Differences between revisions 2 and 3
Revision 2 as of 2012-04-20 16:40:36
Size: 10636
Editor: anonymous
Comment:
Revision 3 as of 2012-04-20 16:58:49
Size: 11047
Editor: anonymous
Comment:
Deletions are marked like this. Additions are marked like this.
Line 44: Line 44:


'''ANONYMOUS CONTRO GP BAHRAIN, SITO FORMULA 1 IN TILT'''
 
Anonymous contro il Gp del Bahrain e il sito ufficiale della Formula 1 va in tilt. Un comunicato di Anonymous compare nell'home page di un altro sito che si occupa di motori, F1-racers.net. Gli hacker invitano a boicottare la gara, in programma domenica, per protestare contro la violazione dei diritti civili e politici nel paese asiatico.

Home page Ror interattiva

Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

FLYTILLA, CONCLUSA ESPULSIONE TUTTI ATTIVISTI FERMATI

Si è conclusa nella tarda mattinata di oggi, con il rimpatrio di un residuo contingente di dieci francesi, l'espulsione da Israele degli attivisti filo-palestinesi stranieri fermati domenica scorsa all'aeroporto di Tel Aviv da parte delle autorità israeliane per impedirne l'afflusso collettivo verso i Territori occupati nell'ambito dell'annunciata operazione 'Flytilla-Welcome in Palestinè. Ieri sera era stata rimpatriata anche l'ultima cittadina italiana fermata domenica: una giovane donna italo-palestinese residente temporaneamente in Scozia, protagonista negli ultimi giorni di detenzione d'uno sciopero della fame di protesta. Molti degli oltre 1500 attivisti che avevano aderito alla missione Flytilla in origine sono stati bloccati già nei Paesi d'origine dopo essere stati indicati in anticipo come 'indesideratì dalle autorità israeliane. Almeno 79 persone sono state invece fermate allo scalo di Tel Aviv e recluse fino al reperimento dei voli per il rimpatrio coatto. Mentre solo poche decine risultano essere riuscite a sfuggire ai controlli e ad arrivare alla spicciolata in Cisgiordania.

TURCHIA: ERDOGAN, STOP OPERAZIONI MILITARI SE PKK DEPONE LE ARMI

La Turchia metterà fine «completamente» alle sue operazioni militari contro il Pkk se il gruppo separatista curdo deporrà le armi. Lo ha detto il premier turco, Erdogan, in visita ufficiale a Doha. «L'organizzazione separatista terrorista deve abbandonare le armi - ha detto il premier - Questo è il nostro appello. La posizione dello stato turco è chiara, una volta che avranno abbandonato le armi metteremo fine completamente alle operazioni militari». «Ma è fuori discussione che le operazioni possano finire - ha precisato - se l'organizzazione non abbandona le armi». Erdogan ha aggiunto che, benchè la questione non sia stata affrontata nel suo incontro di ieri con il presidente del Kurdistan iracheno, Massoud Barzani, è sempre in cima all'agenda dei colloqui con le autorità della regione autonoma.

MALI: PARLAMENTO RESPINGE DICHIARAZIONE INDIPENDENZA AZAWAD

Il parlamento maliano, riunitosi a Bamako ieri sera, ha respinto all'unanimità la dichiarazione di indipendenza del Movimento nazionale di liberazione dell'Azawad e che riguarda le regioni del nord del Paese nelle mani dei tuareg dell'Mnla. La risoluzione, che nega validità alla dichiarazione di indipendenza (e di cui danno oggi notizia i giornali maliani), è stata adottata da tutti i 121 deputati presenti. Oltre alla condanna della lotta armata nel nord, essa riafferma che il Mali «è una repubblica indipendente, sovrana, laica e sociale». La risoluzione contiene anche un appello agli insorti affinchè depongano le armi e si ritirino dalle zone occupate.

EGITTO: GRANDE RADUNO A TAHRIR PER PROTEGGERE RIVOLUZIONE

«Venerdì per la protezione della rivoluzione», «La rivoluzione non muore», sono alcuni degli slogan gridando i quali migliaia di egiziani, di diversa collocazione politica, si sono riuniti a Piazza Tahrir al Cairo a un mese circa dalle elezioni presidenziali, previste per il 23 e 24 maggio. Alla protesta partecipano diversi movimenti: dai Fratelli Musulmani, ai giovani del 6 Aprile, ai sostenitori del candidato salafita escluso dalla corsa alla presidenza, Hazem Abu Ismail. Comitati popolari hanno bloccato l'accesso alla piazza agli autoveicoli e consentono l'ingresso a piedi attraverso un varco istituito vicino alla sede della Lega Araba, come durante i giorni della rivoluzione del 25 gennaio 2011.

ANONYMOUS CONTRO GP BAHRAIN, SITO FORMULA 1 IN TILT

Anonymous contro il Gp del Bahrain e il sito ufficiale della Formula 1 va in tilt. Un comunicato di Anonymous compare nell'home page di un altro sito che si occupa di motori, F1-racers.net. Gli hacker invitano a boicottare la gara, in programma domenica, per protestare contro la violazione dei diritti civili e politici nel paese asiatico.

CRISI: GRECIA, VENDESI ISOLE PRIVATE A PREZZI STRACCIATI

Alla fine di un periodo di tre anni durante i quali non sono stati registrati passaggi di proprietà, è da poco ricominciata in Grecia una frenetica attività di compravendita e di investimenti nell'esclusivo settore delle isole private. Secondo gli esperti che operano in questo singolare mercato - come ha rilevato il quotidiano Kathimerini - un certo numero di proprietari, in particolare coloro che le hanno ereditate, stanno cercando di disfarsene a causa della tassazione più elevata di recente introdotta dal governo. In conseguenza di ciò, i prezzi richiesti sono scesi notevolmente mentre, in caso di offerte serie, i proprietari sono disposti anche a concedere sconti sostanziosi.

SUDAFRICA: CAVI ELETTRICI TROPPO BASSI, FULMINATE GIRAFFE

Almeno quattro giraffe sono rimaste folgorate nell'ultimo anno dopo aver urtato i cavi di alta tensione, posizionati troppo in basso, nella zona del Parco Kruger, la più grande riserva naturale del Sudafrica. Lo ha riferito un'associazione che si occupa di difesa dell'ambiente. La società che fornisce energia elettrica, è comunque finalmente intervenuta, spostando le linee e sollevandole per prevenire ulteriori incidenti, come riferisce l'associazione Endangered Wildlife.

ITALIA

15 OTTOBRE, 22 INDAGATI PER SCONTRI

Sono complessivamente 22 le persone indagate nell'inchiesta sugli scontri avvenuti a margine della manifestazione del 15 ottobre. Per tutti la procura aveva chiesto la detenzione e contesta la devastazione e il saccheggio, mentre a 15 la resistenza pluriaggravata a pubblico ufficiale. Nei loro confronti è stato disposto l'obbligo di firma in quanto il giudice ha ritenuto «le loro condotte frutto di individuali iniziative personali non inserite nel contesto di organizzazione eversive collegate tra loro».

  • «Ringrazio la Digos, i Carabinieri e i nostri inquirenti per aver assicurato alla giustizia altri sette manifestanti violenti, responsabili delle devastazioni avvenute il 15 ottobre scorso durante la manifestazione in centro storico a Roma. Questo impegno dimostra che, anche a distanza di mesi, si riesce a individuare i responsabili di queste azioni che non si devono ripetere nella nostra città. È particolarmente grave che la Capitale subisca sfregi del genere a causa di manifestazioni ideologiche ed estremiste». Lo dichiara, in una nota, il sindaco di Roma Capitale, Gianni Alemanno.

INCIDENTI LAVORO UN MORTO NEL MANTOVANO

Il tetto di una stalla, in un'azienda agricola di Castel D'Ario, è crollato provocando la morte di un uomo anziano, il cui cadavere è già stato estratto dalle macerie. Si sta scavando tra i detriti per verificare se sotto possano esserci altre persone, ma secondo le prime testimonianze la persona morta dovrebbe essere l'unica travolta dal crollo.

MORTI MARLANE; IN PROCESSO BATTAGLIA SU PARTI CIVILI

  • È battaglia aperta tra accusa e difesa sull'ammissione delle parti civili nel processo a 13 imputati accusati di omicidio colposo per la morte dei lavoratori dello stabilimento ex Marlane di Praia a Mare. Nel corso dell'udienza di stamane sono intervenuti i difensori degli imputati sostenendo che alcune delle parti civili non devono essere ammesse nel processo. Alla richiesta difensiva si è opposto il pubblico ministero ed i legali di parti civile che rappresentano le famiglie dei lavoratori morti, numerosi associazioni, sindacati e enti locali. Sulle numerose richieste, vista anche la complessità delle posizioni, i giudici decideranno con molta probabilità nelle prossime udienze del processo. Il processo, iniziato dopo sei rinvii in un anno, è scaturito da una inchiesta della Procura di Paola andata avanti per oltre dieci anni. L'ipotesi dell'accusa è che le morti per tumore degli operai siano state provocate dall'inalazione dei vapori emessi nella lavorazione dei tessuti, in modo particolare nel reparto di tinteggiatura dello stabilimento Marlane, dismesso anni fa. I 13 imputati, tutti ex responsabili e dirigenti dello stabilimento, sono accusati a vario titolo di omicidio colposo plurimo, lesioni colpose e disastro ambientale, sia per la morte degli operai sia per le patologie tumorali che hanno colpito un'altra cinquantina di ex dipendenti dello stabilimento .

LAVORO: OPERAI SIRTI PROTESTANO A SPOLTORE

Circolazione interrotta lungo la strada provinciale 602, a Spoltore, per il presidio organizzato da circa 35 lavoratori della Sirti - azienda che si occupa dell'installazione e della manutenzione di reti ed impianti telefonici per conto di Telecom -, che protestano, nei pressi della sede della ditta, contro la possibilità di licenziamento di almeno 20 dei 36 dipendenti.. «La Sirti ha annunciato un taglio di mille persone a livello nazionale - spiega il segretario provinciale della Fiom-Cgil . Ad una ventina di dipendenti della sede di Spoltore è già arrivata la lettera in cui viene comunicata la cassa integrazione, senza rotazione e senza indennità, ma potrebbero addirittura chiudere la sede». La manifestazione odierna rientra nell'ambito della protesta attuata, in tutta Italia, dai dipendenti della Sirti, già da lunedì scorso.

OMICIDIO RAZZISTA FIRENZE: TARGA IN MEMORIA DI DIOP MOR E SAMB MODOU

Una targa ricorderà Diop Mor e Samb Modou, i due senegalesi uccisi il 13 dicembre scorso a Firenze dal fascista Gianluca Casseri (che ferì altri tre connazionali). Oggi in piazza Dalmazia, luogo dell'agguato, si è svolta una cerimonia per apporre la targa realizzata dal consiglio comunale . Hassan Kebe, uno dei portavoce della comunità senegalese, ha sottolineato che »nessun fiorentino, nessun toscano e nessun italiano deve dimenticare questa tragedia che ha colpito tutti quelli che combattono contro il razzismo«. Al termine della cerimonia Kebe ha letto una poesia di Senghor.


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Appunti e note redazionali

Servizi audio della giornata


Torna a inizio pagina

gror120420 (last edited 2012-04-20 17:41:44 by anonymous)