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SIAMO TUTTI NO TAV  - SIAMO TUTTI SENZA CASA '''SIAMO TUTTI NO TAV  - SIAMO TUTTI SENZA CASA'''
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''10 ANNI DI IMPUNITÀ'''
'''GAZA, MUORE BAMBINO FERITO IN BOMBARDAMENTI GIORNI SCORSI'''
'''SOLO 10.000 LICENZIATI IN GRECIA'''
'''UN FIUME RIBELLE IN COLOMBIA'''
'''TERREMOTI: GIAPPONE; NHK, NO ANOMALIE A CENTRALI NUCLEARI'''

'''POLIZIOTTO STUPRATORE A BOLOGNA'''
'''CIE MODENA GIOVANARDI 1 INTERPELLA IL GOVERNO'''
'''BLITZ NO-TAV IN UFFICI COOPERATIVA CMC A ROMA'''
'''SCIOPERO TRASPORTI'''
'''LAVORO: SCONTRI TRA OPERAI DAVANTI RAFFINERIA PRIOLO, TENSIONE IN STABILIMENTO ISAB SUD'''



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10 ANNI DI IMPUNITÀ  '''10 ANNI DI IMPUNITÀ'''
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MO: GAZA, MUORE BAMBINO FERITO IN SCONTRI GIORNI SCORSI BILANCIO VITTIME SCONTRI CON ISRAELE SALE A 26
 In un ospedale di Gaza è deceduto stamane Baraka al-Mughrabi, un bambino di sette anni ferito due giorni fa dai bombardamenti della aviazione israeliana. In quell'attacco - avvenuto nel nord della striscia di Gaza, era rimasto ucciso anche un ragazzo di 15 anni . Con la sua morte sale comunque a 26 il numero dei palestinesi rimasti uccisi nella tornata di omicidi mirati delle forze armate israeliane, iniziata venerdì con la uccisione di un capo dei Comitati di resistenza popolare (Crp).
'''GAZA, MUORE BAMBINO FERITO IN BOMBARDAMENTI GIORNI SCORSI'''
In un ospedale di Gaza è deceduto stamane Baraka al-Mughrabi, un bambino di sette anni ferito due giorni fa dai bombardamenti della aviazione israeliana. In quell'attacco - avvenuto nel nord della striscia di Gaza, era rimasto ucciso anche un ragazzo di 15 anni . Con la sua morte sale comunque a 26 il numero dei palestinesi rimasti uccisi nella tornata di omicidi mirati delle forze armate israeliane, iniziata venerdì con la uccisione di un capo dei Comitati di resistenza popolare (Crp).
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SOLO 10.000 LICENZIATI IN GRECIA '''SOLO 10.000 LICENZIATI IN GRECIA'''
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UN FIUME RIBELLE IN COLOMBIA '''UN FIUME RIBELLE IN COLOMBIA'''
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TERREMOTI: GIAPPONE; NHK, NO ANOMALIE A CENTRALI NUCLEARI  '''TERREMOTI: GIAPPONE; NHK, NO ANOMALIE A CENTRALI NUCLEARI'''
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POLIZIOTTO STUPRATORE A BOLOGNA '''POLIZIOTTO STUPRATORE A BOLOGNA'''
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CIE MODENA GIOVANARDI 1 INTERPELLA IL GOVERNO '''CIE MODENA GIOVANARDI 1 INTERPELLA IL GOVERNO'''
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'''BLITZ NO-TAV IN UFFICI COOPERATIVA CMC A ROMA'''
Un gruppo di sostenitori del movimento No-Tav ha effettuato un blitz occupando simbolicamente, a Roma, gli uffici della società Cmc, la Cooperativa Muratori e Cementisti che «si è aggiudicata alcuni appalti milionari per la realizzazione del tunnel in Val di Susa». I manifestanti, oltre una decina, hanno protestato in via Bissolati, a due passi da via Veneto, ed hanno esposto uno striscione dove è scritto: «Fermiamo il cantiere della Val di Susa».
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SCIOPERO TRASPORTI
'''SCIOPERO TRASPORTI'''
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LAVORO: SCONTRI TRA OPERAI DAVANTI RAFFINERIA PRIOLO, TENSIONE IN STABILIMENTO ISAB SUD  '''LAVORO: SCONTRI TRA OPERAI DAVANTI RAFFINERIA PRIOLO, TENSIONE IN STABILIMENTO ISAB SUD'''

Home page Ror interattiva

Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA


Gr 13:00

In primo Piano

SIAMO TUTTI NO TAV  - SIAMO TUTTI SENZA CASA Venerdì 9 Marzo circa 200 precari dei movimenti per il diritto all’abitare hanno messo in atto una protesta pacifica occupando l’androne ed il tratto di strada antistante il CIPE (comitato interministeriale per la programmazione economica), che proprio quel giorno approvava ulteriori finanziamenti a compensazione per la TAV. 1 km di TAV = 1000 case popolari questo era lo slogan della manifestazione con la quale si voleva affermare non solo il principio della solidarietà con i valsusini, ma che la lotta NO TAV, per quello che rappresenta è anche la lotta per i nostri  bi–sogni e per i nostri diritti. Il pestaggio della polizia, il contemporaneo sgombero della tendopoli dello spreco in via Marcello Boglione in VII° Municipio, il successivo tentativo (fallito) di sgombero dell’occupazione di via di casal boccone con l’uso di lacrimogeni e la distruzione totale della struttura da parte dei reparti della celere, l’arresto di 4 attivisti (ora 3 a piede libero ed uno –paolo – agli arresti domiciliari con restrizione totale della possibilità di comunicare), hanno trasformato una protesta simbolica in una vergognosa giornata di repressione delle lotte sociali e del dissenso. Le responsabilità di quanto accaduto sono chiare e precise. Vanno cercate nelle politiche liberiste ed antipopolari del governo Monti che dopo aver nuovamente massacrato il diritto alla pensione, prosegue ora nella privatizzazione e nella svendita dei beni comuni, in una nuova contro –riforma del mercato del lavoro che rinchiuderà definitivamente le nostre vite in uno stato di precarietà assoluta e permanente. Vanno cercate nel Sindaco di Roma Alemanno  che prosegue nelle sue politiche di s–vendita del patrimonio pubblico e dei beni comuni – privatizzando ancora l’acqua ed i servizi pubblici locali, regalando ancora la città agli interessi forti delle banche e dei cementificatori. Vanno cercate nella persona del questore di Roma che, mentre la città cade nelle mani della criminalità organizzata, sceglie di prendersela con chi non può permettersi affitti e mutui da 1000 o 1500 euro al mese, promettendo un escalation di arresti e sgomberi. Ora è chiaro, oltre all’emergenza legata alla crisi economica c’è n’è un altra. La chiusura di ogni spazio di agibilità sociale e politica, la repressione di chi reclama i propri diritti o semplicemente esprime il proprio dissenso e le proprie idee, come accaduto anche con le condanne e le accuse spropositate addebitate  ed inflitte a persone riconosciute o rastrellate a caso durante le grandi manifestazioni di piazza. Per questo crediamo che non solo i movimenti per il diritto all’abitare, ma una città intera, debba mobilitarsi per impedire questa deriva poliziesca e autoritaria. 2,7 miliardi di euro è il costo del solo tunnel TAV della valsusa. Oltre 20 miliardi di euro il costo della intera tratta Torino – Lione (senza contare i finanziamenti per le compensazioni). Con questi soldi: Quante casa popolari potrebbero essere realizzate? Quanti Asili Nido? Di quanti ospedali potrebbe essere impedita la chiusura? Quanti centri anti-violenza potrebbero  essere finanziati? Quanti luoghi potrebbero essere recuperati e messi  a disposizione della cittadinanza? Quanti precari e disoccupati potrebbero ricevere un reddito minimo garantito? Fermiamo questa folle corsa ai profitti di pochi a danno di tutti. Continuiamo a lottare per il diritto alla casa e all’abitare. Per la difesa dei territori, dei beni comuni, dell’acqua pubblica. Per una cultura libera ed indipendente. Per l’accesso e la libera circolazione dei saperi e delle persone. Per la garanzia di servizi pubblici e di qualità. Per i diritti dei lavoratori e un reddito minimo garantito per disoccupati e precari. Per la libertà di pensiero e di movimento. Le lotte sociali non si arrestano. I nostri diritti e le nostre idee non si sgomberano. Un'altra Roma è possibile. Un altro mondo è necessario SABATO 17 MARZO 2012 ORE 15.00 DA PIAZZA VITTORIO CORTEO CITTADINO Invitiamo ad organizzare in questi giorni mobilitazioni diffuse in ogni territorio Paolo Libero! Tutte e Tutti i Liberi!

NOTIZIE BREVI 10 ANNI DI IMPUNITÀ GAZA, MUORE BAMBINO FERITO IN BOMBARDAMENTI GIORNI SCORSI SOLO 10.000 LICENZIATI IN GRECIA UN FIUME RIBELLE IN COLOMBIA TERREMOTI: GIAPPONE; NHK, NO ANOMALIE A CENTRALI NUCLEARI

POLIZIOTTO STUPRATORE A BOLOGNA CIE MODENA GIOVANARDI 1 INTERPELLA IL GOVERNO BLITZ NO-TAV IN UFFICI COOPERATIVA CMC A ROMA SCIOPERO TRASPORTI LAVORO: SCONTRI TRA OPERAI DAVANTI RAFFINERIA PRIOLO, TENSIONE IN STABILIMENTO ISAB SUD

ESTERI

10 ANNI DI IMPUNITÀ Dieci anni fa Raffaele Ciriello fu il primo giornalista straniero ucciso durante l’intifada. Stava seguendo un gruppo di tanzim, i combattimenti nella Cisgiordania occupata dall’Operazione Scudo difensivo, la più grande dai tempi della guerra dei Sei giorni. Gli spararono da un tank e l'omicida non è mai stato identificato, perché gl’israeliani chiusero l’inchiesta militare con un comunicato di scuse: non hanno mai voluto dare il nome del soldato responsabile e l’Italia non s’è mai sforzata troppo per saperlo. «Vittima del terrorismo internazionale», hanno stabilito due sentenze dei giudici di Milano. Vittima d’un silenzio che solo la moglie Paola e pochi altri hanno provato a rompere. Raffaele aveva un sito, Postcards from Hell, cartoline dall’inferno, che dieci anni dopo è ancora aperto: le foto per i giornali, i primi talebani, le ultime immagini dell’amica Maria Grazia Cutuli. Il suo ultimo video è il film della sua morte, l’obbiettivo dritto sulla bocca di fuoco che gli spara.

GAZA, MUORE BAMBINO FERITO IN BOMBARDAMENTI GIORNI SCORSI In un ospedale di Gaza è deceduto stamane Baraka al-Mughrabi, un bambino di sette anni ferito due giorni fa dai bombardamenti della aviazione israeliana. In quell'attacco - avvenuto nel nord della striscia di Gaza, era rimasto ucciso anche un ragazzo di 15 anni . Con la sua morte sale comunque a 26 il numero dei palestinesi rimasti uccisi nella tornata di omicidi mirati delle forze armate israeliane, iniziata venerdì con la uccisione di un capo dei Comitati di resistenza popolare (Crp).

SOLO 10.000 LICENZIATI IN GRECIA L'attuazione della legge che prevedeva la sospensione temporanea dal lavoro (o messa in mobilita') di 30.000 dipendenti statali in eccedenza entro la fine del 2011 decisa dal governo greco nell'ambito del programma per la riduzione della spesa pubblica suggerito dalla troika, e' miseramente fallita. Infatti, dei 30.000 dipendenti che, secondo le previsioni, sarebbero dovuti andare in cassa integrazione prima di essere definitivamente licenziati in base alla legge sulla sospensione temporanea dal lavoro se ne sono andati soltanto circa 10.000. Il numero degli impiegati statali che hanno lasciato il servizio e' stato di 9.502 unita' (la maggior parte dei quali era gia' in eta' da pensione) mentre altri 4.939 assunti con contratti privati starebbero lasciando in queste settimane: il dato si evince da un documento presentato in Parlamento dal vice ministro per la riforma amministrativa Dinos Rovlias e, in pratica, conferma che la misura di messa in mobilita' adottata dal governo di Atene nell'ambito delle richieste della troika per risanare i conti dello stato non ha funzionato per niente.

UN FIUME RIBELLE IN COLOMBIA Dicevano di aver vinto, ormai le meravigliose sorti della diga del Quimbo sembravano assicurare che il “progresso” ha la meglio sulle stupide pretese dei pescatori. La protesta è stata repressa, i peones hanno capito chi è il più forte il fiume deviato, Magdalena docile ha accettato di entrare nel tunnel che le imprese europee hanno costruito per lei. Poi che è succcesso? È successo che Magdalena c'ha ripensato. Non è bastato l'esercito, 1200 uomini del battaglione speciale energetico non è bastato l' ESMAD, gli squadroni antisommossa non è bastata la “confianza inversionista” assicurata dai governi Santos e Uribe non sono bastati i soldi di Enel e Endesa non è bastata la capacità ingenieristica di Impregilo Magdalena s'è incazzata, ha straripato, s'è portata via il muro di contenimento, ha ripreso il suo corso normale. No, nel tunnel non ci passo. La resistenza continua.

TERREMOTI: GIAPPONE; NHK, NO ANOMALIE A CENTRALI NUCLEARI Il terremoto registrato nel nordest del Giappone circa un'ora fa, con allerta tsunami fino a 50 cm, non ha creato anomalie alle centrali nucleari presenti nell'area. Lo riferisce la tv pubblica Nhk, secondo cui le operazioni sono proseguite regolarmente sia agli impianti di Onagawa (prefettura di Miyagi) sia a quelli di Higashidori (prefettura di Aomori).

ITALIA

POLIZIOTTO STUPRATORE A BOLOGNA Ancora un poliziotto della questura di Bologna dell'ufficio immigrazione , dopo il caso dei quattro agenti in cella con l'accusa di aver picchiato e rapinato cittadini stranieri è stato arrestato con l'accusa di concussione sessuale continuata. Il poliziotto, Claudio D'Orazi, 45 anni, utilizzava le informazioni nei confronti di donne straniere che avevano in atto pratiche di rinnovo del permesso di soggiorno per obbligarle ad avere rapporti sessuali con lui. Gli episodi circostanziati da prove riguardano quattro giovani donne straniere che sarebbero state forzate da D'Orazi ad avere rapporti sessuali con lui: i primi episodi (in tutto sarebbero 10-11) risalgono al 2009, ma quelli più recenti sono del dicembre scorso. L'arresto è stato fatto per il rischio di inquinamento probatorio e di reiterazione del reato: basta pensare che l'agente continuava a cercare e a molestare le donne anche dopo che nelle scorse settimane, su sua richiesta, era stato trasferito all'ufficio personale . Ad incastrare il poliziotto sono state, tra le altre cose, le registrazioni fatte da una delle donne vittime dei suoi presunti ricatti sessuali, che ha registrato sia la sua voce al citofono, quando continuava a suonare e insisteva per salire in casa, sia un rapporto sessuale a cui, appunto, sarebbe stata forzata. Ma agli atti delle indagini - oltre alle testimonianze delle vittime - sono finite anche intercettazioni telefoniche, tra cui telefonate a straniere e sms che l'uomo inviava alle donne . È un'altra tegola per la questura di Bologna. Saranno sentiti a breve due dei quattro poliziotti arrestati otto giorni fa con l'accusa di aver rapinato e malmenato almeno due cittadini stranieri durante i controlli. La Procura di Bologna ha chiesto di acquisire la relazione dell'ispettore mandato dal capo della polizia Manganelli dopo le manette. La Procura ha chiesto anche che venga concesso il permesso di soggiorno ai due che denunciarono gli agenti perché possano testimoniare al processo, e ha ricevuto la disponibilità della Questura. Uno dei poliziotti indagati si trova ancora al policlinico Sant'Orsola per lo shock alla notizia dell'arresto.

CIE MODENA GIOVANARDI 1 INTERPELLA IL GOVERNO Il senatore del Pdl ha presentato un'interpellanza al governo dove dice che i due fratelli nati in Italia e chiusi nel centro di indentificazione ed espulsione perché rimasti senza lavoro e permesso di soggiorno sono "socialmente pericolosi"Pluripregiudicati per aver commesso “gravi reati”. Il senatore Carlo Giovanardi ha presentato oggi un’interpellanza al presidente del consiglio dei ministri, e al ministro dell’interno per chiedere che Andrea e Senad S. rimangano rinchiusi al Cie di Modena. Che, tra l’altro, è gestito dalla Misericordia di Modena presieduta dal fratello di Giovanardi, Daniele. Sui crimini menzionati da Giovanardi, però, si era già espresso l’avvocato di Andrea e Senad, 23 e 24 anni. Che aveva già spiegato che si tratta di piccoli furti commessi dai giovani quando ancora erano minorenni, e per i quali hanno già scontato la pena. Figli di genitori immigrati, disoccupati dal 2007 e quindi rimasti senza permesso di soggiorno, Andrea e Senad avrebbero già pagato per le loro colpe. “Si sta tentando di fuorviare il discorso e portarlo sulla sicurezza, ma se anche avessero commesso altri reati rispetto a quelli per cui hanno già pagato, la legge stabilisce che per un’infrazione non si finisce al Cie, è il tribunale che deve giudicare”. Il comitato stamane si è presentato in via San Pietro, sede del giudice di pace di Modena, per invocare la scarcerazione dei due ragazzi, presenti alla prima delle due udienze, ora unificate, convocate per decidere le loro sorti. Decisione che verrà presa lunedì prossimo, data della seconda udienza fissata. Occorre riportare l’attenzione sul problema dei due giovani, bloccati in un limbo senza diritti. Un limbo che sicuramente non riguarda solo loro, ma che in futuro, se la legge non cambia, coinvolgerà migliaia di giovani vissuti per 18 anni senza nazionalità perché non riconosciuti dal paese d’origine, e poi rifiutati da quello di nascita. E’ questa situazione e non la nazionalità o l’etnia che può portare alla criminalità, perché senza il riconoscimento dello ius soli non possono trovare lavoro, né procurarsi un reddito”.

BLITZ NO-TAV IN UFFICI COOPERATIVA CMC A ROMA Un gruppo di sostenitori del movimento No-Tav ha effettuato un blitz occupando simbolicamente, a Roma, gli uffici della società Cmc, la Cooperativa Muratori e Cementisti che «si è aggiudicata alcuni appalti milionari per la realizzazione del tunnel in Val di Susa». I manifestanti, oltre una decina, hanno protestato in via Bissolati, a due passi da via Veneto, ed hanno esposto uno striscione dove è scritto: «Fermiamo il cantiere della Val di Susa».

SCIOPERO TRASPORTI Sciopero nazionale di quattro ore, dalle 10 alle 14, degli autoferrotranvieri del sindacato Orsa. I circa duemila autoferrotranvieri - macchinisti, capitreno, autisti - dell'Orsa protesteranno sia per il mancato rinnovo del contratto di lavoro da tre anni e di cui non è stata corrisposta l'indennità di vacanza contrattuale, sia perché la sigla sindacale non viene convocata dall'l'Associazione delle società ed enti del trasporto pubblico locale (Asstra) al tavolo delle trattative per il rinnovo del contratto della categoria. Ma anche perché "il cosiddetto decreto 'Cresci Italia' in fase di discussione in sede parlamentare contiene l'ennesima accelerazione dei processi di liberalizzazione che, in alcuni casi, sconfinano in vere e proprie privatizzazioni di alcuni segmenti dei trasporti" per cui "sarà il minor costo del lavoro l'elemento sul quale le Aziende vinceranno le gare". La protesta sarà regolata in modo diverso a seconda delle città nel rispetto delle fasce di garanzia. A Roma, lo sciopero dei mezzi Atac sarà tra le 8.30 e le 12.30 e i bus extraurbani Cotral sospenderanno le corse dai capolinea nella stessa fascia oraria. Oggi potranno circolare anche i veicoli diesel Euro 0, 1 e 2, quelli a benzina Euro 0 e tutti i motocicli.

LAVORO: SCONTRI TRA OPERAI DAVANTI RAFFINERIA PRIOLO, TENSIONE IN STABILIMENTO ISAB SUD Tensione tra operai davanti la Raffineria dell'Isab Sud nel Petrolchimico di Priolo, dove è intervenuta la polizia per separare alcuni lavoratori che si sono affrontati quando i dipendenti dell'Isab hanno forzato un presidio organizzato nella portineria dello stabilimento da alcuni operai edili dell'indotto, che aspettano di essere ricollocati in base ad accordi firmati in Confindustria a Siracusa. Gli edili sono stati affiancati da gruppi di operai metalmeccanici, in segno di solidarietà. «Senza alcun senso di responsabilità, l'Isab ha fatto pressione sui propri dipendenti costringendoli a forzare il presidio pacifico riferisce un sindacalista . Gli operai dell'indotto in questo momento sono riuniti in assemblea permanente fuori dalla Raffineria, attuando il blocco degli straordinari.

Siparietto


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gror120314 (last edited 2012-03-14 18:36:13 by anonymous)