lucia, con la presenza di comitati antidiscarica e mamme 'vulcanichè. Un altro nella zona del lungomare con collettivi e rappresentanti degli studenti. Un gruppo di senza lavoro ha occupato la gru del cantiere di Piazza Municipio a Napoli. Proprio questa mattina era originariamente prevista una manifestazione davanti alla sede della Regione, in via Santa Lucia. La Questura ha però stabilito che si possa tenere un presidio ma in altra zona, in piazza Plebiscito. In mattinata è scattata una sorta di 'zona rossà attorno alla Regione da parte delle forze dell'ordine, anche giornalisti e operatori sono stati allontanati.
SGOMBRATO IMMOBILE OCCUPATO DA MOVIMENTO OCCUPY DI PISA Polizia e carabinieri hanno sgombrato stamani l'edificio occupato nei mesi scorsi dal movimento Occupy Pisa in pieno centro della città. Le operazioni si sono svolte senza incidenti e tre giovani che si trovavano all'interno dell'immobile sono stati denunciati per occupazione abusiva. Lo stabile, in passato appartenente ad una banca, era stato occupato dagli antagonisti per «restituirlo alla città e farne una foresteria per giovani studenti contro il caro degli affitti». Le forze dell'ordine sono intervenute prima delle sette e hanno liberato l'immobile tagliando la catena con la quale era stato chiuso l'accesso, all'interno si trovavano tre compagni che non hanno opposto resistenza.
DIFESA: DI PAOLA, F-35 RIDOTTI DA 131 A 90 VELIVOLI «È stato rivisto il programma dei Joint Strike Fighter», spiega il ministro della Difesa e la modifica ha consigliato «da un punto di vista operativo e di sostenibilità economica l'acquisto di 90 velivoli, con un'importante riduzione di 40» caccia.
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