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Editoriale
NOTIZIE BREVI
ESTERI
Palestina: giornata della Terra, manifestazioni nei territori, a Gaza e in diverse città del mondo
Manifestazioni per la Giornata della Terra si sono svolte nei territori occupati, nell'anniversario dell'uccisione di sei giovani palestinesi da parte delle forze di sicurezza israeliane nel 1976, durante le manifestazioni contro l'espropriazione di terre palestinesi. Manifestazioni nei territori occupati e a Gerusalemme ma non solo. Nel sud del Libano, l'esercito ha imposto strette misure di sicurezza e la forza multinazionale Unifil ha intensificato le pattuglie. Era anche stat organizzata una marcia, che avrebbe dovuto svolgersi lungo il confine con Israele, ed è invece stata dirottata verso il castello di Beaufort a Nabatiyeh. Vi hanno partecipato circa 5mila persone, fra cui attivisti giunti dall'estero. Circa 20mila persone, secondo i media di Amman, si sono radunate per manifestare in Giordania.
- Scontri fra dimostranti e reparti dell'esercito israeliano sono avvenuti al posto di blocco di Kalandya (fra Gerusalemme e Ramallah) .
Negli scontri Š rimasto ferito Mustafa Barghuti, del piccolo partito di Iniziativa Nazionale palestinese (Al Mudabara).
- Tensione viene segnalata anche a Betlemme (Cisgiordania) dove reparti delle forze di sicurezza dell'Anp impediscono ai dimostranti palestinesi di entrare in contatto con le forze israeliane. A Gerusalemme est, nella Spianata delle Moschee, le preghiere islamiche del venerd si svolgono fra ingenti misure di sicurezza disposte dalla polizia israeliana. Alla porta di Damasco - uno degli ingressi alla Citt… vecchia - dimostranti palestinesi hanno organizzato un picchetto di protesta. Al valico di Erez (principale accesso alla Striscia di Gaza) spari di avvertimento sono stati esplosi da militari israeliani per respingere decine di palestinesi avvicinatisi ai reticolati di confine.
A proposito di Gaza, le agenzie riportano una notizia ancora da confermare, sembra che un manifestante sia stato ucciso oggi dal fuoco israeliano nel Nord della Striscia di Gaza.
Ascolta la corrispondenza dal presidio sotto l'ambasciata israeliana a Roma
Grecia: operazioni di polizia ad Atene contro gli immigrati
La chiamano «Atene pulita» , si tratta dell'operazione avviata dalla polizia greca per il “risanamento del centro della capitale ellenica e del quartiere del Pireo” e suona come un vero e proprio atto di pesante razzismo istituzionale. Ieri sera, durante i controlli, sembra che un poliziotto sia stato ferito durante un controllo e che questo avvenimento abbia fatto scattare l'operazione.
- Secondo i giornali greci, nella regione dell'Attica sono stati effettuati finora più di 500 arresti. Queste le dichiarazioni del Ministro greco per la Protezione del Cittadino : «Le operazioni della polizia per l'alleggerimento del centro di Atene, il ripristino della legalità e la protezione della pace sociale nelle zone della capitale continueranno. È stato fatto il primo passo» . Con il peggioramento delle condizioni di vita dei e delle ateniesi, che costituiscono la maggioranza della popolazione greca, governo e partiti di destra ne approfittano per scatenare una guerra tra poveri.
ITALIA
In nero e senza assicurazione: così erano erano costrette a lavorare montatori di palchi
Dopo la morte di Francesco Pinna e di Matteo Armellini mentre lavoravano a montare il palco, rispettivamente, per il concerto di Laura Pausini e di Jovanotti, sembra che si siano intensificati i controlli sulle ditte che si occupano dell'allestimento degli spettacoli dal vivo. A Livorno, 14 operai venivano fatti lavorare in nero a 6 euro l'ora per il montaggio del palco del concerto della musicista Giorgia. Sembra che i titolari dell’impresa incaricata per i lavori , avrebbero pagato una multa e immediatamente avviato le pratiche per la regolarizzazione degli operai che pare non fossero neppure assicurati. Nonostante questo grave fatto, ieri sera il concerto di Giorgia si è svolto regolarmente.
Detenuto si suicida a Taranto
Un detenuto di circa 40 anni si è ucciso impiccandosi nel bagno della sua cella nel carcere di Taranto, con una corda ricavata dalle lenzuola. L'uomo era in attesa di giudizio per reati contro il patrimonio. Ieri nel carcere di Taranto una detenuta campana di 46 anni era morta probabilmente per un infarto. A nulla sono valsi i soccorsi che hanno cercato, anche con la respirazione artificiale, di salvare la vita del detenuto, che era solo nella cella della prima sezione.
Aggressione xenofoba a Monterotondo
Mercoledì scorso due giovani donne tunisine a Monterotondo sono state insultate e picchiate da un gruppo di uomini. Secondo quanto riportano le agenzie, nel tardo pomeriggio in via Buozzi, una zona del centro del paese, affollata di bar e chioschi, le due donne sono state aggredite da un giovane italiano di 27 anni insieme ad altri uomini. Le due donne, secondo quanto riferito, sono state medicate all'ospedale di Monterotondo e giudicate guaribili rispettivamente in 3 e 5 giorni. Non sempre gli episodi di quotidiano razzismo vengono riportati dai media,perché spesso descritti come liti o discussioni nate per “futili motivi”.
Presidio sotto l'ambasciata tunisina a Roma, parenti deli ragazzi scomparsi
Sono andati questa mattina in presidio sotto l'ambasciata tunisina a Roma i famigliatri di alcuni dei 230 ragazzi tunisini di cui si sono perse le tracce. Chiedono al governo tunisino e a quello italiano di avere risposte. Diversi ragazzi sono stati riconosciuti nei video delle televisioni italiane che mostravano gli sbarchi a Lampedusa di un anno fa. Poi nessuna notizia. Evidenti le responsabilità delle istituzioni nei due paesi coinvolti, che da poco hanno sottoscritto un nuovo accordo per fermare l'arrivo delle persone dal sud del mediterraneo alle coste italiane. In contemporanea, un presidio gemello presso l'ambasciata italiana a Tunisi, nell'ambito della canpagna dal nome "da una sponda all'altra, vite che contano"
ascolta la corrispondenza raccolta questo pomeriggio che racconta l'iniziativa svoltasi a Tunisi
Nuova occupazione a Boccea
Oggi un gruppo di precarie, famiglie, studenti/esse ha occupato un edificio in via Boccea 506, vuoto da 10 anni. Questo è solo uno dei moltissimi esempi di luoghi lasciati all'abbandono all'interno della città. In questi ultimi anni l'emergenza abitativa e la mancanza di luoghi di socialità e cultura hanno raggiunto sempre più persone.
La corrispondenza raccolta questa mattina
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