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ITALIA

Ostia. Riaperto il teatro del lido di Ostia

il Comitato pubblico per la riapertura del Teatro del Lido Verso le 13.30 ha riaperto autonomamente il Teatro del Lido di Ostia. L'intenzione è quella di far ripartire un esperienza fondamentale per un territorio dove mancano spazi di socialità e cultura. Si è tenuta alle 16 la Conferenza stampa presso il Teatro in Via delle Sirene. CORRISPONDENZA

ONDA ANOMALA: CONTESTAZIONI A L'AQUILA E A TRENTO L'inaugurazione del Musp, il pomposo Modulo ad Uso Scolastico Provvisorio, nuova sede dell'Itas a L'Aquila, è stata accompagnata dalle proteste dei 180 studenti dell'Itc, Istituto tecnico commerciale, per il quale ad oggi non sono previste strutture antisismiche. I ragazzi hanno appeso manifesti mortuari con la scritta "il giorno 6 aprile è venuto a mancare l'Itc presso la zona rossa della città. I funerali si svolgeranno il 26 febbraio presso il Musp Itas in Collesapone. Non fiori, ma classi antisismiche". Insieme ad alcuni docenti, gli studenti hanno cercato di partecipare all'inaugurazione del Musp ma sono stati bloccati duramente dalle forze dell'ordine. Alcuni insegnanti dell'Itc, componenti del Consiglio dove siedono rappresentanti di entrambi gli istituti, hanno inoltre lamentato di non essere stati neanche invitati oggi all'inaugurazione. Da L'Aquila a Trento, dove oltre 700 studenti hanno sfidato il maltempo per contestare la Provincia trentina. In base all'autonomia di cui dispone, l'ente locale ha realizzato una controriforma scolastica firmata dall'assessore Dalmaso e dal presidente Dellai. Secondo l'Onda trentina, questo provvedimento è addirittura peggio rispetto a quelli disastrosi già approvati dalla Gelmini.

Arresti in diverse città italiane di presunti militanti del PKK La Procura di Venezia ha emesso oggi undici provvedimenti di custodia cautelare contro 16 persone (arrestati dieci curdi e un italiano) indagate nell'ambito di un' inchiesta a carico di presunti membri di una rete di reclutamento per il Partito Curdo dei Lavoratori (Pkk) in Italia. L'indagine, svoltasi parallelamente anche in Francia, ha coinvolto Roma, Treviso, Pisa, Modena, Torino, Udine, Pordenone e Milano. L'accusa per tutti è quella di aver messo in piedi una struttura di reclutamento incaricata di trovare in Europa persone e risorse da impiegare in Kurdistan.Vale la pena sottolineare, visto che l'accusa parla di reclutamento per il PKK,il partito dei lavoratori del Kurdistan, che lo stesso PKK sta osservando un cessate il fuoco unilaterale dal marzo 2009 e che gli sforzi di questo ultimo anno e mezzo vanno in direzione di una soluzione pacifica e negoziata al conflitto in atto dal 1984.Obiettivo del gruppo, secondo i magistrati italiani, sarebbe invece la selezione di militanti da addestrare per commettere atti di "terrorismo" in Turchia. Il Pkk, dagli anni Ottanta, lotta contro il governo centrale di Ankara per ottenere il rispetto dei diritti umani e civili della minoranza curda in Turchia. Il leader del Pkk, Abdullah Ocalan, in carcere dal 1999 nell'isola di Imrali, ha scritto e consegnato alle autorità turche, nei mesi scorsi, la sua roadmap come contributo a un possibile e auspicabile processo di pace.La roadmap non è stata ancora consegnata ai legali di Ocalan. Secondo le agenzie di stampa, l'operazione di questa mattina si è svolta con il contributo delle strutture antiterrorismo di Germania, Belgio ed Olanda. Il PKK è nella lista europea delle organizzazioni terroristiche. In Italia sarebbero stati scoperti quattro campi di addestramento: due nel pordenonese, uno in provincia di Taranto, e uno in Centro Italia.

Con la legge sulla sicurezza “nessuna integrazione per 3 mila minori stranieri

ROMA. Primo studio di Save the Children sull’applicazione della nuova legge sulla sicurezza. Nei primi undici mesi del 2009 3.000 minori stranieri non accompagnati (7.988 quelli presenti in Italia al 15 novembre 2009) “hanno visto il proprio percorso di integrazione bloccato”. Colpa della nuova normativa sulla sicurezza (L. 94/2009) entrata in vigore sei mesi fa secondo Save the Children, che ha presentato oggi i risultati di uno primo studio sugli effetti della nuova legge, che prende in analisi l’applicazione in sei città: Roma, Palermo, Napoli, Torino, Ancona, Milano. La stima dell’organizzazione è basata sui dati disponibili e su interviste  a testimoni privilegiati . Secondo l’organizzazione “i criteri più severi per la conversione del permesso di soggiorno, che prevedono la permanenza di almeno tre anni sul territorio italiano prima del conseguimento della maggiore età e aver seguito un percorso di integrazione sociale di almeno due anni preso un ente riconosciuto, stanno già facendo sentire i loro effetti, riducendo di fatto la già esigua gamma di possibilità che questi minori, per la maggior parte adolescenti di 16 e 17 anni, hanno di compiere un percorso di accoglienza, regolarizzazione e integrazione”. I 2503 ragazzi minorenni segnalati per la prima volta nei primi mesi del 2009, rischiano di subire le restrizioni della nuova legge soprattutto in tema di conversione del permesso di soggiorno alla maggiore età. Tra questi infatti “ben 1900 non matureranno i requisiti temporali richiesti dalla normativa in vigore, in particolare i tre anni di permanenza sul territorio nazionale, pur avendo già avviato un percorso d’integrazione”. Ci sono poi altri 4559 minori, segnalati negli anni precedenti e divenuti maggiorenni nel 2009, di cui solo l’80% è riuscito a convertire il permesso di soggiorno subito dopo essere diventato maggiorenne e prima dell’entrata in vigore della legge in esame. Di fatto circa 900 neomaggiorenni, pur avendo sostenuto un percorso di integrazione molto lungo, non hanno maturato i requisiti temporali richiesti dalla nuova normativa.

Bologna la Curia proprietaria di uno stabile in cui vivono in condizioni disumane famiglie di italiani e migranti

Muri scrostati e appartamenti distrutti, chiusi con una catena da bicicletta. Televisori abbandonati, sporcizia ovunque e come unico avvertimento del pericolo una scritta rossa a matita sul muro: «Danger». Lo stabile di via Murri è quello che Monsignor Ernesto Vecchi definisce «la casbah», di proprietà della Fondazione Giacomo Lercaro, che ospita famiglie italiane ed extracomunitarie definite «bisognose e che il Comune non vuole». I prezzi degli affitti non sono molto lontani da quelli di mercato. Quasi 600 euro per un appartamento con due camere, 450 euro per una casa con camera e cucina, 326 euro per un monolocale. Alcuni di questi appartamenti vengono definiti «ad uso gratuito». Ci sono inquilini che non riescono a pagare l´affitto e l´intimazione di sfratto per morosità mandata dal Tribunale, e firmata dallo stesso Vecchi, non è mai stata resa esecutiva. «Per noi questo stabile non è un guadagno spiega Adriano Guarnieri, portavoce del Cardinale e vicepresidente della Fondazione che fa capo a Vecchi.La sequenza di corridoi sporchi che porta nella casa di Rached Mohamed, di origine marocchina che abita qui con moglie e tre figli e da più di un anno non paga l´affitto, fa sperare che i lavori di ristrutturazione arrivino presto. «Qui corrono topi e scarafaggi, mia figlia non dorme perché ha paura che entrino in casa - dice la moglie di Rached - non ci sono gli scuri alle finestre, c´è troppa umidità e i miei figli hanno l´asma. Mio marito non paga l´affitto che è quasi di 600 euro perché guadagna 786 euro al mese lordi. Non ce la fa. Io penso che sarebbe meglio tornare in Marocco».

ESTERI

Nuovo attacco dei talebani nel centro di Kabul: almeno 17 morti Nuovo attacco dei talebani questa mattina nel cuore di Kabul, svegliata da due potenti esplosioni.Alle 6:30 ora locale un kamikaze si è fatto esplodere in pieno centro, davanti all'hotel Safi che ospita personale straniero di nazionalità indiana.Un portavoce del ministero degli Interni di Kabul ha reso noto che tra loro ci sarebbe anche un cittadino italiano. Lo stesso ministero ha affermato, successivamente, che l'uomo è un agente dei servizi segreti coloito da un proiettile dopo l'esplosione.Pochi minuti dopo un altro kamikaze si è fatto saltare nella stessa zona. Un terzo uomo è stato ucciso dalla polizia afgana al termine di una lunga sparatoria.Le vittime dell'attacco sono almeno diciassette. Almeno una trentina i feriti, 17 dei quali sono arrivati al locale ospedale di Emergency. Sei di loro sono, in condizioni più gravi, sono stati ricoverati. Tra questi due poliziotti. Gli altri sono civili.Ora la situazione in città è tornata calma, ma il centro è ancora chiuso al traffico e presidiato dalla polizia e da truppe Nato."Abbiamo colpito sin da subito i luoghi dove risiedevano gli stranieri a Kabul che erano il nostro obiettivo». Lo afferma il portavoce dei talebani, Dabhullah Mujahid, spiegando la dinamica dell'attacco compiuto oggi a Kabul. Il messaggio, secondo l'agenzia Aki è apparso poco fa in Pashtun e in lingua araba, Mujahid spiega che "un gruppo di mujahidin, che aveva con sè armi leggere e pesanti e anche degli ordigni, sono entrati alle 7 ora locale nella città di Kabul e hanno attaccato in particolare un luogo dove si trovano gli stranieri, l'hotel Safi, che si trova vicino alla sede del ministero dell'Interno". Mujahid afferma che gli assalitori hanno "iniziato prima a sparare contro gli agenti della polizia con le armi leggere. Subito dopo uno di loro si è fatto saltare in aria contro l'hotel Safi Landmark, uccidendo e ferendo numerosi stranieri".

Ebraicizzazione di Gerusalemme: 600 nuove case per gli israeliani La commissione di pianificazione distrettuale israeliana ha approvato la costruzione di 600 nuove abitazioni a Gerusalemme est: lo hanno riportato oggi i media israeliani.Secondo il quotidiano Haaretz, le case saranno posizionate vicino all'insediamento ebraico illegale di Pisgat Ze'ev ed al quartiere palestinese di Shu'fat.Il numero di unità abitative previsto dal progetto, originariamente 1.100, è stato in seguito ridotto a 600 quando è stato rivelato che gran parte del terreno scelto per la costruzione è proprietà privata palestinese.Nel frattempo, due case nel vicino quartiere palestinese di Beit Hanina sono in corso di demolizione, mentre otto famiglie di Silwan hanno ricevuto avvisi che annunciano il prossimo abbattimento delle loro case. Mercoledì, operai municipali israeliani sono giunti nell'area accompagnati da guardie armate.Il terreno sul quale sono costruiti gli insediamenti israeliani di Gerusalemme est è considerato illegale dalla legge internazionale, in quanto quest'ultima non riconosce la sovranità israeliana sulla parte orientale della città, occupata nel 1967. L'ulteriore estensione dell'occupazione ebraica ha suscitato condanne a livello mondiale, mentre i palestinesi dell'area continuano a ricevere ordini di sfratto, nonostante la giurisdizione dei tribunali israeliani non copra Gerusalemme est.Di conseguenza, com'è ovvio, la Corte internazionale ha definito illegali tutti gli insediamenti costruiti da Israele nelle zone occupate della Città Santa.E' sempre di oggi la notizia che per la prossima festa ebraica di Purim, la Striscia di Gaza sarà completamente sigillata per tre giorni.Lo ha annunciato oggi l'esercito di occupazione israeliano.Ieri, due valichi di Gaza sono stati aperti per permettere il passaggio di cento camion carichi di aiuti umanitari, prodotti commerciali, e carburante.Parallelamente e sempre in occasione della festa ebraica, il ministero della Difesa ha imposto la chiusura totale della Cisgiordania e di Gerusalemme. INTANTO Diversi scontri si sono verificati ieri nella città cisgiordana di Hebron, durante le proteste di centinaia di palestinesi contro una dichiarazione rilasciata domenica dal primo ministro Benjamin Netanyahu,secondo cui la moschea Ibrahimi farebbe parte del patrimonio culturaleebraico. Secondo fonti mediche, almeno cinque palestinesi sarebbero stati ricoverati, mentre altri avrebbero ricevuto soccorsi per aver inalato del gas lacrimogeno. Tra questi vi sarebbe l'ex ministro dell'Informazione Mustafa Barghuthi, ricoverato all'ospedale al-Muhtaseb insieme a quattro dei suoi figli.

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gror120226 (last edited 2010-02-26 18:21:45 by anonymous)