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'''Sabato 3 marzo oltre 1.000 persone hanno sfilato nel quartiere Kypselli ad Atene, in solidarietà alle occupazioni e agli spazi urbani auto-organizzati in una dimostrazione indetta dai centri sociali del centro di Atene.'''

Ecco l’appello delle occupazioni di Patision 61 & squat Skaramanga:

"A metà novembre è stato lanciato un nuovo accordo tra il comune di Atene e la polizia di stato per iniziare una gestione congiunta del centro della città. Inizialmente il loro obiettivo era l’occupazione del "Mercato Comunale di Kypselli", che affronta le esigenze abitative dei residenti locali, a cui è seguita la denuncia d’ufficio del pubblico ministero contro l’occupazione di via "Lela Karayiannis 37", per lanciare poi un’ ulteriore serie di interventi.
La povertà e la miseria sono in crescita nei quartieri del centro di Atene. Allo stesso tempo sono sempre più in aumento gli attacchi di polizia e fascisti contro i piccoli venditori ambulanti immigrati, contro i tossicodipendenti e i senza dimora. Del resto la promozione del cannibalismo sociale, e la guerra ideologica globale sono le armi tattiche del potere per il "divide et impera”. In questo sforzo dello Stato e del capitale, l’amministrazione di Atene assume più fortemente il ruolo di garante dello sviluppo e del corretto funzionamento della città.
Oggi, quando la crisi è più evidente che mai, mentre la società impoverisce sempre di più e, quando le rivolte non hanno più bisogno di scintille ... la maggior parte delle persone inizia a tracciare il percorso di lotta.
Così, occupazione e progetti auto-organizzati, punti di incontro e di intersezione delle lotte, sono di nuovo sotto tiro.
E noirispondiamo che:
Noi siamo l’arsenale del rispetto reciproco e della solidarietà tra gli oppressi e siamo le cellule della resistenza senza compromessi.
Siamo centri di circolazione per gli strumenti e le pratiche ostili al sistema
Siamo laboratori di fermento sociale dei bisogni e desideri fuori dalle divisioni etniche, religiose e di genere

Resstenza contro i piani di "pulizia" del centro di Atene!
Giù le mani dalle occupazioni di via Karayiannis Lela 37 e del “Mercato Comunale di Kypselli!

'''ABYAN, SCONTRI E DECINE DI VITTIME'''

Combattimenti ad ampia scala sono avvenuti ieri nella provincia di Abyan, nel sud dello Yemen, tra forze governative e combattenti che i media locali definiscono affiliati ad Al Qaida. Secondo un bilancio fornito dal quotidiano in lingua inglese ‘Yemen Post’, i morti tra i soldati sarebbero almeno 41 (ma altre fonti riferiscono 78) , ignoto invece quello tra i ribelli. La stessa fonte riferisce che ad attaccare alcune postazioni militari sono stati i ribelli nei distretti di Lawdar e al Kawd.

L’agenzia di stampa ‘Saba’, organo di stampa vicino al governo, ha confermato i combattimenti e la dinamica sostenendo che i soldati sono poi riusciti a riprendere il pieno controllo della situazione e a riaprire la strada di collegamento tra Zinjibar, capoluogo della provincia, e Wadi Dawfas.

La provincia di Abyan è stata teatro di aspri combattimenti nei mesi scorsi con i presunti affiliati di al Qaida che per tre mesi sono anche riusciti a tenere sotto controllo Zinjibar. A causa della generale insicurezza migliaia di civili sono stati costretti alla fuga.

In un’intervista rilasciata al quotidiano Al Sharq Al Awsat (edito a Londra con finanziamenti sauditi), il nuovo presidente yemenita Abdu Rabu Mansour Hadi ha ribadito l’impegno a fare del dialogo lo strumento per riappacificare un paese scosso da un anno di crisi politica, dal riemergere di spinte autonomiste e dalla presenza di gruppi armati.

Line 37: Line 64:

'''Crolla palco per Laura Pausini
un operaio morto, due feriti'''

E' rimasto schiacciato sotto i tubi del palco che stava costruendo per il concerto di Laura Pausini a Reggio Calabria. La vittima è Matteo Armelini, di 32 anni, romano, che lavorava per una delle società di supporto tecnico agli spettacoli di diversi artisti in giro per l'Italia. Una tragedia simile a quella che a dicembre dello scorso anno era costata la vita a Francesco Pinna 1, il ragazzo di 20 anni morto a Trieste nel cantiere allestito per lo spettacolo di Jovanotti.

L'incidente ha provocato anche due feriti, entrambi ricoverati agli ospedali Riuniti di Reggio Calabria. La sciagura si è verificata intorno alle 2 di notte al Calapalafiore, il palazzetto dello sport che spesso viene utilizzato per i grandi concerti e i tour che fanno tappa nella città dello Stretto.

'''No Tav: 39 denunce per il blocco della stazione a Brescia'''

Non è passata indenne la manifestazione No Tav svoltasi giovedì sera in piazza Loggia a Brescia. Perché, sebbene il presidio nella piazza centrale si sia svolto in maniera tranquilla e senza incidenti, non è andata così nei pressi della stazione ferroviaria cittadina. Qui, intorno alle 20, alcuni manifestanti hanno occupato per diversi minuti i binari 1, 2 e 3. Altri, invece, hanno invaso il casello dell’autostrada A4 di Rovato.
In relazione all’occupazione della stazione ferroviaria, la questura ha reso noto che sono stati identificati 29 manifestanti (alcuni minorenni) aderenti ai centri sociali “Magazzino47”e “Kollettivo Studenti in Lotta” di Brescia. La questura ha precisato che queste persone verranno deferite all’autorità giudiziaria in quanto giudicati responsabili dei reati di manifestazione non autorizzata, interruzione di pubblico servizio, accensioni pericolose, travisamento e danneggiamento.
Per quanto riguarda ciò che è accaduto a Rovato, secondo la questura evento organizzato da diversi gruppi di antagonisti provenienti, oltre che dal centro sociale “28 Maggio” di Rovato, da analoghe compagini di Bergamo e Cremona, dieci manifestanti aderenti al centro sociale rovatese sono stati denunciati per manifestazione non autorizzata (art. 18 T.U.L.P.S.). Il lavoro degli inquirenti è tuttora in corso per identificare altri responsabili dei due episodi di disordine avvenuti a margine della manifestazione.

'''Rapine a immigrati,arrestati 4 agenti'''

La squadra mobile di Bologna ha arrestato questa mattina quattro poliziotti in servizio sulle volanti. Sono accusati di due rapine ai danni di extracomunitari durante controlli. In un caso, secondo l'accusa, una vittima sarebbe stata anche sequestrata e aggredita.


'''Un’altra battaglia in corso Brunelleschi

Dopo due mesi di relativa tranquillità si riaprono le danze dentro al Cie di corso Brunelleschi a Torino. Questa sera, poco prima delle nove, un bel po’ di prigionieri dell’area rossa hanno tentato la fuga, uscendo dall’area e provando a raggiungere il muro. Intercettati dalla polizia, sono stati riportati nell’area. Da lì in poi, il casino: anche nelle altre sezioni è iniziata la rivolta, con la gente che spingeva sulle reti e le danneggiava nella speranza di guadagnarsi la libertà. In mezzo alla confusione sono stati appiccati anche degli incendi. Ottenuti i rinforzi, la polizia ha circondato il Centro con le volanti e una qurantina di agenti in tenuta antisommossa hanno fatto irruzione nell’area blu, per tranquillizzare gli animi a forza di manganelli e lacrimogeni.

Ascoltate questa ascoltatrice di Radio Blackout, che racconta in diretta i tentativi di fuga che continuano oltre un’ora e mezza dopo l’inizio della rivolta, tentativi in parte vanificati dalle indicazioni date alla polizia da alcuni dei vicini di casa ai balconi. (da Macerie)

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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Sabato 3 marzo oltre 1.000 persone hanno sfilato nel quartiere Kypselli ad Atene, in solidarietà alle occupazioni e agli spazi urbani auto-organizzati in una dimostrazione indetta dai centri sociali del centro di Atene.

Ecco l’appello delle occupazioni di Patision 61 & squat Skaramanga:

"A metà novembre è stato lanciato un nuovo accordo tra il comune di Atene e la polizia di stato per iniziare una gestione congiunta del centro della città. Inizialmente il loro obiettivo era l’occupazione del "Mercato Comunale di Kypselli", che affronta le esigenze abitative dei residenti locali, a cui è seguita la denuncia d’ufficio del pubblico ministero contro l’occupazione di via "Lela Karayiannis 37", per lanciare poi un’ ulteriore serie di interventi. La povertà e la miseria sono in crescita nei quartieri del centro di Atene. Allo stesso tempo sono sempre più in aumento gli attacchi di polizia e fascisti contro i piccoli venditori ambulanti immigrati, contro i tossicodipendenti e i senza dimora. Del resto la promozione del cannibalismo sociale, e la guerra ideologica globale sono le armi tattiche del potere per il "divide et impera”. In questo sforzo dello Stato e del capitale, l’amministrazione di Atene assume più fortemente il ruolo di garante dello sviluppo e del corretto funzionamento della città. Oggi, quando la crisi è più evidente che mai, mentre la società impoverisce sempre di più e, quando le rivolte non hanno più bisogno di scintille ... la maggior parte delle persone inizia a tracciare il percorso di lotta. Così, occupazione e progetti auto-organizzati, punti di incontro e di intersezione delle lotte, sono di nuovo sotto tiro. E noirispondiamo che: Noi siamo l’arsenale del rispetto reciproco e della solidarietà tra gli oppressi e siamo le cellule della resistenza senza compromessi. Siamo centri di circolazione per gli strumenti e le pratiche ostili al sistema Siamo laboratori di fermento sociale dei bisogni e desideri fuori dalle divisioni etniche, religiose e di genere

Resstenza contro i piani di "pulizia" del centro di Atene! Giù le mani dalle occupazioni di via Karayiannis Lela 37 e del “Mercato Comunale di Kypselli!

ABYAN, SCONTRI E DECINE DI VITTIME

Combattimenti ad ampia scala sono avvenuti ieri nella provincia di Abyan, nel sud dello Yemen, tra forze governative e combattenti che i media locali definiscono affiliati ad Al Qaida. Secondo un bilancio fornito dal quotidiano in lingua inglese ‘Yemen Post’, i morti tra i soldati sarebbero almeno 41 (ma altre fonti riferiscono 78) , ignoto invece quello tra i ribelli. La stessa fonte riferisce che ad attaccare alcune postazioni militari sono stati i ribelli nei distretti di Lawdar e al Kawd.

L’agenzia di stampa ‘Saba’, organo di stampa vicino al governo, ha confermato i combattimenti e la dinamica sostenendo che i soldati sono poi riusciti a riprendere il pieno controllo della situazione e a riaprire la strada di collegamento tra Zinjibar, capoluogo della provincia, e Wadi Dawfas.

La provincia di Abyan è stata teatro di aspri combattimenti nei mesi scorsi con i presunti affiliati di al Qaida che per tre mesi sono anche riusciti a tenere sotto controllo Zinjibar. A causa della generale insicurezza migliaia di civili sono stati costretti alla fuga.

In un’intervista rilasciata al quotidiano Al Sharq Al Awsat (edito a Londra con finanziamenti sauditi), il nuovo presidente yemenita Abdu Rabu Mansour Hadi ha ribadito l’impegno a fare del dialogo lo strumento per riappacificare un paese scosso da un anno di crisi politica, dal riemergere di spinte autonomiste e dalla presenza di gruppi armati.

ITALIA

Crolla palco per Laura Pausini un operaio morto, due feriti

E' rimasto schiacciato sotto i tubi del palco che stava costruendo per il concerto di Laura Pausini a Reggio Calabria. La vittima è Matteo Armelini, di 32 anni, romano, che lavorava per una delle società di supporto tecnico agli spettacoli di diversi artisti in giro per l'Italia. Una tragedia simile a quella che a dicembre dello scorso anno era costata la vita a Francesco Pinna 1, il ragazzo di 20 anni morto a Trieste nel cantiere allestito per lo spettacolo di Jovanotti.

L'incidente ha provocato anche due feriti, entrambi ricoverati agli ospedali Riuniti di Reggio Calabria. La sciagura si è verificata intorno alle 2 di notte al Calapalafiore, il palazzetto dello sport che spesso viene utilizzato per i grandi concerti e i tour che fanno tappa nella città dello Stretto.

No Tav: 39 denunce per il blocco della stazione a Brescia

Non è passata indenne la manifestazione No Tav svoltasi giovedì sera in piazza Loggia a Brescia. Perché, sebbene il presidio nella piazza centrale si sia svolto in maniera tranquilla e senza incidenti, non è andata così nei pressi della stazione ferroviaria cittadina. Qui, intorno alle 20, alcuni manifestanti hanno occupato per diversi minuti i binari 1, 2 e 3. Altri, invece, hanno invaso il casello dell’autostrada A4 di Rovato. In relazione all’occupazione della stazione ferroviaria, la questura ha reso noto che sono stati identificati 29 manifestanti (alcuni minorenni) aderenti ai centri sociali “Magazzino47”e “Kollettivo Studenti in Lotta” di Brescia. La questura ha precisato che queste persone verranno deferite all’autorità giudiziaria in quanto giudicati responsabili dei reati di manifestazione non autorizzata, interruzione di pubblico servizio, accensioni pericolose, travisamento e danneggiamento. Per quanto riguarda ciò che è accaduto a Rovato, secondo la questura evento organizzato da diversi gruppi di antagonisti provenienti, oltre che dal centro sociale “28 Maggio” di Rovato, da analoghe compagini di Bergamo e Cremona, dieci manifestanti aderenti al centro sociale rovatese sono stati denunciati per manifestazione non autorizzata (art. 18 T.U.L.P.S.). Il lavoro degli inquirenti è tuttora in corso per identificare altri responsabili dei due episodi di disordine avvenuti a margine della manifestazione.

Rapine a immigrati,arrestati 4 agenti

La squadra mobile di Bologna ha arrestato questa mattina quattro poliziotti in servizio sulle volanti. Sono accusati di due rapine ai danni di extracomunitari durante controlli. In un caso, secondo l'accusa, una vittima sarebbe stata anche sequestrata e aggredita.

Un’altra battaglia in corso Brunelleschi

Dopo due mesi di relativa tranquillità si riaprono le danze dentro al Cie di corso Brunelleschi a Torino. Questa sera, poco prima delle nove, un bel po’ di prigionieri dell’area rossa hanno tentato la fuga, uscendo dall’area e provando a raggiungere il muro. Intercettati dalla polizia, sono stati riportati nell’area. Da lì in poi, il casino: anche nelle altre sezioni è iniziata la rivolta, con la gente che spingeva sulle reti e le danneggiava nella speranza di guadagnarsi la libertà. In mezzo alla confusione sono stati appiccati anche degli incendi. Ottenuti i rinforzi, la polizia ha circondato il Centro con le volanti e una qurantina di agenti in tenuta antisommossa hanno fatto irruzione nell’area blu, per tranquillizzare gli animi a forza di manganelli e lacrimogeni.

Ascoltate questa ascoltatrice di Radio Blackout, che racconta in diretta i tentativi di fuga che continuano oltre un’ora e mezza dopo l’inizio della rivolta, tentativi in parte vanificati dalle indicazioni date alla polizia da alcuni dei vicini di casa ai balconi. (da Macerie)

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