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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario In primo Piano IL GOVERNO CHIUDE LE TRATTATIVE SUL LAVORO

ITALIA BARI: Un disoccupato si suicida a 29 anni: il lavoro uccide anche se non c’è

ALTA VELOCITA' E SICUREZZA GALLERIE: DOMANI NOTTE SIMULAZIONE ANTINCENDIO 'FATTA IN CASA

NAPOLI: perquisizioni al centro studi libertari “Louise Michel”

ESTERI

Usa, indagine federale sulla morte di un afroamericano

LA CRISI ABBASSA L’ASPETTATIVA DI VITA IN GRECIA

ATENE: UNA NOTIZIA INQUIETANTE

LA TURCHIA SI RIPRENDE LA GRECIA?

IN PRIMO PIANO IL GOVERNO CHIUDE LE TRATTATIVE SUL LAVORO Mentre il corpo esanime, ma forse già cadavere, dell’art. 18 ci passa davanti nella stanca corrente della pace sociale, numerosi sono gli spettatori che lo guardano scivolare lentamente verso il mare, probabilmente passando prima per una fogna, quella della concertazione e dello sfruttamento feroce. Alla fine, senza nemmeno un pezzo di carta che girasse tra i convenuti, CISL e UIL si chiamano fuori, il cerino rimane in mano alla CGIL e la Confindustria si dichiara appagata e contenta. Contenta, perché può licenziare più o meno come vuole, senza obbligo di reintegro, salvo gli eventuali licenziamenti discriminatori, appagata perché, se qualcuno aveva ancora qualche dubbio, il suo comitato d’affari, ovvero questo governo di banchieri e di investitori (ma Passera le azioni bancarie le ha poi vendute?) garantisce non solo i diktat del Fondo Monetario e della Banca Europea, ma soprattutto che, a fronte della crisi, si continui ad attuare una delle più massicce ristrutturazioni del lavoro dipendente degli ultimi decenni. Non si tratta di diritti vagamente democratici, come qualcuno pretende, ma di diritto alla sopravvivenza, nemmeno più ad un’esistenza dignitosa che questo sistema economico (il capitalismo) non vuole garantire nemmeno potendolo. Il sindacato CGIL parla di sciopero generale con mobilitazioni che lo precedano, Landini, della FIOM, dice dell’ipotesi di riforma: “Una follia che cancella l'art.18, siamo pronti a tutto, perché non riduce la precarietà, non estende gli ammortizzatori ma rende più facili i licenziamenti". La contrasteremo con ogni mezzo e con ogni forma di protesta democratica nelle fabbriche e nel Paese". Proprio questo è il punto: crediamo che se si rimane in quest’ambito, come già per la riforma delle pensioni, passata con tre ore di sciopero, non si andrà molto lontano. Dovremmo smettere di preoccuparci di fare una buona impressione a padroni e benpensanti, e cambiare registro. La crisi è un’opportunità, dice qualcuno, e lo è sicuramente per i padroni: per noi, tutte e tutti noi che lavoriamo per un pezzo di pane, spesso nemmeno per quello, la crisi garantisce solo la libertà dei padroni di sfruttarci sempre più e sempre meglio, togliendoci anche quelle minime conquiste costate lotte e sangue. Ma può esser anche per noi un’opportunità, quella di organizzarci e prendere in mano il nostro destino, senza delegare a nessuno, né sindacati, né tantomeno partiti, la possibilità di organizzarci e lottare per liberare la nostra vita.

ITALIA

BARI: Un disoccupato si suicida a 29 anni: il lavoro uccide anche se non c’è

Aveva perso da un paio di mesi il suo primo lavoro che gli consentiva di aiutare la madre, rimasta vedova e il fratello più piccolo. Per questo un giovane artigiano di 29 anni ha deciso di uccidersi, impiccandosi. E' accaduto a Scorrano, nel Salento. Il 29enne ha lasciato un biglietto spiegando tutta la sua disperazione: non riusciva a trovare un altro lavoro e non sapeva come fare ad andare avanti.

ALTA VELOCITA' E SICUREZZA GALLERIE: DOMANI NOTTE SIMULAZIONE ANTINCENDIO 'FATTA IN CASA

Rfi e Trenitalia non ammettono all'esercitazione i delegati alla sicurezza dei macchinisti e dei capitreno. Non è prevista neanche la partecipazione dei vigili del fuoco, del 118 e della protezione civile. Chi stabilirà l'efficacia delle procedure di sicurezza ? Torna d'attualità la sicurezza delle lunghissime gallerie ferroviarie, presenti sulla linea AV tra Firenze e Bologna, con l'annuncio da parte di Trenitalia e Rfi di una simulazione di incendio ad un treno Frecciarossa nella notte tra il 21 e 22 marzo 2012 effettuata 'in casa, senza il coinvolgimento dei Rapppresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) né dei vigili del fuoco, del 118 e della protezione civile. Una 'prova' effettuata per la prima volta al fine di rispettare le previsioni del cosiddetto Piano di Emergenza Interna (PEI) delle gallerie. Gli RLS di macchinisti e capitreno in una lettera inviata oggi ai datori di lavoro interessati ai treni freccia rossa e freccia argento, indirizzata per conoscenza anche ai sindacati, contestano la scelta - effettivamente incomprensibile - di non coinvolgerli nella programmazione e addirittura di 'escluderli sistematicamente dal gruppo di lavoratori coinvolti. Il rischio è che il tutto sia solo un adempimento formale e non invece un'occasione per testare effettivamente i sistemi e le procedure di sicurezza da utilizzare in caso di emergenza ed ai vari livelli di gravità; come ad esempio i tempi di intervento dei soccorsi esterni in caso d'incendio in galleria. I delegati giustamente sostengono che la loro esclusione 'rischia di apparire come una chiusura e un tentativo di sottrarsi al confronto su una materia di grande rilevanza per la pubblica incolumità'. Già lo scorso anno l'ufficio stampa Fs annunciava agli organi di informazione un'esercitazione antincendio, ma poi, su precisa richiesta degli RLS, furono costretti ad ammettere che si trattava invece solo di una iniziativa a scopo didattico, che non aveva nulla a che vedere quindi con la sicurezza, per simulare il recupero di un treno guasto (un ETR600 che traina un ETR500) e l'uscita dei (finti) viaggiatori dal posto d'esodo denominato 'il Carlone’. La linea AV Firenze Bologna è praticamente tutta in galleria ed il rischio incendio è una delle principali criticità, anche per il fatto che i due binari passano nello stesso 'tubo'. Quindi la verifica delle procedure di sicurezza richiederebbe la massima partecipazione dei lavoratori, ovvero di chi si troverebbe materialmente ad operare in caso di emergenza e dei servizi di soccorso (Asl, Protezione civile, vigili del fuoco, ecc.) per testare i tempi di intervento e l'efficacia delle procedure.

NAPOLI: perquisizioni al centro studi libertari “louise michel”

Nella mattina di martedì 20 marzo, circa 20 agenti della sezione antiterrorismo della digos (tra i quali almeno 8 in passamontagna), vari artificieri, polizia postale e scientifica, hanno perquisito il centro studi libertari “louise michel” nel nel quartiere di Montesanto La perquisizione segue la denuncia di 16 compagni (tra i quali 11 del “Louise Michel”) per il blocco dei binari dell’Alta Velocità il 28 gennaio scorso e un corteo non autorizzato il 31 gennaio entrambi in solidarietà con gli arrestati della lotta NOTAV.

  • La perquisizione è stata effettuata, si legge dal verbale, per recuperare “documentazione, anche informatica, relativa agli episodi criminosi sopra descritti nonché attrezzature e strumenti utili per la preparazione dei documenti diffusi ed i manifesti distribuiti durante i disordini pubblici [...] nonché eventuali schedari anche su supporti informatici e attrezzature costituenti “stamperia clandestina” per la redazione della rivista periodica “La Miccia”.”

Sono stati sequestrati documenti di archivio, bozze di articoli per “La Miccia”, una bandiera, manifesti, riviste tra le più disparate, corrispondenza con compagni in carcere e all’estero, l’hard disk del pc e, addirittura, il router, oltre ad essere state fotografate le due stanze (compreso l’interno del frigorifero), striscioni e manifesti. La perquisizione è avvenuta dopo che due agenti in borghese hanno fermato per strada un nostro compagno (che non è tra i denunciati) mentre accompagnava i nipoti all’asilo.

ESTERI

Usa, indagine federale sulla morte di un afroamericano

Il dipartimento di Giustizia di Washington ha aperto un’inchiesta sulla morte di un adolescente che rischia di alimentare ulteriormente le tensioni razziali in Florida. Al centro dell’accusa la legge locale che permette un’ampia interpretazione della legittima difesa. Travyon Martin, un diciassettenne afroamericano, è stato ucciso a colpi di pistola il 26 febbraio a Orlando da un giovane impegnato nelle ronde per la sicurezza del quartiere, il 28enne George Zimmermann, il quale ha dichiarato di avere sparato per legittima difesa, perché, testuale “il ragazzo si stava comportando in modo sospetto”. L’uomo, ad ogni modo, non è stato incriminato né arrestato. La tensione è cresciuta dopo la pubblicazione di una chiamata tra Zimmerman e il 911 (il 113 americano) nella quale segnalava alla polizia la presenza di un ragazzo “sospetto”, forse “in cerca di droga”, che “cammina sotto la pioggia guardandosi intorno”. Gli agenti consigliano a Zimmermann di aspettare gli agenti e di non seguirlo. Poco dopo, però, Martin viene ucciso. In tasca aveva soltanto uno snack comprato al supermercato. Da allora, quasi cinquecentomila persone hanno firmato una petizione per incriminare Zimmermann e per giovedì è prevista a Orlando una marcia di protesta.

LA CRISI ABBASSA L’ASPETTATIVA DI VITA IN GRECIA L'aumento dei suicidi (il 40% negli ultimi due anni), il calo delle nascite e il peggioramento dell’assistenza sanitaria faranno diminuire drasticamente l’aspettativa di vita in Grecia nei prossimi anni. E’ quanto uscito dal seminario tenutosi sulla prevenzione e la lotta contro l’invecchiamento, secondo cui nel 2050 un terzo della popolazione greca supererà i 64 anni.

  • Conseguenze ancora peggiori su una popolazione sempre più vecchia, e non solo su quella, hanno l’impatto della crisi e dei drastici tagli all’assistenza sanitaria. Secondo Reveka Papadopoulos, responsabile della filiale greca di Medici senza Frontiere, la riduzione del 40% dei finanziamenti agli ospedali pubblici ha portato a un deterioramento inarrestabile nella qualità del servizio, mentre aumenta la richiesta di assistenza pubblica da parte di fasce di popolazione che non possono più permettersi quella privata, né tantomeno pagare assicurazioni integrative. Secondo Medici senza Frontiere, inoltre, mentre si verifica un aumento dei casi di HIV e AIDS si evidenzia la recrudescenza di malattie che si ritenevano ormai debellate, come la tubercolosi e la malaria. Quest’ultima, in particolare, scomparsa in Grecia dal 1970, ha fatto registrare lo scorso anno più di un centinaio di casi in tutto il Paese. Medici senza Frontiere, che interviene in Grecia da più di venti anni, ha operato finora in caso di catastrofi naturali o nell’assistenza ai migranti, mentre dall’inizio della crisi la sua attività si concentra soprattutto su cittadini greci.

ATENE: UNA NOTIZIA INQUIETANTE

  • Le persone arrestate ad Atene il 12 febbraio scorso, durante la manifestazione contro i provvedimenti cosiddetti di austerità del governo greco, si trovano ancora nella stazione di polizia di Atene. Le loro condizioni di detenzione sono pessime, e non hanno nemmeno la possibilità di accedere all’ora d’aria. La scusa ufficiale delle autorità è che le carceri sono piene e così da più di un mese la polizia tiene 4 manifestanti nelle celle del suo quartier generale ad Atene.

LA TURCHIA SI RIPRENDE LA GRECIA?

La Turkey's Global Investments Holding sta considerando le possibilità di investire nelle infrastrutture greche, con un occhio a quelle portuali. Lo ha detto all’agenzia Reuters Adnan Nas, mebro del consiglio di amministrazione della società turca.

"Siamo in grado di completare investimenti fino a un miliardo di dollari “ ha aggiunto” e cerchiamo partenr per quelli più costosi”

La Global possiede già tre porti sulle coste del Mar Egeo e del Mediterraneo della Turchia, e investe nei settori energetico, immobiliare e finanziario.

Gr 13:00

In primo Piano

LAVORO: ICHINO, IN QUESTA RIFORMA C'È MOLTO DEL PD «Mi sembra ci sia molto materiale programmatico del Pd nella riforma del governo Monti». Lo afferma il senatore del Pd, Pietro Ichino. «Il discorso sul far costare di più il lavoro precario e puntare sull'arbitrato è la proposta di Fassina a Genova nel 2010 e questa è parte cruciale di questo provvedimento. Nessuno poteva ragionevolmente pensare di rompere il dualismo tra protetti e non protetti lasciando inalterata la struttura di protezione dei protetti, sarebbe stato un disegno irresponsabile», aggiunge. «Quindi possiamo dissentire su singole soluzioni adottate in questo progetto e dobbiamo farlo per migliorarlo ma in quella scelta di fondo tra un regime di proprietà sul posto di lavoro e un regime di responsabilizzazione dell'impresa ma non in una economia ingessata, su questo discrimine il Pd deve collocarsi dal lato dei segni dei tempi», conclude.

LA CRISI ABBASSA L’ASPETTATIVA DI VITA IN GRECIA

  • NOTIZIE BREVI

ESTERI

SIRIA: ATTIVISTI, CANNONEGGIAMENTI IN SOBBORGHI DAMASCO Due ampi sobborghi di Damasco sono finiti oggi sotto pesanti cannoneggiamenti sferrati dai carri armati dell'esercito di Bashar al-Assad dopo che l'Esercito libero siriano ha condotto nuovi attacchi contro i lealisti. Lo denunciano attivisti dell'opposizione citati dall'emittente al-Arabiya, precisando che artiglieria pesante è stata usata nei sobborghi di Harasta e Irbin, riconquistate dalle forze di Assad dopo che erano state prese dai ribelli due mesi fa. Elicotteri dell'esercito hanno poi sparato sulla zona, ad est della capitale, aggiungono gli attivisti.

EGITTO CONDANNATI POLIZIOTTI MA... La Corte d'assise del Cairo ha condannato ad un anno con la condizionale undici agenti di polizia per avere ucciso 22 manifestanti e ferito 44 davanti ad un commissariato del Cairo durante le manifestazioni contro Mubarak. Lo dicono fonti giudiziarie, indicando che tre imputati sono stati assolti. Si tratta della prima condanna contro agenti accusati di avere ucciso manifestanti. Cinque sentenze precedenti sono state di assoluzione, invocando l'autodifesa.

NIGERIA: BOKO HARAM, STOP A COLLOQUI DI PACE CON GOVERNO Il gruppo islamico radicale di Boko Haram ha annunciato oggi l'intenzione di interrompere qualsiasi ulteriore colloquio di pace con le autorità della Nigeria in quanto il governo ha mostrato di agire in modo non sincero. La presa di posizione è stata annunciata a pochi giorni dalle dichiarazioni del leader del Consiglio supremo della Sharia in Nigeria di dismettere il suo ruolo di mediatore tra le parti. Abul Qaqa, portavoce di Boko Haram, in una teleconferenza con i giornalisti nella città settentrionale di Maiduguri ha detto che «Dio ci ha detto più volte che gli infedeli non mantengono le loro promesse. Per questo non rispetteremmo alcun impegno al dialogo», ha aggiunto il portavoce. Boko Haram ha rivendicato la responsabilità di diversi attentati negli ultimi due anni nel nord e nel centro della Nigeria. L'attacco più sanguinoso p stato compiuto il 20 gennaio a Kano, dove circa 200 persone sono state uccise.

CONDANNE PER PARAMILITARI GUATEMALA Quattro ex paramilitari e un ex militare sono stati condannati da un tribunale del Guatemala a 7710 anni di carcere in relazione a una strage di contadini commessa durante la guerra civile nel villaggio di Plan de Sanchez, nel dipartimento settentrionale di Baja Verapaz.I cinque imputati sono stati giudicati ieri responsabili dell’uccisione di 256 indigeni di etnia Achi. La strage avvenne il 18 luglio 1982, ai tempi del dittatore Efrain Rios Montt.Lucas Tecu, Eusebio Grave, Santos Rosales, i fratelli Julian e Mario Acoj sono stati condannati a 30 anni di carcere per ciascuno dei contadini uccisi e ad altri 30 per crimini contro l’umanità. La sentenza ha anche un valore simbolico perché in Guatemala il massimo del periodo di reclusione consentito è 50 anni.Tra il 1960 e il 1996 la guerra civile provocò 250.000 vittime tra morti e ‘desparecidos’, prevalentemente indigeni di etnia Maya. Il 90% delle atrocità commesse, in gran parte rimaste impunite, sono attribuite all’esercito e agli squadroni paramilitari creati dalle dittature che si alternarono al potere.

ITALIA

PALERMO RESPINTO SI LANCIA DA NAVE PER EVITARE ESPULSIONE È in gravi condizioni ma non in pericolo di vita un giovane tunisino che ieri si è lanciato dal ponte della nave Zeus Palace facendo un volo di una decina di metri e schiantandosi sulla banchina. Il ragazzo, che ha diverse fratture, è stato operato nell'ospedale Villa Sofia a Palermo. Avrebbe deciso di lanciarsi dopo aver capito che sarebbe stato rimpatriato in Tunisia. Il giovane era arrivato a Palermo nei giorni scorsi con la nave di linea ma qui è stato respinto alla frontiera perchè non aveva i documenti in regola e affidato al capitano come prevede la prassi. La nave dunque si è diretta a Civitavecchia dove ha imbarcato altre persone per fare ritorno a Tunisi dopo aver fatto lo scalo a Palermo.

  • TORINO, RIUSCITO SCIOPERO AD ALENIA CASELLE

Alcune centinaia di lavoratori della Alenia di Caselle stanno partecipando ad uno sciopero di due ore, dalle 9 alle 11, indetto a difesa dell'art. 18. I lavoratori in corteo hanno raggiunto gli arrivi dell'aeroporto di Caselle. Poi si sono diretti verso la tangenziale di Torino bloccandola .

NAPOLI PERQUISIZIONE C. S. L. LOUIS MICHEL

  • Nella mattina di martedì 20 marzo, l’atrio di Palazzo Gianturco nel quartiere di Montesanto ha assistito all’invasione di circa 20 loschi figuri: agenti della sezione antiterrorismo della digos (tra i quali almeno 8 in passamontagna), degli artificieri, della polizia postale e scientifica, si sono dati appuntamento per perquisire il Centro Studi Libertari “Louise Michel”.

La perquisizione è legata alla denuncia di 16 compagni (tra i quali 11 del “Louise Michel”) per il blocco dei binari dell’Alta Velocità e per un’assemblea pubblica e il corteo non autorizzato in solidarietà ai compagni arrestati per la lotta contro il TAV, manifestazioni avvenute rispettivamente il 28 e il 31 gennaio 2012.La perquisizione è stata effettuata, si legge dal verbale, per recuperare “documentazione, anche informatica, relativa agli episodi criminosi sopra descritti nonché attrezzature e strumenti utili per la preparazione dei documenti diffusi ed i manifesti distribuiti durante i disordini pubblici [...] nonché eventuali schedari anche su supporti informatici e attrezzature costituenti “stamperia clandestina” per la redazione della rivista periodica “La Miccia”.”Sono stati sequestrati documenti di archivio, bozze di articoli per “La Miccia”, una bandiera, manifesti, riviste tra le più disparate, corrispondenza con compagni in carcere e all’estero, l’hard disk del pc e, addirittura, il router, oltre ad essere state fotografate le due stanze (compreso l’interno del frigorifero), striscioni e manifesti.La perquisizione è avvenuta dopo che due agenti in borghese hanno fermato per strada un nostro compagno (che non è tra i denunciati) mentre accompagnava i nipoti all’asilo.Il fatto che la modalità dell’operazione di polizia sia talmente sproporzionata in rapporto alla “gravità” dei reati che ci vengono contestati ci fa presagire che i servi di regime stiano tramando qualcosa di più grosso, soprattutto alla luce delle recenti esternazioni dei capi della polizia e del Copasir Antonio Manganelli e Massimo D’Alema. Non ci lasceremo intimidire: continueremo per la nostra strada a testa alta.

ANDREA E SENAD ANCORA NEL CIE . IERI NUOVA UDIENZA Nuova udienza ieri per il caso Andrea e Senad: i due fratelli nati a Sassuolo, ma di genitori bosniaci, ora rinchiusi nel Cie di Modena. Su di loro pesa il prolungamento del trattenimento a 18 mesi secondo l’art 14 comma V del pacchetto sicurezza, motivato da un permesso di soggiorno emesso a Rovigo che fa fede al loro inserimento nel passaporto dei genitori, risalente al 1998, quando ancora esisteva l’attuale ex Yugoslavia. Il giudice di pace toglierà la riserva entro 48 ore pronunciandosi sull’eventuale trattenimento o sulla scarcerazione richiesta dall’avvocato che si è appellato all’incostituzionalità dello stesso. L’avvocato è inoltre intenzionato a portare il caso in Cassazione. “ I Cie si riconfermano essere carceri etniche degne delle leggi razziste dove viene rinchiuso chiunque, anche se nato in Italia. Si deve fare chiarezza sulla tipologia della persone rinchiuse nei centri cercando di capire quanti siano gli Andrea e Senad privati dei diritti e della libertà personale.

TORINO OCCUPAZIONE ABITATIVA Ad una settimana dall’assedio di Borgo Dora, dove un centinaio di agenti sono riusciti a buttare in strada una famiglia che da oltre un anno resisteva in via Mameli, è partito il contrattacco. Ieri mattina, venerdì, un gruppo di famiglie e di singoli che in questi mesi stanno resistendo tutti assieme agli sfratti sono entrati in una sfarzosa palazzina di corso Novara 9 - quasi all’angolo con corso Giulio Cesare. Una nuova occupazione abitativa nel mezzo del quartiere Aurora, a quattro passi da Porta Palazzo. Arrivata dopo una mezz’oretta, la polizia non ha potuto fare altro che prendere atto della situazione ed andarsene.Vuota da oltre dieci anni, la palazzina di corso Novara era stata sequestrata ad una famiglia accusata di essere in odore di Mafia e poi assegnata al Ministero degli Interni, che l’ha poi abbandonata al suo destino. Scampata al pericolo mortale di diventare un tetro mini-commissariato, la palazzina ora è una casa viva ed allegra ed ospiterà uomini, donne e bambini che in comune hanno almeno una cosa: la determinazione a resistere, e a lottare.

CAPODANNO KURDO DEI POPOLI ore 20.15 Cenone di Capodanno Presso il ristorante "La Taverna dei 40", Via Claudia, 24 Roma Secondo il calendario kurdo, i brindisi e i cenoni si tengono proprio il giorno dell'equinozio di primavera, il 21 Marzo. melodie della musica kurda si uniranno ai sapori antichi e nuovi della terra del Kurdistan.

Giovedì 22 Marzo Presso il Circolo Gianni Bosio, Via di Sant'Ambrogio, 4 Roma Ore 19.00 / Ingresso 5 € L’Associazione Europa Levante e il Circolo Gianni Bosio Vi invitano al laboratorio musicale COSTRIURE PONTI CON LA MUSICA Con Mubin Dunen

Venerdì 23 Marzo Teatro Valle Occupato Via del Teatro Valle, 21 Roma Ore 17.00 Benvenuti in Italia (film) alla presenza di registi ed organizzatori Ore 18.00 Incontro con avvocati sul tema dei rifugiati Ore 19.30 rinfresco Ore 20.45 video sul significato del Newroz, il capodanno kurdo Ore 21.00 performance del musicista SERHAT AKBAL Ore 21.20 performance di ballo kurdo Ore 21.40 Concerto di ZELAL GOKCE e FARQIN AZAD

SOSTENIAMO LUCA! Da più di 12 anni in una frazione del comune di Exilles, Luca Abbà, 37 anni, contadino e No TAV, unisce le sue convinzioni con l’attività che lo sostenta: la difesa e la cura della terra, inseparabili, lo portano sia in prima fila contro il devastante treno ad alta velocità, sia a coltivare i terreni che gli ha lasciato suo nonno.Lunedì 27 febbraio 2012, il suo coraggio lo porta di nuovo in prima fila, a mettere una bandiera con il treno crociato sopra un traliccio dell’alta tensione, a pochi metri dalla baita eretta dal movimento No TAV in val Clarea, ma purtroppo a molti metri d’altezza, troppo vicino ai cavi della corrente, incalzato da un “agente rocciatore”; non si chiamano i vigili del fuoco, non si isola la linea elettrica (come è stato fatto la sera di domenica 4 marzo 2012 con l’altro attivista Turi Vaccaro salito sullo stesso traliccio), così che la tragedia ha il suo corso, mentre le ruspe lavorano per devastare la natura circostante, ma gli adeguati soccorsi tardano lunghissime decine di minuti.Chiaramente sarà impossibile che Luca quest’anno, riesca a mandare avanti l’”Orto del Sole”, da cui trae i mezzi per sostenersi, per cui lanciamo la campagna: SOSTENIAMO LUCA dando la possibilità ai sensibili e solidali di offrirgli un aiuto economico…Per chi vuole contribuire all’iniziativa può utilizzare i seguenti metodi: -versamento tramite bollettino postale sul CONTO CORRENTE POSTALE n. 59258160 intestato a Luca Abbà -bonifico (o posta giro) sul CONTO BANCOPOSTA con IBAN IT 35 P 07601 01000 000059258160 intestato a Luca Abbà.

Per entrambe le modalità la causale è SOSTENIAMO LUCA ABBA’.

Si ringraziano anticipatamente tutti coloro che vorranno partecipare all’iniziativa anche solo con un piccolo contributo.

Siparietto


Appunti e note redazionali

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gror120321 (last edited 2012-03-21 18:33:47 by anonymous)